“Se avessi avuto intenzione di uccidere lo avrei colpito quando stava per terra o mi sarei portato una pistola o un coltello. Anche io sono una vittima mi hanno mandato allo sbaraglio. Mi scuso con la famiglia di Davide, con la popolazione crotonese e bolognese e tutta Italia”. A dirlo Nicolò Passalacqua, il giovane che ha ridotto in fin di vita Davide Ferrerio, nel corso dell’udienza del processo con rito abbreviato che si è celebrato davanti al gup del Tribunale di Crotone, Elvezia Cordasco. Il 21enne di Bologna si trova in coma irreversibile dopo l’aggressione. Passalacqua è stato interrogato per circa due ore rispondendo alle domande del pm Pasquale Festa, del suo avvocato Salvatore Iannone e dei legali delle parti civili, Fabrizio Gallo per la famiglia Ferrerio, Jacopo Abruzzo per il Comune e Marina Cizza per la provincia. L’imputato ha ricostruito l’aggressione, ma anche le fasi precedenti e successive non senza contraddizioni. Ha detto che dopo aver saputo del messaggio inviato da Alessandro Curto – l’uomo di 31 anni che faceva la corte via social alla minorenne di cui lui era invaghito e che per sviare da se le attenzioni ha scritto “ho la camicia bianca” – è scattato verso l’unica persona presente in strada con la maglia bianca, ovvero Davide. “C’era solo lui – ha detto – con la maglia bianca. Volevo chiarire, ma lui è scappato. Se non fosse scappato … L’ho preso per il bavero e l’ho fatto girare, gli ho dato un calcio alle costole e poi un pugno sulla tempia”. Passalacqua ha detto che non ha usato alcun tirapugni né ne aveva uno e che, nonostante sapessero che lo spasimante della 17enne fosse un uomo di 30 anni non si è reso conto, quando ha fermato Davide, di avere davanti un ragazzo di 20 anni perché lo ha visto solo per pochi secondi prima di colpirlo. Tra le contraddizioni emerse nelle parole di Passalacqua anche quelle relative alle fasi successive. “Perché non mi sono girato a vedere come stava Davide dopo che era caduto a terra? Perché ero impaurito” ha detto aggiungendo di essere in ansia per la ragazza 17enne e per sua mamma “perché stavano male” ma “anziché portarli in ospedale siamo andati a mangiare un cornetto”. “Passalacqua – ha detto l’avv. Iannone – ha detto la verità spiegando che la donna gli aveva fatto intendere che c’era una persona che scriveva alla figlia e che bisognava chiarire la vicenda. Non ha usato alcun tirapugni. Abbiamo ottenuto per l’udienza del 21 aprile di poter mostrare il video dell’aggressione per ricostruire precisamente tutta la vicenda”. “Credo – il commento dell’avv. Gallo – che le frasi pronunciate da Passalacqua nel corso del suo interrogatorio siano assolutamente offensive nei confronti della famiglia di Davide. Lui credeva di non aver fatto nulla. Lui ha detto di aver sferrato quei colpi solo perché era nervoso e poi ha avuto paura perché in ansia per la ragazza e sua mamma che dopo aver visto l’aggressione stavano male, ma sono andati alla cornetteria invece di recarsi in ospedale”. Il processo si concluderà il prossimo 21 aprile. Il pm ha chiesto di poter svolgere in quell’occasione le conclusioni con la richiesta di condanna per poter aver più tempo per valutare le dichiarazioni di Passalacqua. (ANSA).
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Le emozioni guidano i nostri comportamenti e determinano le nostre scelte, per questo bisogna imparare a gestirle. Ma non è semplice e così scontato come sembra. Per prima cosa, infatti, bisogna saperle riconoscere e individuarle, dare il giusto nome ad ogni emozione. Divenire consapevoli di ciò che abita dentro di noi ci rende più sicuri e ci aiuta ad affrontare meglio le difficoltà della vita. Di questo ha parlato il dott. Stefano Rossi, il quale con un approccio empatico e interattivo con i ragazzi, ha valorizzato le ferite e le ombre che connotano il vissuto di ciascun essere umano. I ragazzi delle prime classi del liceo Rechichi hanno ascoltato con attenzione e rivolto domande allo psicopedagogista tra i più noti in Italia. Rossi è oggi tra i massimi esperti di didattica cooperativa, classi difficili ed educazione emotiva; collabora con la casa editrice “Pearson” con la quale ha pubblicato diversi saggi e che adotta il Metodo Rossi in numerosi testi scolastici; collabora con la rivista Focus Junior dove scrive sull’educazione delle emozioni, è spesso ospite della radio RTL 102.5 per parlare di scuola e genitorialità, è oggi il formatore più richiesto nella scuola italiana sul tema della didattica cooperativa e delle classi difficili e, con il Centro Didattica Cooperativa che dirige, ha già formato 600 scuole e oltre 80 mila docenti; si occupa anche di consulenza e formazione di genitori.
Ha parlato a tu per tu con i ragazzi evidenziando come è solo la forza della resilienza che converte le piaghe in pietre preziose, trasformando, come ha spiegato efficacemente il nostro relatore, la “paura nemica” in “paura amica”, “la cultura del risultato” con “la cultura dell’impegno”, “il lupo dell’aggressività” con “il lupo dell’ empatia”.
Un dialogo aperto su come affrontare l’ansia nella società della prestazione. Un messaggio importante per i ragazzi che spesso di trovano disorientati nel dover affrontare le sfide quotidiane. Un invito a non tradire mai se stesse e «non dire si all’altro che sia un no a noi stessi». Così l’esperto li ha messi in guardia dai rischi dei social. Dal cyberbullismo al Revenge porn. Un mare di cattiveria nel quale i ragazzi non sanno ancora navigare. Ne sono usciti arricchiti e consapevoli che non devono lasciarsi usare dai social ma imparare a usarli. Un incontro voluto dalla dirigente Francesca Morabito per dare ai ragazzi sempre più strumenti e supporto per crescere consapevoli e pronti ad afforntare le sfide di ogni giorno.
Il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha accolto questa mattina i rappresentanti della Leonida Edizioni, promotori di uno scambio culturale tra Italia ed Armenia avviato dalla casa editrice reggina in collaborazione con l’ambasciata armena e i rappresentanti istituzionali coinvolti.
All’incontro, insieme a Versace, hanno preso parte il Direttore di Leonida Domenico Polito, l’editore della casa editrice armena Actual Art Mkrtich Matevosyan e Grigor Ghazaryan, docente di Italianistica presso l’Università Statale di Yerevan.
“Un onore per noi poter dare il benvenuto alla delegazione di intellettuali armeni che si trovano in visita nella nostra Città” ha affermato Carmelo Versace accogliendo gli ospiti. “Questo scambio di carattere culturale si inserisce perfettamente in quelli che sono gli intendimenti contenuti nelle linee di mandato che puntano rinsaldare i rapporti internazionali della nostra città, dando forza a progetti culturali di alto spessore in grado di generare relazioni con popoli che guardano al nostro territorio con molto interesse”.
“Siamo da sempre convinti che la cultura sia uno straordinario veicolo per fare in modo che le nostre bellezze possano essere conosciute al di fuori dei confini regionali e nazionali, costituendo non solo un’occasione per la promozione del nostro territorio, ma anche un arricchimento in termini di relazioni, di contaminazione positiva e di crescita culturale del territorio”.
“Ringrazio gli autorevoli rappresentanti del mondo culturale armeno che stanno dedicando una specifica attenzione al nostro territorio. Sono convinto – ha concluso il sindaco facente funzioni – che ritornando nel loro paese avranno modo di proporre una narrazione differente rispetto a quella negativa che per lungo tempo ha caratterizzato la nostra regione, aprendo nuove opportunità per un racconto nuovo e positivo che può fare tanto bene al nostro territorio”.
(ANSA) – ROMA, 06 APR – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Scilla, in provincia di Reggio Calabria, e l’affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria, per un periodo di diciotto mesi. Lo rende noto il comunicato di Palazzo Chigi. (ANSA).
A seguito dell’operazione “Nuova Linea”, il Comune era già stato coinvolto in attività investigative condotte dal Comando Provinciale di Reggio Calabria che, nel settembre del 2022, avevano disposto l’esecuzione di misure cautelari e sequestri di beni. Fino a questo momento Scilla è stata guidata da Anna Maria Grazia Surace, nominata sulla base del decreto del Presidente della Repubblica del 3 novembre 2022.
“Centro Studi Glauco di Reggio per la cultura letteraria greca e latina” è la nuova sezione nata all’interno dell’Associazione Culturale Anassilaos che prosegue in tal modo il progetto di raccogliere intorno studiosi reggini della cui specifica esperienza culturale e scientifica avvalersi per meglio promuovere nel territorio le arti e la cultura con particolare riguardo al mondo antico. .Responsabile di tale nuovo centro il giovane Prof. Amos Martino, Dottore di Ricerca in Filologia Antica e Moderna e attualmente docente di Lettere presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria che fin da ragazzo ha avuto modo di vivere con intensità il rapporto con il mondo antico grazie al padre Ugo Martino, docente per lunghi anni presso il Liceo Classico “Campanella” e studioso di letteratura greca antica e bizantina. L’intitolazione del Centro a Glauco di Reggio non è casuale. Egli infatti, come scrive Daniele Castrizio nella breve biografia a lui dedicata, facente parte di una serie di biografie “Gli eroi reggini” illustrate da pregevoli disegni di Serghiej Tikhonov, è considerato il primo musicologo e storico dei poeti lirici, avendo dato un fondamentale contributo per la conoscenza e la comprensione della musica antica nello scritto “Intorno agli antichi musici e poeti”. Egli nacque a Rhegion nella seconda metà del V secolo a.C., in un periodo in cui Reggio era impegnata nella guerra a contro Locri, al fianco di Atene, e poi nella lotta, per la sua stessa libertà, contro il tiranno siracusano Dionisio I. Fu contemporaneo di Democrito ed è considerato un membro di spicco della “Scuola Lirica di Reggio”, di chiara ispirazione pitagorica. Egli scrisse un trattato sui miti presenti nelle tragedie di Eschilo, ma il suo saggio principale fu il già citato “Intorno agli antichi musici e poeti”, di cui sono a noi giunti pochi frammenti. In tale opera egli procede a una disamina storica della poetica e della musica greca, analizzando i versi dei poeti più significatici, che ne hanno determinato l’evoluzione. La conoscenza della poesia che Glauco dimostra di possedere in tale scritto è notevole impressionante, al punto che la sua perdita è da considerarsi una sciagura per la comprensione della letteratura poetica antica. Il neonato Centro Studi potrà approfondire aspetti della civiltà greco-romana con particolare riguardo alla Calabria e alla città di Reggio Calabria e della Magna Grecia, ai poeti (Ibico, Nosside), agli storici, ai filosofi, agli artisti.
E’ stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Taurianova Giuseppe Zappia, cl. 1981, latitante dal gennaio 2021, sorpreso mentre si allontanava a bordo di un fuoristrada dalle compagne di San Martino di Taurianova.
Ritenuto responsabile dell’importazione in Francia di circa 1000 kg di cocaina dal Sudamerica, l’uomo è stato condannato in via definitiva a 10 anni di reclusione dalla magistratura transalpina che ha emesso un mandato di arresto europeo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e per il quale dovrà espiare la pena residua di 6 anni e 5 mesi di reclusione.
A nulla è valso il suo tentativo di far perdere le proprie tracce, venendo prontamente localizzato dai Carabinieri che, dopo aver effettuato una minuziosa attività investigativa, lo hanno scovato insieme alla moglie nel comune di Taurianova, occupando l’ultimo piano di una vecchia costruzione ubicata in una zona strategica nella frazione di San Martino, difficilmente raggiungibile in auto e distante dalle principali arterie stradali, essendo limitrofa alle vaste aree rurali che fanno da cornice al piccolo centro cittadino.
Un’ operazione perfettamente riuscita, che si inserisce nell’ambito di un ampio progetto fortemente voluto dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, guidata dal Procuratore Generale Gerardo Dominijanni che ha rafforzato il coordinamento delle attività delle forze di polizia per la ricerca e la cattura dei latitanti destinatari di provvedimenti definitivi che può già vantare, in poco tempo, importanti risultati. Basti pensare che, di recente, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro (RC) in poco meno di un mese hanno catturato un altro latitante, Raso Michelangelo, colpito da un ordine emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria poiché condannato a una pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione per reati in materia di armi, rapina e ricettazione.
Un successo, inoltre, della cooperazione internazionale di polizia, coordinata dallo specifico servizio nell’ambito della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, grazie alla quale è intercorso un filo di scambio informativo con i collaterali francesi.
Giuseppe Zappia, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi (RC), a disposizione del Procuratore Generale presso la Corte D’Appello di Reggio Calabria in vista delle conseguenti procedure estradizionali.
Locri, Marziale duro: “Difficile dialogare con chi offende un’istituzione”
“Prima che le responsabilità di una sola persona diventino strumentalmente collettive urge chiarire che, in merito all’asilo di Locri, dove a quattro bambini è stato vietato l’ingresso per qualche minuto di ritardo, niente compromette il prestigio dello stesso e chi lo facesse se ne deve assumere le responsabilità”: è quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.
“IL 15 marzo – spiega Marziale – due genitori mi hanno contattato per iscritto e telefonicamente illustrando gli accadimenti, uno dei quali dettagliando finanche di avere avuto un alterco verbale con una docente, cosa che non dovrebbe mai accadere. In seconda battuta, ho telefonato alla dirigente scolastica pregandola di voler essere disponibile ad un colloquio con le parti al fine di chiarire. La dirigente si è detta disponibile, ma il giorno dopo emana ben due provvedimenti, dove tra l’altro si legge: “L’affidamento dei bambini deve avvenire in maniera rapida, senza che gli adulti possano sostare sulla porta della sezione; per nessuna ragione le docenti debbono sostare a conferire con i genitori durante l’ingresso/uscita”. La dirigente ha facoltà di intraprendere qualsiasi iniziativa, ma certo è che la perentorietà è stata un primo segnale di chiusura al dialogo, ed a conferma di ciò arriva, infatti, la denuncia presso i carabinieri nei confronti del genitore che ha avuto l’alterco verbale con la docente”.
“Nonostante ciò – prosegue il Garante – convoco un’audizione fra le parti allo scopo di mediare e la dirigente mi fa sapere all’ultimo momento di non essere disponibile se non in videoconferenza per soltanto mezz’ora o dopo il 17 aprire solo in videoconferenza. Considerato il clima e anche nel rispetto dei genitori disponibili e dell’invito di una istituzione, qual è il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la chiusura al dialogo si perpetua”.
“Finita? No – continua Marziale – perché il giorno dopo la mancata audizione ricevo da Locri alcune segnalazioni circa un cartello, siglato dalla dirigente scolastica, affisso davanti alla scuola che recita: “Le persone educate sono le benvenute, tutte le altre se ne possono andare”. Come se non fosse abbastanza, la dirigente redige un atto inviato alle famiglie ed ai docenti in data odierna, che recita, tra l’altro: “Manipolare le informazioni, strumentalizzare gli eventi alla ricerca dei consensi è un atto da condannare. Diventa deprecabile quando lo si fa sulle spalle dei bambini. Evidentemente qualcuno sta cercando di garantirsi qualcosa ma non la tutela dell’infanzia, questo è certo”.
“La dirigente prima accondiscende al dialogo, poi emana circolari diametralmente opposte e si spinge fino a gettare discredito sulla figura del Garante – continua Marziale – che provvederà a farle reperire le relazioni annuali del mandato precedente, così da paragonare il proprio atteggiamento a quello di centinaia di suoi colleghi, che nel nome del dialogo imprescindibile tra scuola e famiglia, hanno risolto proprio davanti al Garante diatribe ben più accese. Magari è anche una buona occasione per documentarsi sull’istituzione e sulle funzioni del Garante. I bambini hanno diritto a godere dell’alleanza scuola-famiglia ed il Garante, laddove ci sono strappi, è tenuto ad intervenire se chiamato in causa, anche perché non intervenire equivarrebbe ad omissione d’atto d’ufficio. Se il dialogo è compromesso allora il Garante è tenuto ad informare la comunità. Sono regole basilari”.
Il Garante così conclude: “La comunicazione tra istituzioni è una cosa molto seria, così come lo è fra le persone. La nota odierna della dirigente mi costringe ad intervenire per informare debitamente docenti e genitori sugli accadimenti documentabili e a tutela dell’istituzione che rappresento ed allo stesso tempo a chiudere il cerchio invitando ancora una volta la dirigente a ritrovarsi sul piano dei rapporti con i genitori, perché alla fine è ciò che conta”.
Calabria, Mancuso: “Il Comitato supporterà l’individuazione dei Lep”
“Sostengo da tempo che l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata, nel rispetto dell’articolo 5 della Costituzione che prevede l’unitarietà e l’indivisibilità della Repubblica, è una sfida per la modernizzazione degli assetti della Repubblica, con particolare attenzione alla promozione delle autonomie locali e al soddisfacimento e tutela dei diritti dei cittadini. Una sfida – afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, a margine della riunione (a Roma) tra la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali e il ministro Roberto Calderoli – che il Sud deve affrontare a testa alta, esercitando un protagonismo dinamico e propositivo”.
Aggiunge Mancuso: “Ci si aspetta l’individuazione del ‘Lep’, con relativi costi e fabbisogni standard, che vanno garantiti su tutto il territorio nazionale; la fine del metodo della ‘spesa storica’, che da decenni svantaggia il Sud e che, infatti, è superata dal ‘ddl’ approvato dal Consiglio dei ministri il 16 marzo e, al contempo, la definizione (da parte del Parlamento) delle materie e degli ambiti concernenti i Livelli essenziali delle prestazioni”.
Ad avviso del presidente Mancuso: “Con la recente istituzione del Comitato per l’individuazione dei ‘Lep’, presieduto dal prof. Sabino Cassese e composto da 61 esperti che coadiuveranno la ‘Cabina di regia’ per l’autonomia differenziata istituita con la legge di bilancio 2023, si va nella direzione giusta ed auspicata dal sottoscritto e dal presidente Occhiuto”.
Per il consigliere regionale Salvatore Cirillo, che ha partecipato all’incontro: “Dall’impegno sinergico del ‘Comitato per l’individuazione dei Lep’, che il ministro Calderoli definisce ‘una piccola Costituente’, finalmente, dopo due decenni dalla riforma del 2001 del Titolo V della parte seconda della Costituzione, si potranno individuare i diritti civili e sociali che le Istituzioni pubbliche debbono garantire ai cittadini ovunque essi risiedano”.
Bando Forestazione, Fuda: “Scadenze ministeriali pienamente rispettate”
Il Consigliere delegato all’Ambiente interviene sulle polemiche sollevate a livello nazionale circa la spesa dei fondi Pnrr destinati alla sostenibilità ambientale. “Ribaltato l’antico adagio per il quale i fondi destinati al Sud tornano indietro perchè non spesi. La Metrocity ha addirittura raddoppiato i progetti finanziati. Completata l’acquisizione di 184 mila piante, che saranno piantumate secondo un cronoprogramma che massimizza le percentuali di buona riuscita degli interventi”.
“Il bando Pnrr sulla forestazione urbana delle Città Metropolitane è una grande occasione per il nostro territorio. Il nostro Ente ha rispettato le scadenze in maniera scrupolosa, attenendosi alle indicazioni fornite dal Ministero e, a dispetto di una sorta di polemica che inizia a serpeggiare in ambito nazionale, porterà a termine i progetti nei tempi previsti, costituendo un decisivo miglioramento in termini di cura, valorizzazione ed ampliamento del proprio patrimonio boschivo e della sostenibilità ambientale del nostro territorio”. Il Consigliere metropolitano delegato all’Ambiente della Città Metropolitana Salvatore Fuda interviene nel merito dell’iter di svolgimento dei progetti del cosiddetto “Bando Forestazione” finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che vede protagonista Palazzo Alvaro nella stesura di interventi per complessivi 19 milioni di euro, di cui 8 milioni ottenuti nella prima annualità, da utilizzare per l’implementazione del patrimonio forestale di tutto il comprensorio.
Gli interventi di forestazione previsti nei due progetti ammessi a finanziamento per la prima annualità, per una dotazione finanziaria pari al doppio di quella originariamente prevista, saranno dislocati su varie zone del territorio metropolitano, dal versante tirrenico fino all’alto Jonio, nel rispetto dei parametri dimensionali e funzionali previsti dal bando ministeriale. I due progetti intervengono rispettivamente su 5 ed 8 diverse aree del territorio, per complessivi 92+92 ettari, e prevedono la messa a dimora e la successiva piantumazione dei vegetali, e sono comprensivi anche della fase di mantenimento da svolgere per i cinque anni successivi alla realizzazione, supportata da un attento monitoraggio condotto dagli uffici di Palazzo Alvaro con l’ausilio del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
“La retorica che ripropone l’antico adagio per il quale i fondi destinati dall’Europa al Mezzogiorno non vengono correttamente spesi è stata pienamente ribaltata” ha spiegato il Delegato Fuda. “Nel nostro caso – ha aggiunto – la Città Metropolitana è stata particolarmente virtuosa rispetto ad altri territori, tanto da meritare nei fatti un raddoppio delle risorse messe a disposizione, impiegando i fondi rimasti inutilizzati da altre città metropolitane. Non sappiamo se questo possa essere considerato un risultato che da fastidio a qualcuno, ma di certo c’è che le nostre attività vengono costantemente monitorate dalle autorità ministeriali ed il nostro lavoro, seguito efficacemente dai funzionari del settore Pianificazione e Valorizzazione del Territorio, rispetta al momento pienamente vincoli ed obiettivi forniti dal Governo e condivisi nel cronoprogramma progettuale”.
“Naturalmente – ha aggiunto il Delegato – il nostro intento non è semplicemente spendere nei tempi previsti, ma anche quello di raggiungere pienamente gli obiettivi dell’intervento. Non a caso abbiamo scelto di condividere questo percorso con i Consorzi di Bonifica, con professionisti e dipartimenti universitari qualificati che conoscono perfettamente il territorio e possiedono gli strumenti e le competenze per una perfetta riuscita degli interventi”.
“La Metrocity – spiega ancora Fuda – ha rispettato in tutto e per tutto la scadenza fissata dal MInistero al 10 dello scorso mese di dicembre riuscendo ad acquisire e collaudare, nonostante la Convenzione di finanziamento con il Ministero sia stata sottoscritta solo il 24 novembre 2022, la “messa a dimora” delle piante (da non confondere con la piantumazione in situ, delle specie vegetali), complessivamente nel nostro caso 184 mila, e contribuendo, in misura doppia a quanto originariamente previsto, al raggiungimento del target nazionale pari a 1.650.000 piante messe a dimora entro il 10 dicembre 2022. Addirittura siamo andati oltre le prescrizioni fornite, visto che era consentita perfino la messa a dimora dei semi e noi, per una maggiore efficacia, siamo riusciti, nei termini previsti, ad acquisire piantine già formate, massimizzando quindi le percentuali di riuscita del progetto. D’altronde il corretto operato del nostro Ente è stato anche certificato e collaudato dai tecnici del gruppo di lavoro alla presenza anche di qualificati esperti del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea. Adesso si entra nella seconda fase del progetto, con la “piantumazione” effettiva degli arbusti, che sarà avviata in coerenza con le tempistiche richieste dalle varie specie vegetative, anche al fine di garantire un processo di attecchimento e rimboschimento efficace e duraturo“. Tale attività è stata già inoltre sottoposta dal Ministero alla Commissione Europea che ha semplicemente chiesto, quale ulteriore chiarimento, già fornito, i tempi previsti di piantumazione di una specifica specie.
Il cronoprogramma – come specificato dagli uffici – prevede l’avvio dei lavori nel mese di maggio, con la pulizia e la preparazione delle aree interessate dagli interventi, e successivamente la piantumazione in loco, che avverrà seguendo le indicazioni degli esperti, presumibilmente a cominciare dal mese di settembre, così da ridurre il rischio di insuccesso ed in coerenza con il cronoprogramma trasmesso al Ministero. Chiaramente i tempi prospettati potranno subire variazioni legate all’andamento climatico che si registrerà sul territorio ed alla conseguente opportunità di effettuare le piantumazioni delle singole specie previste.
Occorre altresì chiarire che la relazione della Corte dei Conti sul progetto nazionale esamina anche lo stato dei “progetti in essere”. Si tratta dei progetti avviati nell’ambito delle due annualità del piano nazionale di riforestazione urbana (cosiddetti Clima 1 e Clima 2) inseriti dal Ministero a supporto della strategia complessiva. Si tratta in questo caso di parchi urbani più che di veri e propri boschi. Per tali progetti la Città Metropolitana è soggetto beneficiario mentre soggetti attuatori sono per la prima annualità il Comune di Cittanova e per la seconda l’Università Mediterranea. Per il primo progetto (Clima 1), sito su terreno di proprietà del comune di Cittanova, a luglio 2022 risultavano piantumate circa 2500 piante su un totale previsto di 2830. A luglio 2022 i relativi lavori sono stati sospesi per la redazione di una perizia di variante di recente approvata dal Ministero competente. I lavori riprenderanno a breve per essere conclusi nei prossimi due mesi. Il monitoraggio è affidato al Dipartimento di Agraria che ha eseguito un sopralluogo a dicembre non segnalando alcuna criticità. Eventuali “fallanze” saranno sostituite a totale carico dell’impresa esecutrice. In tale intervento sono stati piantumati anche alcuni pioppi, del tipo Populus nigra italicus in luogo del tipo Populus alba europea, a seguito di una scelta condivisa anche con il dipartimento di Agraria della Mediterranea e, come già detto, autorizzata anche dal Ministero. Si tratta di una specie arborea ritenuta dagli esperti pienamente compatibile con gli areali fitoclimatici dell’intervento e tale sostituzione non viene considerata critica, contrariamente a sostituzioni effettuate da altre Città Metropolitane, anche nella relazione della Corte dei Conti. Il progetto ammesso per la seconda annualità (Clima 2) è in corso di realizzazione su un’area di proprietà dell’Università Mediterranea e realizzato a cura della medesima. I lavori sono stati avviati nel mese di ottobre 2022, nei termini imposti dalla procedura ministeriale, ed allo stato risultano messe in situ ben n.4145 piante su un totale previsto di 5049. Il mero confronto con le criticità riportate nella relazione della Corte dei Conti per i progetti in essere relativi ad altre Città metropolitane dà pienamente conto dei risultati già raggiunti dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.
“Ancora una volta – ha concluso Fuda – dimostriamo la straordinaria capacità progettuale ed operativa del nostro Ente. Ed il fatto che altrove le cose siano andate diversamente non fa che aumentare il valore del lavoro portato avanti dai nostri tecnici. Spesso si dice che fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce. Nel nostro caso, le foreste che stiamo piantando non faranno rumore, ma certamente miglioreranno in maniera sensibile la qualità della vita e la sostenibilità ambientale del nostro territorio. D’altronde, proprio la relazione della Corte dei Conti, sia per i “progetti nuovi” che per i “progetti in essere” attesta perfettamente lo stato dei fatti da me illustrati. Nel frattempo, riferendomi alla polemica ingenerata a livello nazionale, mi pare plausibile che in questi boschi, seppure non ancora realizzati, qualcuno stia rischiando di essersi già perso, probabilmente per la scarsa capacità di orientamento nella lettura dei documenti”.
Coldiretti Calabria: consegnato il trattore all’azienda agricola “Doria”
Coldiretti Calabria ha consegnato un trattore all’azienda “Agricola Doria srl” di Cassano all’Ionio. L’azienda era stata colpita da una serie di furti e danneggiamenti, il 26 febbraio u.s.. Il trattore – ha commentato Coldiretti – è un aiuto, ma anche un simbolo di tenacia e voglia di ripartire, questo è il messaggio che vogliamo lanciare. Per questo – aggiunge Coldiretti – occorre denunciare, fidarsi delle forze dell’ordine e della magistratura per stroncare alla radice questi eventi delittuosi, reagire con determinazione e non piegarsi ai soprusi.
L’imprenditrice Alessandra Paolini con parole piene di energia e toccanti ha così commentato: “La solidarietà ancora esiste. L’ho toccata con mano. E’ solida, concreta, palpabile. Ha un nome: Goldoni S80 e in questo caso anche un colore. Arancione. Simbolo di energia e realizzazione. Accoglienza e incoraggiamento. A pensarci bene non poteva che avere questo colore. Il 26 febbraio la nostra azienda è stata depauperata di tutto l’indispensabile per andare avanti. Uno scempio. Un furto feroce. Un fortissimo shock e la voglia di reagire. Ma lo spettro di ricordi dolorosi è difficile da tenere a bada. Non posso non dire che il primo sapore che mi è affiorato nell’anima è stato quello acre della solitudine. Ancora più pervasivo della disperazione. La solitudine è stato il lugubre fantasma che mi si è parato innanzi quella mattina in cui provavo a rimettere in ordine le fila di un discorso di nessun senso e di un futuro di nessuna certezza. Ho avuto paura della solitudine, più di ogni altra cosa, perché la solitudine di un imprenditore in un terreno arido è l’agonia peggiore alla quale possa essere sottoposto, ed io personalmente la ho conosciuta a fondo. Ma c’è spazio per un’altra storia, una storia fatta di condivisione, solidarietà, supporto, una storia dove gli sguardi, le parole, le rassicurazioni anticipano che può esserci un’altra narrazione. Una narrazione dove la nostra ferita è stata la ferita di altri che si sono attivati per volerla a tutti i costi curare, sanare, lenire. Non ho ricevuto alcun telegramma formale e ostentato. Ho avuto sguardi, strette di mano e toni di voce e qualcuno che mi ha detto che non sarei rimasta sola, per la prima volta ho capito di poterci credere. Adesso è arrivato in azienda il trattore che ci consentirà di ripartire, sarà comunque una strada in salita, ma con un cuore molto più leggero. Perché ho vinto l’unica paura che avevo: quella di ritrovarmi di nuovo sola a interrogarmi che senso avesse lavorare in un territorio e per un territorio indifferente, distante se non ostile. Il mio personale grazie si aggiunge a quello dell’azienda tutta, in ogni singola individualità che la ama e si spende per essa, ed è un grazie commosso rivolto all’associazione di categoria di cui facciamo parte, la Coldiretti, che si è stretta intorno a noi per assicurarci un supporto concreto e importante e ancor più per farci sentire la vicinanza e la condivisione, fatta di partecipazione al nostro dolore e di sostegno alla nostra voglia di rivalsa. Al Presidente Franco Aceto, al Direttore Francesco Cosentini, al direttore generale Unaprol Nicola Di Noia e a tutti gli altri che hanno voluto e sostenuto la realizzazione di questa azione a sostegno della nostra azienda va la mia gratitudine per l’importante aiuto presente e ancora di più per avermi dimostrato che non tutto è perduto, non tutto è scontato e che la storia non deve necessariamente ripetersi, che la storia è fatta di uomini e sono il loro impegno e la loro volontà a poter imprimere un corso diverso agli eventi. Il male non può vincere sul bene, questo è da sempre il motto del nostro lavoro ed oggi ne abbiamo avuto la prova concreta”.