Sì è concluso a notte fonda il trasporto sanitario urgente effettuato da un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, che ha consentito ad un bambino di appena 5 mesi in imminente pericolo di vita di ricevere le cure salva-vita di cui necessitava. Il velivolo militare da trasporto del 31°Stormo di Ciampino è decollato da Lamezia Terme, dove si trovava il piccolo paziente, ed è atterrato a Torino intorno alle ore 2.10. A bordo dell’F900 anche la mamma e un’equipe medica che hanno assistito il bambino durante il volo per raggiungere il capoluogo piemontese. Un’autombulanza ha completato il trasferimento dall’aeroporto di Torino-Caselle fino all’ospedale “Regina Margherita”. La richiesta di trasporto, come previsto dalle procedure d’urgenza, è pervenuta dalla prefettura di Catanzaro alla Sala situazioni di vertice del comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti quello di disporre e gestire questo tipo di missioni attraverso l’attivazione di uno dei velivoli che la Forza Armata tiene pronti 24 ore su 24, in varie basi, per questo genere di necessità. (ANSA).
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Dal 24 al 30 luglio 2023 si svolgerà nella cittadina di Riace, una delle perle del territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la XXVIII edizione della scuola estiva residenziale per docenti. Il tema di quest’anno, che celebra il centenario della nascita dello scrittore Italo Calvino, sarà “La scienza del possibile: Calvino ed il superamento delle due culture”.
“L’iniziativa – spiegano i promotori – non vuole essere una celebrazione, bensì una sollecitazione rivolta al mondo della scuola a ripercorrere il lavoro dello scrittore, uno tra i più celebri tra quelli italiani del secondo novecento, cogliendo, solo alcuni dei riferimenti scientifici presenti nei suoi scritti. Il tema trattato, in un confronto tra letterati e scienziati, ripropone l’idea centrale dell’opera di Italo Calvino: una letteratura intesa come azione conoscitiva, capace di fare da ponte connettivo tra i vari saperi unificati sotto il comune modello del descrivere, di una “filosofia naturale” legata alla vita e all’esperienza in cui le teorie scientifiche sono una possibilità narrativa, preziose alleate per andare oltre la letteratura. Per Calvino, gli anni ’60 sono l’inizio di una nuova era a causa del travolgente sviluppo tecnologico e scientifico e quindi anche la letteratura, eco della società, deve sapere rinnovarsi. La preoccupazione sottesa è che, nello sviluppo della cultura, la letteratura rimanga indietro e che solo la scienza divenga il sapere trainante”.
Quanto programmato all’interno della Scuola estiva per docenti è in linea con il profilo culturale previsto dalle indicazioni nazionali che suggeriscono, tra l’altro, lo studio delle discipline scientifiche in una prospettiva sistematica, storica e critica ed auspicano la multidisciplinarietà come esigenza del superamento di un sapere ancorato alla specificità di una singola disciplina.
L’iniziativa formativa è organizzata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione, dalla Società Astronomica Italiana, nell’ambito del Protocollo d’intesa MIM/SAIt, in sinergia con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il bando per la partecipazione pubblicato lo scorso 20 Maggio ha già esaurito in poche ore i posti disponibili in presenza. A fronte delle numerose richieste pervenute, negli ultimi giorni è stata pubblicata sulla piattaforma SOFIA la possibilità di iscriversi all’edizione in remoto. Circostanza che determina un motivo d’orgoglio per gli organizzatori, certamente indicativa della bontà delle iniziative formative proposte come Città Metropolitana e Società Astronomica Italiana in sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Di seguito le modalità per iscriversi – Titolo: La scienza del possibile: Calvino ed il superamento delle due culture. Identificativo Iniziativa Formativa: 83473. Identificativo Edizione: 123210. I docenti che non hanno accesso alla piattaforma e tutti i non docenti interessati possono avanzare richiesta di iscrizione compilando la scheda che troveranno sui siti www.planetariumpythagoras.com e www.sait.it.
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 24 MAG – Non è stato un incendio casuale quello in cui è morto Giuseppe Latella, di 76 anni, il cui cadavere è stato trovato la notte del 14 settembre 2022 dai vigili del fuoco nel suo appartamento in via Nicola Furnari a Reggio Calabria.
In realtà l’anziano è stato ucciso.
Con l’accusa di omicidio e di incendio doloso, la polizia ha arrestato un 45enne, Roger Sagnipun, di nazionalità filippina, per il quale il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri.
A distanza di 8 mesi, le indagini della Squadra mobile, diretta da Alfonso Iadevaia, hanno consentito ai pm di fare piena luce su quello che sembrava un incidente domestico e che, invece, si è rivelato frutto di un’azione dolosa. Secondo l’accusa, infatti, Sagnip ha prima ucciso Latella soffocandolo e poi ha dato alle fiamme il suo appartamento provocando un incendio di vaste dimensioni ed una conseguente deflagrazione.
La sezione omicidi della Mobile è risalita all’uomo attraverso l’acquisizione e l’analisi di numerose telecamere, ma anche con intercettazioni telefoniche ed analisi di tabulati dopo che gli accertamenti medico legali avevano stabilito che la morte di Latella era da ricondurre ad una ostruzione meccanica delle vie respiratorie che aveva provocato anche delle microfratture maxillofacciali. Una volta esclusa la presenza di fumo nei polmoni della vittima, gli investigatori sono giunti alla conclusione che l’assassino avesse appiccato il fuoco dopo aver soffocato Latella. Le telecamere di videosorveglianza, poi, hanno consentito di ricostruire, quasi interamente, il percorso sia di andata che di ritorno di Sagnip, domiciliato, ai tempi, nei pressi della casa della vittima dove è entrato utilizzando le chiavi. L’indagato, infatti, conosceva Latella che era assistito da una badante, anche lei filippina, con la quale Sagnip aveva un rapporto di frequentazione.
La donna è stata iscritta nel registro degli indagati. La sua posizione è tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria che sta proseguendo le indagini per individuare il movente del delitto.
(ANSA).
Ricorso accolto, delibera annullata e riassegnazione al settore di competenza, nell’ambito della struttura comunale: questa, in estrema sintesi, la risultante della sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, in ordine al contenzioso occorso tra il dipendente Filippo Altomonte, assistito dagli avvocati Domenico Violi e Annunziato Antonio Denisi, e il Comune di Bova Marina. I fatti risalgono al 2021, quando l’amministrazione della cittadina del reggino aveva deliberato il trasferimento dell’Altomonte dal Settore tecnico, concernente il Servizio di Polizia Municipale, a quello amministrativo. Una disposizione contestata dal dipendente comunale, secondo il quale si era di fronte a un grave demansionamento. A sostegno della domanda di rassegnazione, Altomonte ha affermato come il trasferimento, che avrebbe violato una serie di articoli di legge, tra cui quello (art.7) della Legge Regionale 15/2018 – sulla scorta del quale il personale di Polizia Locale non può essere destinato allo svolgimento di attività e compiti distinti da quelli previsti dalla Legge Quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale. Ente, il quale, sosteneva Altomonte, nella risposta inerente alla sua richiesta, presentata in autotutela, di revocare il provvedimento della delibera di trasferimento, aveva indicato motivi riguardanti “criticità e divergenze con l’amministrazione”; motivazioni dissimili da quelle presenti nella delibera, consistenti in presunti procedimenti disciplinari a proprio carico. Una giustificazione, questa, asseritamente priva di fondamento, vista l’assenza di procedimenti di tal genere a carico dell’Altomonte. Una ricostruzione, quella del dipendente comunale, ovviamente smentita dall’Ente, il quale ha sostenuto come il provvedimento fosse dovuto a esigenze organizzative, che avevano comportato il ricollocamento del ricorrente nel settore amministrativo, al fine di sopperire a croniche carenze di personale ivi presenti, affermando, altresì, l’assenza di un demansionamento, visto il mantenimento, da parte di Altomonte, della qualifica di istruttore direttivo anche nel nuovo settore, nonché dell’indennità di vigilanza ed evidenziando, infine – attraverso un excursus relativo all’esistenza del Servizio di Polizia Municipale –, come quest’ultimo fosse stato dismesso per esigenze organizzative dell’Ente e che alcun intento ritorsivo, pertanto, poteva rinvenirsi nella scelta di assegnare il ricorrente al settore amministrativo. Una controversia, in ordine alla quale il procedimento cautelare si già era concluso con la sospensione provvisoria della delibera, che ha determinato l’accoglimento del ricorso, con l’oggetto della decisione attinente all’asserito dimensionamento subito da parte del ricorrente. Nello specifico, il giudice del lavoro Francesco De Leo, ha ritenuto il ricorso meritevole di accoglimento afferentemente all’annullamento della delibera di ricollocamento, che appare viziata, e ha disposto la riassegnazione effettiva e definitiva del dipendente al Settore tecnico – Servizio Polizia Locale, nella qualità di responsabile di quest’ultimo, condannando il Comune al pagamento delle spese..
Questa mattina, la Struttura Territoriale di Anas Calabria ha ospitato gli studenti dell’istituto comprensivo di Serrastretta (CZ), per commentare insieme il libro illustrato per bambini “Eroi sulla strada, in viaggio con Nico” che punta a sensibilizzare i più giovani sui temi della sicurezza stradale.
Francesco Caporaso, responsabile della ST Calabria, e Massimiliano Campanella, responsabile dell’area gestione A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’, hanno ospitato il sindaco di Serrastretta Antonio Muraca, il Primo Dirigente della Polizia di Stato Vincenzo Lombardo e il responsabile dell’Ufficio antinfortunistica della Polizia Stradale di Catanzaro, Francesco Genovese, che hanno parlato alla scolaresca dell’importanza del rispetto delle norme stradali volte alla tutela della sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Oggetto dell’incontro è stato anche il libro “Eroi sulla strada, in viaggio con Nico” che racconta il lavoro quotidiano del cantoniere Nico, attraverso gli occhi del figlio Carlo e della nipote Ludovica, due simpatici 12enni che affascinati da “mondo Anas” utilizzano i canali social per la diffusione dell’operato quotidiano di chi è impegnato nel monitoraggio e nella sorveglianza della rete stradale.
Il volume ricorda la nascita, nel 1830, con il re di Sardegna Carlo Felice, della figura del cantoniere, che aveva il compito di manutenere e controllare un ‘cantone’ della strada, per un tratto di circa 4 chilometri. Per svolgere questi incarichi i cantonieri dovevano abitare in case ubicate ai margini di ciascun cantone: la Casa Cantoniera. Per questo Nico diventa protagonista del libro, in considerazione del ruolo determinante che ha nel garantire la sicurezza di chi percorre le nostre strade.
Attraverso i racconti, emerge quella che è la mission aziendale: il lavoro di ciascuna figura professionale interna ad Anas, ingegneri, architetti, geologhi, geometri e cantonieri impegnati per “la Sicurezza della rete stradale per l’utenza”.
Questo è uno dei pilastri della strategia di Anas e questo progetto nasce proprio con lo scopo di sensibilizzare anche quella fascia di ragazzi tra gli 8 e i 12 anni, perché saranno i protagonisti delle strade di domani, futuri automobilisti, motociclisti e ciclisti. Buona parte degli incidenti si verifica per imprudenza o per ignoranza riguardo alle regole stradali, per questo motivo, è indispensabile educare i più piccoli su questa tematica. La particolarità dei contenuti rende questo libro ancora più speciale: gli argomenti trattati riguardano fatti realmente accaduti e progetti in cui Anas si dedica da anni. Abbiamo raccolto le testimonianze dei nostri colleghi cantonieri e li abbiamo trasformati in racconti e illustrazioni. Il libro è suddiviso in tre capitoli “Allerta neve”, “Mucche in galleria” e “La strada è la mia casa”. Che rappresentano anche tre passaggi temporali aziendali: il passato, ricordando la figura degli “stradini”, delle case cantoniere, delle divise che si utilizzavano; il presente, oggi il lavoro del cantoniere si svolge con tecnologie all’avanguardia.
L’esperienza vissuta con “Eroi sulla strada, in viaggio con Nico” è servita per diffondere alle nuove generazioni il senso più profondo della nostra mission, cioè offrire agli utenti strade sicure, sostenibili e innovative, pensate nel rispetto delle persone e degli animali, dell’ambiente, dei beni archeologici, culturali e artistici del nostro Paese.
UniRC: il Coro Polifonico aderisce alla IX edizione della Rassegna Nazionale dei Cori Universitari
Anche quest’anno, il Coro Polifonico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha aderito all’invito della IX edizione della Rassegna Nazionale dei Cori Universitari, che si è svolta nella splendida città di Urbino. Alla Rassegna hanno partecipato il Coro dell’Università di Firenze, il Coro dell’Università di Verona, quello dell’Università “G.D’Annunzio” di Chieti-Pescara, il coro “G. Pressacco” dell’Università di Udine ed infine il Coro 1506 dell’Università “Carlo Bo” di Urbino.
Nel corso dell’evento i coristi hanno avuto modo di accrescere il loro bagaglio di conoscenze musicali ascoltando prima la Lectio del M° Giovanni Bietti, uno dei migliori divulgatori musicali italiani, che ha parlato del rapporto tra la musica colta e la musica popolare, e poi partecipando al Workshop con il M° Mario Lanaro, grande formatore di tante generazioni di coristi. I Cori hanno dato vita alla festosa gara per l’aggiudicazione della Feluca d’Oro, l’ormai famoso copricapo degli studenti universitari che il Coro Reggino si è già aggiudicato una volta, due anni fa. Diretto in questa occasione dal M° Claudio Bagnato, il Coro della Mediterranea ha eseguito 3 brani che hanno riscosso molto successo.
Ad aggiudicarsi quest’anno la Feluca d’Oro è stato il Coro dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. La mattinata di domenica, tradizionalmente dedicata ai concerti nelle piazze, a causa del maltempo, si è svolta nel porticato del Cortile d’Onore di Palazzo Ducale. Il Concerto finale, ha avuto luogo nel pomeriggio nella Sala del Trono, all’interno del Palazzo Ducale. Il tema stabilito dagli organizzatori era la musica popolare ed il Coro dell’Università Mediterranea si è esibito in quattro brani “La Lancella”, “Billizzi ri Staiti”, “U ciucciu” e, per concludere, non poteva mancare “La Calabresella”.
La manifestazione si è conclusa con il brano “Ora la pace”, interpretato da tutti i Cori riuniti e diretti dal M° Lanaro.
Nuovo appuntamento con l’evento “La Calabria per Dante”, realizzato dall’associazione dall’Arpa (Associazione di Ricerca, Produzione ed Animazione del Territorio) in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta. Un progetto che celebra e valorizza il legame intenso e ancora in parte inesplorato che lega la Calabria, e i calabresi, a Dante Alighieri: un rapporto nato dagli approfondimenti del Vate fiorentino delle opere e della spiritualità di Gioacchino da Fiore, fondatore dell’Ordine florense, oltre che dalla sua permanenza a Cerenzia, dove avrebbe trascorso una parte del proprio esilio e abbozzato, addirittura, il progetto della Divina Commedia.
Dopo l’inaugurazione dello scorso 13 maggio, si procede con le conferenze-concerto, nelle quali si rintraccia un filo rosso che collega incredibilmente la poesia di Dante agli usi conservati nella musica popolare calabrese.
Giovedì 25 maggio nella Torre Aiutante del Castello di Carlo V alle 18 si terrà la conferenza-concerto Polifonie di Calabria con il gruppo Le Mystère des voix calabres.
“Nella Divina Commedia c’è tantissima musica, e Dante parla in continuazioni di voci, di canti, di armonia. Se nel Purgatorio sono prevalenti i cori all’unisono, con tutte le voci che intonano la stessa melodia, il Paradiso è il regno dell’armonia, rappresentata dal perfetto equilibrio e delicatezza che la nascente polifonia porta nella storia della musica europea – spiega il professore Danilo Gatto -. Tuttavia esisteva e si è tramandata fino a noi anche un’altra polifonia, quella folklorica, che in Calabria ha antichissime e incredibili testimonianze. Una polifonia di cui in buona parte si è perso l’uso, poiché era legata ad un mondo in cui il canto a più voci serviva per aiutare il lavoro, per stare assieme, per rinsaldare legami di affetto e vicinanza”.
Il nome dato al gruppo che si esibirà in questa seconda giornata di animazione delle mostre sulla Calabria e Dante non a caso è Le Mystere de voix calabres, con un chiarissimo riferimento alle celebri voci bulgare, ancora una volta sulla base di una scommessa o se si preferisce di un progetto: le polifonie calabresi hanno una bellezza, un fascino e una forza espressiva che merita di essere conosciuta, e vissuta in tutto il suo stupore e magia. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 27 maggio alle 18 con la conferenza concerto: “Gli strumenti musicali nella Divina Commedia e in Calabria” con il prof. Vincenzo Lavena e Antonio Critelli.
Il progetto “La Calabria per Dante” è stato inserito fra gli Eventi Culturali 2021 della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Eventi Culturali – Annualità 2021-DDG n°7864 del 29/07/2021), vuole essere un omaggio al contributo calabrese alla poetica dantesca.
Al Castello di Cosenza il Festival delle candele: ecco la nuova data
Il “Festival delle Candele”, giunto alla quinta edizione, ideato e diretto da Pietro Pietramala e organizzato da Svevo srl con il patrocinio del Comune di Cosenza, si terrà il 3 giugno al Castello Svevo di Cosenza. Le luci artificiali verranno spente e la struttura sarà illuminata da migliaia di candele, ad esaltare le antiche architetture, che per l’occasione ospiteranno attività artistico-culturali e di intrattenimento. Un appuntamento unico nel suo genere anche grazie alla partecipazione di artisti e musicisti nazionali: 20 i creativi coinvolti, che si cimenteranno in estemporanee d’arte, 18 le performances on stage e 10 le installazioni artistiche. Particolare attenzione verrà data alla lettura delle costellazioni, guidata dal Gruppo Astrofili Menkalinan, che descriveranno gli oggetti celesti ed i miti ad essi correlati, coadiuvati nel racconto dall’utilizzo di telescopi e fasci laser.
Spazio anche alla degustazione delle eccellenze calabresi, con il laboratorio “Food Experience” realizzato dalla Maccaroni Chef Academy di Corrado Rossi e con la partecipazione di esperti sommelier, che accompagneranno gli ospiti verso la scoperta dei vini del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, partner ufficiale del Festival. Tra le performance live in scena al festival ricordiamo “Carillon”, installazione vivente dell’artista Maria Dolores della compagnia Fuoco&Clownerie, la rappresentazione coreografica di un combattimento di cavalieri, muniti di spade di fuoco, a cura dell’associazione LUX Gladio e le performances esclusive di slackline, ad opera del funambolista Johnny rope.
Nella Sala delle Armi sarà presente un’installazione site-specific dell’artista Fio Marino e una mostra di tavole inedite a fumetti dell’illustratrice Angela Sancono. Nella Sala del Trono verrà esposta “Luci della ribalta”, una suggestiva installazione artistica ad opera dello stilista Giuseppe Cupelli, mentre l’associazione LUX Gladio curerà l’allestimento del Giardino del Pozzo, dedicato alla leggenda dei “Templari e Santo Graal”. Nella Sala Militare, Mario Vetere presenterà la sua mostra “Negativo è Positivo”, con cui gli ospiti potranno interagire grazie all’utilizzo degli smartphone. La tecnica utilizzata – negativoèpositivo® – è stata brevettata dall’artista. Fortemente innovativa ed unica al mondo, i disegni sono realizzati in negativo e senza l’ausilio di tecniche di fotoritocco. Tra le opere esposte, sarà presente inoltre una site-specific dedicata al Festival.
L’evento ospiterà inoltre live performances musicali: Daniele Sanfilippo e Deborah Perri con il loro raffinato progetto “ESOLUNE”; il cantautore Martelli, tra i finalisti di Italia’s got Talent 2022, che porterà il suo tormentone “BELLO BELLO; “La Luce dell’Est” – Omaggio a LUCIO BATTISTI: in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita dello straordinario artista, al Festival delle Candele si celebrerà l’incredibile repertorio del padre del pop italiano, con un trio di artisti composto da Sasà Calabrese, Simone Ritacca e Giuseppe Santelli.
I dj set saranno infine a cura di Luigi D’Alife.
L’evento si terrà i nei seguenti orari:
Sabato 3 giugno: 21:00 – 01:00
Il ticket di ingresso, acquistabile anche online, ha un costo di 10,00€, gratuito fino ai 6 anni.
Per l’occasione sarà intensificato il servizio navetta gratuito da/per il Castello Svevo.
La figura del poeta reggino Ibico sarà ancora una volta al centro di un incontro organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca Pietro De Nava nell’ambito del Maggio dei Libri 2023 promosso dal Ministero della Cultura e dal Comune di Reggio Calabria. Giovedì 25 maggio alle ore 16.,45 presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava a parlare del poeta reggino, così tanto celebrato nel mondo antico e di cui restano pochi frammenti e i versi di un poemetto più esteso, l’Ode a Policrate, riscoperto nel 1922, anno in cui fu pubblicato il Papiro di Ossirinco 1790 (con la speranza che i papiri egiziani ci restituiscano altri versi del poeta) saranno due studiosi di letteratura greca, il Prof. Claudio Meliadò, Ordinario di “Lingua e letteratura greca”, presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Messina e il Prof. Giuseppe Ucciardello, Ordinario di letteratura greca presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne della medesima università che nel corso delle sue ricerche si è occupato a lungo di epica e di lirica greca di tradizione papiracea (Saffo, Ibico, Simonide, Pindaro, Bacchilide, poesia adespota). A condurre l’incontro il Prof. Amos Martino, Responsabile del Centro Studi Anassilaos Glauco di Reggio per la cultura letteraria greca e latina. Ibico nacque a Reggio in data imprecisata, visse ed operò nel VI secolo. Egli era “figlio di Fitio secondo alcuni di Polizelo Messenio storiografo, secondo altri di Cerdante, reggino per stirpe”.
Doveva comunque appartenere ad una famiglia aristocratica se a lui fu offerta la tirannide della propria città I paremiografi antichi narrano del suo rifiuto da cui scaturì l’espressione “più ingenuo di Ibico” “Infatti egli pur potendo fare il tiranno andò via dalla patria”. Forse a causa di un tale rifiuto e per le conseguenze politiche che ne derivarono, il nostro poeta abbandonò Reggio e si diede a viaggiare per le città magnogreche e siciliote fino alla Grecia continentale e insulare inaugurando la figura del poeta itinerante e di corte. Il momento più importante della sua vita, ricordato dalle fonti, è comunque il viaggio e il soggiorno a Samo, presso il tiranno Polìcrate. Qualche tempo dopo l’arrivo a Samo di Ibico, negli anni della tirannide di Policrate (533-522 a.C.), dovette giungere nell’isola anche il poeta Anacreonte.
Quanto tempo il nostro Ibico abbia trascorso a Samo non è facile dire. Tutte le testimonianze concordano invece – sia pure con particolari diversi – sulla sua morte violenta ad opera di banditi. Scrive Suda “Aggredito dai briganti in un luogo deserto, disse che le gru, che in quel momento passavano volando, sarebbero state le sue vendicatrici. Ed egli venne assassinato. Dopo di ciò uno dei briganti, avendo visto in città delle gru disse “guarda le vendicatrici di Ibico”. Avendo un tale ascoltato e avendo mosso l’accusa per ciò che era stato detto, fu confessato il fatto e i briganti pagarono la pena. Sicché da ciò è derivato anche un proverbio “Le gru di Ibico”. Quello che le fonti non specificano è la località dove avvenne il misfatto: in Calabria, a Crotone o più verisimilmente a Corinto. Un anonimo epigrammatista dell’Antologia Palatina (VII, 714) parla del sepolcro di Ibico a Reggio ma tale tomba, in realtà, come dimostrato dallo stesso Franco Mosino, potrebbe essere un cenotafio eretto al poeta in età ellenistica.
Reggio Calabria, Versace puntualizza”Dobbiamo essere in grado di coniugare legalità e sviluppo”
“Noi dobbiamo essere in grado di coniugare il tema della legalità con quello dello sviluppo. Solo così saremo in grado di proporre al territorio ed alla comunità un modello vincente in grado di contrapporsi in maniera netta, ed efficace, ai tentacoli dell’economia mafiosa, offrendo ai cittadini una via autentica e percorribile da seguire sulla strada di una crescita sostenibile, economicamente e socialmente, dell’intera comunità cittadina”. E’ quanto ha affermato il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana intervenendo a Palazzo Alvaro nel corso dell’incontro dal titolo “Interdittiva antimafia, tra controllo giudiziario e prevenzione collaborativa. I riflessi sull’economia del territorio”, organizzato dalla Camera Penale di Reggio Calabria e da Aiga – sezione di Reggio Calabria.
All’incontro, tenutosi nella Sala Perri del Palazzo della Città Metropolitana, erano presenti le massime autorità del sistema giudiziario cittadino. Ai saluti degli organizzatori e dei tanti ospiti presenti, sono seguiti gli interventi del Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, della Presidente del Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione Natina Pratticò, del Sostituto Procuratore Stefano Musolino, e dei docenti dell’Università Mediterranea, Ettore Squillaci e Natale Polimeni.
“Confronti di straordinaria qualità come quello odierno – ha affermato ancora Versace – in grado di mettere allo stesso tavolo soggetti e professionalità differenti e complementari, hanno il merito di riaccendere i riflettori su un tema annoso ma quanto mai attuale. Il sistema delle interdittive antimafia è infatti uno dei gangli centrali attraverso i quali la giustizia riesce a incidere sul tessuto economico ed imprenditoriale di un territorio, tentando di riportare gli aspetti legati alle attività produttive sul binario della legalità e dell’economia virtuosa. Concordo quando si afferma che la sfida dello Stato oggi è quella di far funzionare le aziende che rientrano nel sistema della legalità. E’ un aspetto fondamentale per contrapporsi ai modelli criminali che proprio attraverso le aziende infiltrate esercitano il controllo sociale del territorio. Ma è chiaro che per fare ciò servono le giuste professionalità, i mezzi necessari ed anche strumenti normativi utili ed al passo con i tempi”.
“Per questo ritengo importante l’occasione di confronto promossa dalla Camera Penale reggina e dalla sezione locale dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, che ringrazio per l’opportunità che ci offrono. Un plauso quindi a chi ha voluto, con grande lungimiranza, proporre questo genere di confronto, in particolare in un territorio come il nostro dove il tema delle interdittive riveste una grandissima rilevanza sociale. La speranza – ha concluso Versace – è che, come già accaduto in altre occasioni, da Reggio Calabria possa levarsi una piattaforma programmatica in grado di proporre al legislatore nazionale anche dei migliorativi dell’attuale sistema. Non c’è dubbio che le autorevoli voci che hanno avuto l’occasione di prendere parte all’incontro odierno siano assolutamente in grado di proporre aggiornamenti normativi utili a programmare una riforma di questo settore”.