Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli si è recato per la prima volta in visita in Calabria in veste istituzionale. A seguito di una serie di incontri intrattenuti alla Cittadella regionale, il ministro ha poi incontrato la stampa, alla presenza del Presidente della Regione Roberto Occhiuto e della vicepresidente Giusi Princi. Argomento principe: la questione dell’autonomia differenziata, sulla quale Calderoli riporta di essersi confrontato anche con il premier Meloni e che spera possa uscire dal Consiglio dei ministri con approvazione preliminare e dunque mandata in conferenza unificata nel mese di gennaio, dunque approvata come proposta di legge da discutere poi in Parlamento. Tassativo, secondo il ministro, definire i Lep, i costi e i fabbisogni standard, con particolare attenzione all’analisi della spesa storica per verificare come i soldi siano stati spesi in passato. Si parte dalla Calabria, aggiunge, per una precisa volontà di non portare una proposta di legge che voglia penalizzare qualcuno o qualcosa, ma che possa rappresentare uno stimolo e una scommessa per un territorio come quello calabrese dalle grandi potenzialità per raggiungere livelli occupazionali o Pil maggiori rispetto a quanto è possibile ottenere con la legislazione vigente.
D’accordo anche il presidente occhiuto, per il quale le stesse potenzialità sussistono a patto che si definiscano i lep e si investa sulla perequazione. Nelle sue intenzioni, dice, non più un approccio rivendicativo con cui i precedenti governatori avrebbero amministrato la regione, ma un lavoro aperto al confronto con le regioni del nord e alla sfida sulle opportunità che la Costituzione può riservare anche al Mezzogiorno. E poi, Occhiuto scende nel particolare dei vari ambiti: l’energia, che necessita della compartecipazione alla fiscalità prodotta da aziende che la producono da rinnovabili o dall’idroelettrico; i porti, sia l’hub logistico di Gioia Tauro che i porti turistici. Tutto a patto che si rispettino gli obblighi, sanciti dalla Costituzione al pari dei diritti: garantire diritti sociali e civili e di investire risorse per la perequazione laddove questa tutela non può essere soddisfatta con la capacità fiscale.
Chiara Cucinotta
Se è vero che il problema trasporti, in realtà quali la Calabria, è un tema caldo tutto l’anno, è altrettanto vero che con l’avvicinarsi del periodo natalizio si acutizzi ancora di più. Specialmente se vengono introdotte, a ridosso delle festività, delle modifiche importanti all’orario regionale dei servizi affidati a Trenitalia, con informazioni incomplete e senza un necessario preavviso.
A portare l’attenzione sui fatti è il consigliere regionale Ferdinando Laghi, capogruppo di “De Magistris presidente”. Secondo Laghi, i cambiamenti di orario causano tantissimi disagi e problemi in particolare ai pendolari, impossibilitati a programmare in maniera efficace i propri spostamenti.
Ritardi o anticipi eccessivi rispetto alle necessità lavorative e scolastiche, attese prolungate, specie lungo la linea Jonica, a causa dell’assenza di un sufficiente numero di corse nella fascia oraria dalle 11 alle 14: questo ha prodotto il cambio di orari, penalizzando l’utenza diretta ed in arrivo nella e dalla Locride, dove insistono scuole di ogni ordine e grado, sedi periferiche dei principali uffici statali e regionali nonché un Presidio Ospedaliero ed il Tribunale. A questo si aggiungono fermate soppresse e modifiche su tratte che interessano tutta la regione.
Il consigliere Laghi ha pertanto chiesto pubblicamente al presidente Roberto Occhiuto di intervenire per ripristinare gli orari in vigore prima del 12 dicembre come richiesto dai pendolari, e di avviare un’interlocuzione con associazioni e comitati per affrontare le problematiche relative a orari e costi. Infine, dallo stesso consigliere anche la proposta di introdurre un biglietto unico per il trasporto pubblico, analogamente a quanto avviene in altre regioni.
Seconda Facoltà di Medicina in Calabria: Catanzaro si oppone e interroga Occhiuto
Sembrava un’ottima idea la proposta di aprire una nuova sede della facoltà di Medicina in Calabria, ma ci ha pensato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita a tirare il freno agli entusiasmi dei proponenti, tramite una lettera indirizzata al presidente della Regione Roberto Occhiuto e, per conoscenza, ai rettori delle quattro università calabresi: Magna Graecia, Mediterranea, Unical e Università Dante Alighieri di Reggio Calabria.
Secondo il primo cittadino, infatti, l’ipotesi troverebbe la più netta opposizione da parte delle Istituzioni rappresentative di Catanzaro e della sua Provincia, oltre che quella dell’Università Magna Graecia, secondo cui la nascita di una seconda facoltà di medicina in una regione di meno di due milioni di abitanti, costituirebbe un oggettivo indebolimento di quella esistente che, semmai, deve essere potenziata e autorizzata ad allargare il numero chiuso in ragione della forte carenza di personale medico nei nostri ospedali. Una questione che diventa così tanto accademica quanto politica, e che necessita di essere chiarita all’interno del CORUC, il comitato regionale delle Università calabresi, che vede la presenza autorevole del presidente della Giunta Regionale, oltre quella dei rettori e dei rappresentanti degli studenti.
Solo un pronunciamento equilibrato e pienamente condiviso del presidente della Regione e del CORUC, volto ad una valorizzazione equilibrata dei quattro Atenei calabresi con un’offerta didattica diversificata e coordinata, conclude Fiorita, potrà evitare una sorta di ‘guerra di campanile’ che la Città di Catanzaro e le sue Istituzioni vogliono assolutamente scongiurare. Devono essere evitati dunque atti di prepotenza o di prevaricazione, imposizioni o altre attività che incrinino la leale collaborazione tra Città e tra Università calabresi.
Salvatore Cuzzocrea eletto nuovo Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)
Salvatore Cuzzocrea, magnifico Rettore dell’Università di Messina dal 2018, è stato eletto Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).
Nel discorso di insediamento Cuzzocrea ha sottolineato la necessità di una CRUI coesa e propositiva che, soprattutto negli anni chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rilanci il ruolo dell’università in quanto fattore chiave per lo sviluppo culturale ed economico del Paese.
Il rettore dell’ateneo messinese ha poi toccato alcuni fra i temi che necessitano di interventi tempestivi per garantire funzionamento e rilancio del sistema universitario: dalla revisione del finanziamento degli atenei (per portarlo agli standard europei, anche in considerazione di costi di gestione ormai insostenibili), a una maggiore libertà di spesa per didattica e ricerca (soprattutto in vista degli obiettivi prescrittivi del PNRR); dalla necessità di accrescere il numero di laureati (molto al di sotto della media europea), all’impellenza di una definizione della carriera accademica (che nella transizione non lasci indietro nessuno); dal focus sull’internazionalizzazione (per promuovere le nostre università all’estero come luoghi prestigiosi di studio, ricerca ed esperienza), ai temi attinenti alle discipline medico-sanitarie (numero programmato e scuole di specializzazione).
Si riparte, dunque, dalla ricerca italiana, dice Cuzzocrea, che non teme confronti a livello internazionale e dai giovani, prima studenti e poi ricercatori, che la rendono ciò che è con dedizione e coraggio. Ricerca e giovani saranno dunque la chiave per gestire questi anni cruciali che accompagnano la fine della pandemia e la gestione emergenziale del conflitto in Ucraina, in sinergia con Governo, Ministero dell’Università, ma anche tutti gli altri organismi pubblici e privati.
Regione Calabria, fine dei “giochi”: la maggioranza si ferma con la proposta di modificare la legge sulla ludopatia
Fine dei giochi, in maniera letterale, per quanto riguarda la proposta che doveva modificare la Legge regionale sulla ludopatia. Dopo tante discussioni, i capigruppo di maggioranza del consiglio regionale della Calabria hanno deciso di fermarsi ritirando le proprie firme dalla proposta di modifica del quadro normativo. Com’è noto, la legge riguarda il contrasto alla ‘ndrangheta, ponendo il divieto di posizionare apparecchi da gioco a meno di 300 metri dai luoghi sensibili per i comuni sotto i 5000 abitanti, e a meno di 500 metri per i comuni sopra i 5000 abitanti. Dal centrodestra è poi arrivata la proposta per regolamentare meglio le fasce orarie entro cui consentire l’esercizio del gioco, oltre a eliminare la distinzione tra esercizi commerciali e rivendite di genere per quanto riguarda il distanziamento. Con il placet della commissione anti ndrangheta e della commissione affari istituzionali, l’iter si è poi bloccato in sede di consiglio regionale.
La seduta, conclusa in anticipo per numero di presenze insufficiente, si era aggiornata al prossimo lunedì 12 dicembre. I capigruppo hanno annunciato in merito di rimettersi alle decisioni che scaturiranno dalla riunione di maggioranza convocata dal Presidente Filippo Mancuso in tale data, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio. Il leader dell’opposizione Amalia Bruni, intanto, ha espresso soddisfazione per la decisione presa dai capigruppo di maggioranza, asserendo che finalmente è “prevalso il buonsenso in questa Regione” e la politica agli occhi dei cittadini ha solo da guadagnarci.
Iniziato il Natale nelle strade reggine: numerosi eventi per i cittadini
Il natale reggino ha iniziato a brillare ufficialmente nel pomeriggio di ieri, con l’accensione dell’albero di Natale in piazza duomo che ha dato simbolicamente il via al ricco calendario di eventi previsti dalla città metropolitana e dal comune di Reggio Calabria e presentato nel pomeriggio di mercoledì 7 dicembre. tantissime le persone riunite all’interno del piccolo villaggio di natale, tra le casette di legno, i prodotti della nostra tradizione e, ovviamente, mille luci splendenti.
Come da programma, la chiesa di San Giorgio al Corso ha ospitato l’opera Stabat Mater, in memoria di don Gianni Chirico, per la direzione del maestro Gianluca Marcianò e le voci del soprano Giorgia Teodoro e del mezzosoprano chiara Tirotta. L’evento, inquadrato nel programma di eventi natalizi collegati al cinquantesimo dei Bronzi di Riace, è stato promosso dall’associazione traiectoriae. Il Natale si è acceso anche a Campo Calabro, con l’inaugurazione del villaggio con musica e spettacoli, mentre a Gallico già da qualche giorno sul lungomare campeggia un particolarissimo presepe fatto di pietre e sabbia, e realizzato all’interno di una barca di legno. Anche oggi tanti gli eventi previsti, come lo spettacolo di cabaret Grasso è bello con Nello Iorio, comico di Made in Sud, al teatro di San Brunello, organizzato da Calabria dietro le quinte. Un natale ricco e gioioso, che abbraccia al meglio tutto il territorio metropolitano.
Anche se una buona azione rappresenta un nobile gesto ogni giorno dell’anno, sotto Natale si crea un’atmosfera che per qualche motivo invoglia maggiormente a far del bene. Chissà, dunque, che sotto l’albero, quest’anno, qualche famiglia di buon cuore non scelga di portare un po’ di gioia attraverso l’adozione di un cagnolino o di un micio abbandonati o nati per strada. È quello che si augurano tutte le associazioni di volontariato dedicate al recupero e al supporto dei randagi.
I volontari del canile di Mortara, sulla propria pagina Facebook, aggiornano costantemente sulla situazione di grave difficoltà che vivono i poveri animali, anche per via degli stenti con cui si riesce a fornire ogni minimo aiuto. Per questo motivo, i volontari di Dacci una Zampa hanno messo in piedi varie iniziative aperte a quanti volessero fare la propria parte nella lotta al randagismo: per chi non potesse adottare, sempre in tema col periodo natalizio, è possibile acquistare capi di abbigliamento per adulti, bimbi e neonati in tanti colori modelli e taglie, le shoppers e le bellissime tazze brandizzate. I ricavati delle vendite verranno impiegati per acquistare cibo e materiali necessari alla cura dei davvero troppi animali randagi, il cui numero rischia di non diminuire, anzi di aumentare, nel periodo natalizio, ma sempre in attesa e con la speranza che ognuno di loro possa trovare l’amore di una famiglia.
Smaltimento illegale di olii e veicoli: sequestrata una ditta di autodemolizioni a Catona
Nei giorno scorsi, a Reggio Calabria – Catona, nel corso di servizio a largo raggio finalizzato a prevenire e reprimere la commissione di reati in materia ambientale, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, miliari della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria e del Gruppo forestale di Reggio Calabria, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, e di personale A.R.P.A.C.A.L., hanno denunciato in stato di libertà un 42enne, coniugato, con precedenti di polizia, titolare di una ditta di rottamazione di veicoli, ubicata precisamente in località Concessa per scarico non autorizzato di olii e acque reflue e violazioni delle prescrizioni relative al trattamento di veicoli fuori uso.
Nello specifico, gli operanti a seguito di accesso presso l’azienda, hanno accertato la presenza di uno scarico non autorizzato ove confluivano oli e acque reflue, che venivano a loro volta sversate in una fiumara, visibile nelle adiacenze. Rinvenuti e rimossi, inoltre, 9 veicoli fuori uso depositati all’interno dell’area attenzionata,non correttamente smaltiti.
Al termine delle operazioni, la ditta di autodemolizione è stata sottoposta a sequestro preventivo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel medesimo contesto operativo, in località Arghillà,invece, i carabinieri della Stazione di Catona hanno denunciato un 55enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, per ricettazione in quanto a seguito di un controllo alla circolazione stradale, è stato accertato trasportasse una carcassa di autovettura risultata provento di furto, all’interno di un autoveicolo cabinato.
Nel complesso, al termine del servizio di controllo del territorio, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e rimosso 24 carcasse di autovetture distrutte a mezzo incendio, costituenti rifiuto speciale.
Rimane sempre alta l’attenzione dell’Arma per i crimini ambientali, specie quello di abbandono e commercio illecito di rifiuti pericolosi, che costituiscono una delle maggiori minacce non solo per gli ecosistemi e le specie protette ma anche per la nostra economia e la nostra società.
Soltanto qualche mese addietro, sempre nel quartiere di Arghillà, nella zona periferica nord di Reggio Calabria, i Carabinieri avevano individuato diversi mezzi non più funzionanti, abbandonati, incendiati, e precisamente 20carcasse di autovettura nell’esattezza rinvenute su suolo pubblico, costituenti rifiuto speciale.
Attività analoga risale anche al luglio scorso, a seguito della quale era stata posto sotto sequestro altro sito, ubicato nel medesimo comprensorio, in via Villaggio Arghillà Nord, in quanto utilizzato per attività di deposito incontrollato di rifiuti, tra i quali anche carcasse di autovetture abbandonate.
Il fenomeno del degrado e dell’inquinamento ambientale di acque e suolo ha ripercussioni estremamente negative sull’intera società per i potenziali rischi alla salute umana e animale, la conservazione degli ecosistemi presenti sul territorio, l’impatto sul sistema economico, il costante pericolo d’infiltrazione della criminalità comune ed organizzata nella gestione del ciclo dei rifiuti, in ragione dei rilevanti interessi economici.
In tale ottica, le irregolarità relative alla violazione di norme generali poste a tutela dell’Ambiente, più frequentemente riscontrate finora, fanno particolare riferimento all’abbandono illecito, lo smaltimento e il traffico di rifiuti speciali, la gestione non autorizzata di rifiuti, lo sversamento di liquami inquinanti che solo nell’ultima Operazione di Polizia, denominata “Deep 2” risalente all’aprile scorso, ricordiamo, hanno portato alla denuncia di 36 soggetti ritenuti responsabili della condotta offensiva verso il patrimonio ambientale.
L’intervento, condotto nei giorni addietro, rappresenta pertanto la prosecuzione della complessa strategia di protezione dell’ambiente e della natura che vede i Carabinieri reggini costantemente impegnati nel contrasto di ogni forma di inquinamento ambientale e nella lotta alla compromissione dell’habitat naturale dal suolo all’aria, dai centri urbani alle zone più periferiche.
Un’attività che testimonia, ancora una volta, quanto l’Arma sia radicata sul territorio e ponga particolare attenzione alle realtà del territorio, specie alle irregolarità legate all’ambiente, all’ecologia, nella provincia reggina, con l’obiettivo, sempre attraverso un impiego coordinato e simultaneo di squadre congiunte di Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale e delle varie Componenti specializzate, tra cui l’intero comparto Forestale oltre che il Nucleo Ispettorato del lavoro (N.I.L) per contrastare ogni forma di inquinamento ambientale.
Premio Città Metropolitane dello Stretto, Versace: “Con Biennale dello Stretto una nuova visione di futuro”
Messina ha ospitato questa mattina la cerimonia di consegna del Premio Città Metropolitane dello Stretto: tra i partecipanti, anche il sindaco ff della città metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace. L’evento rientra nell’ambito della Call-to-Action Internazionale lanciata per la prima edizione de La Biennale dello Stretto, in corso di svolgimento tra Reggio Calabria e Messina, per la quale i curatori Alfonso Femia e Francesca Moraci, insieme al coordinamento scientifico, hanno ritenuto di indicare gli elaborati meritevoli di nota nel contesto di una partecipazione di altissimo profilo. Obiettivo della selezione è quello di mettere in evidenza il valore compositivo e comunicativo dei progetti, di individuare formule innovative di pensiero e di suscitare il desiderio di alimentare il territorio dello Stretto con la cultura.
Versace ha ricordato come in questi anni si siano moltiplicate le occasioni di confronto tra le due sponde dello Stretto, di cui la Biennale rappresenta solo un’ulteriore possibilità, di grande qualità, per proseguire il rapporto di collaborazione tra le due città, in modo da accordarsi su “Una visione di futuro completamente diversa, una dimensione più ampia ed un nuovo punto di vista, che va al di là delle questioni quotidiane da affrontare, oltre le emergenze vissute dai territorio, e punta ad una visione di insieme che guarda allo Stretto come un’entità unica, con una sua identità determinata, con sue potenzialità comuni e con una prospettiva di crescita reciproca”.
Reggio Calabria: gli studenti del Boccioni Fermi prendono parte alla Giornata Nazionale degli Alberi
Anche gli studenti dell’istituto Boccioni-Fermi di Reggio Calabria hanno preso parte alle celebrazioni per la Giornata Nazionale degli alberi, promossa dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri – CUFA-, in accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’UNICEF e Earthdayitalia. Il convegno nazionale, dal titolo “Alberi: linfa della Città”, ha avuto lo scopo di presentare tramite un approccio multidisciplinare i temi legati all’importanza degli alberi, la cui semplice presenza, assieme alla cura di aree verdi in città, eleva spazi urbani destinati, invece, al degrado e all’abbandono. Durante il convegno sono stati realizzati anche brevi collegamenti webinar con altre importanti città con cui si sono condivise opinioni e proposte operative per il miglioramento delle condizioni ambientali del nostro pianeta. Un’occasione importante, dunque, per comprendere quanto la cura per il verde urbano possa essere prevenzione, educazione e consapevolezza da parte dei cittadini per consolidare il loro senso di appartenenza e di coesione. All’interno del campus universitario è stato inoltre allestito un “Villaggio per la Biodiversità” che ha ospitato alcune sessioni di educazione ambientale, in sintonia con le azioni formative ed educative previste nell’ Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.