Sebastiano Plutino
Incendio ad Ecolandia, Falcomatà: “Fatto grave, le istituzioni sono state e saranno presenti”
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Il Liceo Scientifico “Alessandro Volta” fra le scuole scelte per un’ importante sperimentazione nazionale
L’intelligenza artificiale a scuola può essere un valido sussidio per gli studenti e per i docenti se il suo uso è applicato con buon senso, intelligenza, etica e a fini didattici.
Ecco perché il Liceo Scientifico Alessandro Volta, che già da tre anni ha avviato un percorso di intelligenza artificiale di ampliamento dell’offerta formativa, ha aderito per il corrente anno scolastico all’esperimento, di durata biennale, recentemente annunciato dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che vedrà coinvolte quindici classi di quattro regioni: Lombardia, Toscana., Lazio e Calabria.
La Calabria sarà rappresentata da due classi prime del Liceo Volta: una ad indirizzo scienze applicate con opzione intelligenza artificiale, un’altra prima classe dello stesso indirizzo. Il monitoraggio delle due classi parallele permetterà di confrontare i risultati ottenuti nel gruppo classe coadiuvato dall’intelligenza artificiale con quelli ottenuti dalla classe standard, di segnalare difficoltà di apprendimento in tempo reale e di monitorare sistematicamente le ricadute didattiche.
L’esperimento sarà importante, come dichiarato dalla Dirigente Maria Rosa Monterosso, perché testerà la scuola come luogo di miglioramento della condizione dei giovani, del loro apprendimento e della loro consapevolezza, di ciò che sanno, di ciò che non sanno e di ciò che devono sapere, oltre che offrire loro ulteriori strumenti, oltre a quelli tradizionali, per raggiungerli in maniera serena ma responsabile. La sperimentazione, coordinata dal consigliere del ministro Valditara, Professore Paolo Branchini, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università Roma Tre, sarà valutata dalla struttura di Invalsi per verificare la bontà e la ricaduta didattica dell’esperimento e la crescita eventuale della classe dotata di assistenti virtuali .
Lazzaro: proseguono i lavori di riqualificazione del Lungomare Cicerone
“Venerdì sera è stato provato il nuovo impianto di illuminazione del lungomare Cicerone a Lazzaro. I lavori proseguiranno anche nei prossimi mesi con importanti novità per rendere questo luogo sempre più accogliente e al servizio della comunità”.
È quanto ha dichiarato il sindaco Giovanni Verduci che, insieme ai tecnici, ha partecipato alla verifica della nuova illuminazione che non sostituisce ma si aggiunge ai pali artistici a sfera già presenti sulla passeggiata e che saranno sistemati e riqualificati a breve.
“Insieme al vicesindaco e consigliere metropolitano Rocco Campolo avremmo voluto tutto questo prima dell’estate, ma non è stato possibile – ha aggiunto il primo cittadino. Non facciamone un dramma, arriveranno nuove stagioni e saranno ancora più belle di quella che sta per terminare. Per l’Amministrazione comunale è Lazzaro tutto l’anno e per questo motivo stiamo prestando molta attenzione ad intercettare nuovi canali di finanziamento”.
“A questi lavori di riqualificazione del lungomare Cicerone e Ottaviano Augusto, finanziati con i fondi dei Patti per il Sud e non ancora ultimati – conclude il sindaco Giovanni Verduci – si aggiungeranno già nel prossimo mese quelli finanziati dall’Agenzia per la Coesione Sociale per il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali. Videosorveglianza, illuminazione adattiva, segnaletica orizzontale e verticale smart, decoro urbano, arredi, defibrillatori diffusi, totem informativi, diffusori sonori e segnalatori acustici, rilevatori ambientali, colonnine per chiamate di emergenza e per punti di ricarica per veicoli e apparecchiature elettriche, strumenti di comunicazione attiva e partecipativa. Interventi che saranno realizzati sul nostro territorio, in particolare sul lungomare Cicerone di Lazzaro, e che faciliteranno il processo di trasformazione Smart City».
Catanzaro, Cgil: “Auspichiamo senso di responsabilità di sindaco e consiglio comunale”.
La Cgil Calabria e la Camera del Lavoro Area vasta esprimono forte preoccupazione per la crisi istituzionale che si è determinata nella Città capoluogo della regione.
Auspichiamo un alto senso di responsabilità del Sindaco Nicola Fiorita e dell’intero consiglio comunale affinché possa prevalere l’interesse collettivo ed evitare una crisi irreversibile che porterebbe allo scioglimento del consiglio comunale e il conseguente commissariamento nel momento più delicato per la vita della Città di Catanzaro, per la spesa degli investimenti del Pnrr, di agenda urbana e di altri interventi ricadenti nella città capoluogo di regione e nel territorio.
La Cgil auspica una ricomposizione della giunta e del consiglio comunale ed invita le diverse componenti partitiche, politiche ed associative all’ascolto reciproco teso a far prevalere gli interessi della collettività di Catanzaro e del territorio ed evitare di gettare nel baratro dell’incertezza l’intera comunità.
Candidatura Reggio a Capitale della cultura italiana 2027, Arillotta: “Una bella occasione”
Rappresentare, anche solo per 365 giorni, la Cultura Italiana, cioè la Civiltà Italiana, è un intento che fa onore alla Comunità reggina; un impegno che questa Comunità è in grado di onorare, proprio grazie al grande, immenso, eccezionale patrimonio culturale che la caratterizza sotto tutti i punti di vista.
Quella che segue, è una elaborazione promozionale che l’Associazione ‘Amici del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria’, ricca dei suoi 66 anni di continua, intensa e proficua attività, presenta; ed è solo una contenuta parte di ciò che Reggio Calabria potrebbe e deve evidenziare.
Naturalmente, si fa riferimento alla sua Storia, ed a quanto, ed a come, questa sua Storia, riesca a rappresentare la esatta dimensione dell’apporto che Reggio ha dato e continua, nel suo certo Futuro, a dare a quella Cultura Mediterranea, di cui Essa è stata spesso, e vuol continuare ad essere, brillante e determinante crocevia.
Nell’auspicio che l’odierno impegno sia valida occasione per presentare il nostro Futuro, fatto di innovazione tecnologica, agricoltura d’avanguardia, turismo di livello internazionale.
Non è ricordata l’Arte reggina, sotto tutte le sue innumerevoli accezioni, da Ibico a Oreste Lionello, da Klearkos a Alessandro Monteleone, da Nosside a Gilda Trisolini e a Leopoldo Trieste.
Così come non ci si appella a quella Natura che, pure, come giustamente ricorda Leonida Repaci, nella nostra Terra è benedetta: per gli onirici panorami che offre dalla cima di Montalto e per gli incontri straordinari con la maliziosa e sfuggente Fata Morgana.
Manca anche la voce ‘Enogastronomia’, certamente elemento importantissimo sello scenario socio-economico- culturale della nostra Città.
Ma…unicuique suum.
Con questa segnalazione, l’Associazione ‘Amici del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria’, tutta insieme: Presidente, Consiglio Direttivo e Soci, dichiara la sua disponibilità a partecipare al grande sforzo che la Società Reggina dovrà compiere, nell’immaginare e nel proporre, prima, un progetto vincente, e nel realizzarlo poi, nei dodici mesi dell’anno 2027.
Fra le tante condizioni che il bando pone per perché si dia risposta favorevole alla domanda di riconoscimento di Capitale della Cultura Italiana del 2027, c’è ne sono due che crediamo siano fondamentali: coinvolgimento del territorio e proiezione del programma nel tempo. Si vuole, cioè, che l’intero territorio provinciale venga coinvolto nelle iniziative culturali che si programmano. Inoltre, si chiede che più voci del programma prevedano effetti duraturi nel contesto culturale e sociale della città che si candida.
Quello che segue vuol essere solo un esempio di coinvolgimento delle strutture presenti nel circuito della Città Metropolitana. E con la proposta dei grandi percorsi storici, si vuol suggerire la realizzazione di servizi culturali di lunga applicazione, capaci di trasformare completamente l’offerta turistico-culturale della Civica Istituzione.
Avanziamo, quindi, qualche ipotesi di convegni, mostre ed altre iniziative culturali promozionali da organizzare nel corso dell’anno 2027.
Crediamo sia fondamentale coinvolgere innanzitutto le maggiori Istituzioni culturali
cittadine, a cominciare dall’Università (Dipartimento di Agraria: «Il bergamotto di Reggio Calabria» – Dipartimento di Architettura: «Il liberty di Reggio Calabria» – Dipartimento di Ingegneria: «Reggio sismica). E, a seguire, il Conservatorio Musicale: (festival di musiche di Francesco Cilea).
E ancora: l’Accademia di Belle Arti (far venire da tutto il mondo le opere di Antonello da Messina), nonché «cento opere d’arte su San Giorgio».
Altre mostre, di grande impatto: «Le colonne lignee medievali di Terreti» conservate al Victoria and Albert Museum di Londra; «Il volume originale del ‘Commento al Pentateuco’», anch’esso in prestito dalla Biblioteca Palatina di Parma; «La lapide reggina del culto ad Apollo, Diana e Vesta» giacente al British Museum di Londra.
Coinvolgere, per esempio, anche la Stazione Sperimentale delle essenze, per un convegno su «Erbe aromatiche e piante officinali: la biodiversità reggina».
O chiedere alla Società Ponte dello Stretto di organizzare un convegno e una mostra su «La Storia dell’attraversamento dello Stretto di Messina».
Fondamentale, sarebbe, ripetiamo, programmare la continua fruibilità dei grandi percorsi turistico-culturali della Città Metropolitana: «I musei (che sono 20, fra statali e non) e le aree archeologiche (che sono ben 15)»; «I nostri luoghi religiosi storici» (da Polsi a San Fantino, dalla cattedrale di Gerace all’Eremo della Consolazione);«I castelli (da Bagnara a Monasterace, da Scilla a Reggio Calabria), e le torr (da Torre Galea alla Torre di Donna Canfora, da Torre Cavallo a Torre San Fili».
Tutto quello che precede è soltanto un piccolo stralcio di quello che Reggio Calabria può offrire.
E auspichiamo che così sia.
Taurianova Capitale del Libro si congratula per la recente nomina con il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli
«Congratulazioni e auguri al nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intellettuale attento e in costante ascolto, promotore di eventi culturali tra i più riusciti, nonché professionista dell’informazione da sempre pronto a cogliere con grande intelligenza le opportunità che offre il Mediterraneo, trasformandole in visioni collettive e concrete».
Così in una nota congiunta il sindaco di Taurianova Rocco Biasi e l’assessore alla Cultura Maria Fedele accolgono la nomina decisa dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di Alessandro Giuli, giornalista e presidente della fondazione MAXXI di Roma, che proprio per l’inaugurazione di “Taurianova Legge – La Fiera” è stato ospitato dalla città Capitale Italiana del Libro 2024.
«È stato per noi un onore poterlo ospitare proprio quest’estate, nell’ambito delle iniziative legate a questo nostro importante anno da Capitale del Libro – proseguono i due amministratori – con il suo ultimo lavoro “Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea” (Rizzoli, 2024), alla ricerca di un nuovo umanesimo digitale e comunitario, in dialogo con l’editore Franco Arcidiaco. La sua presenza ha sottolineato l’importanza del nostro impegno per la promozione della cultura e della lettura, e siamo felici che abbia potuto apprezzare la vivacità delle numerose iniziative che stanno rendendo il nostro territorio un punto di riferimento culturale».
Alessandro Giuli, giornalista e saggista italiano, noto per il suo lavoro come editorialista e opinionista in diverse testate nazionali, tra cui Il Foglio e Libero, è conosciuto per le sue analisi politiche e culturali spesso orientate verso tematiche identitarie. Dal 2022 è stato nominato presidente del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo – MAXXI.
«Siamo certi – concludono Biasi e Fedele – che, sotto la sua guida, la cultura italiana avrà un rinnovato interesse per la nostra Regione».
Comune di Reggio: svolto in Commissione Istruzione il focus sulla vertenza Tirocinanti
«Prosegue il percorso di attenzione sul tema del lavoro, per il quale il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme a tutta l’Amministrazione comunale, nel corso di questi anni, si è battuto». Così il presidente della Commissione consiliare permanente Istruzione, formazione e lavoro Marcantonino Malara nell’introdurre la seduta relativa alla situazione dei tirocinanti del Comune reggino. Nel corso della riunione sono stati auditi alcuni dei tirocinanti, e la segretaria comunale Antonia Criaco.
«Dopo aver risolto le questioni legate alle sacche di precariato degli lsu lpu ex lege 15 e 31, come si deve a un’amministrazione di sinistra, rimane il bacino dei 15 tirocinanti del Comune. Un problema – ha spiegato il presidente – che non riguarda solo il nostro Comune, ma tutta la Regione con un bacino di circa 4200 tirocinanti. Negli anni si è andato avanti con a una serie di proroghe che scadranno tra ottobre e dicembre. Alcuni interventi normativi sono stati adottati: in particolare uno, ha riguardato il decreto Milleproroghe attraverso il quale si potrebbe procedere con un primo contratto e quindi continuare a lavorare a 18 ore per 18 mesi. Su un fabbisogno stimato di 65 milioni di euro l’intervento ne finanzierebbe solo 5 quindi è evidente che non basterebbero per soddisfare le esigenze degli enti calabresi».
Per Malara, in questo caso «si tratterebbe solo di un primo passo. Stigmatizziamo dunque un maggiore impegno da parte della Regione e del Governo per un’azione politica più forte e incisiva. Negli ultimi giorni sono stati convocati dei tavoli, a cui hanno partecipato i sindacati e il governatore Occhiuto. L’aggiornamento è previsto tra qualche giorno, dopo un ulteriore incontro con il ministro Zangrillo, Governo e Regione dovranno capire quali misure adottare a favore dei lavoratori».
«Come Amministrazione – ha concluso il presidente – stiamo seguendo la vicenda, l’attenzione è massima: la nostra volontà è quella di stare accanto in questo percorso a queste quindici risorse per garantire, nel perimetro che la legge ci consente, il proseguimento del loro lavoro e la valorizzazione del percorso di formazione che hanno svolto».
“Per arrivare a questi risultati non penso ci siano soltanto meriti sportivi, ma anche il lavoro di un gruppo societario, di una famiglia, di atleti, che ogni giorno dedicano il loro impegno per questa maglia. Poi ci sono anche le famiglie dei calciatori che seguono costantemente il lavoro dei loro figli, partecipando con entusiasmo ad ogni sfida e non solo. Penso che sia anche questo il segreto di questi successi in collaborazione con la società. Il Bocale non è solo una squadra di calcio, chi li rappresenta ai massimi livelli, gli amici Francesco Cuzzola e Filippo Cogliandro sono due professionisti che continuano ad impegnarsi per il nostro territorio cercando di fare qualcosa di positivo. Nel loro caso non c’è solo lo sport, perché per mantenere una squadra di calcio alle nostre latitudini è ancora più difficile rispetto al Centro o Nord Italia”. Così il vicesindaco metropolitano di Reggio Calabria, Carmelo Versace, partecipando alla festa per i 50 anni del Bocale Calcio Admo Reggio Calabria, durante la quale è stata presentata anche la squadra e l’organigramma per la stagione 20241/2025.
“I lavori per lo stadio di Bocale partiranno a breve – ha aggiunto il vicesindaco Versace – li stanno seguendo bene anche i colleghi Giovanni Latella e Nino Zimbalatti che hanno a cuore le sorti dell’impianto, come delle altre strutture sportive. Vi chiediamo scusa per qualche ritardo. Stiamo cercando di colmare i ritardi anche insieme alla Città metropolitana, con una programmazione d’intesa con il Credito Sportivo, chiediamo un po’ di pazienza e ancora scusa alle famiglie per un gap rispetto al passato che ancora scontiamo. Ci siamo rimboccati le maniche con grande impegno. Quello che ha fatto Filippo Cogliandro insieme al resto della società e al tuo team, in termini di impegno sportivo, ritengo – ha concluso Versace – che ci darà ancora delle belle soddisfazioni, anche in termini sociali, perché leggere il nome della squadra affiancandola ad una sigla importante in ambito sociale e sanitario, come l’Admo, penso che sia uno dei pochi casi in Italia. Grazie quindi a tutto il Bocale Calcio”.
Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere comunale di Reggio Calabria, Giovanni Latella, delegato allo Sport, e il consigliere metropolitano Nino Zimbalatti. La presentazione si è svolta alla Villa Comunale “Giardini Umberto I di Reggio Calabria, con uno spettacolo di intrattenimento a cura di Pasquale Caprì con Benvenuto Marra, Giorgia Rieto, Domenico Geria e l’esibizione canora di Martina Franco, direttamente da Sanremo Rock.
Falcomatà alla Festa provinciale Pd: “Autonomia differenziata norma fascista che mina la democrazia, i diritti e l’uguaglianza tra le persone”
“L’autonomia differenziata è una norma fascista come ogni legge che mina la democrazia, i diritti e l’uguaglianza fra le persone. Le cose vanno chiamate col loro nome e dobbiamo continuare a costruire un’alternativa di programma e di colazione ai governi di destra della Regione e del Paese”. Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ospite a Bagnara alla festa provinciale del Partito democratico, non usa mezzi termini per smontare la “riforma Calderoli”: “E’ un accordo fra partiti giocato sulla pelle dell’Italia e sul futuro dei cittadini. Su queste cose tiene il Governo e non possiamo accettare che il Presidente della Regione Calabria, dopo aver votato sì all’autonomia differenziata in Conferenza Stato-Regioni, esprima dubbi a legge ormai approvata. Se aveva perplessità poteva e doveva esprimerla nella sede giusta, svolgendo appieno il ruolo istituzionale di difesa del territorio di cui ha l’onore di essere Presidente. Non l’ha fatto. Anzi, si è tirato indietro anche di fronte alla possibilità di impugnare la norma insieme ad altri Presidente di Regione. Non credo che i calabresi possano continuare a farsi prendere in giro. La Regione Calabria ha tanti problemi che il regionalismo differenziato aquirà”.
“Non può passare inosservato – ha continuato Falcomatà – che dentro lo stesso partito ci sia chi esce pavidamente dall’aula per non opporsi ai diktat di fazione oppure, in Senato, che il relatore della legge sia stato un parlamentare calabrese celebrato dallo sventolio di bandiere di chi, a Pontida, invoca la secessione. Su queste basi si fonda questo Governo: lo scambio delle riforme. Stanno insieme così. Nel frattempo, però, in Calabria continuiamo a faticare e a morire, a dover capire in che direzione va il nostro Paese e se è la stessa che ci chiede l’Unione Europea. Perché se l’Ue ci da i finanziamenti per fare gli asili nido, il Governo italiano non li distribuisce per gestirli. Questa è l’autonomia differenziata: affonda le unghie nella carne viva delle famiglie. Oggi la certezza è che ci sia un difetto di nascita, una discriminazione rispetto alle possibilità di chi nasce quì e chi altrove”.
“Assistiamo a tutto questo – ha aggiunto il sindaco metropolitano – mentre siamo costretti a registrare l’estate peggiore per le coste calabresi con i depuratori che non funzionano, con la gestione centralizzata e l’erogazione dell’idrico fortemente voluta dalla Regione che ha portato numerose crisi nei territori ed i sindaci bersagliati dalla popolazione, con gli incendi dei nostri boschi rispetto a quali non si è fatto nulla. Però, per qualcuno, la buona notizia è che, forse, Uber arriverà anche in Calabria. Ecco, attraverso la battaglia sull’autonomia differenziata, dobbiamo iniziare a costruire un percorso di alternativa a questo governo regionale di influencer e lo dobbiamo fare sui temi, portando all’attenzione dell’opinione pubblica le inefficienze ed i problemi non risolti da chi, a gennaio, sarà al quinto anno di governo della Regione, un centrodestra che è stato alla guida della Calabria per 22 degli ultimi 30 anni. Non crediamo alla favoletta che è da poco che governano”.
“Questa è la battaglia sulla quale ci dobbiamo concentrare – ha concluso Giuseppe Falcomatà ringraziando, per il lavoro portato avanti, la segretaria nazionale Elly Schlein, il segretario regionale Nicola Irto e quello metropolitano Antonio Morabito – anche in vista del prossimo referendum e della realizzazione di una forza e di un programma politico alternativo, come coalizione, al centrodestra regionale e nazionale”.
