Nella mattinata appena passata una delegazione di cittadini di Mosorrofa è giunta davanti alla sede del Comune di Reggio Calabria, a Piazza Italia, per protestare contro l’amministrazione comunale. Il 25 luglio la cittadina è stata devasta da un vasto incendio causando diversi problemi sia alla popolazione che di circolazione. I cittadini di Mosorrofa si chiedono come è possibile che un centro abitato è stato lasciato bruciare. Le testimonianze raccolte dal Comitato di Quartiere Mosorrofa, indicano alcune mancanze ed inadempienze gravissime che, se fossero state ottemperate dagli amministratori a tutti i livelli, avrebbero potuto indirizzare il triste e pericoloso evento in una direzione diversa. Già da quasi un mese Mosorrofa ha l’acqua razionata, un paio d’ore al giorno e per questo motivo i cittadini hanno espresso la propria indignazione mettendo dei cartelli davanti alla sede comunale.
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Trentanove migranti sono sbarcati all’alba nel porto di Crotone dopo che erano stati soccorsi da una unità navale della Guardia Costiera a circa 50 miglia da Capo Rizzuto. I migranti erano a bordo di una imbarcazione a vela che, approfittando anche delle buone condizioni meteo-marine, era partita alcuni giorni prima dalle coste turche. Le persone sbarcate provengono in gran parte dall’Iran, si tratta di 24 uomini, 3 donne e 9 minori di cui tre non accompagnati. Del gruppo fanno parte anche un iracheno e due cittadini dell’Uzbekistan. Le loro condizioni di salute sono buone nonostante il lungo viaggio. L’accoglienza nel porto è stata coordinata dalla Prefettura di Crotone e gestita dall’ufficio immigrazione della Questura con il supporto di Suem 118 e Croce Rossa Italiana. I migranti, dopo il loro arrivo, sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto per le operazioni di identificazione. ANSA
Miss e Mr Baby World: il modello reggino Duncan Festicini vince la tappa regionale
E’ il giovane modello reggino Duncan Festicini ad aggiudicarsi il l 1° posto del concorso “Miss e Mr Baby World”, che ha vinto la finale regionale, svolta nella bellissima città di Catania, volando così alla finalissima in programma a Roma per il prossimo 10 settembre. Capelli biondi color oro e occhi azzurro cielo ai quali la giuria non ha saputo resistere, premiandolo così, il 22 luglio, il giovane modello reggino.
Un tripudio di colori quello esibito ieri dalle Frecce Tricolori dell’Areonautica Militare Italiana sui cieli di Reggio. Ad ammirarle migliaia di persone appostate sul Lungomare Falcomatà, dal quale hanno potuto assistere all’esibizione sul lungomare di Reggio Calabria, evento inserito nel programma dell'”AriaFest dello Stretto”, manifestazione promossa dalla Città metropolitana.
L’evento è stato accolto con entusiasmo dai residenti e dai turisti, evento seguito in prima linea da noi di Touring, in quanto social media partner ed i social media sono stati inondanti di foto e video di questa affascinante manifestazione. In una nota congiunta i sindaci ff Versace e Brunetti, insieme al Consigliere delegato allo Sport Latella, hanno espresso piena soddisfazione: “Un successo straordinario, anche oltre le migliori aspettative.”
L’Air Show è stato organizzato per dare una “vetrina nazionale” ed esibire le bellezze di Reggio e promuovere il territorio. L’evento, secondo i sindaci ff, ha provocato un importante ritorno economico e beneficio ad esercizi commerciali reggini.
“Dopo il ritorno del Giro Ciclistico della Città Metropolitana di qualche mese fa, facciamo il bis con l’Air Show delle Frecce Tricolori nella più bella cornice del nostro Lungomare,” commentano i sindaci di Versace e Brunetti
Oltre ad essere una spettacolare manifestazione di abilità e orgoglio nazionale, l’evento ha sottolineato l’ambizione di Reggio Calabria di mettere in mostra le sue bellezze e attrarre l’attenzione su scala nazionale. Gli organizzatori stanno già lavorando a nuovi appuntamenti, sottolineando che “Reggio è un territorio che ha voglia di mettere in mostra le sue bellezze ed attraverso questi eventi riusciamo a farlo per come merita la nostra bella Città.”
Giornata che verrà ricordata da chi ha potuto assistere: momento che messo insieme sport, cultura e tradizione locale.
Oggi la pattuglia acrobatica esibirà il suo spettacolo a Catanzaro, intorno alle 10.30, in occasione della celebrazione del centesimo anniversario dell’aeronautica.
“O passa la riforma dei Consorzi di bonifica, all’ordine del giorno del Consiglio regionale di giovedì 3 agosto, oppure mi dimetto”. Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in un dialogo, su Instagram, con un lavoratore forestale alle dipendenze di uno dei consorzi calabresi che si era rivolto a lui perché senza stipendio da mesi e alle prese con la spesa da fare per dare da mangiare ai propri figli e con il pagamento delle bollette. “Il sistema dei Consorzi – afferma Occhiuto – è al collasso. Negli anni ci sono state in molti Consorzi gestioni clientelari e inefficienti. Oggi la Regione non potrebbe più neanche trasferire risorse per far pagare gli stipendi perché sarebbero pignorate. Per risolvere radicalmente questo problema (e per evitare licenziamenti o fallimenti) chiederò – aggiunge Occhiuto nel post – al consiglio regionale di approvare giovedì la riforma dei Consorzi. O passa oppure mi dimetterò, perché credo sia giusto continuare a fare il presidente se mi danno la possibilità di affrontare e di tentare di risolvere i problemi che si sono accumulati in anni di mala gestione”. Giovedì in Consiglio regionale sul punto relativo alla riforma dei Consorzi di bonifica, che vede qualche posizione differenziata all’interno della maggioranza, verrà posta la ‘questione di fiducia’. (ANSA).
It’s Deejay Time! Oltre venti mila persone hanno invaso festanti il lungomare Sant’Angelo per la Notte dello Ionio, partita con l’animazione per famiglie a cura dei fratelli Magno, la street band siciliana, “Brutti ma Buoni”, i Giganti di Varapodio e il loro ballo e culminata con il successo del DeejayTime, programma che ha fatto la storia della radio italiana. “Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso, dj che hanno fatto la storia della musica dance e della radio italiane – è detto in una nota del Comune di Corigliano Rossano. hanno fatto ballare, tutti insieme, gli amici della cassettina e non solo sulle note delle hit più famose degli anni ’90 e della musica dance. Uno spettacolo di circa tre ore in cui le canzoni si sono susseguite come ricordi, riascoltando le hit di quella stagione magica che furono gli anni 90. Brabni che hanno unito generazioni e fatto ballare padri e figlie, zii e nipoti, millennials e Gen Z, boomer e giovanissimi. Una serata gratuita inserita nel cartellone del Coro Music Fest, fortemente voluta dall’amministrazione comunale. La notte è proseguita con l’energia travolgente di altri dj, come Gianluca Virelli, Gaetano Malta, Mummy J Voice, Innocenzo Tedesco e Marco Baldino. Al termine dello spettacolo del Dj Time il sindaco Flavio Stasi è salito sul palco per un saluto, chiedendo anche alle migliaia di persone presenti di dedicare un applauso a Carlo Laudone, il ragazzo tragicamente scomparso nelle scorse ore, conosciuto e stimato nella comunità e tra i giovani. “Credo – ha detto Stasi – che sia stata scritta la storia. Mai si era visto un evento del genere e Corigliano-Rossano ha dimostrato di essere in grado di accogliere eventi di tale portata confermando la sua straordinaria vocazione all’intrattenimento e all’ospitalità. Uno spettacolo gratuito, in piazza, perché crediamo fortemente che la nostra città lo meriti, perché sappiamo di poter accogliere migliaia di persone da fuori città e perché diventa uno spettacolo per tutti”. “Un evento unico nel suo genere – ha affermato l’assessore Costantino Argentino – e uno spettacolo meraviglioso a Corigliano-Rossano, con Sant’Angelo invasa da migliaia di persone”. (ANSA).
Alcuni naufraghi che si trovavano sul caicco che lo scorso 26 febbraio si è schiantato a ridosso della spiaggia di Steccato di Cutro, provocando la morte di almeno 94 persone di cui 35 bambini, hanno riferito di aver visto un elicottero bianco diverse ore prima dell’incidente. Lo riferiscono diversi media, secondo i quali di fronte a delle immagini gli stessi testimoni avrebbe indicato il velivolo nell’elicottero della Guardia costiera italiana. Su questi aspetti – sempre secondo quanto scrivono i media – sarebbero in corso degli accertamenti legati all’inchiesta della Procura di Crotone, che punta ad accertare eventuali responsabilità sul mancato intervento di soccorso al barcone naufragato sulla costa jonica, nell’ambito della quale sono indagate sei persone, tra cui tre ufficiali della Guardia di finanza. L’altra inchiesta riguarda quella sui quattro scafisti. Una delle tre testimonianze, tutte rese attraverso dichiarazioni videoregistrate nel giugno scorso in due diversi campi di accoglienza nella Germania settentrionale, parlerebbe di un elicottero (“tutto bianco con una coda rossa e insegne rosse”) che alle 19 e poi alle 22 del 25 febbraio, quindi diverse ore prima dello schianto, avrebbe sorvolato l’imbarcazione per poi andare via. Una tesi che troverebbe quindi conferma da almeno tre persone. (ANSA).
Un uomo di 44 anni con precedenti, di Corigliano Rossano (Cosenza), ex sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, lo scorso 9 giugno un commerciante del posto si è presentato al Pronto soccorso con delle lesioni gravissime e diffuse in tutto il corpo, dicendo di essere caduto. Una versione che non ha convinto i sanitari e gli investigatori. Nei giorni successivi le condizioni dell’uomo si sono poi aggravate, tanto che alle fratture sono conseguiti gli scompensi causati dalle lesioni interne, che hanno determinato un quadro clinico drammatico. Per questa ragione il commerciante è entrato in coma ed è stato ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cosenza. Le condizioni generali della parte lesa solo di recente sembra abbiano avuto un miglioramento, ma le conseguenze delle lesioni subite potranno essere valutate solo dopo un complesso percorso riabilitativo. Dagli accertamenti svolti, i carabinieri hannocomme individuato nel 44enne l’autore delle lesioni che hanno ridotto in fin di vita la vittima. (ANSA)
È stato necessario l’intervento di carabinieri, vigili del fuoco e 118 per fermare la furia di un cittadino straniero di 26 anni che, dopo un litigio con un’altra persona, ha danneggiato un’auto e salito sul tetto di un camioncino in evidente stato di alterazione. È accaduto a Lamezia Terme nel quartiere scalo di Santa Eufemia. Il giovane con un masso avrebbe sfondato il parabrezza dell’auto parcheggiata e con fatica è stato fermato dalle forze dell’ordine. Militari dell’Arma, sanitari e vigili del fuoco lo hanno neutralizzato e convinto a scendere dal camioncino per poi condurlo in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso. Sull’episodio sono in corso indagini. (ANSA).
“Settimane fa, attraverso le testimonianze raccolte dai nostri referenti locali, siamo stati tra i primi a denunciare, a livello nazionale, l’emergenza legata alla carenza di personale sanitario nell’Azienda ospedaliera di Cosenza, mettendo in guardia collettività e la classe politica nazionale e regionale che, andando incontro al protrarsi dell’estate, si sarebbe corso il reale rischio di vedere esplodere, nel vero senso della parola, una situazione già di per se a prova di bomba. Avevamo fatto presente che la scellerata politica di razionalizzazione che ha caratterizzato, paradossalmente, gli ultimi anni della sanità calabrese, oggi ha contribuito a disegnare il desolante quadro di una realtà sanitaria, quale in particolare quella della provincia di Cosenza, e non è certo la sola, che è letteralmente in ginocchio. Ebbene quello che temevamo è accaduto”. E” quanto afferma in una nota Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato infermieri Nursing Up che parla di “situazione intollerabile, bel nota ai veryici della Regione”. “Non sono solo i pazienti a pagare ogni giorno – aggiunge De Palma – nei reparti nevralgici, la carenza di personale, arrivato letteralmente allo stremo e non in grado di supportare il surplus di pazienti estivi, ma soprattutto si verificano situazioni paradossali e pericolose per l’incolumità psico-fisica degli stessi malati e anche del personale sanitario. Lo scorso 24 luglio, un infermiere del 118 di Cosenza, a quanto ci dicono a bordo di un’ambulanza che oltre tutto non era neanche di proprietà dell’azienda sanitaria, avrebbe salvato la vita a un operaio caduto da una impalcatura, e lo avrebbe stabilizzato in attesa dell’arrivo dell’eliambulanza, poi , dopo ore ed ore di servizio, allo stremo delle forze, sarebbe letteralmente collassato. Un episodio che non può passare inosservato: la politica locale non può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia. Non è solo la situazione dell’ospedale di Cosenza, che è un hub di secondo livello e di conseguenza copre un bacino di utenza enorme, ma sono tutte le strutture dell’azienda sanitaria cosentina a vivere una situazione che non più tollerabile, per i professionisti e per i pazienti, perché ci sono anche altri ospedali della provincia dove si verificano situazioni scabrose, come al ‘Nicola Giannettasio’ di Corigliano-Rossano. Qui, ci dicono i nostri referenti, siamo arrivati al punto di una carenza di personale talmente grave che diventa praticamente impossibile sostituire gli infermieri che sono in ferie e quelli che sono in malattia. Sul pronto soccorso, infatti, non gravita solo il bacino d’utenza della Sibaritide, oltre duecentomila abitanti, ma anche il surplus turistico”. “Siamo di fronte a lacune strutturali gravissime che, oggettivamente– sostiene ancora De Palma – non mettono nella condizione i nostri professionisti di esprimere al meglio le proprie competenze, creando situazioni di rischio anche per i pazienti. Occorre un massiccio piano di assunzioni per garantire un indispensabile ricambio di personale, con una conseguente turnazione equilibrata che consenta, come in questo caso, ad un infermiere del 118 di recuperare le energie dopo ore e ore di servizio, e naturalmente un doveroso aumento degli investimenti sul personale, alzando il tetto di spesa, perché gli infermieri non possono e non debbono lavorare per un tozzo di pane”.