“Il 13 ottobre prove di evacuazione in tutti gli istituti scolastici della Calabria. La Regione Calabria, aderendo alla settimana nazionale della Protezione civile, vuol lanciare la campagna di sensibilizzazione ‘Più + consapevolezza, Meno – rischi’, promossa dall’assessorato all’istruzione, dalla Protezione civile regionale, d’intesa con l’Uufficio scolastico regionale”.
É quanto comunica con una nota a tutti gli istituti scolastici della Calabria, la vicepresidente della Giunta regionale con delega all’istruzione, Giusi Princi. “La Calabria – sottolinea Princi nella missiva – è ad alto rischio sismico ed idrologico, occorre, quindi, supportare le scuole in iniziative di sensibilizzazione, di formazione degli studenti e del personale docente, circa l’acquisizione di comportamenti consapevoli volti alla riduzione del rischio dei disastri naturali”. La vicepresidente invita, pertanto, tutti gli istituti della regione a programmare per giorno 13 le prove di evacuazione e comunica che “il personale della Protezione civile è disponibile a supportare le istituzioni scolastiche interessate, che potranno manifestare la volontà di adesione registrandosi tramite apposito format già inoltrato a tutte le scuole calabresi. A conclusione della prova di evacuazione – spiega -, nella stessa mattinata, le scuole sono invitate a promuovere incontri tematici che portino ad accrescere, negli studenti, la responsabilità e la consapevolezza sulle situazioni di rischio presenti nel proprio territorio, favorendo nel contempo la cultura dell’auto-protezione, della resilienza e della responsabilità”.
“Per sensibilizzare meglio gli studenti su tali tematiche – informa tra l’altro Giusi Princi – tutti gli istituti calabresi sono stati omaggiati di apposito volume divulgativo nel quale viene specificato il ruolo della protezione civile in Italia; è corredato inoltre da importanti spunti didattici elaborati proprio per i docenti. Il testo è stato curato dal dottor Agostino Miozzo, già direttore generale del dipartimento di
Protezione civile nazionale, e dal professor Mauro Dolce. Si vuol continuare lungo il solco della sensibilizzazione e della formazione già tracciato lo scorso anno con il mondo scolastico calabrese, che ha visto coinvolti oltre trecento docenti in lezioni frontali e in attività anche pratico laboratoriali, tenute dal direttore della Protezione civile regionale, Domenico Costarella e da Agostino Miozzo. É un lavoro di squadra fortemente orientato sulla conoscenza quale base della consapevolezza e, quindi, sulla prevenzione che deve necessariamente partire dalla scuola”. “Ringrazio tutto il mondo scolastico – conclude Giusi Princi – dalla direttrice generale Antonella Iunti, ai dirigenti scolastici e ai docenti per la fattiva e proficua collaborazione, il direttore generale Costarella, il prof Miozzo e tutto il Dipartimento della Protezione civile regionale per l’efficacia degli interventi a tutela della scuola e della Calabria tutta”. (ANSA).
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Reggio: Inner Wheel di RC dona materiale didattico all’Associazione “Mondo italiano in piazza”
Reggio: si aprono le porte dei Vigili del Fuoco, in occasione della Settimana della Protezione
I Vigili del Fuoco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, aderendo alla settimana della protezione civile, hanno programmato l’apertura ai cittadini delle sedi operative dei Vigili del Fuoco.
Pertanto, in collaborazine con la sezione provinciale dell’Associazione Nazionale, i Vigili del Fuoco terranno aperte ai cittadini le sedi operative secondo il seguente programma: § Sede Centrale Reggio Calabria · Giorno 10/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00; · Giorno 11/10/2023 pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00; § Distaccamento Melito Porto Salvo: · Giorno 11/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00 · Giorno 12/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00; pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00; § Distaccamento Siderno: · Giorno 09 e 10/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00 pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00; · Giorno 15/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00; § Distaccamento Polistena: · Giorno 10/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00 pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00; · Giorno 15/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00; § Distaccamento portuale di Gioia Tauro: · Giorno 10 e 12 /10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00 pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00; · Giorno 15/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00; § Distaccamento Palmi: · Giorno 13/10/2023 mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:00 pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00; Obiettivo della manifestazione è sensibilizzare i cittadini sui temi della protezione civile, per un approccio consapevole al territorio che tenga conto anche delle nuove sfide globali poste dai cambiamenti climatici. REGGIO CALABRIA – Via Sbarre Superiori 115/b – 89132 – Tel.: 0965 632536 – – E-mail: Sala Operativa: so.reggiocalabria@vigilfuoco.it P.E.C.: com.reggiocalabria @ cert.vigilfuoco.it – E-mail: comando.reggiocalabria @ vigilfuoco.it – –
Anche quest’anno il Diparimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ritiene fondamentale contribuire in maniera significativa alla settimana della protezione offrendo alla cittadinanza la possibilità di visitare le sedi operativre del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per comprendere i compiti istituzionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e sviluppare una sensibile attenzione al territorio, acquisendo la consapevolezza dei rischi potenziali e dei comporttamenti fondamentali per prevenire gestire e superare gli eventi avversi, anche alla luce dei recenti eventi emergemnziali alluvionali verificatesi nel nostro paese.
Appuntamento giovedì 12 ottobre alle 17:30 per la presentazione del libro “Anch’io ho usato il Bignami – Appunti di viaggio nel tempo lentissimo della gioia” con l’autore Pasquale Taglieri nella cornice suggestiva della scalinata monumentale di via Giudecca.
«Sarà un altro magico momento di comunità – afferma la presidente della comunità patrimoniale della scalinata di via Giudecca Simona Lanzoni – durante il quale ascolteremo direttamente dalla voce di Pasquale Taglieri, accompagnato dalla sua compagna di vita, Maria Teresa Ienna, alcuni dei racconti tratti dal libro. Un libro che narra la vita dell’autore e che a lui piace definire ‘appunti di viaggio’, a partire dai ricordi d’infanzia sino all’università, all’ambito lavorativo e all’esperienza con la comunità stessa».
Il libro di Taglieri (EBS Print edizioni), infatti, è una sorta di viaggio dal passato al presente, ispirato al modello narrativo orale delle mitiche figure dei “cuntaturi” che in tempi ormai remoti andavano in giro per le case a narrare fatti, curiosità e cronache dell’epoca, quando non c’erano la radio e la tv e i giornali erano per pochi privilegiati. Come le tessere di un mosaico, il libro si dipana raccontando una storia di vita, in una città del Sud popolata da personaggi che ricordano, in chiave moderna, gli antichi cantori vernacolari, coi loro racconti orali trasformati in scrittura.
Il ricavato del libro sarà interamente devoluto alla comunità patrimoniale della scalinata monumentale di via Giudecca.
Reggio: avv. Palmara saluta l’arrivo di Piantedosi ed attacca l’Amministrazione Comunale
“Benvenuto a Reggio, Città tra le più belle e antiche d’Italia, compendio di Cultura e Storia incastonate in posizione baricentrica e strategica al centro del Mediterraneo.
La Sua venuta a Reggio ci onora e ci conforta. Per di più se si considera che Ella si appresta a firmare il Protocollo di Legalità per la realizzazione del Museo del Mare, opera voluta e concepita dalle precedenti Amministrazioni di centro-destra, per circa un decennio osteggiata e financo “de-finanziata”, la cui edificazione, oggi, diviene fondamentale per le istanze di progresso socio-economico e culturale della Città.
Il significato di tale evento, peraltro, tocca in profondità i sentimenti di una intera Comunità, ormai sfiduciata e ferita, la cui residua speranza attende il segno di un irrinunciabile cambiamento nel governo della Città.
L’inettitudine e l’incapacità dell’attuale Amministrazione Comunale, difatti, hanno privato la nostra Comunità dei servizi essenziali ed hanno compresso i fondamentali diritti sanciti dalla Carta Costituzionale.
Inadeguatezza e impreparazione, inoltre, si sono tradotte in un colpevole ritardo nella esecuzione di opere, interventi ed infrastrutture (peraltro, già da tempo pianificati) che avrebbero ridotto il grave isolamento in cui versa la Città.
Basti pensare, solo per farLe qualche esempio, all’improvvisazione e alla all’approssimazione con cui vengono gestiste le gare d’appalto, i cui bandi pubblici risultano puntualmente deserti, come è recentemente accaduto per le mense scolastiche.
Da quasi dieci anni, inoltre, questa compagine non riesce a trovare una soluzione all’emergenza rifiuti, e ciò a causa sia dell’irrazionale e ideologica impostazione del sistema di raccolta, sia della superficialità che caratterizza le procedure di affidamento del servizio che generano continui contenziosi e inefficienze, con conseguenti problemi di ordine pubblico e sanitario. Lo stesso dicasi per il servizio idrico, ad oggi non normalizzato, nonostante gli straordinari investimenti del passato per la risoluzione della problematica.
Si pensi, ancora, alla sofferenza dell’Aeroporto dello Stretto, alla continua spoliazione di agenzie e realtà Culturali, Religiose, Istituzionali e Sportive, alla inabilità nella spesa degli ingenti fondi del cosiddetto “Decreto Reggio” che, da soli, assicurerebbero la ultimazione di importanti opere, ormai ferme. E tale diffusa inefficienza si ripercuote anche negli interventi (affatto complessi) di completamento di opere da tempo avviate: è il caso, ad esempio, del “Ponte Calopinace”, un semplice attraversamento di un piccolo corso d’acqua che collegherebbe gli ambiti costieri della Città dando continuità (con una struttura di pochi metri) al “water front” di Reggio.
Appare superfluo evidenziarLe come, soprattutto in questo particolare periodo storico, il mancato utilizzo delle risorse e la perdita di opportunità comporti un ritardo, quando non un arretramento, anche nella “qualità della vita” (come attestato, proprio in questi giorni, dalle classifiche nazionali).
Non manca, in ultimo, anche la “questione morale”, non ancora risolta, che colpisce il Sindaco (attualmente sospeso) e gran parte della Giunta, ulteriormente aggravatasi dal rinvio a giudizio (intervenuto proprio in queste ore) per un nuovo procedimento a carico del Primo Cittadino.
Se Ella vorrà, su queste vicende, come pure su quella ancor più famosa che ha disvelato l’esercizio del voto da parte di “elettori” da tempo deceduti, potrà facilmente trovare ogni puntuale riscontro, anche in seno all’autorevole Tavolo “Tecnico-Istituzionale” attivato presso il Palazzo del Governo in occasione della firma del Protocollo di Legalità.
Siamo certi che Ella comprenderà la nostra preoccupazione e lo sconforto nel dover assistere alla deriva di una Città immobilizzata e tenuta in trappola, in cui non si registra alcun avanzamento materiale e immateriale.
Lo scoramento diviene ancor più lacerante se si pensa a come questi fattori respingenti mortifichino i nostri giovani, la loro intelligenza e l’istanza di futuro che dovremmo assicuragli; essi, sempre più, sono costretti ad allontanarsi da Reggio e ad osservare da lontano il declino di una Città che non ha saputo offrirgli la prospettiva del domani.
Non possiamo permettere che tutto ciò accada, soprattutto se consideriamo che il persistente “disordine amministrativo”, nonché le gravi violazione di legge che segnano l’operato dell’Amministrazione Comunale, continuino a generare degrado, povertà e (soprattutto) sfiducia verso lo Stato, fattori su cui le organizzazioni criminali accrescono consenso e potere.
Dobbiamo registrare, purtroppo, che, né le Istituzioni né la Politica sembrano prestare attenzione a questa grave e nota situazione.
Signor Ministro, nel rinnovarLe il compiacimento e la nostra soddisfazione per la Sua visita in Città, Le chiediamo di voler prestare attenzione al “caso Reggio”, e di voler rappresentare al Governo Centrale, anche in forza delle evidenze che emergeranno dal Tavolo della Prefettura, l’urgenza di porre in essere ogni possibile strumento istituzionale per “restituire” alla Comunità reggina il Tempo e la Speranza sottratti.”
Arangea in festa venerdì’ 13 ottobre col concerto dei Dirty Frogs e tante altre sorprese: tra musica e arte per valorizzare le periferie.
Una immagine della band i “Dirty Frogs” al loro ultimo concerto.  Nel panorama urbano, i quartieri periferici spesso si trovano in ombra rispetto al centro cittadino, considerati spazi di minor pregio e di scarsa attrattiva. Tuttavia, sta emergendo una tendenza che vede le comunità locali sfruttare la musica e attività artistiche come strumenti per valorizzare e trasformare questi quartieri, spesso emarginati e trascurati, trasformandoli in vere e proprie gemme culturali. La musica si è sempre dimostrata una forma di espressione che ha un forte impatto nel valorizzare le periferie. Con la musica si possono portare avanti programmi educativi e culturali all’interno delle comunità, coinvolgendo i giovani e offrendo loro un’alternativa sana ad attività negative. Concerti, festival e spettacoli musicali trasformano le strade e le piazze in luoghi di ritrovo per residenti e visitatori, aumentando l’attrattività dei quartieri e generando nuove opportunità economiche per le attività locali. L’artista reggino: Stefano Nava  Ed è proprio in quest’ottica che,
Venerdì 13 ottobre alle ore 21:00, ad Arangea nell’area localizzata di fronte alla piazza della chiesa di San Giovanni Nepomuceno appositamente allestita, i talentuosi ragazzi della band reggina “Dirty Frogs”, sempre attenta al sociale, nel contesto di una programmazione di eventi atti alla valorizzazione ed alla promozione dei quartieri periferici, offriranno uno spettacolo musicale che coinvolgerà, in primis, l’area di Arangea e tutto il circondario. Aumentando, nel contempo, l’attrattiva del quartiere, daranno anche, nuove opportunità economiche alle attività locali che ne saranno, conseguentemente, coinvolte. E non finisce qui! Perché evento nell’evento sarà presente l’artista reggino Stefano Nava, che con un’estemporanea a tema rock, fisserà sulla sua tela il mood del momento. Altre sorprese ci attendono per la serata…. volete sapere quali?? Vi aspettiamo per scoprirle insieme
“Sarà anch’io alla mobilitazione del 17 ottobre a Gioia Tauro. Accanto ai portuali e a tutti coloro che avvertono sia il dovere di difendere la più rilevante piattaforma logistica dell’Italia e dell’Europa meridionale da cui dipende il destino di 4mila addetti, che il diritto allo sviluppo del Sud e del Paese. L’ecofollia ‘Ets’ sulle emissioni inquinanti delle navi evidenzia la distanza abissale tra dichiarazioni d’intenti e i bisogni reali dei popoli e, qualora non stoppata, minaccerebbe ogni prospettiva di sviluppo della Calabria, arrecando un danno enorme all’Italia”.
Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che aggiunge: “Il Consiglio della Calabria approverà, in linea con gli appelli lanciati dal presidente Occhiuto, una mozione a tutela del porto di Gioia Tauro. Ma adesso è indispensabile che politica, istituzioni, forze sociali e imprenditoriali, concordino una tempestiva linea d’intervento sulla Commissione europea, affinché prevalgano le ragioni di uno dei più grandi hub portuali del Mediterraneo. Confidiamo molto sugli esiti della riunione dei ministri dell’Ambiente dell’Europa che si terrà il 16 ottobre. L’Europa che si appresta al voto tra qualche mese – conclude il presidente Mancuso – se vuole recuperare e irrobustire la fiducia dei cittadini nei suoi valori fondanti, non può presentarsi al loro cospetto con scelte ideologiche dissennate che colpiscono l’economia e le speranze di riscatto delle nostre comunità”.
Gioia Tauro: si impadroniscono del pallone e campetto minacciando con un coltello. 3 minori denunciati
I Carabinieri della Stazione di Rizziconi, hanno denunciato in stato di libertà tre minori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria. I ragazzi, tutti italiani tra i 14 ed i 17 anni, durante l’estate, con modalità tipiche delle cosiddette “baby gang”, si erano impadroniti di un pallone e di un campo di calcetto, estromettendo ed allontanando con la forza un gruppo di altri bambini che stava giocando.
Nell’immediatezza era intervenuta una pattuglia dei Carabinieri, in quanto veniva riferito come uno dei tre ragazzi avesse aggiunto, alle proprie minacce verbali, l’utilizzo di un coltello, in modo da sottolineare agli interlocutori la propria posizione di forza. Le indagini, condotte attraverso l’escussione di testimoni e la visione di alcune immagini di un impianto di videosorveglianza hanno permesso, in sostanza, di confermare le prime dichiarazioni rese, tra cui l’utilizzo di un oggetto simile ad un coltello. Tenuto conto della procedibilità “d’ufficio”, i tre giovani, tutti studenti, alcuni con i genitori già gravati da provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, sono stati segnalati alla Procura dei minori. Questa è l’ennesima operazione svolta dai Carabinieri della Piana finalizzata a prevenire e contrastare le varie forme di illegalità giovanile che, qualora non canalizzate per tempo, potrebbero essere volano di maggiori e più violente forme criminali. Proprio poiché negli ultimi tempi si è assistito ad un incremento dei reati commessi da minori, le Stazioni Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro hanno programmato una serie di incontri tematici con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado durante i quali verranno affrontate alcuni argomenti che coinvolgono direttamente i ragazzi: la sicurezza stradale, il bullismo, l’illecito uso di sostanza stupefacenti ed altr
Seminario dell’Associazione Luca Coscioni a Reggio Calabria: necessità dell’informazione a tutela della libertà di scelta
Diritti e Fine Vita a Reggio.
Svolto sabato, il Precongreso sulla tematica “Fine vita e diritti. A che punto siamo?”, dell’Associazione Luca Coscioni, organizzato dalla Cellula Coscioni Reggio Calabria al Cineteatro Metropolitano, in vista del XX Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, che si terrà a Milano dal 20 al 22 ottobre 2023, l’associazione in collaborazione con la Cellula Coscioni Reggio Calabria
A sviluppare le argomentazioni, in maniera approfondita e dettagliata un gruppo di autorevoli relatori come Emanuele La Rosa, Professore associato di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Messina, con un intervento dal titolo “Problemi giuridici del fine vita: notazioni per un diritto penale antipaternalistico”; Delfino Demetrio, assessore al Welfare presso il Comune di Reggio Calabria, con un intervento dal titolo “Scelte di fine vita: Disposizioni Anticipate di Trattamento. Cosa c’è da sapere? ”, Ines Barbera, medico Responsabile presso Hospice Fondazione Via delle Stelle di Reggio Calabria, con un intervento dal titolo “Le Cure Palliative: un modello di cura alla fine della vita”; Maria Teresa Prestanicola e Francesco Benedetto, Coordinatrice e Segretario della Cellula Coscioni Reggio Calabria; concluderà i lavori Matteo Mainardi, membro Giunta Associazione Luca Coscioni e Coordinatore campagna Eutanasia Legale.
E’ proprio quest’ultimo a sottolineare l’urgenza e l’importanza della necessità di fare informazione ai cittadini, in un momento storico dove il Parlamento italiano sembra non volere recepire le proposte che l’Associazione avanza. Non questo Parlamento in particolare, anche quelli precedenti. Proposte che riguardano problemi reali, concreti, di persone che soffrono e che sono spesso ai margini, invisibili. Trovare nelle istituzioni un muro di gomma che si oppone per ideologia alla GPA, per decreto perfino di proibire la vendita all’uso orale dei cannaboidi, recentemente sospeso dal Tar del Lazio. Realtà che può essere contrastata solo non perdendo l’entusiasmo nel fare informazione alla gente per garantire, su questioni di prima importanza che abbracciano la vita di ognuno di noi, considerata la complessità dei temi e la confusione sociale sugli stessi, informazioni chiare per garantirgli scelte d’autodeterminazione consapevoli.
Come chiarisce Mainardi: «In Italia abbiamo tanti diritti sul fine vita e questo per molti può sembrare strano perché si pensa che in realtà siamo l’ultimo fanalino di coda d’Europa: ma non è così. Purtroppo in pochi lo sanno, non solo tra la popolazione ma anche tra i sanitari cioè tra coloro che dovrebbero poi applicare queste leggi. Nel dettaglio: “Dal 2010 abbiamo una legge sulle cure palliative che prevede una rete di cure palliative in tutto il territorio nazionale eppure ancora oggi, a 13 anni da quella legge, la sua applicazione è a macchia di leopardo in giro per l’Italia. E noi ora siamo in una regione dove non si brilla per una grandissima rete di cure palliative. Dal 2018 abbiamo una legge sul testamento biologico che ci dice che abbiamo la possibilità di rifiutare terapie anche se sono salvavita, di sospendere trattamenti sanitari anche se invasivi. Si fa molto semplicemente con un documento da depositare in Comune dove lasciamo dette le nostre volontà. Sempre dal 2018 abbiamo ottenuto la possibilità di accedere al suicidio medicalmente assistito anche in Italia e ancora oggi si parla sempre solo della possibilità Svizzera”.
Stessa modalità, l’informazione, dev’essere utilizzata, infine, per la conquista del Diritto dell’Assistenza Sessuale alle Persone con Disabilità: è fondamentale trasmettere a chi non è a stretto contatto con questo mondo. che è parte della società, che anche le persone fragili hanno le stesse esigenze fisiche degli altri, non affatto un argomento secondario
Quindi, come dicevamo, l’unico argine arma è la chiarezza d’informazione.
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, invece, Demetrio Delfino, segnala l’estrema importanza della compilazione delle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento, l’importanza di rendere noto, da parte di ciascuno, le proprie volontà nel caso in cui un giorno non saremo più in grado e liberi di scegliere, affinchè la libertà di scelta venga rispettata, nominando un fiduciario che le rispetti. L’assessore riporta anche dati, tra cui quello confortante dell’aumento del numero dei moduli, segnale che tra le persone, è aumentata la sensibilizzazione e consapevolezza che far valere le proprie ultime volontà non è questione marginale, anzi un aspetto che riguarda tutti. La vita, tante volte, non dà preavviso e non aspetta.
Organizzatore dell’evento è la Cellula Coscioni Reggio Calabria, una Cellula giovanissima, nata lo scorso marzo, da un gruppo di attivisti conosciutosi durante la campagna referendaria sull’Eutanasia del 2021 che, affiatato ed unito ha deciso di costituire in a Reggio una Cellula locale che fino non esisteva.
Come spiega l’avv. Maria Teresa Prestanicola: “Da quella campagna, abbiamo deciso di sostenere tutte le iniziative dell’associazione Luca Coscioni e di portare le iniziative nel territorio di Reggio e provincia. Anche se, se dove dovesse essere necessario, interveniamo su tutto il territorio nazionale. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo condotto diverse battaglie e diverse campagne soprattutto informative. Oltre al fine vita ci occupiamo anche di altri di altri temi come per esempio le barriere architettoniche al quale siamo molto legati. C’è disinformazione. Basti pensare alle dat, quando facciamo i tavoli informativi molti confondono questi dat con le cure palliative quindi noi riteniamo che la nostra prima attività è quella di informare il cittadino in modo che possa avere contezza dei propri diritti perché solo conoscendo questi diritti potrà esercitarli”
Un altro aspetto ostico per il quale è importante fare informazione e battersi per far conoscere l’importanza del fine vita alle persone, è segnalato dal Prof. associato di Diritto Penale, Emanuele La Rosa, associato all’UniMe, che tratta la tematica sotto l’aspetto giuridico, segnalando l’importanza di superare un Ordinamento Giuridico dal carattere paternalistico” Da un lato – afferma La Rosa – c’è grande incertezza perché i vari interventi che si sono succeduti, soprattutto devo dire interventi di carattere giurisprudenziale, perché questo è un terreno nel quale quelle poche evoluzioni che ci sono state, sono state occasionate dalla giurisprudenza il che di per sé non è un male. Tuttavia non è un bene che la difesa dei diritti venga affermata attraverso atti di coraggio di singoli individui.
La situazione è ancora cristallizzata in un arroccamento, da parte dell’ordinamento, verso la difesa della così detta “indisponibilità della vita” perché la possibilità per chi si trova in condizioni terminali o comunque affetto da gravi patologie di decidere sostanzialmente di rinunciare ad una vita che ritiene e non più degna di essere vissuta, sono molto limitate.
Si deve trattare di soggetti affetti da malattie incurabili, che sono pienamente capaci di intendere e di volere, e che siano sottoposti a trattamenti di sostegno vitale quindi siamo sottoposti a cure. Di fatto l’unica cosa che l’ordinamento consente è l’interruzione di queste cure che può avvenire attraverso una semplice astensione, o come previsto in casi limitati dalla Corte costituzionale, attraverso l’aiuto di un medico anche e possa in qualche modo accompagnare il malato verso la fine, una fine serena della sua vita.
Gli spazi sono ancora troppo ristretti. Credo che invece sia maturo il tempo per permettere di smettere di parlare di indisponibilità della vita. La vita è inviolabile. L’ordinamento deve difenderci dalle aggressioni della vita che possono venire da terzi mentre invece le scelte individuali, che sono scelte immediate, vengono fatte in un contesto sì di sofferenza, ma di grande riflessione nella maggior parte dei casi. Per questo credo che sia maturo il tempo perché ordinamento rispetti la scelta individuale».
La dott.ssa Ines Barbera, medico Responsabile presso Hospice Fondazione Via delle Stelle di Reggio Calabria, focalizza invece il punto sull’importanza delle cure palliative nel trattamento dei pazienti terminali, la terapia del dolore per cercare di lenire il più possibile le sofferenze delle persone in fin di vita, accompagnandole al trapasso nel modo più dolce possibile e su quanto questo non sia in contrasto con la pratica dell’Eutanasia, ma complementare: “Il coinvolgimento nel congresso della cellula Coscioni – afferma la dott.ssa Ines Barbera – anche se poco partecipato, è di fondamentale importanza perchè c’è pochissima conoscenza sull’approccio al fine vita e le sue possibili alternative. Spesso l’eutanasia e le cure palliative vengono messe in contrapposizione e invece sono complementari, una alternativa dell’altra in base ai bisogni specifici e unici della persona”
Consulenti del Lavoro e ANMIL insieme per promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro
Promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro nonché ricollocare invalidi del lavoro, familiari superstiti e persone con disabilità. Sono gli obiettivi principali del protocollo d’intesa, di durata biennale, siglato tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’ANMIL, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, presentato oggi a Roma, presso la Sala della Promoteca del Campidoglio, in occasione della 73ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. La promozione della cultura della sicurezza e della legalità passerà anche da altre iniziative, tra cui la figura del testimonial. In buona sostanza, il Consiglio Nazionale dell’Ordine potrà richiedere all’Associazione la presenza di testimonial ANMIL per approfondire gli aspetti legati alla prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro e l’Associazione, a sua volta, potrà avvalersi dell’intervento di un Consulente del Lavoro per approfondire l’ambito legislativo e il tema della legalità.
Per favorire il collocamento mirato di persone con disabilità, invalidi del lavoro e familiari superstiti, i due Enti si sono impegnati a procedere seguendo diverse fasi. L’ANMIL, tramite gli Sportelli Lavoro, detiene il database degli utenti e i relativi curricula, raccolti in seguito alle attività preliminari con i destinatari. I Consulenti del Lavoro che rileveranno posizioni disponibili presso le loro aziende assistite, potranno rivolgersi all’Associazione per rappresentare la disponibilità delle stesse anche ai fini del collocamento mirato. Spetterà, poi, all’ANMIL la valutazione della richiesta in base ai CV disponibili. I candidati ritenuti idonei, potranno essere segnalati anche per il tramite della Fondazione Consulenti per il
Lavoro, che procederà all’attivazione delle misure di politica attiva adeguate e al monitoraggio del percorso di inserimento lavorativo. Le richieste avverranno tramite un’area creata appositamente all’interno del portale web dell’ANMIL, compilando uno specifico form. Per il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca – intervenuto all’evento – “ Il fenomeno degli infortuni e dei morti sul lavoro si può combattere solo con la cultura della legalità e la prevenzione. È necessario, perciò, intervenire sulle nuove generazioni, che saranno la classe dirigente e imprenditoriale del futuro, per trasmettere alcuni concetti imprescindibili, come l’importanza di investire nella sicurezza e nella formazione dei lavoratori fin dal loro primo ingresso in azienda così da accrescere i livelli di sicurezza nelle imprese”. “Da partnership e collaborazioni come quella sottoscritta con i Consulenti del Lavoro non possono che nascere validi risultati – dichiara il Presidente dell’ANMIL Zoello Forni – e faremo incontrare due realtà che mirano agli stessi obiettivi con concretezza e passione. La nostra categoria vuole essere protagonista di un cambiamento culturale e che riveda il lavoro come un luogo di espressione del rispetto per la salute e la vita dei lavoratori ma anche dell’inclusione”.