Da maggio a agosto, l’iniziativa della Città Metropolitana “Memoria è Cultura” ripercorre attraverso eventi commemorativi la storia delle persone che per mano della mafia hanno perso la vita. Con il sostegno della fondazione “Antonino Scopelliti”, Reggio intende servirsi dei linguaggi artistici per coinvolgere i cittadini in buone pratiche di legalità, perché se ricordare serve a mantenere vivo l’impegno orientato alla civiltà di una comunità, farlo attraverso la capacità degli esseri umani di creare bellezza offre un’alternativa felice all’agire malavitoso. La prima manifestazione, tenutasi domenica 21 maggio e con cui si è restituito agli abitanti di Arghillà un campetto sportivo nuovo di zecca, precede il corteo che il 23 maggio – giorno in cui il magistrato Giovanni Falcone venne ucciso assieme agli uomini e alle donne della sua scorta nell’attentato compiuto da Cosa Nostra a Capaci – riunirà esponenti delle istituzioni e tutti i cittadini desiderosi di unirsi alla celebrazione. Seguirà, nella stessa giornata, un concerto che alle 17.57 arresterà il proprio respiro per un minuto, quello fatale. Due eventi contrassegneranno, in seno all’iniziativa, la stagione estiva: il 9 giugno, Paolo Borrometi – giornalista vessato dalla criminalità organizzata per aver smascherato gli affari tra la mafia e la politica – a Palazzo San Giorgio rifletterà sulle vicende connesse all’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, argomento dell’ultimo libro da lui pubblicato: “Traditori”. Infine, il 9 agosto, ricordato il magistrato in nome del quale ha origine la rassegna, Antonino Scopelliti, nel giorno in cui la mafia pose fine alla sua vita. Mafia che conserva la sua efferatezza ma a cui vi si oppone una sempre più fiera e ostinata resistenza, fin quando non capitolerà.
Helena Pedone
Nell’ambito dell’iniziativa internazionale “El gran día de la amistad Reggio-España“, promossa dall’Associazione culturale Calabria-Spagna, il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, è intervenuto alla conferenza “Il massacro dei Valdesi a Guardia Piemontese a opera della Controriforma spagnola”, incentrato sulla relazione del professor Martín Ibarra Pérez, teologo e docente universitario. Fra gli ospiti, all’evento che si è svolto presso la sala “Perri” di Palazzo Alvaro, anche l’assessora alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò, e, fra gli altri, le rappresentanze della prefettura di Reggio Calabria, della Chiesa Evangelica Battista di Reggio Calabria, dell’Istituto “Cervantes” di Napoli, dell’Università Nazionale F.T.U.E.B.E. di Alcobendas – Madrid e del Conservatorio di Musica “Cilea”.
Versace, nel ringraziare la presidente di “Calabria-Spagna”, Rosa Italia Fontana, ha sottolineato «l’impegno profuso quotidianamente dall’associazione che mette in campo iniziative complesse, frutto di un grande lavoro di sinergia e mediazione con il popolo spagnolo». «Questa vivacità culturale – ha aggiunto – condensata in una tre giorni ospitata a Palazzo Alvaro fra convegni, momenti di riflessione e una mostra d’arte che ha messo in rete numerosi artisti locali, descrive pienamente il valore dell’amicizia fra i popoli in un momento storico in cui c’è bisogno di pace, cooperazione e armonia».
Il sindaco facente funzioni ha, quindi, rivolto un pensiero all’intraprendenza dell’assessora comunale di Reggio, Irene Calabrò, «anima istituzionale e cuore pulsante di questa bella iniziativa che, con tanta passione, sta provando a alzare il livello culturale cittadino, stimolando ognuno di noi a fare sempre meglio».
Proprio l’assessora Calabrò ha sottolineato ed apprezzato l’opera della presidente Fontana che «è riuscita a fare da collante fra le diverse realtà istituzionali della Calabria e quelle di Madrid».
«Il ruolo dell’associazionismo – ha aggiunto – è molto importante per la cittadinanza ed il merito che riconosciamo all’associazione Calabria-Spagna è proprio quello di saper fare da ammortizzatore tra le esigenze di un Ente locale e le realtà istituzionali estere».
Nel corso del suo intervento, l’assessora Calabrò ha ricordato il dinamismo di “Calabria-Spagna” che, durante tutto l’anno, «è rivolto ad animare i nostri beni culturali, in particolare la biblioteca “De Nava”, raccogliendo tanti soci che valorizzano le innumerevoli potenzialità del territorio».
«Questo rapporto – ha proseguito – si è costruito nel tempo, fondandosi su una fiducia reciproca che esprime il senso di una collaborazione proficua e testimonia l’importanza della sinergia fra istituzioni. Siamo davvero contenti di accogliere ospiti internazionali perché abbiamo la necessità che la città conquisti una ribalta anche fuori dai suoi confini naturali ed è stato un vero piacere condividere questa esperienza con gli artisti locali».
«L’associazione, dunque – ha concluso Calabrò – dimostra, ancora una volta, di saper parlare al territorio proiettandosi all’esterno. Un ringraziamento va, quindi, alla presidente Fontana per la serietà dimostrata nell’organizzazione di questa importante iniziativa. È uno sforzo che le istituzioni apprezzano»
“La pace è rispetto, capacità di condividere il bene e di fare il bene”, ha detto Domenica Minniti, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Euclide” di Bova Marina in apertura del Convegno “Giovani: costruttori di pace” che si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto nei giorni scorsi.
Un incipit che ha segnato tutta la giornata di studio sull’importante valore, capace di accomunare e accompagnare gli esseri umani verso la costruzione del bene comune.
Un dialogo interculturale voluto dalla stessa Minniti e sostenuto dal corpo docente perché si semini tra i ragazzi il germe della riflessione, del dialogo, dell’accettazione e della condivisione, così come dalla stessa precisato.
Sono stati proprio gli studenti i protagonisti della giornata: lo spunto giunto da una frase sulla pace pronunciata da molti degli studenti frequentanti la scuola, appartenenti a diverse lingue, religioni e cultura.
Al tavolo dei relatori i rappresentanti di cattolici, ortodossi, ebrei, sikh, musulmani. Uniti per parlare di pace.
Presente il capitano Daniele Barbero, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Melito Porto di Salvo, sempre attento a queste iniziative che riguardano la crescita e la formazione dei giovani unitamente al Maresciallo Ordinario Giovanni Galletta, comandante della stazione dei Carabinieri di Bova Marina, così come anche il capitano Gianluca Rosaci, Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Melito di Porto Salvo con l’ APS. QS. Francesco Milazzo.
Presente anche il Direttore della Casa Salesiana di Bova Marina, don Pasquale Rondinelli e le Suore della congregazione del “Preziosissimo Sangue” di Palizzi.
Dopo i saluti della dirigente che ha invitato a meditare sulla radice della pace attraverso il dialogo tra le diversità che rappresentano, come sottolineato, “una ricchezza”, l’Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova Mons. Fortunato Morrone ha precisato: “il bene si proietta verso l’unità, per questo, mai dobbiamo farci togliere la coscienza, bensì pensare sempre con la propria testa”. Un forte invito alla verità e alla libertà lanciato ai giovani con grande slancio e umanità nella consapevolezza di quanto sia importante accompagnare con amore le nuove generazioni che si affacciano alla vita. Un invito ad essere “luce e scintilla della vita, senza mai seguire modelli sbagliati perché tutto va conquistato con il sudore della propria fronte”. Un richiamo forte alle responsabilità dunque poiché come affermato da Francesco Mario Casile, Direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso: “Mai retrocedere. Bisogna condividere e battersi per le proprie idee e per la pace e per tutto ciò in cui veramente si crede”.
Ciò diventa fondamentale nella società “moderna” quando “nulla è scontato. Neppure la pace” come affermato dal dott. Roque Pugliese delegato della sezione di Palmi per la Calabria della Comunità Ebraica di Napoli per questo “poiché non sempre è spontanea dobbiamo seminarla e costruirla ovunque e soprattutto dove c’è diversità. Questo valore spesso va cercato”.
Pace che va “cercata e seminata” come precisato dall’ Imam Hassàn Elmazial presidente del Centro Culturale Islamico di Reggio Calabria, “perché oggi va diffusa ovunque”.
Un valore che urge, serve a far vivere bene l’uomo. “Per costruirla dunque serve unità e ciò che unisce – ha affermato Carmen Manti, presidente dell’Associazione Dialogo Interreligioso God is one – è la fede in Dio perché credere significa servire, aiutare”. Ancora aprire le porte a tutti”, come precisato dal giovane Jashan Singh, componente della Comunità Sikh. “L’unità è possibile se si vive serenamente la diversità” ha ripreso Saeid Sardazadeth, componente della Comunità Baha’i.
Un abbraccio di vere emozioni ha trascinato i presenti la canzone “Il mondo che vorrei” eseguita dallo studente Giovanni Mesiano.
Ai ragazzi, vivo l’invito a essere sempre cittadini attivi, costruttori di pace e scintilla viva capace di illuminare il mondo.
Giorno 18 maggio, alle ore 9.00, presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è tenuto un convegno dal titolo “Cooperazione e sviluppo rurale: l’importanza della ricerca di filiera per la valorizzazione e difesa del territorio”.
Nell’incontro sono stati illustrati i risultati di due progetti finanziati dal PSR-Calabria misura 16.2: “BIOformulati a base di microbi BEnefici e loro sostAnze Naturali per la produzione e la valorizzazione di legumi – BIO-BEAN” e “Valorizzazione delle FILiere Olivicole Calabresi mediante nuove tecniche agronomiche e recupero degli scarti – FILO”. I due progetti riguardano la possibilità di creare valore aggiunto dalla filiera dell’olio di oliva e nuovi prodotti a base proteica da quella dei legumi tipici calabresi.
Dopo i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Agraria, del delegato dell’Assessorato Agricoltura della Regione Calabria e quelli del Rettore Giuseppe Zimbalatti che pur assente ha inviato un messaggio di saluto, si sono susseguiti come relatori alcuni ricercatori dell’Università di Reggio Calabria dell’Università Federico II di Napoli; della società consortile Linfa (di cui l’Università Mediterranea è socio), della società Laboratoria, nonché i capofila dei due progetti, la società Santa Rita srl di Vibo Marina per il progetto FILO e la azienda AGROGEST di Polia (VV) per BIO-BEAN.
I risultati delle attività progettuali potrebbero portare a un ampliamento delle possibilità di sfruttare le filiere, oggetto delle ricerche, in termini di nuovi prodotti e nuove utilizzazioni agroalimentari. Molteplici sono state le peculiarità illustrate a carico di fagioli tipici calabresi e di come da questi si possano sviluppare nuovi prodotti e nuove modalità di gestione della filiera. Analoghe considerazioni sono state portate alla attenzione dei presenti per quanto riguarda il recupero di scarti e reflui della filiera olivicola. In conclusione, si è sottolineato il ruolo di progetti come quelli delle Misure della Cooperazione del PSR che vede una stretta sinergia tra Enti e Società che sviluppano innovazione e Imprese che la potrebbero utilizzare.
Marco Poiana Docente di Tecnologie Alimentari del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea dichiara “Nel settore agroalimentare riveste un ruolo importante la collaborazione tra ricerca e imprese finalizzata a affrontare le sfide attuali e future connesse con lo sviluppo sostenibile di una attività. I due progetti, i cui risultati sono stati presentati quest’oggi, illustrano come in un’epoca come quella attuale, l’applicazione della economia circolare può e deve essere un aspetto centrale dello sviluppo di innovazione.
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 22 MAG – È terminata in una struttura ricettiva di Scilla, in provincia di Reggio Calabria, la latitanza di Levan Shengelia, cittadino georgiano di 45 anni, che deve scontare 6 anni di carcere disposti nell’agosto del 2022 dall’Autorità Giudiziaria di Ternivsky, distretto della città di Kryvyi Rih, in Ucraina, per furto in abitazione. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Villa San Giovanni e di Reggio Calabria in esecuzione a un mandato di arresto internazionale. Ricevuta la segnalazione dalla Direzione centrale della Polizia criminale di Roma, i militari, dopo opportuni accertamenti e verifiche, sono riusciti a individuare la stanza della struttura ricettiva dove Shengelia stava soggiornando nella Costa Viola. Una volta accertata la presenza del latitante, alle prime luci dell’alba, i carabinieri hanno fatto irruzione nella camera, bloccando Shengelia che è stato quindi dichiarato in stato di arresto e accompagnato al carcere di Arghillà, a disposizione della Corte d’Appello di Reggio Calabria, per la successiva estradizione in Ucraina dove sconterà la propria pena.
Frana su SP 85, Metrocity al lavoro
«Già nei primi giorni del mese di maggio – ha ricordato Lizzi – con lo stesso primo cittadino di Agnana e con il geometra Tito Misefari, su mandato del sindaco Versace, delegato alla viabilità, avevo svolto un sopralluogo nel tratto della Sp 85 interessato, in questi giorni, da un problema che sin da subito si era rivelato piuttosto serio. Nell’immediatezza abbiamo compreso che servisse un intervento massiccio e oneroso, tanto da spingerci a predisporre un piano di pronto intervento qualora la situazione fosse degenerata. Così, grazie alla tempestività del sindaco Lupis, dei vigili del fuoco e della ditta incaricata, siamo stati nelle condizioni di poter intervenire velocemente e mantenere l’apertura al traffico dell’importante arteria che congiunge Siderno e Canolo».
«Per ripristinare il manto stradale – ha concluso Lizzi – serviranno ingenti risorse che andranno programmate in un’apposita posta di bilancio. Per adesso, la circolazione è comunque garantita ed i disagi per gli automobilisti e le comunità saranno davvero minimi. Mi piace sottolineare, in questo contesto, la sinergia istituzionale che ha consentito all’Ente ed alle istituzioni locali di collaborare per risolvere una questione in tempi celeri e sicuri. Una costante, si potrebbe dire, per l’amministrazione metropolitana ed i sindaci dei 97 Comuni dell’area. Nel caso specifico, il mio ringraziamento va al sindaco di Agnana, Giuseppe Lupis, per l’impegno rivolto al territorio».
Continuano i servizi a largo raggio finalizzati alla prevenzione e al contrasto di attività illecite da parte dei Carabinieri dell’Arma reggina, la cui presenza sul territorio risulta capillare e costante, nell’ottica di infondere una sempre maggiore “sicurezza partecipata”.
È in tale quadro che, nei giorni scorsi, a Reggio Calabria – Catona, nell’area edilizia popolare di Arghillà, i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, hanno arrestato per furto di energia elettrica, occupazione abusiva e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 44enne reggino, già noto alle Forze dell’Ordine.
Nello specifico, con il supporto in fase operativa dei militari del 14° battaglione di Vibo Valentia, della C.I.O. “Calabria”, delle unità cinofile del Gruppo G.D.F. di Reggio Calabria e di personale Enel, è emerso che l’uomo avesse occupato abusivamente un appartamento, ove è stata accertata la presenza di un allaccio abusivo ottenuto mediante il danneggiamento dei sigilli della calotta dei contatori della corrente elettrica eludendone in tal modo totalmente la contabilizzazione. Il danno erariale riscontrato ammonta a circa 18 mila euro.
Dalla successiva perquisizione, all’interno dell’abitazione, inoltre, gli operanti hanno altresì rinvenuto, nascosti dietro un mobile, 30 grammi di marijuana.
Nel corso del medesimo contesto operativo, i militari dell’Arma, hanno denunciato un’altra donna, 26enne, reggina, sempre per furto di energia elettrica e rinvenuto nei pressi dello stesso quartiere reggino, una piantagione di cannabis.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.
Tre anni e sei mesi di carcere per bancarotta fraudolenta, con divieto di esercizio dell’attività d’impresa per tre anni e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque: questa la condanna inflitta dal Tribunale di Cosenza al senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, ex sindaco di Cosenza, accusato di aver prelevato dalla società “Ofin” – specializzata nella progettazione di edifici e di cui è stato amministratore fino al 2011- tre milioni e mezzo di euro, restituendone solo cinquecentomila. Il resto delle presunte distrazioni contempla quattro immobili, tra appartamenti e magazzini. La condanna arriva dopo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza risalenti al 2019, quando Occhiuto è stato ritenuto responsabile di aver svuotato il patrimonio della società per avvantaggiare l’aumento di capitale delle altre partecipate cui era a capo, esponendo l’Ofin a un irreversibile stato di insolvenza che l’ha condotta al fallimento nel 2014. La mancata restituzione dei finanziamenti e delle adeguate garanzie ha fatto sì che i debiti maturati nei confronti dell’Erario ammontassero a una cifra superiore a quella riportata nel bilancio. Per la stessa vicenda era stata condannata a un anno e quattro mesi di carcere la sorella del senatore, Annunziata Occhiuto, che aveva scelto di essere giudicata con rito abbreviato. Per la curatela fallimentare della Ofin, disposto dai giudici un risarcimento da quantificare in sede civile. Verdetto di primo grado che deve attendere la discussione in Appello.
Ancora arte e cultura nelle Sale di Palazzo Corrado Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria. È stata inaugurata nella Sala Boccioni la mostra “Espressioni Artistiche del Mondo Spagnolo” a cura di Giuseppe Iaria, inclusa nell’evento internazionale “El gran dìa de la amistad Reggio – España”.
L’iniziativa culturale, a carattere internazionale, per l’anno 2023 si è svolta in partenariato tra Associazione Calabria-Spagna, Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria, M. A. r. R. C., Conservatorio “F. Cilea” e Chiesa Evangelica Battista di Reggio Calabria.
All’inaugurazione del percorso espositivo ha preso parte il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace che, insieme all’Assessora alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò, ha ringraziato i promotori dell’iniziativa.
“Siamo onorati di poter ospitare qui a Palazzo Alvaro la mostra realizzata da artisti che hanno raccontato il rapporto stretto che esiste tra il nostro popolo e quello spagnolo. Due comunità, unite dal mar Mediterraneo e da tante tradizioni affini, che oggi si incontrano attraverso l’arte, riempiendo di colori e valorizzando una delle sale più belle del nostro Palazzo, ormai divenuto un centro d’eccellenza del mondo culturale cittadino“.
La mostra ospita gli artisti Lia Amore, Aldo Ape, Francesca Avenoso, Ilenia Barresi, Rossana Corsaro, Alberta Dito, Giuseppe Iaria ’63, Giuseppe Iaria ’81, Francesco Logoteta, Tiziana Marra, Silvana Marrapodi, Paola Morace, Alfonso Naimo, Stefano Nava, Tina Nicolò, Francesca Perina, Sebastiano Plutino, Gregorio Procopio, Vito Ruscio, Salvatore Russo, Simona Treccosti, Carmelo Viglianisi.
La mostra sarà fruibile giovedì e venerdì dalle 08:00 alle 19:00 e sabato dalle 08:00 alle 13:00. L’evento, organizzato dall’Associazione Calabria-Spagna, guidata dalla Presidente Rosa Fontana, continuerà fino a Sabato 20 Maggio 2023 con un ricco programma di eventi che coinvolge attivamente tutta la Città di Reggio Calabria e le personalità illustri calabresi e spagnole.
Scritto da Davide Primiceri -autore e produttore multiplatino- e rrodotto da Toda independent e Novalis Edizioni Musicali, il primo singolo di Ma.rione è disponibile sulle piattaforme streaming: non solo un solare tormentone, tradotto pure in spagnolo, ma anche un travolgente ballo di gruppo.
Portavoce e ballerino ufficiale della Fit Fit Dance, Mario Forlano, è un influencer salernitano seguito in rete da centinaia di migliaia di persone con lo pseudonimo di Ma.rione.
«Fit Fit Dance è un ballo che faccio con fierezza – spiega Ma.rione. “Questa canzone non è solo una hakuna matata ma una dimostrazione che tutti possono divertirsi come meglio credono, senza vergognarsi del proprio corpo. Per me Fit Fit Dance contiene infatti anche le tante lacrime che da più giovane io e la mia famiglia abbiamo dovuto sopportare. Col tempo ho però imparato che il mio peso fa parte di me, ho imparato a averne consapevolezza, a saperci scherzare e a trasformare tutto in energia positiva. Proprio sui social network ho imparato anche quanto le parole possano far male, io voglio invece incanalarle nella musica per regalare alle persone un po’ di leggerezza. Perché la felicità è un momento di pausa dalle angosce».
Classe 1992, Ma.rione è inserito fin da giovanissimo nel mondo del lavoro e dell’intrattenimento; la passione per la danza e la musica esiste fin dalla più tenera età, ben prima dell’esistenza dei social network, di Instagram e di Tik Tok, canali sui quali ha imparato a farsi apprezzare da oltre 250 mila follower, con tanto di condivisione da parte di Annalisa, grazie alla sua contagiosa verve.
«Cantare e ballare sono come azioni terapeutiche – spiega – Per questo motivo registrare Fit Fit Dance è stato come esaudire un sogno. In pochi giorni ho rivissuto i tanti momenti del passato in cui volevo a tutti i costi essere accettato per ciò che non ero. Davanti ai microfoni è come se fossi entrato nella stanza dello spirito del tempo di Dragon Ball e fossi uscito come un Super Sayan di terzo livello. Le emozioni di una vita si sono intrecciate per dare vita alla canzone».