Si è concluso con la condanna dei due imputati il processo relativo alle minacce di morte subite dallo Chef del ristorante “La Collinetta” di Martone Pino Trimboli, socio di GOEL – Gruppo Cooperativo.
A seguito di una udienza svolta con rito abbreviato presso il Tribunale di Locri con giudice il dott. Andrea Bonato, si conclude così il primo grado di giudizio.
Nel processo è stato ammesso a parte civile anche GOEL – Gruppo Cooperativo, per il tramite di GOEL Bio cooperativa agricola impresa sociale, di cui Trimboli è socio. Il GUP aveva riconosciuto, infatti, a GOEL la figura di danneggiato in quanto statutariamente esso si pone a protezione completa dei propri soci, per ogni forma di vessazione, sopruso e violenza, specie nel territorio ove il socio minacciato opera. Gli imputati sono stati dunque condannati a risarcire il Gruppo Cooperativo, sebbene la quantificazione del danno sia stata rinviata in sede civile.
Il presidente di GOEL ha dichiarato: “Nel nostro territorio sta nascendo una nuova consapevolezza: sopportare e abbassare la testa non è l’opzione più conveniente. GOEL e i suoi soci hanno dimostrato che ribellarsi, insieme, pubblicamente, è il modo migliore per tutelare la propria sicurezza.”
Il risarcimento che GOEL che eventualmente riceverà come parte civile verrà utilizzato per aiutare le vittime dei soprusi della ‘ndrangheta.
I FATTI
Nel periodo tra dicembre 2018 e gennaio 2019 a Pino Trimboli pervennero ben quattro lettere contenenti richieste estorsive e minacce gravissime: “se non paghi 50 mila euro sei morto, ti brucio il ristorante, i figli e tutti i tuoi”. Dopo che Trimboli sporse immediatamente denuncia alle forze dell’ordine, GOEL reagì facendo quadrato attorno al proprio socio, lanciando una forte campagna stampa nazionale di solidarietà e animando un forte reazione del territorio che fece quadrato attorno al minacciato. Il numero dei clienti del ristorante crebbe significativamente: la gente del territorio aveva scelto di stare dalla parte giusta.