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‘Ndrangheta: operazione carabinieri nel Cosentino, 37 misure

Operazione condotta a Paola e San Lucido dai carabinieri 'esecuzione di un'ordinanza cautelare emessa nei confronti di 37 persone

di Sebastiano Plutino

Un’operazione è stata condotta a Paola e San Lucido dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di 37 persone. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, nonché associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose e altri reati, a vario titolo loro rispettivamente contestati. I dettagli dell’operazione verranno comunicati nel corso di una conferenza stampa in programma alle 9.30 nei nuovi locali della Procura di Catanzaro, con il procuratore Nicola Gratteri, il procuratore aggiunto vicario e i carabinieri.

Diciotto persone in carcere, 7 ai domiciliari, 9 obblighi di dimora nel comune di residenza e presentazione alla Pg, un divieto di dimora e due divieti di esercitare l’attività di impresa: sono questi i provvedimenti disposti dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda di Catanzaro nei confronti degli indagati nell’operazione condotta dai carabinieri e scattata all’alba di oggi nei confronti di due sodalizi attivi a San Lucido e Paola. A eseguire l’ordinanza i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, con l’ausilio di squadre operative dei Cacciatori di Calabria e unità cinofile. Le accuse per i 37 indagati sono, a vario titolo, associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravati dalle modalità e finalità mafiose e altro. Tutto è partito da un’indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro e sviluppata attraverso investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontri sul campo e servizi sul territorio. Svelati l’assetto e l’operatività di una associazione armata di tipo ‘ndranghetistico operativa tra i comuni di San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio e Longobardi con tendenza all’espansione e con rapporti di alleanza con altre articolazioni criminali di Cosenza. In tale contesto sono emerse responsabilità, da parte degli indagati, in materia di armi, intestazione fittizia, abusivo esercizio del credito, estorsione, tentata e consumata, anche mediante danneggiamenti, ai danni di aziende, di esercizi commerciali e imprese nei diversi settori economici ma anche ai danni di imprese provenienti da altre aree geografiche impegnate in lavori pubblici. Inoltre è stata rilevata la struttura e il modus operandi di due associazioni a delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, cocaina, marijuana e hashish, una a San Lucido, sotto l’egida degli esponenti dell’articolazione di ‘ndrangheta, e l’altra a Paola, in stretto contatto con il primo gruppo, organizzata con una rete di spacciatori di droga, con canali di approvvigionamento nell’area di Gioia Tauro. (ANSA).

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