“Le nuove sfide della sicurezza internazionale”, è il titolo dell’importante incontro che si terrà Il prossimo 19 luglio alle ore 21.00, a Santa Maria del Cedro, presso il “Lido da Gino” sul Lungomare Gino Bartali. L’evento, moderato dal giornalista Massimo Clausi, vedrà la partecipazione di illustri ospiti ed esperti del settore che discuteranno intorno alle dinamiche attuali e future della sicurezza internazionale e approfondiranno le questioni relative alla sicurezza informatica e alle misure necessarie per affrontare le crescenti minacce nel cyberspazio. L’incontro vedrà i saluti del sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, e del presidente dell’Associazione “L’Orodicalabria”, Ernesto Magorno. Interverranno: l’On. Ettore Rosato, Segretario del Copasir, e Pietro Trebisonda, Cybersecurity Consultant in ambito Governance, Risk and Control per Deloitte Risk Advisory. Questo incontro rappresenta un’opportunità unica per comprendere meglio le complesse sfide che il nostro Paese deve affrontare in ambito di sicurezza internazionale e per ascoltare direttamente dalle voci degli esperti le possibili soluzioni e strategie. L’evento è aperto al pubblico e si propone di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini su temi di cruciale importanza per il futuro della nostra sicurezza collettiva.
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Il Mediterraneo Festival Corto si conferma di anno in anno kermesse di successo per l’accoglienza e gli eventi proposti e per la qualità e la quantità dei cortometraggi inviati. Oltre 400 i film iscritti tramite bando dalle case di distribuzione e dai singoli registi. Trentasei le Nazioni rappresentate dai film finalisti provenienti da tutti e cinque i continenti: Italia, Stati Uniti d’America, Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Taiwan, Sri Lanka, Regno Unito, Serbia, Portogallo, Libano, Turchia, Macedonia, Grecia, Armenia, Australia, Danimarca, Irlanda, Cina, Giordania, Canada, Messico, Marocco, Croazia, Brasile, Svezia, Giappone, Ucraina, Ecuador, Israele, Corea del Sud, Iraq, Tunisia, Palestina, Iran.
All’armeno “It takes a village” di Ophelia Harutyunyan il premio per il Miglior Film. Anna Bonaiuto ed Emanuele Vezzoli consegnano il Primo Premio, la riproduzione di un diamante in vetro con la forma dell’isola di Cirella in legno realizzata dal Maestro Franco Salemme, a Cristiano Anania di Associak Distribuzione. La regista, assente per impegni lavorativi, ha inviato un videomessaggio di ringraziamento. Il film narra di un remoto villaggio armeno mandato avanti dalle donne; gli uomini sono andati a lavorare altrove, dimenticando quasi le vite lasciate indietro. Bonaiuto ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza di mostrare le donne al cinema e nel cinema, in ruoli di regia e in altri ruoli tecnici da sempre destinati agli uomini.
“Boza or Die” di Alessio Genovese si aggiudica il premio per la sezione Diritti Umani patrocinata da Amnesty International Italia. Un film che racconta in modo asciutto l’inferno dei campi libici e la storia di abusi e violenze subiti, realmente, dai protagonisti del film, migranti giunti in Italia. Il film nasce da un laboratorio cinematografico realizzato dal regista con l’associazione siciliana Zabbara. A consegnare il premio, la Presidentessa di Giuria di sezione, Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty International Italia. Presente con un videomessaggio anche il portavoce Riccardo Noury ricordando che sono solo due i Festival patrocinati da Amnesty in Italia: il “Corto Dorico” e il “Mediterraneo Festival Corto” per l’appunto.
Vince la sezione Docufilm, il bio-pic “Armando Dal Col – L’arte del Bonsai” di Andrea Buratto, Filippo Cifarelli, Ida Iadevaio e Vincenzo Tancredi. Quest’ultimo ha ritirato il premio consegnato dall’assessora alla cultura del comune di Scalea, Adelina Carrozzini. Nel film, Armando Dal Col, primo maestro bonsaista italiano, racconta la sua vita semplice fra le colline trevigiane.
Il premio Scuole Istituzionali va a “Maria quella vera” dell’IPSSS A. Gabriele di Tortora. Il cortometraggio, patrocinato dalla Fondazione De André, è ispirato a “La canzone di Marinella” di Fabrizio De André e alla storia vera di Maria Boccuzzi. A ritirare il premio dalle mani della Presidente di Giuria, Rosy Trapa, lo sceneggiatore Aurelio Francesco e la docente dell’Istituto, Ramona Papa.
“Miracolo di Natale” della giovanissima regista Michela Piccardi vince nella sezione Scuole di Cinema premiata dalla Scirocco Film Academy e dalla Scuola di Cinema di Napoli per aver mostrato un “racconto pieno di ironia e leggerezza che riesce ad uscire fuori dagli schemi”. A consegnare il premio lo scenografo Luciano Calosso .
Al siciliano “Manco Morto” di Emma Cecala va il Premio FEDIC Federazione Italiana Cineclub. A premiare la regista il Presidente nazionale Lorenzo Caravello e l’attore ‘autoctono’ Leonardo Gambardella. Un film ironico che ci riporta indietro al 1958 e alla politica dei partiti di massa, in lotta fra loro, con un finale inaspettato e sorprendente.
“Black Eyed Dog” di Alessandro Cino Zolfanelli vince il premio come Miglior Film d’Animazione, sezione promossa dalla Gelateria Cuore Matto di Diamante, presidente di sezione il vignettista Passepartout. “Volevo raccontare una storia di ossessione e redenzione – racconta il regista in un videomessaggio – di come un’idea può diventare malattia e di come l’amore può salvare una persona”.
Lucia Batassa vince come Miglior Attrice per il film “A cena con delivery” di Daniele Catini, delicatissimo cortometraggio che mostra la solitudine degli anziani. Batassa racconta il suo personaggio, Nunzia, “una donna amante della vita” perché “la vita è bella e anche da anziani bisogna trovare le occasioni per viverla”. A premiarla l’attore Emanuele Vezzoli.
Il nuovo Premio Alpaca promosso da Alpaca Movies, azienda di servizi cinematografici, va al danese “Ivalu” di Anders Walter e Pipaluk K. Jørgensen. Il premio consiste nella locandina animata realizzata proprio da Alpaca Movies. Ilaria Meo, CEO di Alpaca Movies, consegna simbolicamente la locandina a Cristiano Anania della casa di distribuzione Associak.
Arriva dalla Svezia il vincitore della sezione Videoclip promossa da Radio Digiesse media partner del Festival. Si tratta del britannico Michael S.U. Hudson regista del videoclip “Knocked Out” canzone di Canon. Hudson a Scalea per ritirare il premio dalle mani di Biagio Pepe, speaker di Radio Digiesse, racconta il lungo viaggio di questo lavoro che vede un attore ucraino e uno canadese sul ring metaforico del video.
Premio Stampa Matchnews a “Warpigs” di Giacomo Pellegrini. Antonio Bartalotta, direttore della testata, consegna il premio al regista Pellegrini e all’attore protagonista Simone Coppo. “La guerra è il momento peggiore per capire che non hai mai potuto amare chi volevi, perché da quel momento si è solo bestie al macello e la vita non ha più tempo”.
Il premio per la Miglior Fotografia a “Raincatcher” di Michele Fiascaris. Lo scaleoto Alessio Bergamo ha ritirato il premio per il direttore della Fotografia, Evgeny Sinelnikov. Un thriller psicologico in una Londra scura e piovosa. A consegnare il premio il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta e la vicesindaca Annalisa Alfano.
Al francese “Faites demi tour des possible” di Lionel Auguste il premio per la Miglior Colonna Sonora del compositore David Hamburger. Presidente di Giuria Sergio Gimigliano, padron del Peperoncino Jazz Festival.
Fra gli altri premi storici: il Premio Giovani Talenti di Calabria “Ernesto Caselli” alla Scirocco Film Academy per aver portato l’insegnamento cinematografico in un territorio svantaggio mentre la Menzione Straordinaria va ad “Actos por partes” di Sergio Milán. Il premio sarà consegnato nel corso del Galà di Solidarierà di dicembre.
Cordoglio del Presidente Mancuso per la scomparsa del maestro Silvio Amelio
Il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, in una nota, esprime cordoglio per la scomparsa del maestro Silvio Amelio: “Esprimo sentimenti di cordoglio per la scomparsa del maestro Silvio Amelio. La sua arte ha rappresentato un ponte tra la nostra terra e il mondo, arricchendo il patrimonio culturale della Calabria e mantenendo vivo il legame con la sua amata Taverna. Tra le sue opere più significative, sono da ricordare le sculture dedicate a Mattia Preti, Corrado Alvaro e Umberto Boccioni, oltre alla toccante creazione in onore di Natuzza Evolo. Le sue opere, presenti nel tessuto urbano di Taverna e nel Museo Civico, continueranno a ispirare e a testimoniare il suo straordinario talento. Alla famiglia Amelio, le più sentite condoglianze, mie e del Consiglio regionale che rappresento”, conclude la nota.
Gom: Consiglio di Stato aggiudica il servizio ristorazione alla Scamar Srl
È stato aggiudicato alla Scamar Srl servizio di ristorazione presso i Presidi Ospedalieri “Riuniti” e “Morelli” del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria”. Lo ha deciso il Consiglio di Stato mettendo la parola fine alla lite giudiziaria per l’affidamento del servizio tra la società e la RTI “EP S.p.A. / Le Palme Ristorazione & Servizi S.r.l.
LA GARA Con deliberazione n. 167 del 13.03.2023 la Stazione Appaltante Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” ha deliberato di indire una procedura di gara per l’affidamento del “servizio di ristorazione da rendere ai degenti dei presidi Ospedalieri “Riuniti” e “Morelli” del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria” mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Alla procedura di gara avevano preso parte la Cooperativa Servizi Crotone Soc. Coop, la Scamar S.r.l. e RTI “EP S.p.A. / Le Palme Ristorazione & Servizi S.r.l.”.
LA PRIMA AGGIUDICAZIONE E IL RICORSO AL TAR La commissione aveva aggiudicato il servizio a quest’ultima per uno scarto di 0,88 punti rispetto alla Scamar Srl la quale, difesa dall’avvocato Fausto Troilo, ha poi impugnato innanzi al T.a.r. Calabria la determina di aggiudicazione dell’appalto, le delibere del Commissario straordinario n.167 del 13.03.2023 e n. 301 del 30.04.2023, tutti i verbali di gara (ed, in particolare, i verbali della Commissione giudicatrice n.2 dell’11.05.2023 e n.3 del 17.05.2023), nonché tutti gli atti di gara presupposti, chiedendo la declaratoria dell’inefficacia del contratto, ove nelle more stipulato, e, in ogni caso, la declaratoria del diritto della ricorrente a conseguire l’aggiudicazione dell’appalto e il subentro nell’esecuzione del contratto.
L’AGGIUDICAZIONE ALLA SCAMAR Il 14 febbraio scorso il Tar Calabria ha accolto il ricorso principale proposto da Scamar S.r.l. e ha annullato l’aggiudicazione a favore di RTI “EP S.p.A. / Le Palme Ristorazione & Servizi S.r.l.” dichiarando in parte inammissibile e in parte improcedibile il ricorso incidentale proposto da E.P. S.pA .
Il Tribunale ha inoltre condannato la pubblica amministrazione all’aggiudicazione del servizio in favore di Scamar S.r.l.. nonché al rimborso delle spese di giudizio.
Il CONSIGLIO DI STATO La decisione è stata nuovamente impugnata dall’EP fino alla sentenza del Consiglio di Stato che chiude la vicenda respingendo e dichiarando improcedibile l’appello presentato da RTI “EP S.p.A. / Le Palme Ristorazione & Servizi S.r.l. in merito all’aggiudicazione del servizio di ristorazione presso i Presidi Ospedalieri “Riuniti” e “Morelli” del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria” stabilita dal Tar della Calabria in favore della Scamar Srl.
Orrore a Reggio: scoperti 2 feti morti in un armadio. 24enne indagata per duplice infanticidio.
Un odore sgradevole, un armadio chiuso e all’interno due feti, avvolti in un lenzuolo, partoriti da almeno una settimana. A fare l’agghiacciante scoperta è stata una donna che, nella tarda serata di ieri, ha subito chiamato la polizia.
A partorire i due gemellini sarebbe stata la figlia della donna che li ha scoperti, una ragazza di 24 anni che si trovava da alcuni giorni ricoverata nel Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dove si era recata per un malore senza fornire ulteriori spiegazioni ai sanitari del reparto di Ostetricia e ginecologia. Proprio mentre il personale medico stava studiando il caso sotto l’aspetto clinico, trovandosi, tra l’altro, di fronte al rifiuto da parte della giovane di sottoporsi a visita ginecologica, è scoppiato il caso giudiziario.
Una vicenda che ha suscitato profondo sconcerto a Reggio Calabria. Tra i mille interrogativi suscitati dalla vicenda, c’è solo una certezza: l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, a carico della ragazza, che risulta indagata per duplice infanticidio ma nei confronti della quale, almeno per il momento, non é stato adottato alcun provvedimento restrittivo.
Residente a Pellaro, nella zona sud della città, la giovane vive assieme ai genitori in un contesto familiare che gli inquirenti definiscono normale, senza alcun disagio particolare che possa spiegare la vicenda.
La giovane aveva un fidanzato, individuato dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, che sta conducendo le indagini. Nelle ultime ore il giovane é stato sentito come persona informata sui fatti, ma sul contenuto delle sue dichiarazioni vige il massimo riserbo. Ciò che sta emergendo, piuttosto, dalle prime indagini, è che i genitori della 24enne, pur essendo sotto choc per il ritrovamento dei due feti all’interno dell’armadio della loro abitazione, stanno collaborando con gli inquirenti essendo interessati a fare piena luce sull’accaduto.
Oltre al fidanzato, la polizia sta sentendo altri familiari e conoscenti della ragazza, per quale la Procura ha nominato un avvocato d’ufficio. La giovane è ancora ricoverata in ospedale, ma non è escluso che possa essere dimessa entro stasera stessa, dato che le sue condizioni non destano preoccupazioni. Finora la 24enne si è trincerata in un silenzio assoluto, decidendo di non rispondere alle domande degli investigatori, il cui obiettivo è capire chi fosse a conoscenza della gravidanza, come la ragazza sia riuscita a nasconderla addirittura ai suoi genitori e se qualcuno abbia avuto un ruolo diretto o indiretto nella vicenda.
Dal taglio del cordone ombelicale all’espulsione dei feti è inverosimile, infatti, che la giovane abbia potuto fare tutto da sola. Non se lo spiegano altrimenti i magistrati, per i quali qualche elemento utile alle indagini potrebbe emergere dall’esame del cellulare della ragazza, che è stato sequestrato. Non è escluso, infatti, che la 24enne si sia confidata con un’amica o che abbia chiesto aiuto a qualcuno.
Nel tentativo di ricostruire le circostanze del parto, inoltre, il sostituto procuratore Chiara Greco, titolare del fascicolo aperto sulla vicenda, ha disposto l’autopsia sui corpi dei due gemellini. Il medico legale dovrà stabilire innanzitutto se siano frutto di un parto spontaneo o di un aborto e, in quest’ultimo caso, se sia stato naturale o provocato. L’esame autoptico, inoltre, dovrà servire a chiarire se i gemelli erano già morti nel momento della nascita o se siano deceduti successivamente. E anche quale fosse la loro età gestazionale nel momento del ritrovamento. Da un primo esame esterno i due corpicini sembrerebbero “completamente formati”, ma solo un’analisi approfondita, inclusa la docimasia polmonare, l’esame che permette di accertare la presenza di aria nei polmoni, potrà confermare se i feti abbiano respirato prima di essere avvolti in un lenzuolo e nascosti dentro l’armadio in cui sono stati trovati.
Solo dopo tutti questo accertamenti il quadro sarà più chiaro per gli inquirenti, che, al momento, salvo possibili sviluppi investigativi, hanno deciso soltanto di iscrivere la 24enne nel registro degli indagati.
Si è conclusa positivamente, dopo quattro giorni di forte apprensione per i suoi familiari, la vicenda della scomparsa di Domenico Solano, l’ottantenne di Mileto, Vibo Valentia, di cui si era persa ogni tracce.
Solano, dipendente in pensione della Provincia di Vibo Valentia, è stato notato da un suo concittadino mentre vagava in stato confusionale nel perimetro della Stazione ferroviaria di Lamezia Terme.
Una volta avuta la certezza dell’identità dell’anziano sono stati subito contattati i familiari che si sono immediatamente recati allo scalo ferroviario per riabbracciare il loro congiunto le cui condizioni fisiche sono state giudicate buone dai sanitari che lo hanno visitato.
lSecondo quanto riferito, l’anziano avrebbe dovuto prendere un treno per recarsi ad Alessandria, dove risiedono i nipoti, ma non sarebbe mai giunto a destinazione.
Il gestore di due locali pubblici della movida, all’interno dei quali erano in corso due distinti eventi di intrattenimento musicale danzante con la partecipazione di numerosi avventori, è stato denunciato per apertura di un locale di pubblico spettacolo senza apposita licenza da personale della Squadra di Polizia amministrativa della Questura di Catanzaro.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo nei confronti di esercizi e locali pubblici, i poliziotti hanno effettuato dei controlli amministrativi nei due esercizi pubblici, entrambi gestiti dallo stesso titolare in località Giovino.
Al destinatario del provvedimento sono stati contestati, inoltre, alcuni illeciti amministrativi per aver organizzato intrattenimento musicale dal vivo senza la preventiva autorizzazione; per aver somministrato alimenti e bevande senza autorizzazione; per non aver installato l’apparecchio per la misurazione del tasso alcolemico e, infine, per aver violato l’ordinanza del sindaco di Catanzaro che disciplina gli orari dell’attività di intrattenimento musicale nei pubblici esercizi con diffusione di emissioni sonore.
Cetraro: sospesa licenza ad un bar ritenuto ritrovo soggetti pericolosi
Sospesa per 15 giorni la licenza ad un bar ritenuto ritrovo abituale di soggetti pericolosi per l’ordine e sicurezza pubblica.
E’ successo a Cetraro Marina dove i carabinieri hanno notificato il provvedimento emesso dal Questore di Cosenza su richiesta dei militari al gestore di un locale del centro storico della località tirrenica.
A gennaio scorso un analogo provvedimento della durata di una settimana era stato adottato nei confronti dei responsabili di di un altro locale operante sulla medesima piazza.
La decisione attuale arriva dopo “innumerevoli controlli ai frequentatori dell’esercizio commerciale ritenuti pericolosi per l’ordine e sicurezza pubblica, nonché personaggi di rilievo operativo gravitanti anche nel settore delinquenziale e dello spaccio di sostanze stupefacenti. I soggetti controllati sono gravati da precedenti di polizia che vanno dallo spaccio di stupefacenti alle rapine, dal riciclaggio alla resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di armi e già sottoposti alla misura di prevenzione personale dell’avviso orale, non potendosi escludere che l’esercizio possa essere utilizzato anche per incontri diretti a finalità delittuose”.
La Fondazione “Armonie d’Arte” ha reso noto di avere disposto la cancellazione del concerto che Morgan avrebbe dovuto tenere domani a Soverato.
L’esibizione del cantante era stata organizzata nell’ambito della ventiquattresima edizione di “Armonie d’arte festival”.
“La decisione – é detto in un comunicato – è stata presa in sinergia con le istituzioni, e in particolare con il Comune di Soverato, nel pieno rispetto dei valori che da 24 anni Armonie d’Arte Festival promuove, che sono inclusione, pace, solidarietà e bellezza. In questo spirito, come Fondazione, abbiamo deciso di non lasciare, comunque, che il 16 luglio resti in silenzio un luogo di valore come l’Orto botanico di Soverato, dove avrebbe dovuto svolgersi il concerto di Morgan. È stata pertanto lanciata una call per artiste e artisti che vogliano esibirsi per rappresentare, attraverso la musica, la cultura del rispetto. Tema della serata sarà ‘Not to blame’, tratto dalla canzone di Joni Mitchell. Un grande concerto per riproporre armonia, etica ed estetica ed amplificarne la voce”.
In un post sul suo profilo Facebook, il Consorzio di bonifica della Calabria denuncia la manomissione degli impianti irrigui.
“Non ci fermeremo e non faremo prevalere una minoranza che perpetua atti illegali soprattutto contro gli agricoltori onesti. Una manomissione fuorilegge sulle valvole di alcuni impianti irrigui a Isola Capo Rizzuto ha creato disagi e dispersione d’acqua”. si legge sul post Facebook del Consorzio.
“I nostri tecnici hanno prontamente segnalato la manomissione e subito è stata sporta denuncia. Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri, che sta sostenendo con rigore e abnegazione la nostra azione. E ribadiamo che proseguiremo, certamente con equilibrio ma con la dovuta fermezza, la nostra azione per evitare sprechi di ogni tipo e, ancora di più, atti di ritorsione. La risorsa acqua non è infinita”, conclude l’Ente.