A causa di un incidente stradale, è temporaneamente chiusa la statale 106 ‘Jonica’ (km 204,450) a Cropani Marina, in provincia di Catanzaro. Nel sinistro, che ha coinvolto un veicolo leggero, una persona ha perso la vita. Sul posto sono presenti le squadre Anas, il 118 e le Forze dell’Ordine per la gestione dell’evento e per consentire il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile.
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“Si è concluso positivamente, con il decreto a firma del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, Antonella Iunti, il procedimento per l’intitolazione della Scuola Secondaria di Primo Grado di Motta San Giovanni al professore Nicodemo Branca”.
Ad annunciarlo sono il sindaco Giovanni Verduci e l’assessore alla Pubblica istruzione Sonia Malara a margine di un incontro avuto con la dirigente scolastica Margherita Sergi e la famiglia Branca. “Siamo molto contenti di aver raggiunto questo risultato – dichiarano gli amministratori comunali – consapevoli di aver interpretato ed esaudito un desiderio non solo della famiglia ma dell’intera comunità. Studenti, donne e uomini che adesso magari si trovano anche lontano dal nostro territorio, che dalla fine degli anni sessanta e fino al 1996, hanno avuto nella figura del vicepreside, e instancabile professore di educazione tecnica, un punto di riferimento. Grazie all’attenzione, all’impegno e alla sensibilità della dirigente scolastica Margherita Sergi, del Consiglio d’Istituto e del Collegio dei docenti, entro maggio potremo finalmente organizzare una manifestazione per legare per sempre il nome Nicodemo Branca alla scuola di Motta San Giovanni”.
“L’Amministrazione comunale – aggiunge l’assessore Malara – è impegnata a mantenere vivo il ricordo di quanti, negli anni, hanno contribuito alla crescita sociale e culturale della nostra comunità rappresentando un esempio da seguire. Le scelte compiute per la toponomastica comunale e per l’intitolazione di alcuni edifici pubblici, sono state sempre alimentate da questo spirito ed è per questo motivo che abbiamo chiesto alla dirigente scolastica Margherita Sergi di valutare la possibilità di avviare le procedure per l’intitolazione alla memoria del professore Branca della scuola di Motta, ottenendo subito la massima disponibilità”.
“Il nostro concittadino Nicodemo Branca – ricorda invece il sindaco Verduci – è stato vicepreside e fiduciario per ventidue anni della scuola media di Motta San Giovanni (oggi facente parte dell’Istituto Comprensivo Montebello Jonico – Motta San Giovanni). Negli anni, intere generazioni di ragazzi sono stati suoi alunni. Dal suo arrivo e fino al giorno del suo pensionamento, tutti i ragazzi che hanno frequentato la scuola a Motta lo hanno avuto come professore e come educatore. È stato una guida indispensabile ed utile per le famiglie e per i colleghi docenti, un collaboratore prezioso per tutti i Capi d’Istituto che si sono succeduti e che hanno sempre riconosciuto l’importanza del suo ruolo, tanto da tributargli, in occasione del pensionamento, un encomio solenne trasmesso all’allora Provveditore agli Studi”. “In occasione della cerimonia che stiamo organizzando – concludono il primo cittadino e l’assessore – chiederemo la collaborazione degli ex alunni e degli ex colleghi per recuperare testimonianze, aneddoti, fotografie e quanto altro possa essere utile a far capire alle nuove generazioni il sincero e genuino sentimento di gratitudine che lega la nostra comunità al professore Nicodemo Branca”.
Le parrocchie gemellate di San Sperato e Mosorrofa con la collaborazione delle altre parrocchie (Cardeto, Cataforio, Cannavo, Pavigliana, San Cristoforo) della Vallata del Sant’Agata, accogliendo l’invito del centro nazionale del MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica), organizzano per Giovedì 4 Maggio 2023 alle ore 19.00 presso la Chiesa San Domenico a Sala di Mosorrofa (RC) la Veglia di preghiera dedicata a San Giuseppe. “Lavoro e orizzonti di speranza. Nuove generazioni e cura della sicurezza” è il titolo. La stessa vuole innestarsi in un orizzonte cristiano di speranza, cercando di declinare la tematica della cura innanzitutto nelle relazioni che si intrecciano in ambito lavorativo; negli standard di sicurezza, vista la quota scandalosa di morti bianche ed infortuni nei luoghi di lavoro.

Alla luce del crescente fenomeno dei morti sul lavoro e dell’impressionante e devastante, sia per l’economia che per la stessa vita dignitosa dei lavoratori, vulnus del lavoro nero e del lavoro sottopagato che impera in Calabria, coscienti che anche la criminalità si nutre e cresce in quest’humus la Vallata del Sant’Agata vuole affidarsi alla preghiera e alla riflessione per sensibilizzare la popolazione al problema. Presiederà la Veglia Don Luca Mazza neo Parroco di Cardeto e sarà concelebrata dai parroci delle parrocchie partecipanti presenti. Tutti sono invitati a partecipare e a condividere le esperienze personali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro o anche riferire di episodi particolari di sfruttamento del lavoro nero perché possano essere di esempio educativo. Aprire gli occhi è importante in chiave preventiva e ogni occasione per accrescere le conoscenze di queste realtà è un passo avanti per ridurre questi fenomeni.
Il “frutteto Calabria”, al Macfrut in corso a Rimini di distingue per qualità e varietà ma – riferisce Coldiretti – si assiste, come già dimostrato nel corso del Villaggio Contadino di Cosenza, anche ad una strage della frutta con i drammatici dati sui consumi e sulla scomparsa di piante di agrumi, mele, pere, pesche, ciliegie e albicocche in atto lungo tutta la Penisola che mette a rischio il clima, l’ambiente, il territorio e la salute degli italiani. I cittadini hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura che crollano del 9% in quantità rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo. Nel 2022 cala al 16,8% la quota di popolazione di 3 anni e più che ha consumato giornalmente almeno 4 porzioni di frutta e/o verdura che ora si colloca su livelli significativamente più bassi rispetto a quanto registrato nel periodo 2015-2018, quando tale indicatore raggiungeva quasi il 20% secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del rapporto sul benessere dell’Istat.
Ma il frutteto Calabria si difende e secondo i dati ISTAT è cosi composto almeno per le principali varietà:
melo 1074 aziende per 453 ettari, pero 731 con 168 ha, pesco 774 e 1571 ha, nettarina 243 con 1016 ha, albicocco 560 e 734 ha, ciliegio 738 con 382 ha, susino 373 e 87ha, fico 1246 con 777 ha, actinidia 959 con 2.562 ha, arancio 8.385 e 10.790 ha, clementina 3827 con 9.792 ha.
Il brusco calo dei consumi– sottolinea la Coldiretti – ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana. Un dato ancora più allarmante, siamo intorno ai 250 grammi di consumo medio pro capite – denuncia Coldiretti – se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate, con una potenziale esplosione della spesa sanitaria. In controtendenza rispetto al dato generale si registra un aumento degli acquisti direttamente dal produttore e nei mercati contadini, secondo un’analisi effettuata da Fondazione Campagna Amica nella rete di vendita diretta degli agricoltori. A spingere le vendite della frutta locale è soprattutto – spiega Coldiretti – la garanzia della stagionalità e della maggiore genuinità e freschezza del prodotto che, non essendo soggetta a lunghi tempi di trasporto, dura di più e, conseguentemente, azzera gli sprechi, rispetto soprattutto a quella proveniente dall’estero, spesso anche di minore qualità.
Fundraising del Centro Calabrese di solidarietà: tutto pronto per il secondo evento
Dopo il riuscito evento dello scorso 4 dicembre – un emozionante spettacolo destinato alla raccolta fondi da destinare al centro antiviolenza e casa rifugio “Mondo Rosa” che nel 2022 ha festeggiato i dieci anni di attività – il settore Fundraising del Centro Calabrese di solidarietà si prepara ad un secondo appuntamento con la solidarietà e l’accoglienza all’insegna del motto “Aiutaci ad aiutare”. Un’altra occasione speciale, questa volta per festeggiare la grande famiglia del Centro Calabrese di Solidarietà che spegne 37 candeline. Un compleanno da trascorrere in famiglia, per guardare alla storia e all’esperienza di questo luogo capace di trasformare le fragilità in opportunità, che sa accogliere accompagnare verso la rinascita.
Una serata ancora più emozionante dettata dalla presenza di due figure molto importanti per il Centro, legate dall’amore e dalla vicinanza in tutte le sue declinazioni, che rappresentano passato, presente e futuro di una storia di valori e sentimenti profondi che continua ad essere scritta ogni giorno: l’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, e l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago. “Stare al Centro” – il titolo dell’evento che si terrà mercoledì 17 maggio al Teatro Comunale di Catanzaro, a partire dalle 18.30 – significa proprio “essere al centro dell’attenzione”, essere sempre visibili agli occhi di chi è sempre pronto ad ascoltare bisogni, paure e soprattutto speranze, in un percorso anche difficile da compiere ma che non si compie mai in solitudine. I particolari della serata saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà venerdì 5 maggio alle ore 11 nel foyer del Teatro Comunale, alla presenza dei referenti del settore Fundraising del Centro, e della presidente Isolina Mantelli.
È temporaneamente chiusa la strada statale 107 ‘Silana Crotonese’, in entrambe le direzioni (km 83,000) a causa un incidente avvenuto nel territorio comunale di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Per cause in corso di accertamento, nel sinistro, che ha coinvolto un mezzo pesante ed un’autovettura, una persona ha perso la vita. Al momento il traffico veicolare viene deviato lungo la viabilità locale con indicazioni sul posto. Sul posto sono presenti Anas, 118 e Forze dell’Ordine per consentire le operazioni di ripristino e della normale transitabilità appena possibile.
La politica per definizione deve primariamente occuparsi di garantire tutti quei servizi tangibili che rendano migliore e più semplice la vita delle comunità che amministra. Non c’è soddisfazione più grande, quindi, quando si può annunciare di aver raggiunto risultati che permettano ai bambini di un territorio, di riappropriarsi di strutture che aiutino la loro crescita, implementando lo sport tra le altre attività che svolgono attraverso la scuola. L’Amministrazione Comunale di Cinquefrondi, infatti, comunica ufficialmente che, dopo decenni, è stata rimessa in sicurezza e ristrutturata la palestra scolastica della scuola primaria Francesco Della Scala. Da oggi in poi quindi, il corpo docente potrà finalmente smettere di arrangiarsi facendo praticare piccole attività in aula, oppure peggio ancora saltando le ore di educazione fisica e avrà a disposizione come opportuno che sia, un luogo adibito a svolgere questa funzione. L’assessora alla pubblica istruzione Roberta Manfrida al riguardo si è espressa così: l’inclusione in tutte le sue forme, passa anche attraverso lo sport, le attività sane, e tutte quelle forme di confronto e aggregazione che il corretto insegnamento delle discipline sportive siano esse atletiche o sport di squadra aiutano a formare. La scuola deve essere per antonomasia il mezzo attraverso cui veicolare tali comportamenti, e siamo felici che la nostra Amministrazione possa contribuire in questo percorso“. Il sindaco Conia: “la palestra è rimasta chiusa per decenni e si diceva che non vi sarebbero state soluzioni, con tenacia e caparbietà ed importanti investimenti oggi invece riconsegniamo alla scuola una palestra funzionale. I nostri anni di amministrazione si stanno caratterizzando proprio per le tante sfide vinte e per essere riusciti a rompere la rassegnazione”.
Ha avuto luogo ieri nella Città del Formaggio 2022, a Pandino in provincia di Cremona, l’evento di premiazione della decima edizione del CaseoArt-Trofeo San Lucio, concorso organizzato da Asso Casearia Pandino per premiare l’eccellenza dell’arte lattiero-casearia in Italia. Il CaseoArt-Trofeo San Lucio è tra i più prestigiosi concorsi caseari d’Europa e si svolge ogni 2 anni (la prossima edizione è fissata per il 2025).
Oltre 150 tecnici casari, 310 formaggi prodotti suddivisi in 24 categorie sulla base del tipo di latte (vacca, capra, pecora, bufala e asina), del processo tecnologico, della stagionatura e alla tipologia di affinamento e valutati da una super giuria tecnica costituita da 50 assaggiatori e 80 maestri esperti assaggiatori dell’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio), chiamati a valutare l’aspetto visivo, olfattivo, gustativo e tattile dei formaggi codificati e anonimi in gara ma anche la difficoltà di produzione e gli aspetti organolettici. Oltre alla super giuria tecnica anche la giuria popolare: oltre 300 le persone coinvolte e più di 2.800 gli assaggi effettuati al fine di valutare e determinare l’aspetto di gradimento generale da parte del consumatore.
Nell’ambito di questa edizione, nell’incantevole cornice del Castello Visconteo di Pandino, per la prima volta in 20 anni, è stato premiato un Maestro Casaro calabrese. Si tratta di Paolo Pignataro che ha ottenuto il terzo posto nella categoria Formaggio di Latte di Vacca Stagionato da 31 a 90 giorni con il formaggio “Magnogreco”.
Si tratta di un formaggio con una stagionatura di 46 giorni che ha una forma cilindrica regolare con un leggero incavo centrale sulla faccia superiore ed una crosta canestrato di colore giallo chiaro con leggera muffettatura bianca. Il colore della pasta è avorio uniforme e l’occhiatura è irregolare piccola. L’odore è mediamente intenso mentre il sapore è dolce, poco acido e salato con una intensità complessiva medio-bassa. Buono l’aspetto della forma, la struttura, la consistenza al tatto, l’aroma ed il gusto. Per quanto riguarda l’indice di gradimento all’acquisto il “Magnogreco” ha ottenuto valori alti.
Il vincitore dei vincitori, ovvero tra i casari premiati, colui il quale ha conquistato la Supercoppa è stato Alberto Rossi del Caseificio Granarolo SpA con il formaggio Gorgonzola DOP Piccante di una volta. Ma tra i premiati nell’edizione di quest’anno, oltre al calabrese Paolo Pignataro anche i Maestri Casari della Cisalpino, della Valgrana e della Zanetti ecce. cc.
La Storia di questo giovane Casaro nato nell’87 parte dal nonno Paolo che, negli anni ’30, fa nascere a Terravecchia una delle prime Aziende Agricole Zootecniche del territorio. Negli anni ‘70 l’Azienda viene tramandata al figlio Francesco Pignataro, anche lui allevatore e casaro, il quale iniziò un lavoro di selezione della mandria per ottenere latte di alta qualità e migliorare la produttività degli animali grazie all’apporto scientifico di tecnici del settore. Nei primi anni 2000 Paolo Pignataro, nipote di Paolo e figlio di Francesco, prese le redini dell’Azienda e nel 2018 introdusse due grandi novità realizzando il Caseificio Artigianale ed il Punto Vendita Aziendale a Cariati (CS).
«Devo dire che ho avuto molto piacere quando ho visto l’iscrizione del Maestro Casaro Paolo Pignataro. Avere nel nostro concorso una tipologia di formaggio di qualità qual è il suo formaggio “Magnogreco” è stata per noi una bellissima sorpresa che ci è piaciuta molto. Non è un formaggio così conosciuto nel nord e nel centro Italia ma è un formaggio, come si è visto, molto apprezzato» ha commentato Daniele Bassi, presidente Asso Casearia Pandino e maestro assaggiatore ONAF che poi ha concluso dichiarando che «nella prossima edizione del 2025 speriamo di riavere tra i concorrenti ancora il Maestro Paolo Pignataro».
«Sono onorato di essere qua oggi. È stato premiato non solo il formaggio ma anche il lavoro che c’è dietro, un lavoro che richiede impegno e tanti sacrifici ma che riesce a dare anche grandi soddisfazioni. Ricevere per me questo premio è un onore ma anche uno stimolo a migliorare il percorso di qualità che ho intrapreso» ha dichiarato il Maestro Casaro Paolo Pignataro.
All’evento di premiazione ha voluto essere presente anche l’Avv. Franco Lucente, di origini catanzaresi, è stato eletto nello scorso febbraio per la seconda volta Consigliere Regionale e, dallo scorso mese di marzo è Assessore ai Trasporti ed alla Mobilità Sostenibile in Regione Lombardia. Proprio l’Ass. Regionale Franco Lucente ha voluto premiare il Maestro Casaro Paolo Pignataro. Queste le sue dichiarazioni: «Intendo esprimere i miei complimenti all’Asso Casearia Pandino per aver ideato un concorso che, ogni due anni, ormai da vent’anni, premia l’eccellenza lattiero casearia del nostro Paese come quella calabrese del “Magnogreco”. Un bravo va a Paolo Pignataro per aver deciso di far conoscere i buoni prodotti calabresi anche fuori dai confini della madre terra e poi per il premio ottenuto. È il primo calabrese ad ottenere questo importante riconoscimento e questo rappresenta un motivo di gioia anche per me che da sempre rivendico le mie origini calabresi con orgoglio».
Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione Calabria Excellent non ha nascosto la sua soddisfazione: «La Calabria rappresenta una eccellenza sempre in crescita nel settore dei formaggi e, quest’anno, voglio ricordarlo, ci siamo tolti una bella soddisfazione perché nella classifica dei formaggi più buoni al mondo pubblicata lo scorso febbraio da TasteAtlas, 8 formaggi nei primi 10 sono italiani, 17 nei primi 50, sono italiani e la Calabria è presente in classifica con il Caciocavallo Silano. Abbiamo realtà in crescita come il Pecorino Crotonese DOP e difendere e valorizzate questo patrimonio è, per tutti noi calabresi, mai come oggi un dovere. Oggi viene premiato per la prima volta un Maestro Casaro calabrese al Caseo-Art Trofeo San Lucio. Grazie, quindi, a Paolo Pignataro che è iscritto alla nostra Associazione. Il formaggio “Magnogreco” rappresenta una eccellenza per la nostra Calabria così come lo è l’amico Ass. Franco Lucente che ringrazio perché oggi ha voluto fortemente onorarci della sua presenza per premiare personalmente Paolo».
La proposta musicale originale e innovativa del Sextet Impossible chiuderà sabato 6 maggio, la rassegna sinergia 47, promossa dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce aps, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi culturali 2021 della Regione Calabria. Appuntamento alle ore 21.15, al teatro Manfroce di Palmi per l’ultimo spettacolo di una stagione di grande successo.
Musica classica, da film, tzigana e sud americana. Quindi non solo musica da camera. Così Annalisa Biancofiore (Soprano), Dahl Ah Lee (Violino), Marcos Palombo (Sassofono), Paolo De Angelis (Chitarra), Cristiano Lui (Fisarmonica) e Piero Ranucci (Contrabbasso) intratterranno il pubblico, proponendo un nuovo modo di ascoltare celebri colonne sonore di capolavori del cinema.
Le note di Mozart, Chopin, Brahms, Bizet, i virtuosismi di Astor Piazzolla, le melodie di Nino Rota e brani tratti da “Il favoloso mondo di Amelie” e da “Il Postino”, ecco alcune delle esecuzioni che certamente sorprenderanno il pubblico. Un viaggio appassionante e inedito, denso di emozioni e suggestioni che nella vita sarebbe impossibile sperimentare e che invece attraverso la musica e l’arte può essere vissuto.
«Sabato chiuderà in bellezza questa 47^ edizione della rassegna Synergia. Con ben 19 spettacoli – ha spiegato Antonio Gargano, presidente dell’associazione Amici della Musica Antonio Nicola Manfroce aps di Palmi – quest’anno abbiamo raggiunto un altissimo livello qualitativo. Un impegno che è stato ripagato dall’entusiasmo del nostro pubblico, cresciuto con noi. Siamo già al lavoro per chiudere il ricco cartellone della prossima stagione. Synergia 48^ spazierà ancora una volta tra tanti generi, musica, opera, danza e prosa con compagnie e nomi di assoluto rilievo. Al via dal prossimo 7 agosto a Gioia Tauro e poi dal 22 ottobre al teatro Manfroce di Palmi per un cartellone ricco scandito da ben 23 spettacoli», ha concluso Antonio Gargano, presidente dell’associazione Amici della Musica Antonio Nicola Manfroce aps di Palmi.
Una produzione importante, con la drammaturgia di Katia Colica e la regia di Matteo Tarasco, che vede in scena Americo Melchionda nelle vesti del grande intellettuale, Maria Milasi che interpreta l’amata madre Susanna, e Andrea Puglisi che veste i panni del giovane fratello Guido.
Dopo un primo studio presentato lo scorso dicembre, nell’ambito del Globo Teatro Festival, la compagnia reggina propone il nuovo spettacolo nella sua versione definitiva – con le scenografie di Lazzaro-Melis, i costumi di Malaterra, musiche di Antonio Aprile – nel prestigioso teatro cittadino, prima tappa di una lunga tournée che la vedrà nei prossimi mesi in varie location nazionali.
In “PPP Amore e lotta” è rappresentato un Pasolini intimo, nell’intreccio familiare con la madre e il fratello, morto giovanissimo durante la guerra partigiana. Un particolare della sua vita personale che qui viene raccontato in un’atmosfera surreale e atemporale, mentre lo spettatore si chiede se il protagonista in scena sia già morto o stia solo sognando.
Pasolini si racconta tra la confusione del tempo perduto, annebbiato, e la certezza di una grinta che mescola amore e lotta. I sogni di Pier Paolo, ma anche i suoi incubi e i suoi desideri, trasformano la scena in un drammatico caleidoscopio di presenze attraverso la tenerezza disperata di un uomo, di un poeta, di un fratello e di un figlio, strappato tragicamente alla sua vita.
Il regista Matteo Tarasco, figura di spicco del teatro italiano, molto noto anche a livello internazionale, sottolinea che lo spettacolo “non vuole essere semplicemente un omaggio alla memoria di Pier Paolo Pasolini, ma si configura come un viaggio nella memoria di tutti noi. “PPP Amore e lotta – Dico il vero”, ci invita a lottare per il nostro amore e ad amare la lotta, sempre”.
Americo Melchionda interpreta in maniera impeccabile un Pasolini inedito, a tratti smarrito, confuso, ma allo stesso tempo forte e tagliente come “la verità” invocata e affermata dai protagonisti; Maria Milasi è la madre dolente e appassionata, che ha perduto ora due figli, e Andrea Puglisi veste i panni del giovane idealista Guido, vittima della guerra fratricida tra partigiani.
Uno spettacolo straordinario, con un testo denso, emotivamente coinvolgente, ricco di riferimenti storici ma anche psicologici, e che si accosta a una figura cardine del Novecento italiano con profondità e rispetto, donandone una interpretazione assolutamente originale e particolare.
La compagnia Officine Jonike Arti è attualmente riconosciuta dalla Regione Calabria come Impresa di Produzione Teatrale e questo spettacolo è co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 – Avviso pubblico per il finanziamento di programmi di Produzione Teatrale della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.