Le determinazioni dell’Assemblea dei Soci del Consorzio Congesi, svoltasi nei giorni scorsi, sono un fatto importante nonché positivo. Il massimo organo del Congesi, per quanto si apprende dalle notizie di stampa, ha deliberato all’unanimità il via libera, imprimendo una significativa accelerazione, al passaggio del Servizio Idrico Integrato e dei Lavoratori al Gestore Unico. Crediamo che, questo tipo di approccio decisionale e risoluto, possa sicuramente favorire la riduzione delle distanze tra il territorio e il Gestore Unico e, pertanto, addivenire ad un Accordo Operativo al fine di concretizzare il subentro a partire dal mese di gennaio 2025. In tal senso, stiamo lavorando da tempo, con costanza, responsabilità e serietà, affinché questo subentro – molto delicato e complesso – avvenga senza particolari traumi, coniugando continuità del servizio e garanzia occupazione. Certamente non sarà un compito facile il nostro ma, crediamo che sia doveroso e opportuno rispetto ai tanti lavoratori che per anni, in una situazione di difficoltà e incertezza hanno garantito con il loro impegno e la loro professionalità un servizio essenziale per i cittadini e le aziende del territorio. A tal proposito, non possiamo, purtroppo, affermare che l’impegno e la serietà delle scriventi, si riscontri in egual peso e misura in chi oggi rappresenta la Uil sul territorio. Quella Uil che sin dalla nascita del Congesi ha solo sollevato polemiche sterili e autoreferenziali senza mai avanzare uno straccio di proposta alternativa rispetto ai licenziamenti di massa derivanti dal fallimento Soakro e rispetto a come garantire la continuità del servizio. Ebbene alla Uil ricordiamo, se necessita, che la nascita del Consorzio è avvenuto in un momento dove tutto era crollato ed imploso, nel quale le Confederazioni di Cgil e Cisl unitamente alle Segreterie regionali di Filctem Cgil e Femca Cisl, hanno tra mille difficoltà e disperazione, preso in mano la drammatica situazione trasformandola, con l’ausilio delle Istituzioni tra cui la Prefettura e di molti Comuni, in una opportunità che potesse traghettare, con la massima trasparenza e nel rispetto delle norme, un pezzo significativo di servizio e di professionalità dentro l’appropriata riforma del Servizio Idrico Integrato regionale. Ebbene, ci verrebbe da porre alla Uil una serie di domande: Chi secondo loro sarebbe stato in grado negli ultimi 8 anni di garantire il servizio specie sul territorio del capoluogo di provincia? Chi avrebbe garantito la gestione garantendo l’acqua ai rubinetti di tutti i Cittadini? Chi avrebbe garantito i livelli occupazionali, le professionalità e gli stipendi per i lunghi 8 anni? Chi avrebbe mai parlato del subentro del Gestore Unico senza un soggetto aggregato come il Congesi? A tutti questi interrogativi, nostro malgrado, non ci aspettiamo risposte, al massimo polemiche, in quanto pensiamo che l’approccio della Uil verso questa esperienza sia stato poco adeguato, con il reale rischio di creare un danno a tutte le maestranze coinvolte. Viceversa, le scriventi Confederazioni e Categorie, hanno concretamente lavorato unitariamente nell’interesse collettivo con impegno, serietà e responsabilità condizioni che saranno sempre alla base del percorso che stiamo costruendo al fine di trasferire la gestione e tutti i lavoratori il prima possibile nel miglior modo possibile dentro il Servizio Idrico Integrato.
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