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Alcool e risse: a Piazza Sant’Agostino è emergenza sicurezza sociale

L'ultimo grave episodio lo scorso martedì 13 settembre, proprio mentre si svolgeva la processione per la Madonna della Consolazione

di Chiara Cucinotta

Proprio nei giorni in cui le forze dell’ordine stanno aumentando in maniera massiccia i controlli sui quartieri a rischio della città, facendo luce su disordini sociali e focolai malavitosi, arriva l’ennesima denuncia di un quartiere centralissimo.
Il Comitato Piazza S. Agostino, infatti, continua ad alzare la voce riportando l’attenzione sui rischi di degrado sociale, pericoli per l’igiene e l’incolumità pubblica, che gravano sulla piazza. Nonostante la risonanza mediatica delle prime comunicazioni, i problemi sembrano persistere, per diventar allarmanti proprio qualche giorno fa, lo scorso martedì 13 settembre.
Mentre sul vicino Corso Garibaldi si teneva la processione della Vara della Madonna della Consolazione, a Piazza Sant’Agostino alcuni ubriachi davano luoghi ad alterchi con urla, insulti e lanci di vetri, finché uno di loro, forse spintonato, crollava a terra, sbattendo la testa, e finendo poi in ospedale in condizioni gravissime. Tra l’altro con la presenza di altri soggetti disturbati e ubriachi che rendeva difficoltose anche le prime cure, fino all’arrivo dei mezzi di soccorso istituzionali e quindi al trasporto dell’interessato verso la terapia d’urgenza del Pronto Soccorso del GOM.
L’afflizione del comitato emerge soprattutto dall’impegno nel ricordare quanti frequentatori abituali e componenti di questo Comitato si prodigano costantemente per tentare di mantenere buoni livelli di qualità igienica e ambientale (importanti pulizie e cura del patrimonio arboreo e vegetale), nonché sociale e civile in piazza. Di fronte però a soggetti alterati o ubriachi, suscettibili di scantonare in atti sconvenienti o violenti, qualsiasi interlocuzione è impedita; anche per problemi di sicurezza e incolumità pubblica.
Il presidio delle forze dell’ordine è urgente e necessario, e diventa quasi una beffa al pensiero della Questura proprio a due passi da questo teatro di difficoltà sociali.

 

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