Un detenuto di origini turche, ieri sera, ha appiccato per futili motivi il fuoco al materasso e ad alcune suppellettili presenti all’interno della sua cella nel carcere di Castrovillari. Lo riportano, in una nota, le segreterie dei sindacati della polizia penitenziaria Sappe, Uspp e Fns Cisl.
Le fiamme, spiegano i sindacati, hanno provocato una densa nube di fumo mettendo in grave pericolo la vita del detenuto straniero e richiedendo un’azione rapida da parte del personale di Polizia penitenziaria che, con l’ausilio di altri agenti fuori servizio, è riuscito a domare le fiamme.
Tre agenti sono rimasti intossicati a causa della quantità di fumo inalato e sono stati trasportati nel Pronto soccorso di Castrovillari da dove sono stati dimessi dopo un periodo di osservazione.
“Eventi simili – si sottolinea nella nota congiunta di Sappe, Uspp e Fns Cisl – sono ormai all’ordine del giorno e solo grazie alla professionalità del personale di Polizia penitenziaria si riesce a limitare i danni. Il personale, ormai non più giovane, è al limite delle forze e con turni massacranti. Ci appelliamo alle istituzioni preposte e alla politica perché intervenga urgentemente sulla situazione del penitenziario di Castrovillari, ormai una bomba a orologeria, per riuscire a salvaguardare il diritto dei lavoratori alla salute e alla sicurezza”.