“La crescita costante del porto di Gioia Tauro passa, anche, attraverso la tempestività offerta dal servizio di manutenzione e riparazione, richiesto dalle navi che scalano il porto calabrese. Operativa in porto dal 2022, la società Nmn di Napoli ha registrato ottime performances nell’attività di pronto intervento”‘. Lo riferisce, in un comunicato, l’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio. “Nello specifico, da gennaio a dicembre dello scorso anno – si aggiunge – Nmn ha portato a termine 72 commesse, che hanno generato oltre 14.500 ore/uomo di lavoro, di cui il 32 percento operato con personale interno all’azienda, mentre la rimanente parte con forza lavoro locale. Si tratta, quindi, di un’ottima occasione che, considerata la richiesta, è destinata ad essere implementata, con una duplice positività. Da una parte, pone lo scalo di Gioia Tauro tra i porti capaci di offrire, in tempi celeri, risposte di ‘pronto soccorso’ alle emergenze meccaniche che, naturalmente, possono verificarsi nel corso della navigazione. E dall’altra si pone come un’ulteriore realtà occupazionale offerta a sostegno della crescita del territorio. Con lo sguardo alla particolare attività finora espletata a Gioia Tauro, la società Nmn è riuscita ad integrarsi nel tessuto portuale. Grazie alla rete di supporto operativo locale che ha creato in breve tempo, è riuscita ad implementare un efficiente servizio. Richiesto, anche, su segnalazione della Capitaneria di porto, ha permesso alle navi in transito di operare in linea con la propria programmazione e di continuare così la rotta già prestabilita”. “Le principali attività effettuate – si afferma ancora nella nota – hanno riguardato, principalmente, lavori di carpenteria, ma, grazie al know in campo meccanico della Nmn sono state portate a termine anche attività specializzate su impianti strategici (motori, power packs). In termini percentuali, il 67 per cento dei lavori sono stati incentrati su attività di carpenteria, il 12 su lavori meccanici, il 9 su emergenze meccaniche, mentre la rimanente parte ha offerto servizio di pitturazione (5%), coibentazione (3%) e lavori vari (4). Si tratta, quindi, di un’attività destinata a crescere e che, stando ai volumi in continua crescita, potrebbe generare una presenza costante della società Nmn a Gioia Tauro. Impegnata in un piano di sviluppo graduale e cadenzato, offrirebbe un portafoglio ampio di lavorazioni. Tra queste, quelle di manutenzione a più ampio raggio che, per difficoltà logistiche, al momento non vengono effettuate, ma che, grazie ad una presenza costante di Nmn, verrebbero così implementate e organizzate”. (ANSA).
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Per la prima volta a Catanzaro viene differenziata la disciplina degli orari di intrattenimento musicale, valorizzando i locali che si sono dotati di insonorizzazione o di perizia fonometrica. Il sindaco, Nicola Fiorita, ha emesso una nuova ordinanza che integra la disciplina degli orari e le modalità di sospensione delle emissioni sonore all’esterno e all’interno degli esercizi pubblici. Il provvedimento, che modifica l’ordinanza del 3 gennaio scorso, sarà valido da domani, 6 aprile, fino al 14 giugno prossimo. “La nuova disposizione – è detto in una nota dell’ufficio stampa del Comune – nasce dal dialogo intercorso con le organizzazioni di categoria dei pubblici esercizi, consultate già in occasione dell’adozione dell’ordinanza di gennaio, con le quali si è convenuto sull’opportunità di una disciplina più articolata che differenzi le prescrizioni cui sono tenuti i locali in ragione della loro differente attitudine a conciliare il legittimo interesse al divertimento con l’altrettanto fondamentale diritto al riposo dei residenti e della quiete pubblica. Per arrivare ad una stesura più completa dell’atto, l’Amministrazione comunale si è avvalsa della consulenza sperimentale dell’Arpacal, l’Agenzia regionale protezione ambiente della Calabria. L’Amministrazione ha tenuto conto anche degli esiti delle riunioni che si sono tenute alla presenza degli assessori Antonio Borelli e Marinella Giordano, dei rappresentanti dell’Arpacal e dei rappresentanti delle organizzazioni di categoria dei pubblici esercizi. Le principali novità introdotte sono che i locali completamente insonorizzati, ovvero che non generino impatto esterno, come da perizia fonometrica redatta da tecnico competente in acustica iscritto nell’elenco nazionale dei tecnici in acustica denominato Enteca, secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 42 del 2017, potranno riprodurre all’interno musica di qualsiasi natura da lunedì a venerdì (si intendono le notti tra domenica e lunedì, lunedì e martedì, martedì e mercoledì, giovedì e venerdì) fino all’una e nelle notti di sabato e domenica (si intendono le notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica e festivi) la musica potrà essere diffusa fino alle 3. I locali con esclusiva ospitalità interna, con autorizzazione del Comune previa richiesta dell’esercizio commerciale corredata da studio d’impatto acustico redatto da tecnico competente in acustica che attesti che le attività di intrattenimento musicale possono avvenire in deroga ai limiti di esposizione al rumore previsti dagli articoli 4 e 8 del Dpcm del 14 novembre 1997, con un valore limite di 60db(A) rilevati in facciata agli edifici con ambienti abitativi, ovvero di 40db(A), rilevati nella stanza a finestre chiuse all’interno dei locali abitativi limitrofi o sovrastanti l’attività stessa qualora svolta all’interno di un edificio ad uso promiscuo potranno riprodurre all’interno musica di qualsiasi natura da lunedì a venerdì (si intendono le notti tra domenica e lunedì, lunedì e martedì, martedì e mercoledì, giovedì e venerdì) fino alle ore 00.30 e nelle notti di sabato, domenica (si intendono le notti tra venerdì e sabato, e tra sabato e domenica) e festivi la musica potrà essere diffusa fino alle 2.00. Nei locali non dotati della relazione a firma di tecnico competente in acustica potranno riprodurre all’interno musica di qualsiasi natura da lunedì a venerdì (si intendono le notti tra domenica e lunedì, lunedì e martedì, martedì e mercoledì, giovedì e venerdì) fino a mezzanotte e nelle notti di sabato, domenica (si intendono le notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica) e festivi la musica potrà essere diffusa fino alle ore 01.30. Per quanto riguarda la diffusione della musica all’esterno e nei dehors, i locali potranno riprodurre musica da domenica a giovedì fino alle 22.30 e venerdì e sabato fino alle 23.30”. “In caso di violazione delle prescrizioni – conclude il comunicato – è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 2.500 euro, con ipotesi di aggravamento e di applicazione di sanzioni accessorie in caso di reiterazione delle infrazioni”. (ANSA).
“Con pluralità di violenze e gravi minacce, nonché agendo con crudeltà, cagionavano alla vittima acute sofferenze fisiche ed un evidente trauma psichico, sottoponendola ad un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona”. Con questa motivazione, la Dda di Reggio Calabria contesta anche il reato di tortura a Renato Chirico Mediati, detto “Rocco”, di 56 anni, Mariano Domenico Corso, detto “Mario”, di 36, e Manuel Monorchio, di 37, arrestati nel luglio scorso per sequestro di persona aggravato a scopo di estorsione, lesioni e rapina, tutti aggravati dalle modalità mafiose. È quanto emerge dall’avviso di conclusione indagini firmato dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto della Dda Walter Ignazitto che ha coordinato le indagini condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria. La vicenda risale all’11 luglio scorso e si sarebbe consumata nella zona nord della città, nella frazione Pettogallico. A far partire l’inchiesta è stata la denuncia della vittima che quel giorno è stata salvata dai carabinieri dopo che qualcuno ha sentito le sue urla provenienti da una stalla che si trova in un terreno di proprietà di Chirico Mediati. Lì Corso e Monorchio avrebbero minacciato “reiteratamente di morte” il soggetto, un ultrasettantenne, legandogli “mani e piedi con fascette di plastica e nastro adesivo, nonché con una catena metallica attaccata a un paranco appeso al tetto dell’immobile”. Stando alla ricostruzione della squadra mobile, diretta da Alfonso Iadevaia, la vittima è stata imbavagliata con un foulard e con nastro adesivo per impedirle di chiedere aiuto. Gli indagati, “quale prezzo della liberazione”, volevano fare confessare all’anziano “la ritenuta sottrazione” di 180mila euro della quale pretendevano la restituzione. Soldi che sarebbero serviti “per il mantenimento dei carcerati”. Da qui l’aggravante mafiosa che si aggiunge a quella di aver adoperato sevizie e di aver agito con crudeltà nei confronti della persona sequestrata. Quest’ultima, infatti, è stata colpita con un’ascia con la quale gli indagati volevano tagliarle un dito. Tra le lesioni riportate dalla vittima, infatti, c’è la subamputazione di una falange. (ANSA)
6 aprile 2023 – Nel 2022 erano circa 105 mila i rifugiati e migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, tra cui oltre 13.300 minorenni stranieri non accompagnati. Si stima siano state invece oltre 8.000 le persone che hanno raggiunto il Paese attraverso il confine nordorientale, per lo più provenienti dalle zone di conflitto del Medioriente e dell’Asia meridionale. A questi numeri si aggiungono gli oltre 170 mila rifugiati ucraini arrivati in Italia a partire da febbraio, in fuga dalla guerra, tra cui circa 92 mila donne e circa 50 mila bambine, bambini e adolescenti.
Secondo i dati del nuovo Rapporto Annuale 2022 del Programma a sostegno di bambine/i e adolescenti migranti e rifugiati in Italia, l’UNICEF ha raggiunto lo scorso anno oltre 20.000 minorenni e giovani migranti e rifugiati con interventi frontali, tra cui:
- 000 minorenni con interventi di protezione (azioni di tutela dei diritti e migliori standard di accoglienza e protezione), tra cui 5000 provenienti dall’Ucraina;
- 279 adolescenti inseriti in affido familiare e/o supportati da mentori; più di 50 nuclei familiari ucraini.
- 000 minorenni hanno avuto accesso a programmi di sviluppo delle competenze linguistiche, digitali e trasversali, 500 di loro scappavano dal conflitto russo-ucraino.
- 200 persone sopravvissute a violenza di genere sono state raggiunte attraverso supporto legale e psicosociale.
- 700 le persone raggiunte attraverso i Blue Dots allestiti in risposta all’Emergenza Ucraina tra cui oltre 3.000 minorenni e circa 7.000 donne;
Tra le azioni online:
- Oltre 200.000 persone – incluse comunità rifugiate e comunità ospitanti – sono state raggiunte, in media, con informative online, anche attraverso la piattaforma digitale U-Report on the Move.
- Più di 2.000 operatori sono stati formati sulla protezione dei minorenni, prevenzione e risposta alla violenza di genere;
In continuità con gli anni precedenti, nel 2022 l’UNICEF ha risposto alle sfide legate al bisogno di protezione di bambine/i e adolescenti, attraverso attività di supporto legale, sanitario, supporto per la salute mentale e sostegno psicosociale in modalità frontale e online. Sono stati rafforzati i sistemi basati sul supporto comunitario come l’affido familiare, il modello di mentoring e il sistema di tutori volontari. Tra le attività anche il rafforzamento dell’offerta e accessibilità dei servizi di prevenzione e risposta alla violenza di genere per donne e ragazze rifugiate e migranti e la costituzione di una comunità di pratiche per rafforzare l’azione. Sono stati inoltre promossi programmi di sviluppo delle competenze per l’inclusione socioeconomica di minorenni con background migratorio, rafforzate le competenze linguistiche degli studenti neo arrivati, promosse opportunità di partecipazione e ascolto.
In risposta alla crisi Ucraina l’UNICEF ha inoltre attivato due Blue Dot in Friuli-Venezia Giulia, nei valichi di frontiera di Fernetti (Trieste) e Tarvisio (Udine). I due centri di supporto per minorenni, donne, famiglie e persone con esigenze specifiche sono rimasti attivi per tutto il 2022 fornendo informative e supporto, rinvio a servizi sul territorio. L’UNICEF ha supportato inoltre, in collaborazione con l’UNHCR, il Dipartimento della Protezione Civile nello sviluppo di procedure per integrare la mitigazione del rischio di violenza di genere e la tutela dei minori dal rischio di sfruttamento e abuso nella cosiddetta “accoglienza diffusa”.
Con l’incremento degli arrivi registratosi a inizio anno, l’UNICEF ha già potenziato l’intervento d’emergenza in frontiera per tutto il 2023 attraverso “PROTECT”, il progetto finanziato dalla Commissione europea attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI), finalizzato a rafforzare gli interventi di protezione e inclusione a favore di oltre ventimila bambine/i, adolescenti, giovani e donne rifugiati/e e migranti in Italia provenienti. Inoltre oltre diecimila persone in fuga dall’Ucraina beneficeranno di interventi diretti.
“Bambine/i e adolescenti con background migratorio provengono spesso da contesti di deprivazione e violenza, affrontano viaggi faticosi, mettendo a rischio la loro incolumità fisica e anche il benessere psicosociale. Anche una volta arrivati, minorenni, adolescenti e donne, rimangono tra le categorie più esposte al rischio di discriminazione, sfruttamento e violenza – inclusa quella di genere. L’UNICEF conferma il proprio impegno affinché, come stabilito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, venga rispettato il loro diritto alla protezione, all’istruzione, al gioco, all’ascolto” afferma Sarah Martelli, Coordinatrice a.i. del programma in Italia dell’ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale.
Nel 2022, i partner del programma sono stati: AIPI Cooperativa Sociale, Approdi, Arci APS, Arciragazzi, Borgo Ragazzi Don Bosco, Centro PENC, Coordinamento nazionale Comunità d’accoglienza (CNCA), INTERSOS, Fondazione ISMU, Junior Achievement Italia, Refugees Welcome Italia e Save the Children Italia, oltre ai partner istituzionali, alle Università, al settore privato e ai media.
Per approfondimenti in allegato il report completo
“Le parole utilizzate da Minshan sono un’eccezionale conferma della bontà del progetto di unire Calabria e Sicilia. Minshan, infatti, ha evidenziato come il progetto a campata unica è ‘adeguato ai più recenti standard tecnologici, di sicurezza e ambientali’ e ha aggiunto l’intenzione ‘di poter utilizzare la nostra tecnologia già collaudata nella costruzione di altri due ponti simili per contribuire a promuovere lo sviluppo economico e l’integrazione nel Sud e nel Nord dell’Italia’. Nei giorni scorsi altri simili apprezzamenti erano arrivati dalla Spagna, dove il colosso Sacyr è coinvolto nel progetto dello Stretto in quanto detiene il 18,7% del consorzio che si era aggiudicata la realizzazione della grande opera prima che venisse bloccata dal governo Monti. L’approvazione del decreto legge con la firma del Presidente della Repubblica Mattarella e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha definitivamente rilanciato la realizzazione del Ponte, mettendo a tacere una volta per tutte gli scettici e gli speculatori contrari. Avanti così!“, conclude la nota del Comitato.
“Obiettivo Terra” ha avuto ancora una volta un riscontro eccezionale per numero di partecipanti e qualità delle immagini candidate. Sono 849 gli scatti pervenuti dai fotoamatori italiani alla XIV edizione del concorso fotografico nazionale promosso ogni anno da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana per celebrare la Giornata Mondiale della Terra (22 aprile). Straordinarie istantanee che restituiscono le meraviglie dei contesti naturali e della ricca biodiversità ambientale della nostra Penisola. Altrettanto identitarie sono le componenti geologiche dei paesaggi, oltre a quelle storiche, sociali e culinarie espressione di territori e comunità locali, unite alle peculiarità dei borghi ricchi di tradizioni. Un mosaico che riflette la bellezza italiana e stimola le forme virtuose di ecoturismo esperienziale e di turismo responsabile.
I numeri: per selezionare le venti finaliste della 14a edizione del contest, ampiamente rappresentative dei patrimoni custoditi dalle Aree Protette d’Italia, il Comitato promotore ha esaminato 849 foto, di cui oltre la metà (57%) pervenute da fotoamatori compresi nella fascia di età tra 35 e 64 anni, mentre il 35% candidate da under 35.
La cerimonia di premiazione del concorso si terrà a Roma il 21 aprile 2023 in occasione della vigilia della 54a Giornata Mondiale della Terra (22 aprile). “Obiettivo Terra” 2023 è promosso con la Main partnership di Cobat, la grande piattaforma italiana dell’economia circolare, e con la Digital partnership di Bluarancio.
Premio Mother Earth Day. Allo scatto che risulterà vincitore di “Obiettivo Terra” 2023, oltre al primo premio di € 1.000 (euro mille) e all’onore di veder esposta al pubblico la gigantografia della propria foto a Roma, sarà donata una targa ricordo dai soggetti promotori e dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2023: l’Italia amata dagli italiani”.
Gli autori delle 20 foto finaliste a “Obiettivo Terra” 2023 e l’Area protetta ritratta:
Amenta Giuseppe: Parco dell’Etna (Sicilia)
Andretta Stefano: Parco nazionale dello Stelvio – Nationalpark Stilfserjoch (Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol)
Beatrici Maurizio: Parco naturale regionale del Beigua (Liguria)
Bronzin Federico: Riserva naturale di Crava-Morozzo (Piemonte)
Cimino Diana: Riserva naturale Lago Piccolo di Monticchio (Basilicata)
Cipressi Federico: Parco naturale Tre Cime (Trentino-Alto Adige/Südtirol)
D’Arienzo Fabio: Riserva naturale statale Litorale Romano (Lazio)
Flace Giuseppe: Parco nazionale del Pollino (Basilicata, Calabria)
Ianniello Salvatore: Parco regionale dei Campi Flegrei (Campania)
Mangione Alessandro: Area marina protetta delle Secche di Tor Paterno (Lazio)
Marveggio Chiara: Parco nazionale dello Stelvio – Nationalpark Stilfserjoch (Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol)
Montaguti Stefano: Parco nazionale delle Cinque Terre (Liguria)
Pepe Claudio: Parco naturale dei Laghi di Avigliana (Piemonte)
Quadri Ulisse Alfredo: Parco regionale Oglio Nord (Lombardia)
Reale Pietro: Parco nazionale della Sila (Calabria)
Rigodanzo Luca: Parco naturale Adamello Brenta (Trentino-Alto Adige/Südtirol
Savini Fabio: Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna (Emilia-Romagna, Toscana)
Serra Carlotta: Parco del Frignano (Emilia-Romagna)
Tulli Franco: Area marina protetta Isole Egadi (Sicilia)
Vassallo Pasquale: Area marina protetta Regno di Nettuno (Campania)
Saranno decretate dai partners di ciascuna menzione, le seguenti Menzioni:
– Alberi e foreste (in collaborazione con Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri);
– Animali (in collaborazione con Federparchi);
– Area costiera (in collaborazione con Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera);
– Fiumi e laghi (in collaborazione con Federazione Italiana Canoa e Kayak);
– Paesaggio agricolo (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica);
– Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con Società Italiana di Geologia Ambientale);
– Turismo sostenibile (in collaborazione con Touring Club Italiano).
Oltre alle Menzioni e alle Menzioni speciali, la Fondazione UniVerde e la Società Geografica Italiana hanno istituito per l’edizione 2023 un premio extra dedicato al “Foliage” col quale sarà conferito un premio di € 100 (euro cento) alla foto più rappresentativa della variazione autunnale del colore delle foglie degli alberi (candidata nel mese di novembre 2022).
È già stato decretato e sarà conferito il 21 aprile il Premio “Parco Inclusivo 2023”, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area Protetta italiana che si è maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità.
La Giuria di esperti 2023 è composta dai presidenti dei soggetti promotori: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde) e Claudio Cerreti (Presidente Società Geografica Italiana) e da: Luca Santini (Presidente Federparchi), Emanuele Coppola (Fotografo e naturalista), Rosalba Giugni (Presidente Marevivo), Oliviero Montanaro (Direttore Generale per il Patrimonio naturalistico e mare, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Fulco Pratesi (Presidente onorario WWF Italia), Letizia Palmisano (Eco-blogger), Elena dell’Agnese (Presidente Associazione dei Geografi Italiani), Pierluigi Sassi (Presidente Earth Day Italia), Antonio Cianciullo (Giornalista e scrittore), Alessandro Magrini (Presidente Associazione fotografi naturalisti italiani), Zeina Ayache (Giornalista), Andrea Zagato (CEO Influgramer).
Infine, grazie alla rinnovata partnership con Pianeta Foresty, anche quest’anno i partecipanti alla cerimonia avranno l’occasione di contribuire al rimboschimento di alcune aree italiane attraverso i kit Foresty.
L’edizione 2023 di “Obiettivo Terra” ha finora ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; della Città Metropolitana di Roma Capitale; del Comune di Roma e di quasi tutti i Parchi nazionali italiani.
«Il cronoprogramma relativo ai nuovi ospedali della Sibaritide, di Vibo valentia e della Piana di Gioia Tauro prevede che siano consegnati tra il 2025 e il 2027». È quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Pasqualina Straface, al termine della riunione della terza commissione regionale Sanità, attività sociali, culturali e formative, che presiede, nella quale è stato audito l’ing. Pasquale Gidaro, dirigente del settore Edilizia sanitaria ed investimenti tecnologici della Regione Calabria che ha fornito alla commissione tutti gli elementi utili, ospedale per ospedale, a tracciare un quadro completo della situazione.
«In tutta la vicenda – sottolinea la presidente della terza commissione – è fondamentale il ruolo ricoperto dal presidente Occhiuto in materi sanitaria. Nell’azione di governo il presidente ha posto tra le priorità anche la realizzazione dei tre nuovi ospedali, della Sibaritide, di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro, per i quali è sceso in campo in prima persona, partecipando ai tavoli tecnici di coordinamento presso le prefetture competenti di Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria».
«Tra i tre, l’ospedale della Sibaritide, il cui quadro economico iniziale era di 144 milioni di euro per 376 posti letto, è certamente quello in stato più avanzato. La struttura portante sarà conclusa nei prossimi giorni. Al 31 marzo lo stato di avanzamento dei lavori era pari al 24% dell’importo contabile per oltre 26 milioni. La realizzazione dell’ospedale della Sibaritide, così come gran parte delle opere pubbliche in fase di realizzazione, sta scontando l’anomalo andamento dei prezzi e l’incremento del costo dei materiali da costruzione. Gli uffici – specifica Pasqualina Straface – hanno valutato un incremento di costi, rispetto al quadro economico del 2014, di circa 42 milioni di euro. In ogni caso la Regione ha già messo il concessionario nelle condizioni di poter operare al meglio, erogando già un’anticipazione per un importo di 17 milioni. Nei giorni scorsi è stato emanato un ordine di servizio per una variante al progetto esecutivo che riguarda l’adeguamento della struttura alla normativa antiCovid che prevede soprattutto la separazione dei percorsi nel pronto soccorso ed al potenziamento dei reparti di terapia intensiva e sub intensiva. Il progetto della variante dovrà essere presentato entro il 29 maggio 2023 ed entro fine luglio, passati i tempi tecnici per acquisire i pareri dell’Asp e le eventuali prescrizioni dei vigili del fuoco, potranno ripartire i lavori a pieno regime. Contestualmente partirà l’operazione relativa al riequilibrio del piano economico-finanziario per effetto dei maggiori costi dei materiali e delle varianti. Il cronoprogramma prevede la consegna dell’ospedale della Sibaritide entro il 2025».
«Per l’ospedale di Vibo Valentia, il piano di riequilibrio – spiega ancora la presidente della commissione Sanità – è già stato predisposto e partendo da 143 milioni per 339 posti letto, si è definitivamente approvato un quadro di 190 milioni. I lavori del progetto stralcio approvati il 27 febbraio 2023 dovrebbero partire tra fine aprile e di primi di maggio. Si prevede la consegna dell’opera nella primavera del 2026».
«Entro il 2027, infine, è prevista la conclusione dei lavori dell’ospedale della Piana di Gioia Tauro che contemplerà 339 posti e che, come gli altri, ha subito tutta una serie di ritardi legati ad aspetti burocratici ed al superamento di problematiche di tipo geologico e geotecnico dovute alla presenza di faglie sismo-tettoniche. Il quadro economico – conclude Pasqualina Straface – prevede uno stanziamento di risorse per 158 milioni».
Il tema di una serie di manifestazioni promosse congiuntamente dall’Associazione Culturale Anassilaos, dall’ AIParC (Associazione Italiana Parchi Culturali), dall’Associazione Arte e Spettacolo Calabria dietro le quinte, dalla Biblioteca “Pietro De Nava e dalla Pinacoteca Civica, con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria, espressione di sinergia e collaborazione tra associazioni operanti sul territorio, istituti culturali comunali e lo stesso Ente Comune, che avranno inizio giovedì 6 aprile ore alle 16,30 presso la Villetta della Biblioteca “Pietro De Nava” con l’ inaugurazione di una mostra libraria e filatelica sul tema: “Passio et Resurrectio Domini Nostri Iesu Christi” nell’arte figurativa e nella filatelia a cura della Biblioteca De Nava e dell’Associazione Anassilaos (Circolo Filatelico) cui farà seguito, alle ore 17,00, nella attigua Sala Giuffrè, la relazione con supporto video “Passione e Resurrezione di Cristo nell’arte” di Salvatore Timpano, Esperto d’Arte e Direttore del Dipartimento Arte e Patrimonio Culturale Materiale ed Immateriale AIParC con la partecipazione di Irene Calabrò, Assessore Cultura Comune Reggio Calabria; Irene Tripodi, Presidente Nazionale AIParC ; Stefano Iorfida, Presidente Associazione Anassilaos; Daniela Neri, Responsabile Biblioteca De Nava; Giuseppe Mazzacuva, Presidente Calabria dietro le quinte. Il successivo venerdì 7 aprile alle ore 16,oo presso la Pinacoteca civica, a cura di Calabria dietro le Quinte, si terrà una visita guidata ai dipinti della Pinacoteca e un reading teatrale “Le vie dell’arte, le vie dello spirito” con Dario Zema e l’accompagnamento musicale del violinista Paolo De Benedetto. Molti sono stati gli artisti (pittori, scultori, poeti, narratori, musicisti) che nel corso dei secoli nella loro opera si sono occupati del momento più importante e significativo della storia cristiana della salvezza, quale è tuttora la Passione e la Resurrezione del Cristo, la morte e la vita del Salvatore, interpretando tale vicenda fondante dello stesso Cristianesimo alla luce del temperamento proprio a ciascuno e della personale e individuale sensibilità, espressione dello spirito del tempo e del contesto storico e culturale in cui operavano. Tra tutte le arti quella figurativa, autentica Biblia Pauperum per tutti gli incolti che non sapevano leggere e scrivere, è sempre stata uno dei mezzi più utilizzati dalla Chiesa per diffondere il messaggio religioso, affidando alle immagini l’importante funzione di educare alla fede e promuovere la devozione con il merito di aver lasciato in eredità a tutti noi grandi capolavori, che, attraverso il pennello o lo scalpello di maestri immortali, quali Duccio di Buoninsegna, Giotto, Beato Angelico, Michelangelo, Tiziano, Tintoretto, Caravaggio, Rubens e tanti altri, ci condurranno per mano, in occasione della Pasqua 2023, in un emozionante viaggio/racconto che principia dalla Passione del Cristo per guidarci alla Sua Resurrezione ed Ascensione alla luce del racconto tramandato dai Vangeli di Marco, Matteo , Luca e Giovanni che da sempre hanno costituito la base fondamentale e imprescindibile, anche se non la sola, dell’iconografia di tutte le opere d’arte che hanno a tema la Passione secondo la tradizione cristiana.
Il giorno 15 Aprile sarà dato inizio al Progetto “Remare in Libertà” che il Circolo Velico Reggio organizza con il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità ed ha come obiettivo di avvicinare alla attività remiera i minori in carico dei servizi di Giustizia Minorile e degli uffici dei servizi sociali per i minorenni di Reggio Calabria.
Il Circolo Velico ringrazia la FIC e il suo Presidente nazionale Giuseppe Abbagnale, per la costante attenzione verso la Calabria, rimanendo sempre al nostro fianco pronti a mettersi in gioco su progetti che oltre a soddisfare le esigenze sportive esaltano le potenzialità sociali.
IL Progetto verrà illustrato Martedì 11 aprile alle ore 18,30 nella sala convegni del Circolo Velico Reggio in via Rada delle Mura Greche, alla presenza della Direttrice dell’Ufficio sociale per i Minorenni dr.ssa Morbegno, del Presidente Regionale del CONI avv. Maurizio Condipodero dall’istruttore federale FIC Vincenzo Cirillo.
L’imbarcazione, messa a disposizione dal Circolo Velico, è una Coastal Rowing, barca ecclettica, un nuovo modo di intendere il canottaggio dove, certamente, l’agonismo vuole la sua parte, ma ad emergere è soprattutto il rapporto canottiere-mare-natura sempre più stretto e imprescindibile.