Quattro persone sono state denunciate in stato di libertà dal Gruppo carabinieri forestale di Reggio Calabria perché sorprese a cacciare uccelli di specie protette in un periodo in cui, per giunta, l’attività venatoria è chiusa.
L’attività di controllo che ha portato alle quattro denunce è stata condotta dai militari della Stazione forestale di Cittanova, con la collaborazione di alcune associazioni di volontariato. La caccia illecita veniva svolta con l’utilizzo di richiami acustici vietati. Uno dei denunciati, un quarantasettenne, è stato bloccato a Calanna mentre custodiva nel carniere quattro esemplari di beccafico. Gli altri tre sono stati sorpresi in varie località di Montebello Ionico. Anche loro, tutti muniti di regolare licenza di caccia, esercitavano attività di bracconaggio nei confronti di specie protette utilizzando mezzi elettroacustici vietati. I tre sono stati trovati in possesso, inoltre, di 10 esemplari abbattuti di beccafico.
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Inchiesta Atto Quarto: colpite le cosche Libri e Tegano-De Stefano – DETTAGLI
La Polizia di Stato, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sta eseguendo dalle prime ore di oggi diverse misure cautelari e sequestri di beni a carico di soggetti indagati per associazione mafiosa ed altri reati, ritenuti affiliati alle cosche di ndrangheta Libri e Tegano-De Stefano di Reggio Calabria. L’operazione si svolge sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri.
A Reggio Calabria ed in altre città italiane i poliziotti stanno eseguendo numerosi provvedimenti restrittivi disposti dal Gip a carico di soggetti indiziati, a diverso titolo, e allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile, in particolare, ha colpito presunti esponenti delle cosche Libri e Tegano-De Stefano del mandamento centro di Reggio Calabria, tra le quali vigeva un accordo spartitorio per le estorsioni da eseguire in alcune aree della città.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi è in corso il sequestro preventivo di 11 società riconducibili ad imprenditori a cui viene, invece, contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Boss coordinava operazioni dal carcere
Un boss detenuto in carcere riusciva comunque a comunicare con l’esterno grazie all’utilizzo di telefoni cellulari abilmente modificati e introdotti all’interno degli istituti di pena con la collaborazione del figlio. E’ uno degli aspetti emersi dall’inchiesta “Atto quarto” condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con il coordinamento della Dda guidata da Giovanni Bombardieri, che stamani ha portato all’arresto di 28 soggetti – 23 in carcere e 5 ai domiciliari – e al sequestro di 11 società riconducibili ad imprenditori indagati per concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini costituiscono il seguito delle operazioni Theorema – Roccaforte, Libro Nero e Malefix, che nel tempo hanno svelato assetti e dinamiche criminali delle cosche Libri, De Stefano e Tegano.
L’inchiesta di oggi, basata su intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, e sulle dichiarazioni di un imprenditore vittima di estorsione, hanno permesso di accertare la perdurante operatività della cosca Libri non solo nella storica roccaforte nel quartiere di Cannavò e zone limitrofe, ma anche la sua influenza nei quartieri di Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio, nelle frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana nonché nella zona centro di Reggio Calabria, porzione di territorio quest’ultima all’interno della quale sarebbero in vigore accordi spartitori con i De Stefano e i Tegano.
L’indagine, inoltre, ha fatto emergere l’operatività, in seno alla cosca Libri, di un’ulteriore, quella di San Cristoforo, territorio limitrofo a quello di Spirito Santo. A riprova del carisma e delle significative relazioni criminali della cosca Libri, dall’inchiesta sono emersi solidi rapporti con le articolazioni di ‘ndrangheta sia del mandamento tirrenico sia del mandamento Ionico.
Il reato di concorso esterno viene contestato ad alcuni imprenditori che secondo l’accusa avrebbero stretto un vero e proprio rapporto sinallagmatico con la cosca, versando somme di denaro o assumendo personale segnalato in cambio di protezione e aiuto ad acquisire commesse ed espandere le proprie attività. L’inchiesta ha fatto anche parzialmente luce sul tentato omicidio compiuto il 17 maggio 2017 a Reggio Calabria ai danni di Antonio Baggetta. Per questo sono stati individuati due soggetti che avrebbero avuto il compito di procurare ed occultare le armi ed il motociclo, poi rinvenuti e sequestrati dagli investigatori della Polizia, utilizzati per portare a compimento il delitto. (ANSA).
“La Procura di Reggio Calabria si è espressa sulla causa che aveva avviato l’ex procuratore Vincenzo Barbaro che aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni di 100.000 euro in seguito a quanto raccontato nel mio libro “Lupara Giudiziaria“, nel quale ho documentato i 12 anni di travagliata vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto. Tutto ebbe inizio a Messina, quando decisi di aprire una battaglia contro la Procura di Messina in seguito al mio primo arresto. Una battaglia tesa a ristabilire la verità dei fatti“.
Lo afferma Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e sindaco di Taormina commentando la sentenza del tribunale di Reggio Calabria che lo ha condannato a 8 mesi di reclusione per diffamazione nei confronti dell’ex procuratore generale Vincenzo Barbaro.
“Durante questi anni – prosegue Cateno De Luca – ho dovuto affrontare un tritacarne giudiziario che sembrava non avere fine. Mi sono ritrovato contro il mondo, ma non mi sono mai piegato alle pressioni e alle difficoltà. Ho continuato a lottare con determinazione e oggi la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria ha riconosciuto la mia posizione. Tutto ciò che ho documentato nel mio libro è stato oggetto di approfondita analisi da parte del tribunale, che ha ritenuto di archiviare la richiesta di risarcimento danni. Questo rappresenta una chiara affermazione della verità e della correttezza delle mie azioni“. “La giustizia mi ha dato ragione anche stavolta – conclude Cateno De Luca – e sono fiducioso che anche in appello potremo archiviare definitivamente questa storia. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. (ANSA).
Processo all’ex sindaco di Riace Lucano: oggi la sentenza della Corte d’Appello
Si sono ritirati in camera di consiglio i giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, presieduta da Elisabetta Palumbo, per emettere la sentenza di secondo grado nei confronti dell’ex sindaco di Riace Domenico Mimmo Lucano, imputato – insieme ad altre 17 persone – nel processo “Xenia” nato da un’inchiesta della Guardia di finanza sul modello “Riace”.
Per Lucano la Procura generale, nell’ottobre 2022, ha chiesto la condanna a 10 anni e 5 mesi di reclusione per presunti illeciti nella gestione dei progetti di accoglienza dei migranti. Una pena inferiore a quella che era stata comminata in primo grado, nel settembre 2021, dal Tribunale di Locri che aveva condannato Lucano a 13 anni e 2 mesi di carcere per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio.
I giudici sono entrati in camera di consiglio dopo che i sostituti procuratori generali Adriana Fimiani e Antonio Giuttari hanno svolto una breve replica. I difensori di Lucano, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Pisapia, nelle loro arringhe, hanno contestato la ricostruzione accusatoria chiedendo l’assoluzione per il loro assistito e parlando di “un accanimento non terapeutico“. Ma anche di “uno stravolgimento dei fatti” e di “un uso distorto delle intercettazioni” per arrivare a una condanna “a ogni costo” di Mimmo Lucano.
Su una conversazione ritenuta “chiave” dai difensori, infatti, il Tribunale di Locri ha utilizzato una trascrizione della guardia di finanza dove c’è una frase “inesistente”, attribuita all’ex sindaco di Riace. Frase che non compare nella perizia disposta dallo stesso Tribunale. Nelle motivazioni d’appello, infatti, i due legali parlano di “lettura forzata se non surreale dei fatti“. L’obiettivo di Mimmo Lucano, piuttosto, “era uno solo ed in linea con quanto riportato nei manuali Sprar: l’accoglienza e l’integrazione. Non c’è una sola emergenza dibattimentale (intercettazioni incluse) dalla quale si possa desumere che il fine che ha mosso l’agire del Lucano sia stato diverso“. (ANSA).
Trasporti, al vaglio nuovi collegamenti Istanbul-Calabria con Turkish Airlines
“Dopo aver dialogato nelle ultime settimane con Ryanair, Easyjet e Wizzair, ho incontrato – assieme all’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marappodi – l’Amministratore delegato di Turkish Airlines, Bilal Ekşi. Non tutti lo sanno, Istanbul è il primo hub aeroportuale in Europa. Se riusciamo a collegare la Calabria con Istanbul da tutti i posti del mondo potranno raggiungere la nostra regione“.
Lo afferma il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in un video su Instagram.
“Tra una settimana – prosegue – pubblicheremo il bando di incentivi affinché le compagnie aeree possano scegliere la Calabria. Vogliamo far volare la nostra Regione sviluppando e facendo crescere il turismo, ma anche per dare ai calabresi la possibilità di spostarsi sempre più facilmente. Stiamo facendo il massimo per riuscirci. E’ un’iniziativa messa in campo per rilanciare il sistema aeroportuale calabrese. Sono convinto che col lavoro, anche quello che sembrava impossibile lo renderemo possibile“.
Palmi: Icarus Factory svela gli eventi della seconda edizione di Stretto Film Festival
La Icarus Factory è lieta di annunciare il programma della seconda edizione di Stretto Film Festival – Città di Palmi, che si terrà al Cinema Manfroce dal 13 al 15 ottobre 2023. Alle ore 19 di venerdì 13, si inaugurerà la seconda edizione del Festival con un aperitivo ricco di prodotti enogastronomici del nostro territorio. A seguire, il Sindaco della Città di Palmi l’avv. Giuseppe Ranuccio, darà il via ufficiale con un saluto istituzionale al quale seguirà la presentazione del Festival, a cura di Daniele e Marco Suraci (Direttore artistico e organizzatore).
Il primo giorno vede appunto la proiezione di quattro cortometraggi in concorso e l’incontro con l’attore Massimo de Lorenzo.
Sabato 14, sempre dalle ore 19, sarà una serata ricca di ospiti: incontreremo e parleremo delle loro attività, di cinema, di aneddoti e tanto altro assieme all’attrice e sceneggiatrice Rita De Donato, con l’attore Alessio Praticò e con Fabio Mollo, regista e sceneggiatore. La stessa sera avremo modo di visionare altri quattro cortometraggi in concorso e al contempo, incontrare alcuni dei registi delle stesse opere, come: Andrea Belcastro, Aldo Iuliano e Mauro Lamanna.
Domenica 15, invece, oltre che alla proiezione dei corti in concorso, si svolgerà un incontro con tema “Cinema e Territorio”, che vedrà presenti al dibattito: una delegazione della Fondazione Calabria Film Commission, l’Ass. Giuseppe Magazzù del Comune di Palmi, il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati e gli ospiti del Festival. Al termine dell’incontro saranno assegnati i premi della seconda edizione ai quattro cortometraggi vincitori (uno per sezione) e per la prima volta, il Festival, quest’anno consegnerà il premio come migliore attrice 2023 a Barbara Ronchi (David di Donatello 2023 – Migliore attrice protagonista per “Settembre”).
Al termine di tutte le serate al Cinema Manfroce, seguirà il dopo festival alle Office Balena, realtà giovane e interessante della movida palmese. Pertanto vi aspettiamo numerosi al cinema di Palmi per un week end ricco di proiezioni cinematografiche, incontri e degustazioni che allieteranno lo stare insieme in un luogo già di pe sé magico, il Cinema!
Rossano: Rapani pretende chiarezza sulla chiusura sportello bancario Bper
“Ho appreso con grande preoccupazione e stupore la decisione della banca Bper di accorpare gli sportelli rossanesi e quindi sopprimere quello storico situato nel borgo antico rossanese”. È quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e membro della commissione giustizia, Ernesto Rapani. “Per il tramite del direttore della filiale ho scritto all’area manager ed alla Direzione territoriale Calabria e Sicilia dell’istituto bancario per verificare quali siano stati i motivi che hanno indotto la banca ad adottare questo provvedimento, a far data dal 15 dicembre, come appreso dalla stampa. È necessario un ripensamento per evitare di penalizzare e mortificare ulteriormente i residenti del centro storico, in un periodo delicato. Farò quanto nelle mie facoltà per scongiurare la paventata chiusura”.
Pronto un tavolo tecnico per gli indennizzi di esproprio per la linea ferroviaria AV/AC Salerno-Reggio Calabria
Si riunirà il prossimo 23 ottobre, presso la sede del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il tavolo tecnico per la definizione degli indennizzi di esproprio per la linea ferroviaria AV/AC Salerno-Reggio Calabria, costituito su iniziativa del Sottosegretario On. Tullio Ferrante. Il tavolo – voluto dal Sottosegretario Ferrante e composto dai vertici di Consiglio Superiore LL.PP., RFI ed FS avrà come scopo quello di porre le basi per l’apertura di un vero confronto con il territorio al fine di definire equamente e proporzionalmente gli indennizzi per gli espropri necessari alla realizzazione della strategica linea ferroviaria. “Credo fortemente” – ha affermato il Sottosegretario On. Tullio Ferrante – “nella utilità e necessità di questo tavolo di confronto da me costituito. Una risposta concreta ai sacrifici che i cittadini e il territorio dovranno sostenere per consentire la realizzazione di quest’opera di strategica importanza nello scacchiere dei collegamenti nazionali e transeuropei. Essere vicini alle esigenze ed istanze dei cittadini significa offrire loro linee di collegamento che ne agevolino gli spostamenti e ne qualifichino la qualità della vita. Al tempo stesso, però, ritengo che essere loro vicini significhi anche porre in essere quanto è nella nostra facoltà per mitigare i sacrifici dei singoli che rendono possibile la crescita di un’intera comunità e del Paese stesso. Continuerò ad occuparmi e a seguire personalmente i lavori di questo tavolo, al pari delle grandi opere che migliorano i collegamenti del nostro Sud, ancorandolo sempre di più all’ Europa.”
La sezione reggina ANPI Carlo Smuraglia, in collaborazione con ARCI Samarcanda e Circolo del Cinema Zavattini, ha organizzato una serie di iniziative per il cinquantesimo anniversario del golpe in Cile che rovesciò il governo democraticamente eletto di Salvador Allende. Dopo la prima, riuscita, giornata di proiezione di filmati, giovedì 12 ottobre, presso la sede di ARCI Samarcanda in via E. Cuzzocrea 11, si terrà una Lectio Magistralis del Professor Pasquale Amato, apprezzatissimo e autorevole storico che ha rilasciato questa dichiarazione: “giovedì 12 ottobre alle ore 18 terrò una Lezione su “50 ANNI FA UN GOLPE MILITARE IN CILE INTERRUPPE LA VIA DEMOCRATICA AL SOCIALISMO DEL PRESIDENTE SALVADOR ALLENDE”.
Invitato da Sezione ANPI Smuraglia, ARCI Samarcanda e Circolo del Cinema Zavattini, ricostruirò il percorso storico di quell’esperienza. nella grigia mattina dell’11 settembre 1973, un feroce golpe militare guidato dal generale Pinochet pose fine a un’esperienza fortemente innovatrice: la realizzazione di un programma socialista non imposto con la forza ma realizzato dal presidente socialista Salvador Allende, democraticamente eletto nel 1970 alla testa di un’alleanza popolare.
Sin dalla vigilia e poi nella realizzazione del programma il governo Allende destò reazioni contrapposte: da un lato un immenso entusiasmo in tutta l’America Latina e nella sinistra democratica e socialista di tutto il mondo e dall’altro una forte ostilità degli Stati Uniti. Un’ostilità dovuta sia alle nazionalizzazioni delle grandi miniere di rame sfruttate da multinazionali nordamericane che alla preoccupazione che il caso cileno potesse tradursi in un modello esportabile in altri Stati del continente mettendo in pericolo il dominio economico e politico da essi esercitato da Washington nel cosiddetto “cortile di casa”. La CIA ricevette l’ordine sin dal 1970 di organizzare una serie di azioni per creare una grande crisi economica e per conquistare consensi nei vertici militari.
Il regista lucido e meticoloso di questa lenta azione demolitrice fu Henry Kissinger, Sottosegretario di Stato (per intenderci Ministro degli Esteri) del Presidente Nixon. Decisivi furono due atti: lo sciopero di nove mesi dei camionisti che provocò un crollo economico gigantesco – direttamente sovvenzionato dall’Ambasciata USA a Santiago – e l’omicidio organizzato dalla CIA del Generale Schneider per essersi rifiutato di compiere il Golpe. L’azione di Washington fu resa più agevole dall’atteggiamento tiepido dell’altra superpotenza che nella “guerra fredda” dominava il mondo: la Russia sovietica. Il comportamento di Mosca fu ambiguo e reticente verso il Governo Allende. In pratica esso rappresentava un modello alternativo a quello leninista (con la realizzazione d riforme sociali senza una rivoluzione violenta). La prova più evidente che Mosca fosse sofferente per quell’esperienza (sebbene mostrasse formalmente simpatia) fu il viaggio in URSS nell’agosto del ’73 del segretario del Partito comunista cileno Corvalan. Chiese invano al Cremlino un forte aiuto economico per compensare l’economia collassata dalle manovre nordamericane. Il Cremlino giustificò il suo rifiuto con gli impegni presi con la Casa Bianca dopo la famosa “Crisi dei missili a Cuba” dell’ottobre 1962: una parte del patto segreto tra Kruscev e Kennedy era stato l’impegno di Mosca di non appoggiare tentativi di instaurazione di governi di sinistra nelle aree egemonizzate dagli USA, mentre Washington non avrebbe dovuto interferire in aree come i Paesi dell’Europa Orientale (come l’intervento sovietico per schiacciare la Primavera di Praga del 1968).
In pratica quel rifiuto di aiuto economico fu un messaggio indiretto di via libera a Kissinger per sferrare il colpo finale. L’unico aspetto che fallì fu l’offerta ad Allende di trasferirlo all’estero salvandogli la vita. Il Presidente cileno oppose un netto rifiuto e informò il popolo cileno con lo struggente messaggio di addio al popolo per informarlo che egli sarebbe rimasto lealmente al suo posto per rispetto al popolo che aveva riposto fiducia in lui eleggendolo. Preferì farsi uccidere opponendosi ai golpisti in uno scontro a fuoco. Quell’uscita di scena così dignitosa pesò allora e pesa ancora oggi come una condanna dell’atto di prevaricazione che diede vita a un regime tirannico per 15 anni. Le iniziative sul golpe cileno si concluderanno il 19 ottobre alle ore 18, sempre presso ARCI Samarcanda, con un recital di scritti, poesie e musiche di artisti cileni o internazionali.
Bilancio oltremodo positivo per il primo weekend del Festival del fumetto Le Strade del paesaggio, dedicato alla grande mostra disseminata lungo il centro storico della città di bruzi che omaggia Topolino, iconico personaggio di Walt Disney celebrato in questa straordinaria edizione. Registrata una grande affluenza durante la due giorni di programmazione, attraversata da un pubblico numeroso, trasversale e proveniente dall’intera Regione che ha accolto con entusiasmo e partecipazione una programmazione all’insegna della multidisciplinarietà. L’intero centro storico di Cosenza: i suoi musei e beni culturali sono stati “invasi” da piccoli e grandi appassionati del fumetto, che hanno potuto godere delle opere originali in mostra per il festival tanto quanto della dotazione permanente dei musei cittadini coinvolti nel progetto.
Il Museo del Fumetto situato nell’ex complesso monastico di Santa Chiara, ha ospitato il cuore centrale della mostra: le opere originali, e mai esposte al pubblico, tratte dalla storia: Topolino e i signori della galassia, disegnate da Massimo De Vita nel 1991 e pubblicate da Walt Disney Company in varie edizioni di successo, “Magica Disney” dello storico disegnatore Disney John Pomeroy e “Nello spazio infinito”, installazione immersiva di Diego Mazzei e Michela Di Cecio, sonorizzata dai musicisti Dario Della Rossa e Massimo Palermo. Esposti al Museo del Fumetto anche gadget e albi storici della serie grazie al supporto di Panini Comics. Nel Museo dei Brettii e degli Enotri, la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, Villa Rendano, Bocs Museum, l’Archivio di Stato e il Palazzo della Provincia, sono state esposte invece le trenta opere frutto della residenza promossa dal festival nelle scorse settimane, realizzate da Ivan Ferrara, Arianna Pennacchio, Nunzio Montuori, Eleonora Castagna, Fabio Pia Mancini, Michela Di Cecio, Émma e Massimo Melicchio.
Opere quest’ultime che hanno messo al centro un’interpretazione fortemente personale di Topolino in dialogo con il patrimonio culturale di Cosenza. Nella giornata di sabato 7 ottobre, durante l’inaugurazione, il pubblico ha avuto la possibilità di incontrare Fabio Celoni e Bruno Enna: rispettivamente disegnatore e sceneggiatore storici di Topolino, la content creator Alessandra Delfino, in arte la terribile coach, Carlo Cid Lauro disegnatore Disney e in streaming il doppiatore di Topolino Alessandro Quarta.
“E’ per me – dice Bruno Enna – un onore presenziare in questa edizione del festival. Sono stato particolarmente felice di condividere con un collega come Fabio Celoni con cui ho lavorato fianco a fianco in molte storie come ad esempio l’omaggio topolinesco al famoso classico della letteratura, horror e non solo “Dracula”, questo importante omaggio a Topolino. E’ una mostra collettiva che celebra la fantasia Disney, un mondo dove tutto può accadere, senza tempo e per questo motivo vivo in eterno. I personaggi interpretano ruoli iconici, come le maschere nel teatro: hanno attraversato il passato, sono presenti oggi e arriveranno anche nel futuro, facendosi apprezzare da un pubblico trasversale e senza età”.
A concludere la giornata, nello storico Teatro “ A.Rendano” , uno straordinario concerto di musiche Disney per orchestra, pianoforte e voce a cura de l’Orchestra Sinfonica Brutia, diretta dal M° Francesco Perri. La domenica è stata invece all’insegna dell’esplosione della creatività per i più piccoli, che hanno potuto realizzare con estro e immaginazione il loro personale Topolino, durante il laboratorio tenuto da Fabio Celoni e viaggiare lungo le ali della fantasia attraverso la visione dello spettacolo di Pinocchio e con Angelo Gallo. Ma non finisce qui: nelle prossime settimane sarà infatti ancora possibile visitare le mostre in programma (fino al 3 dicembre) e seguiranno nuovi e importanti annunci che andranno ad arricchire e completare un’edizione del festival ricca di appuntamenti ancora da svelare.