redazione
Sarica: “Reggio laboratorio del cambiamento sanitario in Calabria”
“La sanità resta la nostra prima emergenza. Nonostante i progressi sul piano economico e le riforme avviate, oggi i calabresi continuano a vivere sulla propria pelle i limiti di un sistema che fatica a garantire cure efficaci e accessibili” – dichiara Francesco Sarica, candidato della Lega alle prossime elezioni regionali in Calabria del 5 e 6 ottobre.
“Restituire dignità al diritto alla cura significa costruire una strategia complessa e multifattoriale. Non basta edificare nuovi ospedali: serve rinnovare le infrastrutture, potenziare la digitalizzazione, migliorare l’efficienza gestionale e avvicinare la sanità ai cittadini, puntando su un modello più ambulatoriale e territoriale, adeguato ai bisogni demografici e clinici attuali.”
Per Sarica, il nodo centrale da affrontare è la migrazione sanitaria: “Non è accettabile che il 43% dei calabresi sia costretto a curarsi a centinaia di chilometri da casa per la carenza di strutture e di personale qualificato. È il vulnus che dobbiamo aggredire con azioni mirate, nel solco delle riforme già avviate dal presidente Occhiuto e in vista della rinegoziazione del Piano di Rientro, una volta usciti dal commissariamento.”
Il candidato della Lega indica tre direttrici principali:
Ospedali forti e specializzati: il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria come hub di eccellenza per i casi più complessi, affiancato dagli ospedali di Polistena, Locri e Melito, potenziati nei reparti chiave e integrati in rete.
Territorio organizzato: Case e Ospedali di Comunità realmente funzionanti, telemedicina, assistenza domiciliare integrata e pronto soccorso riservato alle sole urgenze.
Integrazione pubblico-privato: partenariati regolamentati e selettivi per garantire qualità dei servizi, favorendo collaborazioni con eccellenze nazionali e mettendo in rete quelle regionali.
“Accanto a queste azioni – sottolinea Sarica – servono interventi per abbattere le liste d’attesa, incentivi per motivare il personale sanitario e un deciso investimento nella sanità digitale. È così che i servizi diventeranno più accessibili, efficienti e personalizzati, con un miglioramento della continuità delle cure e dell’efficacia complessiva del sistema sanitario calabrese.”
L’obiettivo è chiaro: “Meno viaggi della speranza, più cure di qualità qui, nella nostra terra. Reggio Calabria e la sua area metropolitana devono diventare il laboratorio del cambiamento sanitario in Calabria.”
La Fiumara dell’Amendolea e Gallicianò nelle case di 1.941.000 italiani, per il 18,5 per cento di share. Quasi 2 milioni di spettatori hanno seguito Linea Verde Italia che, sabato 20 settembre, ha fatto tappa nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte e Geoparco Unesco, portando all’attenzione del grande pubblico la straordinarietà di luoghi magici, custodi di un patrimonio naturalistico e culturale unico, dove la forza della natura dialoga con la storia millenaria delle comunità.
Ciceroni di questo viaggio mozzafiato Sabrina Scalera, direttore f.f. del Parco, che ha illustrato la storia e le peculiarità di Gallicianò, e Luca Pelle, responsabile dei progetti biodiversità, che ha approfondito gli aspetti naturalistici e i programmi di protezione della flora e della fauna legati al territorio.
La puntata, condotta da Monica Caradonna, curata dall’autrice Valeria Marrano e diretta da Riccardo Broccoletti, ha guidato gli spettatori attraverso territori unici come Gallicianò e la fiumara dell’Amendolea, dominata dai resti del castello medievale, che si è mostrata in tutta la sua imponenza paesaggistica, rivelando un territorio capace di incantare con scorci mozzafiato e atmosfere sospese nel tempo.
Il rintocco di una campana che riecheggia nella vallata annuncia l’ingresso nella chiesa ortodossa della Madonna di Grecia, gioiello di ispirazione bizantina; il silenzio della piazza principale, vegliata dalla Chiesa di San Giovanni, che restituisce un profondo senso di pace; il mormorio dell’acqua della Fontana dell’Amore che accompagna i passi dei visitatori, custodendo leggende, usanze e sentimenti che si intrecciano con l’antica vita del borgo; il Museo Etnografico che racconta la quotidianità e le tradizioni di un mondo antico che continua a vivere nell’identità del borgo: è Gallicianò, che con queste straordinarie suggestioni entra nelle case di quasi 2 milioni di italiani. Considerata l’“Acropoli della Magna Grecia”, come si legge sul sito Calabria Straordinaria, ha rappresentato l’anima più autentica della cultura grecanica tra tradizioni, spiritualità e l’orgoglio di una comunità che mantiene vivo l’antico idioma, il greco di Calabria, trasmettendo al mondo un messaggio di identità e resilienza.
La puntata di Linea Verde ha così offerto non solo un racconto di suoni e immagini, ma anche di emozioni per un invito a riscoprire e a vivere questi luoghi. Un viaggio emozionale tra natura, radici e futuro, in un angolo di Calabria che rappresenta una delle più preziose testimonianze di una storia che affonda le sue radici nella cultura greca. Grande la soddisfazione del Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Renato Carullo, che ha sottolineato l’impegno con cui lo staff del Parco ha affiancato la produzione Rai: “Abbiamo lavorato affinché il racconto televisivo potesse restituire la straordinaria ricchezza di questo territorio: un autentico scrigno di biodiversità, cultura e identità, riconosciuto dal 2021 come Geoparco UNESCO. Proseguiamo, dunque, con impegno e determinazione nella nostra opera di tutela, promozione e valorizzazione di questo territorio, unico e straordinario”.
Regionali: Pazzano propone la costruzione di una “Calabria policentrica”
Pubblichiamo il comunicato stampa del Consigliere Comunale del Movimento Politico “La Strada”, Saverio Pazzano, nel quale propone la costruzione di una “Calabria policentrica”: “Dalla costa ai paesi interni: servono politiche che ricuciono, non che separano. Lo spopolamento è ovunque. Il nostro impegno è restituire futuro, ovunque.
Parlare di spopolamento in Calabria non significa parlare solo dei paesi interni. Oggi, anche le nostre città si svuotano: non di persone, ma di servizi, di diritti, di opportunità. Le periferie urbane vivono lo stesso destino di tanti borghi: abbandono, impoverimento, isolamento.
Il problema non è solo “chi resta” o “chi parte”, ma come si vive dove si resta. E la verità è che oggi, troppo spesso, si resta senza servizi, senza trasporti, senza sanità, senza scuola. E allora vivere diventa sopravvivere.
Come candidato al Consiglio Regionale con Pasquale Tridico, e prima ancora come consigliere comunale e attivista con La Strada, porto una proposta precisa: costruire una Calabria policentrica, connessa, giusta. Una Calabria che non ragioni più per compartimenti stagni — costa contro interno, città contro paesi — ma che riconosca la ricchezza delle sue differenze e le tenga insieme.
Il rapporto tra linea di costa e aree interne è fondamentale. Non possiamo più permetterci di trattarli come mondi separati. I paesi senza collegamenti con la costa muoiono, le città senza l’energia culturale, ambientale, umana delle aree interne si svuotano di senso. Serve una visione che li metta in relazione, non in competizione.
Le fiumare, ad esempio, possono diventare veri corridoi ecologici e culturali che legano le alture al mare, i villaggi alla città. Non semplici luoghi abbandonati, ma infrastrutture naturali e culturali da rigenerare.
Lo spopolamento non è solo demografico. È sociale, è politico. Quando chiudono un ospedale in Aspromonte o una scuola in periferia, è lo stesso gesto: si cancella la possibilità di vivere in modo dignitoso.
Quando i trasporti pubblici sono inesistenti o inefficienti, si isolano intere comunità, sia nei paesi che nei quartieri.
Quando si concentra tutto in pochi luoghi, e si lascia il resto a se stesso, si genera disuguaglianza. Questa è la desertificazione certificata dal Governo nazionale e applicata dalla Giunta Occhiuto. Questa è la condanna dell’autonomia differenziata che ci siamo impegnati e ci impegneremo a contrastare.
Abbiamo bisogno dell’opposto:
- Una regione policentrica, dove ogni comunità sia parte attiva e riceva servizi adeguati;
- Riapertura delle scuole chiuse con il dimensionamento
- Medicina territoriale
- Una rete di presidi culturali e civici distribuiti, come abbiamo iniziato a fare con l’idea degli Antiquaria diffusi;
- Una mobilità pubblica intelligente, che connetta mare e montagna, centro e periferia, paese e città;
- Una cura del paesaggio come bene comune, non come cornice estetica ma come spazio di diritti.
Tutto questo non nasce oggi, per la campagna elettorale. È un percorso che porto avanti da anni, nelle istituzioni e nei territori. Ed è con questa coerenza che oggi agisco per i territori, non con slogan.
Dove gli altri costruiscono periferie e margini, noi dobbiamo generare connessioni e legami.”, scrive Pazzano.
Saverio Pazzano
E’ stato presentato, nella nuova struttura E-Koru Village, “il Festival dell’Equità”, pensato e promosso dall’azienda E-Koru e dal suo amministratore Massimiliano Tramontana, il quale ha definito l’idea “un programma sportivo e sociale per animare un villaggio costruito tra persone, tra contaminazioni culturali e sostenibilità. Il tema dell’equità sarà la base per esaltare la valorizzazione dei rapporti umani”.
Si tratta di una programmazione, quella del Festival dell’Equità, che prenderà forma tra i due equinozi dell’anno 2026, precisamente dal 20 marzo al 23 settembre, attraverso oltre 60 eventi rivolti all’aggregazione sociale e sportiva, ma anche attraverso momenti culturali e di spettacolo.
Un progetto sul quale il Sindaco Falcomatà crede molto perché “l’ambizione di questo Festival offre la giusta dimensione della visione di sviluppo sulla quale in questi anni, questa amministrazione ha lavorato e dedicato attenzione”. Le idee dell’imprenditoria privata hanno bisogno di essere sostenute e valorizzate anche con l’aiuto di una programmazione istituzionale che metta assieme l’offerta culturale e sociale della città. Infatti, la stesura del Masterplan, con un approccio dal basso, e con un’azione condivisa con gli ordini professionali, i corpi intermedi e la società civile di Reggio, ha proiettato la nostra città nel futuro, con più consapevolezza, e con la certezza che le relazioni sane e virtuose tra pubblico e privato, possono generare attrattività e sviluppo per i nostri territori”.
Presente alla conferenza di presentazione anche il Consigliere delegato allo Sport Giovanni Latella: “In una struttura dal panorama mozzafiato, non può che nascere una grande kermesse, in grado di animare e valorizzare l’intera periferia nord della città. Si deve dire grazie a quegli imprenditori che decidono di investire in città generando non solo indotto e attività commerciale, ma anche, proponendo una programmazione attenta ai grandi valori sociali, sportivi e culturali ai quali si ispira questa amministrazione”.
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: a Reggio l’evento “Lavoro: un gioco di ruoli invertiti”
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di Reggio Calabria ETS APS, da sempre impegnata nella tutela dei diritti e nella promozione dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità visiva, organizza un’intera giornata volta a sensibilizzare su quelli che sono i temi del lavoro, della prevenzione e delle tecnologie assistive per le persone con disabilità visiva.
L’evento, intitolato “Lavoro: un gioco di ruoli invertiti”, si terrà giovedì 25 settembre 2025, dalle ore 9:30 alle ore 19:30, presso il Palazzo Bibbi, Via San Francesco da Paola 63 – Reggio Calabria.
La mattinata (ore 9:30 – 13:00) sarà dedicata alla prevenzione e all’ esposizione di ausili informatici e tecnologici:
- Presso la sala del Palazzo Bibbi verranno effettuate visite oculistiche gratuite a cura di medici specialisti e personale qualificato, aperte a tutti i cittadini, senza alcuna prenotazione..
- Contestualmente, sarà allestita un’esposizione di ausili informatici e tecnologici utilizzati dalle persone con disabilità visiva. Una professionista del Centro di Consulenza Tiflodidattico di Reggio Calabria fornirà informazioni e spiegazioni sulle modalità di utilizzo e possibilità di impiego.
Nel pomeriggio (ore 15:30 – 19:30) si svolgerà il convegno “Lavoro: un gioco di ruoli invertiti”, moderato dall’Avv. Annunziato Antonino Denisi, Consulente Giuridico Regionale UICI Calabria. Dopo i saluti istituzionali, interverranno numerosi relatori – professionisti ed esperti in ambito giuridico, formativo e associativo – che affronteranno temi centrali quali:
- mercato del lavoro e ricerca di risorse umane;
- la salute dell’occhio;
- valorizzazione delle potenzialità individuali;
- diritti e doveri nel rapporto di lavoro;
- nuove figure professionali e flessibilità;
- tecnologie a supporto della disabilità;
- la sfida e il coraggio di affrontare il cambiamento.
Il convegno è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, per l’ottenimento di crediti formativi.
Nel ricordo di Kim Hughes la Redel Viola Reggio Calabria si aggiudica il 49^ Trofeo Sant’Ambrogio e lo fa al termine di un derby da “montagne russe” contro la Basket Academy Catanzaro. Primo tempo praticamente perfetto, secondo di sofferenza per merito dei giallorossi, ma alla fine a spuntarla sono i neroarancio; tutti a referto, con Laquintana (21) e Maresca (17) sugli scudi.
Viola che spinge subito a tutto gas con le bombe di Maresca e Zampa, poi scappa via con Laquintana che ne mette nove di fila, per lo strappo neroarancio fino al +11. Punti che arrivano anche dalla panchina, con Fiusco ed Agbortabi. La tripla di Canestrari riavvicina Catanzaro, ma Fernandez chiude il quarto con una bella entrata (27-17). Grandi meriti anche alla fase difensiva, con una intensità che vale tre palloni recuperati.
L’attacco della Redel continua tambureggiante anche nel secondo periodo. Apre Paulinus dalla lunga, prosegue Maresca, on-fire, con tre triple di fila. In mezzo c’è la schiacciata di Ani per il +14 che costringe i catanzaresi al time-out. Tyrtyshnyk e Canestrari non fanno scappare i neroarancio e il primo tempo si chiude con la parabola sulla sirena di Laquintana per il 57-45 che segnala l’intervallo.
Nel terzo periodo Catanzaro serra le maglie in difesa, concedendo solo sei marcature ai padroni di casa. Gaye, in contropiede, ne fa quattro e un assist e sull’appoggio di Tyrtyshnyk coach Cadeo chiama “minuto” sul +6 dei suoi, gravati anche dai quattro falli di Marini. Serve il break di Fernandez: rubata e no look per Laquintana, ma Bartolozzi, da tre, riporta gli ospiti a un possesso di distanza a 4’ dalla fine del tempo e sorpasso che arriva sulla bomba di Tyrtyshnyk (61-62). Contro sorpasso reggino con i liberi di Agbortabi per il 63-62 che lascia tutto aperto in ottica quarto e ultimo periodo.
E gli ultimi 10’ sono davvero palpitanti, ma mettono in mostra una Viola con mentalità e pazienza. Marini risponde a Dozic, Laquintana suona la carica, Tyrtyshnyk bombarda e Bartolozzi fa “and one” per il +3 dei suoi. Ci pensa allora Maresca con la sua tripla a riportare in vantaggio i suoi (74-72) a 4’ dalla sirena, con Cadeo che sceglie tre “piccoli” (Laquintana, Clark e Fernandez tutti sul parquet con Marini e Maresca) per alzare il ritmo del giro palla. Antisportivo a Fernandez a 2:18, ma Tyrtyshnyk fa 1/2 e poi il fallo in attacco di Okiljevic lascia la Viola avanti 74-73. La chiudono i liberi di Fernandez e dell’MVP del torneo, Vanni Laquintana, per il 78-75 finale.
IL TABELLINO
REDEL VIOLA REGGIO CALABRIA-BASKET ACADEMY CATANZARO 78-75
(27-17/ 57-45/63-62)
REDEL VIOLA RC: Agbortabi 4, Fiusco 6, Ani 4, Paulinus 4, Fernandez 9, Zampa 5, Marini 6, Maresca 17, Clark 2, Laquintana 21, Mazza, Pes. All. Cadeo.
BASKET ACADEMY CZ: Greco, Bartolozzi 21, Battaglia 9, Procopio, Canestrari 6, Gaye 9, Okiljevic 3, Tyrtyshnyk 21, Basile, Giglio, Dozic 6. All. Sant’Ambrogio.
Il Lungomare di Catona si trasformerà, per una giornata speciale, in un grande palcoscenico a cielo aperto grazie a “Catona, Lungomare in Festa”: un evento ricco di spettacoli, musica e suggestioni visive.
L’evento, organizzato dal Centro Teatrale Meridionale, per la Direzione artistica di Domenico Pantano, si terrà sabato 20 settembre a partire dalle ore 17:30, con il seguente programma:
Ore 17:30 – Transbalcanica
Ad aprire la rassegna sarà “Transbalcanica”, una travolgente performance di teatro di strada che condurrà il pubblico in un viaggio sonoro tra i ritmi e le atmosfere del sud-est Europa.
Lo spettacolo è firmato dalla Compagnia Pachamama, realtà attiva nel teatro urbano e di strada, conosciuta per le sue performance coinvolgenti che mescolano musica, movimento ed energia visiva.
Ore 19:30 – I Suoni del Mare
A seguire “I Suoni del Mare”, spettacolo di danza aerea della compagnia ResExtensa, con la direzione artistica di Elisa Barucchieri. Una performance suggestiva che fonde movimento sospeso nell’aria e musica, evocando la forza e la poesia del mare. ResExtensa è una delle realtà più apprezzate della scena nazionale e internazionale nel campo della danza contemporanea, con produzioni che hanno calcato palcoscenici prestigiosi e luoghi di grande fascino.
Ore 20:00 – Kalavrìa
Il programma prosegue con la proiezione del docufilm “Kalavrìa”, diretto da Cristina Mantis e prodotto da Ganesh Produzione, Centro Teatrale Meridionale e Movimento Film.
Un’opera che racconta la Calabria attraverso la rielaborazione del mito di Ulisse restituendole un ritratto intenso della sua identità e delle sue radici. Cristina Mantis, regista e documentarista, è nota per il suo sguardo attento alle dinamiche sociali e culturali, con opere che hanno ottenuto riconoscimenti in Italia e all’estero.
Ore 21:30 – Scenografie d’Acqua
La chiusura sarà affidata a “Scenografie d’Acqua” con le fontane danzanti Princess della Compagnia Viorica. Un gioco di acqua, luci e coreografie che trasformerà il lungomare in un palcoscenico magico, arricchito dall’intervento finale di ResExtensa. La Compagnia Viorika è specializzata in spettacoli acquatici e scenografici, capaci di unire tecnologia, coreografia ed effetti visivi sorprendenti, regalando esperienze immersive al pubblico.
L’iniziativa, a ingresso gratuito, è promossa dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2025: Cultura Diffusa” e finanziata a valere sul Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo della Direzione Spettacolo del Ministero della Cultura.
“Catona, Lungomare in Festa” si presenta come un appuntamento capace di unire spettacolo, bellezza e partecipazione collettiva, offrendo al pubblico un’esperienza unica nel segno della cultura e della valorizzazione del territorio.
Reggio: presentata al Museo la mostra fotografica “Calabria con i miei occhi. Spiritualità e cultura”
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e l’Associazione Jole Santelli presentano la mostra fotografica Calabria con i miei occhi. Spiritualità e cultura, in programma dal 16 al 28 settembre 2025 presso la Piazza Paolo Orsi – sita all’interno del Museo -. L’esposizione, ispirata all’omonimo volume promosso dall’Associazione in collaborazione con Rubbettino Editore, raccoglie 22 opere che restituiscono un racconto intenso e suggestivo della Calabria, intrecciando arte e spiritualità.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto tra il Museo e l’Associazione che prevede la possibilità di realizzare congiuntamente attività di carattere artistico e culturale. La collaborazione, in questa occasione, ha riguardato in particolare la presentazione del volume e il vernissage della mostra, allestita negli spazi del Museo.
Il progetto racconta la Calabria attraverso un linguaggio visivo capace di coniugare spiritualità, cultura e identità. Si tratta di un percorso che accompagna il lettore, e ora il visitatore, in un viaggio tra i luoghi simbolo del territorio, tra santuari, eremi e cappelle rupestri, narrati in una dimensione sospesa tra tradizione e modernità. Il racconto fotografico restituisce le atmosfere magiche e poetiche di una terra che intreccia fede, storia e spiritualità, dando vita a un mosaico di immagini evocative che parlano al cuore e alla mente.
Elemento distintivo del progetto è il coinvolgimento di giovani modelli autistici, che hanno prestato il proprio volto e la propria presenza per interpretare, in chiave contemporanea, le suggestioni dei luoghi sacri e dei paesaggi calabresi. La loro partecipazione conferisce all’iniziativa un forte valore sociale, sottolineando la capacità dell’arte di abbattere barriere e pregiudizi, trasformandosi in strumento di consapevolezza e testimonianza. In questo modo la mostra si propone non solo come esperienza estetica, ma come messaggio di apertura e sensibilizzazione, capace di restituire centralità a chi spesso resta ai margini.
Il volume e la mostra – curata da Liria Ingallina – portano la firma di due protagonisti di rilievo del panorama creativo contemporaneo: Giuseppe Fata, maestro dell’alta moda italiana, che ha realizzato straordinarie teste sculture ispirate all’arte e al fascino della Magna Grecia, e il fotografo di moda romano Emanuele Tetto, dotato di grande sensibilità artistica e capace di cogliere l’essenza di luoghi e persone, trasformando la fotografia in un linguaggio espressivo che trascende il tempo.
La presentazione del progetto ha rappresentato un momento di significativa condivisione tra istituzioni e territorio.
“E’ per me un onore partecipare a questa splendida iniziativa che coniuga cultura, sociale e promozione del territorio”. Ha dichiarato Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento. “Il book fotografico “Calabria con i miei occhi” racconta la Calabria attraverso lo sguardo autentico di meravigliosi ragazzi autistici, protagonisti anche della mostra allestita presso il Museo di Reggio Calabria. Le loro fotografie mettono in risalto le bellezze naturali, artistiche e paesaggistiche della Regione. Ancora più significativo il fatto che i ragazzi siano stati retribuiti come modelli professionisti: un gesto concreto che riconosce il loro talento e restituisce valore al loro impegno. Il cuore di questa iniziativa – nata grazie allo straordinario impegno di Paola e Roberta Santelli, che ringrazio di cuore – è semplice ma profondo: vivere la diversita’ non come limite, ma come opportunità di crescita e di espressione, offrendo a questi giovani una prospettiva reale e positiva. Un esempio straordinario di come il sociale possa incontrare la cultura e la bellezza, rendendo protagonisti ragazzi che meritano di essere valorizzati”.
Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ha dichiarato: «Siamo lieti di ospitare al Museo un progetto che unisce ricerca artistica, sensibilità sociale e valorizzazione del territorio. La collaborazione con l’Associazione Jole Santelli, nel solco del protocollo d’intesa che ci lega, rappresenta un esempio virtuoso di come il Museo possa farsi promotore di esperienze che superano il perimetro dell’archeologia per aprirsi al dialogo con la comunità, con il contemporaneo e con le nuove forme di espressione culturale. Crediamo che la cultura sia, prima di tutto, uno strumento di inclusione e di crescita collettiva, e questa iniziativa ne è una dimostrazione concreta.»
“La nostra parola d’ordine è positività: tutte le iniziative che promuoviamo sono orientate a generare azioni concrete sul territorio e per il territorio. La mostra rappresenta un modo innovativo, creativo e artistico di far conoscere le meraviglie della nostra regione e la cultura calabrese. Attraverso questo progetto, desideriamo mettere in luce le bellezze paesaggistiche, culturali e umane della Calabria, valorizzate da modelli di eccellenza, professionisti autistici che, con il loro talento e la loro capacità, contribuiscono a arricchire l’immagine positiva della nostra terra. Con questa iniziativa, vogliamo raccontare la Calabria come una terra di resilienza, di bellezza e di speranza, invitando tutti a scoprirne e a riscoprirne il grande potenziale”, ha dichiarato Paola Santelli, Presidente dell’Associazione Jole Santelli.
L’evento ha così offerto l’opportunità di rafforzare la collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e l’Associazione Jole Santelli, riaffermando la volontà comune di operare insieme per la promozione di progetti che, partendo dalla valorizzazione del patrimonio culturale e identitario della Calabria, sappiano al tempo stesso farsi portatori di messaggi di impegno civile, di sensibilità sociale e di apertura al contemporaneo.
La Polizia di Stato ha arrestato un 54enne di Rosarno, ritenuto responsabile di omicidio stradale aggravato.
La tragedia si è consumata nella serata di sabato 2 agosto lungo la Strada Provinciale che collega Rosarno a San Ferdinando, quando, intorno alle ore 21:00, diversi automobilisti hanno segnalato al Numero Unico di Emergenza un grave incidente stradale.
Sul posto è intervenuta prontamente una pattuglia della Polizia di Stato che ha constatato uno scontro frontale tra due autovetture.
Nonostante i tentativi immediati di soccorso da parte dei poliziotti, per i due occupanti dell’auto proveniente da Rosarno, una coppia di coniugi, non c’è stato nulla da fare.
Il terzo coinvolto, invece, ha riportato traumi non gravi ed è risultato fuori pericolo di vita.
Grazie ai rilievi effettuati dagli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro ed alle successive indagini coordinate dall’Autorità Giudiziaria, è stato possibile ricostruire la dinamica del drammatico incidente: è emerso, infatti, che il conducente dell’altro veicolo, responsabile dello schianto, fosse positivo all’alcol test e all’uso di sostanze stupefacenti, in particolare benzodiazepine.
Alla luce della ricostruzione dei fatti e degli accertamenti esperiti dai poliziotti, lo scorso 12 settembre l’uomo è stato raggiunto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari richiesta dal Pubblico Ministero ed emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palmi.