«Nessuna demonizzazione del quartiere, ma solo un invito alla collaborazione per il bene dell’intera comunità». Con queste parole, il Consigliere comunale delegato al Decoro Urbano, Parchi e Giardini, Massimiliano Merenda, interviene nuovamente sull’episodio vandalico che ha visto il danneggiamento di un albero recentemente piantumato in via Enotria.
Sebastiano Plutino
Una serata di teatro, impegno civile e solidarietà: è questo il cuore dell’iniziativa promossa dalla Camera Penale di Catanzaro e dall’associazione A.C.S.A.&STE Ets, in collaborazione con l’Istituto Penitenziario Minorile di Catanzaro.
Il prossimo 7 giugno, al Teatro Comunale di Catanzaro, andrà in scena la commedia di Eduardo De Filippo “Uomo e galantuomo”, interpretata dai giovani detenuti dell’IPM.
L’evento nasce da una proposta spontanea degli stessi ragazzi, desiderosi di contribuire concretamente a una causa importante: sostenere il progetto “We Will Make Your Dream Come True” che da anni permette di realizzare i sogni di tanti piccoli pazienti dei reparti pediatrici dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”
Un progetto che trova sempre il sostegno del commissario straordinario dell’AOU, la dottoressa Simona Carbone.
Un gesto carico di significato che testimonia la forza dei percorsi di rieducazione attraverso la cultura e il valore della responsabilità sociale anche in contesti difficili. Il progetto rappresenta infatti un’opportunità concreta per abbattere stereotipi e distanze, mostrando come l’impegno, la creatività e la volontà di riscatto possano generare bellezza e utilità.
È il segno di un cammino possibile: quello della rieducazione attraverso l’arte, dove le parole, i gesti e il lavoro collettivo diventano strumenti di crescita e responsabilità. È anche un modo per sfidare i pregiudizi, per mostrare che anche nei contesti più difficili possono germogliare umanità, consapevolezza e generosità.
Per rendere possibile tutto questo, c’è bisogno del sostegno di tutti.
Gli organizzatori lanciano un appello a istituzioni, associazioni, cittadini: aiutare a coprire le spese vive dell’evento per fare in modo che ogni singolo euro del biglietto vada a chi ne ha davvero bisogno.
È molto più di uno spettacolo: è una chiamata alla solidarietà, un invito a credere che la giustizia possa essere anche riparativa, umana, condivisa.
I particolari dell’evento, il contributo delle associazioni protagoniste di questo momento corale di solidarietà, verranno resi noti nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa.
Ecco il piano straordinario di Anas sulla viabilità per i funerali di Papa Francesco
In occasione dei funerali di Papa Francesco previsti per sabato 26 aprile 2025 Anas, società del Gruppo Fs Italiane, ha predisposto un piano straordinario di viabilità nazionale in previsione dell’arrivo di Capi di Stato e di Governo e delle Istituzioni internazionali agli aeroporti di Roma e per l’afflusso dei fedeli nella Capitale provenienti da tutte le regioni italiane.
Potenziato, in particolare, il presidio del personale Anas sulle principali strade di collegamento con Roma dove si prevede traffico ad alta intensità: l’Autostrada A90 “Grande Raccordo Anulare”, l’Autostrada A91 “Roma-Fiumicino” e la SS7 “Appia”. Il monitoraggio Anas è stato rafforzato anche sulle strade consolari, tra le altre le SS1 “Aurelia”, SS2 “Cassia”, SS3 “Flaminia” e SS4 “Salaria”.
Il piano di viabilità prevede un’azione mirata di prevenzione e controllo dei flussi di veicoli provenienti da tutte le regioni italiane: in campo 2.300 risorse Anas, su strada e nelle sale operative, già previsti per l’esodo di Pasqua e dei ponti di primavera – con la rimozione temporanea di circa l’80% dei cantieri sulla rete nazionale – con presenze e turni ora rinforzati.
L’impegno di Anas è dispiegato in collaborazione con la Protezione Civile Nazionale che coordina tutte le attività e con Viabilità Italia. Nelle ultime ore si sono tenute numerose riunioni operative per affrontare i temi più urgenti legati alla viabilità. Tra questi, l’aumento del traffico veicolare verso Roma, la gestione dei parcheggi per gli autobus turistici e la pianificazione delle attività in occasione dell’arrivo di autorità straniere presso gli aeroporti di Roma con i relativi trasferimenti verso il centro della città.
Anas, inoltre, ha incrementato i servizi di informazione in tempo reale per chi viaggia. Per gli aggiornamenti sul traffico da e verso Roma gli utenti possono chiamare il Numero Verde Anas 800.841.148 e selezionare l’opzione dedicata. Le richieste di informazioni sono aumentate del 36% nelle ultime ore. Sono disponibili ulteriori canali di aggiornamento, come il notiziario trasmesso sulle radio romane e le news pubblicate sul sito web e sui profili social di Anas.
Festa della Liberazione, questo è il 25 aprile.
Giorno in cui nel 1945 ci fu la Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo, a coronamento della resistenza italiana al nazifascismo.
Quest’anno la celebreremo con un filo di tristezza per la scomparsa di Papa Francesco che ha incarnato nel suo pontificato la difesa dei più deboli ed il richiamo costante alla pace.
Liberazione da ogni dittatura e ripudio da ogni guerra, questo dev’essere il monito e il messaggio che dovrà giungere dalle piazze italiane.
Le guerre, che stanno dilaniando vite umane innocenti, confermano ancora una volta che non bisogna abbassare la guardia, che le forme di fascismo in Europa e nel mondo sono ancora forti e presenti e minano la democrazia e la libera espressione delle idee e dei valori.
Saremo in piazza perché non sia vano il sangue versato dagli italiani per la difesa della libertà e della democrazia, per riaffermare che quel passato non tornerà!
Spezzano Albanese (CS): il Movimento UDA denuncia la pericolosità del muro cadente del Santuario
E’ terminata la festa patronale della Madonna delle Grazie che coincide con le festività pasquali il martedì dopo pasqua. Quest’anno è stata davvero una bella esperienza, con il comitato che cresce sempre più, con il sacerdote che tanto ha fatto per rendere bello il Santuario e con una presenza sempre crescente di pellegrini e cittadini venuti da tutta Italia. Ciò che dispiace però è il solito e benedetto muro pericolante che da oltre 10 anni caratterizza quel pezzo di santuario, limitandone anche lo spazio antistante la casa del pellegrino.
Ci corre l’obbligo mettere in evidenza questa opera incompiuta per una maggiore sicurezza dei cittadini e di tutti quei pellegrini che fanno visita al nostro tanto amato Santuario. La nostra non è una critica nei confronti della diocesi di Rossano e neanche nei confronti del sindaco, ma vuole essere un invito ad una sana riflessione e consapevolezza. Sono oltre dieci anni che l’area in oggetto è transennata perché pericolante, e siamo certi che non è volontà dell’amministrazione comunale e neanche della diocesi a lasciare in pericolo quell’area . E’ certo però che i cittadini tutti, non meritano tutto ciò, la sicurezza e la bellezza rappresentano un valore essenziale per un luogo sacro ed importante come quello appunto del Santuario della Madonna delle Grazie di Spezzano Albanese. Ci chiediamo se è possibile che con tutti questi finanziamenti del PNRR oltre a quelli dell’8xmille non si trovi una mangiata di qualche decina di migliaia di euro per il ripristino e la messa in sicurezza di questo luogo.
Concludiamo nel dire che sarebbe ora di una maggiore responsabilità da dedicare all’opera e ci auguriamo che il prossimo anno i pellegrini e i visitatori non debbano assistere a questo vergognoso colpo d’occhio, perché se così fosse, lo dicessero . Siamo convinti che lanciando una raccolta fondi pubblica, tutte le famiglie spezzanesi e del comprensorio, con responsabilità e senso civico, si adopererebbero con il loro contributo economico per far fronte ai lavori da svolgere e porre fine a questo teatrino fin troppo vecchio. Anche se ciò rappresenterebbe ancora una volta la cattiva gestione dei finanziamenti del PNRR e dei fondi pubblici, noi siamo pronti a far fronte ad eventuale iniziativa per porre fine al muro cadente per la bellezza del Santuario, perché la Madonna delle Grazie merita di più, ma molto di più.
Domotek Volley, il Ds Pellegrino riceve il “San Giorgio d’Oro 2025 Anassilaos”
Un prestigioso riconoscimento corona la carriera di una figura che ha segnato la storia della pallavolo reggina, calabrese e nazionale: Cesare Pellegrino, attuale direttore sportivo della Domotek Volley Reggio Calabria, sarà insignito del San Giorgio d’Oro 2025.
L’Associazione Culturale Anassilaos, presieduta da Stefano Iorfida, conferirà il premio giovedì 24 aprile alle 17.30, presso la Sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale della Calabria, a Reggio Calabria.
«È un grandissimo onore ricevere questo riconoscimento – ha dichiarato Pellegrino con emozione – Ringrazio l’Associazione Anassilaos e il presidente Iorfida per questo attestato di stima e affetto.».
L’onorificenza arriva a suggellare una carriera brillante, fatta di impegno, passione e risultati che hanno lasciato un’impronta nel panorama sportivo. Pellegrino ha ripercorso i suoi inizi da giovanissimo a Reggio Calabria, per poi trasferirsi a Loreto, nelle Marche, a fine anni ’70. «Ringrazio i miei genitori, che hanno avuto il coraggio di mandarmi così lontano da casa», ha detto con riconoscenza.
Da atleta, ha collezionato successi come la finale di Coppa CEV e le convocazioni in nazionale giovanile, Juniores, Under 23 e infine nella nazionale A, portando alto il nome dell’Italia e della sua città. «Sono tanti i ricordi bellissimi di quel periodo, che considero tra i più belli della mia vita. Sono stato fiero di aver rappresentato la nazione, partendo da Reggio Calabria, la mia città», ha confessato.
Dopo il ritiro dalla pallavolo giocata, Pellegrino è passato in panchina, guidando sia squadre maschili che femminili. «Ho avuto tantissime soddisfazioni, confrontandomi con realtà diverse, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale», ha spiegato.
L’ulteriore svolta è arrivata con il ruolo dirigenziale alla Domotek Volley, società di cui oggi è orgoglioso. «E’ un onore per me fare parte del team amaranto. È una grande organizzazione: quest’anno, partiti per la salvezza, abbiamo chiuso il girone di ritorno al secondo posto e disputato i play-off per volare in A2».
Un traguardo importante, seppur segnato da qualche rammarico: «Purtroppo gli infortuni ci hanno penalizzato, ma è stata comunque una stagione di grande soddisfazione e non posso fare altro che ringraziare la società, il Mister Polimeni e tutta l’organizzazione che è riuscita a riportare il grande pubblico, per il volley al Palacalafiore».
Pellegrino ha dedicato un pensiero alla sua famiglia, pilastro della sua vita. «Il mio riferimento è sempre stato la mia famiglia e mia moglie Dina.(la compianta Dina Yasakova, stella del Volley Internazionale, con un passato blasonato a Reggio Calabria ndr) che ho sempre seguito con amore e passione.
Ho avuto la fortuna di avere una moglie che facesse il mio stesso lavoro, era un confronto continuo e bellissimo.
A casa nostra si è sempre masticato pane e pallavolo. Orgoglioso di loro, vedere mio figlio Vlady(anche lui sportivo di grande valore) che oggi vive e lavora all’estero, sugli spalti nella sfida contro Acqui Terme, mi ha emozionato e non poco.».
Ora, il nuovo obiettivo è portare la Domotek il più in alto possibile «Questo riconoscimento arriva in un momento di riflessione. Per me è un punto di partenza dirigenziale, come lo sono stati la nazionale o la carriera da allenatore. La pallavolo è stata una scuola di vita, e spero continui a esserlo. Il sogno è poter arrivare in Superlega con la Domotek: è il mio obiettivo».
L’evento del San Giorgio d’Oro si inserisce nelle celebrazioni per il patrono di Reggio Calabria ed è una delle massime onorificenze civiche per chi si distingue in cultura, sport, solidarietà e imprenditoria. Una cerimonia che celebra non solo un campione, ma un uomo che ha fatto dello sport un veicolo di crescita per l’intero territorio.
A Bisignano l’Associazione Flautisti Calabresi presenta il concorso internazionale flautistico “Franz Doppler” 2025
L’Associazione Flautisti Calabresi, presieduta dal maestro Francesco Guido, in collaborazione con il Comune di Bisignano, si prepara ad ospitare la seconda edizione del concorso internazionale flautistico “Franz Doppler”, un evento di rilevanza internazionale che dal 25 al 27 aprile 2025 trasformerà il Santuario di Sant’Umile di Bisignano in un palcoscenico musicale di straordinaria importanza. Un evento che, in soli due anni, si è già affermato come uno dei concorsi di riferimento per il flauto a livello mondiale, attirando talenti da ogni angolo del globo. L’iniziativa, che vede una forte partecipazione di musicisti provenienti da Islanda, Francia, Venezuela, Svizzera, Turchia e molti altri Paesi, si propone non solo di celebrare il flauto come strumento di grande tradizione e modernità, ma anche di offrire ai giovani flautisti un’opportunità di crescita, confronto e visibilità.
La giuria sarà composta da prestigiosi nomi del panorama musicale internazionale, tra cui alcuni dei più eminenti flautisti a livello mondiale: Raquele Magalhães, Lello Narcisi, Claudio Montafia, Nicola Campitelli e Marco Crisafulli.
Raquele Magalhães è una flautista di fama internazionale, apprezzata per la sua carriera solistica che l’ha vista esibirsi con orchestre di prestigio come la Shanghai Philharmonic Orchestra, l’Orchestre national de Lyon e la Brazilian Symphony Orchestra. Vincitrice di numerosi concorsi, tra cui il Maria Canals di Barcellona e il Jeunesses Musicales di Bucarest, ha conquistato anche cinque primi premi in competizioni nazionali in Brasile. Oltre alla sua carriera da solista, Magalhães è una rinomata insegnante. La sua passione per la musica si riflette anche nelle sue registrazioni, come l’album Patchwork (2016) con la pianista Sanja Bizjak, che ha ricevuto recensioni entusiastiche in Francia e Germania, e Brumes d’Enfances (2013), un lavoro con il coro Accentus che ha ottenuto il massimo dei riconoscimenti da Diapason e Télérama.
Claudio Montafia è un flautista di rinomata fama internazionale, vincitore di numerosi concorsi, tra cui Manta, Stresa e la Rassegna Giovani Interpreti di RAI 1. Ha collaborato con le orchestre sinfoniche RAI di Torino e l’Angelicum di Milano, e la sua discografia vanta incisioni per etichette prestigiose come Fonit-Cetra, Tactus, Denon e Rugginenti. Montafia è stato protagonista anche in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, sia nazionali che internazionali. Ha suonato come solista e in formazioni cameristiche per prestigiosi festival e società musicali internazionali, tra cui Evian, Montreux, Settembre Musica e il Galway Flute Festival. Inoltre, è un apprezzato docente, tenendo masterclass e corsi annuali, ed è stato coach per la AYO Asian Youth Orchestra a Hong Kong. Montafia ha anche ricoperto ruoli di giurato in concorsi di flauto e collaborato con riviste specializzate.
Lello Narcisi è un flautista di fama internazionale, che ha collaborato con alcune delle orchestre e dei gruppi da camera più prestigiosi al mondo, tra cui la Berliner Philharmoniker, La Scala, Santa Cecilia, il Royal Concertgebouw e Il Giardino Armonico. Nel 2011 ha vinto il concorso per il ruolo di docente di flauto al Pre-College del Conservatorio della Svizzera italiana, e dal 2015 ricopre il ruolo di docente assistente del Maestro Andrea Oliva nei corsi di Bachelor e Master. Narcisi è anche un membro attivo del Colibrì Ensemble, dove suona regolarmente come primo flauto, e ha co-fondato, insieme al Maestro Fausto Corbo, la International Chamber Philharmonic Orchestra, consolidando così il suo impegno per la musica da camera e l’educazione musicale a livello internazionale.
Nicola Campitelli, flautista di spicco, si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara all’età di diciotto anni, perfezionandosi successivamente con grandi maestri come Giampaolo Pretto, M. Marasco, C. Bruneel e A. Persichilli. La sua carriera ha preso una svolta decisiva con la collaborazione con Giampaolo Pretto, con cui ha co-esteso il metodo “Dentro il suono” (DILS) e lavorato come assistente nei Corsi di Perfezionamento a Portogruaro. Vincitore di prestigiosi concorsi, tra cui il Primo Premio Assoluto al Concorso “G. Rospigliosi” e “Città di Grosseto”, Campitelli ha ricoperto il ruolo di primo flauto con l’Orchestra Giovanile Italiana e ha suonato con orchestre di primo piano come l’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, il Colibrì Ensemble e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Ha collaborato anche con I Solisti di Pavia, l’Orchestra Sinfonica “A. Toscanini” di Parma e la Young Janacek Philharmonic Orchestra.
Marco Crisafulli, flautista di talento e consolidata esperienza, Vincitore di numerosi premi in concorsi musicali nazionali e internazionali, Crisafulli ha arricchito la sua carriera con importanti collaborazioni orchestrali. Dal 2016 al 2018 ha suonato come flauto solista con l’Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la direzione di Maestri di grande rilievo come Aldo Ceccato, Carlo Donadio e Roberto De Maio. Nel 2019, è stato idoneo alle audizioni per la “Roma Tre Orchestra”, l’orchestra dell’Università degli Studi di Roma Tre.Dal 2017 al 2019, Crisafulli è stato allievo effettivo della classe del M° Andrea Oliva nei corsi di Alto Perfezionamento “I Fiati” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, perfezionando ulteriormente la sua tecnica e consolidando il suo profilo artistico.
Questi cinque eminenti musicisti rappresentano non solo l’eccellenza del flauto, ma anche la dedizione e l’impegno a trasmettere la bellezza della musica alle future generazioni, facendo del Concorso “Franz Doppler” un’occasione unica di incontro tra arte e formazione.
L’evento non si limita a un semplice concorso, ma si distingue per il suo impegno nei confronti dei giovani. Grazie al supporto della BCC – Banca di Credito Cooperativo di Bisignano, della Farmacia Cotroneo, PG Costruzioni e di altre realtà locali, il concorso prevede l’assegnazione di borse di studio e premi speciali per le migliori esecuzioni in diversi repertori. Durante le giornate del 25, 26 e 27 aprile, i partecipanti avranno l’opportunità di esibirsi e di partecipare a sessioni di audizioni aperte, favorendo l’incontro e lo scambio tra musicisti di tutto il mondo.
Il momento clou della kermesse sarà la serata di Gala del 27 aprile (ore 20.30), durante la quale i vincitori delle diverse categorie si esibiranno in un concerto che promette emozioni e virtuosismi. Un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati di musica che potranno assistere gratuitamente a performance di altissimo livello, in uno scenario suggestivo come quello del Santuario di Sant’Umile, un luogo che, per tre giorni, diventerà un crocevia di arte e cultura.
Francesco Guido, direttore artistico del concorso, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: «L’associazione è nata con l’intento di valorizzare questo strumento nel nostro territorio cercando di garantire, specialmente ai giovani flautisti, la possibilità di studiare, perfezionarsi e crescere nella nostra Regione portando alto il nome della Calabria anche oltre i confini territoriali. Lo spirito “rivoluzionario” dell’associazione consiste nel dar voce al nostro flauto creando un movimento senza precedenti che, nella sua autenticità e semplicità, si pone come obiettivi il confronto e l’unione delle idee». «Il nostro obiettivo è creare un evento che non solo dia visibilità ai giovani musicisti, ma che possa essere anche una vetrina per la Calabria, una terra che ha molto da offrire in termini di cultura e tradizione. Con il Concorso “Franz Doppler” vogliamo offrire ai partecipanti un’opportunità di crescita, ma anche restituire alla nostra regione una dimensione internazionale nel campo della musica», conclude il maestro Francesco Guido.
Con un impegno che va oltre la semplice competizione, il Concorso Internazionale Flautistico “Franz Doppler” si propone come un punto di riferimento per la musica di qualità, creando un legame profondo tra tradizione e innovazione, e offrendo un trampolino di lancio ai giovani musicisti che, con il loro talento, sono pronti a scrivere il futuro della musica.
È stato identificato e denunciato dai Carabinieri l’uomo ritenuto responsabile della violenta aggressione avvenuta nella mattinata di Pasqua ai danni di due operatori ecologici, intenti a svolgere il proprio servizio nella località Tonnara del Comune di Palmi.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, i due netturbini, incaricati della raccolta differenziata, erano impegnati nella raccolta di rifiuti ingombranti quando un uomo, con in mano due sacchi neri contenenti presumibilmente rifiuti indifferenziati, si sarebbe avvicinato pretendendo che fossero ritirati.
Al rifiuto degli operatori, che stavano seguendo le direttive previste dal servizio comunale, l’uomo avrebbe reagito in modo spropositato, colpendoli con schiaffi e spintoni. Una volta a terra, uno dei due sarebbe stato ulteriormente aggredito con calci, pugni e persino con oggetti trovati sul posto, tra cui una padella.
Decisivo, per evitare conseguenze peggiori, è stato l’intervento di alcuni presenti che sono riusciti a bloccare l’aggressore. Subito dopo l’episodio, i Carabinieri si sono messi all’opera per raccogliere testimonianze e indizi, stringendo rapidamente il cerchio attorno a un uomo residente nella zona. Al termine degli accertamenti, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali aggravate.
Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per l’indagato vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Papa Francesco è l’uomo della speranza, della fraternità e della pace in un mondo diviso. “Il mio ricordo di Papa Francesco è legato a tanti miei progetti da Simulacrum alla creazione della Madonna degli Artisti.
Nei 12 anni del suo pontificato i suoi insegnamenti sono stati per me una guida. Le sue parole hanno forgiato i miei pensieri. È viva in me ancora l’emozione quando mi chiamarono dalla Segreteria di Stato del Vaticano per invitarmi a presenziare al Concistoro. Sono momenti intensi e difficili da dimenticare, perché si conficcano nella parte più intima del tuo essere.
Il mio ultimo lavoro che racconta il rito della Madonna dell’Affrontata l’ho voluto dedicare a Papa Francesco, nella Pasqua del Giubileo della Speranza, come segno di gratitudine profonda verso un Papa che ha segnato un solco nella mia vita. Grazie di tutto Papa Francesco, sono sicuro che ora starai ascoltando il coro dei Serafini e dei Cherubini.”
(In foto il maestro Fara insieme a S.Em. Rev.ma Cardinale Domenico Battaglia)
Il cancello dell’azienda agricola dove, nel 2016, è stata uccisa Maria Chindamo, donna libera, madre e imprenditrice che ha pagato con la vita la scelta di non piegarsi alla cultura patriarcale e ‘ndranghetista, diventa sempre più un presidio di legalità. In occasione del nono anniversario, a Limbadi, l’evento commemorativo del 6 maggio – organizzato ogni anno dai familiari della vittima e dal comitato “Controlliamo noi le terre di Maria” a cui aderiscono diverse organizzazioni, tra cui il Centro Comunitario Agape, Libera, GOEL Gruppo Cooperativo, Comunità Progetto Sud, Penelope Italia, CCO Crisi Come Opportunità, Fondazione Una Nessuna Centomila e il Centro di Women’s Studies “Milly Villa” dell’Università della Calabria, con il patrocinio dei Comuni di Limbadi e Rombiolo – si arricchisce dell’espressione artistica come strumento di cambiamento.
Nel luogo simbolico dove fu ritrovata l’auto di Chindamo, saranno inaugurati uno spazio giardino progettato dagli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Itg, Iti e Ite di Vibo Valentia e una scultura commemorativa a cura dell’artista Luigi Camarilla, illuminata grazie al sostegno dell’azienda Artemide in collaborazione con l’associazione CCO – Crisi Come Opportunità, nell’ambito del progetto “Illuminiamo le terre di Maria”.
Illuminare il 6 maggio non è solo un gesto simbolico, è un atto politico, culturale, umano. È un’azione che unisce memoria e futuro. «Il 6 maggio, giorno in cui è scomparsa Maria, è ormai una data simbolo per la Calabria: parla di libertà, di diritti, di vita. Proprio come desideravamo quando abbiamo fondato il comitato, da questo luogo riusciamo a raggiungere le coscienze di tanta gente creando una memoria collettiva volta al cambiamento» commenta Nancy Cassalia del Comitato “Controlliamo noi le terre di Maria”.
Quotidiano è il loro impegno per trasformare un luogo segnato dalla violenza in uno spazio di luce, memoria e rinascita. A contribuire è anche Crisi Come Opportunità, la cui fondatrice e vicepresidente Giulia Minoli dichiara «dal 2018, siamo presenti sul territorio calabrese con percorsi dedicati a legalità, educazione di genere e giustizia minorile, in collaborazione con i partner locali. Promuoviamo la cultura e realtà positive di riscatto. Accendiamo i riflettori su nuovi modelli di riferimento, proprio come Maria Chindamo, grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione con il Sud, Fondazione Haiku, IP Gruppo API e Acea».
Nel giardino, dove si susseguiranno gli interventi di rappresentanti del mondo istituzionale, si terrà anche un estratto dello spettacolo teatrale “Se dicessimo la verità” di Giulia Minoli ed Emanuela Giordano, che racconta la storia di Maria Chindamo, per dare ancora più valore a questa data.
«In questa giornata di ricordo, ognuno di noi rigenera la propria coscienza, comprendendo la necessità di un impegno quotidiano, attivo e concreto contro ogni potere abusante. Saremo lì per dire che la sottocultura della ‘ndrangheta ha perso. Siamo tutti e tutte Maria: donne libere di scegliere chi essere. Donne e uomini liberi di un Sud che cambia» ribadisce Maria Joel Conocchiella, referente provinciale di Libera Vibo Valentia.
Come evidenzia Giovanna Vingelli, direttrice del Centro di Women’s Studies “Milly Villa” dell’Università della Calabria, «bisogna continuare sempre a impegnarsi per favorire la comprensione delle diverse forme di potere mafioso e attivare percorsi di trasformazione personali, politici e territoriali». D’accordo Lucia Lipari, vicepresidente del Centro Comunitario Agape, secondo cui «è indispensabile fare Memoria oltre la retorica, conservando un valore collettivo. Occorre gettare le basi per una cultura della riparazione che possa cucire le ferite che ogni violenza mafiosa ha inferto alla nostra società».
Le voci forti e coraggiose di tutti i componenti del comitato si uniranno martedì 6 maggio, dalle ore 10, nella Contrada Montaldo, a Limbadi, per promuovere la bellezza della libertà, della giustizia, della collettività.
«Questo evento commemorativo rappresenta l’espressione dei cittadini che resistono e si oppongono alla ‘ndrangheta patriarcale e violenta che non potrà mai arrestare i sentimenti, i percorsi di crescita e riscatto» chiosa Vincenzo Chindamo, fratello di Maria nonché socio e responsabile delle relazioni esterne di GOEL – Gruppo Cooperativo, ringraziando la grande rete sociale costituita attorno al ricordo di Maria, ma soprattutto confidando nella speranza che questa data e questo luogo possano diventare sempre più un simbolo di coraggio e resistenza per tutte le donne soggiogate da una cultura patriarcale.