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Riforma Corte dei Conti, On. Andrea Gentile designato nel Comitato dei Nove.

La Corte dei Conti sarà sempre più orientata ad un ruolo compliance con la P.A.», dichiara l'On. Andrea Gentile

di Sebastiano Plutino

 Ieri nell’aula di Montecitorio, il deputato calabrese di Forza Italia On. Andrea Gentile, membro I Commissione “Affari Costituzionali Presidenza del Consiglio e Interni”, è intervenuto nella discussione generale sulla proposta di cui alle “Modifiche alla legge 14 gennaio 1994, n. 20, e altre disposizioni nonché delega al Governo in materia di funzioni della Corte dei conti e di responsabilità amministrativa e per danno erariale”.

L’On. Andrea Gentile, tra l’altro, è stato designato nel “Comitato dei Nove” per il provvedimento in questione.

L’argomento, importante e molto attuale, ha ricevuto nei giorni scorsi il via libera delle commissioni Affari Costituzioni e Giustizia della Camera.

Intervenendo in Aula, l’On. Gentile ha ripercorso l’iter che ha portato alla proposta di legge che mira a riformare le funzioni della Corte dei Conti, spiegando che tale obiettivo non è più procrastinabile poiché i pubblici amministratori devono essere liberi di assumere responsabilità nell’interesse collettivo.

Questa legge – ha aggiunto l’On. Gentile, dopo aver ringraziato i presidenti delle commissioni Affari Costituzioni e Giustizia alla Camera ed i Relatori dei medesimi organismi – è di supporto ad amministratori pubblici, e non certo da ostacolo, come alcuni vogliono far credere, rafforzandone il ruolo, anche e soprattutto nel rapporto con la Magistratura Contabile, in funzione consultiva e di controllo.

E’ una proposta orientata ad un utilizzo più consapevole e sicuro delle risorse pubbliche. E ciò in quanto, attualmente, si verificano pesanti rallentamenti dell’azione amministrativa.

Con tale provvedimento si introducono alcune modifiche alla normativa vigente in materia di responsabilità amministrativa, nonché in materia di controllo preventivo di legittimità e sull’estensione della funzione consultiva spettante alla Corte dei conti, con particolare riferimento ai contratti pubblici per l’attuazione del PNRR.

Altro punto importante è dato dalla previsione che va a contrastare la cosiddetta ‘paura della firma’.

Secondo tale disposizione in caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici o amministrativi, la responsabilità non si estende ai titolari di organi politici che in buona fede li abbiano approvati ovvero ne abbiano autorizzato o consentito l’esecuzione, con le sole eccezioni del dolo o di schiaccianti prove contrarie alla buona fede che sarà sempre presunta fino a prova contraria.

La riforma – ha dunque ricordato l’Avv. Gentile – aiuta la pubblica amministrazione ad essere più efficace ed efficiente, attivando un dialogo proficuo e necessario con la Corte dei Conti per ridurre i tempi che segnano l’azione del decisore amministrativo.

La Corte dei Conti sarà sempre più orientata ad un ruolo compliance con la pubblica amministrazione, per una gestione più consapevole e sicura delle risorse pubbliche, evitando lungaggini burocratiche e incertezze operative, ossia quei lacci e lacciuoli che di sovente rallentano l’azione amministrativa.

Tale innovazione legislativa si innesta nel più ampio solco liberale di riforme che connotano l’azione di questo governo a garanzia del cittadino e dei soggetti che operano nell’ambito della pubblica amministrazione, quelle grandi riforme che la nazione aspetta da decenni, da sempre propugnate con determinazione da Forza Italia.

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