La Polizia ha arrestato a Villa San Giovanni un 44enne residente a Polistena dopo che poco prima aveva commesso una rapina in una farmacia a Reggio Calabria, sottraendo con la forza una somma di denaro alla titolare.
Dopo che l’uomo è stato identificato, ed é emerso che risultava residente in provincia, il personale dell’Ufficio prevenzione generale della Questura ha allertato il Centro operativo autostradale affinché, per le ricerche, venissero allertate le pattuglie della polizia stradale. Una delle pattuglie é riuscita così a rintracciare e bloccare il responsabile della rapina mentre si trovava nell’area di servizio di Villa San Giovanni dell’A2.
Per il 44enne il Gip, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha disposto la custodia cautelare in carcere. (ANSA).
Sebastiano Plutino
E’ stato pubblicato sul sito dell’Università della Calabria – Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (https://unical.portaleamministrazionetrasparente.it/ – area “Bandi e Concorsi) il bando del Corso di Alta Formazione “Fiscalità Agricola”. Il corso fa seguito al protocollo di intesa tra Coldiretti e il Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche che ha l’obiettivo, visto il rilievo economico e sociale del settore agricolo ed agroindustriale di realizzare insieme un percorso di studi per la valorizzazione di competenze sempre di più avanzate e aggiornate nella fiscalità agricola. Il corso, si rivolge alla formazione del management di aziende agricole e stakeholders del settore, oltre che laureati per ottime prospettive di placement. La scadenza per l’iscrizione al bando è fissata al 10 luglio 2023. Il corso terrà conto di tutte le innovazioni fiscali e consulenziali che sono essenziali nel settore agricolo ed agroindustriale. Oltre alle tematiche tradizionali della formazione professionale, saranno previste anche discipline che vengono incontro ai cambiamenti sempre in atto, tramite nuovi insegnamenti che nascono dall’interesse e dalle esigenze del settore agricolo. Il direttore del corso è il prof. Salvatore Muleo e significativa per gli aspetti didattici sarà la partecipazione di docenti esperti del settore, provenienti dall’area legislativa di Coldiretti, che per tale progetto ha istituito un comitato scientifico, nel quale è presente il dott. Attilio Salerno, responsabile dell’area fiscale di Coldiretti Calabria. Il corso prevede una formazione di 70 ore, con inizio Settembre e conclusione a Novembre 2023, con frequenza online e/o in presenza presso l’Unical. Il presidente Coldiretti Calabria Franco Aceto ha commentato “ringrazio il prof. Salvatore Muleo e il Direttore del Dipartimento prof. Alfio Cariola che hanno accettato e condiviso la nostra proposta mettendo in campo le professionalità dell’UniCal per realizzare il corso, molto importante per consolidare la crescita del settore agricolo, aggiornando la formazione e sviluppando le competenze e l’approccio professionale per offrire alle imprese servizi avanzati e innovativi,”. Il prof. Salvatore Muleo ha dichiarato che, “Il Corso, mediante il coinvolgimento di docenti ed esperti della materia tributaria, consente l’acquisizione di competenze specialistiche nel settore della fiscalità agricola, con particolare attenzione ai profili delle imposte dirette ed indirette, nonché ai connessi profili procedimentali e processuali. Lo stesso rappresenta, altresì, una concreta opportunità di inserimento nel mondo del lavoro per professionisti, dipendenti pubblici, manager di aziende e società. Ringrazio sentitamente l’associazione Coldiretti, ed i partner coinvolti, ( Codifesa Calabria, Azienda Agricola Aceto, Assoproli Calabria, Società Agricola Terzeria, Giovanni Malavolta S.r.l., Asso.la.C., Nature med S.r.l e GAL Riviera dei Cedri) della collaborazione e della richiesta di istituzione della Coldiretti che rappresenterà, senza alcun dubbio, un’interessante occasione di confronto ’’.
Reggio, l’economia aziendale sbarca alla Montalbetti. Maisano: ‘Piccola rivoluzione’
Una dirigente illuminata, un incredibile staff, l’indispensabile collaborazione di alcuni imprenditori del territorio e la necessità di fare acquisire agli studenti quelle “soft skills” relative a leadership, problem solving, comunicazione e resilienza, determinanti per il percorso di crescita e per il loro futuro professionale di successo.
È da questi componenti fondamentali che nasce per la prima volta in Italia, all’Istituto Comprensivo Telesio Montalbetti, nella periferia di Reggio Calabria, un progetto sperimentale che ha già iniziato a dare i suoi primi frutti.
Portare l’economia aziendale e l’imprenditoria tra i banchi di scuola diventa necessario per sradicare i dogmi che caratterizzano il settore, invogliare i giovani a non chiudere i sogni nel cassetto, far acquisire loro skills e competenze trasversali fondamentali e per non pensare di dover per forza andar via.
Il progetto, attualmente in fase di sperimentazione, nato due anni fa, rappresenta un’iniziativa ambiziosa che prevede una curvatura che interessa due classi – dal prossimo anno tre – della sezione A dell’indirizzo economico giuridico della scuola media.
Cosa prevede?
Inserire pillole di economia aziendale nelle attività di ogni giorno, al fine di seminare e poi far germogliare nei ragazzi la cultura dell’imprenditoria.
Un sogno che la dirigente scolastica Marisa Maisano ha coltivato negli anni grazie all’incontro diretto con diverse personalità di spicco (da William Salice guru della Ferrero a Roger Abravanel) e dell’ispirazione presa da Brunello Cucinelli).
“Ci occupiamo – ha spiegato la dirigente Maisano – di sondare l’animo dei ragazzi, far venire fuori le loro ambizioni, punti di forza e, soprattutto, coltiviamo i loro talenti”.
Un progetto quello dell’economia aziendale a scuola, sostenuto da diversi esponenti della comunità reggina, tra cui Giuseppe Pizzichemi, CEO Europol, che ha tenuto in prima persona le lezioni con gli studenti e che ha creduto, sin dall’inizio, nella validità del progetto:
“L’obiettivo del progetto va oltre il solo dare ai ragazzi nozioni teoriche, che restano comunque fondamentali. Ma lo spirito principale – ha spiegato il noto imprenditore reggino – è quello di insegnare loro un modo di fare le cose tipico delle aziende, fatto di problem solving, creatività, teamwork, growth mindset e time management. Abilità ormai divenute imprescindibili sia nel mondo del lavoro, che della scuola”.
Prendendo ispirazione dal salotto dell’editore del dott. Edoardo Lamberti Castronuovo, docenti e preside hanno deciso di plasmare e attivare anche un particolare laboratorio dedicato ai ragazzi, il “Salotto dell’imprenditore“. Obiettivo? Ascoltare le storie degli imprenditori e come hanno dato vita alle loro attività.
Troppo presto? Niente affatto. L’iniziativa diviene un punto di forza per la scuola, soprattutto rispetto ad un percorso di studi standard.
“Se non iniziamo a questa età poi diventa troppo tardi. Iniziare dalla scuola media a gettare le basi per il futuro, significa anche far sviluppare nei ragazzi un’idea più completa per la scelta della scuola superiore. Sono orgogliosa che questa iniziativa sia partita dalla nostra scuola e, soprattutto dal quartiere di Modena. Non potrei essere più fiera – ha spiegato la dirigente – della scuola che dirigo e della squadra che mi affianca, con cui, quotidianamente, conduciamo una dura lotta contro la dispersione scolastica, in un territorio niente affatto semplice. È questo il motivo per cui la nostra battaglia nel formare i ragazzi diventa più ardua, ma anche più soddisfacente.
La nostra – ha concluso Maisano – è una piccola rivoluzione. Credo fortemente nella meritocrazia e desiderio restituire la speranza ai miei ragazzi, anche agli ultimi, ai più svantaggiati, magari emarginati dalla società. Non a caso da ‘scuola a rischio’ siamo divenuti un istituto delle buone pratiche”.
Il progetto è stato reso possibile non solo dagli imprenditori che si sono prestati alle attività durante il corso dell’anno, nelle ore di potenziamento di italiano e matematica, ma anche grazie all’impegno delle docenti: Giovanna Vadalà, Antonella Alati, Margherita Ligato e della prof.ssa Viola.
La scuola del quartiere di Modena è stata, a tutti gli effetti, precursore di un intervento che sarà presto messo in atto dal dicastero dell’istruzione.
E, proprio in questi giorni, dopo la proposta dei mesi scorsi da parte del Premier Meloni, di istituire un liceo del Made in Italy, il Ministro Valditara ha dichiarato di stare pensando ad “una sperimentazione su adesione volontaria con un monitoraggio dei risultati, che punti su di un tipo di formazione professionale e tecnica e ITS, con docenti che vengano dal mondo dell’impresa e dal mondo delle professioni per innestare le competenze che mancano nella scuola, accentuazione dell’alternanza scuola lavoro e dell’apprendistato formativo, potenziamento dell’italiano e della matematica, una maggiore autonomia e una ulteriore semplificazione, un legame sempre più forte tra scuola e impresa”.
“Dobbiamo riportare la cultura e il valore del lavoro nelle nostre scuole” ha spiegato il Ministro al Riformista.
E, in effetti, è proprio questo che sta facendo l’I.C. Montalbetti Telesio di Reggio Calabria sondando le capacità dei ragazzi ma facendo scoprire loro anche quali sono le peculiarità del territorio (città/regione) e le potenzialità che potrebbero esprimere.
“Noi intendiamo mantenere questa curvatura, raccogliere i dati per 3 anni e valutare se gli studenti sono riusciti a mantenere una media alta e se la scelta della scuola futura è stata proficua. Una volta verificata la validità e la fattibilità del progetto, inviando agli organi competenti e al ministro i risultati di tale sperimentazione, lo step successivo è quello di creare un indirizzo anche nella scuola secondaria di primo grado, puntando ad una vera e propria scuola di impresa, con un faro accesso sul Made in Calabria, anche nell’ottica dell’orientamento all’istituendo Liceo del Made in Italy”.
Lo Schiavo interroga Gallo su crisi idrica nelle coltivazioni cipolla Tropea
«La coltivazione della Cipolla rossa di Tropea Igp nell’area di Briatico, nel Vibonese, rischia di essere fortemente compromessa dalla grave carenza idrica che interessa la zona. Carenza dovuta soprattutto all’impossibilità di utilizzare il bacino idrico Murria che alimenta i campi in cui si produce questa eccellenza calabrese, punta di diamante e vanto della nostra tradizione gastronomica nel mondo. L’impianto, già interessato da contaminazioni fognarie, risulta oggi ulteriormente compromesso dai danneggiamenti subiti, a seguito delle forti piogge, dal bypass appena realizzato che avrebbe consentito l’uso di acque pulite per l’irrigazione».
È quanto afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, in relazione alla crisi idrica denunciata dai produttori di cipolla rossa della zona di Briatico, annunciando di aver presentato un’interrogazione a risposta scritta rivolta all’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.
«A causa dell’ondata di piena che ha interessato il torrente Murria, entro il quale era stato posizionato il bypass – prosegue Lo Schiavo -, tutte le opere e le condutture messe in opera risultano ora divelte dalla forza delle acque e quindi gravemente danneggiate. Si pensi che questo intervento era stato terminato appena pochi giorni fa con fondi della Regione Calabria. Ora sarà necessario rifare tutto daccapo e, di conseguenza, le risorse economiche fin qui impegnate sono state letteralmente gettate nel fiume. Tralasciando le modalità con le quali sono stati realizzati gli interventi e le prevedibili conseguenze della scelta di posizionare il bypass nel letto del torrente, la vera urgenza è ora assicurare ai coltivatori della zona una celere risoluzione del problema che permetta loro di scongiurare cali di produzione e relative perdite che già sarebbero da quantificare nell’ordine di diversi milioni di euro. Gli agricoltori riuniti in comitato e le associazioni di rappresentanza oggi parlano di “disastro annunciato” ma da tempo chiedono interventi risolutivi al Consorzio di bonifica competente e alla Regione Calabria. Dopo gli eventi meteorici dei giorni scorsi, gli stessi ripiombano inesorabilmente nell’incertezza e vedono materializzarsi sempre di più il rischio di dover rinunciare al raccolto. Sul punto ho già presentato un’interrogazione a risposta scritta all’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo chiedendo, alla luce di quanto su esposto, quali iniziative urgenti intenda assumere per il ripristino delle opere realizzate sul torrente Murria al fine di scongiurare la grave carenza idrica per le coltivazioni; quali interventi di bonifica sono previsti sull’omonimo bacino idrico per rendere l’acqua conforme e salubre per l’irrigazione e riportare all’effettiva operatività il bacino stesso; quali interventi di sostegno economico si intendono attivare a tutela delle imprese agricole ed ortofrutticole della zona, danneggiate dagli eventi in questione, onde evitarne il fallimento. La Regione non lasci sole le realtà produttive del territorio di Briatico ma intervenga con misure concrete, aiuti economici e soluzioni idonee e durature che non vengano spazzate via al primo acquazzone».
Il “Manifesto delle donne per la Terra” è una Carta dei valori, ma anche un Documento programmatico di Donne in Campo, l’associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani.
L’associazione Donne in campo Calabria intende presentare questo importante documento il 17 giugno alle ore 17,00 presso la Chiesa di Sant’Antonio – Convento dei frati Cappuccini in via 25 aprile a Celico (CS), alla presenza dei sindaci della provincia di Cosenza e delle imprenditrici agricole, con l’obiettivo di promuovere i valori e le alleanze tra le donne, rurali e non, che dovrebbero ricoprire sempre più ruoli strategici. Sarà un’occasione importante per discutere temi di grande interesse per la nostra comunità.
Con questo evento si vuole rafforzare l’alleanza tra le donne di tutto il mondo “per la vita, l’ambiente e la pace, per costruire un mondo migliore”.
Per il 20 giugno era prevista una riunione convocata dall’Assessorato allo Sviluppo Economico sulla oramai annosa questione CORAP.
Questa riunione è stata annullata perché ci sarebbe stato un presidio dei lavoratori interessati sotto il palazzo della Cittadella Regionale, cioè mentre gli interessati esercitavano una pressione su chi deve decidere sul loro destino, come avvenuto alcune milioni di volte dall’alba della democrazia repubblicana in Italia, in Calabria e in una miriade di comuni e aziende.
Il SUL Calabria ha dichiarato le proprie intenzioni tante, forse troppo volte in un periodo di 6/7 anni, da quando è iniziata la discussione per la chiusura del CORAP e la ripetiamo sfidando la noia di chi dovesse leggerci: che per la Regione Calabria è un errore gestionale e istituzionale e tuttavia, se si intende chiudere davvero CORAP e non utilizzarlo per le carriere di qualche prescelto, alle organizzazioni sindacali va detto cosa si intende fare del personale dipendente, a quali Enti va destinato per consentire il prosieguo del loro status lavorativo. Una posizione semplice che non ha mai avuto una risposta vera e certa.
Ora apprendiamo che non si può fare una riunione mentre c’è un presidio. Vogliamo informare che, però, nessuno ci ha chiesto di evitare il presidio e, quindi, che il presidio stesso è l’alibi, per noi incomprensibile, per sfuggire al confronto e per annullare una riunione nella quale, evidentemente, non c’è nulla da dire se non ripetere la tiritera che stiamo ascoltando da anni e da diverse giunte regionali.
Il SUL Calabria e, riteniamo, le altre associazioni sindacali presenti nell’Ente chiedono una risposta alla giunta regionale a due semplici domande: che fine fanno i compiti del CORAP e a chi vanno assegnati e, soprattutto, che fine fanno i dipendenti. Attendiamo fiduciosi in una rapida risposta da 6/7 anni.
Polizia e Guardia di Finanza, su delega della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, stanno eseguendo 27 misure cautelari reali, per circa 2,5 milioni emesse dal Gip del Tribunale bolognese. Le esecuzioni sono attualmente in corso nelle province di Reggio Emilia, Ferrara, Fermo, Forlì, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pisa, Perugia, Torino e Verona. Si tratta di operazione nei confronti dei presunti utilizzatori di fatture false emesse da società ‘cartiere’ riconducibili a soggetti ritenuti “intranei o contigui alla ‘Ndrangheta attiva in Emilia-Romagna. I dettagli, in una conferenza stampa alle 11.30 in Questura a Reggio Emilia. (ANSA).
Sono tre, e non una, come si era appreso in un primo tempo, le persone arrestate nell’ambito dell’operazione, denominata “Iris”, che ha portato al sequestro nell’aeroporto di Montevideo di 40 chilogrammi di cocaina. Gli arrestati, accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sono Patrick Mauriello, di 29 anni, ed Emanuele Di Pasquale di 47, bloccati a Lisbona, e Andrea Meneghello, di 44, preso ad Ardea, in provincia di Roma. Alcuni particolari dell’indagine sono stati illustrati, nel corso di una conferenza stampa, dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e dal procuratore aggiunto, Giuseppe Lombardo. “Si tratta – ha detto Bombardieri – di un’operazione importante per l’Uruguay e per l’Italia perché conferma l’importanza della cooperazione internazionale a livello giudiziario ed investigativo. I rapporti di cooperazione tra la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e la polizia giudiziaria uruguaiana risalgono nel tempo ed hanno prodotto risultati importanti come l’arresto nel 2021 del trafficante internazionale di droga Rocco Morabito, all’epoca latitante, per molti anni residente proprio in Uruguay e catturato in Brasile. Dobbiamo ringraziare gli investigatori dell’Uruguay, del Portogallo e della Spagna che ci hanno coinvolti in questa operazione. La cooperazione internazionale è alla base ormai di ogni indagine contro la ‘ndrangheta e contro le organizzazioni criminali dedite al traffico di droga”. “Importante – ha detto ancora il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria – è stato il nostro supporto nell’individuazione e nella localizzazione degli italiani che risultano coinvolti nel traffico internazionale di stupefacenti. Nel giro di pochi giorni sono state avviate attività d’indagine in coordinamento internazionale con quattro uffici, tre dei quali all’estero, che hanno prodotto risultati eccellenti. I tre arrestati sono stati già coinvolti in precedenti inchieste della Procura di Reggio Calabria. È ancora troppo presto per parlare di possibili sviluppi investigativi, ma la collaborazione con l’Uruguay, il Portogallo e la Spagna proseguirà sicuramente. Sin da oggi garantiamo la disponibilità a fornire il migliore supporto”. “Giova ricordare – ha aggiunto Bombardieri – che nell’ultimo anno e mezzo nel porto di Gioia Tauro, che storicamente è stato un punto di arrivo dello stupefacente proveniente dal Sudamerica , sono state sequestrate 30 tonnellate di cocaina in varie operazioni. Questo ha indotto le organizzazioni criminali a scegliere, per l’arrivo dello stupefacente in Europa, altri luoghi che possano consentire minori probabilità di individuazione e sequestro da parte dell’autorità giudiziaria”.
Il 13 maggio 2023, presso lo studio notarile del Prof. Dott. RAFFAELE LENZI in Montecatini Terme (Pistoia) è stata costituita la “FONDAZIONE CHOPS MALATTIE RARE ENTE DEL TERZO SETTORE” (in sigla “FONDAZIONE CHOPS ETS”). Oggi, 13 giugno, viene annunciata ufficialmente.
La costituzione della Fondazione di partecipazione è stata promossa dalla Dott.ssa Manuela Mallamaci, mamma di Mario, e dalla Sig.ra Reina Raffo, mamma di Luce. Per la stesura dello statuto le due mamme si sono avvalse della collaborazione di due professionisti pistoiesi, Avv. Marco Del Pinto e Dott. Fabrizio Giovanni Poggiani, entrambi con studio a Pistoia. La Fondazione, senza scopo di lucro, promuove interventi nell’ambito della ricerca scientifica per lo studio della sindrome CHOPS e delle malattie genetiche rare. L’ente, qualificato Ente del Terzo Settore con personalità giuridica e dotazione congrua, in questa prima fase costitutiva vede, quale Presidente, la Dott.ssa Mallamaci e quale Vicepresidente, la Sig.ra Raffo, entrambe nella veste anche di Fondatori Promotori. In qualità di partecipanti ci sono poi Giovanni Zampella (papà di Mario), il Dott. Luca Battiloni (papà di Luce), il Dott. Giovanni Mallamaci e l’Avv. Marco Del Pinto. Quale organo di controllo è stato nominato il Dott. Alessandro Pescari, con studio a Quarrata (Pistoia). «Inizia un nuovo capitolo per lo studio della sindrome CHOPS, una malattia genetica estremamente rara che colpisce circa 30 tra bambini e ragazzi in tutto il mondo, incluso Mario, mio figlio, 2 anni, nato a Padova, e Luce, 16 anni di Pistoia, figlia di Reina – ha detto il Presidente Mallamaci -. La Fondazione, nata come iniziativa internazionale, intende guidare e accelerare la ricerca di una cura per la sindrome CHOPS, avvalendosi di una commissione scientifica composta dai massimi esperti mondiali del settore, tra cui il Dott. Ian Krantz del “Children’s Hospital of Philadelphia”, Pennsylvania, e il Dott. Kosuke Izumi dell’“UT Southwestern Medical Center” di Dallas, Texas, genetisti scopritori della sindrome CHOPS nel recente 2012. Fino ad ora ci siamo mossi come famiglie, raccogliendo circa 100.000 euro tramite la piattaforma web Gofundme, grazie al generoso supporto dimostrato da diverse città italiane, tra cui Padova, Reggio Calabria, Pistoia e Caserta, territori con cui abbiamo un legame affettivo o di origine. Siamo però consapevoli che, per la ricerca di una cura completa e sicura in tutte le sue fasi, le risorse necessarie sono molte di più. Grazie alla Fondazione porteremo avanti con più forza, trasparenza e rigore scientifico la nostra battaglia. Le lancette dell’orologio continuano a battere per i nostri figli, ogni giorno che passa fa la differenza, quindi dobbiamo agire adesso. La Fondazione non si fermerà fino a che non sarà trovata una soluzione. Desideriamo sensibilizzare anche le istituzioni perché ci supportino in questo percorso. Ogni vita conta, anche quelle dei bambini con malattie genetiche estremamente rare, come Mario e Luce».
Ieri, in occasione di un open hearing, presso la Cittadella regionale, l’Assessorato all’Ambiente, Partecipate, Programmazione unitaria e Piani Strategici ha presentato un’iniziativa illustrativa del progetto Arrical-Sorical, relativa al Servizio Idrico Integrato e di gestione dei rifiuti urbani rivolto a tutti i Sindaci presenti in sala. Si tratta di una grande evoluzione strategica e di fondamentale importanza per i cittadini calabresi. Per la prima volta, sono stati utilizzati dei video-processi destinati agli Enti Locali.
L’incontro è stato aperto dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per un breve saluto. A seguire sono intervenuti l’assessore Marcello Minenna, il direttore generale di Sorical, Giovanni Paolo Marati; il commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse idriche della Calabria, Bruno Gualtieri; l’amministratore unico della Sorical, Cataldo Calabretta e il direttore generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia.
Dopo la visione dei video processi, sono state molte le risposte positive rese alle domande che i Sindaci hanno rivolto ai rappresentanti regionali sulla materia in oggetto.
Si rende, infine, noto che un’altra serie di video-processi destinati invece alla cittadinanza, sarà a breve disponibile sul portale della Regione Calabria.