È arrivata a Reggio Calabria la nave Dattilo della guardia costiera con a bordo complessivamente 800 migranti. Tra di loro ce ne sono anche 50 soccorsi in mare nelle ultime ore, mentre tutti gli altri provengono dall’hotspot di Lampedusa. Al termine delle operazioni di sbarco, coordinate dalla prefettura di Reggio Calabria, i 550 migranti destinati a Reggio Calabria saranno accompagnati al centro di prima accoglienza allestito nella scuola “Boccioni” di Gallico in attesa di essere trasferiti in altre regioni in base al riparto stabilito dal ministero dell’Interno. A bordo della Dattilo ci sono altri 250 migranti che, una volta completate le operazioni sul molo di ponente, verranno accompagnati al porto di Messina. È di un bambino di 4 anni e non di un neonato come si era appreso inizialmente, la salma piccolo arrivata oggi al porto di Reggio Calabria a bordo della nave “Dattilo” della guardia costiera. A comunicarlo è la Prefettura che sta coordinando le operazioni di sbarco iniziate stamattina sul molo di ponente. Il bambino, secondo quanto è stato riferito, era di origine subsahariana e probabilmente di nazionalità nigeriana. Il corpo era stato recuperato al largo di Lampedusa dove si è verificato il naufragio dell’imbarcazione di fortuna a bordo della quale il piccolo viaggiava assieme ad altri migranti tra cui la madre per la quale è stata disposta l’assistenza psicologica. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte delle forze dell’ordine e della magistratura. Il bimbo si trovava con la madre per la quale la prefettura ha chiesto, immediatamente, l’assistenza psicologica. Non si conoscono, al momento, altri dettagli sulle cause del decesso ma solo che la donna e il bambino facevano parte del gruppo di migranti non provenienti da Lampedusa ma soccorsi in mare. La polizia di Stato, che sta eseguendo i controlli, ha avvertito l’autorità giudiziaria che molto probabilmente, sequestrerà la salma e disporrà l’autopsia.
Sebastiano Plutino
Palmi: ieri conferenza stampa di presentazione del film U:S PALMESE dei Manetti bros
Otto settimane di riprese a Palmi per il film U.S. PALMESE dei Manetti bros. sono valse alla Calabria un’importante operazione di marketing territoriale e di promozione. Lo hanno raccontato i Manetti bros., insieme agli attori Rocco Papaleo, Blaise Afonso, Massimiliano Bruno, nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi al Comune di Palmi. Fanno parte del prestigioso cast anche gli attori, non presenti oggi, Claudia Gerini e Max Mazzotta.
Con il soggetto dei Manetti bros. e Michelangelo La Neve, scritto insieme a Emiliano Rubbi e Luna Gualano, il film è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella, Manetti bros., Pier Giorgio Bellocchio, con il sostegno della Calabria Film Commission e con il patrocinio della Lega Nazionale Dilettanti.
“Questo è stato un ritorno a casa per noi – hanno affermato i Manetti bros.. Da tempo tenevano nel cassetto il progetto di “U.S. Palmese” e il desiderio di girarlo qui, a Palmi, la città di nostra madre, una terra che sentiamo profondamente come la “nostra terra”. La Film Commission, il Comune di Palmi e la Lega Dilettanti ci hanno accompagnati con cura ed entusiasmo in un questo viaggio. Ringraziamo tutte le persone che hanno e stanno lavorando con noi, la troupe, le comparse, la squadra della U.S. Palmese e un cast di grandi attori che sta dando tantissimo a questo film, a questa favola sul calcio, a partire da Rocco Papaleo, Blaise Afonso e Giulia Maenza. Non vediamo l’ora di presentare qui il film, magari con una grande proiezione proprio allo stadio Lopresti di Palmi”.
Nel cast di U.S. Palmese, una storia centrata sul calcio, spicca Rocco Papaleo, nella parte di Don Vincenzo, figura carismatica e centrale della comunità locale. “Aver aderito a questo progetto – ha dichiarato – è stata un’opportunità per me, quella di continuare un mio personale obiettivo: raccontare “un altro sud”. Abbiamo bisogno di raccontare un altro sud, capace di sognare e guardare la vita con uno sguardo poetico e questo film ci riesce a pieno.”
Per Anton Giulio Grande “Questo film rappresenta una bella occasione per la Calabria, sia dal punto di vista artistico che di promozione del territorio. Una grande regia e un cast prestigioso, ringrazio i Manetti Bros. per questo lavoro eccezionale svolto in Calabria”.
“Solo una parola per descrivere questa esperienza: bellissima”. Ha così commentato l’attore Blaise Afonso, che ha proseguito: “Ringrazio tutti quelli che stanno lavorando con me a questo progetto e la Calabria per avermi accolto”.
Mentre l’attore Massimiliano Bruno ha affermato: “Con i Manetti siamo amici da venticinque anni, ormai mi dedicato principalmente alla regia, ma con loro è sempre un piacere cimentarsi nel ruolo dell’attore. Devo dire che l’approccio della Calabria Film Commission mi ha particolarmente colpito, una realtà che tiene conto della tradizione ma che allo stesso tempo è proiettata verso il futuro e il cambiamento”.
La Calabria del cinema insomma protagonista a pieno titolo del film U. S. PALMESE non solo per i luoghi che hanno ospitato le riprese ma anche per la presenza di numerosi attori calabresi che rappresentano la nuova scena artistica, da Salvatore Costa, Mario Russo, Antonio Di Turi, Luca Attadia, Giuseppe Futia, Marianna lancellotti, Antonio Oppedisano, Paolo Mauro, Claudio Rotolo, Antonio Barone, Mario Vigna, Maria Antonietta Vigna. Tante anche le maestranze e le comparse per un film che può essere considerato a pieno titolo “Made in Calabria”.
Per gli Amakorà si chiude un cerchio lungo dieci anni tra successi di pubblico, premi e tanta musica. L’uscita del terzo album della band calabrese, dal titolo “Animi”, segna una tappa importante nel loro percorso artistico, ma anche nel modo di vivere il territorio e di rinsaldare e rinnovare il legame con le proprie radici. Un percorso che ha segnato anche la nuova musica identitaria calabrese, che ha visto negli anche negli Amakorà protagonisti di questa espressione artistica.
Per tale motivo, la presentazione ufficiale del disco si è tenuto nel piccolo centro di Vazzano, nel vibonese: un evento importante per una comunità che, grazie alla musica degli Amakorà, ha trovato l’occasione per riscoprire se stessa e trovare un momento di condivisione e di crescita sociale. Era il 27 giugno 2013 quando veniva presentato al pubblico il primo loro primo album e la serata ha avuto inizio proprio con il brano che ha aperto la discografia del gruppo: “Sognu”.
Con la stessa volontà e le stesse ambizioni degli esordi, gli Amakorà – Lev Kristian Massa (fiati etnici, organetti, tamburello), Francesco Caruso (voce e chitarra), Francesco Papillo (percussioni), Francesco Soldano (fiati), Pietro Maida (basso elettrico) e Sandro Scidà (chitarra battente, chitarra classica, dulcimer, lira calabrese) – hanno dato vita ad un nuovo progetto dal titolo “Animi”, suonando e cantando “la libertà di mettere un accento laddove non c’era”, con un chiaro riferimento all’accento finale sul nome del gruppo.
Alla serata hanno partecipato anche Giuseppe, Raffaele e Raffaele Marasco junior che hanno firmato la produzione e consegnato ufficialmente la prima copia del disco e il premio Folk&World 2022 vinto dalla band in Puglia. Presenti anche Vincenzo Massa, sindaco di Vazzano, Domenico Caloiero, presidente della Proloco, Domenico Lo Duca in veste di conduttore e il professore Francesco Lo Duca, al fianco della band fin dai primi passi mossi dieci anni fa. Nell’album è presente il brano “Lu ventu allegro”, scritto da Antonio Elia Guerrera, un giovane musicista scomparso prematuramente alla cui famiglia la formazione è rimasta molto legata, dedicato anche nella serata di Vazzano alla mamma Mariella.
Il cammino degli Amakorà prosegue, dunque, all’insegna del sincero e profondo attaccamento alle radici del territorio, in vista di un nuovo tour estivo che li porterà nelle piazze con l’immutata voglia di fare ascoltare dal vivo quella che è la vera musica identitaria calabrese. “Animi” è prodotto dalla Marasco Comunicazione, che ha visto la registrazione e il mixaggio di Cosimo Guglielmello presso il BM Studio di Rende, la supervisione tecnica di Ermes Manzi e la progettazione grafica di Nicola Maragò.
L’album è disponibile su tutte le piattaforme digitali ed acquistabile in formato fisico su Amazon e su www.calabriasona.com, nonché durante i concerti degli Amakorà.
GLI AMAKORA’
Nascono nel 2013 e Sognu è il loro primo lavoro discografico. I testi delle loro canzoni sono poesia pura e danno corpo a brani originali che riscontrano gradimento tra gli addetti ai lavori. Così prima il successo al Kaulonia Tarantella Future (edizioni 2013 e 2014), poi il premio rivelazione al Manente 2014, fino ad arrivare a Viva sta vita, ultimo album del 2016 che riscuote in poco tempo un grande successo.
Il 22 Maggio 2018 con il brano “Pe Tia” esce il nuovo videoclip, con la produzione esecutiva di Marasco Comunicazione, la collaborazione di Calabria Sona, la regia di Domenico Leonelli e il montaggio di Massimo De Masi ed è un grande successo. Il 31 gennaio 2019 esce il singolo “Tra Cielu e Mari” con videoclip presentato in un’intervista al Tg3. Il primo agosto 2019 nel pieno dell’estate esce ” Sei Come Aria”. L’uscita è accompagnata dal videoclip dove vediamo giovani allegri e spensierati che si incontrano e mentre la notte si veste di mille stelle iniziano a cantare in riva al mare, mentre la luna non può fare altro che spiare la bellezza dell’amicizia e dell’amore.
Nel 2022 vincono il Premio Nazionale Folk E World nel Salento.
“Persefone – Il ritorno”: Balenando in Burrasca Reading Festival sbarca a Palmi
Sarà “Persefone – Il ritorno” a rappresentare il Balenando in Burrasca Reading Festival al Nuovo Teatro Città di Palmi, realizzando l’ultima tappa dedicata alla letteratura in performance reading della sua quarta edizione. Giovedì 13 luglio ore 21, nei nuovi locali della cittadina calabrese, andrà in scena lo spettacolo ispirato alla mitologia della dea Persefone, figlia di Demetra, rapita da Ade e divenuta regina degli Inferi. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Adexo, promotrice del festival. In scena Katia Colica, voce e testi, con le musiche di Antonio Aprile e le incursioni in video di Luca Granata e Loredana Delfino. I costumi sono a cura di Domenica Stelitano, video e foto di Gianluca Del Gaiso e Marco Costantino.
Una lettura contemporanea e attuale che riporta a grandi tematiche: Persefone è una creatura senza età, in bilico tra la fanciulla che è stata – e che dovrà essere ciclicamente in eterno – e il suo ruolo di regina del Regno dei morti. Sull’orlo dell’Ade, appena prima di uscire, si rivolge allo sposo che stenta a lasciarla andare. Così ripercorre le sue memorie senza mai dimenticare di essere attesa dalla madre Demetra e dal mondo intero per permettere l’inizio di una nuova primavera. L’evento è realizzato in collaborazione con l’architetto Wladimiro Maisano, responsabile sezione teatro.
Balenando in Burrasca è un progetto cofinanziato con Risorse PAC Calabria 2014/2020 Az. 6.8.3
Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.balenandoinburrasca.it.
Negli ultimi decenni, (con l’apertura della SGC Jonio -Tirreno; il potenziamento della Stazione Ferroviaria, il nuovo svincolo autostradale che collega direttamente all’Agenzia delle Dogane del Porto,) Rosarno è diventata uno dei più importanti snodi stradali dell’intera Calabria, risultando la destinazione di passaggio dovuto per oltre 400 mila persone, tra i residenti della Piana e quelli della Locride, cui si aggiungono oltre 500 mila presenze turistiche in estate diretti alle strutture alberghiere della Costiera dei Gelsomini, della Costa Viola e della Costiera degli Dei di Capo Vaticano Tropea.
Tutto questo movimento, che coinvolge persone e merci, è prevalentemente stradale, con veicoli che costantemente si muovono lungo le direttrici stradali attraverso il nostro territorio comunale e che coinvolgono la SGC Jonio-Tirreno e la SS18, Tirrenica Inferiore.
I dati ufficiali dicono che sono presenti in Italia un 6,7% di auto non assicurate sull’intero parco circolante. In valore assoluto, si tratta di “2,9 milioni di veicoli privi di copertura, che generano una perdita di circa 250 milioni di euro nelle casse pubbliche, come purtroppo particolarmente evidente nel territorio di competenza.
Come noto, al fine di elevare i livelli complessivi di sicurezza della circolazione stradale, tra gli obiettivi della Polizia Locale vi è quello del contrasto, nell’espletare i normali servizi di vigilanza e controllo del territorio, dei fenomeni di illegalità diffusi ad essa correlati (circolazione dei veicoli privi di copertura assicurativa o sottoposti a fermo fiscale, veicoli non revisionati, di eccesso della velocità ai limiti imposti dagli enti proprietari delle strade etc.).
In questa ottica, è stata considerata la possibilità di acquisire la disponibilità di una tecnologia, basata sull’utilizzo di telecamere a lettura OCR in grado di intercettare le targhe degli autoveicoli che passano sotto il varco in cui vengono installate attraverso una piattaforma che accerta automaticamente e da remoto le infrazioni. Tale tecnologia permette l’interrogazione in tempo reale dei CED della MCTC in collaborazione con ANIA per avere l’esito immediato della copertura RCA obbligatoria. Attraverso il centro elaborazione dati restituisce inoltre la risposta della revisione periodica obbligatoria per legge nonché eventuale fermo amministrativo.
Attraverso questi strumenti il comando di Polizia Locale è in condizioni di reprimere il fenomeno oramai diffuso in Italia e nel nostro territorio di omettere agli obblighi del codice della strada di sottoscrivere copertura assicurazione e di revisione periodica del veicolo.
Il Progetto Estate Sicura proposto dal Comandante della Polizia Municipale prevede dunque l’attivazione di “3 varchi” corrispondenti ad altrettanti assi viari, (1. Uscita autostradale; 2. SS18, Spartimento; SS 18 Bivio Alimastro), dove a regime sarà possibile eseguire il controllo del traffico in ingresso e uscita dal centro abitato.
Si prevede la realizzazione di doppi varchi da coppie di apparati di ripresa, ciascuna composta da un sensore, con OCR residente, per la lettura automatica delle targhe degli autoveicoli in transito, abbinato ad una telecamera di contesto ad alta definizione.
Ciò al segnato fine di accrescere i livelli complessivi della circolazione sulle strade rosarnesi riducendo il numero dei veicoli “irregolari” circolanti, garantendo la presenza di veicoli in regola con la revisione obbligatoria e l’assicurazione RCA. Oltre che, attraverso l’utilizzo dei fondi ricavati dalle contravvenzioni elevate, di realizzare altri progetti legati alla sicurezza del territorio, con l’assunzione di nuovi agenti a tempo determinato per fronteggiare carenze ormai insopportabili, il rifacimento della segnaletica stradale e l’acquisto di nuove apparecchiature per il controllo del traffico stradale.
MArRC: Comandante della Legione Allievi Carabinieri, in visita al Museo
I magnifici Bronzi di Riace e le altre collezioni esposte al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria continuano ad attrarre migliaia di visitatori. Tanti i turisti italiani e stranieri che raggiungono il MArRC in queste prime settimane d’estate, affascinati anche dalla grande mostra allestita al Livello E, dal titolo “Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità”, curata dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino, insieme alle archeologhe Angela Bellia e Patrizia Marra.
Ieri ha voluto visitare il Museo anche il Comandante della Legione Allievi Carabinieri, Gen. D. Carlo Cerrina, in città per il Consiglio didattico tenutosi all’interno della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, comandata dal Colonnello Vittorio Carrara. L’incontro è propedeutico all’organizzazione e alla gestione dei prossimi corsi per la formazione degli Allievi Carabinieri. Durante la visita gli Ufficiali dell’Arma, accompagnati dalla dott.ssa Palma Buda, assistente alla fruizione del Museo, hanno potuto ammirare l’unicità del patrimonio archeologico esposto.
«In questi anni – dichiara il direttore Malacrino – il Museo ha costruito uno stretto dialogo di collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine operanti sul territorio, con un particolare impegno sui temi della legalità e della trasparenza. Mi piace ricordare la celebrazione della Festa della Polizia di Stato il 10 aprile 2018, che l’allora Questore Raffaele Grassi ha voluto si tenesse proprio al Museo. Ora la visita del Generale Cerrina ci onora e conferma l’importanza della sinergia istituita con la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria per le attività di formazione nel campo della tutela dei beni culturali. Ringrazio il Colonnello Carrara per la sensibilità nel creare questa significativa collaborazione istituzionale».
“Quello che presentiamo è un piano ambizioso ma realizzabile dal momento che siamo in possesso delle risorse e questo solo perché alla chiusura dei bilanci della sanità abbiamo dimostrato che c’è un avanzo di amministrazione”.
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria e commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto in occasione della presentazione a Catanzaro della nuova rete ospedaliera e territoriale.
Assieme ad Occhiuto c’erano il commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti, che ha illustrato il progetto nei dettagli, il sub commissario alla sanità Ernesto Esposito e il direttore generale del Dipartimento Tutela della salute Iole Fantozzi.
“Si tratta di un piano necessario – ha detto ancora Occhiuto – perché avevo detto che avrei tentato di ricostruire il sistema sanitario dalle fondamenta ponendomi due obiettivi primari: la chiusura dei conti e la normalizzazione della contabilità della sanità e il disegno della nuova sanità della Calabria”.
La nuova configurazione disegnata nel piano, che si propone di superare la visione ‘ospedalocentrica’ a favore di una maggiore integrazione dei servizi sul territorio, poggia sulla la presenza di 3 Hub-Dea, otto spoke-Dea, cinque ospedali generalisti con pronto soccorso, sei ospedali di zona disagiata e due stabilimenti di azienda di riferimento-Dea. In questo contesto, poi, si inseriscono le aree ottimali con i nodihHub e i punti spoke e con una proiezione futura dedicata ai nuovi ospedali e gli ospedali del futuro.
I numeri della nuova rete ospedaliera contemplano, inoltre, un aumento di 1.324 posti letto rispetto a quelli attuali distribuiti tra tutte le strutture e la realizzazione di 67 tra Ospedali e Case di Comunità. Il documento contiene anche la programmazione della rete dell’emergenza 118. Novità anche per il settore dell’assistenza e i modelli organizzativi innovativi della nuova programmazione che riguardano l’oncologia, l’emodinamica, la lungodegenza e le ‘cerniere’ del sistema individuate nei Punti salute e gli ospedali territoriali.
In Francia, presso la stazione “Perrache” di Lione, è stato fermato e arrestato dalla polizia francese Bellocco Michele, cl. 96, rosarnese.
Le indagini, condotte dalla Compagnia di Gioia Tauro con l’apporto qualificato dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, erano partite dal novembre 2021, quando il Bellocco si era arbitrariamente sottratto alla misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto in Rosarno, probabilmente nella consapevolezza della possibilità di una sentenza definitiva per cumulo pene, diventata effettivamente esecutiva qualche mese dopo.
Nello specifico, l’uomo è risultato condannato in via definitiva per vari reati contro la persona ed il patrimonio, in particolare per la violazione della normativa in materia di armi, rapina, calunnia, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione e furto, commessi in Catanzaro e nella Provincia di Reggio Calabria dal 2014 al 2017.
Consistente la pena da eseguire, pari a 8 anni e quattro mesi di reclusione, provvedimento che probabilmente ha ulteriormente ingenerato nel rosarnese la volontà di darsi alla latitanza.
I Carabinieri, attraverso una continua attività investigativa, sotto il costante coordinamento della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, non avevano mai interrotto le ricerche del soggetto, in particolare divenute più stringenti negli ultimi mesi, con l’internazionalizzazione, inoltre, del provvedimento di cattura.
Al momento sono in corso le procedure finalizzate all’estradizione del soggetto che, al rientro in Italia, sarà posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina, per scontare la pena cui è stato condannato.
L’arresto di Bellocco Michele si inserisce nell’ambito di un ampio progetto fortemente voluto dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, guidata dal Procuratore Generale Gerardo Dominijanni che ha rafforzato il coordinamento delle attività delle forze di polizia per la ricerca e la cattura dei latitanti destinatari di provvedimenti definitivi che può già vantare, in poco tempo, importanti risultati.
Adesso che, a Piazza Garibaldi, i lavori di ripristino dell’area archeologica interessata dalla struttura di età molto probabilmente romana venuta alla luce nel 2016 sono stati completati, l’Associazione “Amici del Museo” ripropone l’ipotesi, già avanzata in altri momenti, che si dia corso a una campagna di ricerca di Archeologia Botanica, da effettuarsi nell’area circostante il reperto. Detta area, infatti, sembra presentare la particolare caratteristica di una integrità dei sedimenti, legata al comportamento della Fiumara Calopinace nel corso dei tempi, ed al fatto che tale situazione non sia stata alterata da eventuali intrusioni edilizie.
Si tratterebbe, in buona sostanza, di procedere ad appositi carotaggi nel terrapieno circostante; si potrebbe, in tal modo, tentare di “leggere“ la sua storia botanica. Quale è stata la condizione agricola di quel terreno nei tempi andati? Era coperto di alberi e arbusti o era coltivato, e se lo era: cosa vi si coltivava?
Quale contributo, questa ricerca, può dare alla conoscenza della realtà botanica del territorio reggino? Individuare particolari coltivazioni può significare anche avere precise informazioni sulla alimentazione dei Reggini nel corso dei secoli.
Ed infine, lo storico Marco Terenzio Varrone ha scritto che da queste parti si estendeva un bosco di piante di alloro; piante dalle quali i rappresentanti di Reggio che partecipavano alle cerimonie sacre in Delfi staccavano i rami da offrire al Dio Apollo: se ne ritroverebbero le tracce?
Questa ipotesi di ricerca ha incontrato l’interesse degli ambienti accademici del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea: sarebbe la prima volta che in Calabria si potrebbe effettuare, con i dovuti criteri strettamente scientifici, una indagine siffatta.
Naturalmente, sarà la SABAP RC – VV, a valutare l’ipotesi qui proposta, e, eventualmente, a concordare il da farsi con l’Università.
Per l’Associazione “Amici del Museo”, questa iniziativa nasce dall’intento, perseguito fin dalla sua fondazione, di portare sempre più avanti la conoscenza della Storia della Città di Reggio Calabria, sotto tutti i possibili aspetti; non solo, ma è consona all’impegno statutario che l’Associazione ha, di promuovere il patrimonio archeologico calabrese.
Il Mediterraneo Festival Corto si arricchisce di una edizione invernale
È stata un’ultima serata ricca di emozioni e foriera di entusiasmanti novità quella di domenica scorsa, 9 luglio, per il Mediterraneo Festival Corto organizzato con il sostegno del Comune di Scalea e della Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2023.
La serata, condotta dalla giornalista Caterina Bruno, entra subito nel vivo con l’assegnazione del premio T.E.M.I.T. Movie Theatre all’attrice Claudia Portale per Mi Sorprendo Alle Stelle. A consegnare il premio la presidente di giuria, Isabel Russinova che dal palco si sofferma sull’importanza dei Festival per valorizzare le opere audiovisive realizzate da live teatrali.
Split Ends è il corto vincitore nella sezione Diritti Umani patrocinata da Amnesty International Italia. Il regista Alireza Kazemipour ci porta nell’Iran in cui la libertà è negata tanto alle donne quanto agli uomini, privi anche di scegliere come portare i capelli. Il premio è consegnato a Cristiano Anania di Associak Distribuzione che ha iscritto il corto al Festival, dalla Presidente di Giuria Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty International Italia. Soffermandosi sulla situazione in Iran e su quanto i diritti umani fondamentali siano calpestati, Viggiano pronuncia tre parole diventate parte del nostro quotidiano: “Donna, Vita, Libertà”.
A ringraziare il Festival per l’importante lavoro di sensibilizzazione e diffusione anche il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury.
Dal palco di Piazza Spinelli, un importante momento di incontro fra due città nel segno del cinema e del turismo: Scalea e Bernalda. Sul palco, in rappresentanza del Comune di Bernalda, l’assessore alla cultura, Rocchelia Scarcella e il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta. Bernalda, città scelta come “casa” dal regista Francis Ford Coppola, vive nella cultura cinematografica e, come anticipato con un videomessaggio nella conferenza stampa dello scorso 19 Aprile dal Sindaco di Bernalda Domenico Tataranno, sarà proprio la città ad accogliere l’edizione invernale del Mediterraneo Festival Corto dal 30 Novembre al 2 Dicembre prossimi. Il Direttore Artistico, Francesco Presta, spiega parteciperanno di diritto i cortometraggi finalisti delle sezioni Film, Animazione, Diritti Umani, Scuole Istituzionali e Scuola di Cinematografia. Maria Teresa Sisinni, Creative Director di Lumakey, sottolinea l’importanza dei Festival per incontrare persone del settore con cui si possono instaurare, come in questo caso, collaborazioni e amicizie.
Altro momento particolarmente emozionante è rappresentato dall’abbraccio fra il D.A. Francesco Presta con Giuseppe Arcieri, Direttore Artistico del South Italy International Film Festival tenutosi lo scorso maggio a Barletta e di cui il Mediterraneo è stato festival gemellato con il premio “Due Mari”.
La serata continua con la consegna del premio per la Miglior Fotografia a Valerio Evangelista, direttore della fotografia de Il Ballo regia di Susy Laude. Le attrici amiche del Festival Iaia Forte e Annalisa Insardà salgono sul palco per la consegna simbolica del premio, travolgendo il pubblico con la loro simpatia e ringraziando il Mediterraneo Festival Corto che di anno in anno le accoglie “come in famiglia”.
Sono Anna Bonaiuto, Madrina dell’edizione 2023 ed Emanuele Vezzoli a consegnare il Premio per il Miglior Film e Miglior Attore vinti, entrambi, dal cortometraggio An Irish Goodbye per la regia di Tom Berkley e Ross White e dal protagonista del film James Martin. Ritira il premio Cristiano Anania di Associak Distribuzione che ha iscritto il corto al Festival comunicando al pubblico che il film ha vinto il Premio Oscar come Miglior Cortometraggio, categoria considerata di nicchia ma capace di trasmettere intense emozioni.
Il gran finale sul palco di Piazza Spinelli con tutti i protagonisti della XIII edizione del Mediterraneo Festival Corto. L’arrivederci al prossima anno con il saluto coniato da Emanuele Vezzoli: “Cin Cinema”.
commission
Nel pomeriggio, l’incontro con il fotografo Roberto Villa ci ha restituito un’immagine pubblica e privata dell’istrionico e malinconico Alberto Sordi.
Le serate sono state seguite in diretta dai media partner del Festival: Matchnews, Radio Digiesse e Telediamante.
Si ringrazia la Calabria Film Commission e il Comune di Scalea per il supporto, il Grand Hotel De Rose di Scalea, Birra Cala presente ogni sera per brindare al cinema, Verbicaro Viti & Vini e Sergio Gimigliano Concerti per il dopofestival.