“Dopo la giusta protesta degli agricoltori tutti accanto al movimento. Va bene così perché l’agricoltura è una base importante dell’economia italiana e consente alla nostra Nazione di avere ritorni importanti nel campo internazionale. Ma, questa congiuntura di assenso non può far dimenticare cosa è successo negli anni pregressi: tutti a votare provvedimenti folli contro la nostra agricoltura che, se non ci fosse stata una forte e pesante opposizione della Lega, i temi sarebbero stati asfaltati da chi vorrebbe distruggere il sistema italiano. Nell’allegato video vi è la posizione assunta sempre ed in modo costante dalla Lega e non, certamente, oggi a seguito delle multiple manifestazioni della categoria. Vi è stata e vi sarà sempre una dura opposizione allo sconvolgimento dei sistemi che reggono l’economia italiana e che consentono a questa di essere una locomotiva anche nella gastronomia, grazie alla qualità dei prodotti. Quindi, no alla folle politica green, no ad un percorso a favore della farina digrilli, no alla provetta per il pollo, no al grano estero, no alla carne sintetica, no a tutti quei provvedimenti che vengono adalterare la nostra natura ed a favorire le multinazionali che badano solo ai ricavi. L’appoggio della Lega agli agricoltori non è un momento elettorale, ma una battaglia che è stata consolidata negli ultimi anni e portata avanti presso la Commissione Europea, la cui maggioranza non vede, certamente, partecipe il movimento, ma sicuramente il PD ed altri partiti. Sono questi i responsabili del degrado e del tentativo di distruggere la nostra agricoltura ed è stata solo la Lega ad opporsi seriamente ad una follia incomprensibile della maggioranza. Non basta l’esenzione dell’Irpef, bisogna fare di più per come sottolineato dal Ministro e Vicepremier Matteo Salvini. In primis un serio piano agricolo che individui le zone di produzioni virtuose e le sostenga, che programmi gli interventi e aiuti i giovani a credere ad una agricoltura sostenibile, che deliberi limitazioni alle importazioni da territorio extra europei, che applichi le medesime sanzioni per tutti i prodotti che non rispettino la normativa di qualità, che consenta agli agricoltori di poter sopravvivere e portare a casa un minimo di reddito. Così come, sono di rilevante importanza le politiche di difesa della genuinità del prodotto e la individuazione della loro territorialità. Non è possibile che prodotti extra europei vengo immessi sul mercato perché vengono solo confezionati nei paesi dell’Europa! E poi, ancora, la contraffazione dei nostri prodotti che vengono smerciati anche fuori dall’Europa con un danno rilevantissimo per l’economia italiana. Nel corso da me diretto, molti anni fa, presso la Scuola di Alta Formazione della Polizia, sono emersi dati allarmanti: la contraffazione porta via dall’Italia somme rilevantissime in danno degli agricoltori e di tutta la filiera. È questo un fenomeno che deve essere fortemente combattuto e che potrebbe far ritornare all’Italia enormi vantaggi e sostegno per una produzione di qualità della nostra Nazione. Tutto il resto è il solito “chiacchiericcio” che non appartiene alla Lega“. Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.
agricoltura
“Ammonta ad oltre due miliardi di euro il valore delle misure in manovra che impattano sull’agroalimentare italiano, a tutela di un comparto strategico per la crescita del Paese”. É quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa all’Assemblea Nazionale dal presidente Ettore Prandini sui provvedimenti che toccano il settore agricolo inseriti nella manovra approvata in Commissione Bilancio della Camera, dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare, dai buoni lavoro per semplificare le assunzioni al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione fino al contenimento dei cinghiali e ai contributi per il fermo pesca. “Una finanziaria nel complesso positiva poiché il Governo è riuscito a dedicare la giusta attenzione al settore agroalimentare, attraverso importanti novità e la conferma di misure strategiche per il sostegno delle attività imprenditoriali agricole” spiega il presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto che ha partecipato all’assemblea insieme ai presidenti delle federazioni nel sottolineare che “avremmo tutti voluto certamente qualcosa di più ma occorre tenere conto dei limiti e della situazione economica del Paese”. Punto forte della manovra “agricola” è il fondo per la sovranità alimentare finalizzato a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato. Per queste finalità sono stati stanziati cento milioni nel triennio. Un budget di 225 milioni è messo a disposizione di progetti di innovazione, dalla robotica alle piattaforme e infrastrutture 4.0 mentre viene istituito un fondo di 500 milioni per il 2023 per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità destinato ai soggetti con Isee non superiore a 15mila euro. Contro il caro energia viene riconosciuto per il primo trimestre 2023 il credito di imposta in favore delle imprese agricole, della pesca e per i conterzisti, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura previsto per il 2023 l’esonero contributivo, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant’anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023. Prorogata anche per il 2023 l’esenzione dalla determinazione della base imponibile ai fini Irpef dei redditi dominicali ed agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Sul fronte energetico vengono prorogati e potenziati i crediti d’imposta per le imprese “non energivore” con contatori di potenza superiore ai 4,5 kW (35% energia utilizzata nel primo trimestre 2023) e per le imprese per l’acquisto di gas (45% del gas consumato nel primo trimestre del 2023) e ridotta l’Iva sul gas metano usi civili e industriali (5%) per il primo trimestre 2023. Vengono poi annullati gli oneri generali per il sistema elettrico e ridotti quelli di sistema gas. Accordata anche la riduzione dei costi relativi alla tassazione sui mezzi di trasporto agricoli. Alle imprese della pesca è riconosciuta una indennità giornaliera onnicomprensiva, pari a trenta euro per l’anno 2023, per ciascun dipendente, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, in caso di sospensione dal lavoro derivante sia da misure di arresto temporaneo obbligatorio che di arresto temporaneo non obbligatorio, nel limite di trenta milioni di euro per l’anno 2023. Infine è importante il rinvio al 1 gennaio 2024 dell’entrata in vigore dell’imposta sui manufatti in plastica monouso, la cosiddetta plastic tax e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche, la “sugar tax”, l’istituzione del Fondo per il contrasto al consumo di suolo, il rifinanziamento dei contratti di sviluppo anche per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, la proroga della rideterminazione dei valori delle partecipazioni in società non quotate e di acquisto dei terreni posseduti al 1° gennaio 2023 mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva.
Gianluca Gallo rende noto i pagamenti per il comparto agroalimentare calabrese
“Ulteriore iniezione di liquidità nei circuiti finanziari del comparto agroalimentare calabrese“. Lo rende noto, con un comunicato, l’assessorato regionale all’Agricoltura. “A titolo di anticipazioni per l‘annualità 2022 (l’ultima del Psr 2014 – 2022), nell’ambito del sostegno allo sviluppo rurale attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) – è detto nella nota – è stato effettuato un pagamento nel complesso pari a 50.537.355,83 euro, per misure a superficie e animali, in favore di 11.011 beneficiari. Nello specifico, 12.616.512,23 sono andati a 3.301 beneficiari della misura 10 ‘Agro-climatico ambientali’ (produzione integrata, colture permanenti, preservazione biodiversità, conversione colturale, difesa suolo, bergamotto, salvaguardia razze autoctone, apicoltura). Altri 32.198.842,94 sono stati corrisposti a 3.699 piccoli e medi imprenditori per la misura 11 ‘Agricoltura biologica’. Infine, 5.722.000,66 sono stati ripartiti tra 1.011 beneficiari della misura 14 ‘Benessere degli animali’. Rispetto all’anno precedente, i pagamenti delle anticipazioni (per l’anno 2022 possibili all’85%, come da regolamento di esecuzione UE 2022/1352 e 2013/1306), sono stati superiori di circa due milioni di euro”.
“Ciò è stato possibile – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – grazie all’attività del Dipartimento Agricoltura attraverso il settore ‘Ambiente e zootecnia’, che ha svolto un’attenta opera di coordinamento con gli organismi di certificazione e i centri di assistenza agricola affinché tutte le posizioni risultassero regolari sul Sistema informativo agricolo nazionale e quindi liquidabili con procedura automatizzata, sino alla determina ultima e recente dell’organismo pagatore Arcea. Un lavoro di squadra, utile a garantire certezze ad agricoltori, allevatori e produttori”.
“Intanto, mentre già si lavora ad un ulteriore elenco di erogazione anticipi in forma centralizzata – si afferma ancora nel comunicato – per quanti adempiono agli obblighi previsti dai rispettivi bandi, implementando i dati necessari sul sistema, a cura del Dipartimento e di Arcea si sta procedendo all’autorizzazione di altro elenco per le annualità sino al 2021, sottoposto a controllo istruttorio da parte dei responsabili regionali. Infine, con decorrenza dal primo dicembre prossimo, come da regolamenti Ue, saranno elaborate le domande a saldo“. (ANSA).