“Alla sua famiglia e ai suoi effetti più cari, all’onorevole Marta Fascina e alle innumerevoli personalità che, dentro Forza Italia e Mediaset, con lui hanno condiviso uno straordinario percorso di successi politici e imprenditoriali, rivolgo, a nome del Consiglio regionale della Calabria, sentimenti di cordoglio e le più sentite condoglianze”. È quanto afferma, appresa la morte di Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che aggiunge: “Personalmente, sono dolorosamente colpito dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, imprenditore di valore, politico appassionato, capace di innovare rompendo gli schemi e dotato di una profonda sensibilità umana. Figura centrale nella politica italiana ed europea degli ultimi decenni, fondatore e federatore del centrodestra, Silvio Berlusconi ha contrassegnato un’epoca all’insegna dei valori liberali”.
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Riceviamo e pubblichiamo: “La scomparsa improvvisa di Nuccio Ordine è una perdita irreparabile per la cultura italiana ed europea. Ancor più per l’Associazione Culturale Anassilaos che lo ha sempre avuto vicino, prodigo di consigli, proposte e suggerimenti. Da prestigioso componente del Comitato Scientifico del Premio Anassilaos non ha mai mancato di proporre personalità eminenti della cultura d’Europa che grazie a Lui sono approdati nella nostra Città. Nel piangere lo studioso non possiamo che piangere l’Amico, lontano e insieme vicino, con il quale abbiamo organizzato e realizzato eventi importanti. Ci mancherà il suo sorriso, la sua umiltà nell’affrontare uomini e cose, quella umiltà che lo ha sempre contraddistinto pur quando riceveva prestigiosi riconoscimenti internazionali, dalla Legione d’Onore al recentissimo Premio Principessa delle Asturie. La vita d’un uomo come quella di una associazione è come un mosaico costituito di tante piccole tessere. Con il trascorrere del tempo molte di queste tessere – uomini e donne che hanno accompagnato il nostro cammino – si sono staccate e non possiamo più sostituirle. Di esse resta memoria tanto più certa e grande quanto più grande è stata l’opera realizzata e compiuta. Non crediamo – e questo diciamo a titolo personale – a nessuna esistenza dopo la morte ma piuttosto alla memoria, nell’alternarsi delle generazioni, di poeti e scrittori, di artisti e filosofi, di scienziati e musicisti che vince la morte e l’oblio. In questa “memoria” riteniamo vi sia un posto non piccolo per Nuccio Ordine e un posto ancor più grande nel cuore dell’Associazione Culturale Anassilaos e nel mio che piange ancora una volta la perdita di un amico.
Stefano Iorfida”
Oggi, in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, l’UNICEF Italia presenta il 1° rapporto statistico “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro”: nel 2022 sono 69.601 i lavoratori minorenni 15-17 anni, in aumento rispetto ai 51.845 del 2021 e ai 35.505 del 2020; la posizione di “dipendente” raccoglie la maggiore percentuale di lavoratori, seguita da “operai agricoli” e “voucher”; se invece osserviamo la fascia di età entro i 19 anni nel 2021 i lavoratori erano 310.258, in aumento rispetto ai 243.856 del 2020.
Nel periodo compreso tra il 2017 e il 2021 le denunce di infortunio di minorenni sotto i 19 anni presentate all’Inail a livello nazionale ammontano a 352.140 di cui: 223.262 per i minorenni fino a 14 anni (erano 31.857 nel 2021 e 18.534 nel 2020) e 128.878 nella fascia di età 15-19 anni (erano 18.923 nel 2021 e 11.707 nel 2020).
Il rapporto esamina i dati sul lavoro minorile e gli infortuni da lavoro in Italia nel quinquennio 2017-2021, distribuiti per età, regione e genere ed è stato realizzato sulla base di dati elaborati a partire da report e database presenti su portali nazionali dell’Inail e dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS).
Il rapporto – realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile – coordinato dal Prof. Domenico Della Porta – è stato curato dal “Laboratorio di Sanità Pubblica per l’analisi dei bisogni di Salute delle Comunità” del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”- Università degli Studi di Salerno-responsabile Scientifico: Prof. Francesco De Caro; funzionarie psicologhe: Dott.ssa Francesca Malatesta, Dott.ssa Nadia Pecoraro; con il contributo scientifico della Prof.ssa Giuseppina Cersosimo.
Il report viene presentano oggi, nell’ambito delle “OFFICINE UNICEF”, durante l’incontro on line “Tutelare i diritti dei minorenni che lavorano”, alla presenza della Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace, del Coordinatore dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile Domenico Della Porta, del Responsabile scientifico del citato Laboratorio Francesco De Caro e della Docente in Sociologia della Salute dell’Università degli Studi di Salerno Giuseppina Cersosimo.
“Proponiamo oggi una riflessione pubblica sui dati, grazie alla collaborazione avviata con l’Università di Salerno nell’ambito dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile”- sottolinea Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – “Al fine di garantire un’attenzione particolare ai minorenni che lavorano, favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione, nello scorso mese di febbraio abbiamo firmato un Protocollo con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per unire le forze nel perseguimento di questo importante obiettivo. Già nel giugno 2022 avevamo dato vita all’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, proprio allo scopo di contrastare lo sfruttamento degli adolescenti e tutelare la legalità, a partire dalla realizzazione di studi, analisi e proposte da rivolgere alle Istituzioni competenti”
ALTRI DATI DEL RAPPORTO:
LAVORO MINORILE – Le cinque regioni con il maggior numero di ragazzi fino a 19 anni occupati complessivamente nell’arco dei cinque anni presi in esame sono rispettivamente: Lombardia (240.252), Veneto (155.987), Emilia Romagna (134.694), Lazio (119.256) e Puglia (108.867).
LAVORO MINORILE E GENERE- Dei 310.287 minorenni fino a 19 anni coinvolti nel lavoro nel 2021, 193.138 sono maschi e 117.149 sono femmine – in aumento rispetto ai 154.194 maschi e le 89.674 femmine nel 2020.
Il maggiore impiego di lavoratori di sesso maschile entro i 19 anni rispetto a lavoratrici di sesso femminile, mostra la tendenza delle donne a essere più istruite degli uomini; il 65,3% delle donne ha almeno un diploma (rispetto al 60,1% degli uomini); le laureate arrivano al 23,1% (rispetto al 16,8% degli uomini) (ISTAT, 2022). Si può osservare che il divario di genere nel tasso di occupazione (55,7% contro 75,8%) si riduce al crescere del livello di istruzione (31,7 punti per i titoli bassi, 20,3 per i medi e 7,3 punti per gli alti) (ISTAT, 2022). Inoltre, per le giovani donne che decidono di abbandonare gli studi, ottenendo al più un titolo secondario inferiore, le possibilità di occupazione rispetto ai loro coetanei maschi sono di gran lunga minori (20,8% rispetto a 41,9%) (ISTAT, 2022).
DENUNCE DI INFORTUNIO- Le regioni con le percentuali più elevate di denunce totali di infortunio nel quinquennio (2017-2021) dei lavoratori sotto i 19 anni sono: Lombardia (76.942), Emilia Romagna (40.000), Veneto (39.810) e Piemonte (31.997) che da sole ricoprono più del 50% delle denunce di infortunio nazionali.
INFORTUNI CON ESITO MORTALE- Tra il 2017 e il 2021 sono state 7 gli infortuni con esito mortale per i minorenni sotto i 14 anni e 67 per la fascia di età 15-19 anni. Sebbene il numero di denunce di infortunio sia stato maggiore nella fascia di età sotto i 14 anni, gli infortuni con esito mortale sono fortemente sbilanciati verso la fascia di età 15-19 anni.
La Regione Veneto rappresenta la prima Regione per infortuni con esito mortale. Abruzzo, Basilicata, Sardegna, la Provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta non registrano nessun infortunio con esito mortale nel quinquennio preso in esame.
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“Apprendo con stupore e incredulità della chiusura in entrambi i sensi di circolazione di via Roma, nella frazione Longobardi di Vibo Valentia, principale arteria di collegamento tra la città capoluogo e le frazioni marine, per l’avvio di un cantiere per la realizzazione di opere complementari a monte dell’abitato”. Lo afferma in un comunicato il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti.
“Ciò che mi sorprende è la scelta del periodo dell’intervento che coincide con la stagione estiva, essendo i tempi dei lavori stimati in circa 120 giorni a partire da oggi. Ciò dimostra una scarsa attenzione, da parte dell’Amministrazione comunale di Vibo Valentia, rispetto alle necessità e alle aspettative del territorio che in piena stagione estiva si vede sottrarre una fondamentale via di collegamento. E rischia di compromettere ulteriormente la già fragile economia dei centri interessati che vengono profondamente penalizzati da questa decisione. Mi auguro ci siano ancora i margini per rimandare l’intervento a dopo l’estate o per individuare modalità di transito che non comportino la totale chiusura del traffico, come ad esempio un doppio senso di circolazione con semaforo. Mi auguro, ancora, che il sindaco Limardo possa rivedere tale scelta a tutela dei cittadini delle frazioni interessate, salvaguardandone gli interessi pur garantendo la necessaria opera di ammodernamento della rete viaria”.
“Grande perdita per l’Italia. Ho avuto l’onore di conoscere Silvio Berlusconi. Ho condiviso il suo pensiero aperto di geniale imprenditore e di lungimirante politico, che, però, è stato, ripetutamente vessato da una serie di processi, che hanno, in ogni modo, tentato e di fatto bloccato la sua azione riformatrice. Leader incontrastato, che ha lottato per cambiare e rinnovare l’Italia, ma che è stato fortemente contrastato da chi, invece, non voleva, assolutamente, che ciò avvenisse. Un grande dolore per chi lo ha conosciuto e ne ha apprezzato la finezza delle sue condotte e l’armonia delle sue parole. Una grave perdita per la Nazione e la politica. A tutta la famiglia ed alle persone care il cordoglio personale e del partito che rappresento in Calabria”. Lo dichiara Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega Calabria.
E’ di giovedi 8 Giugno la decisione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in data 8 giugno 2023, riguardo all’aggiornamento del programma di emissioni per l’anno in corso, ha ufficializzato l’ emissione imminente di un francobollo ordinario riguardante la serie “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato ai Bronzi di Riace, nel 50°anniversario della scoperta. Un nuovo importante riconoscimento alle statue reggine custodite all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, quindi, per celebrare il Cinquantenario ai Bronzi di Riace, nel 50° anniversario della scoperta.
Notizia a cui segue l’enorme soddisfazione espressa dal Circolo Filatelico dell’Associazione Culturale Anassilaos, in qualità di aderente alla Federazione fra le Società Filateliche Italiane.
Riconoscimento che, pur posticipato alle celebrazioni del cinquantenario, avvenute l’anno scorso, costituiscono un nuovo importante riconoscimento filatelico alle due statue simbolo, in aggiunta al precedente riconoscimento filatelico datato 9 settembre 1981 e del 18 marzo 2005 (Regioni d’Italia) e segue l’ istituzione del Mese dei Bronzi di Riace, stabilita dal Consiglio regionale della Calabria, grazie la legge regionale che ha fissato dal 16 luglio al 16 agosto, l’organizzazione di manifestazioni culturali, storiche, eno-gastronomiche e sportive con la finalità di divulgare la conoscenza della storia delle due statue reggine, esposte e visitabili all’interno del Museo archeologico nazionale della nostra Città.
L’Associazione Culturale Anassilaos, d’intesa con lo stesso Circolo, nell’ambito della programmazione estiva sul tema “La percezione del tempo tra Antico, Moderno e Contemporaneità” e in occasione di tale emissione filatelica, ha in programma la promozione una mostra filatelica dedicata ai Bronzi e alla grande arte greca e magnogreca.
E’ morto Silvio Berlusconi
(Ansa) Silvio Berlusconi è morto all’ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni. Berlusconi era tornato al San Raffaele lo scorso venerdì, dopo un lungo ricovero — di 45 giorni — terminato poche settimane fa, a causa di una polmonite e di una forma di leucemia. In mattinata, il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove già si trovava Marta Fascina. (Ansa)
Ore 11.48 – Berlusconi: verso i funerali di Stato nel Duomo di Milano
Si va verso funerali di Stato nel Duomo di Milano per Silvio Berlusconi. La certezza della cerimonia nella cattedrale si avrà nel momento in cui saranno proclamati i funerali di Stato, che paiono scontati.
Ore 11.27 – Rinviata la direzione del Pd in segno di rispetto per la scomparsa di Berlusconi
“In segno di rispetto per la scomparsa di Silvio Berlusconi il Partito Democratico ha deciso di rinviare la Direzione prevista per oggi”. Lo rende noto il Pd.
Ore 11.27 – In corso le dirette tv davanti al San Raffaele, aumentano cronisti e curiosi fuori dall’ospedale
Nel giro di pochi minuti si sono moltiplicati i curiosi davanti all’ingresso dell’ospedale San Raffaele di Milano e i giornalisti, anche loro in continuo aumento, hanno iniziato le dirette tv. Diversi i passanti e studenti universitari del vicino ateneo che si sono fermati, percependo il fermento di giornalisti e operatori. Aumentano anche i cronisti in arrivo, in seguito alla notizia della morte di Silvio Berlusconi. Nessuna tensione questa mattina fino alle 9.30, quando però l’arrivo dei familiari dell’ex premier ha destato immediata preoccupazione.
Ore 11.06 – Sacchi piange, ‘generoso e geniale, gli devo tutto’
“Sto male, nonostante tutto non me l’aspettavo”. Arrigo Sacchi piange, al telefono con l’ANSA: lunghe fasi di silenzio, non riesce a gestire il dolore per la morte del suo “amico geniale al quale devo tutto”. “Silvio Berlusconi è stato un uomo generoso – aggiunge l’ex tecnico del Milan che vinse tutto – ed ha cercato di cambiare questo Paese difficile, formato da individualisti. Lo era anche lui? No, pensava di insieme e vedeva lontano: quando mi prese gli dissi “lei o è pazzo o è un genio”. Visti i risultati, datemi voi la risposta…”.
Ore 11.02 – La notizia della morte di Berlusconi fa il giro del mondo
La notizia della morte di Silvio Berlusconi fa il giro del mondo, in apertura dei siti dei principali media internazionali. Dalla Bbc al Guardian, dalla Cbs a Sky News, da Al Jazeera a Arab News, da Le Monde al El Pais, da Indian Times al Financial Time, da Deutsche Welle al Jerusalem Post, al Japan Times, tutti hanno la breaking news della scomparsa del Cavaliere.
Ore 10.40 – Al San Raffale ci sono 4 figli e il fratello di Berlusconi
l fratello Paolo e i figli Eleonora, Barbara, Marina e Pier Silvio sono all’ospedale San Raffaele dove l’ex premier e leader di FI ed ex premier è morto stamani. Tutti erano arrivati nel giro di pochi minuti. L’ex premier era entrato nella struttura venerdì scorso per essere sottoposto ad “accertamenti programmati” legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da tempo.
L’arrivo dei familiari al San Raffaele
Reggio Calabria, proseguono le dispute sulla ZTL. Ripepi attacca: “L’amministrazione più incapace di sempre”
“Nessuno ha capito l’utilità della ZTL (Zona a traffico limitato) in sette traverse del Corso Garibaldi in prossimità di Piazza Duomo indicate in una delibera di Giunta Comunale di qualche giorno fa. O forse tutti hanno capito che è entrata di nuovo in azione, l’amministrazione più incapace di sempre che si frappone tra la vera politica e i poveri cittadini che purtroppo rimangono vittime di un sistema costruito ad hoc per battere cassa ai danni delle tasche dei reggini e, in particolar modo, dei commercianti e dei cittadini attraverso salatissime multe.” – a dichiararlo il Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi – “Non smettono, infatti, di stupirci le continue idiozie della Giunta comunale, che fallisce ogni cosa che fa, tranne una: quella di vessare fino allo sfinimento cittadini e commercianti! E questa volta, è il turno delle telecamere nella ZTL (zona a traffico limitato) relativa alle 7 traverse intersecanti il Corso Giuseppe Garibaldi, dal Duomo a Piazza Italia: una strategia persecutoria e paralizzante che, senza nessun motivo realmente valido, se non quello di desertificare esponenzialmente una delle zone centrali di Reggio!”.
“Ancora oggi, quest’Amministrazione, composta da gente improvvisata e incapace, ci dimostra che non è affatto dalla parte dei cittadini, bensì continua imperterrita nella sua azione devastatrice, dando la priorità a situazioni di piccola rilevanza piuttosto che a risolvere i gravissimi problemi che affliggono il territorio!” – ha spiegato il Consigliere Ripepi – “E’ giustissimo mettere ordine nella Città, ma bisogna dare delle priorità: un’Amministrazione sapiente dovrebbe incentivare i commercianti, soprattutto dopo la crisi economica generata dalla Pandemia e dalla Guerra, non perseguitarli a suon di multe per piccolezze!”.
“In questo scenario davvero paradossale, infatti, i nostri amministratori, che di amministrazione non hanno la più pallida idea, hanno collezionato negli ultimi anni una serie di figuracce come ad esempio, l’anno scorso, quando hanno fatto la ZTL e l’hanno annullata dopo 24h, oppure quando hanno posizionato i Dehors desertificando la Via Marina per la prima volta nella storia di Reggio Calabria. E, ancora, non sono stati capaci di mandare i pochi vigili che ci sono a fare i controlli per la questione delle case popolari, piuttosto che mandarli nei gazebo a fare multe per 1 cm quadrato ai poveri commercianti!” – ha continuato Ripepi – “Una vergogna inaudita questa, considerando che da 8 anni non riescono ancora ad assegnare nessuna casa a vincitori di graduatoria che ogni giorno attendono fuori da Palazzo San Giorgio per ricevere ciò che gli spetta!”.
“Dunque, perché usano le risorse solo per fare cassa con i cittadini reggini?” – ha alzato i toni Ripepi – “Io sono assolutamente contro questa ZTL che, a mio avviso, dovrebbe comprendere esclusivamente il Corso Garibaldi escludendo qualunque altra traversa, onde evitare che l’intera zona venga paralizzata e i cittadini siano sommersi dalle multe!”. “Scriverò quindi all’Assessore Angela Martino affinchè questo provvedimento venga annullato immediatamente: questa sciagurata scelta, infatti, non possiede alcuna motivazione né ecologica né commerciale né strategica, è solo la solita baggianata!” – ha concluso il Consigliere Massimo Ripepi.
L’Asp di Vibo Valentia indice il bando per un neuropsichiatra infantile
«Ho appreso con soddisfazione dell’indizione, da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, del concorso per la copertura di un posto di dirigente medico, a tempo pieno e indeterminato, nella disciplina della Neuropsichiatria infantile da destinare al reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale Jazzolino».
È quanto afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti.
«Si tratta – prosegue Lo Schiavo – di una procedura per l’avvio della quale mi sono a lungo battuto, attraverso interventi a mezzo stampa e interrogazioni consiliari nonché interlocuzioni dirette con il management aziendale, ritenendola una giusta battaglia a favore della sanità vibonese e soprattutto a favore delle innumerevoli famiglie costrette ad estenuanti viaggi della speranza fuori regione. L’emigrazione sanitaria dalla Calabria, e in particolare l’impatto della migrazione sanitaria medico-chirurgica e riabilitativa dei bambini, determina, com’è noto, costi economici, umani e sociali rilevanti. Le patologie motivo di ricovero sono prevalentemente riferite alle malattie neuro-psichiatriche che presuppongono l’assistenza presso una struttura ospedaliera con un valido reparto di Neuropsichiatria infantile. L’accordo tra la Regione Calabria e l’ospedale Bambino Gesù di Roma, non a caso, testimonia in maniera lampante la portata di questo fenomeno avendo nel tempo (secondo gli ultimi dati disponibili) registrato l’accesso di oltre 7.500 bambini calabresi che hanno raggiunto la Capitale per cure mediche. È evidente che l’implementazione di ulteriori servizi sanitari sul territorio regionale, così come previsto avvenga anche nella nuova Azienda Dulbecco di Catanzaro con l’attivazione di un polo pediatrico comprensivo di un nuovo reparto di neuropsichiatria infantile, dunque, non può che incidere positivamente sul contenimento di questo triste fenomeno. Tornando allo Jazzolino di Vibo Valentia, l’ampia utenza di fascia pediatrica che potrebbe ricorrere al reparto di Pediatria con riferimento a patologie sia neuropsichiatriche infantili che neurologiche pediatriche, così come la presenza di alcuni sofisticati strumenti di accertamento diagnostico recentemente acquistati, richiedevano necessariamente l’individuazione di una figura medica specialistica in questo campo. Ora non resta che auspicare il positivo completamento della procedura e l’individuazione del professionista più idoneo ad assolvere questo compito, in modo da integrare positivamente l’offerta sanitaria del reparto e restituire fiducia e speranza alle famiglie coinvolte. Da parte mia non mancherà mai l’impegno e la vicinanza a favore dei cittadini calabresi, specie dei più fragili e di quanti non sono rappresentati dalla politica».
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 GIU – Antonio Strangio, di 32 anni, accusato di traffico di sostanze stupefacenti, è stato assolto nel processo “Eclissi 2” “per non aver commesso il fatto”.
Lo ha deciso il gup distrettuale di Reggio Calabria, Karin Catalano, che ha disposto l’immediata scarcerazione del giovane.
Per molto tempo residente in Australia, Strangio era stato arrestato dopo sette anni di latitanza nell’aeroporto di Bali, in Indonesia, ed estradato in Italia nello scorso mese di febbraio perché ricercato nell’ambito dell’operazione “Eclissi 2” per la quale adesso é stato assolto. L’inchiesta aveva portato nel luglio del 2015 all’arresto di 11 persone ritenute legate a cosche di ‘ndrangheta del vibonese e del reggino.
Per Strangio non era stato possibile all’epoca eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere poiché si trovava in Australia. Paese dal quale, essendo stato naturalizzato come cittadino, non poteva essere estradato.
A carico di Strangio il pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad 8 anni di reclusione. Il Gup ha accolto invece la richiesta di assoluzione avanzata dal difensore del 32enne, l’avvocato Piermassimo Marrapodi. (ANSA).