Nel contesto della “Primavera Reggina” promossa dal Comune di Reggio Calabria l’Associazione Culturale Anassilaos, presso la Biblioteca De Nava (Sala Giuffrè della Villetta) e congiuntamente con essa, dedicherà il mese di maggio alla storia contemporanea del nostro Paese.
Tutti gli incontri si terranno presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava con inizio alle ore 17,00.
Si comincia l’8 maggio con una lezione del Prof. Giuseppe Caridi, storico, già ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Messina, Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, che prendere le mosse proprio dal Cardinale Fabrizio Ruffo alla luce del suo importante saggio “Il Cardinale Ruffo e la riconquista del Regno di Napoli nel 1799”.
Il giovedì successivo, 15 maggio, il Prof. Antonino Romeo, Deputato di Storia Patria per la Calabria e componente del Direttivo ICSAIC, affronterà invece il tema sopra delineato, quello cioè del “Risorgimento sotto accusa: Voci e motivi di una delusione annunciata”, nel quale darà conto dell’ampio dibattito storiografico nonché politico che ha caratterizzato il periodo postunitario.
Giovedì 22 maggio sarà invece un giovanissimo studioso di storia, Antonio Buttiglione, assegnista di ricerca di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno e allievo del prof. Carmine Pinto, ad analizzare un’altra rivoluzione, quella del 1848, nella sua prospettiva e dimensione calabrese.
Dalla Calabria a Reggio ci condurrà invece l’ultimo incontro, il 29 maggio, a cura di Fabio Arichetta, Deputato di Storia Patria per la Calabria e Dottorando di Ricerca all’Università di Messina, il quale parlerà del ruolo avuto nella Rivoluzione Nazionale del 1860 dai fratelli Agostino e Antonino Plutino, impegnati da sempre nel sostenere la causa della liberazione della Calabria dal regime borbonico. Nella circostanza Giuseppe Diaco, cultore di storia e collezionista, terrà una comunicazione sul tema sul “Reggio Calabria. Da una dinastia all’altra. Da Piazza dei Gigli a Piazza Vittorio Emanuele II” dedicata ai mutamenti della denominazione di vie e piazze dovuta ai cambiamenti politici e dinastici che in questo caso hanno riguardato la piazza più importante della Città da sempre centro politico e amministrativo come dimostrato dalle più recenti scoperte archeologiche.