L’operazione “Tolleranza Zero”, ideata e messa in campo dalla Regione Calabria allo scopo di arginare gli incendi, contrastare gli incendiari e i piromani, e monitorare il territorio attraverso l’utilizzo dei droni, diventa una buona pratica che la Protezione civile nazionale vuole diffondere anche nelle altre Regioni Italiane.
Ieri mattina, a Roma, nella sede del dipartimento della Protezione civile, il governatore Roberto Occhiuto – coadiuvato dal dg della ProCiv regionale Domenico Costarella e dal dirigente della Forestazione Raffaele Mangiardi – ha illustrato al ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, al capo Dipartimento Fabio Ciciliano, ai rappresentanti delle ProCiv regionali, ai funzionari del dipartimento impegnati nella lotta agli incendi boschivi, ai rappresentanti dei Corpi nazionali dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali, e ai componenti del Tavolo tecnico dedicato alla lotta agli incendi boschivi, i risultati raggiunti negli ultimi anni in Calabria grazie a questo modello innovativo.
“L’esperienza calabrese – ha sottolineato Musumeci – può diventare da esempio e stimolo per le altri Regioni”.
“Lo sviluppo tecnologico – ha affermato Ciciliano – ha messo a disposizione dei nostri operatori sempre più strumenti utili nella risposta all’emergenza, ma il valore aggiunto di questa iniziativa, messa in campo dalla Regione Calabria, è l’utilizzo di questi strumenti in azione di prevenzione.
E lo confermano i numeri: negli ultimi 2 anni, infatti, le richieste di concorso aereo della flotta nazionale giunte dalla Calabria al nostro Centro Aereo Unificato sono calati del 57%”.
“Ringrazio il ministro Musumeci e il capo del dipartimento della Protezione civile Ciciliano – ha detto Occhiuto – per aver voluto questo momento e per le parole che hanno speso nei confronti della mia Regione.
‘Tolleranza zero’,in Calabria -77% ettari bosco in fumo sul 2021
L’operazione “Tolleranza Zero”, nata in Calabria nell’estate 2022 e portata avanti anche grazie alla preziosa collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, ha visto inizialmente l’utilizzo sperimentale di 5 droni.
Considerando le ottime performance conseguite durante questa prima esperienza, nell’estate del 2023 la Regione Calabria ha poi impiegato 25 droni, mentre nell’estate 2024, quella appena terminata, sono stati utilizzati 28 droni.
La Calabria – che ha 650mila ettari di superficie boschiva, quasi il doppio della Sicilia, 4 volte in più rispetto alla Puglia – ha fatto registrare nel 2023, è scritto in una nota, “-54% di superficie complessiva andata in fumo rispetto al 2021, -70% se consideriamo solo la superficie boschiva”.
Grazie all’utilizzo dei droni, prosegue la nota, la Regione Calabria nel 2024 ha avuto -77% di ettari di bosco andati in fumo rispetto al 2021: -45% rispetto al 2023; -14% rispetto al 2022.
Il 58% degli incendi registrati in Calabria nel 2024 è stato di classe I (meno di 10 ettari bruciati). Solo il 3% di classe V (con più di 100 ettari andati in fumo).
“Questo perché – è scritto nella nota – attraverso l’uso dei droni i roghi sono stati individuati prima e, con l’ottimizzazione delle risorse operative sul territorio, si è potuto agire tempestivamente per non far degenerare gli incendi.
Nell’estate del 2023 grazie ai droni sono stati segnalati 245 incendiari e/o piromani, mentre nell’estate 2024 sono stati individuati e denunciati 394 incendiati e/o piromani. Inoltre, il clamore mediatico suscitato anche a livello nazionale da questa iniziativa ha avuto un effetto deterrenza sui malintenzionati”.
Ingenti sono state le forze messe in campo nell’estate 2024 dalla Regione Calabria per combattere gli incendi: 63 squadre regionali, 28 droni, 26 autobotti, decine di squadre dei vigili del fuoco e di forestali, 4 elicotteri della flotta regionale, 2 elicotteri S64 della flotta di Stato, 4 canadair, 50 operatori nelle sale operative antincendio e nella Control Room, 43 squadre di spegnimento, 90 squadre di volontari della Protezione Civile.
Giannetta (Fi): “Campagna “Tolleranza Zero diventa Modello per l’Italia”
“Non avevamo dubbi che la campagna “Tolleranza Zero” potesse diventare una buona pratica. E siamo molto soddisfatti della proposta del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, di estenderla nelle altre regioni. D’altronde – evidenzia Giannetta – i risultati raggiunti nei tre anni di sperimentazione della Regione Calabria sono stati straordinari. Il numero di incendi boschivi si è drasticamente ridotto. Nonostante la Regione Calabria – sottolinea – non dimentichiamolo, sia geograficamente tra le più esposte al problema, per estensione delle aree interessate, che sono circa 650 mila ettari. L’idea del Presidente Occhiuto – continua il consigliere – di puntare sulla deterrenza e l’innovazione, investendo su uomini e mezzi efficaci e tecnologicamente avanzati, si è rivelata vincente. Non da meno quello di mettere in campo strategie di collaborazione strategica tra le forze impegnate sul fronte della prevenzione, della vigilanza e del controllo. Ricordiamo che l’operazione “Tolleranza Zero” è partita con 5 droni nel 2022, fino ad arrivare a questa estate in cui ne sono stati impiegati 28 e, solo questa estate, sono stati individuati e denunciati 394 incendiati e gli ettari di bosco andati in fumo hanno registrato il – 77% rispetto al 2021. Sulla lotta agli incendi boschivi la Regione Calabria ha investito moltissimi sforzi. Questa mattina il Presidente Occhiuto ha illustrato al Ministero i risultati di questa campagna che ha impiegato solo per questa estate: 63 squadre regionali, 28 droni, 26 autobotti, decine di squadre dei vigili del fuoco e di forestali, 4 elicotteri della flotta regionale, 2 elicotteri S64 della flotta di Stato, 4 canadair, 50 operatori nelle sale operative antincendio e nella Control Room, 43 squadre di spegnimento, 90 squadre di volontari della Protezione Civile. La Regione Calabria è riuscita a costruire un modello innovativo e molto apprezzato a livello nazionale e internazionale. Quando i numeri parlano non ci sono polemiche che tengano”, ha concluso Giannetta.