Uffici comunali inagibili, Ripepi: «Altro che “procurato allarme”: Falcomatà allarmato stanzia 3ml di euro per i lavori che in 11 anni non ha voluto fare»
«Non siamo stati noi a creare allarmismi infondati: oggi il Sindaco, molto allarmato per non aver fatto quello che era suo dovere fare, stanzia con una delibera di Giunta più di 3 milioni di euro per effettuare i lavori che il datore di lavoro del Comune gli aveva intimato di fare previa chiusura degli immobili comunali. Se esistesse un reato di “costante allarme”, il primo a doverne rispondere sarebbe proprio il sindaco Falcomatà che ha lasciato la nostra Città in un allarme politico e amministrativo continuo e reiterato per 11 lunghi anni.»
A dichiararlo è Massimo Ripepi, Presidente della Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Reggio Calabria e Segretario Regionale di Alternativa Popolare Calabria, dopo la denuncia pubblica dei dati ufficiali sulla grave situazione di inagibilità di numerosi edifici comunali. Ancora una volta – sottolinea Ripepi – la verità viene a galla solo quando c’è qualcuno a scoperchiare il pentolone dei problemi nascosti di Palazzo San Giorgio: «Falcomatà, mentre accusava l’opposizione di allarmismo, nascondeva una realtà ben più grave. La relazione dei Vigili del Fuoco che segnalava gravi criticità di sicurezza risale addirittura al 28 maggio 2024. Un anno di silenzio. Un anno senza alcun intervento risolutivo – a cui si sommano i dieci anni di assoluta paralisi – nonostante le missive dei tanti datori di lavoro che si sono avvicendati e che non hanno mai avuto dal Sindaco alcuna risposta alle richieste di finanziamento degli interventi da attuare.»
Soltanto dopo l’azione della denuncia pubblica della disposizione del datore di lavoro Ing. Minutolo, il sindaco si è affrettato a mettere una pezza, portando in Giunta la delibera n.109 del 19 maggio 2025 con cui sono stati stanziati fondi per un totale di circa 3.223.960 euro. In particolare: 2.100.000 euro per il Palazzo Ce.Dir, 600.000 euro per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento normativo degli edifici comunali tra cui Palazzo San Giorgio, 380.000 euro per il ripristino dell’impianto di climatizzazione del settore Urbanistica e Pianificazione Territoriale, e 143.960 euro per le verifiche di vulnerabilità sismica su quattro edifici scolastici.
«Peccato che questi soldi – commenta Ripepi – siano stati sbloccati solo dopo l’ennesima denuncia pubblica. Non sono bastati mesi e mesi di richieste da parte dei sindacalisti e dei dipendenti comunali, che chiedevano solo una cosa: poter lavorare in ambienti sicuri. Le priorità dell’amministrazione Falcomatà sono totalmente fuori dal radar della buona amministrazione: ci si preoccupa solo dell’immagine e della propaganda, mentre si lascia che gli edifici pubblici dell’amministrazione comunale crollino nell’abbandono insieme ai dipendenti che ci lavorano.»
«Il Ce.Dir, Palazzo San Giorgio, l’edificio di via del Torrione, le scuole comunali… tutto lasciato in condizioni precarie finché, insieme ai colleghi dell’opposizione, non abbiamo sollevato pubblicamente il problema. E solo allora, come sempre, Falcomatà dopo avere scaricato la responsabilità ai malcapitati “terzi” si è scapicollato a cercare fondi per evitare l’ennesima figuraccia.»
«È chiaro ormai che in questa città si fa qualcosa solo se viene sollevata un’emergenza mediatica. Ma noi non molleremo: continueremo con determinazione a pretendere trasparenza, a monitorare ogni atto, e soprattutto – conclude Ripepi – ad accendere i riflettori laddove questa amministrazione preferisce l’ombra. Martedì prossimo è stato già convocato il Dirigente e Datore di Lavoro Ing. Minutolo in Commissione Controllo e Garanzia per relazionare al Consiglio ed all’intera Città sullo stato dell’arte dei lavori in corso per rendere agibili i vari immobili di proprietà del Comune. La sicurezza è un diritto, non una cortesia da concedere quando fa comodo.»