Si è tenuta a Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Palmi l’iniziativa indetta dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale per la giornata del 18 aprile, a distanza di un mese dall’appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A mezzogiorno, contestualmente in tutte le regioni e nelle cinque città calabresi, si è data lettura dei nominativi dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. A seguire eventi e conferenze stampa a cura dei Garanti territoriali calabresi. Nella notte che ha preceduto la manifestazione si è registrato il trentaduesimo suicidio di una persona detenuta dall’inizio del 2024. Sono, invece, quattro i suicidi degli agenti di polizia penitenziaria, uno dei quali calabrese (in servizio presso la Casa circondariale di Cosenza). “Uno stillicidio inaccettabile”, ha esordito così il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Luca Muglia, presente all’iniziativa tenutasi presso il Palazzo di Giustizia di Cosenza, con la partecipazione dei Garanti comunale e provinciale, Francesco Terranova e Francesco Cosentini, organizzata in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati della città bruzia, la Camera penale “Fausto Gullo” e l’Osservatorio carcere dell’Unione camere penali italiane. “Abbiamo aderito alla sollecitazione proveniente dalla Conferenza Nazionale dei Garanti territoriali, condividendo i contenuti del documento a firma del portavoce Samuele Ciambriello e la necessità di fermarsi alla stessa ora e nello stesso giorno in ricordo delle tante vite spezzate – ha affermato il Garante Muglia –. Ci auguriamo di aver dato un segnale importante e di aver contributo a sensibilizzare il legislatore, la società civile e l’opinione pubblica. Siamo consapevoli che luoghi comuni, etichette e stereotipi impediscono troppo spesso di vedere la reale dimensione del fenomeno. Non si tratta tanto o solo di comprendere le diverse cause che generano i suicidi in carcere, vale a dire sovraffollamento, carenze di organici, fragilità psicologica e strutture fatiscenti, ma di accettare che sono soprattutto le fasce più deboli ad essere sopraffatte e “schiacciate”. Lo dicono i numeri: il 64% delle persone che si sono tolte la vita negli ultimi due anni aveva commesso reati contro il patrimonio, il 60% dei suicidi si è verificato nei primi sei mesi di detenzione, il 40 % di suicidi si è consumato oltre i primi sei mesi, con una percentuale consistente nell’ultimo periodo di detenzione e l’interessamento di molti detenuti senza fissa dimora. Il circuito interessato dai suicidi è quello di media sicurezza. Le persone con patologie psichiatriche che si sono tolte la vita sono meno del 10%. A ciò si aggiunga che i detenuti che stanno espiando una pena residua non superiore a cinque anni sono circa 32.000, a fronte di un totale complessivo che sfiora le 62.000 unità. Il quadro regionale – ha concluso il Garante Muglia – rispecchia i dati nazionali, a conferma del fatto che i sucidi e gli atti di autolesionismo in carcere coinvolgono persone vulnerabili, detenuti che hanno commesso reati di bassa o media gravità, alla prima esperienza di detenzione ovvero in procinto di essere dimessi ma senza reti familiari o sociali che possano favorirne il reinserimento. Non spetta ai Garanti dei diritti delle persone private della libertà indicare le soluzioni normative o legislative, ma occorre fare presto. E’ uno stillicidio inaccettabile, non c’è più tempo!”
"dati sensibili"
Villa S.G.: Capogruppo consiliare propone carta dei servizi articolata contro l’inquinamento elettromagnetico
Il tema dell’inquinamento elettromagnetico è un argomento ormai molto sentito e discusso soprattutto a partire dagli ultimi 10 anni ad oggi, a cui quest’amministrazione comunale vuole porre una particolare attenzione.
Sin dal nostro insediamento, In tutti questi mesi, abbiamo studiato e programmato, ci siamo confrontati con vari esperti tra cui il dott. Ferdinando Laghi che, con l’approvazione all’unanimità della legge regionale, ha concepito uno strumento forte da utilizzare, per progettare un regolamento comunale inattaccabile dagli uffici legali delle grosse aziende di telefonia, e/o richiedenti l’installazione di antenne di trasmissione dati, offrendo ai comuni uno strumento di programmazione studiato per evitare facili ricorsi.
Abbiamo deciso di mettere nel bilancio previsionale 2024 le somme necessarie per progetti, misure e monitoraggi, affidando le attività di supporto nella gestione delle tematiche relative ai campi elettromagnetici ambientali, per garantire all’ente ma soprattutto ai cittadini un supporto prolungato e costante su tutte le problematiche legate al piano di telefonia mobile ed alla gestione di ogni criticità.
L’obiettivo è fornire servizi di alta qualità sulla pianificazione comunale delle reti per telecomunicazioni, anche attraverso una particolare cura nell’aggiornamento continuo, tecnologico e normativo.
Lavoreremo ad una carta dei servizi che preveda:
a) Analisi documentale.
– Formazione del quadro conoscitivo aggiornato degli impianti esistenti.
– Stesura del catasto comunale degli Implanti contenente per ogni installazione tipologia di tecnologia esistente, e progetto radio elettrico autorizzato.
– Analisi della documentazione tecnica relativa alle pratiche di ogni singolo impianto gia presente o in stato di richiesta gia depositata.
b) Elaborazione: Impatto elettromagnetico dello stato di fatto, simulazione e rappresentazione 3D degli elaborati grafici e cartografici del risultati relativi al carico elettromagnetico gravante al momento sul territorio e dovuto agli impianti esistenti.
c) Programmazione:
– Acquisizione del programmi di sviluppo da parte di tutti gli operatori, inclusi i concessionari di licenza per la diffusione della banda larga.
– Analisi della situazione territoriale in funzione delo sviluppo del Piano e rappresentazione in mappa delle possibili soluzioni per lo sviluppo delle reti per ognuno degli operatori.
d) Integrazione delle elaborazioni:
– A partire dai programmi che gli operatori hanno sul territorio, calcolo e rappresentazione 3D sullo scenario territoriale completo dei valori di impatto elettromagnetico determinato sia dagli Impianti esistenti che da quelli di progetto Ipotizzati.
– Comparazione delle elaborazioni e rappresentazioni 3D anche per tutte le ipotesi alternative possibili ad ogni richiesta avanzata dagli operatori.
e) Redazione della Mappa completa degli impianti ed estrazione di tutte le mappe di rete in formato shp file o altri formati compatibili con gli strumenti utilizzati dagli uffici.
f) Documenti tecnici: Redazione delle relazioni tecniche di consuntivo contenenti tutti gli elaborati relativi alle simulazioni di impatto elettromagnetico, necessari all’approvazione del Piano in Consiglio Comunale.
g) Documento relativo al Regolamento di attuazione del Piano.
N. 2 Aggiornamenti successivi, al progetto e relativa documentazione, con cadenza annuale.
i) Assistenza per le presentazioni nelle sedi istituzionali indicate, attraverso strumenti informatici (Commissioni, Giunta, Consiglio Comunale, assemblea civica).
Definizione del quadro conoscitivo generale:
– Analisi aggiornata dello stato di fatto con censimento comunale degli impianti di telefonia mobile: raccolta dati radio elettrici di tutti gli impianti esistenti, importazione di tutti i progetti esistenti nei simulatori con specificazione delle caratteristiche tecniche e delle tecnologie utilizzate, mappatura delle reti divise per ogni singolo gestore.
– Calcolo e rappresentazione dei valori di impatto elettromagnetico previsionale in 3D, sullo scenario territoriale, derivante dagli impianti esistenti e note di commento ad eventuali criticità.
– Predisposizione della modulistica per la richiesta ai gestori delle aree di copertura e piani di sviluppo.
– Raccolta ed Analisi dei nuovi piani di sviluppo di ognuno dei gestori e sovrapposizione alle mappe di rete degli operatori.
– Ricerca, su indirizzi forniti dall’Amministrazione, dei siti idonei ad ospitare nuovi impianti o potenziamenti di quelli esistenti ed effettuazione dei calcoli di impatto elettromagnetico per le diverse soluzioni.
– Individuazione delle soluzioni e rappresentazione dei valori di impatto elettromagnetico previsionale in 5D, sullo scenario territoriale, a partire dai livelli esistenti ed integrati con le emissioni previste per i nuovi potenziali impianti.
– Estrazione di mappe tematiche ni formato shp file.
– Stesura e predisposizione della documentazione tecnica di consuntivo.
– Presentazione preliminare all’Amministrazione di tutte le eventuali ipotesi alterative (con le condizioni esposte in premessa).
– Stesura di documentazione tecnica di consuntivo su supporto informatizzato.
– Assistenza nella gestione amministrativa del Piano e supporto all’aggiomamento/integrazione al Regolamento comunale per la disciplina dei procedimenti.
– Supporto nelle relazioni con gli operatori.
Un obiettivo programmato e finanziato è chiaramente un obiettivo politico, che arriva a concretizzarsi nel nostro primo bilancio di mandato, segno della sensibilità al tema e all’interesse ad un metodo diverso nella trattazione e risoluzione di ogni problema che interessa la nostra Comunità.
Un migliaio di persone sono scese in piazza stamani a Cosenza per manifestare contro l’autonomia differenziata.
Tra i partecipanti anche sindaci di Comuni del cosentino, movimenti appartenenti alla sinistra e associazioni cittadine.
Il corteo è partito da piazza Loreto e si è concluso nei pressi della Prefettura.
“Abbiamo detto – ha affermato Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria che ha coordinato la manifestazione – che l’autonomia differenziata è un problema che riguarda il Paese, non solo il Mezzogiorno. Non è sufficiente parlare di Lep, il problema è di principio, è come è stato proposto questa progetto di riforma che continua ad aumentare le divergenze, le disuguaglianze del Paese, soprattutto su temi sensibili come la sanità, il lavoro, le infrastrutture”.
“Il governo dovrebbe ritirarlo e soprattutto il presidente della Regione dovrebbe cambiare idea. Oggi – ha aggiunto in merito all’assenza di Cisl e Uil – è una manifestazione che in qualche modo aggrega un cartello di associazioni, ma ci sono anche altre sigle sindacali contrarie a questo progetto di riforma di autonomia differenziata, stiamo andando avanti insieme e abbiamo detto che qualora dovesse approdare in Parlamento la legge siamo anche pronti a iniziare a mobilitarci per la campagna referendaria. Siamo insieme su questi temi. Ieri abbiamo fatto una bellissima iniziativa sulla sicurezza sul lavoro a Firenze e a maggio ci sarà una grande mobilitazione nazionale a Napoli sull’autonomia che faremo insieme anche alla Uil”.
Per il sindaco di Cosenza Franz Caruso, l’autonomia “creerà una frattura, una lacerazione del Paese. Sorgeranno venti piccoli staterelli e segnerà in maniera decisa materie importanti come la sanità, i trasporti, l’energia, l’ambiente e le infrastrutture”.
Per il segretario della Cgil Cosenza Massimiliano Ianni, la legge è “eversiva, creerà maggiori divari tra Nord e Sud e ulteriori disagi e problemi a questa regione che è già indietro in confronto a quelle del Mezzogiorno ed è molto indietro in confronto a quelle del Nord. Rischia di scomparire la sanità pubblica a favore di una privatizzazione selvaggia. Alcuni dati delle ultime ore attestano che in Calabria c’è un tasso di mortalità del 20% superiore al nord. Con l’autonomia differenziata sicuramente tutto peggiorerà. Si continuerà a curare chi ha la possibilità di curarsi. Quindi i ricchi sicuramente potranno curarsi, i poveri rischiano di morire per questa cattiva sanità”.
Arcivescovo Cosenza a corteo contro autonomia”Serve solidarietà”
a Chiesa é per la solidarietà e la sussidiarietà”.
Lo ha detto l’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, parlando con i giornalisti a margine del corteo, cui il presule ha partecipato, promosso dalla Cgil contro l’autonomia differenziata.
“Sono sicuro che col presidente Occhiuto su queste tematiche ci sentiremo”, ha aggiunto monsignor Checchinato rispondendo ad una domanda sulla posizione assunta, in merito al ddl Calderoli, dal governatore della Calabria
“Le interlocuzioni e il dialogo – ha detto ancora l’arcivescovo – sono sempre importanti”.
Premio Strega Poesia 2024: in lizza anche il libro “Sublimi Emozioni” dello scrittore Salvatore Cucinotta.
Premio Strega Poesia 2024: Tra i titoli proposti la Rosa del Pozzo Edizioni con il libro “Sublimi Emozioni” dello scrittore Salvatore Cucinotta.
Il panorama della letteratura italiana si arricchisce anche quest’anno con l’edizione 2024 del Premio Strega Poesia. In occasione della Giornata mondiale della Poesia, è stato reso noto l’elenco dei libri proposti per la seconda edizione di questo prestigioso premio. Tra i 144 titoli in gara, tutti pubblicati nel periodo compreso tra marzo 2023 e febbraio 2024, c’è anche La Rosa Del Pozzo Edizioni con il libro “Sublimi Emozioni” dello scrittore Salvatore Cucinotta.
Il Premio Strega Poesia si conferma così come uno dei riconoscimenti più ambiti nel panorama poetico italiano, con una selezione di opere che rappresentano la vivacità e la varietà della produzione poetica contemporanea.
L’autore, già noto per la sua sensibilità e maestria nel trattare temi universali con uno stile distintivo, si presenta come un serio contendente al titolo di miglior opera poetica dell’anno.
Il processo di selezione per il Premio Strega Poesia è stato guidato da un Comitato scientifico di grande prestigio, composto da figure autorevoli nel panorama della critica letteraria e della poesia italiana. Questo comitato, composto da personalità come Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Melania G. Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi e Gian Mario Villalta, ha il compito di scegliere i dodici libri candidati che saranno annunciati venerdì 5 aprile.
Resta dunque da attendere l’annuncio dei dodici libri candidati, che ci svelerà quali opere saranno destinate a lasciare un’impronta indelebile nella storia della poesia contemporanea italiana.
L’incontro “Mai piu’” organizzato dall’associazione FARE X BENE ETS, appuntamento sabato 23 marzo alle ore 10.00 presso la Sala Monteleone del Consiglio Regionale in Via Cardinale Portanova
Gli incontri “Mai più” organizzati dall’associazione FARE X BENE ETS, in collaborazione con OTB Foundation – non profit del gruppo OTB- vedono la presenza di Valentina Pitzalis, donna sopravvissuta al tentativo di femminicidio da parte del marito e diventata simbolo della lotta contro la violenza sulle donne in Italia e Giusy Laganà, Direttrice Generale di FARE X BENE.
Per la prima volta, questo progetto e la sua potenza, arrivano a Reggio Calabria, con il patrocinio della Regione Calabria che ha concesso la Sala Federico Monteleone, in Via Cardinale Portanova, per un incontro con le scuole e la cittadinanza dalle ore 10 alle ore 12.
La forza e il coraggio della testimonianza di Valentina Pitzalis, donna sopravvissuta a un tentativo di femminicidio e diventata simbolo della lotta alla violenza sulle donne, chiudono i percorsi di prevenzione e educazione contro ogni forma di violenza e cyberbullismo di genere, realizzati dagli esperti del Comitato tecnico scientifico di FARE X BENE.
A seguito di questa prima parte di formazione, infatti, vengono organizzati, nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado di tutta Italia, degli incontri in plenaria con Valentina, insieme a Giusy Laganà, con la quale ha scritto il Best Seller “Nessuno può toglierti il sorriso”, edito da Mondadori. A partire da questo testo, Valentina porta un aspetto emotivo ed empatico e racconta la sua storia e dialoga con i ragazzi presenti, affrontando temi quali la violenza di genere e tra pari, forme di odio on line trasversali all’età, i campanelli di allarme e altri fenomeni che durante il lockdown sono divenuti una reale emergenza. Alla fine dell’incontro, che rappresenta un momento unico del panorama non solo italiano, delle testimonianze sui temi della prevenzione e contrasto alla violenza di genere, viene dedicato ai ragazzi e ragazze un momento nel quale poter formulare domande e condividere le proprie storie ed esperienze di vita.
“L’amore non è sofferenza, non è possesso e non può essere solo rinunce e privazioni, e questo bisogna farlo capire sia alle donne che agli uomini.” – dichiara Valentina – “Prima di tutto si deve imparare ad amare sé stessi, altrimenti è impossibile amare e farsi amare. Ovviamente l’ho capito anche io con il tempo, con la mia tragedia. Adesso riesco a raccontare quasi sorridendo, ma ho fatto un percorso che non auguro a nessuno e che mi è costato fatica e dolore. Sono molto felice di poter realizzare questi incontri nelle scuole di tutta Italia con platee di centinaia di studenti ogni volta, per dar vita a momenti di condivisione con Fare x bene e OTBFoundation.”
“FARE X BENE da 15 anni è al fianco delle ragazze e donne vittime di violenza, attraverso attività di assistenza e consulenza legale e psicologica e percorsi di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. MAI PIU’ è un percorso realizzato in collaborazione con OTB Foundation nelle scuole medie e superiori di tutta Italia che intende sensibilizzare e coinvolgere le nuove generazioni sui temi delle discriminazioni e violenze di genere, saper riconoscere i campanelli di allarme e il ciclo della violenza, con le sue forme dalla psicologia, alla fisica, passando per quella economica. Presenza eccezionale agli incontri è quella di Valentina Pitzalis che raccontando la sua storia si dona agli studenti e agli adulti di riferimento, ponendosi come un monito e non come un esempio e rispondendo alle loro domande e curiosità, dando vita a un momento unico e colmo di speranza in un futuro diverso per le tante vittime.” dichiara Giusy Laganà, Direttrice Generale FARE X BENE.
“I casi di violenza sulle donne aumentano di giorno in giorno in modo allarmante, ma sono aumentate contestualmente anche le richieste di aiuto e questo è un dato da leggere in modo molto positivo. C’è un movimento che si sta facendo sentire, di una violenza prima sommersa che oggi chiede aiuto”, commenta Arianna Alessi – vicepresidente di OTB Foundation.
“Educare al rispetto dell’altro è l’unico modo per cambiare la cultura. In OTB Foundation lo sappiamo bene dato che dal 2018 andiamo nelle scuole a parlare ai giovani in presenza, ma anche on line, affrontando la tematica della violenza a tutto tondo, contemplando anche il bullismo e il cyberbullismo e stimolando sempre la richiesta di aiuto. È necessario sapere a chi rivolgersi e chiedere aiuto se si è in una situazione di pericolo e come intervenire qualora si fosse testimoni di un qualsiasi tipo di violenza o aggressione anche solo verbale contro una donna. In questi anni – conclude la vicepresidente – abbiamo raggiunto insieme a FARE X BENE quasi 50 mila studenti e continueremo, perché la violenza di genere è un fenomeno radicato nella nostra società, riguarda tutti e solo tutti insieme la possiamo sconfiggere”.
OTB Foundation è nata nel 2006 come organizzazione non profit del gruppo OTB. Creata con la missione di agire prontamente e concretamente in situazioni di emergenza e migliorare la vita delle persone in maniera sostenibile garantendo loro uguali opportunità, opera in Italia e nel mondo attraverso specifici criteri di selezione: impatto sociale diretto, sostenibilità ed innovazione. Dalla sua nascita ad oggi, OTB Foundation ha investito in oltre 350 progetti di sviluppo sociale nel mondo, con un impatto diretto sulla vita di circa 350.000 persone.
FARE X BENE ETS è un’associazione che tutela i diritti delle categorie sociali più deboli e soggette a discriminazioni come donne, bambini e persone disabili. E’ membro dell’Advisory Borddel Safer Internet Centre (SIC) – Generazioni Connesse del MIUR, da 15 anni progetta e realizza con esperti formatori in modalità multidisciplinare (psicologi, legali, esperti digital e docenti formatori) percorsi e incontri di prevenzione, sensibilizzazione, educazione, contrasto e di Peer Education per promuovere una cultura di legalità, uguaglianza e rispetto, oltre a strategie finalizzate a rendere internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani.
Zes Unica: ultimo atto dell’Ufficio Zes Calabria, ora assorbita nella Sud Zes
Il gruppo Leonardo si aggiudica l’appalto da 19 milioni di euro per la sicurezza nelle aree industriali della Zes Calabria, ormai facente parte della Zes unica del Mezzogiorno (Sud Zes), dopo la riforma voluta dal ministro Fitto ed entrata nella sua operatività il primo marzo scorso.
E’ l’ultimo atto della stagione commissariale, durata circa un anno e mezzo, affidata all’avvocato Giosy Romano. Si tratta di un appalto integrato, che accorpa cioè, sia la fase della progettazione esecutiva che quella dell’esecuzione con un abbattimento notevole dei tempi d’attuazione di uno dei progetti a latere che hanno caratterizzato le attività dell’ufficio regionale della Zes. “Sfruttando”, infatti, le risorse messe a disposizione del Pon legalità del ministero dell’Interno, era stata avviata la progettazione, poi riconosciuta meritevole di essere finanziata, per un’azione di monitoraggio e prevenzione nelle aree industriali, uno degli aspetti cruciali della grande questione degli investimenti produttivi in Calabria.
A fine novembre si era chiusa la fase della presentazione delle offerte, in meno di tre mesi – nel pieno della fase transitoria del passaggio dalla vecchia alla nuova Zes – la commissione giudicatrice ha smaltito l’esame delle proposte pervenute, ultimando i lavori e aggiudicando la gara a una company che opera su tutto il territorio nazionale specializzata nelle attività di progettazione, installazione e manutenzione di impianti elettrici, impianti meccanici, impianti speciali, sistemi di videosorveglianza, data center, sistemi di telecomunicazioni, opere infrastrutturali ed opere edili connesse.
Il progetto intende rafforzare la sicurezza reale e percepita degli insediamenti industriali, aumentandone l’attrattività per gli operatori economici, soprattutto stranieri, che vedono la legalità e la sicurezza come elemento essenziale per la protezione dei propri investimenti. Più in particolare, l’intervento si propone di migliorare i sistemi di Security delle aree industriali poste nelle ZES, attraverso piattaforme integrate, aperte e basate su standard pubblici ed interoperabili su domini di competenza complementari di portata nazionale, puntando al miglioramento dell’efficienza, della sicurezza della mobilità delle merci, del trasporto delle merci pericolose, della sicurezza pubblica, utilizzando il paradigma di Internet of Things e, ove richiesti, servizi di posizionamento e di tracciamento, sempre nel rispetto delle norme che regolano il trattamento dei dati personali in aderenza al C.A.D. (Codice dell’Amministrazione Digitale) e alle norme di cyber‐security nazionali ed europee. Gli obiettivi possono rapidamente essere perseguiti attraverso il completamento e il potenziamento dei sistemi presenti in campo e di quelli in via di realizzazione che prevedono la dotazione di tecnologie innovative e la realizzazione di infrastrutture per il controllo delle aree sensibili prevedendo la realizzazione di un nodo centrale regionale che raggruppi le informazioni provenienti dalle preesistenze e, grazie a moduli di cooperazione ed interoperabilità, sia in grado di generare forte interazione con i sistemi nazionali esterni. Il nodo ospiterà una banca dati di grande valore, non solo ai fini della sicurezza della singola struttura ma capace di creare un quadro di unione informativo utile a monitorare costantemente i livelli di attuazione e «funzionamento» delle Aree Economiche regionali. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra descritti sarà doverosa la costruzione dell’infrastruttura necessaria ai sistemi di videosorveglianza e monitoraggio ambientale. L’architettura del sistema proposto è di tipo client-server distribuito e, sostanzialmente, si compone di dispositivi di acquisizione (telecamere, lettori targa, sensori, ecc.), dell’infrastruttura di comunicazione, di sistemi di archiviazione distribuiti e ridondati nelle zone critiche, di server di elaborazione delle immagini e dei dati acquisiti dai sensori e di un Centro di Controllo che sovraintende e monitora il funzionamento dell’intero sistema.
In ogni area oggetto del progetto, verranno installati uno o più box cui afferiscono i dispositivi di acquisizione (telecamere e sensori ambientali) che ospitano tutte le apparecchiature per l’archiviazione, il controllo e la gestione dei dispositivi installati in quello specifico agglomerato. Il box di controllo di ogni agglomerato ospiterà le apparecchiature necessarie per la gestione delle connessioni verso il centro di controllo e le autorità di pubblica sicurezza. Queste ultime avvengono tramite le apparecchiature di accesso installate presso il box di controllo principale presente in ogni agglomerato così da avere connessioni sicure e cifrate. Gli interventi da realizzare negli agglomerati sopra individuati sono nello specifico: a) Sistema di videosorveglianza e controllo accessi; b) Sistema di monitoraggio ambientale degli agglomerati industriali; c) Infrastruttura di elaborazione, conservazione dei dati e notifica degli eventi; d) Centro di controllo; e) Servizi di tuning. Si rimanda alla Relazione Tecnica allegata al presente progetto per maggiori specifiche riguardanti la proposta progettuale individuata.
Il presidente Mancuso incontra il “Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità”
“Una Calabria più inclusiva che sappia valorizzare le diversità”.
“La tutela dei diritti e delle opportunità per le persone con disabilità, in costante aumento anche per l’invecchiamento della popolazione, è una nostra priorità. Al Garante, istituito per la prima volta in Calabria con una specifica legge in linea con gli indirizzi dell’Onu e dell’Europa, assicuriamo ogni forma di collaborazione, per avere una Calabria più inclusiva, equa e rispettosa dei diritti di tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, incontrando il “Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità” avv. Ernesto Siclari.
Durante il colloquio è stato fatta una sommaria ricognizione dell’ampia gamma di questioni da affrontare: dall’accessibilità ai servizi sanitari ed educativi, all’occupazione e alla partecipazione sociale.
Ha aggiunto Mancuso: “Concordiamo che debba essere l’intera collettività a prendersi carico delle persone con disabilità, per non lasciare sole le famiglie con problemi a volte molto complessi e per rimarcare il valore positivo delle diversità. Al Garante affidiamo il compito di tutelare i diritti e analizzare in profondità ogni sfumatura relativa ad un settore spesso trascurato. Quando avremo la prima relazione del Garante, magari in coincidenza con la ‘Giornata internazionale delle persone con disabilità’, potremo verificare, anche con dati statistici aggiornati, a che punto è la Calabria nelle politiche per la promozione dei diritti e il benessere delle persone in difficoltà”.
L’avv. Siclari ha espresso “apprezzamento per l’attenzione e la sensibilità dimostrate dalla Regione su un tema che connota il grado di civiltà di una comunità. Intendo esercitare – ha detto – la responsabilità che mi è stata data, sia pianificando gli interventi necessari, attraverso l’ascolto delle associazioni, che adottando azioni mirate per realizzare l’effettiva inclusione sociale delle persone con disabilità. Su questo versante, c’è da coniugare assistenza e servizi, istituzionalizzandoli sempre più, anche per non lasciare che la differenza la faccia il fattore economico. Il mio auspicio è cancellare limiti per disegnare orizzonti, senza mai perdere o negare a qualcuno il diritto di essere veramente libero”.
Corecom e Rai Calabria a sostegno di minoranze linguistiche e contrasto al cyberbullismo
Ad un anno di distanza dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa per definire le modalità tecnico-operative per l’accesso radiofonico e televisivo alle trasmissioni regionali del servizio radiotelevisivo pubblico, il rapporto di collaborazione tra il Comitato regionale per le Comunicazioni della Calabria si rafforza e la Rai Calabria si potenzia ulteriormente.
La direzione è quella di una comune progettualità che guarda alla tutela del diritto ai programmi d’accesso per le minoranze linguistiche attraverso la fruizione degli spazi riservati ad associazioni, gruppi ed enti che vogliono promuovere la propria immagine. In una consolidata direttrice di stare al passo con le nuove tecnologie. E non solo: il Corecom vuole ampliare il proprio sostegno dalle minoranze linguistiche ma nello stesso tempo potenziale le attività di contrasto al cybercrime, contribuendo a diffondere messaggi di sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo.
Con questa finalità di rafforzamento di collaborazione e azioni comuni, giovedì 22 febbraio, il presidente del Corecom Calabria Fulvio Scarpino, affiancato dal vice presidente Mario Mazza e dal segretario Pasquale Petrolo, ha scelto di convocare e tenere una riunione del Comitato proprio nella sede regionale della Rai a Cosenza, ospiti del direttore Massimo Fedele e del Caporedattore Riccardo Giacoia. È la prima volta che succede dalla nascita di questo organismo. Scarpino e Fedele hanno confermato gli impegni assunti lo scorsAggiungi nuovo articoloo anno, siglando nuovamente un’intesa ancora più specifica nel sostegno alle associazioni che vorranno esercitare tale diritto.
“Il Corecom Calabria è orgoglioso di portare avanti un’attività così importante che ci porta essere capofila in Italia in questo ambito di azione. In particolare, desideriamo sottolineare il nostro impegno nel promuovere l’inclusione e la trasparenza, valori fondamentali per la nostra regione – ha affermato il presidente Scarpino –. Siamo fermamente convinti che nessuno debba essere lasciato indietro: è per questo che ci adoperiamo per garantire che le minoranze linguistiche e le associazioni del territorio calabrese abbiano la possibilità di essere rappresentate nei programmi televisivi della RAI, sia in diretta che in modalità on-demand. La collaborazione con la RAI è stata determinante per rendere possibile questa iniziativa. Siamo grati in particolare al direttore Massimo Fedele per la disponibilità e il supporto che ci ha dimostrando una sensibilità straordinaria nei confronti delle persone e delle realtà che rappresentano una parte fondamentale del nostro tessuto sociale. Riteniamo che questa collaborazione sia un unicum che non può che rappresentare un encomio per la Calabria. I dati sull’iperattività tecnologica dei giovani, unita alla loro fragilità, hanno spinto il Corecom Calabria ad intervenire anche nella direzione del contrasto al cybercrime. Ogni anno, migliaia di minori sono vittime di bullismo e cyberbullismo, e molti di loro hanno bisogno di supporto psicologico. Contiamo sul sostegno della Rai, e in particolare di Rai3, per affrontare questa importante sfida. Un ringraziamento – ha concluso Scarpino – va anche ai funzionari del Corecom che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante risultato”.
“Questi programmi avranno un impatto significativo e rappresenteranno un’opportunità preziosa per le associazioni che desiderano essere coinvolte nelle nostre iniziative – ha spiegato il direttore della sede Rai, massimo Fedele – Qualsiasi richiesta di spazio sarà valutata attentamente e sarà sottoposta all’approvazione del Corecom. Questo processo sarà di fondamentale importanza per aumentare la capacità di coinvolgimento delle associazioni locali e promuovere una programmazione più inclusiva e rappresentativa”.
Secondo il vice presidente del Comitato, Mario Mazza, l’occasione di incontro offerta dal rinnovato impegno per il diritto all’accesso ai programmi radio-televisivi dei soggetti collettivi organizzati ha permesso di “sottolineare la sintonia creatasi tra il Corecom e la RAI e rappresenta un esempio pioneristico di collaborazione. Camminare insieme è fondamentale per raggiungere obiettivi che, da soli, potrebbero sembrare irraggiungibili. La RAI ha dimostrato la sua disponibilità a supportarci in diverse attività. L’obiettivo comune è quello di aiutare la Calabria a crescere, valorizzando le sue potenzialità e le sue eccellenze”, ha concluso Mazza.
Il segretario Pasquale Petrolo ha sottolineato come l’incontro nella sede Rai sancisce “una prospettiva sinergica e di dialogo tra Corecom e Rai che va oltre i programmi di accesso previsti dalla legge nazionale. Non pensiamo, quindi, solo alle associazioni che intendono beneficiare del servizio avendo la possibilità di informare i cittadini sulle loro iniziative. La Rai, infatti, è proiettata verso il futuro e si impegna a rispondere alle sfide poste dalla società digitale, della conoscenza e del sapere, come quello avviato dal Corecom con l’Osservatorio Media e Minori”.
Reggio: Plastic Free incontra 500 studenti reggini al Cedir per parlare di inquinamento e futuro
Giovedì 22 febbraio nella Sala Versace del Cedir, Plastic Free incontrerà gli studenti delle scuole primarie del comune di Reggio. Prevista la partecipazione di oltre 500 ragazzi per l’incontro organizzato dal Comune di Reggio Calabria e da Plastic Free dedicato all’ambiente.
Dalle ore 09:30, i referenti reggini di Plastic Free, Serena Pensabene, Ludovica Monteleone, Beatrice Romeo e Giovanni Mannuzza, dialogheranno con i giovani studenti sui temi centrali dell’associazione: la lotta all’inquinamento da plastica e le buone prassi da seguire per prevenire futuri disastri ambientali, diffondendo consapevolezza e promuovendo il confronto su un tema tanto attuale. L’incontro sarà scandito dalla presentazione e divulgazione di dati e informazioni riguardanti l’inquinamento da plastica e i danni da esso arrecati attraverso il supporto di slide, video, canzoni e giochi interattivi dedicati e pensati appositamente per i ragazzi.
In occasione della giornata di sensibilizzazione ambientale, verranno distribuite agli studenti delle borracce, donate dalla Città di Reggio Calabria e finanziate con risorse PON METRO 2014-2020, per ridurre l’impiego di plastica monouso all’interno degli istituti scolastici della città. I primi a ricevere questo dono saranno gli studenti che aderiscono al servizio di mensa scolastica.
L’evento del 22 febbraio sarà un’occasione significativa per evidenziare e riflettere sull’importanza di una virtuosa collaborazione tra istituzioni e associazioni per il raggiungimento degli obiettivi di interesse per la collettività, attraverso azioni concrete ed esempi positivi da trasmettere alle generazioni future.
Lunghi e calorosi sono stati gli applausi nella sala stampa dell’Ariston ad Amadeus per la conclusione della sua quinta conduzione del Festival di Sanremo, che quest’anno ha avuto ascolti da record, e che ha eletto vincitrice Angelina Mango con il suo “La noia”. Sono passati dieci edizioni dall’ultima volta che una voce femminile trionfasse alla kermesse musicale più attesa dagli italiani. La cantautrice di Maratea non solo si è aggiudicata la vittoria finale del Festival ma anche il “Premio Sala Stampa – Lucio Dalla”, quale dimostrazione di quanto “La Noia” sia stato apprezzato dal pubblico e dai giornalisti. Loredana Bertè, invece, con il brano “Pazza” si è aggiudicato, con 54 voti, il “Premio della Critica – Mia Martini”.
Entrambi i riconoscimenti, da anni, vengono realizzati dall’azienda Michele Affidato che insieme ad altre creazioni lega il proprio nome al Festival della Canzone Italiana. Per il maestro orafo, è stato un Festival intenso e ricco anche di novità. Tra queste la realizzazione del “Premio Enzo Jannacci NUOVO IMAIE 2024”. La Collecting degli Artisti, Interpreti ed Esecutori assegna ogni anno il Premio ad uno dei giovani in gara al Festival. Ad aggiudicarselo è stata l’interprete di “Diamanti Grezzi”, Clara. Come accade da quattordici anni, Affidato pone la propria firma su tanti altri premi legati al Festival di Sanremo.
Tra questi: il “Premio Numeri Uno – Città di Sanremo”, ideato da Ilio Masprone e assegnato a Rosario Fiorello, per mano del primo cittadino della Città dei fiori, Alberto Biancheri ed i Premi “Dietro le Quinte” assegnati a: Marta Donà, manager dei Maneskin, di Marco Mengoni, di Francesca Michielin e Angelina Mango, Giorgiana Cristalli inviata dell’agenzia di stampa ANSA, Dalia Gaberscik. Altro Premio atteso era il “Soundies Awards – Premio Casa Sanremo 2024”, riconoscimento dedicato ai videoclip delle canzoni in gara al Festival. Questo è stato consegnato, dal Patron di Casa Sanremo Vincenzo Russolillo al trio de “Il Volo”, in gara con il brano “Capolavoro”. Altro riconoscimento realizzato è stato il Premio AFI “Associazione Fonografici Italiani”. A ricevere il “Premio alla Carriera – 75 anni di Afi” per mano di Sergio Cerruti sono stati i Ricchi e Poveri. Nel corso dei cinque giorni del Festival di Sanremo, Michele Affidato è stato impegnato anche in eventi legati al “sociale”, che solitamente accompagnano la kermesse. Tra questi: il contest di Musica contro le mafie, che con il premio “Music for Change Award”, ideato da Gennaro De Rosa, e realizzato dallo scultore Antonio Affidato, vuole coniugare musica e impegno civile. Ad imporsi con il brano “Il lato positivo”, sono stati i Malvax. Altra novità di quest’anno è il Premio “Women for Women Against Violence – Camomilla Music Award”. Da anni il maestro orafo lavora accanto all’Associazione Consorzio Umanitas Aps, promotrice del premio. Questo nasce con l’obiettivo di valorizzare gli artisti che usano la musica come strumento per favorire il cambiamento, lanciare messaggi sociali al grande pubblico e per fare sensibilizzazione sui due grandi temi che riguardano le donne: la violenza sulle donne e il tumore al seno. L’opera realizzata da Affidato, che consiste in una scultura che raffigura due mani unite con al centro un fiore di camomilla, è stata consegnata da Beppe Convertini a Jo Squillo, altri Premi sono andati a Paola e Chiara, Negramaro, Francesco Facchinetti e Stash dei The Kolors e Gatto Panceri. Altra novità per l’azienda Michele Affidato è stata la realizzazione dei premi “CoReCom Sanremo 2024”. Giunto alla sua III edizione, è stato voluto da Corecom Liguria, dal Consiglio Regionale Assemblea Legislativa della Liguria, dalla RAI e da AGCOM. Premi riservati alla canzone con il miglior testo attinente a tematiche di carattere sociale tra quelle presentate in gara al 74^ edizione del Festival di Sanremo. A riceverli sono stati: Fiorella Mannoia, in gara con “Mariposa”, Alessio Maninni con “Spettacolare” e Angelina Mango con il brano “La noia” vincitore del Festival. Madrina del premio è stata Eleonora Daniele, volto noto di Rai 1, giornalista e conduttrice di ‘Storie Italiane’. Per il terzo anno consecutivo, il maestro Affidato ha anche messo la firma sul “Sanremo Cristian Music Festival”, che ha visto trionfare il cantautore siciliano Giuseppe Marchese con il brano “Un lampo nei suoi occhi”. “Da anni realizzo il Premio della Critica Mia Martini ed il Premio Sala Stampa Lucio Dalla – commenta Michele Affidato – Premi che quest’anno mi hanno fatto vivere una grande emozione. Per quello della Critica ho sempre sperato che in qualche edizione del Festival lo potesse vincere Loredana Berté, una calabrese come me, premio che nelle scorse edizioni aveva solo sfiorato, e tanto desiderato. Finalmente è arrivato ed è stato bello vedere la Bertè che durante la consegna, con tanta gioia ha detto: “questo premio mi è sempre sembrato irraggiungibile, Mimì l’abbiamo portato a casa”. E poi vedere il Premio Sala Stampa Lucio Dalla nelle mani della brava Angelina Mango mi ha fatto ritornare indietro di tanti anni quando con Pino Mango, persona molto umile avevamo condiviso a Lagonegro una serata tra amici dicendomi che il suo sogno era vincere Sanremo. Infatti il suo sogno si è avverato, Angelina Mango ha vinto la 74^ edizione del Festival di Sanremo ed anche il “Premio Sala Stampa Lucio Dalla. Pur non essendo presente per me è stato un Festival diverso dagli altri. Sono stati tanti gli attestati di stima e di considerazione alla mia arte da parte degli artisti e delle tante figure professionali che ruotano intorno al Festival. Tutto questo è avvenuto, grazie a chi nella mia vita mi ha sempre seguito e guidato, mio Padre, un grande Uomo che proprio nella settimana del Festival è volato in cielo. A lui dedico questo mia partecipazione artistica al 74° Festival di Sanremo”.