Una produzione importante, con la drammaturgia di Katia Colica e la regia di Matteo Tarasco, che vede in scena Americo Melchionda nelle vesti del grande intellettuale, Maria Milasi che interpreta l’amata madre Susanna, e Andrea Puglisi che veste i panni del giovane fratello Guido.
Dopo un primo studio presentato lo scorso dicembre, nell’ambito del Globo Teatro Festival, la compagnia reggina propone il nuovo spettacolo nella sua versione definitiva – con le scenografie di Lazzaro-Melis, i costumi di Malaterra, musiche di Antonio Aprile – nel prestigioso teatro cittadino, prima tappa di una lunga tournée che la vedrà nei prossimi mesi in varie location nazionali.
In “PPP Amore e lotta” è rappresentato un Pasolini intimo, nell’intreccio familiare con la madre e il fratello, morto giovanissimo durante la guerra partigiana. Un particolare della sua vita personale che qui viene raccontato in un’atmosfera surreale e atemporale, mentre lo spettatore si chiede se il protagonista in scena sia già morto o stia solo sognando.
Pasolini si racconta tra la confusione del tempo perduto, annebbiato, e la certezza di una grinta che mescola amore e lotta. I sogni di Pier Paolo, ma anche i suoi incubi e i suoi desideri, trasformano la scena in un drammatico caleidoscopio di presenze attraverso la tenerezza disperata di un uomo, di un poeta, di un fratello e di un figlio, strappato tragicamente alla sua vita.
Il regista Matteo Tarasco, figura di spicco del teatro italiano, molto noto anche a livello internazionale, sottolinea che lo spettacolo “non vuole essere semplicemente un omaggio alla memoria di Pier Paolo Pasolini, ma si configura come un viaggio nella memoria di tutti noi. “PPP Amore e lotta – Dico il vero”, ci invita a lottare per il nostro amore e ad amare la lotta, sempre”.
Americo Melchionda interpreta in maniera impeccabile un Pasolini inedito, a tratti smarrito, confuso, ma allo stesso tempo forte e tagliente come “la verità” invocata e affermata dai protagonisti; Maria Milasi è la madre dolente e appassionata, che ha perduto ora due figli, e Andrea Puglisi veste i panni del giovane idealista Guido, vittima della guerra fratricida tra partigiani.
Uno spettacolo straordinario, con un testo denso, emotivamente coinvolgente, ricco di riferimenti storici ma anche psicologici, e che si accosta a una figura cardine del Novecento italiano con profondità e rispetto, donandone una interpretazione assolutamente originale e particolare.
La compagnia Officine Jonike Arti è attualmente riconosciuta dalla Regione Calabria come Impresa di Produzione Teatrale e questo spettacolo è co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 – Avviso pubblico per il finanziamento di programmi di Produzione Teatrale della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.