Torna a Reggio Calabria, dopo quattro anni di assenza, la Pattuglia Acrobatica Nazionale con un nuovo Air Show tutto da ammirare col naso all’insù. Le Frecce Tricolori, infatti, faranno il loro ingresso in città il prossimo 30 luglio e terranno le spettacolari dimostrazioni con gli inconfondibili velivoli dell’aeronautica militare sullo Stretto di Messina, perfettamente godibili dall’intero Lungomare Falcomatà.
Il calendario 2023 prevede ben 21 tappe, con il primo volo fissato per il prossimo 28 marzo, quando le frecce saranno impegnate nel cielo di Roma con i Sorvoli per le celebrazioni del Centenario dell’Aeronautica Militare. Sarà Savona, invece, a ospitare la prima vera e propria tappa dell’Air Show, il 7 maggio.
Reggio sarà l’unica tappa calabrese prevista, mentre è fissata per il 23 luglio una tappa in Sicilia la cui location è però ancora da definire.
Chiara Cucinotta
Giorgia in concerto a Reggio Calabria con il tour “Blu Live – Palasport”
Appena iniziato, il 2023 già fa scalpitare gli amanti della musica con un programma di grandi concerti che interesseranno la città di Reggio Calabria, in continuo aggiornamento.
Dopo i già annunciati e attesissimi Massimo Ranieri il 16 febbraio al Teatro Cilea, e Biagio Antonacci il 23 maggio al Palacalafiore, nello stesso Palazzetto di Pentimele il 5 dicembre sarà il turno di Giorgia, con il tour “Blu Live – Palasport”: la cantante porterà sul palco, assieme ai successi di sempre, il suo ritorno discografico “Blu”, definito come un album vero, in bilico tra emozione e ragione.
Giorgia torna sul palco dopo un lungo periodo di riservatezza, sorprendendo il pubblico con la partecipazione da concorrente al prossimo Festival di Sanremo, la quinta della sua carriera, a distanza di 22 anni dall’indimenticabile “Di sole e d’azzurro”, che le valse il secondo posto dopo “Luce (tramonti a nord est)” di Elisa.
Il brano in gara quest’anno ha per titolo “Parole dette male” e per molti, proprio Giorgia è una papabile candidata al podio sanremese.
Per quanto riguarda l’album Blu, invece, uscirà il 17 febbraio. A Michele Canova, suo compagno nella creazione degli ultimi quattro progetti, Giorgia ha scelto per l’intera produzione musicale il dj milanese Big Fish. I due avevano già lavorato per la realizzazione di «Normale», l’ultimo brano uscito della cantante prima di Sanremo.
Il progetto, che conterrà nove tracce, avrà come unica collaborazione il rapper Gemitaiz. Un duo sì strano, ma sicuramente che non suona nuovo dato che avevano già collaborato alla traccia omonima del progetto del rapper assieme al collega e amico Madman “Scatola nera”.
Il Comitato Ponte Subito: “Messina Denaro fortemente contrario, realizzarlo significa dare alla mafia il colpo di grazia”
Il Comitato Ponte Subito, da 15 anni in prima linea per sostenere la realizzazione del Ponte sullo Stretto, esprime tramite una nota stampa il più vivo apprezzamento per l’editoriale del noto giornalista Roberto Arditti che ieri su Formiche ha spiegato perché dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro la vera vittoria dello Stato sulle mafie arriverà con la realizzazione del Ponte sullo Stretto. “Noi lo diciamo da sempre – scrivono i rappresentanti del Comitato – realizzando il Ponte si affermano i più sani e genuini principi di onestà e legalità, si ribadisce la solida presenza dello Stato e soprattutto si emancipa il Sud da quelle condizioni che favoriscono le mafie. Matteo Messina Denaro è uno dei più convinti ‘No Ponte’ in assoluto, insieme agli altri vertici mafiosi. La mafia si nutre di sottosviluppo, arretratezza e povertà: conta sul disagio per arruolare giovani a basso costo, vive brulicando nel degrado sociale, nell’emarginazione, nella disoccupazione. Ecco perché la criminalità è sempre stata contraria alla costruzione del Ponte: consentirebbe crescita, sviluppo, benessere a tutto il territorio meridionale. Il Sud diventerebbe ricco e libero, emancipato. Sarebbe un duro colpo per le mafie, che non se lo potrebbero permettere. Fare il Ponte significa anche combattere la mafia, fargli crollare il terreno sotto i piedi, dando ai giovani del Sud miriadi di strade virtuose alternative, migliori non solo dal punto di vista giuridico, etico e morale, ma anche economico e sociale. Ecco perché Arditti nel suo editoriale segna la retta via. Il Ponte non è soltanto collegamenti veloci e stabili, ma anche benessere e libertà”.
Aeroporto dello Stretto: aggiudicato appalto di adeguamento, riqualifica e ampliamento del Tito Minniti
Era stata annunciata pochi giorni fa l’imminente aggiudicazione dei lavori di adeguamento, riqualifica e ampliamento dell’aerostazione del Tito Minniti di Reggio Calabria, e così è stato.
La SACAL, società che gestisce tutti gli scali aeroportuali calabresi, ha infatti stabilito che a vincere l’appalto, in base al criterio dell’offerta economica più vantaggiosa, dovesse essere il Consorzio Stabile INFRA.TECH S.C. A R.L. con una proposta di circa 12,5 milioni di euro, inclusi oneri di sicurezza non soggetti al ribasso, e un punteggio di 80,92 su 100.
Si aprono così importanti possibilità per lo sviluppo dello scalo, che adesso punta a diventare non solo più moderno e sicuro, ma soprattutto ad adeguarsi agli standard europei.
Come già annunciato e ribadito dall’On. Francesco Cannizzaro, sarà fondamentale la nuova classificazione dello scalo che consentirà di ospitare più voli e diverse compagnie, grazie soprattutto al lavoro di abbattimento delle limitazioni portato avanti da ENAC.
L’appalto assegnato, i cui lavori dovrebbero essere portati a compimento nell’arco di un paio di anni, rappresenta solo il primo step di ben sette interventi di macro azione finalizzati alla ristrutturazione e messa in sicurezza dello scalo, per un totale di investimento di 25 milioni complessivi.
Ancora in fase di aggiudicazione, invece, l’appalto integrato avente a oggetto la progettazione esecutiva e i lavori di realizzazione dei sistemi antintrusione perimetrale; temporaneamente ferma, inoltre, la gara per impianti di controllo e smistamento bagagli.
Consiglio Regionale, ieri la prima seduta del 2023: approvati tutti i punti all’ordine del giorno
Buona la prima per il Consiglio Regionale, che nella seduta di ieri, la prima del 2023, ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. La seduta ha avuto inizio con un lungo discorso del presidente Filippo Mancuso, il quale ha rivolto il proprio pensiero e le proprie speranze ai 404 comuni della Regione Calabria, auspicando che il 2023 sia un anno orientato alla collaborazione e al coinvolgimento, anche grazie al contributo del CAL – Consiglio Autonomie Locali, la cui elezione dei 22 componenti aggiuntivi è prevista per oggi.
Al vaglio del Consiglio ben tre proposte di legge. La prima consiste in una modifica alla legge regionale relativa al “Riordino dell’organizzazione turistica regionale” per definire la figura del Direttore tecnico di agenzia viaggi e turismo, cui sono affidate “le funzioni di natura tecnico specialistica concernenti la produzione, l’organizzazione e l’intermediazione di viaggi e altri prodotti turistici”.
La seconda, è una “Modifica all’articolo 3 della legge regionale n. 30 del 2022”, destinata a semplificare le funzioni amministrative per il rilascio di autorizzazioni in materia di vincolo idrogeologico per attività ed interventi in aree agricole non boscate.
La terza e ultima “Modifiche all’articolo 39 della legge regionale n. 47 del 2011”, per salvaguardare, sull’intero territorio regionale, l’ultimazione dei lavori prorogando il termine ultimo di fine intervento dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2025, nonché a concedere la possibilità di presentare, entro il 31 dicembre 2023 la richiesta di rimodulazione di tipologia da proprietà a locazione.
Su richiesta del consigliere Pd Ernesto Alecci, è stata infine inserita nell’ordine del giorno ed approvata la mozione che promuove l’inserimento della “Vulvodinia”, della “Neuropatia del Pudendo” e della “Fibromialgia” nell’elenco delle malattie “croniche e invalidanti” riconosciute nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
Melito Porto Salvo è tornata ad ospitare “Un villaggio per crescere”, l’iniziativa rivolta ai più piccoli e curata da Unicef, Associazione dell’Ostetrica e Nati per leggere, che da circa un anno organizza momenti di gioco pensati per riportare al centro la figura del bambino e sensibilizzare gli adulti alla cura e alla tutela.
Questa volta, ad assumere le fattezze del piccolo Villaggio, è stata la struttura dell’ex mercato coperto di Melito, dove nell’ambito dell’evento “Un sorriso sotto l’albero”, hanno trovato spazio angoli adibiti alle diverse attività, tra giochi, lettura e promozione delle realtà impegnate nel progetto, ognuna con le proprie peculiarità.
I volontari hanno accompagnato i bambini nel corso di un pomeriggio tagliato su misura per loro, sotto lo sguardo attento e compiaciuto dei genitori, dell’assessore alle politiche sociali Daniela Demetrio, dei responsabili delle associazioni Bruna Triveri (per un villaggio per crescere e nati per leggere), Isabella Palamara (per Unicef) e Paola Infortuna (per Associazione dell’ostetrica). Il viaggio di “Un villaggio per crescere” non termina tuttavia qui: sarà nuovamente proposto il primo sabato del mese a Bova Marina e l’ultimo sabato del mese a Roghudi.
Emendamenti Cannizzaro: 7,7 milioni per interventi sul territorio [DETTAGLI]
La sede reggina di Forza Italia ha ospitato nel pomeriggio di ieri un incontro con la stampa, promosso dall’on. Francesco Cannizzaro, per illustrare i quattro emendamenti a sua firma inseriti e approvati con la Manovra finanziaria. Gli interventi porteranno un investimento di ben 7,7 milioni di euro, da declinare in vari ambiti.
Il più grande orgoglio, dice il deputato, è essere potuto intervenire in merito al ripristino delle Circoscrizioni, con un’azione sul Tuel – Testo unico degli enti locali, all’interno della legge di Bilancio: uno strumento di democrazia, prosegue Cannizzaro, che potrà essere attivato subito grazie al finanziamento di 100 mila euro disposto per il 2023 e di 300 mila per il 2024 e 2025.
Non meno soddisfazione, tuttavia, anche per gli altri emendamenti, che assegnano 3 milioni per il riammodernamento e il recupero del lido comunale Genoese Zerbi; 2 milioni per la valorizzazione, il potenziamento e l’efficienza energetica dello stabilimento termale di Antonimina-Locri e altri 2 milioni per il recupero del borgo di Pentidattilo. Quest’ultima idea sembra sia arrivata su suggerimento di Vittorio Sgarbi, ora sottosegretario alla cultura, e vedrà Cannizzaro impegnato nei prossimi giorni in un incontro con i sindaci dell’Area Grecanica per discuterne il progetto.
In chiusura, immancabile un riferimento all’Aeroporto dello Stretto, che con i 25 milioni richiesti ormai due anni fa, vedrà presto attuati tutti gli interventi di cancellazione delle limitazioni dei voli che interessano attualmente lo scalo.
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli si è recato per la prima volta in visita in Calabria in veste istituzionale. A seguito di una serie di incontri intrattenuti alla Cittadella regionale, il ministro ha poi incontrato la stampa, alla presenza del Presidente della Regione Roberto Occhiuto e della vicepresidente Giusi Princi. Argomento principe: la questione dell’autonomia differenziata, sulla quale Calderoli riporta di essersi confrontato anche con il premier Meloni e che spera possa uscire dal Consiglio dei ministri con approvazione preliminare e dunque mandata in conferenza unificata nel mese di gennaio, dunque approvata come proposta di legge da discutere poi in Parlamento. Tassativo, secondo il ministro, definire i Lep, i costi e i fabbisogni standard, con particolare attenzione all’analisi della spesa storica per verificare come i soldi siano stati spesi in passato. Si parte dalla Calabria, aggiunge, per una precisa volontà di non portare una proposta di legge che voglia penalizzare qualcuno o qualcosa, ma che possa rappresentare uno stimolo e una scommessa per un territorio come quello calabrese dalle grandi potenzialità per raggiungere livelli occupazionali o Pil maggiori rispetto a quanto è possibile ottenere con la legislazione vigente.
D’accordo anche il presidente occhiuto, per il quale le stesse potenzialità sussistono a patto che si definiscano i lep e si investa sulla perequazione. Nelle sue intenzioni, dice, non più un approccio rivendicativo con cui i precedenti governatori avrebbero amministrato la regione, ma un lavoro aperto al confronto con le regioni del nord e alla sfida sulle opportunità che la Costituzione può riservare anche al Mezzogiorno. E poi, Occhiuto scende nel particolare dei vari ambiti: l’energia, che necessita della compartecipazione alla fiscalità prodotta da aziende che la producono da rinnovabili o dall’idroelettrico; i porti, sia l’hub logistico di Gioia Tauro che i porti turistici. Tutto a patto che si rispettino gli obblighi, sanciti dalla Costituzione al pari dei diritti: garantire diritti sociali e civili e di investire risorse per la perequazione laddove questa tutela non può essere soddisfatta con la capacità fiscale.
Se è vero che il problema trasporti, in realtà quali la Calabria, è un tema caldo tutto l’anno, è altrettanto vero che con l’avvicinarsi del periodo natalizio si acutizzi ancora di più. Specialmente se vengono introdotte, a ridosso delle festività, delle modifiche importanti all’orario regionale dei servizi affidati a Trenitalia, con informazioni incomplete e senza un necessario preavviso.
A portare l’attenzione sui fatti è il consigliere regionale Ferdinando Laghi, capogruppo di “De Magistris presidente”. Secondo Laghi, i cambiamenti di orario causano tantissimi disagi e problemi in particolare ai pendolari, impossibilitati a programmare in maniera efficace i propri spostamenti.
Ritardi o anticipi eccessivi rispetto alle necessità lavorative e scolastiche, attese prolungate, specie lungo la linea Jonica, a causa dell’assenza di un sufficiente numero di corse nella fascia oraria dalle 11 alle 14: questo ha prodotto il cambio di orari, penalizzando l’utenza diretta ed in arrivo nella e dalla Locride, dove insistono scuole di ogni ordine e grado, sedi periferiche dei principali uffici statali e regionali nonché un Presidio Ospedaliero ed il Tribunale. A questo si aggiungono fermate soppresse e modifiche su tratte che interessano tutta la regione.
Il consigliere Laghi ha pertanto chiesto pubblicamente al presidente Roberto Occhiuto di intervenire per ripristinare gli orari in vigore prima del 12 dicembre come richiesto dai pendolari, e di avviare un’interlocuzione con associazioni e comitati per affrontare le problematiche relative a orari e costi. Infine, dallo stesso consigliere anche la proposta di introdurre un biglietto unico per il trasporto pubblico, analogamente a quanto avviene in altre regioni.
Seconda Facoltà di Medicina in Calabria: Catanzaro si oppone e interroga Occhiuto
Sembrava un’ottima idea la proposta di aprire una nuova sede della facoltà di Medicina in Calabria, ma ci ha pensato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita a tirare il freno agli entusiasmi dei proponenti, tramite una lettera indirizzata al presidente della Regione Roberto Occhiuto e, per conoscenza, ai rettori delle quattro università calabresi: Magna Graecia, Mediterranea, Unical e Università Dante Alighieri di Reggio Calabria.
Secondo il primo cittadino, infatti, l’ipotesi troverebbe la più netta opposizione da parte delle Istituzioni rappresentative di Catanzaro e della sua Provincia, oltre che quella dell’Università Magna Graecia, secondo cui la nascita di una seconda facoltà di medicina in una regione di meno di due milioni di abitanti, costituirebbe un oggettivo indebolimento di quella esistente che, semmai, deve essere potenziata e autorizzata ad allargare il numero chiuso in ragione della forte carenza di personale medico nei nostri ospedali. Una questione che diventa così tanto accademica quanto politica, e che necessita di essere chiarita all’interno del CORUC, il comitato regionale delle Università calabresi, che vede la presenza autorevole del presidente della Giunta Regionale, oltre quella dei rettori e dei rappresentanti degli studenti.
Solo un pronunciamento equilibrato e pienamente condiviso del presidente della Regione e del CORUC, volto ad una valorizzazione equilibrata dei quattro Atenei calabresi con un’offerta didattica diversificata e coordinata, conclude Fiorita, potrà evitare una sorta di ‘guerra di campanile’ che la Città di Catanzaro e le sue Istituzioni vogliono assolutamente scongiurare. Devono essere evitati dunque atti di prepotenza o di prevaricazione, imposizioni o altre attività che incrinino la leale collaborazione tra Città e tra Università calabresi.