Il candidato a Governatore della Regione Calabria, Pasquale Tridico, attacca la Destra italiana, dopo la bocciatura degli USA e della NATO di far rientrare il Ponte sullo Stretto come “spesa militare”:«La destra prende in giro gli italiani. La sostenibilità finanziaria del Ponte sullo Stretto è carta straccia tanto più che – come noi stessi avevamo denunciato in tempi non sospetti – il suo finanziamento non può essere classificato come spesa militare con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo del 5% del Pil. Gli Stati Uniti e la Nato non si sono fatti fregare da Salvini e soci e hanno bocciato questa ipotesi, dimostrando la poca serietà di questo governo. Il Ponte sullo Stretto non è una priorità dell’Italia, tanto meno dei calabresi e dei siciliani. In Calabria la popolazione soffre di infrastrutture idriche vetuste, ferrovie lumaca, strade colabrodo e ospedali da terzo mondo. La Calabria è la regione più povera d’Europa e ha bisogno adesso che la politica si occupi dei bisogni primari dei suoi cittadini e non di una Cattedrale nel deserto che drena risorse condannando al sottosviluppo tutto ciò che c’è intorno. Il governo dica adesso come intende finanziare il Ponte sullo Stretto e ammetta che non si può fare, rinunciando a quest’opera prima che sia troppo tardi», scrive il capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo e candidato Presidente della Regione Calabria per il fronte progressista.Pasquale Tridico.
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Operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Catanzaro, nel comune di Rocca di Neto, nel Crotonese, nei confronti di alcuni appartenenti alla ‘ndrangheta che avrebbero avuto collegamenti con gli Stati Uniti d’America. Diciotto sono i provvedimenti di fermo eseguiti dalla polizia nell’ambito dell’operazione su un’associazione mafiosa con base nel comune del Crotonese, e proiezioni negli Stati Uniti d’America dove avrebbe gestito una vasta serie di attività illecite. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Paolo Sirleo, che ha diretto l’inchiesta in stretto coordinamento con il Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri. Le persone destinatarie dei provvedimenti sono fortemente indiziate di appartenere ad un’associazione per delinquere di stampo mafioso. All’operazione che è in corso stanno partecipando duecento agenti appartenenti al Servizio centrale operativo della Polizia di Stato (Sco), alle Squadre mobili di Crotone e Catanzaro ed ai Reparti prevenzione crimine, unitamente a personale dell’Fbi, ovvero il Federal Bureau of Investigation. Alcune perquisizione sono state effettuate alcune anche a New York. L’associazione mafiosa che è stata sgominata, secondo quanto è emerso dalle indagini, aveva un gruppo satellite nella Grande Mela composto da italo-americani da tempo residenti nella metropoli statunitense che gestiva una vasta serie di attività illecite. Le perquisizioni, disposte dalla Dda di Catanzaro, sono state eseguite da personale dell’Fbi. (ANSA).