Salgono a tre le vittime dell’incidente stradale avvenuto il 25 febbraio scorso sulla statale 107 nel territorio di Crotone.
Alle due persone decedute sul colpo, Piero Riolo, di 43 anni, e Lorenza Aloisio, di 33, entrambi di Crotone, che viaggiavano a bordo di una Volkswagen “Golf”, si aggiunge Alba Corigliano, 31 anni, di Rocca di Neto, che era a bordo della Fiat “Punto” scontratasi frontalmente con quella su cui si trovavano le altre due vittime.
Alba Corigliano é deceduta nell’ospedale di Catanzaro, dov’era ricoverata dal giorno dell’incidente a causa della gravi ferite riportate.
Con Alba Corigliano nell’auto c’era anche la mamma, Teresa Greco, di 59 anni, rimasta anche lei gravemente ferita e tuttora ricoverata in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Catanzaro.
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Reggio Calabria: celebrata la Giornata mondiale della sindrome di Down
Anche l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria, il 21 marzo, ha celebrato la Giornata mondiale della sindrome di Down (WDSD) con l’illuminazione sul Lungomare Falcomatà del “Monumento ai caduti”. Negli anni scorsi molti punti di riferimento globali si sono illuminati per la Giornata mondiale della sindrome di Down, incluso l’Empire State Building a New York, la Torre Eiffel a Parigi e il Burj Khalifa a Dubai. Si tratta di una giornata di sensibilizzazione globale che è stata ufficialmente osservata dagli Stati Uniti Nazioni a partire dal 2012 e ha l’obiettivo di migliorare la vita delle persone con sindrome di Down a cui, sovente, viene negato il diritto all’inclusione.
Come ha spiegato l’assessore comunale a Welfare e Politiche della famiglia, Lucia Nucera: “Ringraziamo la sezione reggina dell’Associazione Down che opera sul territorio da cinque anni. Il motto della giornata è stato “Stop agli stereotipi” e questo è molto importante. I portatori della sindrome sono visti come eterni bambini. Si deve lavorare per l’inclusione: è un’attività che dobbiamo fare a partire dalle scuole, ma anche successivamente, per l’inserimento lavorativo. Abbiamo tanti esempi positivi a livello nazionale e a livello locale. L’Amministrazione ha seguito nel tempo dei ragazzi che hanno fatto dei tirocini. A breve partirà con l’associazione reggina una campagna di comunicazione”. “Come Politiche sociali – ha concluso l’assessore – supportiamo le fasce vulnerabili con un ventaglio di servizi che, a breve, integreremo. Ma serve fare di più per l’inserimento lavorativo e l’autonomia dei portatori della sindrome perché la nostra società deve essere inclusiva, contro lo stereotipo esistente. Non ci sono limiti, i limiti li poniamo noi. Non si tratta di diversità ma di arricchimento per tutti noi”
Si indaga su un caso di lupara bianca risalente al 2008 e che riguarda un cittadino romeno nel Vibonese di cui da allora si erano perse le tracce.
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia e i carabinieri da stamane hanno avviato degli scavi in località Feudo D’Aquino, a cavallo tra i territori dei comuni di Zungri e Filandari.
Le indagini sono coordinate dal Procuratore capo Camillo Falvo e dal sostituto Eugenia Belmonte e mirano a scoprire il luogo esatto in cui sarebbe stata seppellita la vittima dopo essere stata uccisa da persone sulle quali sono in corso indagini.
Ad operare sul terreno sono i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche che ricorreranno anche al supporto dei cani molecolari.
L’uccisione dell’uomo, secondo il procuratore Falvo, sarebbe maturata in un contesto di rapporti privati.
In Calabria, l’analisi degli adempimenti Lea, le prestazioni sanitarie che la Regione deve garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket, dimostra che nel decennio 2010-2019 la percentuale cumulativa totale di adempimento è del 59,9% (media Italia 75,7%): ovvero il 40,1% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini.
E’ quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe su “L’autonomia differenziata in sanità” realizzato per esaminare le criticità del testo del DdL Calderoli e analizzare il potenziale impatto sul Servizio sanitario nazionale delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di tutela della salute.
“Nel 2020 il punteggio totale – riferisce una nota della Fondazione – degli adempimenti della Regione ai Lea è di 129,4 (punteggio max 300).
Secondo l’analisi di Gimbe la Calabria si posiziona ultima tra le regioni e province autonome ed è risultata inadempiente secondo il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) perché ha registrato un punteggio insufficiente nell’area della prevenzione (32,73 su 60), nell’area distrettuale (48,18 su 60) e nell’area ospedaliera (48,44 su 60). Nel 2021 il punteggio totale degli adempimenti della Regione ai Lea è di 160 (punteggio max 300). Secondo l’analisi Gimbe la Calabria si posiziona penultima tra le regioni e province autonome ed è risultata inadempiente secondo il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) con un punteggio insufficiente in tutte e tre le aree monitorate (prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera). Nel 2022 l’aspettativa di vita alla nascita è pari a 81,7 anni (media Italia 82,6 anni)”.
“Dall’analisi della mobilità sanitaria nel periodo 2010-2021 – segnala la Fondazione Gimbe – emerge che la regione ha accumulato complessivamente un saldo negativo pari a 2.969.350.012 euro. Il raggiungimento degli obiettivi della Missione Salute del Pnrr è strettamente legato alle performance della regione, in particolare: per raggiungere il target 2026 di assistere almeno il 10% della popolazione over 65 in Adi la Regione deve aumentare i pazienti assistiti del 416%; sono presenti 3,80 infermieri ogni mille abitanti. La regione è sotto la media nazionale pari a 5,06″.
Coldiretti Calabria, Giornata dell’Acqua: “Perso l’89% di pioggia, subito piani invasi”
Con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo.
Oggi la maggior parte dell’acqua piovana – sottolinea la Coldiretti -. va a finire nei 230mila chilometri di canali lungo il Paese e finisce nel mare, con una tendenza accentuata dagli effetti dei cambiamenti climatici. L’alternanza di lunghi periodi di siccità a violente ondate di maltempo fa sì che i canali asciutti favoriscano lo scorrimento rapido delle piogge.
Da qui l’obiettivo di potenziare la raccolta di acqua dolce intervenendo sulle infrastrutture. Coldiretti con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, ha elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo (veri e propri laghetti). I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua piovana che potrebbe essere utilizzate per una molteplicità di altri utilizzi, riducendo il prelievo di quella potabile. La Coldiretti insiste nel dare finalmente attuazione al progetto invasi.
“Il fatto che l’Italia riesca a recuperare una parte minima dei 300 miliardi di litri di acqua che ogni anno cadono sul territorio nazionale rappresenta uno spreco inaccettabile – sostiene Coldiretti – in un territorio a fortissimo rischio desertificazione e con cronica carenza di acqua per i cittadini in alcune aree. Intervenire si può e si deve non solo nell’emergenza ma in maniera strutturale e strategica. Con l’avvio di un grande piano nazionale per la realizzazione da nord a sud del Paese di invasi si difenderà concretamente la sovranità alimentare ed energetica dell’Italia e, nello stesso tempo, si garantirà l’acqua per i cittadini, per le coltivazioni e per la produzione di energia rinnovabile che renderà migliore l’ambiente e attiverà anche le risorse occupazionali per la manutenzione degli invasi. ad aziende agricole, imprese e cittadinanza”.
Il ministro consigliere e direttrice di sezione commerciale Sameena Qureshi dell’Ambasciata del Canada in Italia, insieme al Console e primo segretario Maxime Thérien e al trade commissioner Simone Grassi hanno fatto visita al presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio Andrea Agostinelli. “Obiettivo dell’incontro – è detto in una nota dell’Autorità portuale – quello di promuovere la formazione di partnership commerciali, scientifiche e industriali tra i due Paesi per favorire scambi bilaterali. In vista del prossimo incontro ministeriale del G7 dedicato al commercio internazionale nel prossimo mese di luglio in Calabria, sono state gettate le basi per stimolare eventuali partenariati con le autorità portuali canadesi. Dal commercio internazionale agli investimenti diretti esteri (Zes), passando per gli accordi di libero scambio. A fare gli onori di casa il presidente Andrea Agostinelli e il segretario generale Alessandro Guerri”. “Nel corso dell’incontro, il presidente Agostinelli – riporta la nota – ha illustrato le caratteristiche infrastrutturali del porto, dai fondali profondi 18 metri al completamento del banchinamento del porto, che assicurano allo scalo il primato nazionale nel settore del transhipment, soffermandosi sulla crescita dei traffici che, nell’anno appena trascorso, ha raggiunto il record con 3.548.827 teus movimentati da MedCenter Container Terminal e 363.942 autovetture trasbordate da Automar. Una crescita continua che è stata cristallizzata anche nei primi due mesi dell’anno in corso, in cui è stato registrato un balzo in avanti di un ulteriore 20% di teus, rispetto al bimestre 2023, nonostante la direttiva europea Ets e la crisi del Mar Rosso che ha generato limitazioni nei traffici portuali lungo il canale di Sue. Particolare attenzione è stata, altresì rivolta alla Zona economica speciale del porto e del retroporto di Gioia Tauro e alle misure di beneficio fiscale e burocratico a favore di imprese nazionali e internazionali che intendano investire in queste aree”. (ANSA).
Ponte Stretto, Salini (A.d Webuild): “resisterebbe anche a sisma peggiore del 1908”
“I ponti sospesi sono per definizione più resistenti ai terremoti di qualunque altra struttura proprio per come sono fatti. Se venisse oggi un terremoto come quello degli inizi del ‘900 a Messina crollerebbe una grossa parte dei fabbricati e delle costruzioni che ci sono ma il ponte resterebbe lì. Se ci fosse un terremoto superiore resterebbe in piedi solo il ponte”. Lo ha garantito Pietro Salini (a.d di Webuild) ospite a ReStart su Rai Tre, rassicurando anche sul pericolo vento: “il ponte è progettato per resistere a folate di vento fino a 300 km/h, mentre il massimo registrato negli ultimi 100 anni è di 100 km/h per un breve periodo”. Salini si è quindi detto disponibile a parlarne con Elly Schlein. “Io non ho parlato con la segretaria del Pd ma sono pronto a farlo ben volentieri e a spiegarle le ragioni tecniche dell’esistenza del ponte”. (ANSA).
Rosarno, NOI MODERATI: “Al fianco degli agricoltori rosarnesi contro l’ingiustificato aumento dell’aliquota IMU approvata in Consiglio Comunale”.
Giuseppe Callà, Coordinatore cittadino e componente del direttivo provinciale di NOI MODERATI di Rosarno (RC), interviene sulla delicata situazione in cui versano gli agricoltori del territorio.
“La battaglia che, da qualche mese, stanno portando avanti gli agricoltori deve interessare l’intera Calabria a tutela dell’economia calabrese e della qualità dei prodotti alimentari. Occorrono misure governative che proteggano il settore agricolo, che, per alcune regioni come la Calabria, vuol dire anche evitare una grande crisi economica e sociale, che rischia di incidere sull’ulteriore spopolamento del nostro territorio.
Per tutelare gli imprenditori agricoli e poter rilanciare il settore agrumicolo, occorre prendere in considerazione la riduzione di tasse e imposte e prevedere agevolazioni sul carburante agricolo o comunque una calmierazione dei costi.
L’Amministrazione Comunale di Rosarno guidata dal Sindaco Cutrì ha pensato, invece, noncurante della crisi del settore che sta, ormai da diversi anni, attanagliando la nostra città e non solo, di portare all’ordine del giorno, nella seduta del Consiglio Comunale del 15 marzo u.s., una proposta di delibera, mortificante per i cittadini rosarnesi, poi approvata con i voti della sola maggioranza, che ha previsto l’aumento dell’aliquota IMU sui terreni agricoli dall’otto per mille al dieci per mille.
Tale aumento risulta quantomai ingiustificato, assurdo e poco opportuno (si pensi che la Commissione Straordinaria, con delibera n. 5 del 20.1.2022, ha approvato e confermato l’aliquota dell’IMU sui terreni agricoli all’otto per mille per l’anno 2022), in quanto, ancora una volta colpisce pesantemente gli imprenditori, mettendo in ginocchio, il settore agricolo, che sino a circa dieci anni fa era il cuore pulsante dell’economia rosarnese e sul quale intere generazioni hanno costruito l’intera storia familiare.
La riduzione della produzione agrumaria ha oramai raggiunto livelli senza via di ripresa, tant’è che negli ultimi anni abbiamo assistito ad una riduzione della produzione pari al 50-60%.
Stessa sorte stanno subendo anche le piantagioni di kiwi. Tanti agricoltori avevano sperato di trovare in esse una coltura alternativa e redditizia che potesse colmare il deficit causato dagli agrumi. Purtroppo, però, dopo un boom iniziale, siamo diventati spettatori passivi e inermi anche del tracollo di tale comparto produttivo.
A fare da cornice a tale situazione, si è aggiunto anche il cambiamento climatico. La nostra Calabria era la terra del sole e del clima mite, condizione rosea per la coltura di agrumi. Purtroppo, le forti piogge ed il clima rigido e gelido, la siccità degli ultimi anni non hanno favorito le piantagioni che ancora con grosse difficoltà resistono, dando alla luce quei pochi frutti che verranno immessi sul mercato a cifre indecorose, tant’è che molti proprietari terrieri non riescono neanche a coprire le spese di gestione e manutenzione delle proprie colture.
Una lotta impari, poiché i costi dei prodotti e della manodopera aumentano sempre di più, ma i prezzi di vendita ormai hanno raggiunto i minimi imponibili.
Nei mesi scorsi anche sulle nostre strade si sono generati dei sit-in di protesta per dar voce a tutti gli agricoltori che non possono più reggere il peso di questa situazione.
In tale contesto, ciò che più allibisce è l’indifferenza della maggioranza, quasi disinteressata a tali problematiche, come se tutto andasse bene e ci trovassimo di fronte ad una fiorente situazione, che, invece, ha colpito in modo ancora più violentemente i nostri agricoltori, che, a dire della maggioranza “possono fare un piccolo sacrificio”.
Tutti conosciamo bene le difficoltà economiche in cui versa il nostro ente, come, d’altronde, tanti altri, ma la strada corretta da percorrere, per incassare somme di denaro per far quadrare il bilancio ed evitare il dissesto, non è certamente quella che sta perseguendo l’Amministrazione Comunale di Rosarno guidata dal Sindaco Cutrì, che, invece, di stare al fianco degli agricoltori e trovare soluzioni concrete per una reale ripresa e non affossare quel poco che ancora sopravvive, ha pensato bene di aumentare l’aliquota IMU sui terreni agricoli.
In questo modo si è solo spento quel barlume di speranza che ancora aleggiava in modo fioco.
Noi Moderati siamo e saremo sempre vicini alle problematiche degli imprenditori agricoli rosarnesi, per rilanciare un settore che rimane e può essere ancora strategico, non solo per Rosarno e la Calabria, ma per l’intera Italia”, conclude il coordinatore Callà.
Mancuso interviene in occasione della relazione attività dell’ Osservatorio regionale contro la discriminazione nei luoghi di lavoro.
“Con l’insediamento dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, la Calabria si è data l’obiettivo di un’alleanza volta a fronteggiare la piaga della discriminazione, vigilando e monitorando sulla sicurezza e la salute dei lavoratori”.
È quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in occasione della relazione annuale (2023) sulle attività svolte dall’ Osservatorio regionale contro la discriminazione nei luoghi di lavoro.
Mancuso ha “espresso apprezzamento alla presidente dell’Osservatorio Ornella Cuzzupi, per l’impegno quotidiano con il quale affronta le varie problematiche legate al mondo del lavoro, con particolare riferimento a tutte le discriminazioni, contribuendo alla realizzazione, con questo speciale strumento, della tutela dei diritti sociali e al rispetto della dignità dei lavoratori e lavoratrici e al contrasto ove presenti, di situazioni di mobbing”.
Infine il presidente Mancuso ha sottolineato “l’importanza del ‘Protocollo d’Intesa’ siglato di recente (a Palazzo Chigi) tra l’Ufficio nazionale antidiscriminazione razziali (Unar) e l’Osservatorio della Calabria contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, che punta a migliorare la qualità delle condizioni di lavoro dei cittadini, nonché a sostenere e implementare tutti gli aspetti che attengono l’informazione e la partecipazione, ma anche la formazione, l’assistenza e la prevenzione in materia di lavoro”.
Roma: l’assessore alla Legalità di Taurianova alla manifestazione antimafia di “Libera”
Ha avuto un significato, personale e politico, in più la partecipazione dell’assessore alla Legalità, Massimo Grimaldi, alla manifestazione di Libera svoltasi ieri a Roma, essendo l’amministratore anche figlio di una vittima di mafia ed avendo preparato, per martedì prossimo, il bis in città della Giornata nazionale della Memoria e del Ricordo.
Una adesione nella doppia veste, in rappresentanza del Comune e di un dolore familiare che l’assessore da tempo socializza nei suoi interventi pubblici, che l’Amministrazione comunale riaccenderà il 26 marzo coinvolgendo le scuole e le associazioni cittadine, in un appuntamento che per il secondo anno prevede un raduno nella Villa Fava.
«Era sentito e doveroso che io andassi anche quest’anno alla Giornata di Libera – commenta l’assessore Grimaldi – riconoscendo all’associazione fondata da don Ciotti il grande merito di tenere alta l’attenzione, oltre che sulla memoria di chi non c’è più, anche intorno alla responsabilità che i cittadini e gli enti hanno nel contrasto all’incultura mafiosa. Ho sfilato, insieme all’associazione Piana Libera e agli altri amministratori, anche per confermare l’impegno quotidiano che il nostro Comune assicura per la trasparenza e per il dialogo continuo con le scuole, vere e proprie palestre di una educazione civica fondata sulla libertà e sulla partecipazione che assieme alle famiglie dobbiamo garantire».
Proprio ispirata a questi valori inclusivi è la manifestazione taurianovese che l’assessore ha voluto, di concerto con il sindaco Roy Biasi. Il raduno è previsto alle 9 a piazza Italia, da dove si snoderà un corteo, con le scolaresche e amministratori di altri centri della Piana di Gioia Tauro, alla volta di Villa Fava. Qui sono previsti nella mattinata gli interventi, coordinati dalla giornalista Nadia Macrì, del vescovo Giuseppe Alberti, del coordinatore di Libera don Piano Demasi. Grimaldi, che sarà affiancato dall’assessore alla Pubblica istruzione, Angela Crea – essendo assente per motivi personali il sindaco – ha voluto coinvolgere nel messaggio da trasmettere alle giovani generazioni i familiari di vittime che fanno capo a Piana Libera, ma anche Antonino Carlo Fazio, anima dell’associazione che porta il nome del compianto colonnello dei Carabinieri, Cosimo Fazio, suo padre e a lungo a capo della Compagnia dell’Arma che ha sede proprio in città, nonché Carmela Ferro e Ilaria Bottiglieri, rispettivamente fidanzata e pronipote di Giuseppe Valerioti, ucciso dalla ndrangheta nel 1980. La manifestazione, che conta anche sul patrocinio della Consulta delle associazioni, nonché degli Istituti comprensivi Monteleone-Pascoli e Sofia Alessio- Contestabile, e dell’Iss Gemelli Careri, verrà conclusa dalla musica dei Mixed Legrille.