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Polistena: la Fondazione Girolamo Tripodi realizzerà una rassegna culturale dal nome “Senza Memoria non c’è Futuro”
Prosegue l’attività della Fondazione Girolamo Tripodi. Nei prossimi giorni si terrà a Polistena una nuova tappa della Rassegna culturale “SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO”, che prevede lo svolgimento di appuntamenti importanti e unici. Il prossimo incontro sarà la presentazione del libro “L’ESTATE DEL GOLPE – 1973, l’attentato a Mariano Rumor, Gladio, i fascisti. Tra Piazza Fontana e il compromesso storico” (Chiarelettere) di STEFANIA LIMITI (scrittrice e giornalista) che avverrà SABATO 28 OTTORE ALLE ORE 18, presso la Comunità Luigi Monti, Via Vescovo Morabito, Polistena. Il lavoro di Stefania Limiti ha il grande pregio di mettere al centro un attentato gravissimo, avvenuto proprio 50 anni fa, che però, seppur dirompente per la sua violenza, è rimasto troppo a lungo in penombra. Forse perché́ fallito, per la mano incerta del killer. Ma fu una strage. Quel 17 maggio 1973 a terra, davanti al portone della questura, restarono quattro morti e quarantacinque feriti, vittime innocenti. Non è uno scherzo attentare alla vita di un politico di tale rilievo, e quasi riuscirci. È un’azione carica di implicazioni anche per il valore simbolico dell’obiettivo: non solo per le sue alte funzioni – ministro dell’Interno in quel momento, già̀ presidente del Consiglio quando scoppiò la bomba in piazza Fontana, per cinque anni segretario della Dc –, ma anche per essere egli stesso, Mariano Rumor, con la sua persona e la sua storia, un’espressione, della classe politica che si era fatta Stato.
L’attentato alla questura di Milano contro Mariano Rumor, compiuto da un neo fascista che si fingeva anarchico fu una tappa di un ambizioso (e pretenzioso) piano che si doveva completare con il golpe programmato per l’estate del 1973. Raccontando la storia che ruota attorno all’attentato contro Mariano Rumor, l’autrice si occupa di una serie di eventi che vanno dalla strage di Piazza Fontana del 1969 agli attentati del 1974, fornendo informazioni e notizie di prima mano che tracciano il quadro inquietante di una stagione nera, nel vero senso della parola, della storia italiana. La presentazione del libro che vedrà la partecipazione dell’autrice del libro STEFANIA LIMITI, sarà aperta dai saluti di MICHELANGELO TRIPODI (Presidente della Fondazione Girolamo). Subito dopo ci saranno gli interventi di GIUSEPPE AUDDINO (Insegnante – già Senatore della Repubblica) e di GIANCARLO COSTABILE (Docente Pedagogia dell’Antimafia – Università della Calabria).
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
La ludoteca Girasole torna in piazza: doppio appuntamento per i bambini con ‘Il Gruffalò’
“Il Gruffalò” torna tra i bambini. Dopo il successo dell’evento alla Villetta Sant’Ambrogio di Santa Caterina, proseguono le uscite didattiche della ludoteca “Il Girasole“, struttura gestita dalla Cooperativa Libero Nocera, a Reggio Calabria.
Nate per stimolare la creatività dei più piccoli ed avvicinare le famiglie al mondo delle favole, “Le storie in valigia” proseguono il loro tour per la città e, nelle prossime settimane, sono previsti ben due appuntamenti.
Doppio appuntamento con “Le storie in valigia” della Ludoteca Girasole
La ludoteca “Il Girasole” torna in piazza con i propri iscritti e invita le famiglie a prendere parte ad un nuovo incontro con il Gruffalò.
Il primo appuntamento è fissato per lunedì 30 ottobre 2023 a partire dalle ore 16:00 presso piazza Matteotti, nel quartiere di Catona.
Si replica martedì 7 novembre 2023, alle ore 14:30 la piazzetta, Arghillà con la collaborazione della rete “Energie di comunità”. Nello stesso pomeriggio si terranno anche i “Giochi senza frontiere” presso il campetto di Modenelle, sempre ad Arghillà.
Lo spettacolo de “L’incontro con il Gruffalo” sarà caratterizzato dalla tecnica del “Kamishibai“, una forma narrativa nata in Giappone, nel Medioevo dai monaci buddisti per trasmettere insegnamenti al popolo, e tramandata per secoli fino ad oggi. Un modo originale per rimarcare l’importanza della fiaba, attraverso una tecnica narrativa poco conosciuta sul territorio e che desta sempre grande curiosità nei più piccoli.
Al termine della lettura della storia i bambini saranno coinvolti in laboratori creativi.
Maggiori informazioni
La ludoteca “Il Girasole” si trova in via Nazionale Pentimele n. 167, Reggio Calabria.
Per maggiori informazioni contatta i numeri: 096546004 o 3420237430.
Mercoledì 25 ottobre si è svolta, nella sala Socrates del Liceo Scientifico “A. Volta” di Reggio Calabria, la cerimonia di premiazione del Premio di Studio Girolamo Tripodi, relativo all’anno scolastico 2022-2023, giunto quest’anno alla sua IV edizione.
Alla presenza di una folta rappresentanza degli studenti delle quinte classi del Liceo, è stato premiato lo studente Antonino Gioè, che con il voto di 100 e Lode è risultato il diplomato più meritevole dello scorso anno scolastico.
Alla manifestazione sono intervenuti il Dirigente Scolastico prof.ssa Marisa Monterosso, il Presidente della Fondazione Michelangelo Tripodi, i componenti del Consiglio della Fondazione Maria Concetta e Ivan Tripodi, la prof.ssa Spanò Vincenza, insegnante dello studente premiato e il prof. Antonino Romeo, storico.
L’evento è stato aperto dal saluto della Dirigente Scolastica prof.ssa Marisa Monterosso che ha ringraziato la Fondazione Girolamo Tripodi ed ha espresso un sentimento di emozione nel ricordare la figura del sen. Tripodi, ricordando che per il Liceo è una giornata di festa, perché è l’occasione per consegnare una borsa di studio allo studente che nello scorso anno scolastico si è distinto maggiormente ed ha ottenuto il massimo dei voti all’esame di Stato. Ha invitato gli studenti a recepire i messaggi che la testimonianza di Girolamo Tripodi ci ha lasciato, valorizzando il ruolo della scuola e dell’istruzione, come strumento fondamentale per la crescita collettiva. Ha concluso con una frase molto importante “quando il potere dell’amore riuscirà a vincere sull’amore per il potere allora sicuramente avremo costruito una società migliore”.
Successivamente, la cerimonia di premiazione è proseguita con l’intervento di Michelangelo Tripodi, Presidente della Fondazione, che ha ringraziato la Dirigente e la comunità scolastica del Liceo “Volta” per l’accoglienza e l’ospitalità. “Con questo premio, andiamo avanti nella scelta strategica della Fondazione che punta ad investire sui giovani, sui nostri ragazzi su questa risorsa straordinaria della nostra terra che molto spesso non è affatto considerata per il valore che rappresenta. Il nostro obiettivo è lavorare contro la desertificazione sociale e umana del territorio, tentando di dare un contributo per rovesciare questa tendenza infausta. Il contributo che la Fondazione, attraverso il Premio, vuole dare agli studenti rappresenta un messaggio che lanciamo nel ricordo della lezione di Girolamo Tripodi che da autodidatta ha raggiunto i più alti vertici delle istituzioni. Ci rivolgiamo ai giovani per dire loro teniamo viva la memoria, teniamo vivi valori, ideali e passioni; ai giovani che saranno la classe dirigente del futuro indirizziamo un messaggio di ottimismo e di fiducia affinché essi possano realizzare il presente e progettare un futuro migliore per la nostra terra, mantenendo salde le loro radici”.
Subito dopo ha preso la parola il prof. Antonino Romeo, storico, che ha svolto un ricco ed articolato intervento sulla figura del sen. Girolamo Tripodi e sugli aspetti più rilevanti del suo percorso umano, amministrativo, politico e istituzionale, ripercorrendo passo passo un percorso di vita che è partito dall’emigrazione del padre negli Usa e dalla scuola elementare rurale della maestra Benvenuta Milea ed è passato dal suo lavoro di bracciante potatore, proseguito nell’impegno sindacale e politico, per finire nel ruolo di Sindaco di Polistena e nel Parlamento della Repubblica, dove è diventato questore anziano del Senato, una delle più alte cariche istituzionali. Il prof. Romeo ha concluso invitando i ragazzi ad impegnarsi mettendo al centro il noi e non l’io, mantenendo sempre l’autonomia di giudizio e lo spirito critico e facendo propria pienamente la massima di Don Milani “se sai sei, se non sai sei di qualcun altro” , invitando i giovani a non essere avari e ad essere generosi ed impegnati.
In conclusione è intervenuto Antonino Gioè, lo studente premiato, che ha detto di essere “molto emozionato di essere qu; ha ringraziato tutti i presenti e i relatori che hanno illustrato la figura del sen. Tripodi e ci hanno spiegato la sua importanza. La nostra generazione è cresciuta con un’idea sbagliata della politica, pensando che fosse una cosa sporca, ebbene figure come il sen. Tripodi ci fanno capire che esiste anche la buona politica, la politica che cambia le cose in positivo. Il sen. Tripodi rappresenta un esempio per tutti noi perché il futuro dipenderà dal nostro impegno e dalle nostre scelte”.
La Fondazione ringrazia sentitamente la Dirigente Scolastica prof.ssa Marisa Monterosso che ha dato un contributo determinante per lo svolgimento dell’iniziativa, con l’auspicio di poter proseguire anche in futuro una collaborazione che si è rivelata feconda e proficua.
Inoltre, si rivolge un ringraziamento particolare al prof. Antonino Romeo che ha svolto un brillante intervento sulla figura del sen. Tripodi.
Con questa premiazione si sono concluse le consegne delle borse di studio agli studenti delle scuole di Reggio Calabria e di Polistena, a conferma di una scelta di impegno costante e coerente che la Fondazione porta avanti fin dalla sua costituzione.
In tal modo, la Fondazione intende mantenere viva la memoria di una grande storia collettiva, nella quale Girolamo Tripodi ha avuto un ruolo da protagonista, che va recuperata e valorizzata e che ha rappresentato una straordinaria stagione di riscatto delle classi umili e diseredate della Calabria e del Mezzogiorno.
L’Associazione Greenlight, ente associativo operante nel territorio di Campo Calabro nella frazione di Matiniti a livello socio-culturale e senza scopo di lucro, presenta la quinta edizione della Sagra Sapori e Tradizioni ( con il patrocinio del Comune di Campo Calabro) in occasione della Festività di Ognissanti che si terrà nella incantevole cornice del Forte Poggio Pignatelli in data 01.11.2023 con inizio alle ore 20.00. Sarà prevista la degustazione di prodotti tipici calabresi attraverso la distribuzione di un vassoio ricco di pietanze e la presenza di un gruppo folkloristico composto da Giuseppe Sapone, Paolo Paviglianiti e Carmelo Crea, che curerà l’intrattenimento e la parte musicale della serata. L’organizzazione è curata dai membri dell’associazione che da anni ormai si impegnano per la valorizzazione delle tradizioni e dei costumi locali, ma soprattutto del territorio che si affaccia sulle Stretto di Messina
Uno spettacolo che non è uno spettacolo, un esperimento, anzi uno spettacolo-esperimento, che non va da nessuna parte. Questo è “Kotekino Riff” – Esercizi di rianimazione reloaded, che il noto attore teatrale Andrea Cosentino porterà in scena all’auditorium De Gasperi di Reggio Calabria venerdì 27 ottobre alle ore 19:00 nell’ambito del Balenando in Burrasca Reading Festival. Un mix effervescente di risate e pensieri, un nuovo modo di stare in scena per divertirsi. Perché lui, l’attore, si diverte e fa divertire, ma anche pensare. E poi di nuovo divertire. Ripartendo daccapo, appunto, senza arrivare da nessuna parte. Come un “coito interrotto”, una clownerie, un fluire di gag e racconti scomposti, dice lo stesso Cosentino, con cui abbiamo chiacchierato e che è impaziente di arrivare a Reggio anche per assaggiare la cucina calabrese!
Sei stato definito comico dell’arte e jazzista, appartenente al teatro di narrazione. Ti ci ritrovi?
“Sì e no. “Teatro di narrazione” era una definizione che vent’anni fa veniva affibbiata a tutti noi solisti. Tutti quelli che salivano sul placo da soli venivano definiti narratori. In realtà, io ho portato avanti tutta una mia battaglia per essere un antinarratore. Diciamo, quindi, che sono più un clown nichilista. Le mie origini sono la clowneria anche se poi, di fatto, sul palco parlo anche molto, uso oggetti, la mia ricerca è sempre un po’ sul comico, sulla destrutturazione e sullo spiazzamento piuttosto che sul raccontare una storia”.
Comico ma con profondità. Dietro le risate c’è anche tanta riflessione…
“Questo uno se lo augura sempre. Secondo me dietro la risata ci deve stare sempre la riflessione. Almeno quel tipo di comicità che cerco di praticare è quella di un comico che tenta di spiazzare rispetto alle abitudini che abbiamo di vedere le cose, quindi, in qualche modo, di scendere in profondità”.
Cos’è per te il teatro?
“Ammazza che domanda (ndr risate). Per essere più sintetici possibili, in questo momento il teatro è, da un lato, un’arte marginale superata da tutte le altre arti, via via dalla televisione e adesso da internet e social, dall’altro è l’unica arte dove colui che guarda è al contempo guardato da chi gli è di fronte”.
Quindi l’arte con la A maiuscola?
“Diciamo un’arte di presenza, un’arte dove è più importante esserci che non ciò che si rappresenta. È anche per questo che il mio teatro è sempre improvvisato, mi piace che ciò che succede in scena accade lì per la prima e unica volta davanti a quelle persone che sono di fronte a me. È più vero, più vivo, al teatro rimane sempre la soddisfazione di essere parte di qualcosa, di aver vissuto qualcosa”.
Qual è lo spettacolo che ti ha dato maggiori soddisfazioni?
“Ho fatto tanti spettacoli che mi hanno dato molte soddisfazioni. In questo momento forse quello che mi diverto di più a fare è proprio Kotekino Riff, dove porto quest’idea di interattività e di clownerie, uno spettacolo il cui senso o non senso, la cui comicità è affidata interamente agli spettatori che sono costretti a inseguire continuamente le mie giravolte logiche per cercare di essere presenti e trovare una soddisfazione”.
Cos’è, dunque, Kotekino Riff?
“In sintesi, è una specie di coito interrotto, di racconti, di gag, di cose che non hanno mai un termine. È veramente una destrutturazione totale del mondo della scena, però, allo stesso tempo, è il mio tentativo di mettermi in qualche modo al passo con la fruizione contemporanea che è una fruizione che nasce su Internet e che, quindi, è continuamente spezzata, dove la noia o il massimo di fruizione possibile sono tredici secondi. È la risposta del mio teatro alla velocità della rete”.
Una sorta di evoluzione di Telemomò…
“Esattamente. Se Telemomò era il mio spettacolo popolare dell’era della televisione, nato nel momento in cui c’era l’Italia di Berlusconi, delle televisioni, adesso Kotekino Riff è la mia risposta a questo nuovo mondo della rete, alla nuova tecnologia, una risposta assolutamente teatrale e artigianale com’è stato già per Telemomò. Alla vecchia “buona” TV, a filiera corta, ecologica, autarchica, interattiva di Telemomò che era un gioco con delle bamboline con cui bucavo lo schermo, rifacevo la televisione, segue Kotekino Riff, in cui cerco di mettere in discussione il meccanismo di velocità della rete, dei social, del mondo virtuale”.
Qual è stato invece lo spettacolo maggiormente impegnativo?
“Quello più complesso che ho fatto, un mio classico ormai da dodici anni, è “Primi passi sulla luna”. Dal punto di vista della scrittura è forse il più complesso, mentre Kotekino Riff è la mia clownerie nichilista, Primi passi sulla luna, invece, è il mio spettacolo affresco, dove in qualche modo destrutturo le storie, ma racconto anche una storia che riguarda mia figlia, una malattia. È più toccante e continuo a tenerlo in repertorio e a portarlo in scena da anni perché ci sono molto affezionato”.
A proposito di gioventù, parlaci del laboratorio con Dario Fo.
“Diciamo che è stato proprio il mio inizio, la prima volta che ho provato a pensare che era il teatro quello che mi interessava. Questo lo devo proprio a Dario Fo. Non posso dire sia stato il mio maestro a livello tecnico perché avevo 18 anni ed ero praticamente digiuno della materia, ma Dario è stato il personaggio che mi ha dato l’idea che il teatro dell’attore poteva essere anche una faccenda autoriale. Prima di incontrare lui pensavo di fare il regista cinematografico o il romanziere, poi grazie a lui ho capito che fare della cultura viva, vivente mi interessava di più piuttosto che fare opere sulla carta o su pellicola”.
È la prima volta che ti esibisci a Reggio? Cosa ti aspetti?
“Credo proprio sia la prima volta e sono molto curioso perché mi hanno detto che Reggio è molto bella. Mi aspetto di divertirmi molto con lo spettacolo, anche perché in genere lo faccio con un mio musicista, ma a volte incontro dei musicisti nel luogo dove vado e in questo caso sarò con Antonio Aprile. Questa è una cosa che mi dà sempre molta energia, mi garantisce quel margine di improvvisazione. Pensare che conoscerò Antonio poche ore prima dello spettacolo mi garantisce che mi divertirò a dialogare con lui e con il pubblico. Poi, io ho origini calabresi, quindi, mi aspetto anche soppressate e tante cose buone tipiche della cucina calabrese e reggina”».
Kotekino Riff è uno spettacolo di e con Andrea Cosentino che sarà accompagnato in scena dalle musiche di Antonio Aprile (produzione ALDES in collaborazione con CapoTrave/Kilowatt 2017). Attore, autore, comico e studioso di teatro, nato a Chieti ma con origini calabresi, Andrea Cosentino ha ricevuto il premio speciale UBU nel 2018 per “Telemomò”. Una carriera lunga che parte con un laboratorio con Dario Fo e che vede anche apparizioni televisive (da AUT-AUT a Ciro Presenta Visitors RTI Mediaset), attività universitaria e didattica, tra l’altro, come docente presso l’ICCROM, “La Sapienza” e l’Università degli studi “Roma Tre”. Ha all’attivo numerosi premi (tra cui, oltre il prestigioso UBU, il premio IDI “Mario Apollonio” e il premio “Teatri del Sacro”), e pubblicazioni (tra cui da ultimo Trattato di economia, con Roberto Castello – Altreconomia Edizioni, Milano). Tra i suoi spettacoli La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce (finalista “Premio Scenario” 1998), il ‘dittico del presente’ costituito da L’asino albino e Angelica Telemomò, Primi passi sulla luna, Lourdes, Fake Folk e Rimbambimenti.
Balenando in Burrasca Reading Festival lungo i bordi è un’iniziativa promossa dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura”. L’Auditorium Teatro De Gasperi si trova in Via Reggio Campi II Tronco a Reggio Calabria, nei locali della scuola.
Al via stasera il “Calabria Fest Tutta Italiana 2023”, il Festival italiano dedicato alla Nuova Musica d’Autore, che fino a sabato 28 ottobre presenterà e premierà i Top of The Year di Rai Radio Tutta Italiana nella splendida cornice del Teatro Rendano di Cosenza, in uno dei centri storici più belli della Calabria. L’evento sarà trasmesso ogni sera dalle ore 21:00 in diretta streaming da Rai Radio Tutta Italiana, inoltre saranno realizzati speciali per Rai Play e per Rai Italia. L’ingresso in Teatro è libero, a partire dalle ore 19:45, fino ad esaurimento posti.
Il Festival, divenuto negli anni una delle principali vetrine internazionali della nuova musica d’autore italiana, è organizzato dall’Associazione Culturale Art-Music&Co presieduta da Giusy Leone, con la conduzione e supervisione di Gianmaurizio Foderaro, storico conduttore e responsabile di Radio Rai, la direzione artistica di Ruggero Pegna, la collaborazione di Palco Reale di Gianni Sergio, il contributo della Regione Calabria (risorse Pac 2014/2020 az.6.8.3 – Calabria Straordinaria), i Patrocini di Siae e Assoconcerti, oltre a quelli di Comune e Provincia di Cosenza. Saranno 15 gli artisti che si esibiranno dal vivo nelle tre serate e riceveranno il Premio “Top of The Years”, Migliori Proposte dell’Anno, oltre ai premi per il Miglior Testo e la Performance Live. Nella prima serata, sono in scaletta i live di Maninni, Comete, Roberto Colella e Djomi, super ospite Aiello, che riceverà un Premio Speciale per l’album “Romantico” e il successo del tour.
Nella seconda serata del 27 ottobre sarà la volta di Isotta, Cannella, Marcio, Fiat 131 e Karima accompagnata da Piero Frassi al pianoforte, una delle voci più belle della musica internazionale. Nella serata conclusiva di sabato 28 ottobre arriveranno Merlot, Folcast con Laura di Lenola, Serena Brancale, che eseguirà anche un duetto con Fiat 131, e Clara, la Crazy J della serie tv Mare Fuori, attrice e cantante tra i fenomeni musicali dell’anno con la sua “Origami all’alba”. Grazie alla formula e all’utilizzo delle più evolute e tecnologiche modalità di video trasmissione in dab e in diretta streaming Rai, il Calabria Fest Tutta Italiana registra in ogni edizione un autentico record di visualizzazioni e interazioni anche dall’estero, promuovendo la Calabria e la migliore nuova musica italiana. Quest’anno alla già ricca gamma di momenti promozionali si aggiungono i servizi di Maria Cristina Zoppa per Rai Italia, trasmessi in America del Nord, America del Sud, Africa, Asia e Australia. Un risultato mediatico che s’arricchisce anche dopo il Festival grazie alla piattaforma di Rai Play che ne consente la visione per diversi mesi.
Completano lo staff tecnico: Pulice.it per le riprese televisive, Check Sound per audio/luci, Entopan per la scenografia, Mpm Delma per i premi ed Ecsdance di Giacinto Lucchino al coordinamento logistico. Tutte le informazioni sono disponibili allo 0968441888, numero della segreteria organizzativa e sulle pagine social di Radio Tutta Italiana, Calabria Fest Tutta Italiana, Art-Music&Co, ruggeropegna.it.
“Ci auguriamo – affermano Leone e Pegna – che questa edizione sia seguita con attenzione dalle massime Istituzioni regionali, perché il Calabria Fest Tutta Italiana merita un maggiore e adeguato sostegno finanziario. E’ tra i Festival italiani di maggiore prestigio e risonanza, oltre ad essere uno strumento di valorizzazione della nuova musica italiana e di promozione della Regione”. L’evento sarà ufficialmente presentato in conferenza stampa alle ore 16:00 nella Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza.
Il Presidente Mancuso interviene al convegno: “Le fibre naturali in Calabria – la Filiera”
“A livello planetario l’esigenza di promuovere forme innovative di rivoluzione verde, che si concentrino sull’adozione di un’economia circolare attenta alla gestione delle risorse naturali e ad abbattere le forme più diffuse di inquinamento, è diventata un imperativo etico”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in occasione del convegno “Le fibre naturali in Calabria – la Filiera”, tenutosi alla Cittadella regionale.
Ha aggiunto: “In quest’ottica e da un decennio, alcuni partner stanno lavorando al rilancio delle colture da fibra vegetale e animale (canapa, lino, seta, lana, ginestra, cotone e bisso), con l’intenzione di valorizzarle dando vita a una filiera 100% made in Calabria, Bio e altamente ecologica, che oltre al prodotto, ne impieghi per scopi nobili anche il sottoprodotto, alimentando i mercati agricoli, farmaceutici e del benessere, cosmetici, medici propriamente detti, dell’industria edile”.
Inoltre: “Faccio i complimenti al Gruppo Operativo per l’Innovazione per la realizzazione del progetto, a scala regionale, denominato “FILIERA AGRO-TESSILE DI CALABRIA”, finanziato a valere sul PSR Calabria 2014/2020, progetto sviluppato”.
Circa la proposta di legge regionale ‘Disciplina dell’agricoltura sociale’, in discussione in Consiglio regionale, firmata da Mancuso e dall’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo: “Su questi presupposti si fonda la proposta di legge che vede coinvolti per l’agricoltura sociale diversi soggetti, accanto alle imprese agricole e agli utenti (disabili, anziani, detenuti, persone fragili), intervengono gli enti pubblici (Comuni, Asl, scuole), le cooperative sociali (di tipo A e di tipo B), ma anche consumatori responsabili, creando una rete di rapporti fra soggetti privati e pubblici”.
La proposta di legge prevede anche “l’istituzione dell’elenco regionale delle fattorie sociali per cui sono previste una serie di strumenti di sostegno e promozione. Tra queste è prevista la possibilità che terreni di proprietà regionali incolti o con scarsa produzione ed eventualmente anche quelli confiscati secondo la legislazione anti mafia, vengano assegnati e destinati al recupero del patrimonio stesso. “Puntiamo quindi con forte decisione – conclude Filippo Mancuso – alla filiera agro-tessile e sullo sviluppo locale e d’impresa i cui effetti si riflettono in modo diretto sulla coesione sociale delle aree interne calabresi”.
Reggio Calabria: manca poco per il Festival della Comunità Educante
È tutto pronto in Piazzetta Caprai, nel quartiere Modena di Reggio Calabria, per il Festival della Comunità Educante. L’evento di aggregazione sociale per bambini, ragazzi, giovani e adulti si terrà sabato 28 ottobre 2023 a partire dalle ore 17.00 ed è inserito tra le attività del Progetto Cre.Di.M.I. selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il programma dell’iniziativa prevede il raduno e la presentazione dell’evento alle ore 17.00, seguiti dall’animazione a cura dell’Associazione Starlight. Nell’area di Piazzetta Caprai saranno allestiti degli stand curati dai partner del progetto, che vedranno la partecipazione di diverse realtà reggine tra le quali la Cooperativa Sociale Res Omnia, l’Hub Servizi per la Famiglia, la Cooperativa Rom 1995 e l’Istituto Maria Ausiliatrice. Sarà, inoltre, possibile partecipare al laboratorio di costruzione di tamburelli e visitare un’esposizione di strumenti musicali popolari calabresi.
Il Progetto Cre.Di.M.I. – Creare Distretti Micro per l’Inclusione – ricade nei quartieri Modena, San Sperato, Ciccarello e San Giorgio Extra di Reggio Calabria e si pone l’obiettivo, attraverso il coinvolgimento concreto degli attori sociali del territorio, di costruire un Patto Educativo di Comunità durevole nel tempo e utile a soddisfare i fabbisogni dei giovani. Partner del progetto sono il CIOFS Calabria – sede di Reggio in qualità di capofila, ActionAid Reggio Calabria, ARCI Reggio Calabria, l’Istituto Tecnico Economico “R.Piria Ferraris Da Empoli” ed il Liceo Scientifico Statale “A.Volta” di Reggio Calabria.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org. Per ulteriori informazioni è possibile consultare i canali social del Progetto Credimi.
“Le Cascine di Milano Film Festival”: grande successo per la 2° edizione dei festival internazionale dei cortometraggi
Grande successo per la seconda edizione del festival internazionale per cortometraggi “Le Cascine di Milano Film Festival”, organizzata dall’Associazione No Profit Algae Cinema, operativa sul territorio dalla primavera del 2019, presso la Cascina Grande di Rozzano (MI), presentata da Marco Mauro ed Angela Pinelli, che ha registrato il sold out, forte anche alla presenza dei cineasti provenienti da tutt’Italia.
Graditissima la partecipazione dell’Amministrazione Comunale di Rozzano, rappresentata dall’Assessore Lucia Galeone, che ha consegnato alcuni premi e ha visionato i cortometraggi con la giuria nella fase preliminare della manifestazione.
DI seguito tutti i premiati per categoria:
Sezione Short Film
Miglior attore Matteo Banfi per “Scam Poetry”, di Carlo Piscicelli;
Miglior Colonna Sonora e Premio del Pubblivo per “Scomparire”, dei
fratelli Nicolosi;
Miglior Regista Fausto Romano, per il cortometraggio “San Vitu Rock”;
Miglior attrice protagonista Nicole Petrelli, per la sua interpretazione
in “San Vitu Rock”;
Miglior Corto e Miglior Direzione dellaFotografia per “Pulp Romance –
Chiodo Fisso” di Rob Gordon, presente in sala l’attore turbighese,
reduce da tanti successi televisivi e cinematografici, Marco Mainini,
che ha ritirato i premi.
Sezione Film Low Budget
Premio “Città di Rozzano” a “The Black Hand”, presente in sala lo
storico regista Fabrizio Maddalena, che con il gruppo dei Teatrabili è
sul territorio dal 1987. Presente in sala la troupe, composta dal
direttore della fotografia Samuele Dalò e l’attore protagonista Alex Davoli.
Miglior Cortometraggio Low Budget per “Fante di Coppe” di Fabio Ravioli,
riceve il premio di 200 euro da utilizzare nei prossimi progetti;
“Dulcis in fundo” dichiara il patron Rocky Alvarez “abbiamo avuto
l’onore di ospitare il regista internazionale Lorenzo Muscoso, impegnato
tra masterclass e innumerevoli premi ricevuti, con il cortometraggio
“Leggende Rusticane”, opera visionata addirittura da registi del calibro
di Francis Ford Coppola e Martin Scorsese, un docufilm su una pièce
teatrale di Verga, che ci ha dato una grande emozione, anche a livello
visivo e uditivo, mostrandoci la meravigliosa Sicilia e le sue
tradizioni secolari riguardanti i cantastorie”.
Menzioni d’Onore
“Namnok” di Fabrizio Maddalena
“Te la caverai” di Danny Cannizzaro
“Aldilà” di Nico Bocchini
“Buonanotte” di Alessandro Piga.
Tra le altre menzioni d’onore, due corti arrivati dalla Gran Bretagna
“Double Rainbow” di Stefania Montesolaro e “Fatima” di Benedict
Zadatsky, uno dal Canada “The Hunters” di Kevin Reevers e dall’Italia
“Amistà” di Donato Leoni.
“Un caloroso ringraziamento” conclude Alvarez “va ai soci
dell’associazione, al vice presidente Giovanni Carlo Gheda, ad Angela
Pinelli e a Marco Mauro, venuto anche quest’anno appositamente da Reggio
Calabria per presentare l’evento.”