È stato presentato a Squillace, nella suggestiva cornice del Castello, Il libro “Ottomani sullo Stretto. Nulla è come sembra”. Autori del volume quattro giornalisti che hanno scritto otto racconti che hanno come filo conduttore lo Stretto di Messina e il fatto di avere tutti lavorato al quotidiano “Gazzetta del Sud”. Si tratta di Aldo Mantineo, Marcello Mento, Vinicio Leonetti e Davide Marchetta, per anni in servizio nelle redazioni di Sicilia e Calabria del quotidiano. A dialogare con tre degli autori, Mantineo, Mento e Leonetti, la giornalista Carmela Commodaro, che organizza ogni estate la rassegna culturale “Alla Corte dei Borgia”. “Ottomani sullo Stretto”, pubblicato da “Casa del Sole edizioni” di Reggio Calabria, raccoglie un mix tra fatti eclatanti realmente accaduti e ricostruzioni frutto della libera fantasia degli autori. Si va da una vera e propria “Banda di giornalisti” non immaginaria e da un'”Amante del boss” realmente esistita, al racconto di un assassinio, “Micio Pinto, l’uomo che visse tre volte”, ed alla coraggiosa leggenda del “Capitano Zani”. Nel corso dell’incontro s’è discusso del “futuro oscuro” dell’informazione, delle nuove frontiere del web e dell’intelligenza artificiale. Gli interventi degli autori sono stati inframmezzati da alcuni brani interpretati dal cantautore Tony Schito. La prossima presentazione di “Ottomani sullo Stretto” è programmata il 22 agosto nel Castello Aragonese di Reggio Calabria. (ANSA).
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La Procura di Vibo Valentia ha aperto una inchiesta per reato ambientale in relazione alle condizioni del mare sulla fascia tirrenica di competenza e stamane i carabinieri del comando provinciale, del Gruppo Forestale assieme ai militari della Capitaneria di Porto, supportati dalla Sezione di pg, hanno eseguito su delega una serie di accertamenti preliminari in diverse amministrazioni comunali, sia rivierasche che montane, tra cui Vibo Valentia allo scopo, è stato spiegato, di acquisire informazioni sullo stato della depurazione delle acque, dal collettamento delle aree urbane sino ad arrivare allo stato di utilizzo degli impianti anche in ordine agli interventi di manutenzione. Eseguito anche un controllo, con campionamento delle acque con i tecnici Arpacal e della Stazione Zoologica Anton Dohrn in un impianto di depurazione per verificarne il corretto funzionamento. Gli interventi che proseguiranno nei mesi a venire sempre con il coordinamento della Procura vibonese, guidata da Camillo Falvo, saranno estesi anche alle attività produttive potenzialmente inquinanti allo scopo di raggiungere una mappatura completa di tutta la provincia. L’obiettivo dichiarato è quello di individuare condotte indiscriminate e senza scrupoli ed eliminare le fonti di inquinamento, per impedire in futuro il riproporsi delle criticità riscontrate. Nell’ultimo anno le iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione a tutela dell’ambiente sono state continue, dalla campagna di controllo degli impianti di depurazione della provincia svoltasi appena un anno fa a quella che ha riguardato il corretto smaltimento o spandimento delle acque di vegetazione dei frantoi, arrivando infine a quella rivolta al monitoraggio delle strutture ricettive del litorale denominata “Wave”. Numerose sono ancora le segnalazioni circa la presenza di chiazze sul mare, “fioritura algale”, “acqua verde”. Fra gli obiettivi dell’iniziativa anche quello di tracciare i finanziamenti ricevuti dai comuni e dagli enti che hanno in gestione gli impianti per la depurazione verificandone i criteri di utilizzo o motivi del mancato impiego. (ANSA)
“In queste ore ho avuto un incontro con tutti i coordinatori forzisti dell’Area Grecanica e con diversi sindaci e amministratori locali di zona, per affrontare una serie di circostanze. Da questa riunione, è emersa in particolare un’urgenza, quella di dare man forte ai produttori di bergamotto, gravemente danneggiati dal caldo eccessivo di luglio. Voglio rassicurarli, dicendo loro che la macchina della sinergia istituzionale si è già messa in moto“. Lo afferma, in una nota, Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatore provinciale del Partito, in riferimento alle “concrete complicazioni legate alle coltivazioni di bergamotto scaturite dalla forte ondata di caldo anomalo delle settimane scorse: le temperature ben sopra le media degli anni scorsi, infatti, hanno determinato danni ingenti a tutto il comparto, da Capo d’Armi fino a Capo Spartivento”. “Com’è noto a tutti – sostiene Cannizzaro – una buona fetta dell’economia territoriale dell’Area Grecanica è legata alla produzione del bergamotto, specificità di Reggio Calabria e della sua Area metropolitana. Prontamente, i coordinatori locali di Forza Italia, unitamente ai sindaci ed agli amministratori del posto, hanno acceso i riflettori sul problema sottoponendomi l’istanza. Ne è subito scaturita una riunione. L’obiettivo è intervenire a sollievo di una situazione che non può essere disattesa perché di vitale importanza per l’Area Grecanica. Ecco perché l’ho immediatamente sottoposta all’attenzione delle sedi opportune, coinvolgendo il brillante Assessore regionale al ramo, l’amico Gianluca Gallo, a cui ho chiesto di decretare la calamità naturale e dare man forte alle produzioni bergamotticole dell’Area dop bergamotto di Reggio Calabria olio essenziale. Ho riscontrato grande disponibilità da parte sua e nelle prossime ore ci incontreremo personalmente per affrontare al meglio la questione”. “Abbiamo informato della vicenda – aggiunge il parlamentare – anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sempre attento alle dinamiche del territorio. Va da sé che, per dare risposte al territorio, la sola volontà della Regione non basta è necessario interessare il Ministero dell’Agricoltura per poter accedere ai percorsi previsti per questo genere di circostanze”.
Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidato dal presidente Andrea Agostinelli si è riunito e con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti ha approvato all’unanimità la 3e la collegata variazione al Piano operativo triennale 2023-2025, relativo alla programmazione infrastrutturale dell’Ente. Lo riferisce un comunicato dell’Autorità. “Nel corso della seduta, l’attenzione – è detto nel comunicato – è stata concentrata sulle specifiche variazioni di Bilancio ritenute indispensabili per dare risposte alla politica dell’Ente, finalizzata a determinare lo sviluppo dei porti interni alla propria circoscrizione, e per definire, così, la copertura finanziaria per la rimodulazione del Piano triennale delle opere 2023-2025. Considerata strategica ed essenziale all’ulteriore sviluppo del porto di Gioia Tauro, tra le misure in variazione, l’acquisizione del finanziamento di 18.370.000 euro, ottenuto dallo Stato tramite fondi Pnrr, per l’elettrificazione del primo lotto della banchina di levante. Nel contempo, a seguito della rimodulazione del progetto dei lavori di sopraelevazione e ristrutturazione dell’edificio dell’Ente, necessaria in conseguenza all’aggiornamento del nuovo preziario regionale e del caro prezzi, sono stati destinati all’opera ulteriori di 1,1 milioni di euro. È stata, inoltre, definita la dotazione di 1.000.000 di euro, ad incremento di 2 milioni già stanziati, per interventi di manutenzione straordinaria di un immobile da destinare ad ulteriori uffici dell’Autorità di Sistema portuale, necessari a seguito dell’aumento del personale dell’Ente a conclusione delle procedure concorsuali in corso. A sostegno dello sviluppo del porto di Crotone sono stati destinati 500.000 euro per i lavori di adeguamento strutturale della via di corsa dei binari della banchina 13 e del rifacimento dell’asfalto dello scalo portuale crotonese”. “Complessivamente, l’assestamento e la variazione inseriti nel Bilancio 2023 – è detto nel comunicato – hanno determinato un aumento delle entrate di oltre 19 milioni di euro, mentre le Uscite si attestano a circa 21 milioni di euro, e un rispettivo assestamento di 122 milioni di euro per le Entrate e di 161 milioni per le uscite, con un disavanzo di circa 39 milioni di euro, coperto mediante l’utilizzo di un avanzo di amministrazione di oltre 136 milioni di euro. A conclusione della riunione del Comitato di gestione, il presidente Andrea Agostinelli ha voluto aggiornare i presenti sulla questione relativa all’investimento di dieci milioni di euro del Pnrr, destinato alla realizzazione di opere di viabilità nell’area ex Enel, di cui è proprietario il Corap a seguito della recente sentenza del Consiglio di Stato, per le quali i lavori dovranno essere aggiudicati entro il 31 dicembre prossimo, pena la perdita del finanziamento. A tale proposito, Agostinelli ha illustrato la conclusione positiva di una recente riunione con la Regione nel corso della quale si è raggiunto l’accordo che vede l’Autorità di sistema portuale disponibile ad essere Ente attuatore dell’opera, avendone già definito e approvato il progetto, e la Regione disponibile a coprire i costi dell’Iva ed eventualmente gli extra costi che si determineranno dal caro prezzi. “Un accordo che dovrà – ha concluso Agostinelli – essere perfezionato attraverso il relativo aggiornamento del protocollo d’intesa da sottoscrivere tra Regione, Adsp dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, commissario Zes Calabria e Corap”. (ANSA).
“La scelta del Ministero dell’Università e della Ricerca di incrementare di oltre 4 mila posti quelli disponibili per gli studenti intenzionati a frequentare i corsi di laurea di medicina e chirurgia delle università, è un importante segnale lanciato dal governo per contrastare le sofferenze di personale nel Servizio sanitario nazionale. Di questo investimento beneficeranno le università calabresi, che potranno assicurare maggiori opportunità ai nostri giovani di restare, studiare e formarsi nella nostra terra. Il nuovo corso dell’Unical, in fase di accreditamento, si affiancherà a quello dell’Universita Magna Graecia di Catanzaro che, rispetto al precedente anno accademico, potrà contare su circa 150 posti in più per un totale di 475 posti in Medicina e Chirurgia”. Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. “Sono numeri solidi e significativi – aggiunge Mancuso – per una regione che ha bisogno di unità d’intenti e non certo di competizioni campanilistiche. L’impostazione del governo Meloni è in linea con i progetti messi in piedi dalla Regione che, in meno di un anno e mezzo, ha ottenuto ciò che per venti anni nessuno era riuscito ad ottenere: la creazione dell’Azienda ospedaliero universitaria ‘Renato Dulbecco’. L’integrazione di due realtà importanti e diverse come Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, oltre a rafforzare l’assistenza sanitaria, si prefigge di consolidare la leadership nella didattica, nella formazione e nella ricerca in ambito sanitario dell’Ateneo di Catanzaro. Quest’ultimo, a differenza di altri, può contare su una ricca rete di scuole di specializzazione, aspetto su cui mi auguro il governo Meloni faccia un ulteriore sforzo, per rovesciare la tendenza secondo cui una bassa percentuale di laureati diventano specialisti, visto che sono poi quest’ ultimi ad essere effettivament impiegati negli ospedali pubblici”. “Sono convinto che la prossima campagna comune per salvare il Servizio sanitario – sostiene ancora il presidente del Consiglio regionale – sia contrastare la fuga dei medici, in particolari dai reparti dell’emergenza urgenza, e rendere questa professione più attrattiva rispetto alle attuali disagiate condizioni. La sfida che attende il nuovo Rettore e gli organismi di nuova elezione dell’Umg è impegnativa e stimolante. Sarà loro compito garantire un’elevata qualità dell’offerta formativa. Una sfida che viaggia di pari passo con il progressivo avanzamento dello sviluppo della ‘Dulbecco’, che seguirà le scadenze fissate dal protocollo d’intesa Regione-Umg. A partire dal progetto di realizzazione di un nuovo pronto soccorso, necessario per il territorio e fortemente voluto dai pazienti”. (ANSA).
Consistenti quantitativi di hascisc e marijuana spacciati soprattutto a minori: è l’accusa che viene contestata alle 19 persone, la maggior parte delle quali di nazionalità straniera, coinvolte in un’operazione condotta, su direttive della Dda di Catanzaro, dai carabinieri della Compagnia di Cosenza. Sono state eseguite ordinanze cautelari emesse dal Gip distrettuale del capoluogo calabrese. Per 5 persone é stata disposta la custodia cautelare in carcere e per 12 i domiciliari. A carico di altre 2, inoltre, è stato emesso l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. A capo dell’organizzazione un nigeriano.Alle persone coinvolte nell’operazione vengono contestati l’associazione per delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti e la detenzione illegale ed il commercio di droga, del tipo hascisc e marijuana. La principale piazza di spaccio era l’autostazione di Cosenza, frequentata da molti studenti minorenni. L’organizzazione si riforniva della sostanza stupefacente di cui gestiva lo spaccio in provincia di Reggio Calabria, in particolare a Rosarno. Le indagini che hanno portato agli arresti sono state condotte dai carabinieri delle Stazioni di Cosenza principale e di Cosenza centro. I componenti dell’organizzazione gestivano l’attività di spaccio a Cosenza e nella vicina Rende, garantendo flussi costanti di droga sul mercato locale. (ANSA).
(ANSA).
“In un clima particolarmente suggestivo, è stato splendido vedere con quanta partecipazione in termini di presenze ed entusiasmo abbia risposto Reggio Calabria all’invito per l’evento di inaugurazione del grande murales di Bronzi50, apprezzando la qualità dell’arte figurativa che da ieri occupa le pareti che dall’Area Tempietto si estendono fino al ponte Calopinace e lo spessore culturale dell’evento costruito attorno alla serata, all’insegna dell’arte in tutte le sue forme: pittura, musica, teatro.”
A dirlo è Giusi Princi, Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, con delega alla Cultura, a proposito della solenne cerimonia di presentazione alla Città dell’imponente opera murale, finanziata dal Dipartimento Cultura della Regione Calabria, nell’ambito degli interventi per il Cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi.
“Sono molto soddisfatta – afferma Giusi Princi – tanto dell’opera quanto della particolare suggestione emotiva che si è determinata durante la serata, in un luogo che, d’intesa con l’Amministrazione locale, in particolare con l’aiuto del Consigliere Giovanni Latella, è stato riqualificato e valorizzato, prestandosi a regalare variegate emozioni ai tanti che hanno partecipato.”
“Mi ha fatto piacere che con le istituzioni intervenute, Irene Calabrò, Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria e Filippo Quartuccio, Delegato alla Cultura della Città Metropolitana, nel corso della serata sia stata evidenziata la sinergia interistituzionale. La data del 30 luglio è stata individuata d’intesa tra di noi per farla coincidere con un altro grande spettacolo, quello delle frecce tricolori, che come Regione Calabria abbiamo cofinanziato, sempre nell’ambito delle celebrazioni di Bronzi50. Del resto, lo avevamo detto che con le attività del Cinquantenario non ci saremmo fermati al 2022, anno effettivo dell’anniversario. E infatti, anche nell’anno in corso, abbiamo messo in atto tante programmazioni per tenere accesi i riflettori sui nostri guerrieri simbolo. Da ultimo, come sapete, la presenza del Cube Stage dei Bronzi al Giffoni Film Festival, uno dei più importanti al mondo; o ancora, il successo ottenuto dal docufilm sui Bronzi da noi finanziato, realizzato da Palomar con la regia di Fabio Mollo, ‘Semidei’, che verrà proiettato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia. Questa enorme visibilità nazionale ed internazionale che Reggio, Riace e la Calabria stanno avendo è frutto di una programmazione capillare programmata più di un anno fa e di cui adesso vediamo i frutti.”
Tornando all’evento di ieri, la cerimonia ha avuto inizio all’imbrunire, con la benedizione dei luoghi impartita dall’Arcivescovo metropolita Fortunato Morrone e l’accensione dei fari appositamente posizionati in direzione del grande murales, per consentire un’attenta analisi di ogni centimetro da parte degli utenti. Ricordiamo che l’opera occupa una parete lunga oltre 80 metri ed alta quasi 3, realizzata da Mirko Cavallotto (in arte “Loste”) e Giovanni Dallospazio, artisti italiani di fama internazionale nel settore della street art, della cui arte si avvalgono diversi brand multinazionali e le cui firme si trovano su importantissime opere italiane ed europee.
La serata è proseguita con letture teatrali di stampo prettamente classico, magistralmente eseguite dalla nota attrice Teresa Timpano, intervallate da performance di musica lirica sinfonica a cura dell’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” magnificamente diretta dall’affermato Maestro Alessandro Tirotta e, per l’occasione, arricchita da importanti solisti internazionali quali la greca Aimilia Diakopoulou, giunta appositamente in riva allo Stretto, il noto tenore Massimiliano Pisapia, che ha cantato nei più prestigiosi teatri del mondo, e il mezzosoprano calabrese Gabriella Aleo, importante voce da valorizzare, il violinista Pasquale Faucitano, importante riferimento violinistico di tutto il Mezzogiorno nonché primo violino dell’orchestra del Teatro “Cilea”. Il tutto coordinato dall’impeccabile conduzione di Eva Giumbo.
“Sfida superata, oggi Reggio ha vinto. Questa è la sintesi della splendida serata di ieri. Il sentimento comune condiviso da tutta la platea di presenti è che i murales possano essere concreti attrattori di curiosità legata al turismo e lo spazio antistante possa diventare luogo di sana aggregazione e che possano seguire tantissime altre serate all’insegna dell’arte e della cultura.”
Tropea: prosegue il Festival “Armonie Magna Graecia”. Domani concerto di pianoforte
Mercoledì 2 agosto ore 22,00, il maestro Aversano guiderà il pubblico con una serata di pianoforte in cui eseguirà: Scarlatti con Tre Sonate, Beethoven con “La Tempesta”, Chopin con Due Valzer, lo Studio op. 25 n.1 e Scherzo n.1 in si bemolle min.
Il Maestro Emilio Aversano, ospite di importanti Festival ed Associazioni quali Serate Musicali di Milano, Amici della musica di Palermo, Teatro Politeama di Catanzaro con l’orchestra dei “Cameristi della Scala”, ha riportato in auge un genere esecutivo di antica tradizione, la “maratona pianistica”, eseguendo a memoria nella stessa serata quattro tra i più celebri concerti per pianoforte e orchestra nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, nella Goldener Saal del Musikverein di Vienna con la Mav Symphony Orchestra di Budapest oltre che alla Gewandhaus di Lipsia, concerto che pubblicato in doppio cd live dal mensile Amadeus ha ricevuto particolare attenzione dalla critica specializzata (“La maratona di Aversano è Forte”, Q. Principe, Il Sole 24 ore). Nel 2018 ha esordito al Teatro alla Scala di Milano, suonando il Quintetto di Dvòrak con il Quartetto della Scala, tornando sul palco scaligero nello scorso aprile con “I Solisti della Scala” ed eseguendo alcune Sonate di Scarlatti, del quale ha appena pubblicato un Cd monografico per Warner Classics il cui risultato è stato definito di “quieta grandezza” da Benzing in una recensione sul Corriere della Sera.
Giovedì 10 agosto ore 22,00, concerto per la notte di San Lorenzo con il Quartetto “Magna Graecia”, A. Dvôrak con Quartetto op. 96 “Americano”, Quintetto op. 81 per pianoforte e quartetto d’archi; al pianoforte Emilio Aversano. Il Quartetto Magna Grecia è un gruppo cameristico di recente formazione che unisce quattro giovani talenti del Sud Italia. Dopo aver studiato in contesti prestigiosi, sia in Italia che all’estero, il gruppo si è consolidato in virtù di una passione comune per la continua ricerca nella prassi esecutiva. Attualmente esegue numerosi concerti in importanti sale da concerto, collaborando con diversi solisti di fama internazionale tra cui il M° Emilio Aversano, ideatore e promotore del gruppo cameristico.
Domenica 13 agosto ore 22,00, appuntamento con “Piazzolla segreto” con l’Ensemble orchestrale “Los Suenõs”, voce solista Paula Souto Giudici e al sassofono Giovanni De Luca. Il Los Sueños Project è formato dal sassofonista Giovanni De Luca e da Paula Souto Giudici Voce Solista (Buenos Aires), sostenuti da un ensemble di archi e musicisti che hanno maturato molteplici esperienze, collaborando con direttori e solisti provenienti da tutto il mondo. Il Progetto nasce dall’idea degli stessi musicisti di rendere omaggio ad Astor Piazzolla, musicista del’900 e considerato dalla critica musicale l’inventore del Tango. Il programma del Progetto segue un percorso musicale che propone un tango rivoluzionario e introduce all’interno di esso un genere tutt’oggi molto affermato come il Jazz.
Giovedì 17 agosto ore 22,00, appuntamento con il Duo Pianistico composto da Francesco e Vincenzo De Stefano. I gemelli Francesco e Vincenzo De Stefano sono pluripremiati in più di 100 concorsi nazionali ed internazionali sia da solisti che in duo come il “Dranoff” International Two Piano Competition di Miami; l’International Grieg Competition di Oslo; il “Grand Prize” al XIV International Piano Duo Competition di Tokyo, I° Premio al XIXX Concorso Internazionale “Valentino Bucchi”; il Rubinstein Competition di Mosca. Si sono perfezionati sotto la guida di Aquiles Delle Vigne al Mozarteum di Salisburgo e alla Hogeschool voor Muziek en Danze di Rotterdam, dove nel 2007 conseguono con 10,0 Cum Laude la Laurea di Specializzazione del Postgraduate Music Course. Collaborano inoltre con il duo pianistico delle gemelle russe Olga e Natalia Tatievskaya, proponendo il repertorio per 2 pianoforti ad 8 mani. Sky Classica ha realizzato su di loro un documentario per la serie “Notevoli”. Ambedue insegnano Pianoforte principale presso il Conservatorio di Vibo Valentia.
Sabato 26 Agosto ore 22,00, ancora una serata imperdibile al pianoforte con il maestro Emilio Aversano.
Armonie Magna Graecia festival è finanziato con risorse PAC 2014/2020 Az. 6.8.3 della Regione Calabria – Calabria Straordinaria
Il festival prosegue fino al 21 ottobre. Di seguito anche gli appuntamenti in calendario per settembre e ottobre.
Venerdì 1° settembre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 22.00
Orchestra da Camera
“L’Offerta Musicale di Venezia”
Ensemble “Ad Parnassum”
e “De Musica In Itinere”
Domenica 3 Settembre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 22.00
I Solisti dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma e della Royal
Concertgebouw Orkest di Amsterdam
Flauto Andrea Oliva
Oboe Francesco Di Rosa
Clarinetto Calogero Palermo
Fagotto Andrea Zucco
Corno Guglielmo Pellarin
Pianoforte Emilio Aversano
Mercoledì 6 Settembre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.30
Violino Renato Donà
Pianoforte Andrea Carcano
Sabato 16 Settembre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.30
“I suoni e i profumi danzano nell’aria della sera”
Pianista Emilio Aversano
Martedì 19 Settembre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.30
“Il Cinema d’autore”
Oboe Dorin Gliga
Fagotto Pavel Ionescu
Pianoforte Lucio Grimaldi
Venerdì 22 Settembre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.30
Trio De Salon (Romania)
Oboe Dorin Gliga
Fagotto Pavel Ionescu
Pianoforte Emilio Aversano
Mercoledì 4 Ottobre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.00
“Il pianoforte romantico”
Pianista Emilio Aversano
Domenica 8 Ottobre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.00
“In viaggio con Rossini”
Duo Pianistico
Massimo Trotta – Lucio Grimaldi
Martedì 10 Ottobre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.00
“Duo Concentus”
Soprano Irma Irene Tortora
Pianoforte Fulvio Maffia
Mercoledì 11 Ottobre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.00
Baritono Mattis Møll Austrheim
Pianoforte Ida Visconti
Domenica 15 Ottobre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.00
Quartetto d’archi dei Berliner
Philarmoniker
Violino I Dorian Xhoxhi
Violino II Helena Madoka Berg
Viola Naoko Shimizu
Violoncello Christopher Hesch
Pianoforte Emilio Aversano
Sabato 21 Ottobre
TROPEA, Palazzo S. Chiara ore 21.00
Violino Lodovico Parravicini
Pianoforte Nicolò Parravicini
La Flai Cgil Calabria ha presentato ieri durante l’audizione con la presidente della sesta commissione Agricoltura del Consiglio regionale Katya Gentile alcuni emendamenti al disegno di riforma dei consorzi di bonifica. Una riforma che lascia soddisfatti Flai e Cgil Calabria, ma sul quale andare a limare ancora qualche aspetto in termini di tutela dei lavoratori.
In particolare, nell’incontro odierno, al quale sono stati presenti la Segretaria Generale Flai Cgil Calabria Caterina Vaiti e la Segretaria Flai Cgil Calabria con delega alla Bonifica Federica Pietramala, è stata chiesta l’applicazione del contratto integrativo, nonché di ogni altro tipo di emolumento non previsto dal CCNL ma percepito in busta paga. Si è discusso del TFR, nonché della tempistica rispetto ai tempi determinati e delle risorse necessarie ad avviare il consorzio unico e si chiesto di mettere in campo adeguate politiche di prepensionamento per garantire il ricambio generazionale.
“Nessuno dei testi presentati dai consiglieri di maggioranza o opposizione sulla riforma dei consorzi di bonifica conteneva le clausole sociali per i lavoratori attualmente in servizio – afferma il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato –, ci si è solo interessati del numero dei consorzi. Abbiamo ottenuto le tutele come sindacato nelle interlocuzioni con giunta e commissione e lo abbiamo ribadito in audizione. Riformare i consorzi è un atto necessario di responsabilità e di buon governo. Si è arrivati al punto di non ritorno di pignoramenti e debiti che non garantivano più continuità dei servizi e salari dei lavoratori, con la politica che bivaccava e giocava al rimando sine die per interessi corporativi”.
“Piano di assetto idrogeologico, acqua, tutela del patrimonio ambientale sono le misure per garantire il territorio. Servono progetti a misura ambientale e non clientelare, auspichiamo che il Consiglio regionale sappia cogliere l’opportunità ed approvare una riforma necessaria. Subito dopo – aggiunge Sposato – occorre una cabina di regia per un piano strategico delle reti e manutenzione del territorio assieme a Calabria Verde e Protezione Civile. La politica si occupi di questo”.
“Questa riforma – commenta Vaiti – può segnare un cambio di passo. Oggi con i nostri emendamenti abbiamo chiesto maggiori tutele per i lavoratori, seppur soddisfatti che con l’inserimento delle clausole sociali la politica abbia recepito le nostre sollecitazioni. La riforma Gentile ci dà un barlume di speranza che questi consorzi possano diventare enti veramente produttivi e che diano dignità ai lavoratori.”
“E’ giunto il tempo che Reggio Calabria diventi Rheggio e che si realizzi, come previsto dall’articolo 132 comma 1°della Costituzione, la ventunesima regione dell’Italia: la Regione dello Stretto formata dalle due città metropolitane di Reggio e Messina” così dichiara il Consigliere Comunale Massimo Ripepi.
Le storiche umiliazioni della nostra città hanno raggiunto il colmo e la risultante è il degrado, frutto di tradimenti e scippi, che passano per la mancata concessione delle funzioni alla città metropolitana fino ad arrivare, ai nostri giorni, ad un emblematico, quanto vile, oltraggio alla cittadinanza; tanto più grave poiché fa leva su un elemento semplice ma significativo come la fede calcistica.
E’ tempo di reagire.
L’articolo 132 della nostra Costituzione prevede che si possa creare una nuova Regione secondo le disposizioni contenute nel 1° comma che statuisce che, sentiti i Consigli Regionali, si possa disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con un minimo di milione di abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli Comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse. Quindi inizieremo una raccolta firme, allo scopo di consultare la popolazione reggina, prodromica alla realizzazione di una mozione da portare in Consiglio Comunale e che dia impulso all’inizio della procedura.
“Prote, megiste, kalliste”: essere la Prima, la Più grande, la Più bella, tali erano i requisiti che Greci e Romani richiedevano in antichità alla capitale di ciascun territorio; argomentazioni che si specchiano ancora oggi sulle incantevoli acque dello Stretto decantate dal leggendario Ulisse, verseggiate da Ibico, ma che gli occhi del più semplice degli uomini, nel presente, scoprono nella varietà dei paesaggi fecondi di bellezza e mito, dove le unicità sono la regola. Fu la Prima, Reggio, assieme alla dirimpettaia Messina, scelta per diventare culla d’Italia, ad ospitare scuole di filosofia arte e letteratura che sospingono ancora oggi il progresso dell’umanità.
Spazio e tempo, passato e presente, convergono sullo Stretto come luogo privilegiato per storia e collocazione geografica di centrale valenza strategica e, soprattutto, nel mutato assetto mediterraneo e globale che vede i poli economici in inesorabile inversione (lo sviluppo del Porto di Gioia ne è un esempio lampante).
Tutti gli elementi rispondono all’appello della chiamata alla prosperità e sono gli stessi che quasi tremila anni fa ne fecero la Terra Promessa del popolo più progredito della Terra, dando vita alla Rhegion capitale della Magna Grecia; tutti tranne la volontà e la determinazione di un popolo disorientato ed una classe politica affievolita sino al ridicolo. Da troppo tempo la storia trova questi territori impreparati a cogliere il ruolo che loro è riservato. Voltarsi di fronte alla desolazione del bene sprecato, della gioventù dispersa e della bellezza profanata non è più possibile. Anche se una presa di coscienza è un doveroso passo da affrontare verso l’azione, un’operazione che, se condotta con onestà, dovrà vederci tutti fare ammenda per mutismo, vigliaccheria e opportunismo. Costumi che impediscono di essere ciò che siamo chiamati ad essere.
Il degrado attuale, che attraversa in maniera trasversale e capillare ogni area del tessuto cittadino, dall’economia alla cultura, dalla sanità ai trasporti per finire all’incubo della sporcizia e dell’incuria, sono la combinazione di circostanze politiche, ma soprattutto di opportunità mancate, che non sono state interpretate da una classe politica aliena e incompetente, sempre in dissincronia con la realtà reggina, piccina e ripetutamente prostituita al proprio microscopico interesse di poltrona. Bisogna ricordare che qualche secolo prima di Cristo in queste terre si praticava la partecipazione collettiva alle decisioni pubbliche; la democrazia allora, ed ancor più oggi, è possibile e non si crea senza partecipazione.
Del resto, l’amministratore della cosa pubblica dovrebbe per definizione avere come obiettivo il bene comune, non solo come requisito etico, ma come peculiare prerequisito della propria professione. Non si tratta di un’ottica catechistica, ma dell’esito di studi autorevoli, come quello dell’economista premio Nobel per l’Economia Jean Tirole. La guerra è iniziata e le battaglie sono tante. Forza reggini siate coraggiosi, liberi e forti.