Prosegue senza freni né rallentamenti l’iter delle manovre preliminari necessarie a gettare le basi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Si è tenuta, infatti, nel pomeriggio di ieri, la prima riunione operativa del CdA della società Stretto di Messina, alla presenza del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Il presidente Giuseppe Recchi e l’amministratore delegato Pietro Ciucci – è scritto in una nota del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – una volta conferite le deleghe e espletati gli adempimenti del Cda, hanno presentato le attività svolte e il cronoprogramma con l’obiettivo di passare al progetto esecutivo e all’avvio dei lavori entro l’estate 2024.
Il Cda della società Stretto di Messina Spa ha deliberato l’assetto dei poteri riconoscendo al Presidente l’incarico di mantenere i rapporti con autorità, enti e organismi istituzionali, d’intesa e in coordinamento con l’amministratore delegato.
All’amministratore delegato Pietro Ciucci, sono stati conferiti tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della società, necessari per il conseguimento dell’oggetto sociale, con esclusione delle deleghe assegnate al Presidente, delle materie riservate al Cda e quelle non delegabili a norma di legge.
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Prosegue il ciclo di incontri dedicati all’architettura e agli architetti, reggini e non reggini, che hanno contribuito alla ricostruzione della Città dopo il sisma del 28 dicembre 1908 organizzati dall’Associazione Culturale Anassilaos, con il suo Centro Studi per la Cultura dell’Architettura e del Paesaggio, e dalla Biblioteca “Pietro De Nava” con il patrocinio del Comune, Assessorato alla Cultura. Giovedì 29 giugno alle ore 16.45, dopo Marcello Piacentini, sarà la volta dell’architetto e ingegnere Flaminio Giuseppe De Mojà (1905-1987), attraverso la messa a fuoco di uno spaccato che vuole andare oltre l’Architettura, sfociando nelle arti visive, nella musica e nella letteratura, con notizie inedite e rappresentative di un’epoca che ha dato lustro alla città di Reggio Calabria. Flaminio Giuseppe De Mojà, intellettuale eclettico e versatile, tra tutti gli esponenti del movimento moderno d’avanguardia razionalista, è l’unico nato a Reggio Calabria dove, oltre a svolgere la sua attività professionale, ha diretto nella sua casa di via Filippini uno dei più prestigiosi salotti artistico-letterari frequentati dai massimi esponenti della cultura nazionale e internazionale. Tra gli ospiti più autorevoli basta menzionare il poeta Giuseppe Ungaretti, gli artisti Nunzio Bava e Pasquale Panetta, e tanti musicisti, tra i quali il Maestro Francesco Cilea e il tenore Beniamino Gigli. Lui stesso ha lasciato degli insegnamenti che restano tra i ricordi delle due nipoti, Ketty Adornato e Samuela Piccolo “… mettere la cultura e l’arte con l’A maiuscola al primo posto, sull’altare delle Muse… nella vita bisogna perseguire la qualità, e la qualità deve riflettersi in ogni cosa: in ogni libro che si legge, in ogni artista che si ammira, in ogni scelta di vita… e la qualità va a braccetto col tempo: il tempo non va sprecato, mai, e va riempito con elementi significativi ed essenziali …”. L’iniziativa si avvale , inoltre, del Patrocinio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e del Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Reggio Calabria. Dopo i saluti i della dott.ssa Irene Calabrò, Assessore alla Cultura Città di Reggio Calabria, dell’arch. Ilario Tassone, Presidente OAPPC, del geom. Antonio Misefari, Presidente CPGeGL e del dott. Stefano Iorfida, Presidente Associazione Culturale Anassialos, interverranno: il dott. Fabio Arichetta, Responsabile Anassialos Centro Studi per la Storia Moderna e Contemporanea, il prof. Renato Laganà, Docente Università Mediterranea di Reggio Calabria e la dott.ssa Daniela Neri, Responsabile della Biblioteca “Pietro De Nava” Città di Reggio Calabria. Il cuore dell’iniziativa graviterà attorno alle testimonianze di vita offerte dalle due nipoti di Flaminio De Mojà, la dott.ssa Ketty Adornato e l’artista Samuela Piccolo che converseranno con l’arch. Antonella Postorino, Responsabile del Centro Studi per la Cultura dell’Architettura e del Paesaggio Anassilaos, condividendo ricordi e documenti inediti del nonno. Nel corso dell’incontro verrà proiettato il video del progetto “Tour Virtuale Opere Architettoniche e Fotografiche” curato dal geom. Claudio Sergi, nell’ambito delle attività del Centro Studi per la Cultura dell’Architettura e del Paesaggio Anassilaos.
Un nuovo bagno di affetto e di emozioni per “Un visionario inaspettato”. Dopo la fortunata presentazione al Teatro Cilea di Reggio Calabria ed un tour che ha abbracciato alcuni borghi calabresi, la biografia dedicata ad Italo Falcomatà torna nella Città dello Stretto con un incontro promosso dalla libreria Libro Amico, tra i quartieri di Sbarre e Gebbione. E proprio tra i cittadini della zona sud della Città che in tanti non sono voluti mancare ad una presentazione che ha parlato prima di tutto alla comunità dei quartieri che hanno visto muovere i primi passi politici di Italo Falcomatà, giovane ed appassionato attivista dell’allora Sezione Girasole del Partito Comunista Italiano, successivamente intitolata proprio al sindaco della primavera reggina.
Il dibattito, moderato dalla giornalista e critica letteraria Ilda Tripodi, ha visto la partecipazione dell’Assessore comunale Demetrio Delfino, del Consigliere Pino Cuzzocrea e di altri due esponenti politici, già protagonisti a vari livelli delle istituzioni cittadine e regionali: il già consigliere comunale Giovanni Minniti, referente del Laboratorio Politico Jan Palach, ed il già consigliere provinciale e regionale Giovanni Nucera. Un parterre d’eccezione che ha contribuito a narrare le parti salienti dell’attività politica ed amministrativa di Italo Falcomatà, nel suo impegno per le istituzioni, durante gli anni della sua sindacatura, ma anche nelle vesti di politico appassionato, di docente scrupoloso tra gli studenti dell’Istituto Panella, e di amico per tantissimi reggini. La sua grandezza? L’esser riuscito ad interpretare ognuno dei ruoli che lo hanno chiamato in causa con una straordinaria umanità, con una capacità empatica in grado di conquistare sempre l’interlocutore che si trovava di fronte, che fosse un bambino intento ad inseguire un pallone al campetto dell’oratorio o un ministro della Repubblica nell’esercizio delle sue funzioni.
A concludere il dibattito l’intervento di Giuseppe Falcomatà che ha ringraziato il giovane titolare della libreria, Aurelio Arcano, per aver voluto promuovere l’organizzazione dell’incontro culturale. “E’ significativo – ha affermato Falcomatà – che dopo la presentazione ufficiale al Cilea, questo libro torni a far parlare la città proprio in questa zona, tra due dei quartieri ai quali mio padre, il sindaco Italo Falcomatà, era più emotivamente affezionato. A qualche mese dalla sua prima ufficiale la biografia a lui dedicata suscita ancora tanto affetto e curiosità, generando un effetto moltiplicatore per il quale continuano a susseguirsi aneddoti e racconti della vita di Italo che noi stessi familiari nemmeno conoscevamo. Ogni cittadino, ognuno che ha avuto l’occasione di incontrarlo nel suo percorso, conserva un ricordo personale tutto suo, pezzi di un mosaico che parlano di vita vissuta, ma che trasudano politica, nel senso più alto del termine, che ci richiamano ad un impegno assolutamente attuale che guarda allo sviluppo della nostra città e dell’intero Mezzogiorno. Un sogno purtroppo troppo presto interrotto per Italo, per il quale la sua gente ancora oggi combatte con fierezza”.
- Tomba Ellenistica;
- Parco Archeologico della Collina degli Angeli;
- Le 100 scale;
- Odeion di via XXIV Maggio;
- Area Archeologica Griso Laboccetta;
- Scalinata della Giudecca;
- Castello;
- Duomo e Colonna di San Paolo;
- Terme Romane;
- Mura Greche;
- Arena dello Stretto;
COME PARTECIPARE
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Cresce a Barcellona (Spagna) l’attesa per l’inaugurazione della mostra “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina”, che sarà inaugurata giovedì 29 giugno, alle 19.00, al Museu d’Arqueologia de Catalunya (MAC). Sedici fotografie di grande formato (90 x 134 cm) verranno presentate nel Museo catalano a migliaia di visitatori, proponendo un dialogo visivo fra le due sculture, nella sequenza di otto più otto immagini.
«Questo progetto fotografico – commenta Luigi Spina – è stato un’autentica sfida alla materia bronzea. Il linguaggio fotografico è riuscito nell’aria impresa di creare un nuovo dialogo, fatto per immagini, con questi capolavori assoluti che, da sempre, dimostrano di poter interagire con ogni cultura e di creare quell’azione culturale e sociale necessaria ad ogni comunità».
La mostra affiancherà il percorso espositivo “Naufragi. Storia sommersa”, realizzato dal MAC per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo.
« L’esposizione sui Bronzi di Riace – dichiara il direttore del MAC, Jusèp Boya Busquet – è nata dalla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e, soprattutto, con il suo direttore Carmelo Malacrino, con il quale condividiamo il progetto e la volontà di continuare a lavorare insieme ancora in futuro, ponendo le basi per una collaborazione stabile tra i due Musei, aperta all’intero Mediterraneo. È un grande piacere per il MAC ospitare questa magnifica mostra fotografica in occasione del Cinquantesimo anniversario della scoperta di queste due statue meravigliose. Con questa esperienza Reggio e Barcellona, la Catalogna e la Calabria, accomunate da tanti legami storici e culturali, si rincontrano di nuovo, iniziando una bella storia di collaborazione e scambio artistico e culturale. Un’amicizia che viene dal passato e che vuole essere proiettata nel futuro».
La mostra, arricchita anche con istallazioni video, sarà aperta al pubblico per l’intera stagione estiva. All’inaugurazione sarà presente anche il direttore Carmelo Malacrino, che ha già in agenda diverse interviste.
«I Bronzi di Riace, con la loro straordinaria bellezza, costituiscono un’eccezionale opportunità di promozione culturale e turistica per tutta l’area dello Stretto – dichiara Malacrino. Sono felice di questa esposizione al Museu d’Arqueologia de Catalunya e ringrazio il direttore Boya Busquets e tutto lo staff del MAC per questa magnifica collaborazione, che porterà queste icone della Calabria nel cuore di Barcellona».
Ancora una volta in Calabria la maxioperazione antimafia di questa mattina, coordinata dalla DDA di Catanzaro con il supporto dei carabinieri del Ros, testimonia e rappresenta uno spaccato criminale e mafioso che ha condizionato e condiziona lo sviluppo sano del territorio regionale e delle comunità locali. L’attività investigativa ha disvelato, tra l’altro, un diffuso sistema clientelare e di collusione connesso ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, corruzione e scambio elettorale politico-mafioso. L’inchiesta della DDA di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, a cui rivolgiamo il nostro ringraziamento, oltre a scoperchiare un vaso di illegalità diffusa ha ricostruito il ruolo principale che hanno svolto politici, amministratori pubblici e imprenditori nel condizionamento degli appalti attraverso clientele e favori in cambio di sostegni elettorali. In questo quadro il possibile coinvolgimento dell’ASP di Crotone, dell’Aterp di Crotone, delle amministrazioni locali ha denunciato quanto una pubblica amministrazione corrotta e permeata possa condizionare le scelte amministrative in modo significativo e pesante in favore di soggetti legati al sodalizio mafioso.
A fronte di amministratori locali vittime di intimidazione e minacce, come rappresentato dal Report “Amministratori Sotto Tiro” presentato proprio ieri da Avviso Pubblico, purtroppo altri in Calabria, secondo le indagini, hanno deciso di andare a braccetto e fare affari con le cosche del territorio per consolidare un potere politico finalizzato alla gestione di appalti, risorse e controllo della cosa pubblica.
Come Avviso Pubblico esprimiamo soddisfazione per l’operazione di queste ore e auspichiamo che si possa fare piena luce sulle accuse mosse dall’indagine di questi anni. Siamo impegnati nella costruzione di una rete di Amministrazioni e amministratori pubblici capace di generare condivisione di buone pratiche e sostegno nelle pratiche politico-amministrative di legalità e trasparenza. Liberare la Calabria dalla prevaricazione e dalla violenza criminale e mafiosa deve essere una missione collettiva da non relegare solo alle forze di polizia ed alla magistratura. C’è bisogno dell’impegno di tutte e tutti: amministratori locali onesti, associazioni di volontariato e culturali, cittadine e cittadini. L’impegno contro le mafie è un processo educativo e culturale che deve aiutare le comunità a liberarsi dal condizionamento mafiose e da pratiche di illegalità diffusa.
Ernesto Rapani ribadisce: “La Sibaritide può essere protagonista di una Calabria nuova”
“La Sibaritide può essere protagonista di una Calabria nuova. Nel solco tracciato dalla fusione di Corigliano e Rossano, unica nel suo genere in tutta Europa, è tempo di riaprire ad un’idea di più ampio respiro, l’area vasta. Condivido e sostengo, quindi, l’idea proposta da Gianni Papasso: nasca Sybaris“. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani. “Il sindaco di Cassano all’Ionio, da sempre guarda con grande attenzione ed interesse alla nascita della città guida della Piana, Corigliano Rossano. E come ho già avuto modo di affermare negli anni scorsi, bene farebbe a riaprire questa porta coinvolgendo la popolazione ed i cittadini cassanesi, in un’ottica più ampia. Sono convinto che intorno a Sibari ed al nord-est calabrese potrebbero continuare a ruotare i grandi interessi economici della nostra regione”.
Il senatore Rapani, rammenta poi, come in tal senso sia stato un precursore. “Da assessore della città di Rossano, dal 1997 al 2001, come amministrazione comunale abbiamo partecipato ad un bando per l’allora redigendo patto territoriale “Agritur Jonio” che comprendeva già la Sibaritide ed il Pollino, con l’obiettivo di presentare progetti per le iniziative imprenditoriali che avrebbero partecipato al Patto, nei comuni di Corigliano, Rossano, Cassano e Trebisacce”.
“Ad inizi 2000 – ricorda ancora Rapani – abbiamo aderito ad un altro Patto per l’Agricoltura, la Pesca ed il Turismo rurale della Piana di Sibari. Non a caso il Piano Strutturale Associato della Sibaritide, voluto da quella amministrazione di cui facevo parte, esteso ai comuni di Corigliano, Rossano, Cassano, Crosia e Calopezzati, avrebbe dovuto rappresentare il piano di sviluppo di quell’area vasta programmata nel 2006 per favorire il processo di fusione tra i comuni di Corigliano Rossano e quelli limitrofi, mentre oggi, a distanza di 17 anni, è impantanato in mille difficoltà, non più adeguato alla realtà nella sua struttura urbanistica di un territorio fuso e carente nel prevedere le principali infrastrutture viarie, argomento tra l’altro evidenziato anche dal consiglio superiore dei lavori pubblici in occasione del parere fornito sul tracciato della nuova SS. 106, proprio nel tratto Sibari – Coserie. “Per” la Sibaritide ho sempre sostenuto le mie battaglie territoriali, come la metropolitana di superficie tra Sibari e Crotone, lo sviluppo del porto di Corigliano e la stessa SS. 106. Per questi motivi, tutti interconnessi tra loro, con l’unico obiettivo di valorizzare la piana di Sibari, a Gianni Papasso, come in passato, continuo ad offrire tutto il mio sostegno e la mia disponibilità, poiché sui grandi temi che interessano un territorio omogeneo, dalle grandi potenzialità da sviluppare sui medesimi volani economici, come l’agricoltura d’eccellenza ed il turismo, non bisogna guardare ai “colori” di chi li propone, ma all’esclusivo interesse dei cittadini. Ben vengano, dunque, tutte le opportunità di sviluppo e di aggregazione. Perché l’unione fa la forza”.
Isola Capo Rizzuto: il Castello Aragonese Le Castella torna operativo
Dopo una serie d’incontri avuti con il Direttore “Musei della Calabria” dr. Filippo Demma e il direttore del Castello Aragonese dr. Gregorio Aversa, il simbolo della Calabria nel mondo tornerà finalmente operativo a tempo pieno, grazie soprattutto alla testardaggine del Vice Sindaco Andrea Liò e l’assessore Antonella Pagliuso. Entrambi, con il supporto del Sindaco Maria Grazia Vittimberga, con testardaggine hanno ottenuto questo grande risultato convincendo il MiC che il Castello deve stare aperto. SEMPRE! Sarà direttamente il comune a dare indicazioni sugli orari e fornire personale per rafforzare il servizio. Maggiori dettagli e i nuovi verranno forniti nel corso della conferenza stampa del 29 giugno, in occasione della Festa della Bandiera Blu con la presenza dei responsabili dr. Filippo Demma e dr. Gregorio Aversa che si ringraziano per la collaborazione.
Lavori in corso sul versante jonico per il rifacimento del reticolo stradale di competenza della Città Metropolitana. Interventi in fase di realizzazione in contrada Donisi, nel comune di Siderno, sulla Sp 119 dism, dove è in corso la scarifica e la bitumazione del nuovo tappetino stradale, per un intervento complessivo di circa 30mila euro. Altro intervento in località Salvi, sempre all’interno del Comune di Siderno, sulla Sp 117 dism, per un lavoro di ripristino del valore di circa 10 mila euro. “Due interventi – ha spiegato il sindaco facente funzioni Carmelo Versace, che detiene anche la delega alla viabilità della Città Metropolitana – forse apparentemente secondari, che in realtà costituiscono un nuovo step nel percorso complessivo di messa in sicurezza ed efficientamento dell’intero reticolo viario della Città Metropolitana, che sta riguardando in particolare l’area jonica ed il comprensorio della Locride“. “Gli interventi – ha aggiunto Versace – programmati d’intesa con il settore viabilità dell’Ente, guidato dal Dirigente Lorenzo Benestare, proseguiranno nei prossimi giorni secondo il cronoprogramma fissato, che punta all’efficientamento del reticolato stradale di competenza metropolitana a partire dalle criticità principali”.