Passione ed energia, bellezza ed eleganza. Sul palcoscenico del teatro Manfroce di Palmi è andato in scena il Tango più coinvolgente di sempre, animato dagli otto straordinari ballerini della Tango Rouge Company, accompagnati dal vivo dalla Tango Spleen Orquestra.
Segna così un altro successo la rassegna Synergia 48, promossa dall’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Promozione culturale 2022 della Regione Calabria.
È stato il primo dei tre appuntamenti promossi per celebrare i beni immateriali dell’Unesco, nel decennale del prestigioso riconoscimento attribuito alla Varia. Seguiranno il concerto di Mariachi Sol Mexicano e il Flamenco Nuevo, rispettivamente il 16 settembre e il 24 settembre, sempre alle 21:15 al teatro Manfroce.
Neri Piliu, Yanina Quinones, Luis Cappelletti, Melina Mourino,
Ayelen Sanchez, Walter Zuquia
Alexandre Bellarosa, Mariana Avila ecco gli otto sorprendenti ballerini esibitisi accompagnati dagli altrettanto straordinari Mariano Speranza (pianoforte, voce e direzione), Francesco Bruno (bandoneon), Fatma Mulhim (violino), Elena Luppi (viola), Mauricio Petta (contrabbasso). Sulle onde della musica, i ballerini hanno calcato il palcoscenico con leggerezza e armonia.
«Le movenze e il ritmo per raccontare la storia del Tango, dalle sue origini ai giorni nostri, passando dal cabaret, alla cultura popolare e al Libertango di Piazzolla. Per noi il Tango è lavoro al teatro ma è anche piacere. Nella milonga, che Neri mi ha fatto conoscere, si condivide, si socializza. Lì diverse generazioni ballano il Tango, dunque, l’energia e l’esperienza si contaminano a vicenda. Questo ci è mancato tanto. Stiamo recuperando la dimensione sociale che con la pandemia avevamo un pò smarrito. Il Tango è davvero universale. La danza non ha bisogno di parole per comunicare. Siamo stati in Turchia e anche in Corea. Non capivamo una parola ma, per unire ed
entusiasmare, il Tango non ne aveva bisogno», hanno raccontato Yanina Valeria Quiñones e Neri Luciano Piliù, insieme dal 2006 e campioni di Tango a Buenos Aires, sia nel Tango Salón che nel Tango Escenario.
«Sono particolarmente emozionato di essere qui a Palmi. In questa terra nacque mia nonna, Marianna Parrello, emigrata poi in Argentina da piccola, negli anni Venti. Anche mio nonno Antonio Speranza, nato in Argentina, era figlio di genitori calabresi emigrati in Argentina. La prima volta venni qui con mio padre facendo il cosiddetto turismo di radici. Poi sono tornato a Palmi in occasione dei tour ed è sempre una grande emozione. Io sono nato in Argentina ma il richiamo della musica e del paese natio dei miei avi, la mia curiosità e la mia voglia di conoscere e sperimentare mi hanno spinto a venire in Italia dove ormai vivo. Qui c’era già mia sorella, cantante lirica», ha raccontato Mariano Speranza, compositore e pianoforte, voce e direzione della Tango Spleen Orquestra.
«La musica è stata una passione di famiglia che noi figli abbiamo potuto coltivare con lo studio. Anche mio padre, mio nonno e una sorella mia nonna, pure lei di Palmi, amavano la musica. Loro cantavano le melodie di Tango. Devo certamente a questo, il richiamo che un giorno ho sentito. Il Tango è la musica che sento più mia, quella che sentivo da bambino, quella che raggiunge subito e con intensità chi ascolta. Io suono per emozionarmi e per emozionare», ha raccontato ancora Mariano Speranza.