Legalità, bullismo, territorio. Al via il terzo capitolo di ‘I Walk The Line’, il percorso di inclusione sociale rivolto ai ragazzi dai 14 ai 25 anni della Città Metropolitana, dedicato questa volta alla scoperta della propria terra, con tour mirati ed esperienziali, cuciti su misura per gli adolescenti.
In attesa del quarto ed ultimo capitolo rivolto alle tradizioni, il progetto finale di ‘I Walk The Line’, ideato ed organizzato dalla società in house della Metro City Svi.Pro.Re., prosegue coinvolgendo i giovanissimi, attraverso una immersione nei borghi del territorio metropolitano.
Prima tappa, Gerace. All’interno della chiesa di San Francesco d’Assisi il capo progetto Luca Lombardi, guida ufficiale del Parco Nazionale d’Aspromonte, ha presentato ai ragazzi il terzo ciclo di incontri.
“Questa settimana, si cammina per davvero. Sorpassiamo la linea di ‘I Walk The Line’ per immergerci in un territorio unico e meraviglioso, sede di uno dei parchi più belli d’Italia con un altissimo tasso di biodiversità. Si inizia da Gerace, per poi toccare altri posti mozzafiato – spiega Luca Lombardi – L’area della Città Metropolitana di Reggio Calabria è davvero speciale, con particolarità ed esemplari singolari ed unici al mondo. Con questi tre tour dedicati ai ragazzi vogliamo dimostrare che nella vita è possibile fare la scelta giusta ma è necessario avere la consapevolezza delle potenzialità di quello che possediamo, anche in relazione al territorio in cui viviamo”.
Educare all’inclusione ma non solo. Il progetto della Città Metropolitana intende coinvolgere i ragazzi mostrando i loro sguardi sui variegati ed eccezionali panorami che l’area metropolitana dona per credere nelle potenzialità che la loro terra è in grado di offrire.
Educare all’inclusione ma non solo. Il progetto della Città Metropolitana intende coinvolgere i ragazzi mostrando i loro sguardi sui variegati ed eccezionali panorami che l’area metropolitana dona per credere nelle potenzialità che la loro terra è in grado di offrire.
“Cercheremo di fare innamorare i ragazzi delle bellezze che la nostra terra possiede – spiega l’amministratore unico della Svi.Pro.Re. Michele Rizzo – Abbiamo presentato un video di oltre 6 minuti che racconta l’area metropolitana in tutte le sue meraviglie, tra mare e montagna, flora e fauna, albe e tramonti, aromi e fragranze. Passeggiare nei borghi incantati non può che emozionare i nostri giovani. A tutti loro dico di amare questa terra e di sentirla come propria. E’ vero, Reggio Calabria non offre molto lavoro, ma qui, grazie alle caratteristiche del territorio metropolitano e alle sue innumerevoli risorse, è comunque possibile inventarsi qualcosa, come tanti ragazzi hanno già fatto. Abbiate coraggio e non mollate mai”.
Presente al primo incontro del capitolo ‘Territorio’, la coordinatrice d’area della zona ionica di‘I Walk The Line’ Marcella Pisano.
“Siamo in uno dei borghi più belli d’Italia. Non potevamo che scegliere Gerace per le sue caratteristiche eccezionali. Sono molti i ragazzi che, pur vivendo intorno a questo posto, ancora oggi non lo conoscono. Tutti i giovani dell’area metropolitana devono conoscere ed ammirare i panorami, nonché le ricchezze artistiche ed architettoniche che borghi come Gerace sono in grado di donare”.
Dopo un’ora di meeting all’interno del convegno di San Francesco, in cui i relatori hanno spiegato ed esaltato le caratteristiche del territorio metropolitano, per circa tre ore oltre 70 ragazzi hanno toccato con mano il centro di Gerace, con un interessante tour offerto dalle guide ufficiali del Parco Nazionale d’Aspromonte tra storia, architettura, paesaggio e natura.
“E’ l’ennesima tappa di un progetto bellissimo che ha già affrontato temi importanti come legalità e bullismo. Oggi a Gerace si celebra il territorio. Siamo davvero soddisfatti per aver coinvolto centinaia e centinaia di ragazzi. Partecipare ad eventi come quello di oggi è un orgoglio”.
Mercoledì 22 ‘I Walk The Line’ animerà la più vicina Gambarie, per poi spostarsi giovedì 23 novembre sulla piana a Cittanova, alla scoperta della villa comunale ‘Carlo Ruggero’.