La famiglia Saraco ha riacquistato la proprietà di tutti i beni precedentemente sottoposti ad un duplice sequestro in sede di misure di prevenzione ed in sede penale. A disporlo è stata la Corte d’appello di Catanzaro in seguito ad una sentenza di annullamento della confisca da parte della Corte di Cassazione. I beni erano stati confiscati dopo che l’imprenditore Antonio Saraco, di Badolato, era rimasto coinvolto nell’operazione “Itaca-Freeboat”. La vicenda dei beni di Saraco è stata al centro dell’attenzione mediatica anche perché si è intrecciata con quelle riguardanti, per ragioni diverse, due magistrati di Catanzaro, il presidente della sezione della Corte di appello che aveva revocato il sequestro e il presidente del Tribunale Misure di prevenzione che, pur confiscando i beni, aveva depositato fuori termine il decreto di confisca così producendo la revoca del sequestro. La famiglia Saraco aveva chiesto una perizia che accertasse la fondatezza delle loro ragioni che non è stata disposta. Più decisioni della Cassazione, chiamata a decidere sui ricorsi delle difese e del procuratore generale, hanno poi portato a rivedere il giudizio di sperequazione tra redditi e patrimonio formulato in un primo momento, giungendo alla decisione della restituzione dei beni a favore della famiglia Saraco, anche per una perizia, disposta dalla Corte di appello, che nel frattempo aveva accertato la legittimità di tutte le possidenze immobiliari ed economiche. Anche l’ordinanza di restituzione parziale dei beni, limitatamente ai familiari di Antonio Saraco, che fu poi accertato essere il frutto di una corruzione, era stata ritenuta legittima dalla Corte di Cassazione. La stessa Corte, pur confermando la condanna penale di Saraco, aveva annullato la sentenza nella parte in cui era conferma la confisca dei beni. Nel corso dei vari gradi di giudizio e nelle diverse sedi di merito e legittimità, Antonio Saraco è stato difeso dall’avvocato Francesco Gambardella, mentre i familiari si sono avvalsi della difesa degli avvocati Giuseppe della Monica, del Foro di Salerno, Giusy Caliò, Sergio Scicchitano e Raffaella Talotta, gli ultimi due del Foro di Roma. (ANSA).
Sebastiano Plutino
Si è svolta a Reggio Calabria la presentazione nazionale dell’agenda scolastica “Il mio diario”, destinata a 110 mila alunni delle future classi quarte di alcune province. L’iniziativa è stata promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del Merito ed il sostegno del ministero dell’Economia e delle Finanze. “L’agenda scolastica, per i contenuti proposti – è detto in un comunicato della Polizia di Stato – si presenta come un valido strumento di supporto alla didattica nella formazione dei cittadini di domani e si pone come obiettivo, attraverso contenuti e linguaggio adeguati al target dei destinatari, di avvicinare i giovanissimi cittadini alla cultura della legalità e di fornire un contributo nell’educazione al rispetto delle regole e ai valori di convivenza civile discendenti, in primis, dalla Costituzione. Fino ad oggi il progetto, giunto alla decima edizione, ha consentito di raggiungere oltre 530 mila studenti in tutto il Paese. Protagonisti dell’agenda sono i supereroi della legalità ‘Vis’ e ‘Musa’ che, con l’aiuto dei loro amici animali, si propongono ai giovani studenti come figure di riferimento vicine al loro sentire e alla loro età. Attraverso le loro avventure, al fianco degli amici della Polizia di Stato, vengono affrontati i temi della salute, dello sport, della cura dell’ambiente, dell’inclusione sociale, dell’educazione stradale e del corretto utilizzo di internet e dei social network, ma anche dei fenomeni di devianza giovanile più comuni, primi fra tutti il bullismo e il cyberbullismo. La narrazione è arricchita da importanti contributi valoriali e di intrattenimento a cura del noto personaggio della letteratura per ragazzi Geronimo Stilton”. L’edizione 2023/2024 è stata distribuita ai ragazzi che frequentano la quarta classe della scuola primaria delle province di Reggio Emilia, Pordenone, La Spezia, Brescia, Asti, Belluno, L’Aquila, Viterbo, Pesaro Urbino, Cagliari, Arezzo, Pistoia, Terni, Vibo Valentia, Napoli, Lecce, Ragusa, Reggio Calabria, Pescara, Rimini, Varese e Rovigo. Alla cerimonia di presentazione, moderata dalla giornalista Gaia Mombelli, tenutasi nell’arena “Senatore Ciccio Franco”, hanno partecipato il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, che ha consegnato il diario ad una rappresentanza di circa 400 studenti e il questore di Reggio Calabria Bruno Megale. Sono anche intervenuti il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Antonino Domenico Cama, in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione e del Merito, e la scrittrice Elisabetta Dami, presidente della “Geronimo Stilton Fondazione”. Erano presenti, inoltre, l’allenatore della Reggina Calcio, Filippo Inzaghi, e le atlete dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato Fiamme Oro Maria Centracchio, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokio 2020, e Vincenza Petrilli, medaglia d’argento alle Paralimpiadi di Tokio e pluripremiata ai Mondiali di Dubai 2022. Ha partecipato, inoltre, l’agente della Polizia di Stato Sebastiano Vitale, noto come “Rev Man”. L’edizione di quest’anno del diario è stata supportata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tramite il programma Pon Per la Scuola e dal Ministero dell’Interno attraverso il programma Pon Legalità 2014 – 2020 FESR FSE, finanziato con fondi europei. (ANSA).
Ieri pomeriggio, nel reparto accettazione del carcere di Vibo Valentia, un detenuto con problemi di carattere psichiatrico, ha dato fuoco alla camera di pernottamento rendendo necessario lo sgombero del reparto. Gli agenti della Polizia penitenziaria hanno salvato la vita del detenuto e messo in sicurezza il reparto. Durante l’intervento tre agenti sono rimasti intossicati dall’inalazione di fumi e hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. “Nel corso del recente incontro con il Prefetto di Vibo – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale – i segretari del Sappe hanno trattato proprio il tema della sicurezza e il tema dei detenuti con disagio psichiatrico, rispetto ai quali la Corte costituzionale, a gennaio dello scorso anno, ha chiaramente invitato il Parlamento a rivedere la legge di chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e di istituzione delle Rems, prevedendo la diretta gestione del ministero della Giustizia, rispetto a quella attuale che è affidata alle regioni. Una scelta auspicabile, atteso che si tratta, comunque, di misure privative della libertà e non possono che essere affidate allo Stato”. “Pertanto – concludono i due sindacalisti – chiediamo interventi immediati, necessari per una corretta gestione degli internati, alla quale va affiancata l’istituzione delle articolazioni salute mentale, laddove ancora non esistono, per la gestione di quanti non possono essere affidati alle Rems”.
È passata alla Dda di Reggio Calabria l’indagine sulle 57 cartucce calibro 9 trovate nei pressi degli uffici giudiziari reggini. Secondo quanto si è appreso, infatti, in seguito ai primi accertamenti eseguiti dalla Squadra mobile, il procuratore Giovanni Bombardieri ha deciso la trasmissione del fascicolo alla Dda affidandolo sempre al sostituto Matteo Campagnaro. In queste ore, gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per capire chi ha lasciato quelle munizioni vicino alla Procura e al Tribunale di Reggio Calabria. Stando a quanto trapela, per come è stato confezionato l’involucro, è escluso che questo sia stato abbandonato per caso. Piuttosto sembrerebbe un messaggio indirizzato probabilmente ai magistrati reggini. Dopo il ritrovamento, intanto, il prefetto Massimo Mariani ha convocato per domani mattina un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica
E’ stato fissato il calendario scolastico per la Calabria. Il ritorno sui banchi è previsto per il 14 settembre e la fine l’8 giugno 2024. La regione Calabria, infatti, con decreto n. 40 del 31 maggio 2023, a firma del presidente Roberto Occhiuto, ha ratificato il calendario per l’anno 2023-2024 che riguarderà tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della regione. Lo comunica la vicepresidente, con delega all’istruzione, Giusi Princi. “Abbiamo proceduto velocemente – dichiara la vicepresidente – al fine di permettere agli organi collegiali delle istituzioni scolastiche l’adozione dei provvedimenti relativi all’organizzazione e alla pianificazione delle proprie attività, nei modi e nei tempi più adeguati, dandone tempestiva informazione alle famiglie. Inoltre anche per consentire agli Enti locali di organizzare la fornitura dei servizi di loro competenza, in coerenza con la programmazione scolastica”. Le lezioni avranno inizio il 14 settembre 2023, in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Termineranno sabato 8 giugno 2024 nelle scuole primarie (elementari), secondarie di primo grado (medie) e secondarie di secondo grado (superiori); sabato 29 giugno nella scuola dell’infanzia. Le vacanze natalizie saranno dal 23 dicembre 2023 al 5 gennaio 2024, le vacanze pasquali dal 28 marzo al 2 aprile 2024. In totale saranno 203 i giorni di lezione. Per quanto riguarda i giorni riconosciuti come festività nazionali, la regione Calabria ha riconosciuto che non si effettuino lezioni giovedì 2 novembre 2023 – commemorazione dei defunti; sabato 9 dicembre 2023 – interfestivo; lunedì 12 e martedì 13 febbraio 2024 – Carnevale; venerdì 26 e sabato 27 aprile 2024 – interfestivi. “Ovviamente – chiarisce la vicepresidente Princi – le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia, potranno adattare il calendario in relazione alle esigenze che derivano dal Piano dell’offerta formativa, previa comunicazione all’ente locale, alla regione e all’Ufficio scolastico regionale, garantendo, però, il rispetto del numero dei giorni, indicati dal calendario scolastico (203), e le date di inizio e di fine anno fissate dalla Regione”. (ANSA).
Risorse per complessivi 2,1 milioni di euro saranno destinati dalla regione Calabria alla ristrutturazione, o ad interventi di manutenzione, di 42 tra caserme e alloggi dei carabinieri e della guardia di finanza, presidi della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco, uffici giudiziari. Lo rende noto l’assessore regionale, con delega ai beni confiscati, Filippo Pietropaolo, dopo l’approvazione della delibera con cui la giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, attraverso una variazione di bilancio, ha destinato le risorse individuate tra le economie del Pac 2007-2013. “Il finanziamento della ristrutturazione di decine di presidi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e degli uffici giudiziari in Calabria – spiega Pietropaolo – rientra in un più ampio piano di interventi della regione per rafforzare la presenza dello Stato nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata e di controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini. Ricordo che nella programmazione comunitaria 2021-27 abbiamo stanziato 32 milioni di euro, di cui 20 per la ristrutturazione degli immobili che saranno destinati ad iniziative di carattere sociale e alla realizzazione di presidi delle forze dell’ordine”. “Proprio per rafforzare questa attività – conclude Pietropaolo – che ha anche un importante valore simbolico di ripristino della legalità da parte dello Stato, abbiamo sottoscritto nei mesi scorsi un protocollo con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati per rendere più efficiente e rapida la destinazione degli immobili e supportare i Comuni nella progettazione delle iniziative volte alla rifunzionalizzazione dei beni“. (ANSA).
Ferdinando Laghi, capogruppo della lista De Magistris Presidente, è stato eletto vicepresidente della IV Commissione del Consiglio regionale “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, presieduta da Pietro Raso, della Lega. Alla riunione della Commissione hanno preso parte sei consiglieri. Laghi ha ottenuto due voti, mentre uno é andato ad Antonio Billari, del Partito Democratico. Tre le schede bianche. L’elezione di Laghi è avvenuta in apertura di seduta, così come prevede il regolamento quando c’è da ricostituire l’Ufficio di Presidenza di una Commissione. In considerazione del fatto che sono solo due i componenti della minoranza presenti in Commissione, Laghi è stato sostenuto anche da un rappresentante del centrodestra.
È stato chiuso il Centro di coordinamento ricerche che era stato istituito nella Prefettura di Crotone dopo il naufragio del barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio scorso in località “Steccato” di Cutro, nel Crotonese.
La Prefettura di Crotone ha reso noto, con un comunicato, che, “una volta acquisito il parere concorde di tutti i convenuti, è stata sancita formalmente la chiusura del Centro.
La data odierna, a distanza di oltre tre mesi dal naufragio, è stata ritenuta unanimemente coerente sia con gli impegni assunti dal Governo nei confronti dei familiari delle vittime e dei superstiti di tenere alta la soglia di attenzione, sia, sotto il profilo tecnico, con i modelli organizzativi che normalmente accompagnano le attività di ricerca delle persone e che ne definiscono la complessiva durata”.
“Il comandante della Capitaneria di porto di Crotone, che sinora ha diretto e coordinato le fasi delle ricerche – é detto nella nota – ha assicurato la pronta riattivazione del dispositivo all’occorrenza, garantendo comunque la prosecuzione del pattugliamento a mare nell’ambito delle iniziative istituzionali dedicate all’ imminente avvio della stagione balneare. Parallelamente con le fasi delle ricerche, si sono conclusi anche gli adempimenti logistici connessi alla gestione delle salme e condotti nell’intento di recepire le istanze dei familiari, tanto rispetto al luogo di sepoltura, in Italia o all’estero, che alle usanze dei riti religiosi delle vittime”.
Resta fissato a 94, dunque, il bilancio delle vittime accertate del naufragio. Le salme delle vittime sono state trasferiti nei rispettivi Paesi di provenienza. Una in Tunisia, una in Iran, sei in pakistan,12 in Germania, una in Palestina, una in Finlandia e 48 in Afghanistan.
“Altre 14 vittime, inoltre – riferisce ancora la Prefettura – sono state inumate nel Cimitero musulmano di Bologna, grazie alla mediazione del Presidente delle comunità islamiche in Italia; 7 in un’area del cimitero di Cutro, anche in questo caso, a seguito dell’intervento collaborativo del locale Imam e dei tecnici comunali; una nel cimitero di Paola (Cosenza) e due in quello di Crotone”. (ANSA).
“Non ci sono parole in grado di esprimere il profondo dolore e l’angoscia per la morte di una giovanissima vita interrotta tragicamente”.
Il presidente Filippo Mancuso esprime “i sentimenti di cordoglio del Consiglio regionale della Calabria alla famiglia di Denise Galatà, ai suoi amici e all’intera comunità di Rizziconi”.
Sono 2.191 le assunzioni in sanità fatte in Calabria in 16 mesi, nel periodo in cui il settore è stato affidato al presidente della Regione Roberto Occhiuto in qualità di commissario ad acta.
Lo ha reso noto lo stesso Occhiuto incontrando i giornalisti.
“Oggi – ha detto – facciamo una operazioni verità. Diciamo quante assunzioni ci sono state attraverso questa struttura commissariale. Lo facciamo anche per chi dice, con un minimo di ironia, che stiamo governando con gli annunci. Così non è”. All’incontro hanno partecipato anche il sub commissario alla sanità Ernesto Esposito, il direttore generale del dipartimento Salute della regione Iole Fantozzi, e il commissario straordinario di Azienda Zero Giuseppe Profiti.
Si tratta di quella che Occhiuto ha definito “una grande attività di reclutamento. Non c’è mai stata una attività tanto imponente in tutti gli anni di commissariamento. Questa attività è stata possibile in ragione di diversi decreti che abbiamo fatto”. Nel dettaglio sono stati assunti a tempo indeterminato in 1450 ai quali devono essere aggiunte 741 unità di personale stabilizzato. A tempo determinato sono state assunte 1080 persone. Inoltre, sono state effettuate assunzioni anche con lo scorrimento delle graduatorie idonei.
“Purtroppo – ha aggiunto Occhiuto – queste assunzioni sono intervenute mentre è aumentato il numero di pensionati. Ne abbiamo avuti più di 1300. Se non avessimo proceduto alle assunzioni, di cui 829 solo nei primi mesi del 2023, molti ospedali oggi sarebbero chiusi”.
“Ci hanno chiesto più volte di procedere alle assunzioni – ha detto il governatore in merito al rapporto con i Tavoli romani -. Bisognerebbe che guardassero i dati odierni e li confrontassero con quelli prodotti dai commissari precedenti indicati dagli stessi tavoli e che non hanno assunto quasi nessuno, ad eccezioni di Scura che nel 2015 ha iniziato il reclutamento. Vorrei ricordare che i tavoli romani sono quelli che hanno disposto nel 2008 il blocco delle assunzioni in Calabria creando questo disastro. Io mi sono trovato a dover assumere mentre il problema del reclutamento dei medici e del personale sanitario è gigantesco in tutta Italia. Nonostante questo ci siamo riusciti”. (ANSA).