«Mi auguro che nell’assemblea dell’Anci, che domani sarà chiamata a rinnovare la sua presidenza, possa prevalere una linea unitaria in grado di andare oltre le contrapposizioni politiche e territoriali. Mi sento di condividere, a tal proposito, anche l’appello che – alla vigilia del voto – è arrivato da 13 primi cittadini di importanti centri calabresi che hanno fatto notare, a giusta ragione, la delicatezza di un momento storico nel quale i Comuni sono al centro di importanti sfide. Prima fra tutte quella dell’Autonomia differenziata e dell’attuazione del Pnrr. Per questo ritengo di fondamentale importanza che, dall’organismo di rappresentanza dei Comuni calabresi, possa arrivare un segnale forte e chiaro di unità d’intenti e di valori, per fare finalmente squadra nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi. Personalmente, poi, sarei a favore di una scelta che possa dare dignità ai territori meno rappresentati nelle Istituzioni calabresi, come ad esempio quello Crotonese, che ha la necessità ma anche le qualità per uscire dall’isolamento che storicamente lo caratterizza. Mi auguro davvero possa prevalere il buonsenso e non le logiche muscolari alle quali siamo fin troppo abituati».
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A seguito dei problemi afferenti alla discarica di Scala Coeli e dei test che accertano che le acque del nostro mare sono “eccellenti per la balneazione” è intervenuto su quanto accaduto l’Ing. Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione Calabria Excellent.
«Ciò che è accaduto presso la discarica di Scala Coeli non può non essere considerato un vero e proprio disastro ambientale e, ancor più grave, è il fatto che ancora oggi non si riesce a smaltire il pergolato fuoriuscito e contenuto nell’ex bio-valle del Nicà con il probabile rischio che, in caso di pioggia, si possa avere un aggravamento della situazione» – dichiara il Presidente di Calabria Excellent.
«Sulla discarica – continua Pugliese – al momento c’è una indagine della Magistratura, tant’è che la discarica è stata posta sotto sequestro, e sono all’opera, dal primo momento, le indagini delle autorità inquirenti di cui ho piena fiducia al fine di stabilire le responsabilità sull’accaduto».
«Voglio però sottolineare che al disastro ambientale si è unito – afferma il Presidente Fabio Pugliese – il disastro dovuto all’irresponsabilità di chi, attraverso dichiarazioni pubbliche (e non solo), irresponsabili e dannose per l’interesse generale, non essendo suffragate da dati autorevoli ed inconfutabili elementi di rilievo, non ha esitato a generare allarmismo e confusione».
«Io stesso – va avanti l’Ing. Pugliese – ho lo smartphone pieno di messaggi di ogni tipo da parte di amiche ed amici che già giorni fa, dalle prime ore in cui si è diffusa la notizia di ciò che è accaduto presso la discarica di Scala Coeli, mi chiedevano con viva preoccupazione e disappunto chiarimenti circa l’accaduto con l’intento di poter comprendere se avessero potuto trascorrere l’estate nel nostro territorio dal momento che “il percolato è finito in mare”».
«Questi comportanti – chiosa il Presidente di Calabria Excellent – non aiutano l’interesse generale del territorio ma, ancor di più non aiutano, quanti sostengono la causa ambientalista poiché minano la credibilità di una battaglia che merita, invece, un più alto senso di responsabilità e serietà».
«Confido – conclude il Presidente Pugliese – che al più presto possa essere smaltito il pergolato oggi presente presso la discarica di Scala Coeli e con viva speranza auspico che in futuro su questioni così importanti possa nascere un alto senso di responsabilità da parte di tutti, nessuno escluso».
Riceviamo e pubblichiamo: “Considerato che dai risultati delle analisi delle acque di tale pozzo si è riscontrata la non conformità al consumo umano rispetto al Decreto Legislativo n° 31/2001, si è resa necessaria l’emanazione da parte del sindaco di un’ordinanza per il divieto temporaneo, a partire da venerdì 30 giugno, dell’utilizzo dell’acqua per la preparazione di cibi e bevande in quella parte del territorio servita dal serbatoio di località Mulini.
In particolare, le zone interessate dall’ordinanza sindacale di non potabilità delle acque sono VIA S.GIOVANNI TEOLOGO, VIA DUCISSA, CONTRADA LARDERIA, CONTRADA E VIA ABENAVOLI, CONTRADA CASTELLI, VIA CARMINE, VIA BIASI, CONTRADA CROZZA, VIA F.LLI MINOLITI, VIA MONSIGNOR G. FERRO, VIA CALCEOPILO ATTANASIO, VIALE DELLA LIBERTA, CAMBARERI.
L’Amministrazione comunale, consapevole del disagio recato a parte della comunità mottese che ormai da anni deve fare i conti ogni giorno, per alcune ore, con l’interruzione dell’erogazione dell’acqua pubblica, nello spirito di solidarietà tra concittadini, sta predisponendo un piano generale di interventi per contrastare l’emergenza idrica prevedendo una turnazione, o comunque una riduzione di portata della condotta, anche in quelle zone che abitualmente non sono soggette a interruzione. Tutto questo per consentire un più rapido approvvigionamento di tutti i serbatoi comunali, garantendo il mantenimento dei necessari livelli della falda acquifera.
Inoltre, in riferimento al pozzo di località San Giorgio/Malluzzo, sono state già avviate le procedure per realizzare un impianto che, attraverso la filtrazione, l’osmosi inversa e la clorazione, possa rendere l’acqua idonea al consumo umano. ”
Nella splendida cornice in stile liberty del “Rendez-vous bistrot”, a Reggio Calabria, si è svolta – nella serata di domenica 25 giugno – la cerimonia di premiazione della quinta edizione del concorso internazionale artistico-letterario “Ingenium volat, liber manet: vivi il libro d’artista” promosso dall’associazione NAÒS Arte&Cultura. Il Premio si distingue nella vasta realtà nazionale per ospitare, oltre alle tradizionali sezioni dedicate alla poesia, alla narrativa e al romanzo, la sezione dedicata all’aforisma: genere letterario poco attenzionato, sebbene la società odierna, frettolosa e disattenta, si esprima attraverso stringhe brevi e incisive. Presente anche la sezione delle arti figurative, quest’anno dedicata esclusivamente alla fotografia, e intitolata alla memoria di Domenico Siclari, prematuramente scomparso nel febbraio del 2022: docente e prorettore all’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, egli era studioso appassionato ed amante delle arti tutte, comprese la musica e l’arte circense. NAÒS Arte&Cultura, fondata e gestita dal presidente Alessandro Gallo e dal vice Eleonora M. Barbaro, ha ripreso le attività – dopo gli anni di fermo dovuti alla pandemia – ripartendo dal Premio, pietra miliare del curriculum associativo, coinvolgendo giurati e partecipanti al concorso, sfruttando quanto di buono è stato possibile raccogliere dagli insegnamenti del lockdown legato alla diffusione mondiale del Coronavirus, e realizzando una cerimonia mista, in presenza e su piattaforma, dando l’opportunità a tutti di prendervi parte e condividere la gioia del riconoscimento al valore dell’arte ricevuto. Quell’arte, citando Magritte, capace di evocare il mistero senza il quale il mondo non esisterebbe. Presenti alcuni giurati ‘storici’ del Premio, come Cinzia Messina, Domenico Nava e Nancy Calabrò per le sezioni letterarie, ai quali si sono aggiunti Santina Carrozza, Antonio Pitea, Milena Rega, Mario Alberti, Matteo Pratticò. Giurati della sezione fotografica sono stati Franco Cara e Massimiliano Falso. A testimonianza di quanto espresso in molte opere premiate, ovvero la voglia di riscatto di una parte di umanità che ancora crede e lotta per aprire finestre sull’oscurità profonda che ci circonda, la serata si è conclusa con un momento conviviale al “Rendez-vous bistrot”, che negli anni Cinquanta era una nota sala matrimoni della città. Un momento dedicato alla possibilità di stringere nuovi contatti e di cementarne altri, in forza del coraggio rivoluzionario dell’Arte.
Nel prossimo autunno è prevista la cantierizzazione dei lavori di ricostruzione delle Aree di Servizio di Sala Consilina Est e Ovest (nord/Sud).
La Concessionaria Eni S.p.A (committente dei lavori), in virtù del contratto di concessione stipulato con Anas SpA (concedente), ha già provveduto, a seguito dell’approvazione e validazione del progetto esecutivo da parte del RUP Ing. Francesco Fazzolari, ad avviare la pubblicazione delle procedure di gara per appaltare i lavori secondo il quadro normativo che regola i LL. PP.
Una volta concluso l’espletamento delle procedure di gara, si procederà alla consegna dei lavori, che saranno realizzati per fasi e in continuità di esercizio garantito, sotto la costante verifica e sorveglianza Anas.
Tra le novità introdotte assume particolare rilevanza l’installazione di colonnine a rapidissima ricarica per i veicoli elettrici. Si prevedono inoltre performanti innovazioni per quanto riguarda il ristoro, l’igiene ed il relax durante la sosta.
Le nuove strutture saranno in linea con gli standard previsti a livello europeo e adeguati alle moderne esigenze – anche in prospettiva – dell’utenza.
I servizi e le innovazioni introdotte sono misurati sulla base di parametri di sostenibilità ambientale ed energetica, che puntano ad un rinnovato ideale equilibrio tra gli strumenti necessari a garantire il comfort oggi richiesto dagli utenti ed il pieno rispetto per la natura.
Il nuovo decreto-legge in materia di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 giugno 2023, ha modificato la norma che era stata approvata dal Parlamento nel corso della conversione del primo decreto in tema di assunzioni, relativa alla possibilità per i TIS impiegati da anni presso le varie Amministrazioni locali della Regione Calabria di essere finalmente contrattualizzati nella PA.
Assieme ad altre norme in materia di concorsi “riservati”, il testo ha subito delle modifiche per meglio allinearsi alla giurisprudenza costituzionale in materia, che comunque limita al 50% la riserva di posti nell’ambito di un concorso pubblico che consente l’accesso a contratti a tempo indeterminato (e quindi ad una piena stabilizzazione) con la Pubblica Amministrazione.
“Non ci sono arretramenti o battute d’arresto rispetto al grande risultato ottenuto, vale a dire il riconoscimento dell’attività di lavoratori che da anni prestano servizio presso varie amministrazioni calabresi, e la possibilità di avere accesso ad un contratto di pubblico impiego, attraverso una quota specifica e riservata che esula dalle regole vigenti in materia di nuove assunzioni. Sarà nostra cura ora rendere pienamente effettivo questo risultato – spiega l’On. Francesco Cannizzaro, deputato che si è tanto battuto per i Tirocinanti calabresi – attraverso ogni azione possibile volta ad accelerare il percorso di approvazione del decreto di attuazione della norma, e la richiesta di ulteriori e importanti risorse volte a finanziare questa operazione, fondamentale per il tessuto occupazionale della Calabria, e per garantire un futuro a migliaia di lavoratori, dopo anni di lavoro in una condizione di precarietà assoluta.
Attraverso specifiche proposte emendative volte a migliorare il testo di quest’ultimo decreto – aggiunge il parlamentare reggino di Forza Italia – sarà fatto tutto il possibile per rendere del tutto efficace, operativa e sostenibile questa norma dal punto di vista finanziario per le tante amministrazioni che oggi si avvalgono dei TIS, e che hanno piena intenzione di assumerli a tempo indeterminato.
In piena sintonia con il grande lavoro svolto in tal senso dalla Regione Calabria, nelle persone dell’Assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese ed in particolare del Presidente Roberto Occhiuto, il nostro impegno è quello di proseguire questo percorso con tutti i mezzi a disposizione, anche alla luce di queste ulteriori modifiche, per contrattualizzare e offrire piena dignità e tutela all’intero bacino di tirocinanti. Avevamo detto che si trattava di un primo grande passo verso la stabilizzazione di questo personale, da troppo tempo a servizio dello Stato senza alcun tipo di riconoscimento e senza contributi. L’obiettivo è e rimarrà quello di permettere agli oltre 4000 TIS di continuare a lavorare – conclude Cannizzaro – garantendo la piena funzionalità delle amministrazioni in cui svolgono la loro preziosissima attività. Nessuno sarà lasciato indietro!”
Isola Capo Rizzuto: il quartiere Sambrase rivitalizza Piazza Neto
Anche Piazza Neto, nel quartiere Sambrase, si veste di nuovo e guarda al futuro con positività. Nei giorni scorsi, infatti, il Sindaco Maria Grazia Vittimberga, accompagnata da una delegazione dell’amministrazione comunale, si è recato nello storico quartiere di Isola Capo Rizzuto per inaugurare la nuova Piazza con una piccola festa per i residenti a suon di musica e divertimento. Nel suo intervento il Sindaco ha sottolineato la celerità dell’intervento: “Esattamente un anno fa eravamo qui, insieme, a scegliere il progetto per la nuova Piazza, poi purtroppo ci sono state delle modifiche obbligate decise insieme agli stessi residenti a causa di problemi di viabilità, considerando che da qui passano molti mezzi agricoli e mezzi pesanti”. “La cosa importante – continua il Sindaco – però è stata fatta, ovvero la messa in sicurezza, perché prima anche la minima pioggia creava pericoli e disagi e con la sistemazione del canale di scolo e delle griglie crediamo di aver risolto questo problema. A questo si è aggiunge l’abbellimento e il decoro della piazza stessa, con la nuova bitumazione, le piante, l’angolo relax con un nuovo marciapiede, nuove illuminazioni e panchine”.
“Questi dovrebbero essere i tempi amministrativi, in un anno siamo passati dalla scelta all’inaugurazione, purtroppo però, la macchina burocratica non sempre lo promette. Insieme alla Piazza lo scorso anno abbiamo fatto un’altra promessa, ovvero la realizzazione di un piccolo centro sportivo in questo quartiere, il progetto e sui tavoli dei tecnici, i tempi sono più lunghi ma sono sicuro che faremo anche questo”. Poi prende parola una cittadina del quartiere che parla a nome di tutti: “A miei vicini chiedo di mantenere vivo e bello questo lavoro fatto dall’amministrazione, il Sindaco ha mantenuto la promessa e a noi spetta il compito di gestirla e controllarla, è la nostra piazza. Ora mi auguro che anche l’altro progetto vado in porto per dare un momento di svago ai nostri figli e ai nostri nipoti, ma sono fiduciosa e confido nel Sindaco e nell’Amministrazione, prima di loro eravamo un quartiere degradato, oggi possiamo iniziare a parlare di rinascita”.
Tutto pronto a palazzo Sersale, a Cerisano, per l’edizione estiva del Festival delle Serre Jazz. Venerdì 30 giugno, sabato 1 luglio e domenica 2 luglio, dalle ore 21, i primi tre spettacoli, completamente gratuiti, del cartellone proposto dall’amministrazione comunale. Il primo appuntamento è venerdì con Fabio Curto e Paolo Presta in “Acoustic Duo” nel meraviglioso palazzo cerisanese. Il giorno dopo, sabato, l’attesissimo “Salotto” su Lucio Battisti con Calabrese, Santelli e Montebello e poi domenica 2 luglio tutti ad ascoltare Diego De Silva con il “trio malinconico” – De Silva, appunto, Giuliano e Vigorito.
Il Festival delle Serre Summer Jazz parte dunque dall’ultimo giorno di giugno fino al 30 luglio con spettacoli, incontri, musica e tanto divertimento. “Siamo pronti a vivere non solo la musica, il teatro, l’arte, ma una visione particolare, che è quella del borgo”: il sindaco di Cerisano Lucio Di Gioia ha aperto con queste parole, nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza, la conferenza stampa di presentazione del “Festival delle Serre in Jazz”. Un progetto che, come chiaramente espresso dal Sindaco e dal direttore artistico Sasà Calabrese nel corso della conferenza, va oltre la semplice proposizione di un evento di festa e convivialità, ma che, invece, si proietta in un disegno a lungo termine, che vede nel borgo di Cerisano un vero e proprio hub culturale a disposizione dell’intera comunità cosentina e calabrese. Visitare Cerisano, nei prossimi giorni, sarà certamente l’occasione per ammirare uno dei paesi più belli della Calabria, perdendosi tra i vicoli del centro storico e le arcate di palazzo Sersale.
Reggio Calabria: firmate le convenzioni per l’assegnazione dei beni confiscati
Alla Prefettura di Reggio Calabria, con la partecipazione del Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, sono state firmate quattro convenzioni per l’assegnazione diretta di beni confiscati alla criminalità ad associazioni del terzo settore nella Calabria e nella Sicilia orientale, al fine di destinarli a scopi sociali. Le convenzioni sono state stipulate dal direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Prefetto Bruno Corda, con l’ass. Ultreya Pedara per il progetto “Solidarietà e cittadinanza attiva in un circuito di Educazione, Soccorso e Resilienza”, con la coop. Beppe Montana Libera Terra per due progettualità denominate “Ricomincio da qui – Appezzamento A” e “Ricomincio da qui – Appezzamento B” e con l’ass. Valentia per il progetto “Casa della legalità – Piersanti Mattarella”. All’evento ha partecipato anche il Prefetto del capoluogo Massimo Mariani.
Operazione “Parepidemos”: estradati 2 soggetti arrestati in Francia
Ieri mattina, al termine delle procedure di estradizione avviate dalla Francia, sono giunti all’aeroporto di Roma Fiumicino 2 dei cittadini afghani, arrestati lo scorso 6 giugno in Francia, nell’ambito dell’operazione denominata “Parepidemos”, ritenuti a vario titolo responsabili di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria. La cattura dei suddetti è giunta a conclusione delle indagini avviate nel 2020, condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, diretta dal dott. Giovanni Bombardieri, che avvalendosi dei canali di cooperazione internazionale, per mezzo di Europol ed Eurojust, hanno consentito di definire una filiera criminale di immigrazione clandestina localizzata in Turchia, Italia, Francia e Germania. In particolare, uno dei soggetti nei cui confronti è avvenuta la consegna si identifica nel principale indagato con un ruolo centrale nella complessa attività d’indagine.
“È il 2020 quando, a seguito dell’innalzamento del numero di sbarchi di migranti registrato sul litorale reggino, in particolare sulla costa ionica, i Carabinieri avviano una manovra informativa, finalizzata a verificare gli elementi di convergenza di tale fenomenologia, attesa la probabile sussistenza di una rete di trafficanti di esseri umani. L’attenzione dell’Arma, attraverso le Stazioni territoriali, si concentra sui movimenti dei migranti successivi allo sbarco, allorquando – in ragione dell’allora vigente emergenza epidemiologica – venivano posti in isolamento fiduciario presso i centri di contenimento sanitario temporaneo. Ed è proprio dall’osservazione sul campo che i militari notano il 40enne afgano, residente in Francia, del quale viene registrata la presenza a bordo di un furgone con targa transalpina a Bova Marina Le indagini, avviate sotto il coordinamento della DDA reggina, hanno consentito di registrare i movimenti dell’afgano che, dopo avere fatto salire a bordo 10 connazionali, percorre l’intero territorio nazionale, facendo tappa in Abruzzo, in Lombardia e in Liguria, uscendo successivamente dal territorio nazionale dal valico del Frejus. A seguire, lo straniero varca più volte nuovamente il confine, non dopo essere stato controllato dai Carabinieri di Susa prima di fare ingresso nel traforo del Frejus, circostanza questa che ha cristallizzato in maniera univoca l’intenzione del conducente di lasciare l’Italia per far accesso in Francia. Nel corso del controllo, i militari operanti avevano modo di constatare come l’indagato fosse l’unico occupante del mezzo anche se, da una successiva ispezione, veniva accertata la presenza sui sedili posteriori di alcuni bagagli, dentro i quali venivano rinvenuti pannolini per bambini ed altri vestiti chiaramente non appartenenti all’indagato. Inoltre, è stata censita la presenza di un vano, creato ad hoc nella parte posteriore del mezzo per nascondere le persone. Proprio le circostanze con cui i migranti hanno raggiunto la destinazione agognata ha portato la Procura reggina a contestare le aggravanti, confermate nel provvedimento del GIP, di avere esposto le persone trasportate a pericolo per la loro vita (avendoli abbandonati in una zona di montagna, al freddo ed alle intemperie, su sentieri scoscesi ed impervi) e quella di aver commesso il fatto sottoponendo i trasportati a trattamento inumano e degradante (nascondendoli nel furgone).”
Per quanto riguarda il secondo uomo, nei cui confronti è avvenuta ieri la consegna all’Italia, dalle indagini è emerso che lo stesso rivestisse il ruolo di “intermediario tra il passeur e i parenti dei trasportati.” La sinergia investigativa tra i reparti dell’Arma dei Carabinieri e la Polizia estera, in costante raccordo operativo con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia ha ulteriormente confermato come la fattiva e intensa collaborazione investigativa tra forze di polizia sia stata fondamentale nell’individuazione dell’attività criminale di immigrazione clandestina sul territorio continentale. Trattandosi di provvedimento cautelare, restano salve le successive determinazioni in fase processuale