Riceviamo e pubblichiamo: “Stefano Iorfida Via Lia Diramazione Vico I nr. 19 89122 Reggio Calabria Nella giornata di domani (23 giugno) mi recherò presso gli Uffici competenti per sporgere formale denuncia nei confronti del Comune di Reggio e di altri eventuali soggetti responsabili per il rischio che comporta per la pubblica incolumità l’interdizione al traffico veicolare, dal 23 (la data prevista era invero il 22) al 26 giugno della piccola strada di Via Lia Diramazione Vico I nr.19, unico accesso a tre condomini densamente popolati, per una risistemazione fognaria. Si tratta – si precisa – di un solo accesso, chiuso il quale per ben quattro giorni sarebbe impedito l’eventuale intervento di qualsiasi mezzo di pubblico soccorso (ambulanze, mezzi dei Vigili del Fuoco, mezzi delle Forze dell’Ordine). L’indifferenza e la superficialità con le quali si affrontano lavori, pur indifferibili, senza tenere in conto possibili alternative (chiusura in ore diurne della via e ripristino della percorribilità nella ore notturne) al fine di evitare gravi rischi all’incolumità dei cittadini lascia interdetti qualsiasi reggino ma soprattutto rende indispensabile l’intervento di ogni Autorità competente (Prefettura in primis) al fine di scongiurare pericoli possibili
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Nei giorni scorsi in Marocco si è tenuta una protesta dei cittadini rispetto ai ritardi e le problematiche che si verificano nei consolati.
Giuseppe Nucera, leader del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, attraverso una lettera aperta inviata all’attenzione della premier Giorgia Meloni e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, denuncia le truffe subite dagli immigrati intenzionati a spostarsi in Calabria o verso altri luoghi.
‘Quanto accade nei consolati, in Marocco e non solo, è inaccettabile. Immigrati costretti ad attendere tempi biblici o in alternativa a dover pagare per ricevere servizi dovuti. Appuntamenti non concessi, documenti non forniti, gravi le inefficienze che i cittadini subiscono e che talvolta possono superare soltanto pagando funzionari compiacenti.
Sono comportamenti da prima repubblica, che ritenevamo definitivamente appartenenti al passato. Questi funzionari furbetti, per non dire ladri di professione, oltre ai soprusi con i quali vessano gli immigrati, danneggiano in modo importante l’immagine e la dignità dell’Italia”.
Nucera, già presidente di Confindustria Rc, si rivolge direttamente alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Faccio un al Governo per la gestione dei flussi d’immigrazione, ma va fatta pulizia nel Consolati, dove si annidano truffatori che speculano sui visti d’ingresso in Italia. Piccoli uomini che sfruttano la povera gente e danneggiano anche noi imprenditori.
Negli ultimi anni, la mancanza di manodopera si è acuita, spesso gli immigrati rappresentano la soluzione ideale per far fronte alla necessità di personale. Questi ritardi e problematiche, dovuti ai funzionari furbetti, impediscono a noi imprenditori di trovare manodopera e ai cittadini immigrati di poter lavorare una volta arrivati in Italia.
Siamo alle porte di luglio, in ritardo rispetto alla programmazione della stagione estiva. Non è possibile -conclude Nucera- che gravi comportamenti di alcuni funzionari, scorretti e miserabili, mettano a rischio le nostre imprese e limitino le libertà degli immigrati. E’ il momento di fermare questo triste mercato, si intervenga adesso per porre fine a questo squallore”.
La Via Marina raccontata in un volume. L’Esaltazione della sua Storia, della la sua Bellezza. Questo l’obiettivo che si sono prefissati il noto giornalista e scrittore Giuseppe Smorto ed il fotografo reggino Marco Costantino. Racchiudere, fondere, il fascino del cuore della città, della punta della Penisola e del Mediterraneo, i suoi venti, la popolazione residente e di passaggio che si incrocia, la sua evoluzione storica che l’ha portata ad essere la Cartolina paesaggistica che è oggi, difesa perchè considerata patrimonio culturale e genetico della cittadinanza reggina. Questi i temi considerati che la caraterizzano, racchiusi all’interno del Volume presentato dagli autori ieri, in una sala Garcilaso de la Vega gremita, all’interno di un’altra location di spicco della città: il castello Aragonese di Reggio Calabria, alla quale hanno partecipato
in qualità di moderatrice, insieme all’assessora comunale alla Cultura Irene Calabrò, il consigliere di Metrocity, anch’egli alla Cultura, Filippo Quartuccio e gli editori Franco Arcidiaco e Antonella Cuzzocrea.
Per raccontarla a fondo, al meglio, forse servivano due autori così: uno con la penna che la raccontasse, descrivesse, l’altro che ne lustrasse la bellezza, la sua etereogenità di un luogo che al suo interno comprende dal Water Front fino al Tempietto, dal Museo, alle Mura Greche, alla Via Marina, agli alberi secolari, all’arte moderna, alla stazione. Purtroppo anche all’abbandono. Racconto di Storia e bellezza urbana che non vuole intende nascondere i numerosi problemi del contesto cittadino che ruota attorno, di gente che lo vive, che sceglie di affrontarlo, districandosi tra le sue difficoltà quotidiane, mentre altri decidono di salutarlo e cercare un avvenire migliore altrove, come gli autori del volume stesso: uno che rimane e rimane ancora e l’altro che parte, torna e riparte. Un luogo, un volume che non racchiude solo pensieri ma anche impreziosito a documenti e della ricerca storica, indispensabile per conoscerli e divulgarne il significato. grazie ad una con una raccolta di foto custodita all’archivio storico comunale. La via Marina, la ricostruita successivamente al terremoto del 1908, poi trasformata in lungomare. Comunità reggina che ne ha fatto luogo identitario e che si è esposta in prima linea nella sua difesa, con atti di resistenza e resilienza. Un luogo che amò si identificò e credette visceralmente anche il compianto Sindaco Italo Falcomatà, come ha ricordato durante la presentazione l’editore Franco Arcidiaco.
Un luogo che non è solo la parte più bella della nostra città, pretesto usato per nascondere tutti gli altri problemi, contraddizioni che conosciamo fin troppo bene, ma location da custodire, preservare e di cui andar fieri, coscienti del prezioso patrimonio che abbiamo la fortuna di ammirare e godere ogni giorno. Per lei, per noi, per i nostri figli, le generazioni future, ma anche per chi la vive solo di passaggio. Per porci come obiettivo comune far diventare il contesto circostante come lei e non viceversa. Per la Storia e la Bellezza, come gli autori e gli ospiti ci hanno ricordato nella presentazione del volume, al Castello, ieri.
L’onda blu di Plastic Free raggiunge Gioia Tauro: un nuovo appuntamento di pulizia sulle coste calabresi
È fissato per questa domenica, 25 Giugno, il nuovo appuntamento di pulizia e sensibilizzazione del reggino, targato Plastic Free.
Dalle ore 8.30 alle ore 11:30, i volontari della Onlus nazionale Plastic Free si incontreranno sulla spiaggia adiacente la foce del fiume Budello, a Gioia Tauro, per un nuovo evento di clean up con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sugli effetti nocivi derivanti dall’abbandono dei rifiuti nell’ambiente e sulle conseguenze dell’utilizzo sconsiderato di plastica monouso.
L’evento, patrocinato dal Comune di Gioia Tauro, sarà realizzato in sinergia con le associazioni di volontariato di Gioia Tauro e Green Revolution Palmi.
L’appuntamento è domenica 25 giugno alle ore 08:30 all’Anfiteatro di Via Belvedere a Gioia Tauro.
Per partecipare è necessario registrarsi gratuitamente al link https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/4883/25-giu-gioia-tauro
Si consiglia di portare con sé guanti da giardinaggio, borraccia con l’acqua, cappello e protezione solare.
Tutto il resto dell’occorrente sarà fornito dalle associazioni.
Prosegue la programmazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. La grande mostra fotografica che da agosto dello scorso anno impreziosisce la monumentale scalinata in marmo verde disegnata da Marcello Piacentino per il MArRC è stata replicata con grande successo da dicembre a marzo scorso alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Ogni giorno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo hanno potuto ammirare i Bronzi nelle meravigliose fotografie di Luigi Spina, in uno spazio attiguo a quello in cui è esposto il maestoso David di Michelangelo. La mostra, curata dal direttore del MArRC Carmelo Malacrino, è nata dalla collaborazione con la direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg.
«Nell’ambito del programma di David 140, che celebra i 140 anni del capolavoro di Michelangelo nella Tribuna del nostro museo – ha dichiarato la direttrice Hollberg – abbiamo voluto riunire, anche se solo virtualmente, le sculture degli Eroi più belli e potenti dell’arte: le statue emerse dal mare di Riace e il nostro David per festeggiare, insieme a Carmelo Malacrino e al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, due compleanni importanti».
La mostra “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” vola ora a Barcellona, in uno dei centri a maggiore flusso turistico della Spagna. “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina” sarà il titolo dell’esposizione che sarà inaugurata giovedì 29 giugno, alle 19.00, al Museu d’Arqueologia de Catalunya (MAC), diretto da Jusèp Boya Busquet.
« È un grande piacere per il MAC – dichiara il direttore Jusèp Boya Busquet – ospitare questa bellissima mostra sui Bronzi di Riace, basata sul lavoro artistico del celebre fotografo italiano Luigi Spina, in occasione del 50° Anniversario della loro scoperta. L’esposizione è nata dalla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e, soprattutto, con il suo direttore Carmelo Malacrino, con il quale condividiamo il progetto e la volontà di continuare a lavorare insieme ancora in futuro, ponendo le basi per una collaborazione stabile tra i due Musei, aperta all’intero Mediterraneo. La mostra affiancherà il percorso espositivo “Naufragi. Storia sommersa”, realizzato dal nostro Museo per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo. Con questa esperienza Reggio e Barcellona, la Catalogna e la Calabria, accomunate da tanti legami storici e culturali, si rincontrano di nuovo, iniziando una bella storia di collaborazione e scambio artistico e culturale. Un’amicizia che viene dal passato e che vuole essere proiettata nel futuro».
La mostra, arricchita anche con istallazioni video, sarà aperta al pubblico per l’intera stagione estiva. Il progetto, per la parte italiana, è stato seguito dall’arch. Claudia Ventura, dall’arch. Giuseppina Cassalia e dalla dott.ssa Maria Domenica Lo Faro, tutte funzionari del Museo reggino.
«I Bronzi di Riace – dichiara il direttore Carmelo Malacrino – sono tra le statue antiche più famose al mondo. Due Eroi venuti dal mare, due capolavori del Mediterraneo. Sono felice di questa esposizione al Museu d’Arqueologia de Catalunya, resa ancora più suggestiva dal collegamento con la mostra “Naufragi. Storia sommersa”, tutta dedicata a quell’archeologia subacquea di cui i Bronzi di Riace sono meravigliosi testimoni. Ringrazio il direttore Boya Busquets e tutto lo staff del MAC per questa straordinaria collaborazione, che porterà le immagini dei Bronzi di Riace nel cuore di Barcellona. Un’eccezionale opportunità di promozione culturale e turistica per tutta l’area dello Stretto».
Empori della Solidarietà: Arghillà e Pellaro le prime graduatorie provvisorie
Sono state pubblicate sul portale istituzionale del Comune di Reggio Calabria le graduatorie provvisorie dei soggetti ammessi ed esclusi per l’individuazione dei nuclei familiari all’accesso al servizio di Empori della solidarietà presso i territori di Arghillà e Pellaro, pubblicato lo scorso 9 marzo 2023. I soggetti esclusi avranno cinque giorni di tempo dalla data di pubblicazione per inoltrare eventuale ricorso.
La misura promossa dall’Assessorato al Welfare del Comune di Reggio Calabria, guidato dall’Assessore Demetrio Delfino, è finanziata nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Pon Metro, ed è rivolta a nuclei familiari in condizioni di disagio lavorativo, economico e sociale che possono avvalersi del sostegno degli Empori della solidarietà individuati nei Poli territoriali di Arghillà e Pellaro, per il ritiro dei generi di prima necessità attraverso una card personale caricata con un punteggio a scalare.
Il servizio ha come finalità quella di creare dei punti di distribuzione completamente gratuiti, realizzati al fine di sostenere le famiglie che presentano un alto rischio di vulnerabilità materiale e sociale ovvero versano in condizione di reale difficoltà e di disagio familiare, lavorativo, economico e sociale, attraverso l’aiuto alimentare e l’accompagnamento relazionale per favorire il recupero della propria autonomia.
L’Emporio della Solidarietà si configura come un Market solidale nel quale è presente una gamma di prodotti essenziali per la vita quotidiana delle famiglie: alimenti, prodotti per la casa, l’igiene personale e prodotti per l’infanzia. La distribuzione dei beni avviene senza la circolazione di denaro. Le persone hanno infatti a disposizione una tessera solidale, definita card, con punti a scalare e possono usufruire di tutti i servizi per un periodo massimo di sei mesi. Ai nuclei individuati mediante l’avviso, verrà consegnata una card, che consentirà loro di rifornirsi, nei giorni e negli orari che saranno comunicati dall’Emporio, delle merci messe a disposizione, nei limiti di “credito” definiti dall’Emporio.
È approdata nel porto di Reggio Calabria la nave “Dattilo”, della Guardia costiera, con a bordo 600 migranti partiti ieri sera da Lampedusa, dove erano ospitati nel centro d’accoglienza.
I migranti, tutti uomini ed una sola donna, saranno distribuiti sulla base del piano di riparto stabilito dal ministero dell’Interno.
Soltanto trenta rimarranno a Reggio e saranno ospitati nel centro di prima accoglienza di Gallico.
Cento raggiungeranno altre località in Calabria e tutti gli altri verranno trasferiti in altre regioni. Centodieci, in particolare, verranno portati nel Lazio ed altrettanti in Campania.
Novantotto, inoltre, dovranno essere portati a Bari per essere fotosegnalati dalla polizia di stato.
Le operazioni di accoglienza sono coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. (ANSA).
Si è conclusa martedì 20 giugno in Calabria, a Pizzo Calabro, la quarta edizione della Conferenza Internazionale e Summer School “Numerical Computations: Theory and Algorithms NUMTA2023”, che il DIMES (Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica) dell’Università della Calabria, organizza con cadenza triennale. L’evento, realizzato anche quest’anno in cooperazione con la SIAM – Society for Industrial and Applied Mathematics – degli Stati Uniti d’America, ha richiamato in Calabria studiosi e ricercatori di varie aree scientifiche provenienti dalle più importanti Università e Istituti di ricerca mondiali per discutere su vari aspetti multidisciplinari nella modellizzazione del mondo reale.
Sei giornate di sessioni scientifiche e conferenze plenarie – seguite anche in streaming da partecipanti non presenti – sulle principali tematiche della modellazione numerica, considerando sia i paradigmi computazionali tradizionali che quelli emergenti, e approfondimenti su tutti gli aspetti del calcolo e della modellazione numerica, dai fondamenti e dalla filosofia alle tecniche numeriche avanzate. Grande la soddisfazione di Yaroslav Sergeev, Professore Ordinario di Analisi numerica all’Università della Calabria, ideatore e organizzatore del NUMTA, per i risultati ottenuti e per la grande affluenza di studiosi provenienti da ogni parte del mondo.
L’intenso programma di studi è stato arricchito, anche da un programma sociale che ha consentito agli ospiti e ai loro accompagnatori di scoprire angoli di Calabria: un tour a Paola con visita guidata al Santuario di San Francesco ed al borgo di Fiumefreddo Bruzio, tra i più incantevoli d’Italia, dove gli ospiti hanno cenato sulla terrazza con vista mozzafiato. “NUMTA – hanno evidenziato gli organizzatori – è anche questo: un’occasione di promozione turistica della Calabria che nelle edizioni precedenti ha accolto gli ospiti a Falerna (2013), a Pizzo con tour a Tropea (2016), a Isola Capo Rizzuto con visite a Crotone e Santa Severina (2019)”.
Un quattordicenne Vincenzo Cordì, è morto a Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria, dopo che il trattore sul quale si era messo alla guida, a quanto pare all’insaputa dei genitori, si è ribaltato e lo ha travolto.
È accaduto in un terreno di proprietà della famiglia della giovanissima vittima che gestisce un agriturismo in contrada “Barbasano”.
Il ragazzo, secondo quanto si è potuto apprendere, avrebbe trovato le chiavi del mezzo, senza targa, in un cassetto e si sarebbe messo alla guida. Immediati sono stati i soccorsi ma il ragazzo, per la gravità delle ferite riportate, è deceduto poco dopo.Sul luogo dell’incidente, in contrada Barbasano, sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Polizia che ha avviato gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. La giovane vittima, lo scorso mercoledì, aveva sostenuto gli esami di terza media. A dicembre scorso Vincenzo Cordì fece perdere le sue tracce tenendo tutti in apprensione per quasi un giorno. In quel caso la vicenda si concluse positivamente perché fu infatti ritrovato a Rosarno a casa di un amico. (ANSA).
Calabria: arrestato Marcello Minenna, ex direttore dell’agenzia delle dogane
L’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane Marcello Minenna, attuale assessore all’ambiente della Regione Calabria ed ex assessore del Comune di Roma, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Forlì e si trova ai domiciliari. Arrestati, su disposizione della Dda di Bologna, anche l’ex parlamentare della Lega Gianluca Pini, non più in carica dal 2018, e funzionari della prefettura di Ravenna, dell’Ausl Romagna. In tutto sono stati 34 i provvedimenti cautelari. Fra le accuse rivolte a Pini quelle di aver ottenuto un appalto dall’Ausl Romagna. Le comunicazioni acquisite della procura hanno rivelato l’esistenza di legami con esponenti politici di rilievo nazionale. C’è anche un maxi appalto con l’Ausl Romagna per la fornitura di mascherine nell’inchiesta.
Secondo l’ipotesi accusatoria della procura di Forlì, Pini avrebbe ottenuto un appalto milionario dall’Azienda Usl Romagna per la fornitura di mascherine, nonostante non esistesse nessuna specifica attitudine aziendale, lucrando così anche sulla pandemia del 2020. Un “pactum sceleris” fra Gianluca Pini e Marcello Minenna: è l’ipotesi dei pm di Forlì che ha portato agli arresti domiciliari dei due. Secondo i pm, Pini aveva promesso a Minenna di “accreditarlo all’interno della Lega in modo venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva la conferma della nomina a Dg dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio del governo, che effettivamente otteneva”. Minenna, continuano i pm, “accettava le promesse in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica”, in particolare “alle richieste di Pini in occasione di importazione di merci” fra cui le mascherine al centro dell’inchiesta. (ANSA)