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“Riguardo la vicenda della Fondazione Corrado Alvaro sono convinto che vada messo in campo un approccio costruttivo che punti a raccogliere l’eredità positiva di quell’esperienza, che in tempi passati aveva acquisito un ruolo di grande valore culturale per il nostro territorio.
“La Prefettura di Reggio Calabria – ha affermato ancora il sindaco – ha agito pienamente nell’alveo delle proprie prerogative istituzionali. E’ da respingere con forza qualsiasi retropensiero rispetto all’operato delle istituzioni territoriali, che non possono in alcun modo essere tirate per la giacchetta in nome di alcuna velleità personale. La dietrologia è una scienza che non ci ha mai appassionato. Il Prefetto Clara Vaccaro è persona seria e ha sempre dimostrato di avere a cuore le sorti del nostro territorio. Il suo operato non ha alcun bisogno di difese d’ufficio, ma è bene ribadire che il provvedimento assunto non ha carattere punitivo, ma che al contrario deve rappresentare un’occasione di rilancio delle attività della Fondazione. Da parte nostra, come Città Metropolitana, intendiamo esprimere la nostra piena disponibilità ad affiancare questo percorso”.
Museo Archeologico: il 10 e l’11 aprile due giornate di approfondimento della mostra temporanea “Cyprea. La rete di Afrodite”
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ospiterà il 10 e l’11 aprile due giornate di approfondimento nell’ambito della mostra temporanea “Cyprea. La rete di Afrodite”, in esposizione in piazza Paolo Orsi del Museo fino al 27 aprile.
Gli incontri – realizzati con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione di Cipro e del Ministero della Cultura italiano – vedranno la partecipazione di studiosi, docenti e istituzioni internazionali.
Il 10 aprile, a partire dalle ore 9.00, si terrà la giornata di laboratori linguistici “Il gioco delle parole”, dedicata agli studenti delle scuole della provincia di Reggio Calabria, con approfondimenti sulla lingua greca, grecanica e greco-cipriota.
L’iniziativa – organizzata e coordinata da Stefania Pennacchio, direttore artistico della mostra e Vassilis Vassiliades, artista cipriota, con il supporto di Claudia Ventura e Giuseppina Cassalia, funzionari del MArRC – si avvale della direzione scientifica di Daniele Macris, Presidente dell’Associazione Culturale Ellenica dello Stretto.
Saranno proposte attività laboratoriali mirate all’analisi dei rapporti culturali e dei testi antichi, con il supporto di reperti archeologici di straordinaria rilevanza e attraverso una visita alla mostra temporanea.
Aprono i due giorni di lavoro i saluti istituzionali di Fabrizio Sudano, Direttore del MArRC, e del Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, la cui presenza al Museo sottolinea l’impegno dell’amministrazione nel promuovere la conoscenza delle radici linguistiche e culturali del territorio. Un contributo importante, che rafforza il ruolo del MArRC come luogo di dialogo e crescita per la comunità scolastica e cittadina.
Seguiranno gli interventi di Stefania Pennacchio e Daniele Macris, e i messaggi istituzionali del Ministro dell’Istruzione di Cipro, Athena Michaelidou, e dell’Ambasciatore di Cipro a Roma, Yiorgos Christofides.
Tra i docenti coinvolti, Freedo Pentimalli, vicepresidente di Jalò tu Vua, Giovanna Carbone, docente di greco calabro, Spirios Antonellos, direttore del Dipartimento Cultura ed Educazione del Ministero di Cipro, e Maria Alexandrou, funzionario del Dipartimento Culturale di Cipro.
L’11 aprile, dalle ore 16.00, si terrà la giornata di studi dedicata alla figura di Afrodite e alla sua rappresentazione nella cultura e nell’arte, grazie anche al supporto dell’associazione Amici del Museo e ANMIG sezione Reggio Calabria. Dopo i saluti istituzionali di Fabrizio Sudano, Athena Michaelidou, Yiorgos Christofides e Stefania Pennacchio, interverranno esperti e studiosi per esplorare il mito della dea da diverse prospettive. Giorgio Calcara, curatore della mostra, aprirà i lavori con un intervento su “Cyprea: il guscio protettivo di un’idea”. Seguiranno le riflessioni di Stefania Pennacchio su “Incenso, latte e rose. Sul perché l’arte contemporanea ha bisogno di bellezza”, di Fulvia Toscano, Direttore di Naxos Legge, su “Dire Afrodite. La dea ‘tessitrice di inganni’ e i suoi cantori”, e di Domenica Galluso, Vice Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, su “Afrodite nell’arte”. Approfondimenti archeologici saranno offerti da Martina D’Onofrio, che discuterà “Afrodite e il sacro: il culto della dea in età greca”, da Daniela Costanzo, che tratterà “Afrodite a Locri Epizefiri: spazi, iconografie e forme rituali”, e da Fabrizio Sudano, con un intervento sulla “Presenza di Afrodite nelle subcolonie locresi di Medma e Hipponion”. Concluderà la giornata Giorgia Tulumello, con uno studio su “Afrodite in Sicilia: la prostituzione sacra ad Erice”. I lavori saranno coordinati e moderati da Mariangela Preta, Direttore del Polo Museale di Soriano Calabro.
Le due giornate rappresentano un’occasione unica per approfondire il legame tra linguaggio, mito e arte, creando un ponte tra le antiche radici della cultura mediterranea e il dibattito contemporaneo. Attraverso studi interdisciplinari, laboratori e riflessioni, studiosi e professionisti offriranno nuove chiavi di lettura sulla figura di Afrodite, mettendo in luce la sua centralità nei processi di trasmissione culturale e artistica, dal passato ad oggi.
“Incontrerò nelle prossime ore Alessandro – ha concluso la Garante – per capire quali siano le necessità di questo giovane e come attivarmi affinché possano essere garantite condizioni di vita dignitose, il suo diritto al sorriso e alla felicità”.
‘Ndrangheta in Toscana: sequestrati 600 mila€ ad un prestanome legato ai Tegano De Stefano
Sequestrati dalla guardia di finanza in collaborazione con la polizia beni per 600mila euro ad un imprenditore calabrese, residente in provincia di Siena, ritenuto prestanome della ‘ndrangheta.
L’imprenditore, attraverso una sua società nel settore edile, era già stato oggetto di un provvedimento interdittivo antimafia emesso nel 2003 dalla prefettura di Reggio-Calabria, ed è stato ritenuto dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, anche sulla base di riscontrate dichiarazioni di collaboratori di giustizia, portatore di “pericolosità sociale”.
L’uomo, fungeva da “prestanome” e curava gli interessi della cosca “Tegano-De Stefano”, originaria di Reggio Calabria, occultando, attraverso fittizie intestazioni societarie, l’effettivo gestore della società: un componente di spicco della stessa ‘ndrina.
Dalle analisi, il valore del patrimonio, direttamente e indirettamente nella disponibilità dell’imprenditore, è risultato sproporzionato (nell’arco di quasi 30 anni per circa 800.000 euro) rispetto alla capacità reddituale manifestata.
Il Tribunale di Reggio-Calabria ha disposto il sequestro, tra Siena, Sovicille e Monteroni d’Arbia, nel Senese, del patrimonio intestato ai familiari dell’uomo: una villa con relative pertinenze, due appezzamenti di terreno, un locale adibito ad autorimessa, un B&b/affittacamere, oltre a conti correnti e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato in oltre 600.000 euro. I beni saranno gestiti da un amministratore giudiziario.
“Per mantenere positive le performance del porto di Gioia Tauro si punta, anche, all’efficienza dei suoi servizi interni. Sono stati appena completati i lavori di realizzazione della Struttura polifunzionale di controllo frontaliera Pcf – Punto Ped/Pdi, che permetterà la centralità dei controlli e delle relative analisi in un’unica area all’interno dello scalo portuale“. Lo rende noto ‘Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio.
“In attuazione al Regolamento Ue 2017/625, relativo ai controlli sugli alimenti e sui mangimi, alle norme nazionali sulla salute e sul benessere degli animali nonché ai regolamenti sulle ispezioni dei prodotti fitosanitari – è detto in una nota – l’Ente, guidato dal presidente Andrea Agostinelli, ha pianificato, nella propria politica di sviluppo dello scalo, la costruzione di un’area specifica strutturata, affinché sia garantito in modo organico un servizio necessario alla sicurezza pubblica. In base a quanto disposto dalla normativa vigente in materia, l’attività di controllo sanitario sugli animali e sulle merci alimentari, in ingresso nel territorio dell’Unione Europea, viene affidata al Servizio sanitario nell’ambito delle strutture periferiche del Ministero della Salute. Considerata la centralità dello scalo nel circuito dei traffici internazionali e la natura delle merci in transito nel porto di Gioia Tauro, il presidio della salute pubblica sulle merci destinate all’alimentazione e di origine animale competono al servizio veterinario presente nell’infrastruttura portuale calabrese”.
“Al fine, quindi, di dotare lo scalo di un’attività essenziale e per favorire l’organizzazione delle relative ispezioni di laboratorio – è detto ancora nella nota – l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha centralizzato in un’unica struttura lo svolgimento delle operazioni di analisi e controlli delle merci al fine di prevenire eventuali contaminazioni o l’immissione al consumo di prodotti non igienicamente a norma. Ubicata in un’area di 4000 metri quadri, la struttura è organizzata in tre capannoni articolati in 34 moduli prefabbricati. Di questi, ventidue saranno dedicati al servizio del posto di controllo frontaliero PCF, altri sei moduli saranno destinati alle attività del servizio fitosanitario regionale, tre all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e altre tre al servizio della Guardia di Finanza.
Per un valore complessivo di 2,7 milioni di euro, i lavori sono stati eseguiti dalla ditta F.M.B. Tubes srl, che è capo gruppo di un consorzio d’imprese.
Per dare atto, quindi, alla normativa vigente in materia, che affida in capo al Ministro della Salute la gestione del servizio, l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, a giorni, sottoscriverà un protocollo d’intesa che darà in comodato d’uso al Ministero competente, attraverso le sue strutture periferiche, la gestione del centro polifunzionale di controllo frontaliera Pcf – Punto Ped/Pdi del porto di Gioia Tauro”, conclude la nota.
Giovedì 10 aprile 2025, alle ore 17.30, l’Hotel San Francesco di Rende ospiterà il convegno dal titolo provocatorio “Mi mangio la Terra!”, un’opportunità di riflessione sulle scelte alimentari e sul loro impatto sull’ambiente. Organizzato in collaborazione dalla Fidapa BPW Italy (Federazione italiana donne arti professioni e affari) e da AMI (Ambiente Mare Italia), l’incontro si inserisce nella Settimana Verde, promossa da AMI, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sulla necessità di adottare scelte alimentari consapevoli e responsabili, fondamentali per la tutela dell’ambiente e per combattere il cambiamento climatico.
L’evento vedrà la partecipazione di esperti che affronteranno il tema della sostenibilità alimentare da diverse prospettive. Interverranno il professor Giuseppe Mendicino, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente dell’Università della Calabria, che approfondirà le strategie per una gestione responsabile di cibo e acqua; il dottor Pietro Leo, specialista in Malattie dell’Apparato Digerente e già primario di Gastroenterologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, che esplorerà l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi; e l’architetto Marisa Raffaella Gigliotti, referente delle Comunità Slow Food della Calabria e past presidente Fidapa sezione di Soverato, che discuterà dell’importanza delle Terre Alte nella protezione del territorio e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. La tavola rotonda sarà moderata da Elena Pistilli, presidente di AMI Cosenza-Tropea e past presidente Fidapa sezione di Cosenza, e da Lucia Nicosia, presidente in carica Fidapa sezione di Cosenza.
Elena Pistilli, presidente di AMI Cosenza-Tropea e past presidente Fidapa di Cosenza, afferma che: «Il titolo ‘Mi mangio la Terra!’ è volutamente polemico. Questo incontro ha una funzione divulgativa e mira a stimolare la riflessione, a formare cittadini consapevoli e a spingerli a un cambiamento delle loro abitudini, spesso dannose per l’ambiente, che abbiamo ricevuto in eredità e che dobbiamo restituire intatto alle future generazioni. L’associazionismo può fare molto per promuovere una corretta cultura ecologica». Con lo slogan «Proteggi oggi ciò che appartiene al domani. La Terra è nelle nostre mani», l’obiettivo è chiaro: promuovere un cambiamento culturale attraverso l’azione collettiva. L’AMI invita la comunità a considerare il futuro del nostro pianeta come una priorità, sottolineando l’importanza di agire ora per fermare il degrado ambientale.
Lucia Nicosia, presidente Fidapa sezione di Cosenza, esprime entusiasmo per l’incontro, sottolineando: «Siamo felici di celebrare il terzo anno di collaborazione con AMI, un’opportunità per unire le forze nella protezione dell’ambiente. L’evento si inserisce nel tema internazionale Fidapa BpW Italy “Ispirare, innovare, potenziare, trasformare: insieme, plasmiamo un futuro sostenibile”. La Settimana Verde AMI è un impegno concreto che va oltre gli eventi: è un momento per coinvolgere la comunità e promuovere un cambiamento culturale che possa garantire un futuro più sostenibile». La partnership tra Fidapa e AMI ha già dato vita a numerose azioni concrete, come attività educative e laboratori, che puntano a sensibilizzare la popolazione sul tema della sostenibilità.
Il professor Giuseppe Mendicino, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente all’Università della Calabria, osserva: «Il cibo e l’acqua sono risorse fondamentali, ma devono essere gestite in modo responsabile per garantire la sostenibilità del nostro ambiente. Ogni fase della produzione alimentare ha un impatto, e dobbiamo lavorare per ridurre il consumo di queste risorse e migliorare l’efficienza dei nostri sistemi alimentari».
Il dottor Pietro Leo, specialista in Malattie dell’Apparato Digerente, aggiunge: «La produzione agricola e zootecnica impiega risorse vitali come acqua e suolo, mentre inquina con l’uso di fertilizzanti e pesticidi e contribuisce alle emissioni di gas serra, tra cui metano e CO₂. La lavorazione degli alimenti richiede energia e acqua, generando rifiuti e imballaggi, e la distribuzione comporta trasporti inquinanti e sprechi. Inoltre, il consumo domestico spesso comporta sprechi, e lo smaltimento dei rifiuti, come scarti e imballaggi, genera ulteriori inquinamenti e gas serra». Il dottor Leo mette in evidenza il ruolo cruciale del metano, un potente gas serra che proviene in gran parte dagli allevamenti intensivi. «Gli animali, in particolare ovini e suini, producono metano durante la digestione, un gas che viene rilasciato nell’aria. Inoltre, gli escrementi di questi animali, quando accumulati in grandi quantità, fermentano e rilasciano ancora più metano». Questo gas, più potente della CO₂ nel trattenere il calore nell’atmosfera, contribuisce in modo significativo al riscaldamento globale e agli eventi meteorologici estremi, con gravi conseguenze per la salute umana e per la natura. Il metano ha anche un effetto negativo sulla qualità dell’aria, favorendo la formazione di ozono a livello del suolo, un inquinante che aggrava i problemi respiratori e danneggia le piante. Per ridurre gli effetti del cambiamento climatico, è quindi fondamentale diminuire le emissioni di metano, in particolare da parte degli allevamenti intensivi.
L’architetto Marisa Raffaella Gigliotti, referente delle Comunità Slow Food della Calabria e past presidente Fidapa sezione di Soverato, precisa: «Le terre alte, che coprono l’80% del nostro Paese, sono spesso sottovalutate, ma offrono risorse eccezionali. La biodiversità, l’aria pulita e l’acqua che le caratterizzano sono risorse che possiamo proteggere solo attraverso pratiche agricole sostenibili. Queste terre offrono opportunità anche ai giovani, che possono riscoprire mestieri legati alla pastorizia e all’agricoltura ecologica. Slow Food promuove la gestione di questi territori, difendendo la biodiversità e favorendo lo sviluppo di pratiche agricole che rispettano l’ambiente».
L’appuntamento del 10 aprile non è solo un invito alla riflessione, ma un invito all’azione. È un’occasione per lanciare un appello a tutti i partecipanti: è necessario adottare scelte consapevoli e responsabili nella vita quotidiana. Ogni scelta, anche quella apparentemente più piccola, può fare la differenza. Con il supporto di esperti, associazioni e istituzioni, il convegno si propone di avviare un percorso di cambiamento che parta dalla consapevolezza e arrivi a comportamenti concreti, per proteggere la Terra e garantirne la salute per le generazioni future.
Chiusura col botto al “Premio Cultura Cinematografica Città di Polistena 2025”
Simona Loizzo é stata eletta nel Direttivo federale della Lega. L’elezione é avvenuta a conclusione del congresso del partito, svoltosi a Firenze.
A darne notizia, con una dichiarazione, é la stessa parlamentare, dicendosi “orgogliosa” per l’elezione.
“Ringrazio tutti i delegati – afferma Simona Loizzo – per la fiducia accordatami. Il Direttivo, composto da 22 persone, sarà al fianco del segretario nazionale Matteo Salvini. Il congresso di Firenze ci rafforza e ci porta in una dimensione politica che sarà fondamentale per ricostruire i rapporti con gli Stati Uniti e creare le condizioni per una nuova Europa”.
“Fare parte di un organismo così importante – dice ancora Loizzo – è un riconoscimento non per me stessa ma per la Calabria, terra nella quale il nostro partito vuole aggregare consensi e ampliare la partecipazione”.
Le congratulazioni del Presidente Mancuso
“All’on. Simona Loizzo – eletta tra i 22 componenti del direttivo federale della Lega al congresso di Firenze – il commissario della Lega-Calabria Filippo Mancuso, assieme ai commissari provinciali del partito, augurano “buon lavoro e in bocca al lupo, per questo nuovo e delicato impegno politico”. Dal canto loro, il capogruppo della Lega a Palazzo Campanella Giuseppe Gelardi e i consiglieri regionali Giuseppe Mattiani, Katya Gentile e Pietro Raso si congratulano con l’on. Loizzo “sicuri che saprà svolgere l’importante incarico nazionale, come sempre, con impegno e dedizione”, scrive in una nota il Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso.