Forte messaggio quello che “Taurianova Capitale del Libro” ha lanciato grazie al primo forum “Calcio – Giovani & Infrastrutture”, con l’intento di creare un modello di incontro e approfondimento tra addetti ai lavori, politica e famiglie, replicabile in ogni territorio.
Un evento che rientra tra le azioni chiave del progetto della Capitale Italiana del Libro 2024: il contrasto alla povertà educativa attraverso iniziative che stimolino la crescita culturale e sociale della comunità, grazie anche a tematiche come lo sport, inteso come forma di educazione civica, aggregazione sociale e crescita personale.
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti durante il forum tra i quali quelli di Paolo Morganti, Giuseppe Praticò e Pippo Caffo, presidente della Vibonese e direttori sportivi rispettivamente del Catanzaro e della Reggina, i quali hanno parlato ad una sala gremita di giovani atleti e dirigenti delle due squadre cittadine, il Real Taurianova e l’Ads Accademy, oltre che di tanti genitori, allenatori, dirigenti e vecchie glorie del calcio locale.
Il dibattito, organizzato in collaborazione con l’associazione Edda, è stato arricchito anche dalle testimonianze di due figure storiche della dirigenza calcistica in riva allo Stretto e non solo, Gabriele Martino e Franco Iacopino.
I giornalisti Maurizio Insardà e Antonio Spina hanno introdotto una discussione che si è mossa a partire dal 1986, quando, con la Reggina in serie A, si decise di creare il Centro sportivo “Sant’Agata”, da cui passarono diversi giovani poi diventati campioni, uno su tutti Simone Perrotta, diventando così un modello all’avanguardia nell’Italia meridionale.
«Bisogna che le società si dotino di specialisti nel reperimento di fondi – ha detto Morganti – sapendo che ogni euro che si investe in infrastrutture può generare fino a 12 euro di utilità per la comunità in termini sociali e sportivi». Da qui il suggerimento alle società del calcio minore «a fare rete fra loro nei vari territori per ottenere risposte in termini di servizi». Da Iacopino, invece, è partito un appello alle istituzioni affinché «nelle realtà piccole e grandi gli amministratori svestano i panni dell’appartenenza politica, per sostenere le squadre e rispondere alle loro esigenze». A questo proposito Praticò ha lamentato «i ritardi nella pubblicazione del bando per rilanciare il Centro Sant’Agata, dopo l’unica manifestazione d’interesse presentata a marzo dalla Reggina», mentre il presidente Caffo ha ricordato con amarezza il contenzioso che la sua Vibonese ha con il Comune «che chiede 60.000 euro all’anno per il pagamento della sola Tari, considerando le tribune dello stadio una superficie utilizzata tutto l’anno e non nei pochi giorni in cui si svolgono partite».
Per difendere la funzione sociale del calcio giovanile, Martino ha chiesto «l’avvento di una stagione culturale e politica nuova che determini quote di investimento sempre più massicce a favore delle squadre e dei formatori, per aiutare i presidenti lungimiranti che da soli non ce la fanno», con la chiosa del presidente Caffo secondo il quale «in mancanza di tale sostegno politico, non bisogna poi lamentarsi se i grandi club italiani fanno ricorso in maniera quasi totalizzante ai giocatori stranieri».
Il forum è stato concluso da Maria Fedele, assessore alla cultura e direttore di TCIL, che ha dedicato l’incontro alla memoria di Giuseppe Miriello, il giovane allenatore di Taurianova deceduto la settimana scorsa proprio mentre sul campo della vicina Cittanova allenava la locale under 17. Dopo il minuto di raccoglimento è stato proiettato un commovente collage fotografico dell’apprezzato sportivo, consegnando assieme al sindaco una targa ricordo ad uno dei calciatori in erba da lui allenati.