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Reggio: tutto pronto per il “Simposio Nmp 2024” all’Università Mediterranea
Si svolgerà all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal 22 al 24 maggio, il “Simposio Nmp 2024” con oltre 1000 studenti, 350 articoli presentati, 45 sessioni scientifiche (articolate in Thematic Sessions e Focus Sessions), 12 eventi speciali, coinvolti oltre mille studiosi, molti dei quali in arrivo da 20 Paesi di tutto il pianeta: questi i numeri di un appuntamento di studi unico nel suo genere, che ogni due anni fa convergere in questa città del Mezzogiorno numerosi ricercatori e accademici di levatura internazionale.
Tra i suoi obiettivi – ormai dal 2014 -, grazie al supporto e all’impegno di numerose società scientifiche, promuovere il dibattito interdisciplinare e accompagnare il trasferimento al territorio dei risultati della ricerca.
L’Ateneo reggino rivendica peraltro una centralità sullo scacchiere universitario euromediterraneo che guardi non più verso un Nord mitteleuropeo spesso mitizzato (e non sempre a proposito), ma piuttosto a inedite sinergie tra Est e Ovest d’Europa che risultino incardinate sulla ricerca e l’approfondimento.
«L’Università “Mediterranea”, attraverso Nmp, continua a offrire il proprio significativo contributo al dibattito scientifico nazionale – rileva il Rettore, Giuseppe Zimbalatti – e riafferma la propria centralità nel dialogo tra i Paesi del Mediterraneo». E Francesco Calabrò, direttore scientifico del Simposio Nmp, rimarca quanto sia stata certosina l’opera di preparazione della “tre giorni” di studi e confronto in riva allo Stretto. «Le trasformazioni urbane, lo sviluppo delle aree interne, la valorizzazione del patrimonio culturale, la transizione ecologica e digitale saranno un po’ il cuore della nostra ‘tre giorni’ di studi – afferma il docente di Estimo del Dipartimento Diceam (Ingegneria civile, energia, ambiente e materiali) dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria –. Alla promozione nuove generazioni sarà dedicato il conferimento di due premi: l’ “Edoardo Mollica” destinato a giovani ricercatori e il “Valeria Morabito”, riconoscimento per giovani ancora in formazione. La cerimonia d’apertura, col tributo a Roberto Camagni portato dal panel internazionale di keynote speakers, traccerà gli orizzonti della ricerca in questi settori».
Nell’intensa sequenza di sessioni di lavoro, tre i momenti-chiave.
Intanto il Tavolo nazionale del Turismo culturale promosso da Icomos Italia e Icomos internazionale, tra promozione dei territori turisticamente periferici e il sovraffollamento turistico dei luoghi più visitati. Un secondo “zenit” riguarderà il progetto d’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa sul Paesaggio culturale bizantino nelle aree interne del Mediterraneo. E non mancherà un approccio scientifico agli effetti generati dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto: focus promosso dal Diceam sulle ricadute del collegamento sul mercato immobiliare di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria.
UniRC: conferito il Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Architettura al professore Federico Butera
Mediterranea: successo per iniziativa su sistema di valutazione delle Università Italiane
L’adozione del modello AVA 3, rappresenta un passo avanti significativo per il sistema universitario italiano, mirato a garantire una formazione di qualità, un forte impatto sociale e territoriale, e una crescente internazionalizzazione.
La Metrocity con l’Università Mediterranea a Marrakesh per la Conferenza internazionale 6th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati scientifici dello studio “Planning and management of the coastal areas of Reggio Calabria” che sarà pubblicato su Springer/IEREK ASTI series
La Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali (DICEAM) dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria presenteranno alla Conferenza Internazionale 6th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration, a Marrakesh in Marocco dal 15 al 18 maggio 2024, i risultati scientifici dello studio “Planning and management of the coastal areas of Reggio Calabria” che sarà pubblicato su Springer/IEREK ASTI series.
Il dirigente del Settore 12 Tutela del Territorio e Ambiente della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ing Domenica Catalfamo, illustrerà i contenuti come speaker alla Conferenza.
Lo studio è il risultato della collaborazione tra l’Ente ed il Dipartimento sulla tematica “Gestione dei corsi d’acqua, realizzazione delle fasce fluviali e programmi di gestione dei sedimenti: progetto pilota dell’Amendolea” che hanno sottoscritto nell’anno 2023 due convenzioni riguardanti le fiumare Bonamico e La Verde, le cui attività sono state ultimate il 28 febbraio 2024. Il gruppo di lavoro del DICEAM è stato coordinato dal responsabile scientifico della convenzione prof. ing. Giuseppe Barbaro, professore ordinario di Idraulica e Direttore del Laboratorio LIPM del Dipartimento DICEAM, e dagli ingegneri Giandomenico Foti, Domenico Melidona e Angela Fedele mentre il gruppo di lavoro della Città Metropolitana era costituito dal Dirigente del Settore 12 Tutela del Territorio e dell’Ambiente, ing Domenica Catalfamo e dal Responsabile del Servizio Difesa del Suolo, dott. Agr. Antonino Siclari.
Negli studi, dopo avere effettuato la ricostruzione del quadro conoscitivo mediante l’acquisizione dei rilievi topografici e granulometrici ed eseguito diversi sopralluoghi al fine di comprendere lo stato dell’alveo e delle sponde ed analizzare lo stato di conservazione delle opere idrauliche presenti nelle due fiumare, attraverso caratterizzazione morfometrica dei bacini idrografici mediante il software QGIS, e modellazione idrologica, propedeutica alla stima della massima portata di piena di fissato tempo di ritorno mediante il software HEC-HMS, ed idraulica, mediante il software HEC-RAS, si sono individuate le aree dove è possibile effettuare prelievi per mettere in sicurezza il territorio.
Per la fiumara Bonamico si è ricavato che si potrebbero estrarre una tantum oltre 400.000 m3 ed annualmente 45.000 m3 di sedimenti mentre per la fiumara la Verde oltre 250.000 m3 una tantum ed annualmente 30.000 m3 . L’applicazione del modello SIAM con le geometrie di progetto ha evidenziato che tali prelievi manterrebbero inalterata la tendenza al deposito, senza innesco di fenomeni erosivi nelle aree.
Tali valori sono puramente indicativi in quanto sono fortemente influenzati dal regime idrologico del bacino e dalla dinamicità tipica degli alvei fluviali e sarà necessario effettuare periodici rilievi plano-altimetrico di dettaglio delle aree interessate dai prelievi al fine di tenere conto di possibili variazioni morfologiche dell’alveo.
L’inserimento dello Studio in una Conferenza Internazionale che tratterà tematiche ambientali di elevatissimo taglio scientifico rappresenta certamente motivo di soddisfazione per la Città Metropolitana e per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, a conferma della valenza della collaborazione tra gli Atenei e la Pubblica Amministrazione che decide di avvalersi di organi scientifici per l’espletamento e la valorizzazione dei propri compiti istituzionali.
Le dune di Giovino diventano oggetto di studio e di ricerca con la finalità di individuare gli interventi opportuni per garantire la conservazione della biodiversità e favorire la valorizzazione turistica dell’area candidata a diventare riserva naturale della Regione.
E’ stato sottoscritto dal sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita e dal direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giovanni Enrico Agosteo, un protocollo d’intesa per l’autorizzazione allo studio scientifico floristico-vegetazionale degli habitat e alla valutazione dello status conservazionistico dell’area delle Dune di Giovino, temi che saranno anche oggetto di tesi di laurea.
In particolare, a dedicarsi alle attività sarà il gruppo di ricerca di Geobotanica dello stesso Dipartimento, composto dai docenti Giovanni Spampinato, Carmelo Maria Musarella e Giuseppe Caruso.
“L’iniziativa, portata avanti grazie all’impegno del consigliere comunale Alberto Carpino – è scritto in una nota del Comune di Catanzaro – ha, tra i suoi obiettivi, quelli di censire le minacce alla conservazione delle risorse naturali presenti nell’area, suggerire interventi gestionali per ridurre l’impatto antropico sui luoghi e favorirne la riqualificazione naturalistica”.
“Poter contare sul supporto e sul contributo, a titolo gratuito, di un consolidato polo scientifico e formativo come quello del Dipartimento di Agraria – ha detto il sindaco Fiorita – è per l’amministrazione un valore aggiunto nell’opera di valorizzazione dell’area delle Dune di Giovino.Questa intesa è il primo passo di una più ampia analisi che interessa la conservazione e l’uso sostenibile della risorsa naturale nel corso del tempo, indirizzando verso questo obiettivo tutti i progetti e le opere che l’Amministrazione ha in cantiere nell’area di Giovino”.
“Le evidenze e i suggerimenti che perverranno dal gruppo di ricerca dell’Università Mediterranea – ha aggiunto la vicesindaco Giusy Iemma – saranno, in tal senso, preziosi perché potranno orientare al meglio le scelte da compiere, anche a livello urbanistico, nella direzione della sostenibilità che permea la nostra visione di città, posta alla base del redigendo nuovo Psc. Un ulteriore importante contributo, dunque, nella costruzione della Catanzaro del futuro”.
Il direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea Agosteo ha confermato “la piena disponibilità del Dipartimento a collaborare con gli Enti territoriali per la salvaguardia e sviluppo del territorio, nell’ambito delle ampie competenze in tema di agricoltura, foreste, ambiente ed elimenti”.
“È un ponte del Mediterraneo, una parte strategica, un completamento essenziale dell’itinerario che va da Helsinki fino a Palermo. Sappiamo che in questo itinerario ci sono tre interruzioni tra Danimarca, Germania e lo Stretto di Messina. Le prime due opere sono in fase di realizzazione e anche il collegamento tra Danimarca e Germania, partito molto dopo l’avvio dei nostri dei nostri studi. Per questo è assolutamente necessario rispettare i tempi che ci siamo dati in modo da arrivare nel 2032 all’apertura del ponte”. Lo ha detto il presidente della Società Stretto di Messina Spa Pietro Ciucci, intervenendo all’università Mediterranea, a Reggio Calabria, al forum “Il Ponte del Mediterraneo”, organizzato dai Distretti Rotary 2102 della Calabra, e 2110 di Sicilia e Malta.
“Queste occasioni d’incontro – ha aggiunto – sono importantissime. Un incontro nell’ambito universitario, che vede coinvolti tantissimi giovani, non è retorica, è assolutamente prioritario e importante. Serve per diffondere la cultura del ponte. Il Rotary d’altronde vuol dire impegno civile, impegno per un mondo libero e di pace. E un progetto come il ponte, per definizione, unisce popoli, territori è strumento di libertà e di pace”.
Tra gli esperti, tecnici, studiosi presenti, anche il direttore tecnico dell’Anas Luca Bernardini che ha illustrato il programma delle opere che affiancheranno il ponte sullo Stretto.
“Anas – ha detto – sta sviluppando un forte programma di potenziamento infrastrutturale sia in termini di manutenzione che di nuove opere, sia lato Calabria che lato Sicilia. Attorno al ponte sono previste tutta una serie di opere che andranno collegate e integrate con le reti di Sicilia e Calabria e la portualità delle due sponde. Abbiamo parlato infatti – ha spiegato Bernardini – dei collegamenti con il porto di Gioia Tauro, quindi il gate nord e il gate sud e poi abbiamo parlato della statale 106 che viene ad assolvere, rispetto al ponte e rispetto all’A2 del Mediterraneo, anche un ruolo di protezione civile perché raddoppiamo il sistema viario longitudinale lungo la regione. Quindi avremo una doppia alternativa quando anche la statale 106 sarà portata a compimento”.
“Organizzare un convegno sul ponte è stato un dovere” ha detto il Governatore Rotary della Calabria Francesco Petrolo. “Non soltanto per parlare del ponte – ha aggiunto – ma anche per capire quello che il ponte determinerà quando sarà ultimato. Perché guardare al futuro significa anche riuscire a vedere quello che il ponte riuscirà a portare nell’economia di Calabria e Sicilia. Per questo abbiamo coinvolto anche il Rotary della Sicilia e Malta. La presenza, oggi, delle massime autorità tecniche e scientifiche aiuterà a chiarire molti aspetti, ma anche a immaginare l’articolazione infrastrutturale che sarà collegata al Ponte, che a mio modo di vedere non coinvolgerà soltanto gruppi impegnati nella realizzazione del ponte, ma anche altre imprese, e sarà una ulteriore occasione di lavoro per il territorio”.
Mediterranea inaugura l’area Calistenica e corpo libero e la Palestra Fitness
Alla Cittadella universitaria, sono stati inaugurati l’Area Calistenica e Corpo Libero e la Palestra Fitness e Potenziamento dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Di fronte alla palestra è stato realizzato un percorso salute, all’aperto, ideale per allenarsi e raggiungere i propri obiettivi di fitness e benessere.
L’Area Calistenica del percorso benessere è stata attrezzata per l’esecuzione di 6 esercizi base: la stazione addominale per i gruppi muscolari della fascia addominale, la stazione per flessioni in spinta ed affondo, la stazione Monkey bar, la stazione delle parallele, la stazione della spalliera, la stazione per le trazioni.
Gli attrezzi sono stati disposti in modo tale da permettere un allenamento a circuito, che consenta ai praticanti di passare rapidamente dall’una all’altra stazione, al fine di mantenere un ritmo costante e di tenere alta l’intensità dell’allenamento alternata a momenti di riposo.
È stata anche potenziata la palestra, che occupa una superficie di circa 700 mq e si articola su due livelli. Essa è dotata di tapis roulant, macchine per cardio fitness e macchine ed attrezzi per il potenziamento muscolare.
L’area cardio è stata accresciuta con l’acquisto di due nuovi tapis roulant professionali dotati di programmazione per l’allenamento e display, rilevatore cardiaco e funzioni corporee. Con l’aggiunta dei due nuovi tapis roulant, l’area cardio è dotata di una batteria di 7 tapis roulant, che affiancano le cyclette e le ellittiche già presenti.
Dopo la revisione delle macchine per il potenziamento muscolare, si sta dotando la palestra di un’area per potenziamento e power lifting, per soddisfare la sempre crescente richiesta da parte degli studenti relativamente agli esercizi di potenziamento. Un completo assortimento di bilancieri e pesi, con bilancieri olimpionici, di taglie e peso differenziati per categorie, (M&W), hex bar e seal row bar, con rack di spinta e panche per esercizi specifici, quale seal row e hip thrust.
La stazione di pesistica e power lifting ha una dotazione completa di bilancieri e panche, per gli esercizi liberi su panca, con dotazioni di taglia e peso differenti per le diverse categorie di utenti. Inoltre ogni bilanciere ha una dotazione completa di Clamp collar dischi bumper, Rack double side e stand porta disk Rack. Inoltre l’area per gli esercizi è stata rivestita da pavimento anti trauma.
Soddisfazione è stata espressa dal Delegato allo Sport e Benessere della Mediterranea prof. Giuseppe Barbaro che dichiara “Ringrazio il Rettore per l’impegno e l’attenzione che hanno rivolto al potenziamento delle attività sportive dell’Ateneo e per l’ulteriore contributo che ci ha consentito di effettuare una
straordinaria manutenzione del campo di calcio a 5, di integrare la dotazione degli attrezzi e degli
strumenti della palestra e di realizzare l’Area Calistenica e Corpo Libero proprio di fronte alla Palestra
Fitness e Potenziamento dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria”
Conclude il Rettore Giuseppe Zimbalatti “Lo Sport ed il Benessere rappresentano uno dei principali obiettivi che l’Ateneo reggino, si pone nel percorso di formazione degli studenti e della Comunità dell’Ateneo, che completeremo con l’attivazione per a.a. 2024_25 del nuovo corso di Laurea Triennale in Scienze Motorie e Diritto allo Sport che sarà un’opportunità per tutti i giovani della nostra città per poter seguire un percorso formativo in materie di sport e salute in città, con il coinvolgimento, insieme al Centro Universitario Sportivo, di tutte le realtà sportive del territorio, con l’augurio che nel prossimo futuro siano tante le iniziative, le attività sportive ed i percorsi salute da portare a termine”
Uno sguardo da vicino alla tragica vicenda del conflitto di Gaza. È questo l’obiettivo che ha ispirato l’Associazione Universitaria New Deal nell’ideazione di questo convegno dal titolo “Crisi di Gaza: un approccio interdisciplinare”.
L’iniziativa ha beneficiato dei saluti del Magnifico Rettore Prof. Giuseppe Zimbalatti e del Direttore del Dipartimento DiGiES Prof. Daniele Cananzi che, alla presenza degli studenti, hanno ringraziato l’Associazione New Deal per aver posto l’accento su una tematica così importante.
I partecipanti hanno, inoltre, seguito gli interventi della Prof.ssa Marina Mancini, docente di diritto internazionale, e della Prof.ssa Rossella Marzullo, docente di pedagogia, che, dando vita ad un approccio multidisciplinare sulla materia oggetto del convegno, hanno messo in luce con grande esperienza aspetti di diritto, storici e umanitari.
Un’opportunità di attivismo universitario e sociale che lascia ben sperare per i giovani studenti reggini quella ideata dall’Associazione New Deal che, da diversi anni, opera nel reggino e, in particolare, all’interno dell’Università Mediterranea, con l’intento di rilanciare il concetto di comunità studentesca e di partecipazione aperta e consapevole da parte degli studenti alla vita universitaria reggina.