“Insieme per la Costituzione, articolo 32: la salute è un diritto universale”. In preparazione della manifestazione del prossimo 24 giugno a Roma in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale, la Cgil continua il proprio percorso di preparazione e confronto attraverso iniziative ed assemblee. Domani, infatti, alle 10 al Museo e Giardini di Pitagora a Crotone è prevista l’assemblea generale regionale della Cgil: i lavori saranno conclusi da Daniela Barbaresi, segretaria nazionale Cgil. La mobilitazione del sindacato è finalizzata a riportare l’attenzione sulla tutela dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione che devono tornare ad essere pienamente riconosciuti e concretamente esigibili ad ogni latitudine del Paese. Diritto al lavoro, diritto alla salute, diritto all’istruzione, ad un ambiente sano e sicuro, contrasto alla povertà, una politica di pace: sono questi i cardini del modello sociale e di sviluppo che deve essere promosso.
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Licei del Made in Italy, Rapani euforico: “Garantire il recupero e la sostenibilità generazionale di tradizioni”
“Nei giorni scorsi, nel corso della Festa del Grano organizzata dall’Istituto Agrario “Majorana” di Corigliano Rossano, ho provocatoriamente mangiato dei chicchi di grano appena falciato, in risposta ad una deputata pentastellata che qualche giorno prima aveva tranquillamente trangugiato un grillo davanti a palazzo Chigi, sostenendo la “bontà” della farina prodotta da quell’insetto. Ebbene, Fratelli d’Italia è per il made in Italy, per i prodotti bio, per il chilometro zero, progettualità sostenute con apposito disegno di legge approvato nelle settimane scorse, che prevede la creazione di un fondo sovrano da un miliardo di euro. Il fondo strategico nazionale del Made in Italy avrà lo scopo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere nazionali, anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche. L’obiettivo, nel campo agroalimentare, è valorizzare e promuovere le eccellenze italiane e tutelare il marchio Made in Italy ed anche per questo proporrò, così come previsto per i ristoranti italiani che offrono prodotti tipici all’estero, un “bollino” di riconoscimento anche per ristoranti e pizzerie della nostra regione che servono ai loro clienti solo prodotti locali “Made in b”. Il disegno di legge proposto dal Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, insieme ad altri ministeri, è finalizzato a valorizzare, promuovere e tutelare il Made in Italy ed uno dei punti cardine sarà l’istituzione dei Licei del Made in Italy, ovvero la trasformazione degli istituti agrari in Licei, per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti italiani. Ancora una volta, quindi, Fratelli d’Italia, attraverso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni mantiene le promesse, attuando il programma elettorale”.
“L’istituzione del Liceo del Made in Italy vuole garantire il recupero e la sostenibilità generazionale di tradizioni, saperi e sapori, così scelleratamente trascurati dalla sinistra, come annunciato dal presidente del Consiglio al Vinitaly 2023, quando ha affermato chiaramente l’intenzione di “rimettere al centro gli istituti tecnici distrutti dalla sinistra per invogliare i giovani a fare i Licei”. Attraverso il Fondo nazionale per il Made in Italy inoltre si vuole anche venire in soccorso del sistema produttivo delle eccellenze italiane”.
“A Corigliano Rossano l’istituto “Majorana” ha già imboccato questa strada e grazie all’impegno del dirigente scolastico, Saverio Madera, sono state inaugurate serre idroponiche, recuperati terreni incolti dell’azienda agricola della scuola dove si coltiverà anche il grano, e proprio grazie alle risorse stanziate dal governo l’istituto rinnoverà tutta la strumentazione per ampliare anche l’offerta della scuola alberghiera. Il “Majorana” è il fulgido esempio delle riforme volute dal presidente Meloni“. È quanto dichiara il senatore e componente della Commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
“Inizia la fase attuativa del progetto Oikos che vede la Regione e gli Enti bilaterali del settore edile della Calabria attuare uno schema di convenzione per l’attivazione di percorsi formativi destinati ai migranti vulnerabili, e ad altre categorie di cittadini stranieri, in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno”. A darne notizia è un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale. “Il progetto Oikos Calabria – è detto nel comunicato – è stato deliberato dalla giunta del presidente Occhiuto nello scorso mese di aprile, anche a seguito della triste vicenda del naufragio dei migranti, avvenuto a Cutro, che ha sconvolto l’intera Nazione”. “Abbiamo avviato un percorso, condiviso con Ance e sindacati del settore, che mira – afferma l’assessore regionale al lavoro e formazione professionale Giovanni Calabrese – al concreto inserimento socio lavorativo dei migranti, rispondendo anche alla preoccupazione del settore circa la carenza di manodopera. Ringrazio il dipartimento per il lavoro svolto, che ha consentito di avviare questa nuova fase”. “Con la firma della convenzione – sostiene Calabrese – e l’elaborazione dell’attività progettuale che individua anche le figure professionali, si sta, infatti, concretizzando l’obiettivo della Regione che punta a favorire la convivenza dei cittadini italiani e stranieri ed offre opportunità lavorative”. “Oikos rappresenta – riporta il comunicato – un metodo innovativo e sperimentale di inclusione socio lavorativa per migranti, che mira ad opportunità concrete di lavoro nel settore dell’edilizia da realizzarsi per il tramite dell’attività degli enti bilaterali calabresi operanti nel settore edilizio. La fase operativa vedrà la Regione affidare, tramite sottoscrizione di apposita Convenzione, percorsi che prevedono lo svolgimento di attività formativa sia teorica che tramite esperienza professionalizzante presso le imprese calabresi del settore edilizia. Tra le finalità anche il conseguimento di una delle qualifiche professionali riferite nella stessa convenzione, tra cui piastrellista, muratore, decoratore”.
Il Comune di Cittanova, in Calabria, si prepara a conferire la cittadinanza onoraria a Claudio Gubitosi. Domani, venerdì 16 giugno, in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi della Scuola di Recitazione della Calabria, il Sindaco Francesco Cosentino formalizzerà il riconoscimento all’ideatore e fondatore del Giffoni Film Festival, rinnovando il rapporto di stima profonda e di straordinaria riconoscenza verso uno degli imprenditori culturali italiani più influenti e autorevoli sul palcoscenico mondiale. “Su proposta del sindaco e dell’Amministrazione tutta – ha sottolineato Cosentino – il Consiglio comunale ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Claudio Gubitosi, personalità tra le più importanti nel campo della cultura, della formazione e della comunicazione nel nostro Paese. Il Giffoni, sua idea visionaria e vincente, ha ridisegnato i confini delle opportunità per i territori del Sud Italia, fuori dal perimetro della rassegnazione e degli schemi precostituiti sul Meridione. Un esempio di impegno qualificato, di perseveranza e competenza che ha fatto scuola e dato lustro e che, nel corso di alcuni decenni, ha consentito al Film Festival di investire su migliaia di giovani di ogni parte del mondo, portando nel piccolo paese campano star del jet set mondiale e rappresentati delle Istituzioni”. “Il mio primo sentimento – ha spiegato il fondatore e direttore di Giffoni – è di ringraziare il Consiglio Comunale di Cittanova, la Giunta e il Sindaco Francesco Cosentino, che ha proposto la mia nomina a cittadino onorario di questa bella comunità alla quale sono affezionato. Mi ritrovo all’improvviso ad essere anche cittadino calabrese, una delle regioni che di più amo, alla quale rivolgo sempre gli auspici per essere forte nel contesto italiano ed europeo. Ne ha tutti i meriti, le capacità e l’identità”.
L’accusa di Alecci: “Ferrovie dello Stato continua a trattare la Calabria come un Paese del Terzo Mondo”
Dopo sei mesi dalla mia denuncia riguardo la persistenza di barriere architettoniche presso la stazione di Lamezia Terme, sono ritornato sul posto per verificare l’andamento delle cose, constatando come la situazione non solo non è cambiata, ma addirittura è peggiorata. Ferrovie dello Stato ha, infatti, dichiarato qualche settimana fa che i lavori di realizzazione dell’ascensore presso il binario 1 non saranno realizzati e che si sta progettando un intervento ex novo con inizio dei lavori, probabilmente, nel secondo semestre del 2024. E’ ormai dal 2018 che Ferrovie annuncia la risoluzione imminente del problema e lo stanziamento di nuovi fondi. Alla fine dei conti, però, in tutto questo tempo la situazione non è mai cambiata. Così ogni anno tante persone anziane, mamme con bambini, passeggeri con bagagli pesanti e, soprattutto, circa 2000 persone disabili sono costrette ad affrontare in questa stazione ben due rampe di scale per poter viaggiare in treno.
Se tutto questo fosse successo in un’altra città d’Italia, o in un’altra regione, probabilmente avremmo assistito a reclami, denunce, proteste fino alla risoluzione del problema. Io non voglio credere alla narrazione di una Calabria rassegnata e dei calabresi assuefatti a ciò che non funziona. Per questo motivo chiedo ancora una volta all’Assessore Regionale ai Trasporti Emma Staine di intervenire con forza su questa vicenda, perché Ferrovie dello Stato sta trattando noi calabresi come cittadini di un paese del Terzo Mondo.
Ciò non è più accettabile, è vergognoso. Ma al peggio non c’è mai fine! Ho ricevuto, infatti, qualche settimana fa delle segnalazioni da parte di famiglie di persone disabili che viaggiavano sul “treno Bianco” proveniente da Lourdes. Ebbene, questo treno ormai storico che svolge un servizio importantissimo per le nostre comunità è stato fatto sostare sul binario 3 e non sul binario 1, senza prevedere un servizio adeguato di accompagnamento. Di conseguenza, tantissime persone disabili, come detto, hanno dovuto affrontare ben 2 lunghe rampe di scale per poter accedere ai mezzi di trasporto parcheggiati al di fuori della stazione, tra mille disagi, in clima di rabbia e sconforto. Tutto ciò dimostra naturalmente scarsa attenzione e scarsa sensibilità, ma soprattutto evidenzia come situazioni di questo tipo non possano essere mai più tollerate. Di fatto, in una regione come la nostra che dovrebbe vivere di turismo non siamo in grado di garantire nemmeno i servizi essenziali per le persone più fragili e per chi vive, purtroppo, in una condizione di difficoltà.
Il Consigliere Regionale Segretario e Questore Ernesto Francesco Alecci.
Sono 50 i migranti soccorsi nella notte dalla Guardia costiera di Crotone al largo della costa ionica. I profughi si trovavano su una barca a vela che sarebbe partita cinque giorni addietro dalla Turchia. L’unità navale della Capitaneria di porto ha provveduto al trasbordo dei migranti che sono stati poi fatti sbarcare in mattina al porto di Crotone. Tra le persone arrivate in gran parte provenienti dall’Iraq ed Afganistan, ci sono anche 9 donne e 4 minori. Le operazioni di sbarco coordinate dalla prefettura di Crotone sono state condotte dall’ufficio immigrazione della Questura della città calabrese, mentre la polizia scientifica ha provveduto a eseguire le operazioni di fotosegnalamento prima che le 50 persone fossero trasferite al Cara di Isola Capo Rizzuto dalla Croce Rossa Italiana. (ANSA).
A partire da oggi e fino a settembre, ogni giovedì, è attivo il volo settimanale diretto Lamezia Terme -Toronto della compagnia aerea canadase Air Transat . Ne dà notizia la Sacal. Il collegamento della compagnia rappresentata in Italia da Rephouse© Gsa, è detto in una nota della società di gestione degli aeroporti calabresi, è l’unico volo diretto dalla Calabria per la metropoli dell’Ontario. “Il collegamento attivo da oltre 30 anni come volo charter e da più di 20 volo di linea – afferma l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini – è una tratta ormai consolidata. Nato inizialmente per soddisfare la richiesta di collegamenti diretti proveniente dalla comunità italo-canadese di origine calabrese è diventato, nel tempo, un volo capace di intercettare flussi turistici dal nord America verso il Sud Italia, la Calabria in particolare”. “Il nostro obiettivo – aggiunge Franchini – è trasformare questa stagionalità in un collegamento stabile per tutto l’anno, con la Regione Calabria stiamo programmando iniziative idonee a supportare l’attività intercontinentale”. (ANSA).
“Questa edizione dell’Infiorata di Taurianova sarà dedicata a Denise Galatà, la giovane studentessa di Rizziconi che ha prematuramente lasciato questa terra. Sono grata alla Proloco di Taurianova, che non solo ha accolto di buon grado la mia proposta, nata in estemporanea durante la conferenza stampa di presentazione dell’Infiorata, di dedicare un’opera a Denise, ma ha addirittura rilanciato, decidendo di intitolare alla ragazza l’intera V edizione del grande evento.”
Ad annunciarlo in anteprima è il Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi che, a pochi giorni dall’avvio della manifestazione, d’intesa con gli organizzatori dell’Infiorata, rende nota l’intenzione di rendere omaggio a Denise in modo ancor più incisivo rispetto a quanto pensato inizialmente.
“Durante la conferenza stampa, tenutasi qualche giorno dopo la tragedia avvenuta lungo le acque del Fiume Lao, avevo lanciato l’idea di dedicare un’opera d’arte a Denise, che tanto amava la vita e l’avrebbe voluta vivere con la freschezza e la vivacità dei colori richiamati appunto dai fiori che caratterizzano l’evento. Idea subito ben accetta dalla Proloco ‘Taurianova nel cuore’, che in questi giorni ha deciso di fare di più. Infatti, parlando con l’instancabile Presidente Nello Stranges, è maturata l’idea di fare qualcosa di più grande e, oltre all’opera d’arte (una ceramica realizzata sul momento a tema musica, la grande passione di Denise – ndr), d’intesa con tutto l’operoso personale della Proloco e con l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Roy Biasi, si è stabilito di dedicare alla ragazza l’intera edizione.”
Ricordiamo che l’attesissima manifestazione, che si terrà nei giorni 16-17-18 giugno, riesce ad attirare in provincia di Reggio Calabria migliaia di persone provenienti da più parti d’Italia. Non a caso l’Infiorata di Taurianova è tra gli scatti più rappresentativi della nostra Regione sul portale istituzionale “Calabria Straordinaria”, godendo del patrocinio sia della Giunta che del Consiglio. Quest’anno parteciperanno i 3 più grandi maestri infioratori d’Italia, utilizzando oltre 120mila fiori, per realizzare 14 quadri, accomunati dal tema “Le meraviglie del Mondo”.
Riceviamo e pubblichiamo: “Gentilissimi, facendo seguito alla tavola rotonda, organizzata dalle scriventi Associazioni e Club, avente ad oggetto “la linea ad Alta Velocità Salerno – Reggio Calabria: quali prospettive?” ed al lungo ed approfondito dibattito sui vari temi emersi, che ha riaffermato in primo luogo l’imprescindibilità della realizzazione della precitata linea ad Alta Velocità ritenuta l’asse portante del traffico ferroviario da e verso la Calabria e la Sicilia alla luce dell’attuale vuoto assoluto di collegamenti ferroviari di tale tipo a sud di Salerno. Inoltre, in attesa di conoscere le prospettive future della nuova linea, è stato proposto il ripristino della percorrenza di 4 ore e 30 minuti tra Roma e Reggio Calabria, già ottenuta con il treno Frecciargento 8352, che partendo da Reggio Calabria alle 6:48 arrivava a Roma alle 11:35, effettuando 4 fermate al fine di agevolare i passeggeri diretti, o provenienti, nelle città metropolitane di Reggio Calabria e Messina. A tal fine si richiede l’intervento delle SS. LL. 2 Dai dati in nostro possesso, emerge che dal 2017 ad oggi alcune caratteristiche in alcuni rami della linea sono migliorate, per cui è auspicabile che il tempo di 4 e 31 minuti sia subito ripristinato e, ove possibile, ridotto. Risulta nello specifico incomprensibile che le Frecce impieghino da Reggio Calabria a Roma (considerando la generica giornata feriale del 24 maggio 2023): 5h e 40 minuti, 5h e 13 minuti, 6h e 16 minuti, 5h e 25 minuti; 5h e 44 minuti, 5 h e 10 minuti, 5h e 25 minuti, 5h e 5 minuti. Risulta nello specifico incomprensibile che a parità di tracciato, nel 2017 si impiegasse di meno. Si veda ad esempio la tratta Paola – Salerno che veniva percorsa in 91 minuti e che viene adesso percorsa in 107 minuti dal treno più veloce. Risultano poco comprensibili anche alcune fermate. Per tali fermate sarebbe opportuno che le strutture tecniche del Signor Ministro possano verificarne la frequentazione. Ad una prima lettura si ritiene che alcune fermate siano con scarsissimo numero di viaggiatori, tendente a zero. Ad esempio la fermata di Afragola del Frecciargento più veloce. Inoltre considerando il valore medio di 1 ora in più su tutti i treni, rispetto al 2017,si sottolinea come questo tempo gravi non solo sui viaggiatori calabresi ma su tutti i viaggiatori siciliani, in particolare quelli in partenza da Messina. Si richiama infine che 4h e 30 minuti è il tempo limite per poter svolgere le attività di lavoro con rientro nella stessa serata, evitando quindi costi aggiuntivi di permanenza. In attesa di Vs riscontri porgiamo i più cordiali saluti
1.Club di Territorio di Reggio Calabria del T.C.I.
2.Sezione di Reggio Calabria di Italia Nostra
3.Delegazione di Reggio Calabria del F.A.I.
4.WWF Reggio Calabria
5. Archeoclub dello Stretto
6. Associazione Amici del Museo di Reggio Cal.
7. Associazione culturale Anassilaos 8.Associazione culturale Ulysses
9.Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte
10. Associazione Incontriamoci sempre
11. Associazione treni storici e turistici
12. Associazione Ventotene
13. Circolo culturale Apodiafazzi
14. Circolo Culturale Rhegium Julii
15. Rotary Club di Reggio Calabria
16. Rotary Club di Reggio Calabria Nord
17. Associazione Italiana Parchi Culturali 18. Da domani
I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro, con il supporto dei reparti territoriali dei Comandi provinciali di Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone, Matera e Siracusa e dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di 20 persone indagate, a vario titolo, per traffico illecito di rifiuti.
Il provvedimento, emesso dal gip di Catanzaro, su richiesta della Procura – Dda del capoluogo calabrese ha portato all’arresto, ai domiciliari, di sei persone mentre altre 10 sono state sottoposte all’obbligo di dimora e quattro destinatarie del divieto temporaneo di esercitare attività di impresa nel settore ambientale e a ricoprire qualunque carica all’interno delle società del settore ambientale.
Inoltre i militari hanno posto sotto sequestro un complesso immobiliare a destinazione industriale a Curinga (Catanzaro), due impianti di recupero e trattamento rifiuti (riconducibili a due distinte srl ad Amaroni (Catanzaro) e Cotronei (Crotone), e 17 automezzi per un valore complessivo di 4 milioni di euro. L’indagine, coordinata dalla Dda, è stata svolta dal Noe di Catanzaro dipendente dal neo istituito Gruppo carabinieri tutela ambientale e transizione ecologica di Palermo.
Gli esiti investigativi, accolti nella ordinanza cautelare, hanno delineato la gravità indiziaria circa la presunta “attività organizzata per il traffico di rifiuti”. In particolare i gravi indizi riguardano complessi ed articolati traffici di rifiuti riconducibili a tre società della provincia di Catanzaro e di Crotone, consistenti nel trasporto di rifiuti della frazione organica provenienti dalla raccolta differenziata di comuni calabresi e siciliani, con riguardo a fanghi da depurazione provenienti da impianti comunali calabresi, nonché ad altre tipologie di rifiuti compresi materiali misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, e il successivo stoccaggio nelle sedi o negli impianti delle predette società. ( (ANSA).