Nasce il circolo Atena Parthenos di Gioventù Nazionale Reggio Calabria con il giovane militante reggino Nicola Morabito come Presidente. Da sempre attivo sul territorio della città Metropolitana, studente di giurisprudenza e sostenitore di tematiche importanti come la solidarietà ed il sociale, si è esprime così a proposito: “Sono onorato, felice e orgoglioso di poter ricoprire questa carica. Dopo anni di militanza politica ringrazio tutti per la fiducia a me concessa. Spero vivamente di svolgere questo compito con attenzione e passione, le stesse che ho sempre messo in questi anni”. I più vivi auguri arrivano anche dalla Presidente della Federazione Metropolitana Maria Emanuela Arena per il neopresidente eletto e per tutti i giovani reggini che si impegnano in politica e sul territorio: “Sono certa che Nicola farà un ottimo lavoro, è un ragazzo in gamba, volenteroso e con un amore spropositato verso la città. Anni di militanza e passione, ancora una volta, hanno ripagato. Avanti insieme, con Nicola, GN e tutta Reggio Calabria! “
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La Garante Stanganelli ha visitato l’area Oncologica medica del presidio “Renato Dulbecco”
Visita del Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, martedì 26 settembre, presso l’area di Oncologia Medica del presidio Mater Domini dell’Azienda Universitaria Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro.
Ad accogliere la Garante erano i direttori delle UOC di Oncologia Medica, Prof. Pierosandro Tagliaferri, e dell’UOC di Oncologia Medica Traslazionale, Prof. Pierfrancesco Tassone, insieme al personale Medico e del Comparto Sanitario ad esse afferenti.
L’ area di Oncologia Medica è basata su due UU.OO.CC. a direzione Universitaria che integrano assistenza, didattica e ricerca pre-clinica e clinica. Inoltre, la struttura è sede dell’unica Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica della Regione Calabria che, al momento, ha in carico il percorso formativo di 29 medici in formazione specialistica. L’area di Oncologia Medica eroga attività assistenziale in regime di day hospital, di chemioterapia ambulatoriale, di degenza Ordinaria con 12 posti letto ed un’area di laboratorio diagnostico di oncoematologia ad elevato contenuto tecnologico. Nell’ultimo anno, sono state erogate 17.163 prestazioni assistenziali nell’ area ambulatoriale e diagnostica con presa in carico per prestazioni terapeutiche di 872 pazienti, 272 cicli di DH e 325 ricoveri in area di degenza ordinaria, con una degenza media di 8,82 giorni e un peso medio del ricovero di 1,42, espressione di elevata complessità delle prestazioni di ricovero effettuate. Tale attività è apparsa ad Anna Maria Stanganelli quale concreto punto di forza dell’offerta sanitaria della Regione nel settore dell’Oncologia Medica ed esempio concreto di strategia di sostanziale contrasto all’ emigrazione sanitaria. Punto di eccellenza del gruppo è la ricerca clinica che rappresenta una componente essenziale della mission accademica e aziendale: sono al momento aperti all’ arruolamento n.10 studi clinici internazionali attivi, oltre che nel Policlinico di Germaneto anche in pochi centri altamente selezionati sul territorio nazionale.
In questo contesto, un aspetto di particolare rilievo è l’esistenza e l’attività del Centro di Fase 1, Centro già certificato da AIFA, che ha permesso il completamento del primo studio first-in-human oncologico a livello internazionale di RNA therapeutics su un farmaco innovativo (first-in-class) prodotto nell’ambito di un progetto AIRC 5per mille, i cui risultati recentemente pubblicati su una rivista di elevato prestigio hanno avuto anche ampio riscontro sui principali organi di stampa italiani. L’ Area di Oncologia agisce in pieno raccordo funzionale con la farmacia Galenica/UFA di recente attivazione diretta dalla Dr.ssa Adele Emanuela De Francesco e con i laboratori di ricerca del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell Università della Magna Graecia. La Garante ha apprezzato “le condizioni di umanizzazione dell’accoglienza e l’elevata qualità delle strutture tecnologiche nello spirito di integrazione di valori umanitari e di ricerca scientifica” pienamente coerenti con il progetto del Campus di Germaneto voluto dal compianto Rettore Prof. Salvatore Venuta, professore di Oncologia Medica e fondatore dell’Oncologia Universitaria di Catanzaro.
Nel corso della visita ci si è confrontati anche su alcune criticità quali la perdurante e grave carenza di personale medico specialistico nell’area, che limita la possibilità di espandere ulteriormente le capacità assistenziali del gruppo in termini di erogazione di trattamenti convenzionali ma anche di trattamenti sperimentali, vero valore aggiunto per la popolazione calabrese e infine ci è soffermati sulla necessità di potenziare gli spazi già disponibili per far fronte alla crescente richiesta da parte dell’utenza regionale ed extraregionale.
La Garante si è impegnata a veicolare al Governo Regionale quanto riscontrato in uno spirito di forte collaborazione, in un momento in cui prosegue il lavoro per rendere effettiva l’integrazione fra la realtà ospedaliera e quella universitaria, con l’obiettivo comune, come affermato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, di plasmare, con la ‘Dulbecco’ a pieno regime, “la punta di diamante del Servizio sanitario calabrese”, affinché sia in grado di erogare efficienti servizi assistenza ai pazienti, garantendo il diritto alla salute e, al contempo ridurre la migrazione sanitaria.
Mancuso ed i Capigruppi di Centrodestra hanno sottoscritto una mozione a favore del Porto di Gioia Tauro
“Il nuovo regime fiscale che entrerà in vigore il 1 gennaio 2024 con l’applicazione della direttiva Ue ‘Fit For 55’, se non tempestivamente stoppato, rischia di arrecare danni irreversibili all’economia prodotta dall’infrastruttura portuale principale della Calabria e, più in generale, a tutte le infrastrutture portuali italiane, oltre che all’economie del sistema sociale di tutti i paesi ospitanti analoghi realtà portuali. Rendere più conveniente, per i grandi vettori marittimi, utilizzare porti di transhipment extraeuropei piuttosto che quelli comunitari, significa generare un’inaccettabile e consistente perdita di competitività degli scali europei, incluso il Porto di Gioia Tauro, una vera eccellenza della regione e del Paese”.
E’ quanto affermano il presidente Filippo Mancuso e i capigruppo di centrodestra in Consiglio regionale: Michele Comito (FI), Giuseppe Neri (Fd’I), Giuseppe Gelardi (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giuseppe Graziano (Unione di Centro) e Giuseppe De Nisi (Coraggio Italia). I quali hanno formalizzato, in Consiglio regionale, una mozione dal titolo: “Applicazione della direttiva comunitaria ‘Fit for 55’ – Possibili conseguenze all’infrastruttura portuale di Gioia Tauro”.
La mozione nella sua versione integrale
“Mozione ex art. 119 Regolamento interno dal titolo: “Applicazione della Direttiva comunitaria “Fit for 55” – Possibili conseguenze all’infrastruttura portuale di Gioia Tauro”.
Il Consiglio regionale
Premesso che: – la Commissione europea recentemente ha adottato un pacchetto di misure, denominato “Pronti per il 55 %” (Fit for 55”, in inglese), finalizzate al contenimento dell’inquinamento climatico, che propone una serie di iniziative legislative per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del Green Deal europeo; – in particolare, l’Unione Europea con tale pacchetto si propone di giungere alla riduzione delle emissioni di gas serra del 55 per cento (da qui il nome del pacchetto) rispetto ai livelli del 1990, avendo come obiettivo di arrivare alla “carbon neutrality” per il 2050.
Considerato che: – tale normativa entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio 2024 e, nel settore del trasporto marittimo, comporterà l’immediata applicazione di una tassazione aggiuntiva a carico degli armatori proprietari di navi con una stazza superiore alle cinquemila tonnellate; – nello specifico, tale tassazione andrà a colpire le grandi navi portacontainer, utilizzate esclusivamente per le lunghe tratte, in quanto, sfruttando la loro stazza oggi è possibile abbattere i costi di spedizione consentendo di caricare e trasportare molta più merce in un unico viaggio; – nel pacchetto di misure “Fit for 55” è previsto che la nuova tassazione sia calcolata, oltre che in relazione alla tipologia di nave, anche in rapporto alla rotta ed alla distanza da questa percorsa, (infatti, è prevista l’applicazione del 100 % della tassazione se gli scali di partenza o destino sono ubicati in territorio comunitario ovvero, un abbattimento della tassazione del 50% se lo scalo di partenza o destino sono ubicati in territorio extra-Ue).
Rilevato che – l’applicazione del nuovo regime fiscale renderà, con ogni evidenza, più conveniente, per i grandi vettori marittimi, utilizzare porti di transhipment extraeuropei piuttosto che quelli comunitari, avendo come conseguenza una consistente perdita di competitività degli scali di transhipment europei, (a titolo esemplificativo, una nave proveniente da uno scalo extraeuropeo, attraverso il canale di Suez, potrà facilmente aggirare la tassazione al 100% approdando in un porto di trasbordo nordafricano e non più, come accade oggi a Gioia Tauro, prima di arrivare alla sua destinazione finale in Europa ed ancora, una nave di passaggio nel Mediterraneo, per raggiungere l’oceano atlantico o indiano, potrà eludere tale tassazione evitando di toccare i porti Ue).
Tenuto conto che – l’applicazione della direttiva ETS, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2024, creerà, uno scenario molto preoccupante poiché nel breve termine comporterà la perdita di competitività e di centralità degli scali italiani a partire da Gioia Tauro, con gravi conseguenze dal punto di vista economico, sociale ed occupazionale per l’intero sistema economico nazionale; – l’applicazione della misura Eu-Ets rischia non solo di penalizzare i porti europei a vocazione transhipment, come il porto di Gioia Tauro, ma creerà una condizione di scarsa competitività per tutti i porti di trasbordo collocati all’intero del territorio comunitario; – in Italia quasi il 28% di tutti i container movimentati ed il 77% di quelli trasbordati (magari su navi più piccole per raggiungere porti di dimensioni inferiori) passano da Gioia Tauro e che l’hub portuale calabrese dà lavoro a quasi seimila lavoratori, 1.600 direttamente e 4.000 indirettamente (secondo i dati dell’Autorità portuale); – il porto di Gioia Tauro è evidentemente, uno tra i principali porti europei in virtù della sua capacità di accomodare le grandi navi portacontainer; – imporre un tributo così esoso per i mercantili che scelgono di fare scalo nei porti europei del Mediterraneo, prima di approdare in quelli del Nord Europa o americani, appare una scelta illogica che riflette la distanza tra la visione burocratica dell’Europa e gli interessi reali dei Paesi aderenti ed al contempo, non garantisce nel complesso alcuna riduzione di gas nocivi per il nostro pianeta.
Tutto ciò premesso e considerato, IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE PER QUANTO DI COMPETENZA a farsi portavoce presso il Governo nazionale e le competenti istituzioni comunitarie, affinché vengano apportati i necessari correttivi alla normativa “Fit for 55” che rischia di arrecare danni irreversibili all’economia prodotta dall’infrastruttura portuale principale della nostra regione e più in generale a tutte le infrastrutture portuali italiane oltre che all’economie del sistema sociale di tutti i paesi ospitanti analoghi realtà portuali.
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Capitan Acciaio arriva con la sua armatura per raccontare il valore della Differenziata
Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: dal 5 al 7 ottobre Reggio Calabria ospiterà Capitan Acciaio, il supereroe del riciclo, che farà tappa nel capoluogo calabrese per sensibilizzare i cittadini di tutte le età sui benefici della raccolta differenziata e, in particolare, sull’importanza del riciclo degli imballaggi in acciaio.
L’iniziativa, promossa da RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio parte del Sistema CONAI, offrirà ad adulti e bambini l’opportunità di scoprire che l’acciaio si ricicla al 100% all’infinito, e che il corretto conferimento è il primo passo per innescare il circuito virtuoso dell’economia circolare.
Durante le tre giornate Capitan Acciaio accoglierà i reggini in Piazza Duomo, per dimostrare concretamente come, grazie al riciclo, tutti gli imballaggi in acciaio come barattoli, scatolette, fusti, latte, secchielli, bombolette, tappi corona e chiusure, possono rinascere sotto forma di nuovi prodotti. Tra le tante attività proposte, laboratori ludico-creativi per i più piccoli mirati a far conoscere le diverse tipologie di imballaggi e stimolare la loro fantasia; quiz e giochi per mettere alla prova le conoscenze degli adulti sulle buone pratiche di raccolta differenziata.
“L’Italia eccelle in Europa grazie alla collaborazione dei cittadini e al lavoro sinergico di tutti gli attori della filiera del riciclo: con l’80,6% di imballaggi in acciaio avviati a riciclo abbiamo infatti ampiamente superato l’obiettivo del 70% previsto per il 2025, e già raggiunto quello dell’80% fissato per il 2030, ma vogliamo fare ancora meglio – commenta Federico Fusari Direttore Generale di RICREA –. Capitan Acciaio, una delle iniziative educative che il Consorzio promuove ogni anno, ci guida in questa sfida ecologica, mostrandoci come ogni corretto gesto di conferimento sia un passo verso un futuro sostenibile e ricco di possibilità, poichè l’acciaio usato può rinascere sotto forma di binari ferroviari, bulloni o arredi urbani”.
Le tappe di Capitan Acciaio lungo lo Stivale saranno anche l’occasione per far conoscere i dati virtuosi sul recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia: nel 2022 sono stati raccolti in media 4,4 Kg di imballaggi in acciaio per abitante, un risultato favorito dal crescente utilizzo di contenitori per uso domestico, ma anche una conferma che il sistema di raccolta e riciclo è ben collaudato.
Nell’ultimo anno sono state avviate a riciclo 418.091 tonnellate di imballaggi in acciaio (+7,2% rispetto all’anno precedente), sufficienti per realizzare circa 4.180 km di binari ferroviari, in grado di coprire idealmente la distanza tra Reggio Calabria e Il Cairo.
Reggina, Ripepi: Bandecchi discriminato da Brunetti, scelta politica al 100%. Adesso forza Reggina.
“Se inizialmente ero convinto al 99,9% che la scelta di Brunetti di affidare la guida della Reggina alla Fenice Amaranto fosse politica, ora dopo l’ultima e conclusiva riunione ne sono convinto al 100%.
Il resto delle spiegazioni fornite dal Sindaco f.f., oggi in Commissione Controllo e Garanzia, sono un mero tentativo di arrampicarsi sugli specchi, rompendoli. E, infatti, ha vanamente cercato di far credere che la sua decisione fosse ancorata ad un fatto tecnico facendo riferimenti tecnici al business plan e a documenti mancanti. Spiegazioni del tutto assurde.
Peccato che si sia tradito con le sue stesse parole dandoci la certezza matematica che la scelta sia stata politica. Infatti in un momento di sincerità, ha affermato palesemente che “le dichiarazioni pubbliche di Bandecchi e i suoi comportamenti hanno influito sulla valutazione politica” e che mai avrebbe potuto consegnare la società a un individuo che “sputa” ai tifosi, minaccia i consiglieri comunali e che consiglia al presidente Gravina della FIGC “di cambiare spacciatore”.
Peraltro, Brunetti ha dimenticato di dire che non ha voluto sentire il giudizio di personaggi competenti ed esperti che hanno fatto la storia del calcio a Reggio Calabria come Lillo Foti, giocatori come Francesco Cozza e Nicola Amoruso. Non soddisfatto, li ha addirittura criticati in Consiglio Comunale dicendo che “non accetta consigli da nessuno, perché la scelta doveva essere quella e quella è stata”. Ovviamente, senza avere il coraggio di fare nome e cognome ma facendo riferimenti inequivocabili, per poi tentare di mascherare il tutto in Commissione. Al solito: lanciano il sasso e ritirano la mano.
In conclusione, il Sindaco f.f. afferma che saranno i fatti a giudicare la sua decisione. I primi fatti, tuttavia, sembrano chiaramente dargli torto. Oltre a una sconfitta e un pareggio, elementi del business plan, cruciali per lo sviluppo della società, come il settore giovanile e la squadra femminile, sono ancora solo fantasie sulla carta.
Naturalmente l’auspicio è che la squadra abbia un futuro prospero. Ma, in caso contrario, la domanda sorge spontanea: Brunetti come intenderà rimediare ai suoi errori se non dimettendosi? Considerato che il 25 ottobre scadrà il suo mandato, come intenderà pagare la responsabilità di una scelta scellerata? Cosa vuol dire quando dice “mi prenderò le mie responsabilità” e poi “in alcun caso mi dimetterò prima della fine del mandato”?
Domande alle quali forse non avremo mai una risposta chiara, ma d’altronde siamo abituati alle mezze risposte farcite di montagne di supercazzole. Brunetti con la sua scelta scellerata ci ha semplicemente rovinati.
Adesso dopo aver dato ai cittadini e ai tifosi un vero spaccato di quanto avvenuto, difendiamo Rheggio e forza Reggina.”
“Credo si possa condividere l’ipotesi avanzata dall’architetto Michaelis Lefantzis, secondo la quale la struttura romana scoperta a piazza Garibaldi sarebbe la eclatante testimonianza di una «damnatio memoriae».
Quanto alla condizione del manufatto, egli opta per la ‘rasatura’ drastica di un edificio già costruito.
Io, invece, fin dall’inizio dello scavo, guardo con attenzione al fatto che la superstite, robusta massicciata di pietre sembra del tutto ‘pulita’.
Tornando al presente ritrovamento archeologico, osservando la costruzione da vicino, sembrerebbe che su questo, che tecnicamente si può definire un classico ‘vespaio‘ di pietre fatto per assicurare stabilità al futuro fabbricato, non sia mai stato steso quello strato più o meno spesso di malta (o quant’altro all’epoca si usasse) che serve per ripianare il tutto e preparare la base della pavimentazione.
La considerazione è importante perché, se così fosse, significherebbe che la costruzione dell’edificio, arrivati a quel livello, fu improvvisamente e definitivamente interrotta; il che marcherebbe ancor più l’ipotesi di partenza. Chiarire la situazione, spetta, ovviamente, agli archeologhi; ai quali si chiede, anche, di ridurre al massimo la forbice della datazione.
Quanto al rispondere alla domanda: “i Reggini a chi volevano dedicare quella costruzione? e perché non hanno continuato i lavori? chi è il personaggio del quale si doveva cancellare la memoria?”: questo è compito degli storici, che devono cercare di capire cosa può essere successo in città, in un momento a cavallo tra I secolo ante e post Cristo.
«Damnatio memoriae». Due nomi vengono alle labbra; ma è troppo presto per pronunciarli.”
Africo Vecchio: rinvenuto dai Carabinieri piccolo arsenale di armi e munizioni
Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Bova assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, nel corso di una vasta attività di controllo del territorio anche nelle zone più impervie finalizzate alla ricerca di armi, munizioni e sostanze stupefacenti, hanno rinvenuto ad Africo Vecchio (RC), nascosto in un anfratto naturale del suolo, un piccolo “arsenale” composto da 2 fucili monocanna “artigianali” calibro 4.10 privi di matricola, un fucile monocanna Beretta calibro 28 con matricola punzonata e un fucile monocanna marca Beretta calibro16, provvisto di matricola.
Sul posto i militari hanno inoltre scovato oltre 70 cartucce calibro 4.10 e 40 cartucce calibro 28.
Le armi e le munizioni, che si presentano in buono stato, sono state sequestrate e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività descritta fa parte del più ampio progetto di controllo del territorio portato avanti con determinazione dall’Arma dei Carabinieri, con la collaborazione di tutti i “Reparti Speciali” che concorrono, con il loro determinante contributo, nell’assicurare ai cittadini un crescente clima di sicurezza e legalità, con azioni proiettate anche nelle zone più remote del territorio.
Consiglio metropolitano: ok al consolidato 2022, via libera alla variazione di bilancio per la Gallico – Gambarie
Il Consiglio Metropolitano, presieduto dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha approvato il bilancio consolidato 2022. Sul punto ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, parlando di un documento che «soddisfa appieno la capacità di gestione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente».
Il documento – che ha lo scopo di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico dell’attività dell’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate – si chiude con un risultato di esercizio di 65.480.340 milioni. Numeri migliori rispetto al 2021 che fanno dire, al consigliere Ranuccio, d’essere «ancora una volta felice di appartenere ad una squadra che rappresenta un vero e proprio esempio di buona amministrazione».
«Ciò – ha concluso il delegato al Bilancio – grazie al lavoro prezioso, indispensabile, dei vari settori in generale, del collegio dei revisori e, in particolare, del comparto finanziario dell’Ente».
Nel corso della seduta è arrivato il via libera anche ad una variazione di bilancio di 9,5 milioni che consentirà un’accelerazione decisiva al completamento della strada Gallico-Gambarie, più precisamente al terzo lotto tra il tratto Mulini di Calanna svincolo per Podargoni e Santo Stefano. Il reperimento di maggiori somme è stato necessario per rispondere al cosiddetto “caro materiali”. «La Città Metropolitana – è stato spiegato in aula – ha prodotto tutta la documentazione necessaria ad ottenere i fondi dal settore Infrastrutture della Regione Calabria, l’Ente che ha messo a disposizione le risorse».
Il consigliere Giuseppe Giordano ha, quindi, espresso «vivo compiacimento per l’incremento di fondi che condurranno all’ultimazione di un’opera attesa da 40 anni». «La Città Metropolitana – ha affermato – ha consentito che l’infrastruttura fosse eseguita nei termini e nei tempi previsti. Un plauso va fatto a quanti si sono spesi per questo risultato così importante».
La seduta è proseguita con l’approvazione di somme da destinare alla progettazione, alla logistica ed alla manutenzione degli edifici scolastici. «Si tratta – ha spiegato il consigliere Ranuccio – di 656 mila euro rivolti al miglioramento ed all’efficientamento dei nostri istituti. Questo intervento dimostra come l’amministrazione metropolitana, seguendo le linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, non abbia alcun dubbio su dove allocare le risorse non appena se ne presenti l’occasione. Insieme alla viabilità, il primo pensiero è costantemente rivolto alle scuole».
Successivamente, hanno trovato spazio nel bilancio dell’Ente anche sette dei dieci progetti finanziati per il recupero dei beni confiscati, nell’ambito degli “Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU” finanziato con fondi del Pnrr missione 5 Inclusione e Coesione. «Decisiva – ha ricordato il consigliere delegato Domenico Mantegna – è risultata la collaborazione e la successiva convenzione con il forum del “Terzo settore”. Già nell’annualità 2023, quindi, daremo attuazione agli interventi denominati “Centro per la tutela della salute del donatore”, “Basket in carrozzina”, “Comunità incontro Santo Stefano”, “Impronte a sud”, “Casa del jazz”, “Un Futuro per noi” e “Centro sportivo e di prima accoglienza Riparo”».
Sempre il consigliere Mantegna si è soffermato su un’altra modifica al bilancio, approvata dall’aula, che impegnerà una parte dei 21 milioni trattenuti dall’Ente nel computo complessivo dei 118 milioni messi già a disposizione del territorio attraverso specifici avvisi pubblici riferiti ai Piani urbani integrati del Pnrr.
«Nello specifico – ha ricordato il consigliere Mantegna – i 21 milioni che la Città Metropolitana utilizzerà per una propria progettazione, sono stati ripartiti in cinque interventi, di cui soltanto due riconducibili al settore 10 “Pianificazione e Valorizzazione del territorio”. Si tratta dell’intervento integrato per la mobilità della Città Metropolitana di Reggio Calabria per 12 milioni e di un piano per la “Biodiversity” per un altro milione». «In questa maniera – ha concluso – daremo mandato al settore 10 di procedere con ogni adempimento consequenziale».
Infine, il consigliere Giuseppe Giordano ha chiesto la convocazione di un Consiglio metropolitano, aperto al contributo del Governatore Roberto Occhiuto, dei parlamentari e degli europarlamentari del territorio, per «affrontare compiutamente la nuova direttiva europea sui porti che mette seriamente a rischio il futuro del Porto di Gioia Tauro».
Il Lions Club Catanzaro Host celebra l’apertura dell’anno sociale
Cultura e socialità, nell’unità e nella continuità. Parole chiave di una programmazione che guarda agli obiettivi primari della solidarietà, aiuto, sostegno con un impegno concreto di servizio per chi ha bisogno. Il Lions Club Catanzaro Host ha celebrato all’insegna della partecipazione e dell’entusiasmo il meeting di apertura dell’anno sociale 2023-2024 affidato alla presidenza dell’avvocato Danilo Iannello.
Al meeting – aperto come di consueto con gli inni e dalla lettura degli scopi del lionismo – hanno preso parte presidenti di club, numerosi officers di Circoscrizione, componenti di service, di progetti e del Comitato e rappresentanti di club del Distretto Lions 108 Ya, oltre che il vice sindaco di Catanzaro, Giusy Iemma, e il presidente del Comitato Unicef Calabria, Giuseppe Raiola. Al tavolo della presidenza con l’avvocato Iannello, l’immediato Past Governatore Lions Club 108YA Franco Scarpino, il 1° Vice Governatore Tommaso Di Napoli e 2° Vice Governatore distrettuale Pino Naim.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE IANNELLO – “Con il vostro prezioso e insostituibile supporto potremo raggiungere i più alti traguardi che ci siamo prefissi – ha esordito il presidente Iannello rivolgendosi ai soci presenti. Mi auguro che tutte le iniziative pianificate, ed in parte già messe in cantiere, per questo anno sociale, trovino compimento ed ottengano il successo auspicato, non per dare lustro al club o per vana gloria di chi in un determinato momento storico è chiamato a guidarlo, ma per riflettere e riverberare gli effetti di quell’attività benefica nei confronti di una Società che ne ha tanto bisogno”.
IL PROGRAMMA DELL’ANNO SOCIALE – “Abbiamo iniziato con l’adesione al service distrettuale dello “Zaino sospeso” poiché abbiamo ritenuto che fosse di particolare valore ed altamente significativo potere contribuire, in un momento storico caratterizzato da una profonda depressione, non solo economica, ma molte volte anche morale e valoriale, a questa attività – ha spiegato ancora il presidente. Il materiale didattico raccolto sarà consegnato, nei prossimi giorni, a strutture ed associazioni che già si occupano di attività di distribuzione di beni di prima necessità e che lo indirizzeranno alle famiglie bisognose. Il club è, poi, stato presente, con una nutrita rappresentanza, al Congresso Distrettuale svoltosi a Praia a Mare. Il 27 settembre, abbiamo patrocinato, unitamente all’Unicef l’iniziativa promossa dall’Associazione “Madre Teresa, una matita nelle mani di Dio”, il convegno dal titolo “Bambini e città: esempi di progettazione partecipata”. E non è certo un caso che lo sguardo del Lions Club si rivolga proprio verso l’infanzia. Ritengo che i bambini abbiano particolarmente necessità di attenzione, anche in considerazione del recente passato caratterizzato dalla pandemia, che determinando privazione ed isolamento, ha lasciato profonde cicatrici. I bambini hanno bisogno di recuperare gli spazi, la spensieratezza e la serenità che deve caratterizzare quel percorso di vita. E, proprio con tale intento, continueremo a profondere le nostre energie per un service storico a cui il LionsClub aderisce con emozione, la manifestazione “Artisti in corsia”, finalizzata a realizzare i sogni dei bambini più fragili. In tale contesto non posso che ringraziare, ancora una volta, Giuseppe Raiola che da sempre si spende con grande amore i bambini, da Direttore dell’Unità Operativa di Pediatria, da Presidente Regionale Unicef e da Lions. Proseguiremo poi le nostre attività anche negli ambiti della cultura e della legalità: organizzeremo per il 24 di novembre, un convegno con lo scrittore Gioacchino Criaco. Ma il percorso sulla legalità proseguirà anche con un’attività che verrà prestata a favore dei ragazzi meno fortunati, purtroppo ospiti del centro di giustizia minorile di Catanzaro, cooperandoci per offrire una reale occasione di recupero e di riscatto a chi, pur avendo sbagliato, merita una seconda possibilità”.
LE CONCLUSIONI – Il presidente Iannello ha anche sottolineato l’importanza di recuperare i momenti di socialità perduta in seguito alle restrizioni imposte dalla pandemia, preannunciando un viaggio che porterà i soci a Salerno ed Napoli in occasione del ponte dell’Immacolata. “Ritengo che il lionismo vada vissuto in maniera intensa e in maniera totalitaria, anche al di fuori del perimetro del proprio club poiché si perderebbe l’essenza dell’adesione ad una famiglia internazionale che condivide scopi, ideali, valori e passioni”, ha detto ancora.
“Inoltre, tali momenti – ha rimarcato – rafforzano la coesione tra i soci, elemento essenziale per portare avanti la nostra vocazione: quella del servizio. Il nostro compito è vedere quello che molti si limitano ad osservare e rimanere, oggi come ieri e come domani, un punto di riferimento. Vogliamo essere – ha concluso Iannello – un faro nella notte per una comunità che a noi guarda con grandi speranze”.
Il 2° Vice Governatore distrettuale Pino Naim ha apprezzato nell’intervento del presidente Iannello il richiamo all’impegno per la cultura e per la qualità del servizio oltre che della “unità e della continuità” che “per noi – ha detto ancora – sono molto importanti. Grazie per le parole augurali per il nostro impegno, ci ha dato una grande responsabilità, che condividiamo con tutta l’associazione: il socio deve essere al centro del progetto”.
Il 1° Vice Governatore Tommaso Di Napoli ha sottolineato l’impegno programmatico del presidente Iannello che punta molto sulla cultura “elemento importantissimo nella storia del lionismo, perché noi siamo un’associazione di professionisti che portano tutto il proprio patrimonio di competenze, e quindi di cultura, mettendola a disposizione degli altri. La cultura – ha sottolineato ancora Di Napoli – non è un orpello del lionismo, non serve per fare la citazione dotta: è il fondamento del lionismo. Quindi, mi ha fatto molto piacere che il presidente Iannello abbia deciso di partire nella sua programmazione proprio sottolineando l’impegno per la cultura”.
Ed, infine, l’immediato Past Governatore Lions Club 108YA Franco Scarpino ha dedicato parte dell’intervento ai sentiti ringraziamenti ai soci che hanno condiviso la programmazione del Distretto, ricordando la storia lionistica del presidente Iannello che “si è sempre contraddistinto per l’eleganza e della diplomazia che nel lionismo sono importanti. Sono sicuro che come presidente di Club farai moltissimo grazie anche alle tue doti: prima di tutto sai ascoltare, decidere e soprattutto valutare. E’ importante anche il riconoscimento dei ruoli che hai saputo individuare e questo in un club service è fondamentale”. Scarpino è tornato sui temi portanti della propria attività in linea con il nuovo lionismo “attivo, propositivo e collaborativo indirizzato ad individuare nell’esercizio dell’attività bisogni, problemi, necessità ma anche piani d’azione e precisi obiettivi da raggiungere mettendo al primo posto la politica del fare per ottenere risultati che possono tradursi in risultati concreti nei service dedicati”.
Ricordiamo che il direttivo per l’anno 2023-2024 è composto da: Gioacchino Passafari (Past presidente); Nicola Cantafora (I vice presidente); Domenico Salerno (II vice presidente); Aldo Aloi (III vice presidente); Pietro Maglio (segretario); Antonio Scarpino (tesoriere); Pietro Siragusa (cerimoniere); Nicola Ruoppolo (censore); Silvia Raiola (addetto stampa); Antonio Aiello (off. Telematico); Maria Cirillo (coordinatrice di Club per LCIF); Pietro Falbo (presidente GST); Andrea Scarpino (Leo Advisor).
Gioiosa Jonica: 51enne gestiva drive in dello spaccio, arrestato dai Carabinieri
È di venerdì scorso un’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, i quali, supportati dai militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto un 51enne di Gioiosa Jonica in ottemperanza all’ordine di esecuzione di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Locri.
Il provvedimento cautelare ha recepito le risultanze investigative raccolte negli ultimi mesi dai Carabinieri, che, diretti dalla Procura della Repubblica di Locri, attraverso l’esecuzione di numerosi servizi di osservazione, appostamenti, pedinamenti, registrazioni video e intercettazioni telefoniche, hanno documentato una fiorente attività di spaccio di cocaina al dettaglio da parte di un gioiosano noto alle forze dell’ordine e gravato da precedenti specifici.
In particolare, l’uomo aveva allestito, presso un casolare di sua proprietà situato in un’area isolata di campagna, un vero e proprio drive-in dello spaccio, attivo ad ogni ora del giorno.
Per i numerosi acquirenti che giungevano da ogni parte della locride era sufficiente transitare in auto in prossimità della finestra del casolare e, senza nemmeno dover scendere dal veicolo, effettuare l’ordinazione, ritirare la dose e consegnare il denaro nelle mani dello spacciatore.
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari, che hanno permesso di sequestrare svariate migliaia di euro in contanti e numerose dosi di stupefacente, di cui alcune scovate all’interno della guarnizione di una lavatrice grazie al determinante fiuto dei cani del Nucleo Cinofili.
Al termine delle operazioni, l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Locri a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che provvederà ad accertare le sue responsabilità nelle opportune sedi di giudizio.
