Si terrà Caposperone resort la selezione ufficiale riguardante della regione Calabria riguardante il concorso più antico e prestigioso: parliamo di “Miss Mondo” che farà tappa giorno 15 aprile , con inizio dell’evento alle 18, scaldando i motori e preparandosi per la finale regionale che si terrà a breve. Suggestiva, quindi la scelta della location che si affaccia sul mare per ospitare le tante aspiranti Miss Mondo Calabria, nonchè sponsor ufficiale del concorso.
Pronto quindi il contdown per sabato, dove la moda unirà lo spettacolo, con scuole di ballo, cantanti e molto altro saranno i protagonisti della serata. Tanti ospiti, fra cui la Miss Mondo Calabria 2021 e 2022, la finalista nazionale e regionale di Miss Mondo Calabria 2023 e la scuola di canto e musical “InCanto – Casa delle Arti”. “Volevo ringraziare il direttore Giuseppe Di Francia per esserci sempre vicini in ogni iniziativa e tutto il mio team – dichiara il patron Regionale Andrea Cogliandro della nota agenzia di eventi e spettacoli Andrea Cogliandro Eventi- inoltre invito sempre le aspiranti future miss che volessero mettersi in gioco in uno dei concorsi di bellezza più prestigiosi al mondo di unirsi alla grande famiglia di Miss Mondo Calabria e di fare l’iscrizione gratuita sul sito www.missmondo.it.”
Sebastiano Plutino
11 Aprile, Giornata del Mare: le iniziative in programma sullo Stretto
Oggi, 11 aprile si celebra la Giornata del Mare: giornata importante perché celebra uno degli elementi fondamentali per la sopravvivenza e la vita, ma non solo. Una ricorrenza fondamentale, perché si ha spesso la pessima abitudine di attribuire poca importanza alle “giornate” a cui è dedicata una causa sociale e che invece bisognerebbe tenere seriamente in considerazione, riguardando ognuno di noi direttamente.
Una giornata che aumenta notevolmente d’importanza oggi, con lo sviluppo sociale ed economico che l’Uomo ha attuato sul Pianeta, anche a fronte di un’educazione civica sociale, incentrata non su un comportamento etico diligente e responsabile del singolo cittadino, ma che è stata inserita soprattutto nelle politiche dei Governi e che, tuttavia, ancora troppo vengono disattese, messe in secondo piano, facendo del mare non una risorsa da apprezzare e godere, ma un mezzo da sfruttare, inquinandolo con le drammatiche conseguenze evitabili e autolesioniste che mettono a repentaglio salute e incolumità dello stesso. E che, quindi, lo pone ad affrontare ulteriori problemi di cui egli stesso è, quantomeno, concausa. Questione, quindi che si aggrava per la sua evitabilità: basterebbe impegnarsi a rielaborare abitudini e stili di vita.
Rincuora non poco apprendere che, alle nostre latitudini, le città delle due sponde dello Stretto abbiano scelto di celebrare il mare con numerose iniziative: quello stesso mare che non è solo divisione, ma patrimonio comune essenziale che ne avvalora la bellezza dei territori.
Le iniziative per la “Giornata del mare” a Reggio Calabria
Per la nostra città sarà il Liceo Artistico il principale protagonista che onorerà lo Stretto per questo 11 Aprile, giornata nazionale del mare. una passeggiata in biblioteca tra libri con immagini d’opere d’arte, libri di narrativa, esemplari di lavori grafici realizzati dalla sezione arti figurative del corso diurno e corso serale, fotografie del lungomare Falcomatá di Reggio Calabria per gentile concessione di privati.
Nella prima foto: Opera tattile dal titolo : ” Squarcio marino” realizzato con materiale di recupero ( plastica e stoffa ) da un progetto eseguito dalla professoressa Irene Sitibondo con la classe 5E corso Arti figurative Grafico-Pittorico.
Nella seconda foto: illustrazione dal titolo “fondo marino“ realizzato con la tecnica dell’ incisione calcografica ad acquaforte più acquatinta da matrice in zinco, progetto eseguito dalla professoressa franca Vozza corso serale Arti figurative Plastico Pittorico. In concomitanza alla celebrazione della giornata nazionale del Mare presso la biblioteca verranno proiettati video con immagini fotografiche tratte dal percorso tematico “Il mare visto e goduto dal lungomare Falcomatà“, realizzate da: Giuseppe Calarco, Adriana Condello, Antonio Marra Maurizia Monteleone e Maria Sartiano.
Le iniziative per la “Giornata del mare” a Messina
Messina non solo non resta indietro, ma fa addirittura molto di più. Numerose iniziative per la città siciliana: la Marina Militare, infatti aprirà le sue basi alla popolazione per sviluppare in grandi e piccini la cultura del mare e valorizzarlo come elemento di grande valore culturale, scientifico ed economico, dai traffici marittimi alle risorse sottomarine. Per l’occasione, in Sicilia, saranno aperte al pubblico le seguenti strutture:
Augusta: Comando Marittimo Sicilia – “Sala storica” del Comando Marittimo Sicilia orari apertura dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:00; Salone Rocco CHINNICI del Comune di Augusta, alle 17:00, convegno aperto alla cittadinanza e agli organi di stampa su “Il mare, una risorsa di grande valore culturale, scientifico, storico ed economico”.
Messina: aprirà al pubblico la Base Navale della Marina Militare, il Forte San Salvatore e la Lanterna del Montorsoli dalle ore 9 alle 12 e nel pomeriggio dalle 14 alle 17. Punto di raduno per i visitatori il piazzale antistante la base navale, in Zona Falcata, vicino al monumento dedicato a Salvatore Todaro.
Le parole del Ministro Crosetto
Giornata del Mare che viene omaggiata anche dal Ministro Crosetto con le seguenti parole: “Preziosa risorsa e al tempo stesso grande responsabilità: il mare è un fondamentale patrimonio dell’umanità e della nostra Italia. Preservarlo e difenderlo, anche per la sua rilevanza strategica, è oggi più che mai il compito della Difesa grazie alla Marina Militare“.
Inizieranno domani, mercoledì 12 aprile, presso il Liceo scientifico “Volta” di Reggio Calabria guidato dalla Dirigente Marisa Monterosso e, a seguire, interesseranno tutte le Province della Calabria, i corsi di formazione indirizzati ai referenti di educazione civica delle istituzioni scolastiche calabresi, promossi dall’Assessorato all’Istruzione, dai Dipartimenti Istruzione e Protezione Civile della Regione Calabria, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale.
“Siamo tutti consapevoli quanto la nostra Terra sia caratterizzata da un alto rischio sismico ed idrogeologico. Pertanto – spiega Giusi Princi, Vicepresidente con delega al ramo – la formazione è volta proprio ad accompagnare gli studenti, attraverso i docenti, nel conoscere ed approfondire le attività del Servizio Nazionale della Protezione Civile, i rischi presenti sul territorio italiano ed in particolare i rischi naturali ed antropici che incombono sulla Regione Calabria. La conoscenza dei rischi del proprio territorio consente di ridurre la vulnerabilità e di conseguenza l’impatto sulla nostra vita. Con l’intento di fornire ai docenti gli strumenti per formare adeguatamente i propri studenti – afferma la Vice di Roberto Occhiuto – con la Protezione Civile regionale sono stati organizzati dei corsi di formazione per i docenti referenti, tenuti dal Prof. Agostino Miozzo, già Direttore generale del Dipartimento di Protezione civile nazionale nonché membro del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza covid2019, e da Domenico Costarella, attuale Direttore generale del Dipartimento regionale. Ad ogni corso, organizzato per ambito provinciale, potranno partecipare massimo 40 persone. Il percorso formativo, della durata di 4 ore, sarà pratico laboratoriale e contestualizzato nei territori di riferimento in base alle relative emergenze. A tutti i partecipanti sarà rilasciato l’attestato di partecipazione e sarà distribuito materiale informativo da condividere con i propri collegi dei docenti – conclude Giusi Princi, che nell’occasione ringrazia per la preziosa disponibilità Antonella Iunti, Direttore dell’USR, Antonino Domenico Cama, Vicario USR e Coordinatore dell’Ambito provinciale di Reggio, e tutti i Dirigenti scolastici regionali titolari delle sedi in cui si svolgeranno i corsi”.
Sabato 15 Aprile prossimo alle ore 17.30 si aprirà la prima fase del progetto di beneficenza “Insieme per l’Hospice” con il Convegno dal tema “Portatori di Speranza” presso l’Auditorium Don Orione di Reggio Calabria.
Il Convegno organizzato dall’Oratorio Sant’Agata affiliato Anspi e dal Coro parrocchiale Chorus Christi, due realtà nate nella Parrocchia di Cataforio e San Salvatore, in collaborazione e sinergia con gli Uffici Diocesani della Pastorale della
Salute e del Tempo libero, Sport e Turismo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria Bova, vuole promuovere la cultura della salute e il valore della vita da difendere sempre, sottolineando come l’Hospice cattolico e di ispirazione cristiana è un luogo
che apre alla speranza perché mai come in prossimità della morte occorre celebrare la vita, rispettarla, proteggerla ed assisterla. E la prima cura accanto al morente è “una presenza amorevole” fatta di “disponibilità, attenzione, comprensione, condivisione, competenza”, segno di “dedizione e amore cristiano per il prossimo”. Quella dell’operatore sanitario diventa allora “una testimonianza di fede e di speranza in Cristo che dischiude nuovi orizzonti di senso, di risurrezione e di vita”.
Dopo i saluti da parte del Direttore dell’Opera Antoniana di Reggio Calabria Don Graziano Bonfitto, sarà la volta di Don Vincenzo Catania cappellano dell’Hospice in Via delle Stelle, seguirà l’intervento del Dott. Renato Raffa membro dell’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, sport e turismo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria Bova, successivamente il Dott. Vincenzo Nociti presidente dell’Hospice, concluderanno il Dott. Antonio Marziale Garante dell’Infanzia ed Adolescenza della Regione Calabria e la Prof.ssa Anna Maria Stanganelli Garante della Salute della Regione Calabria. Modererà i lavori il Prof. Vincenzo Malacrinò.
“Abbiamo voluto organizzare un progetto di beneficenza per l’Hospice – afferma don Giovanni Gattuso presidente dell’Oratorio Sant’Agata e parroco a Cataforio e San Salvatore – che prevede non soltanto la raccolta di fondi ma anche una campagna di promozione e sensibilizzazione sull’importanza e la necessità di custodire sempre la
vita umana in tutti i suoi aspetti e nel corso di tutto l’arco del suo svolgimento”.
“Nella nostra epoca, continua don Gattuso – la vita umana, quando si ritrova fragile per una qualsiasi ragione rischia di rimanere vittima della “cultura dello scarto”, citando un’espressione propria dell’insegnamento di Papa Francesco. “Curare una malattia non sempre è possibile lo sappiamo tutti, ma curare una persona lo è sempre.
Questo si fa nell’ambito delle cure palliative che rappresentano una forma privilegiata di carità cristiana nel momento ultimo della vita, nella fase più delicata, – continua Don Gattuso – e devono avere l’intento di farsi carico del malato nella sua totalità, sotto l’aspetto clinico, fisico, morale, sociale e spirituale per restituire al malato qualità di vita privilegiando la comunicazione e accompagnandolo dignitosamente nel morire e non a morire accanto alla famiglia”. Don Gattuso auspica che in futuro si possano creare maggiori posti letto nella struttura Hospice di Reggio Calabria e che possano nascere nella nostra Regione ulteriori centri come l’Hospice, “affinché continuino a essere luoghi nei quali si pratichi con impegno la “terapia della dignità”, alimentando così l’amore e il rispetto per la vita» come afferma Papa Francesco.
Come dice San Paolo “Nella speranza siamo stati salvati”, infatti, nel Battesimo Cristo ci ha fatto partecipi della sua risurrezione – conclude don Gattuso – già ora nella speranza possiamo godere della vita nuova. Animati dallo Spirito Santo siamo chiamati ad essere sempre testimoni e portatori di questa speranza agli uomini e all’intero creato. Come il buon Samaritano del Vangelo ognuno di noi è chiamato a prendersi cura dei malati e dei sofferenti dando così senso alla vita”.
La seconda e terza fase del progetto si svolgeranno nel mese di maggio e vedranno la partecipazione straordinaria del noto compositore il maestro Marco Frisina.
Riceviamo e pubblichiamo:
“Dopo lo stop a causa del Covid, con l’arrivo della primavera per molte classi delle scuole, in particolare medie e superiori, è giunto il momento di partire per il classico viaggio d’istruzione. Ci riferiamo alle gite scolastiche di più giorni, il viaggio d’istruzione per eccellenza che gli studenti ricorderanno per sempre nella loro vita. Il viaggio d’istruzione non è solo una opportunità di divertimento, ma è soprattutto una tappa importante per la maturazione e la crescita degli alunni. Ed è per questo che organizzare un viaggio d’istruzione e scegliere la meta non è mai semplice. Il problema, per gli scolari di oggi, è che se ne fanno sempre meno. Le gite scolastiche, anche per le scuole reggine e calabresi, stanno diventando merce rara.
Uno dei momenti più amati dagli studenti sta, infatti, diventando fuori portata per molti. I prezzi dei trasporti e i preventivi delle agenzie di viaggio costringono molte famiglie a dover rinunciare. Le classi ormai partono con appena metà o poco più dei ragazzi, i costi sono saliti del 20%. Gite scolastiche di 3-5 giorni costano dai 350 ai 600 euro. Molti istituti cercano di far quadrare i conti rinunciando all’estero o scegliendo mete più economiche. Ma spesso non basta e molte famiglie non riescono a mandare i figli in gita. Tantissimi studenti non partiranno quest’anno perché l’inflazione pesa sulle famiglie e senza sostegni il diritto allo studio non è garantito. E se un soggiorno a Madrid arriva a costare 650 euro, non è difficile capire come per una famiglia, che magari deve mandare in gita più di un figlio, diventi quasi proibitivo.
Sicché si scelgono mete più economiche con un minor numero di giorni per consentire ad un numero maggiore di ragazzi di partecipare grazie anche ad un contributo delle scuole stesse. Ma non sempre è facile per l’elevato costo dei trasporti. E una fetta che si fa sempre più consistente di anno in anno resterà a casa, nella trincea della diseguaglianza . Proprio adesso, verrebbe da dire. Proprio adesso che dopo tre anni si poteva ricominciare. Lasciate alle spalle le restrizioni dovute al Covid, la possibilità di ricominciare a viaggiare avrebbe potuto garantire agli studenti il ritorno alle gite scolastiche anche all’estero. Giorni da trascorrere insieme, con compagni e insegnanti, unendo svago e apprendimento, divertimento e conoscenza di posti nuovi. Ma, tutto questo, come si è detto, deve fare i conti, letteralmente, con l’aumento dei prezzi, la crisi e l’inflazione che rischiano di rendere la cara, vecchia e amatissima gita scolastica, un vero tabù.
Ma quali sono le mete all’estero preferite, per lo più ,in quest’anno scolastico? Berlino, Londra, Praga, Atene, Vienna e Budapest in cime alle preferenze al 6%. A seguire Madrid, Barcellona e Amsterdam. Come meta principale per le gite scolastiche, si conferma l’Italia, specie alle scuole medie. Complessivamente, il 57% ha puntato una località del nostro Paese (l’80% nel caso delle secondarie inferiori), con le città in cima alle preferenze che sono le città d’arte come Firenze (12%), seguita da Napoli (10%) e Roma (8%). Più giù fra le mete troviamo Palermo (6%), Torino e Trieste (entrambe al 5%).
Viaggi di istruzione, visite guidate, vacanze-studio, campi estivi, settimane verdi sono alcune delle definizioni che riguardano iniziative educative, scolastiche o extrascolastiche, orientate a forme di ‛turismo educativo . Si tratta di un fenomeno in crescita, almeno fino all’insorgere dell’emergenza sanitaria del 2020 e 2021, quando tutto il settore del turismo e quello scolastico hanno vissuto una crisi senza precedenti. E tuttavia proprio la pandemia di Covid 19 ha anche mostrato, attraverso la loro crisi, come questi settori siano importanti e in forte espansione. Uno sviluppo, tuttavia, difficile da definire in termini oggettivi per la grande varietà delle esperienze, degli attori coinvolti e della loro gestione.
A torto considerato un segmento minore, il turismo educativo nelle sue varie espressioni ha saputo conquistare un ruolo di primo piano non solo per le ricadute economiche (il solo turismo scolastico in Italia muoveva prima della pandemia oltre quattro milioni di persone all’anno con un volume di circa un miliardo di euro), ma anche nella formazione della cultura turistica delle nuove generazioni. Bastano, dunque, queste cifre per comprendere come il turismo alimentato dall’universo scuola possa trasformarsi per l’industria dei viaggi e per la nostra regione in una opportunità di business importante, soprattutto in considerazione del fatto che il picco dei flussi si registra in periodi di bassa stagione.
Lavorando per invertire una tendenza che costantemente vede la Calabria tra le regioni più deboli, come Molise e Abruzzo, perché quasi mai indicate come meta principale di un viaggio d’istruzione con pernottamento . E’ raro, infatti, incontrare scolaresche del nord che visitano i nostri luoghi pur ricchi di storia, e quant’altro. La nostra regione viene, di fatto , baipassata.
In questa direzione va l’iniziativa della vice presidente della Giunta regionale, Giusi Princi, di incentivare con contributi economici la scelta da parte delle altre regioni di mete calabresi per i viaggi d’istruzione. Un invito che viepiù ancora oggi va rinnovato alle istituzioni scolastiche della regione affinché favoriscano sempre più gite e viaggi d’istruzione nelle varie località calabresi. Perché è stupefacente verificare che gli studenti calabresi sconoscono per la maggior parte di loro la Calabria nel suo vasto variegato patrimonio, naturale, storico, architettonico.
In tal senso può venire incontro una legge regionale più puntuale e , direi, più rigorosa in termini di vincoli per l’erogazione del supporto finanziario per quelle scuole che inseriscono nei loro programmi attività mirate o scambi culturali all’interno della regione e si impegnino a restituire in termini di elaborazione culturale il frutto dell’esperienza realizzata. Una normativa premiale in questo senso potrà essere vincolata per esempio alla validità di una ricerca, di un particolare impegno, di una significativa testimonianza di impegno presentata dalle scuole e che si intende realizzare in quella determinata parte del territorio.
Dobbiamo quindi avere il coraggio di dare al turismo scolastico un senso più profondo e strutturato. Ma bisogna avere anche un altro coraggio: certificare la validità delle gite scolastiche.”
Hanno conquistato due posti: il quinto nella categoria “baby” riservata agli alunni della scuola primaria ed il sesto nella categoria scuole junior riservata alla secondaria.
In particolare la primaria Principe di Piemonte ha conquistato con pieno merito l’ingresso in classifica piazzandosi al quinto posto.
Questa scuola ha raggiunto risultati di eccellenza nella diffusione della cittadinanza consapevole nel rispetto dei valori della Costituzione in tutta la scuola, coinvolgendo la gran parte dei propri alunni brillantemente, infatti la selezione degli alunni che vi hanno partecipato, era composta da alunni di tutte le classi, anche delle prime e seconde.
Per la categoria “baby” hanno partecipato 74 scuole primarie distribuite su tutto il territorio italiano e la nazionale d’istituto ha realizzato ben 2.330 punti sui 2.500 disponibili. Con gli alunni si è congratulata Roberta Cristiani, presidente di AssoGiovani.it, ente no profit organizzatore del campionato in collaborazione con il M.I.M.
Ecco la classifica generale con i punteggi ottenuti:
2.380 – I.C. Rita Levi Montalcini – Cernusco sul Naviglio (MI)
2.355 – Istituto Comprensivo A. G. Roncalli – Burgio (AG)
2.350 – Circolo Didattico IV Novembre – Altamura (BA)
2.340 – I.C. Viale Legnano di Parabiago (MI)
2.330 – I.C Vitrioli Principe di Piemonte – Reggio Calabria (RC)
2.285 – I.C. Sandro Pertini – Orta Nova (FG)
2.255 – Istituto Comprensivo di Notaresco (TE)
2.245 – I.C Bers. Urso – Mendola – Favara (AG)
2.235 – I.C. Giovanni Pascoli – Barga (LU)
2.225 – I.C. Chiavari II – Chiavari (GE).
In una posizione simile si sono classificati, i ragazzi della Secondaria Diego Vitrioli, ottenendo, anche loro, un risultato di tutto rispetto nel panorama nazionale, per la Categoria Junior hanno partecipato, infatti, 128 scuole distribuite su tutto il territorio italiano e la nazionale d’istituto del Comprensivo ha realizzato ben 2.210 punti sui 2.500 disponibili.
Di seguito la Top Ten della Categoria Junior:
1. 2.375 – I.C. San Tommaso d’Aquino – Priverno (LT)
2. 2.335 – Istituto Comprensivo di Andrano (LE)
3. 2.255 – Istituto Comprensivo di Ponte in Valtellina (SO)
4. 2.230 – I.C. De Amicis – San Francesco – Francavilla Fontana (BR)
5. 2.225 – Scuola Secondaria 1° G. Bovio – Foggia (FG)
6. 2.210 – I.C. Vitrioli Principe di Piemonte – Reggio Calabria (RC)
7. 2.205 – I.C. Sandro Pertini – Voghera (PV)
8. 2.185 – I.C. J. F. Kennedy – Cusano Mutri (BN)
9. 2.170 – I.C. Sandro Pertini – Orta Nova (FG)
10. 2.165 – Scuola Media Angelo Mozzillo – Afragola (NA)
Si è conclusa ieri la 55esima edizione di Vinitaly e, quest’anno, un meritato successo di pubblico e grande attenzione da parte degli addetti ai lavori sono stati ottenuti dai vini calabresi, le cui produzioni agroalimentare e in particolare vitivinicole, stanno registrando un interesse crescente in Italia e all’estero grazie alla loro qualità.
Migliaia i visitatori che hanno raggiunto gli stand dei produttori calabresi che, grazie al meritorio impegno della regione Calabria, ha visto partecipare 120 espositori suddivisi in due padiglioni, su una superficie di 1.400 metri quadrati.
I numeri delle vendite sono emblematici se si pensa al +30% che ha fatto registrare l’export nel 2022 frutto, senza dubbio, di una qualità, quella dei vini calabresi, che è cresciuta negli ultimi anni e che continua a stupire. Una Calabria conosciuta, quindi, anche per i prodotti enogastronomici, che possono essere una vera e propria promozione anche per gli affascinanti luoghi della Calabria.
Un successo davvero inaspettato è stato ottenuto dalla Cantina Campana di Cirò che, alla sua prima partecipazione al Vinitaly ha avuto l’occasione di presentare i suoi vini riscuotendo grande apprezzamento nel corso dell’intera manifestazione.
Durante la quattro giorni, la Cantina Campana ha confermato l’impegno dell’azienda nel promuovere vini di qualità, al passo con le nuove tendenze di mercato e che incarnano l’essenza perfetta del connubio tra tradizione e innovazione. In particolare, hanno suscitato grande interesse Casamatta, un Cirò rosso classico superiore doc e Lana Platino, un bianco igt.
«Sono davvero orgoglioso – dichiara il presidente di Calabria Excellent Fabio Pugliese – del successo e degli apprezzamenti che i nostri soci della Cantina Campana hanno ottenuto al Vinitaly. Ciò testimonia la qualità dei prodotti e diventa anche un importante strumento per la valorizzazione del territorio. Questa è una cantina giovane sul panorama vitivinicolo calabrese ed è condotta da giovani che hanno avuto l’occasione di condividere la passione che hanno per questo lavoro ad un pubblico attento e appassionato che ha apprezzato i loro vini condividendo i valori che sono alla base della loro produzione».
«Sono certo – conclude il Presidente Pugliese – che questo successo motiverà i nostri soci a continuare il loro percorso di qualità, di crescita e di sviluppo, contribuendo non solo a promuovere la cultura del vino di qualità ma anche la nostra bellissima Calabria».
“Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato”.
Soprattutto quando a leggere sono i piccolissimi, i grandi del domani, che attraverso storie e racconti animati si affacciano al mondo che loro stessi saranno chiamati, un giorno, a costruire.
È questa l’idea da cui trae origine e ispirazione il progetto organizzato dal Rotaract Club Reggio Calabria Sud “Parallelo 38” di donare libri per bambini dai 0 ai 6 anni da destinare al gruppo “Nati per leggere”.
L’evento si è svolto nella giornata del 4 aprile presso la Biblioteca Comunale che ospita, ormai da diverso tempo, una saletta dedicata al gruppo “Nati per leggere”, progetto su scala nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare (0-6 anni), promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal CSB Centro per la Salute del Bambino Onlus.
L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo dall’Assessore Irene Calabrò e dai Consiglieri Comunali Deborah Novarro e Filippo Quartuccio, nonché da tutte le professioniste volontarie del gruppo “Nati per leggere” di Reggio Calabria, soddisfatti per lo spirito di iniziativa e per la collaborazione mostrati dal Rotaract Club Reggio Calabria Sud “Parallelo 38” nella persona del Presidente Luciana Calarco e della socia promotrice del progetto Simona Mazzacuva.
“Un’iniziativa semplice ma efficace, che simboleggia l’importanza dell’incontro tra infanzia e lettura, un binomio imprescindibile, oggi più che mai!”. Queste le parole delle rappresentanti del Club Rotaract, le quali si dicono pienamente soddisfatte per la riuscita dell’iniziativa.
Infatti, il grande entusiasmo mostrato dall’intero club ha fatto sì che venisse donato un gran numero di libri per bambine e bambini di età dai 0 ai 6 anni, che andranno così a costituire, insieme agli altri, strumenti preziosi per le attività ricreative organizzate dai volontari del gruppo “Nati per leggere”.
“Ringraziamo il Rotaract Club Reggio Calabria Sud “Parallelo 38” per aver ricordato che la lettura è fondamentale per i bambini, affinché questi possano crescere in maniera sana dal punto di vista cognitivo e del linguaggio. Leggere con una certa continuità ai bambini ha una positiva influenza sul loro sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale, con effetti significativi per tutta la vita adulta”, queste le parole delle operatrici del gruppo presenti all’iniziativa.
Un progetto, insomma, ricco di umanità e speranza, che dimostra ancora una volta come la sinergia tra idee e volontà concentriche verso un unico scopo può portare a risultati concreti a favore della comunità.
Il Centro Polivalente “Maurizio Rossi” di via Fontana Vecchia, nel cuore del centro storico di Catanzaro, torna “battere” di attività, occasioni di socialità e incontri, rinasce come luogo di aggregazione aperto alla città e per la città, con una attenzione particolare rivolta ai giovani e alle famiglie.
Una attesa lunga circa tre anni, conclusa con la firma della convenzione tra Comune di Catanzaro e Centro Calabrese di Solidarietà, l’ente del terzo settore a cui è stata affidata la gestione a seguito di una manifestazione di interesse, secondo quanto indicato nel Programma Operativo, nel Documento Strategico Agenda Urbana di Catanzaro, e nella Scheda di selezione e ammissibilità dell’Azione 9.6.6.
Il Centro Calabrese di solidarietà, infatti, è stato selezionato tra i soggetti del Terzo settore che hanno presentato progetti per la gestione sostenibile di immobili comunali attraverso piani di gestione e progetti di inclusione sociale della durata di 5 anni, nell’Ambito del Programma “Agenda Urbana” – Por Calabria Fers/Fse 2014/2020 “Strategia per lo sviluppo urbano sostenibile”.
Attraverso questo programma il Comune si propone di cambiare e migliorare i contesti urbani del centro storico cittadino, caratterizzati da elevato disagio sociale, degrado ambientale e spesso da alti tassi di dispersione scolastica e formativa, tramite il recupero e la riqualificazione di immobili con un focus specifico sui beni confiscati alle organizzazioni criminali, e tramite la promozione contestuale di progetti di inclusione sociale.
Gli interventi promossi intendono quindi sostenere la realizzazione di progetti di inclusione sociale da parte di Organismi non-profit che prevedano l’utilizzo di immobili pubblici degradati nel centro storico, individuati dal Comune, che attraverso l’Azione 9.6.6. sono sostenuti con il recupero, l’adeguamento e la rifunzionalizzazione di immobili (spazi ed edifici), con particolare riferimento ai beni sottratti alla criminalità organizzata, da destinare all’erogazione di progetti e attività sociali e/o con funzioni di animazione socio-culturale e sportiva.
A firmare la convenzione, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita e la presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, Isolina Mantelli, affiancata dai componenti del Direttivo e dagli operatori, in particolare del Settore Prevenzione e Famiglie. Presenti il coordinatore dell’Unità di Progetto Autorità Urbana Tonino De Marco, e il vicesindaco Giusy Iemma.
“Sono davvero felice di poter dire che consegniamo questa importante struttura al Centro calabrese di solidarietà ma, soprattutto, lo restituiamo alla città di Catanzaro – ha affermato il sindaco Fiorita -. Questo è stato ed è un luogo importante per l’aggregazione giovanile e per la nascita e lo sviluppo di un fermento nel centro della città. Una struttura che è rimasta chiusa per alcuni anni e che la precedente Amministrazione comunale aveva inserito in Agenda urbana. Questa Amministrazione, lo dico con orgoglio, ha fatto tutto quello che poteva e doveva fare per rispettare i tempi di consegna del Centro anche prima dei tempi previsti da Agenda urbana che sono indicati al 31 dicembre prossimo. Come Amministrazione comunale – ha aggiunto Fiorita – consideriamo molto importante la riqualificazione delle strutture ed il sostegno al terzo settore. Pensiamo altresì che tutti gli interventi debbano essere sempre accompagnati dalla loro sostenibilità. Con le risorse del Fondo sociale, abbiamo assegnato i fondi necessari affinché il Centro calabrese possa organizzare attività che mirino all’inclusione. Organizzazione che il Centro, forte della sua esperienza e della sua competenza, sono certo che svilupperà nel migliore dei modi”.
Una grande gioia, quella della famiglia del Centro Calabrese di solidarietà espressa dalla presidente Mantelli. “Questa struttura ha sempre svolto attività di aggregazione giovanile e di contrasto alle dipendenze. Un luogo in cui i giovani della città si sono ritrovati, hanno costruito culture. E’ esattamente quello che vogliamo riproporre – ha spiegato ancora -. Vogliamo che i giovani abbiano un luogo da dove partire per costruire una cultura di cui solo loro possono essere gli artefici. Ci prendiamo questo luogo con grande voglia e con grande forza. Un riferimento che è mancato alla città e dove abbiamo ipotizzato di attivare lavoratori e momenti aggregative coinvolgendo anche altre strutture del territorio. Ci piace pensare ad un Centro polivalente con il quale fare rete e che contribuisca alla crescita del territorio. Un Centro – conclude Isa Mantelli – che dovrà avere il merito di avvicinare le periferie al centro della città”.
“Abbiamo iniziato a lavorare già da qualche settimana – sottolinea Claudio Falbo, responsabile del Settore prevenzione del Centro Calabrese -. Una parte del finanziamento che rientra nell’Ambito di Agenda Urbana è dedicato proprio alle attività di inclusione, nello specifico in favore di famiglie e minori a cui ci dedichiamo attraverso gli altri partner del progetto che sono la Fondazione Albero della Vita e la Cooperativa Zarapoti, progetti di welfare in accompagnamento ai progetti che stanno realizzando i Servizi sociali del Comune”.
L’avvio del progetto “Oikos Calabria” è una gran bella notizia che rappresenta la giusta prosecuzione del Protocollo nazionale, volto a favorire la formazione professionale e l’inserimento socio lavorativo di cittadini stranieri richiedenti e titolari di protezione internazionale, sottoscritto lo scorso anno tra Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro, Organizzazioni sindacali del settore edile ed Ance.
Il presidente della giunta regionale ha riconosciuto la bontà dell’azione intrapresa a livello nazionale e poi estesa in via sperimentale su alcuni territori, sottoscrivendo il progetto a cura del Dipartimento Welfare e Lavoro ed ha scelto di dispiegare questa importante azione di formazione professionale su tutto il territorio della regione Calabria.
L’obiettivo è quello di creare un nuovo modello di inclusione che consentirà ai migranti di essere inseriti in un percorso lavorativo, attraverso l’attivazione di percorsi formativi dedicati al settore edilizio, mediante lo svolgimento di attività formativa teorica e successiva esperienza professionalizzante presso le imprese del settore.
Sostenere questo percorso di crescita professionale, occupazionale ed umana, realizzare quel sistema sano ed equo di gestione della migrazione che passa dall’assicurare a tutti coloro che si trovano legalmente nell’Unione europea condizioni umane e sociali giuste, vuol dire avere una visione lungimirante tanto più se si tratta di un progetto che investe in un settore come quello edile, trainante per l’economia italiana, che purtroppo oggi vanta il triste primato di grande carenza di manodopera anche qualificata.