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Santa Cristina d’Aspromonte, omicidio dott.ssa Romeo: potrebbe essere risentito il marito
Nelle prossime ore potrebbe essere risentito dalla Procura di Palmi e dagli investigatori della squadra mobile il medico Antonio Napoli, marito della dottoressa Francesca Romeo, la donna uccisa sabato mattina a Santa Cristina d’Aspromonte.
Proseguono le indagini della Polizia di Stato per capire il contesto dell’agguato e dare un nome a chi ha sparato due colpi di fucile contro l’auto dei due coniugi dopo che la donna ha concluso il turno di lavoro nell’ambulatorio di guardia medica del paesino in provincia di Reggio Calabria.
A distanza di 24 ore, i rilievi sul luogo del delitto sono conclusi e non lasciano dubbi sulla dinamica dell’attentato. Il killer ha utilizzato un fucile sovrapposto caricato con due cartucce, una palla unica e una a pallettoni. Il primo colpo è stato sparato frontalmente, non ha centrato i bersagli, ha infranto il parabrezza e si è conficcato nel cofano dell’auto.
Più angolato, invece, il secondo colpo che ha distrutto un finestrino colpendo mortalmente la donna e ferendo il marito a un braccio mentre l’auto ha proseguito la sua corsa per circa 800 metri. Quando il mezzo si è fermato, inoltre, aveva l’airbag esploso.
Dai primi due colloqui tra Antonio Napoli e gli investigatori non sono emersi elementi utili alle indagini.
Sembra che l’uomo addirittura non abbia visto nessuno puntare l’arma contro l’auto ma abbia solo sentito i colpi di fucile per poi accorgersi, una volta fermato il mezzo, che la moglie era in fin di vita. Anche sul possibile movente il medico, psichiatra dipendente dell’Asp di Reggio Calabria, non è stato particolarmente preciso. Stando a quanto trapela, infatti, pare che non sia stato in grado di indicare ipotetiche ragioni che abbiano scatenato il delitto. Con ogni probabilità, il medico psichiatra dipendente dell’Asp ieri era ancora sotto choc ma a distanza di qualche ora potrebbe aver focalizzato altri particolari che per gli inquirenti potrebbero rivelarsi fondamentali quantomeno per capire il contesto in cui è maturato l’agguato.
Coordinati dal procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti, dall’aggiunto Santo Melidona e dal pm Elio Romano, al momento gli uomini della squadra mobile non escludono nessuna pista. Se da una parte, gli investigatori stanno vagliando la vita privata dei due coniugi, se gli stessi abbiano avuto qualche problema di vicinato legato magari a terreni di famiglia nella zona di Seminara dove sono residenti, c’è pure un filone delle indagini che mira a chiarire se l’attività professionale della vittima possa in qualche modo essere collegata al delitto. Anche se non ci sono elementi a riscontro, infatti, non si esclude che la dottoressa Romeo, negli ultimi giorni, abbia ricevuto da qualcuno una proposta illecita nell’ambito del suo lavoro e si sia rifiutata. Le ipotesi sono ancora tutte in piedi e la sensazione è che le prossime ore potranno chiarire la direzione che prenderanno le indagini.
Santa Cristina d’Aspromonte: dottoressa Guardia medica uccisa in agguato, a fine turno. Ferito il marito
Una donna, Francesca Romeo, medico di 67 anni, in servizio alla guardia medica di Santa Cristina in Aspromonte, nel Reggino, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco in un agguato.
La donna stava rientrando in auto, dopo avere finito il proprio turno, assieme al marito Antonio Napoli, anche lui medico, di 66 anni, che è rimasto ferito.
Secondo quanto emerso due persone nascoste nei terreni circostanti hanno fatto fuoco contro l’autovettura nei pressi di una curva a gomito sulla strada che collega Santa Cristina a Taurianova. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Taurianova della Polizia.
La vittima era originaria di Seminara, dove risiedeva con il marito, originario di Locri, anche lui medico e in servizio nel Csm di Palmi. L’uomo, secondo quanto si è appreso, e rimasto ferito di striscio ad un braccio. I due erano a bordo della loro auto.
Sul luogo dell’agguato sono intervenuti anche gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria che hanno eseguito i primi rilievi e stanno cercando di ricostruire la dinamica del fatto su cui è stata aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Palmi.
Gli investigatori stanno cercando di capire il contesto in cui è maturato il delitto. Dalle primissime ipotesi, tutte da verificare, sembrerebbe da escludersi l’ipotesi di una vicenda legata alla criminalità organizzata ma le indagini sono appena all’inizio.
L’obiettivo dell’agguato di stamattina a Santa Cristina d’Aspromonte era senza dubbio Francesca Romeo, la dottoressa uccisa mentre rientrava a casa dopo il turno prestato all’ambulatorio di guardia medica, insieme al marito Antonio Napoli. Stando a quanto trapela da ambienti investigativi alla luce dei rilievi svolti, infatti, la distanza da cui è stato sparato il colpo di fucile “non consentiva errori“. Il colpo ha forato il parabrezza dal lato passeggero. Un secondo colpo è stato sparato di lato, sempre verso il passeggero.
Rosarno: nascondeva marjiuana a 1/2 metro di profondità in un terreno. Uomo ai domiciliari
Continuano i servizi di controllo del territorio da parte dell’Arma dei Carabinieri volti al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività più recente svolta a Rosarno ha visto coinvolti i militari della Compagnia di Gioia Tauro, dello “Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia che durante un controllo al terreno adiacente la casa che si stava perquisendo, hanno rinvenuto delle inflorescenze nascoste sottoterra ad una profondità di circa mezzo metro.
Il terreno smosso, ha infatti incuriosito i militari che notata la difformità con il resto dell’appezzamento hanno cominciato a scavare, rinvenendo così un sacchetto di plastica di colore nero e un barattolo di vetro contenente verosimilmente della marijuana.
Lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, mentre l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Continua l’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, che si pone tra gli obiettivi principali, nell’ampio disegno di contrasto di tale fenomeno criminale dilagante e dei proventi illeciti che ne derivano, grazie ad una costante capillare azione di controllo del territorio reso possibile dalle Stazioni Carabinieri, primi sensori sul territorio.
Trattandosi di procedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.
Associazione culturale Louma analizza la questione israelo-palestinese
Un’analisi storica-religiosa del conflitto israelo-palestinese e i rapporti diplomatici con l’Italia al centro del primo incontro organizzato dall’Associazione culturale Louma, presieduta da Francesco Nucara. Una neonata realtà con lo scopo di promuovere la cultura artistica sia a livello locale, nazionale ed internazionale “finalizzata alla divulgazione della conoscenza dell’arte fotografica, videografica, pittorica e letteraria sotto l’aspetto artistico e tecnico attraverso organizzazione di seminari, esposizioni, proiezioni e confronti con autori nazionali ed internazionali” ha spiegato in apertura di lavori Francesco Nucara annunciando che l’incontro sul conflitto israelo-palestinese è il primo di una serie di eventi in programma per la stagione 2023/2024. A soffermarsi sui punti salienti del conflitto israelo–palestinese, nei locali dell’Associazione in via Orange 22, sono stati lo storico Prof. Antonino Romeo, Deputato della Deputazione di Storia Patria per la Calabria; Avv. Antonio Circosta, responsabile dell’Istituto Diplomatico Internazionale e don Nuccio Cannizzaro, parroco della chiesa di San Giorgio al Corso. Un’analisi storica, religiosa a più voci – moderata dalla giornalista Natia Malaspina – che ha ribadito le tensioni territoriali e politiche che da decenni affliggono il Medio Oriente. Una complessità che richiede un approccio ponderato e multifasico, incentrato sulla diplomazia, la comprensione reciproca e il dialogo costruttivo. Il costo umano di questo conflitto è devastante, un conflitto che richiede uno sforzo globale ed un approccio multilaterale. Un impegno collettivo per la costruzione di un futuro migliore per i popoli di Israele e Palestina.
L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria comunica che lo scorso 2 ottobre 2023 ha avuto inizio il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni le cui rilevazioni termineranno il 22 dicembre 2023. Il Comune di Reggio Calabria, in quanto Comune autorappresentativo, è tenuto ogni anno alla realizzazione del Censimento attraverso l’effettuazione di una “Indagine Areale” e di una “Indagine da Lista”. L’obiettivo è rilevare, attraverso un campione di famiglie, le principali caratteristiche della popolazione e le condizioni sociali ed economiche del territorio. Sono circa 4000 le famiglie reggine coinvolte, che consentiranno all’Istat, grazie all’uso integrato di rilevazioni statistiche e dati provenienti da fonti amministrative, di fotografare l’intera popolazione reggina.
A queste 4000 famiglie, contattate a mezzo lettera o tramite rilevatore, il compito di assicurare la buona riuscita della rilevazione nella città di Reggio Calabria, in modo da arricchire, grazie alla loro preziosa collaborazione, il patrimonio comune di dati statistici utili alla collettività. L’Amministrazione raccomanda dunque a tutte le famiglie interessate che il termine ultimo per compilare il questionario online – a casa o presso le postazioni web del centro comunale di rilevazione – è l’11 dicembre 2023. Dal 12 al 22 dicembre 2023 sarà possibile eseguire la compilazione esclusivamente tramite intervista con rilevatore, ricevendo una visita a domicilio o recandosi presso il centro comunale di rilevazione. Partecipare al Censimento, oltre a rappresentare un’importante opportunità, è un obbligo di legge, e la relativa violazione dell’obbligo di risposta prevede pertanto una sanzione. Il Comune di Reggio Calabria ha istituito l’Ufficio Comunale di Censimento e nominato il suo Responsabile nella persona della dott.ssa Caterina Caridi. L’Ufficio Comunale di Censimento ha sede presso il Palazzo dei Servizi Demografici di via N. Calipari n. 2N e ha i seguenti recapiti telefonici: 0965/810417-812684-3622461-3622451 e l’indirizzo di posta elettronica statistica@reggiocal.it
“Questo è un vero esempio di ottima amministrazione che contribuisce a combattere la narrazione distorta, che purtroppo ancora esiste, sulla capacità di spesa dei Comuni del Sud. Il Parco dei Cardi di Gioia Tauro ci rende orgogliosi”. E’ quanto ha affermato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà nel corso della presentazione, presso il Municipio di Gioia Tauro, del progetto “Il Parco dei Cardi”, inserito nella programmazione Pnrr della Città Metropolitana attraverso il programma “Aspromonte in città”. L’idea è quella di rifunzionalizzare e rendere produttiva un’area periferica del territorio di Gioia Tauro, trasformando l’ex fabbrica Gaslini, abbandonata dal 1960 ed oggi un reperto importante di archeologia industriale, in un vero e proprio orto botanico con annesse attività utili ad incrementare lo sviluppo e la crescita del comprensorio. All’evento erano presenti il sindaco ed il vicesindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio e Carmen Moliterno, il dirigente della Città Metropolitana, Pietro Foti, il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale gioiese, Francesco Carpinelli, il progettista Luigi Giuseppe Massara e l’entomologa Elvira Castiglione.
“Siamo noi a dover ringraziare la città di Gioia Tauro – ha affermato Falcomatà – per la qualità della progettazione e la proposta pervenuta agli uffici di Palazzo Alvaro. Questo progetto, che viene finanziato con le risorse del Pnrr, rappresenta, in parte, la lezione che ci ha dato il Covid rispetto al bisogno di recuperare tempo in qualità della vita e dell’abitare. In quegli anni terribili, quando ognuno di noi è stato costretto a limitare la propria libertà di movimento, la natura ha iniziato a riprendersi gli spazi che l’uomo le aveva sottratto. In questo progetto del Pnrr, abbiamo voluto ascoltare quella lezione ed il programma “Aspromonte in città” esprime la necessità di riconnettere le città alle nostre colline e montagne. Fare, insomma, la famosa ricucitura invocata dagli architetti più importanti del nostro tempo, rendendo i nostri centri urbani sempre più sostenibili ed andando ad aggredire le aree del territorio con una storia che richiama all’identità delle comunità messa a rischio da dimenticanze che hanno reso quel luogo un “non luogo”. E’ questo quello che è venuto fuori da questa scheda progettuale”. “Noi – ha proseguito il sindaco metropolitano – siamo molto orgogliosi perché questi sei milioni di euro, probabilmente, rientrano fra le misure più importanti dell’intero pacchetto dei Pui. I complimenti vanno fatti all’amministrazione comunale, alla giunta, al sindaco, alla cittadinanza che, in un percorso partecipato, hanno contribuito a dare vita, speranza, futuro al Parco dei Cardi”.
“L’importante – ha sottolineato ancora Falcomatà – è guardare oltre quello che è il ciclo politico di un’amministrazione. Noi siamo pro tempore, ma la programmazione che mettiamo in atto, avendo uno sguardo lungo sul futuro dello sviluppo del territorio, può davvero cambiare radicalmente le cose. Anche questo progetto è la dimostrazione di come, nei fatti, si può e si deve rovesciare la narrazione che vorrebbe limitare l’arrivo di risorse esterne, europee o del Pnrr ai Comuni del Sud perché incapaci di spendere e non raggiungere l’obiettivo per il quale quelle risorse erano destinate. Il lavoro messo in campo dal Comune di Gioia Tauro, invece, è la dimostrazione chiara di quanto questa narrazione sia sbagliata, antistorica, anacronistica, in grado di mettere a repentaglio la programmazione Pon Metro 2021/2027, considerata l’incomprensibile “quota variabile” che il Governo si è riservato sul totale dei finanziamenti. Dunque, in un contesto in cui già mancano le risorse normali, e senza entrare nel tema dell’autonomia differenziata, le risorse che devono servire al Sud, al Mezzogiorno, alla Calabria, ai Comuni della Città Metropolitana per rimettersi al passo con le altre realtà del Paese, sono sempre oggetto di un costante monitoraggio. Dunque, la risposta migliore che possiamo dare è la qualità della progettazione, la visione, l’idea dello sviluppo del territorio che va oltre il ciclo politico delle amministrazioni. Soltanto così si può combattere una narrazione sbagliata. Ed è una cosa che dobbiamo fare giorno per giorno”».
Per questo, in conclusione, il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha lanciato un messaggio: “Venite a vedere come si amministra. Venite a vedere dove, nonostante le difficoltà di bilancio, dei numeri e del personale all’interno dell’ufficio, si fanno cose buone. Venite a Gioia Tauro a vedere il programma ed il progetto del “Parco dei Cardi” e, poi, vediamo qual è la vera narrazione che si può fare di questa terra e di questo territorio metropolitano. Oggi si scrive davvero una bella pagina di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi”.
Reggio Calabria, il ministro Zangrillo spiega: “Dobbiamo essere capaci di fornire dei servizi alla portata dei cittadini e delle imprese”
Giornata impegnativa, venerdì 17 novembre, per il ministro Paolo Zangrillo in visita a Reggio Calabria. Il Ministro della Pubblica Amministrazione, dopo essere intervenuto alla Cerimonia Solenne di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/24 dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è recato nella sede reggina di Confindustria, per un importante incontro sulla Semplificazione e Digitalizzazione, le frontiere dell’innovazione per le imprese e la pubblica amministrazione, così come recitava la locandina dell’evento. E nel suo intervento non ha deluso le aspettative, soprattutto quelle di Confindustria, che da tempo si batte per sburocratizzare le procedure amministrative. “La mia è una missione, noi stiamo vivendo un’epoca estremamente complicata, proprio per questo dobbiamo essere capaci di fornire dei servizi alla portata dei cittadini e delle imprese. Dobbiamo impegnarci a modernizzare ed innovare la pubblica amministrazione, in parole semplici creare una pubblica amministrazione che sia alleata dei cittadini. È necessario farla diventare un’opportunità di lavoro per i nostri giovani, formando persone che hanno le competenze, i giusti profili, esperienza e motivazione per svolgere bene il loro lavoro. Oggi qui a Reggio Calabria – ha concluso il Ministro Zangrillo – con gli industriali, con Confindustria, abbiamo la necessità di lavorare insieme e di realizzare questo percorso di semplificazione, avendo consapevolezza del fatto che, se lo facciamo insieme, sicuramente il risultato sarà un risultato riconosciuto da entrambi”.
Al tavolo di presidenza insieme al padrone di casa, il Presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, e al Ministro Zangrillo, il Presidente Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il Presidente di UnionCamere Calabria, Antonino Tramontana, la Vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi, e Francesco Cannizzaro, Deputato della Repubblica Italiana. “Finalmente cominciamo a vedere una luce lungo questo percorso, che abbiamo iniziato, ormai, da tanto tempo, per dare a Confindustria Reggio Calabria, – ha commentato il Presidente Vecchio – una visibilità diversa. Oggi il ministro Zangrillo, ha evidenziato un problema che noi portiamo avanti come Confindustria Reggio Calabria da anni, il problema della burocrazia, e proprio in questa sede ci ha detto che queste nostre idee sono all’attenzione del governo, alla sua attenzione in maniera particolare, perché è convinto, come siamo convinti noi, da tantissimo tempo, che può rinascere il percorso virtuoso delle aziende solo con una collaborazione seria ed impegnata con la pubblica amministrazione e con il territorio”.
Valutare, attraverso uno studio epidemiologico, il rapporto tra ambiente e salute nei quartieri di Reggio Calabria, Mosorrofa, Sala di Mosorrofa, Rione Marconi, Mortara – San Gregorio, Arghillà, secondo specifici indicatori di sanità pubblica, come alcune tipologie di ricovero al pronto soccorso del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria. E’ questo l’obiettivo del progetto, promosso dalla Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, con il supporto gratuito del Consiglio Nazionale delle Ricerche e la collaborazione del GOM, per rispondere alle preoccupazioni dei residenti rispetto alla percezione di un alto tasso di malattie oncologiche e all’emergenza igienico – sanitaria legata ai roghi di rifiuti che affliggono da tempo i vari quartieri.
I dettagli dello studio verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, introdotta e moderata dalla stessa Garante, che si terrà mercoledi 22 Novembre a partire dalle ore 11,15 nell’Aula Commissioni “Antonino Acri” del Consiglio Regionale della Calabria, nell’ambito dei lavori del tavolo tecnico su “Oncologia, Prevenzione e Ricerca”, promosso nei mesi scorsi dalla stessa Stanganelli, nato a seguito dell’iniziativa “La memoria e l’impegno, in ricordo del Magistrato Lilia Gaeta”, in occasione della Giornata Mondiale Contro il Cancro, presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sulle patologie oncologiche, la prevenzione e la ricerca coinvolgendo attivamente istituzioni, medici e associazioni.
Dopo i saluti del Sindaco della Città di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del Coordinatore della Rete Oncologica per la Regione Calabria, Gianfranco Filippelli, del Coordinatore della Rete Oncologica per la Regione Sicilia, Vincenzo Adamo e del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, interverranno per il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Giovanni Tripepi, Dirigente di Ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Reggio Calabria e Fabrizio Bianchi, Associato di Ricerca dell’istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Le conclusioni sono affidate al Commissario Straordinario del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi.
Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, Marziale spiega: “Non è una giornata di “celebrazione” ma di “riflessione”
“Quella di domani, 20 novembre, non è una giornata di “celebrazione” della Dichiarazione Onu sui diritti dei minori, ma una giornata di “riflessione” sulle costanti e sempre più amplificate violazioni alle più elementari norme poste a salvaguardia della tutela dei più piccoli, ad ogni livello planetario”: è quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, nell’annunciare l’appuntamento di Taurianova, alle ore 9,30 presso la Chiesa del Santissimo Rosario. Il programma dei lavori, coordinati dall’assessore Massimo Grimaldi, prevede i saluti del sindaco della città pianigiana, Rocco Biasi, e degli assessori Maria Fedele ed Angela Crea, cui faranno seguito la relazione del Garante Marziale e gli interventi di Antonella Iunti, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria e dell’Assessore alle politiche sociali della Regione Calabria, Emma Staine. Nel corso della manifestazione, il cantautore Giuseppe Cionfoli presenterà in prima assoluta nazionale “Cenerentola non c’è”, una canzone sulla pedofilia, di cui è coautore proprio Antonio Marziale. Le conclusioni saranno affidate al presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso