

Un viaggio affascinante attraverso le culture e i millenni, per scoprire come l’uomo abbia da sempre guardato al cielo per orientarsi, contare il tempo e costruire visioni del mondo. Fin dall’antichità, infatti, gli astri e la regolarità del loro moto apparente hanno rappresentato punti di riferimento fondamentali per la misurazione del tempo. Tuttavia, ogni cultura ha sviluppato nel tempo calendari e sistemi di computo temporale propri, spesso molto differenti tra loro.
Durante l’incontro il cielo verrà esplorato non solo come oggetto scientifico, ma anche come specchio della diversità culturale: le costellazioni, le fasi lunari, i solstizi e gli equinozi sono diventati simboli identitari, ispirando miti, rituali religiosi, pratiche agricole e sistemi sociali in tutto il mondo.
Salvo Guglielmino è Primo Ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica, dove si occupa principalmente dello studio del magnetismo solare tramite osservazioni ad alta risoluzione. Dopo il dottorato in Fisica conseguito nel 2008, ha intrapreso un’intensa attività di ricerca, prima all’Università di Catania, poi all’Istituto di Astrofisica delle Canarie. Rientrato in Italia, ha ampliato i suoi studi conseguendo anche la Laurea in Lettere Classiche.
Attualmente è Responsabile Nazionale dell’Alta Formazione sotto la Direzione Scientifica dell’INAF, Responsabile del Patrimonio Storico dell’Osservatorio Astrofisico di Catania e Executive Director dell’Associazione Europea per i Telescopi Solari (EAST). La sua attività unisce ricerca scientifica e astronomia culturale, con un’attenzione particolare all’Italia e all’area mediterranea.
L’incontro è aperto al pubblico con ingresso libero e gratuito.
Il Consiglio comunale è tornato a riunirsi in seduta urgente, in seconda convocazione, nell’aula “Battaglia” di Palazzo San Giorgio.
Nella fase preliminare del dibattito i consiglieri Demetrio Marino e Massimo Ripepi sono intervenuti sul tema della riorganizzazione dei mercati e sulla recente sentenza del Tar relativa alle attività mercatali di Piazza del Popolo, stigmatizzando l’operato dell’Amministrazione e auspicando una progettualità che valorizzi i mercati quali poli sociali e commerciali integrati nel tessuto cittadino. Ripepi ha inoltre manifestato disponibilità alla collaborazione per una proposta di riordino che, in relazione a Piazza del Popolo, possa conciliare le attività mercatali mattutine con quelle ricreative nelle ore pomeridiane e serali, annunciando infine un focus in IX Commissione sui cronoprogrammi dei lavori pubblici in corso in città. Il consigliere Giuseppe De Biasi ha richiamato l’attenzione sul problema della mancanza di collegamenti stradali e dell’isolamento del quartiere Vito.
Dopo la surroga di Burrone con Bongani, il Consiglio ha dunque ratificato una delibera di Giunta relativa a una variazione di Bilancio e ha approvato il regolamento per la gestione e l’uso del centro giovanile “Generattivi”. Su quest’ultimo punto ha relazionato il consigliere Giuseppe Giordano che ha seguito tutto l’iter, di cui ha ripercorso le tappe principali, e ha ringraziato tutti gli attori istituzionali coinvolti nel recupero e nella valorizzazione di un bene confiscato che diventa, così, luogo di aggregazione e sviluppo di competenze innovative che sta già riscontrando una partecipazione diffusa delle realtà associative cittadine.
Rilevante anche l’introduzione di misure a tutela della sicurezza e del decoro di specifiche aree urbane attraverso modifiche e integrazioni al regolamento di polizia urbana. Il consigliere Giuseppe Marino ha illustrato la proposta di delibera, formulata dal settore di Polizia municipale, che introduce tre novità sostanziali: la piena attuazione del Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane, anche detto Daspo urbano) in luoghi del centro storico di particolare rilevanza storica e culturale; la possibilità di integrare i sistemi di videosorveglianza pubblica con quelli privati attraverso la stipula di apposite convenzioni per consentire agli organi di polizia di utilizzare un maggior numero di impianti; disporre che gli esercenti garantiscano la pulizia e il decoro dell’area prospiciente al proprio esercizio commerciale, in particolare chi gode di concessione per l’occupazione di un’area pubblica. Il consigliere Franco Barreca ha proposto un emendamento che integra la delibera aggiungendo ulteriori piazze e vie del centro a quelle indicate. Il consigliere Demetrio Marino ha paventato il rischio di stigmatizzare interi quartieri e ha espresso preoccupazioni sul rispetto della privacy, dichiarandosi contrario al provvedimento pur comprendendone alcune delle finalità, mentre a favore si è espresso il consigliere Giuseppe Sera. Il consigliere Armando Neri ha osservato che il provvedimento scaturisce dall’esigenza di dare una risposta immediata agli eventi violenti verificatisi in città di recente, ma ha aggiunto che è dovere degli amministratori agire anche sulla prevenzione. Neri ha inoltre chiesto chiarimenti e rassicurazioni sulle eventuali sanzioni agli esercizi commerciali e sul divieto di stazionamento in particolari aree. Chiarimenti sono stati invocati anche dal consigliere Carmelo Versace, mentre a sostegno della misura è intervenuto il consigliere Filippo Quartuccio.
Il dirigente del settore Polizia Municipale, Salvatore Zucco, ha chiarito che si tratta di una misura particolarmente auspicata nei tavoli istituzionali che si occupano di sicurezza pubblica, che la proposta è stata concordata con le forze di polizia e la Prefettura e che le aree individuate sono conformi alle disposizioni dei decreti “Minniti”, “Salvini” e “Piantedosi”. Il dirigente ha inoltre specificato che i commercianti sono destinatari di obblighi attinenti solo a situazioni di decoro direttamente e oggettivamente riferibili alla propria attività e mai da situazioni che possano essere causate da terzi, aggiungendo che i divieti relativi a particolari aree riguardano solo lo stazionamento molesto. Versace ha annunciato voto favorevole ma ha ribadito alcuni dubbi, mentre Ripepi ha auspicato una riflessione sull’interpretazione della misura, che è stata approvata all’unanimità dei presenti con 18 voti favorevoli.
Si è poi proceduto al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio ed è stata infine approvata all’unanimità dei presenti la mozione “Iniziativa popolare: ma quale casa?”. Proposta e illustrata da Saverio Pazzano, la mozione raccoglie e porta avanti le istanze del comitato nato, sulla scia delle manifestazioni studentesche per la crisi abitativa, a sostegno della proposta di legge per l’inserimento del diritto alla casa nella Costituzione. A favore della mozione sono intervenuti Giuseppe Marino, Demetrio Marino e Giordano.
Il Consiglio comunale di Reggio Calabria, riunitosi nell’aula “Pietro Battaglia” di Palazzo San Giorgio, ha dato il via libera alla surroga del consigliere Filippo Burrone, nominato assessore alla “Città pulita”, con l’ingresso nell’assise cittadina del consigliere Santo Bongani, che ha aderito al gruppo “Primavera democratica” di cui è capogruppo.
A dare il benvenuto e ad augurare buon lavoro al neo consigliere sono stati i colleghi Pino Cuzzocrea, Demetrio Marino e il sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha salutato il suo ingresso in Consiglio come il simbolo di un percorso a tutela delle prerogative dei lavoratori che ha portato l’Amministrazione comunale ad azzerare il precariato nell’ente e nelle società comunali.
Serata di grandi emozioni al MArRC, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con “8mm”, il concerto dell’ Orchestra Sinfonica Brutia diretta dal maestro Francesco Perri, dedicato ad alcune delle più celebri colonne sonore del Cinema italiano ed internazionale.
Dopo il successo dei live di Sergio Cammariere e del gruppo Gospel di Vincent Bohanan con The Sound of Victory dello scorso dicembre, l’enorme salone interno di Palazzo Piacentini, sede del Museo, ha fatto ancora una volta il pieno di pubblico.
Davanti ai Bronzi di Riace, che hanno reso ancora più magica l’atmosfera, la speciale formazione orchestrale di archi e pianoforte composta da venti splendidi musicisti ha incantato tutti, raccogliendo lunghissimi applausi dopo ogni esecuzione. Introdotti da brevi racconti ed aneddoti del maestro Perri, sono arrivati brani che hanno fatto la storia del cinema: dalla colonna sonora di Anonimo veneziano di Stelvio Cipriani, a quella di La Califfa del premio Oscar Ennio Morricone, passando per altri splendidi temi di film memorabili, come Il giardino dei Finzi Contini di Manuel De Sica e Pinocchio, di Fiorenzo Carpi, eseguito magistralmente al pianoforte a quattro mani dal maestro e da suo figlio Adriano di appena 12 anni. Applausi interminabili per l’emozionatissimo giovane pianista, vero enfant prodige del pianoforte e per lo stesso Francesco Perri che, oltre ad essere un grande direttore d’orchestra e un compositore pluripremiato, ha confermato il suo carisma e le doti di abile mattatore, perfino dialogando con gli stessi spettatori, portandoli a spasso tra note e immagini del mondo del cinema.
Una dietro l’altra poi, la formidabile Orchestra ha eseguito altre struggenti colonne sonore di autori mitici, come Henry Mancini, Osvaldo Minervini, Riz Ortolani, Piero Piccioni, Carlo Rustichelli, Armando Trovajoli e Ryuichi Sakamoto, fino al gran finale con Il teorema della Felicità, composta dallo stesso Perri e Nuovo Cinema Paradiso, altra meravigliosa e indimenticabile creazione di Ennio Morricone, seguita da una lunga standing ovation.
“E’ stata una serata meravigliosa; poter suonare in un tempio di storia e cultura è un’esperienza che rimarrà indimenticabile in me e in tutti noi!”, ha affermato al termine Perri, premiato per la Migliore Colonna Sonora al Winter Film Awards di New York per il film The Guardian of the Ice.
L’evento ha fatto da anteprima al ricco e variegato programma che sarà presentato nei prossimi giorni ed animerà il Museo per tutta l’estate con nomi di prestigio della Cultura e dello Spettacolo per volontà del Direttore archeologo Fabrizio Sudano, con la direzione artistica di Ruggero Pegna e il coordinamento dell’architetto Claudia Ventura, responsabile dell’Area Valorizzazione.
«Decine di occasioni di incontro e presentazioni delle migliori realtà editoriali del territorio – ha spiegato Quartuccio – hanno sottolineato, ancora una volta, la vitalità del panorama culturale reggino, degnamente inserito in un contesto eccezionale e formidabile come il Salone internazionale del Libro».
«Anche in questa edizione – ha aggiunto – la Città Metropolitana ha voluto svolgere un ruolo di grande rilievo all’interno di una delle fiere più importanti d’Europa dedicate all’editoria, offrendo massima collaborazione e sostegno a quanti ci hanno accompagnati in un viaggio esaltante».
«Questo progetto – ha spiegato il consigliere metropolitano – si inserisce in una cornice più ampia di valorizzazione della cultura del territorio e favorisce la promozione di realtà editoriali ed autori in grado di contribuire ad una nuova narrazione dei luoghi e dei contesti che rendono magnifico il nostro comprensorio».
«Dunque – ha concluso Filippo Quartuccio – si consolida e si rafforza una sinergia fondamentale attraverso la quale, la Città Metropolitana, punta ad occupare sempre più spazio e rilievo in ambiti d’altissimo pregio, livello e valore culturale così da fare emergere le eccellenze e la parte migliore di un territorio che va scritto, descritto e raccontato».
Si è svolta oggi, lunedì maggio, presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, la cerimonia di accoglienza per quasi 50 studenti e studentesse stranieri aderenti al progetto “Acces4All”: Transforming Education through Digital Inclusion” che si svolgerà tra il 18 ed il 24 maggio nella nostra città grazie ad un programma Erasmus Plus.
L’iniziativa è stata organizzata da Omrd+ exploration & innovation center, un’organizzazione innovativa specializzata nella formazione nel campo delle competenze digitali, ambientali e culturali a livello internazionale.
Il progetto mira a promuovere l’inclusione scolastica attraverso l’integrazione delle tecnologie assistive nella didattica; il potenziamento delle competenze digitali, in particolare tra gli studenti con minori possibilità di accesso alle informazioni; la formazione degli insegnanti nella creazione e diffusione di materiali educativi accessibili; la realizzazione di un quadro di riferimento per l’uso delle tecnologie assistive nelle scuole; la promozione di una cultura di inclusione digitale e di pari opportunità educative per tutti gli studenti, in particolare quelli con minori opportunità.
Concetti ben espressi e rappresentati dalla presidente dell’Omrd+ exploration & innovation center, ingegner Dalila Oliva.
Tra gli ospiti, a portare i saluti istituzionali, l’assessora alla pubblica istruzione Anna Briante.
Nel dare il benvenuto nella nostra città la Briante ha dichiarato “Siamo onorati di ospitare giovani studenti provenienti da Polonia, Turchia, Isola della Reunion, Macedonia del Nord e Grecia; Paesi diversi, per cultura e storia, ma oggi uniti da un comune desiderio di apprendimento, scoperta e connessione.”
Anche il Sindaco Falcomatà ha avuto modo di portare i suoi saluti con l’augurio che la permanenza in città di questi studenti possa arricchirli e spingerli ad instaurare un interscambio proficuo e virtuoso nel nome della cultura e della pace tra i popoli.
Venerdì 16 maggio, nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria di Reggio Calabria, si è svolto il quattordicesimo raduno di “Scatti di Valore”, il format che in ogni anno scolastico il Csv dei Due Mari di Reggio Calabria mette in campo per promuovere esperienze di incontro e collaborazione tra giovani e volontari.
Nella sala, volutamente al buio, l’incipit è del direttore Giuseppe Pericone che sceglie un’attività simbolica per dare avvio all’evento e, grazie a un uso poeticamente alternativo dei telefonini, coinvolge i trecento ragazzi presenti in un’esperienza che è metafora di come sia fondamentale, nei momenti di oscurità e di crisi, trovare vicino a sé la luce degli altri.
A seguire il saluto della presidente Orsola Foti che mette l’ accento sul valore dell’esperienza partecipativa e sulla generosità di tempo e di gesti con cui le ragazze e i ragazzi si sono spesi, mettendo al servizio degli altri le loro energie, le loro intelligenze, la loro creatività.
A questi apprezzamenti si uniscono, durante la mattinata, quelli di Anna Briante e Lucia Anita Nucera, rispettivamente assessora all’Istruzione e assessora alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, e di Matteo Belgio, funzionario del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.
Sartoria delle parole: Questo il titolo del reading frutto di un percorso laboratoriale di scrittura collettiva condotto dalla giornalista e scrittrice Tiziana Barillà. Oltre mille post-it scritti dagli studenti di ben 56 classi durante la prima tappa di “Scatti di valore”, fitti di valori e di storie di vita, sono diventati un testo poetico e teatrale che le studentesse Anna Leone, Arianna Fascì, Elisabetta Leone, Emanuela Ragusa, Giada Poletti, Maria Emilia Vadalà, Michela Vicari, Rosaria Puntorieri e Valeria Simone hanno interpretato, curandone anche la scenografia e la coreografia.
Visibili al cuore: ispirata al Piccolo Principe, questa sessione del raduno ha dato spazio alle voci di ragazze e ragazzi che si sono messi in cammino alla scoperta dei valori del volontariato.
Visibili al cuore è infatti il titolo del documentario realizzato dal regista Antonio Melasi, prodotto dal Csv dei Due Mari nell’ambito del più ampio progetto Sportello Ascolto Giovani sostenuto dalla Regione Calabria – Dipartimento Salute e Welfare, e proiettato in anteprima in occasione del raduno.
Un filmato toccante e poetico che, a partire dalle esperienze di volontariato vissute dei ragazzi, si pone in ascolto delle loro paure, dei loro sogni, delle loro visioni e svela universi ricchi di autentica bellezza.
L’ultima sessione del raduno ha visto assegnare undici menzioni e tre premi alle opere fotografiche scelte tra le 130 candidate.
In particolare, si sono aggiudicati il premio per questa quattordicesima edizione del concorso fotografico: Roberto Frisina, della classe III E Grafica e comunicazione dell’ITIS Conte Maria Milano di Polistena per la fotografia dal titolo “Considero valore l’unicità di ogni individuo”; Amira Alaoui Hachami, della classe IV O del Liceo Scientifico Vinci di Reggio Calabria per la fotografia dal titolo “Considero valore la gratitudine”; Chiara Ascrizzi, Lucrezia Caruso ed Erica Laganà della Classe I F del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Fermi di Sant’Eufemia d’Aspromonte per l’opera intitolata “Considero valore la forza di rinascere dopo aver attraversato l’oscurità.”
In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità 2025, nell’ambito della campagna #FAIbiodiversità, le delegazioni FAI di Reggio Calabria e Messina hanno dato vita a un evento unico nel suo genere: “Due sponde, una natura: Ponti di Biodiversità – Dialoghi tra scienza e poesia”, una giornata all’insegna della scoperta, del dialogo e della tutela dell’ambiente, con il duplice obiettivo di far conoscere un patrimonio naturale e culturale spesso nascosto del nostro Paese e promuovere buone pratiche quotidiane per proteggerlo.
L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva di cittadini, appassionati, famiglie e studenti, con risultati entusiasmanti in termini di adesione e impatto culturale e sociale. Il format ha valorizzato la straordinaria ricchezza naturale dello Stretto, un unicum sapientemente illustrato dagli esperti.
La giornata si è aperta a Reggio Calabria, con l’agronomo e poeta Francesco Tassone che ha magnificamente narrato il lungomare, le sue bellezze e il suo patrimonio naturale tra riflessioni scientifiche sulla vita sociale e “amorosa” delle piante, attraverso suggestioni letterarie e gioiose improvvisazioni poetiche. A seguire, Davide De Stefano, maestro CONPAIT, ha esaltato l’eccellenza gastronomica del territorio con una raffinata, quanto gradita, degustazione di gelato al bergamotto.
Il programma è proseguito con il trasferimento del gruppo sulla riva siciliana, a Torre Faro, per un intermezzo gastronomico molto apprezzato. La cucina, ispirata alla tradizione marinara dello Stretto, ha saputo valorizzare al meglio le materie prime locali e il pesce freschissimo, offrendo un’esperienza in perfetta armonia con il tema dell’evento.
Nel pomeriggio l’evento è proseguito a Messina, presso la Fondazione Horcynus Orca, dove lo zoologo Gioele Capillo ha illustrato la biodiversità marina dello Stretto con un intervento appassionato e divulgativo. A seguire, i partecipanti sono stati coinvolti in una visita guidata al laboratorio immersivo sulla biodiversità, accompagnati da Giacomo Farina, responsabile organizzativo dell’Associazione Horcynus Orca, che ha offer to un percorso sensoriale e informativo attraverso immagini, suoni e testimonianze scientifiche del prezioso ecosistema dello Stretto.
A chiudere la visita al Museo d’Arte Contemporanea «MACHO», luogo simbolo di contaminazione tra natura, arte e innovazione, ha rappresentato il perfetto epilogo di una giornata intensa e ispirante.
L’iniziativa ha rappresentato un modello virtuoso di cooperazione territoriale tra delegazioni, enti locali e realtà culturali, in linea con la missione del FAI di promuovere una cittadinanza attiva e consapevole nella tutela del paesaggio.
Grande soddisfazione è stata espressa da Dina Porpiglia, capodelegazione FAI di Reggio Calabria: “Questa giornata ha dimostrato che l’amore per il nostro patrimonio naturale e culturale non ha confini: lo Stretto unisce, non divide. Con la giornata odierna abbiamo voluto far conoscere e sottolineare l’unità ecologica e paesaggistica tra le due rive, troppo spesso divise solo geograficamente”.
«Siamo davvero felici di questa giornata organizzata insieme alla Delegazione FAI di Reggio Calabria, il commento di Nico Pandolfino, Capodelegazione FAI di Messina, nell’ambito delle “Camminate nella biodiversità”, evento che rappresenta un importante tassello dell’impegno del FAI, rivolto non solo ai beni artistici e monumentali, ma anche paesaggistici. Una natura da conoscere, proteggere e custodire; una biodiversità da preservare, per garantire il nostro stesso futuro».
Venerdì 23 maggio, alle 18:30, al Consiglio Regionale presso il Polo Culturale Mattia Preti, la presentazione del libro “Sono morto ma non lo sapevo” monologo teatrale edito da Città del Sole edizioni (2025, pagg. 64, € 10,00) nell’ormai mitica collana “La Bottega dell’inutile”.
Nel volumetto l’autore Vincenzo Furfaro, che ha ricoperto la funzione di direttore artistico di “Taurianova Capitale del libro”, dà voce, anzi fa rivivere, lo spirito inquieto e profetico di Giorgio Gaber immaginandolo come un’ombra che vaga tra le macerie morali e sociali dell’Italia di oggi. Un Gaber che non sa di essere morto e per questo continua a osservare, commentare, criticare, amare e soffrire per un paese che ha perso memoria e direzione. Il titolo stesso è una dichiarazione d’intenti: ironico, spiazzante, profondamente gaberiano. Immaginare Gaber come un fantasma che cammina tra le rovine del nostro presente è una trovata brillante, che apre la strada a un dialogo serrato tra passato e presente, tra la satira di ieri e l’assurdo, spesso tragico, di oggi.
Il testo è agile, tagliente, a tratti surreale, ma sempre profondamente radicato nella realtà, è un libro per chi non ha dimenticato la lezione civile di Gaber e cerca ancora parole che graffiano e svegliano, ed è per questo motivo che la casa editrice ha pensato di coinvolgere per parlarne personalità eminenti nel campo della cultura, della politica e dello spettacolo.
Da Salvatore Cirillo, segretario–questore del Consiglio regionale della Calabria, a Renato Meduri, senatore per quattro legislature, vero alfiere del meridionalismo, da Fulvio D’Ascola, sociologo della comunicazione e delle politiche culturali, a Ruggero Pegna, celebre produttore di eventi e scrittore; la conduzione è affidata a Franco Arcidiaco, giornalista sessantottino, che proverà a coordinare le variegate voci e a scardinare la proverbiale riservatezza di Vincenzo Furfaro.