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Calabria: Sinistra Italiana AVS RC attacca Occhiuto sull’incompiuta Ferrovia Jonica

Sinistra Italiana Avs chiede al Presidente della Regione di utilizzare i fondi Pnrr per rilanciare il tratto ferroviario

di Sebastiano Plutino
La linea ferroviaria ionica continua ad essere una incompiuta dalle mille potenzialità di sviluppo per tutta la Calabria. Sinistra Italiana ribadisce l’importanza che riveste la linea ionica nel garantire il diritto alla mobilità per un bacino di cittadini che gravitano in ben quattro province calabresi.
Purtroppo dobbiamo prendere atto che il gap infrastrutturale rispetto alla dorsale tirrenica è molto significativo e le Istituzioni preposte non mettono in atto le azioni necessarie per ridurlo. Tutto questo si è verificato per una costante e ripetuta scelta fatta da RFI, responsabile della gestione dell’ infrastruttura, la quale ha ridimensionato le potenzialità dell’ attuale linea.
La scelta fatta, in maniera unilaterale senza alcun confronto con le comunità, nello smantellare i binari di precedenza  delle stazioni, ha prodotto l’aumento macroscopico dei tempi di percorrenza, facendo ricadere sui cittadini un disservizio intollerabile. In questa circostanza la politica è stata silente, consentendo a RFI di ottenere un vantaggio economico, dato che è stata eliminata la manutenzione degli organi meccanici (scambi) necessari per fare gli incroci tra i treni in circolazione. Sinistra Italiana ha chiesto al presidente Occhiuto di  utilizzare i fondi del PNRR per potenziare e velocizzare la linea jonica, lo ha fatto ripetutamente ma senza essere ascoltata.
Dunque ribadiamo l’importanza della linea sia nel traffico viaggiatori  della lunga percorrenza, attraverso la dorsale adriatica, e sia nel traffico merci proveniente dal porto di Gioia Tauro, in maniera da alleggerire i transiti della direttrice tirrenica oramai satura. In ragione di ciò provvederemo ad inserire nel programma politico delle prossime regionali uno specifico intervento allo scopo di garantire anche ai cittadini della fascia jonica il diritto alla mobilità.
Nello specifico, duole anche sottolineare le questioni relative alla riapertura della tratta ferroviaria Sibari – Crotone; una riapertura estiva per venire incontro alle esigenze del turismo, ma piena di incognite infatti sono state numerose le cancellazioni di treni nelle ultime settimane per lo stato della linea. Ancora più grave è la presenza di tanti, troppi passaggi a livello (gestiti spesso da privati) che rappresentano un pericolo: in trent’anni sono state oltre venti le vittime. Un qualcosa di inaccettabile.
Mentre si ragiona del fantomatico Ponte sullo Stretto, che finirebbe per unire due aree depresse e in forte ritardo dal punto di vista infrastrutturale, la comunità calabrese si vede depredata dei già carenti servizi ferroviari presenti. Meditate gente, meditate.

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