ieri, 3 maggio, si è tenuto il Tavolo di confronto presso l’assessorato regionale al lavoro sulla proposta di legge della Giunta regionale relativa a “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente”, che
riorganizza radicalmente questa importante materia alla luce delle novità introdotte dalla legislazione europea e nazionale, mettendo a sistema gli strumenti di programmazione e di governance.
L’articolato che definisce principi, finalità, compiti e funzioni della Regione, dei Centri per l’impiego, secondo le normative in vigore, del Tavolo regionale per i servizi e le politiche attive del lavoro, dell’Unità di intervento e di gestione delle
crisi aziendali, dell’Osservatorio sul Mercato del lavoro, sottolineando la sinergia delle strutture per l’esercizio integrato delle azioni attuative, prevede anche la trasformazione della natura giuridica di Azienda Calabria Lavoro, Ente pubblico
economico, in Agenzia Regionale per le politiche attive del lavoro – ARPAL – Ente pubblico Non Economico, operando una modifica sostanziale da ente di natura privata ad ente di natura pubblica, una trasformazione attesa da molto tempo dai
lavoratori e fortemente rivendicata dalle Funzioni Pubbliche di CGIL CISL e UIL.
Al tavolo erano presenti, per la parte pubblica l’assessore Giovanni Calabrese, il DG del Dipartimento regionale lavoro Roberto Cosentino, il funzionario Pasquale Capicotto e la Commissaria di Azienda Calabria Lavoro Elena Latella; per la FP
CGIL La Segretaria generale Alessandra Baldari, per la CISL FP la Segretaria generale Luciana Giordano, Giuseppe Spinelli e Giuseppe Ranieri, per la UIL FPL il subcommissario Walter Bloise.
Tutte le OO.SS. presenti al tavolo hanno espresso soddisfazione per aver ottenuto la trasformazione di Azienda Calabria Lavoro in Agenzia, ovvero un Ente della Pubblica Amministrazione che riconosce quindi ai lavoratori tutti i diritti e le
tutele anche di natura previdenziale e assistenziale, oltre che contrattuale, applicando il Testo Unico del Pubblico Impiego.
I rappresentanti sindacali hanno però evidenziato un punto caduta: la previsione del trasferimento del personale attualmente in servizio in ACL a tempo determinato e indeterminato nell’istituenda ARPAL ma con rapporto di lavoro part
– time e la mancata storicizzazione delle risorse necessarie a finanziare il bacino di precariato precedentemente impegnato nel piano di potenziamento dei CPI, benché su questo la controparte ha fornito rassicurazioni sulla continuità
dell’impegno anche nell’istituenda Agenzia.
Al riguardo, unitariamente, i rappresentanti sindacali hanno con forza sottolineato l’esigenza di ottenere le necessarie risorse finanziarie di cui si ha contezza per garantire il full- time per tutto il personale che transiterà in ARPAL, anche per
assicurare il buon finanziamento della nuova Agenzia, e per garantire la possibilità della storicizzazione delle risorse per i lavoratori impegnati attualmente nel progetto e hanno già concordato di proporre richiesta di audizione alla
competente Commissione in sede di approvazione della proposta di legge in Consiglio regionale, su questo la parte pubblica ha condiviso il percorso proposto a sostegno dell’Ente che dovrà occuparsi degli essenziali temi delle politiche del lavoro.
Sebastiano Plutino
Con il Festival della Letteratura e del Diritto di Palmi si è elaborata una formula originale per parlare di Leggi, anche fuori dalle aule universitarie e di Tribunale.
L’incontro tra la letteratura e il diritto in generale, certamente, risale a tempi molto meno vicini, poiché́ è sempre stata presente la considerazione della letteratura antica come materiale prezioso capace di spiegare le origini e le evoluzioni dei vari istituti legislativi.
Le classi quinte del liceo Rechichi hanno partecipato a una due giorni di incontri importanti.
Si sono confrontati in primis con il concetto di “Uno vale uno” e grazie ai relatori, gli avvocati Antonino Napoli e il sindaco di Polistena Michele Tripodi, hanno aperto un dibattito interessanti sui temi di democrazia e libertà.
Un appuntamento fortemente voluto e sostenuto dalla dirigente scolastica Francesca Morabito che ha invitato i suoi studenti ad essere sempre parte attiva nella società con la consapevolezza e la dignità che solo la conoscenza può dare.
Lo stesso Tripodi ha condotto i ragazzi a una riflessione che li ha portati a scoprire come «I diritti sono tanti ma abbiamo consapevolezza di quanti siano».
L‘avvocato Maria Teresa Santoro ha relazionato sul tema “La giustizia in nome del popolo – note a margine de ‘La parola ai giurati ‘di Sydney Lumet”.
Con uno sguardo alla Costituzione e al cinema, richiamando anche l’iconico ‘Rashomon ‘ di Akira Kurosawa, oltre che il film ‘ Condannato a morte in mancanza di indizi’, sono stati presi in esame il sistema processuale delle giurie popolari statunitensi e italiane .
La complessità della formazione della prova nel giudizio, la regola della condanna “al di là di ogni ragionevole dubbio”, i principi costituzionali del giusto processo e dell’autonomia e indipendenza della magistratura, hanno costituito il banco di confronto con gli studenti, sollecitati ad una necessaria presa di coscienza dei propri diritti per una effettiva partecipazione democratica.
Per l’avvocato Napoli è stato importante portare i ragazzi a una riflessione: «Uno Vale Uno? E’ la domanda che oggi ci poniamo, che vi poniamo e con voi vogliamo riflettere. La democrazia come modello politico, infatti, non viene mai messa in discussione; è semmai il suo funzionamento che suscita sempre più perplessità».
Diversi richiami storici sono stati forniti per arrivare ad oggi. «I social oggi rappresentano un forte elemento di novità che ha contribuito alla creazione di una nuova forma di “democrazia diretta” a cui tutti possono partecipare e nella quale “uno vale uno”.
Il concetto di “uno vale uno”, più che rimandare alla democrazia diretta di Atene, sembra un rifiuto della diversità e del pluralismo che sono un dato imprescindibile dell’umanità e il vero fondamento delle civiltà occidentali. L’idea omologatrice e riduzionistica dell’“uno vale uno” soffoca tutto questo e ci porta ad un egualitarismo di facciata, demagogico e irrealistico. Non è pensabile che, in nome dell’antipolitica, si immagini una politica dell’uno vale uno, annullando il peso della cultura, il valore della competenza, la virtù del sapere e la forza dell’esperienza.
Il processo democratico avrebbe tanto da guadagnare da un maggior coinvolgimento diretto dei cittadini? Ne dubitiamo. Pensate, ad esempio, a cosa sarebbe accaduto se nel pieno dell’emergenza pandemica, invece che affidarci al parere competente, meditato dei medici e degli scienziati, ci fossimo affidati al buon senso dell’uomo della strada? Quanti danni in più avremmo dovuto contare?
‘Uno vale uno’ è un concetto meraviglioso. Ma senza competenze e merito crolla tutto qui bisogna accompagnarlo da: il socratico “so di non sapere” e il latino cursus honorum.
Contengono entrambi un principio di crescita, di maturazione, da applicare all’individuo e alla società: il primo custodisce in quattro parole la continua necessità di imparare, l’umiltà di chi vuole capire. L’altro istituisce un preciso ordine meritocratico per passare da un incarico pubblico a un altro premiando, si presuppone, chi vale. Fermiamoci un attimo a riflettere sulla forza che questi due pilastri della società antica possiedono».
Centrodestra Rc: stamattina i consiglieri hanno incontrato il Viceprefetto
Questa mattina una delegazione del centrodestra comunale di Reggio, composta dai consiglieri; Massimo Ripepi, Federico Milia, Mario Cardia, ha incontrato il VicePrefetto Campolo a seguito per affrontare il tema del bilancio di previsione, trattato nella Lettera invitata nelle scorse ore, a firma di tutti i consiglieri, che riportiamo integralmente: “Si comunica che, a tutt’oggi , la giunta comunale di Reggio Calabria non ha provveduto ad approvare la bozza del rendiconto di gestione dell’anno 2022 e, di conseguenza, il Presidente del Consiglio non ha potuto convocare il Massimo Consesso dell’Ente per l’approvazione ,nei termini, del rendiconto.
Invero, l’art. 151, comma 7, del TUEL stabilisce che “il rendiconto e’ deliberato dall’organo consiliare entro il 30 aprile dell’anno successivo”.
E, nel caso di mancata approvazione del suddetto rendiconto di gestione nei termini previsti dalla legge , l’art. 227 ,comma 2 bis, del TUEL stabisce che si applica la procedura prevista dall’art. 141, comma 2, del TUEL con assegnazione al Consiglio di un termine non superiore a 20 giorni.
Le conseguenze stabilite dalle seguenti norme ordinamentali sono chiare e gravi.Tra queste citiamo quelle previste dal Tuel: l’art. 161, comma 3; l’art.187; l’art. 203, comma 1, l’art. 243, comma 6 ; e quella prevista dall’art.11 del D. Lgs n. 118 del 2011.
La invitiamo, pertanto, a sollecitare il Comune di Reggio Calabria ad ottemperare a quanto previsto dalla legge assegnando all’amministrazione un termine per l’approvazione del suddetto rendiconto.
Le rappresentiamo che alcuni nostri colleghi hanno chiesto piü volte delucidazioni in merito al rendiconto 2022 sia in commissione bilancio che in Conferenza dei capigruppo senza ottenere, pero’, alcuna risposta.
Senza risposta altre richieste sulle missive inviate dalla Corte dei Conti regionale sul piano di rientro.
Come puo’ ben capire non e’ possibile operare bene in un Ente in cui i diritti dei consiglieri siano costantemente calpestati.”
I consiglieri hanno sottolineato la loro preoccupazione per la vicenda, il Dott. Campolo ha garantito che gli uffici territoriali del Governo seguono con molta attenzione gli sviluppi della vicenda, e che c’è un confronto quasi quotidiano con gli uffici comunali.
Resta la preoccupazione di una fase emergenziale che sembra non avere tregua.
“Chiediamo al Ministro della Giustizia, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, al Ministro per lo Sport e per i Giovani, di interessarsi a quella che a nostro avviso è un’anomalia; bisognerebbe evitare che Giustizia sportiva e Giustizia ordinaria possano andare in conflitto tra loro per uno stesso caso. Mi riferisco nello specifico a quello che riguarda la Reggina, ma, ovviamente, anche a tutte le altre realtà che si trovano o che potrebbero trovarsi nella medesima situazione.”
A scriverlo è il Deputato reggino Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera, in un’interpellanza urgente rivolta al Governo, depositata in queste ore. L’argomento, come si può facilmente dedurre, riguarda la complessa situazione societaria della Reggina 1914 Srl, che si trova dinnanzi a Giustizia sportiva e Giustizia ordinaria, fronteggiando diverse limitazioni e una penalizzazione che pesa sull’attuale classifica del Campionato di Calcio di Serie B.
“La Società amaranto, in data 28/4/2023, ha depositato il ricorso per l’omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti e transazione su crediti tributari e previdenziali. La procedura di accordo di ristrutturazione dei debiti è una delle opzioni che la normativa italiana mette a disposizione del mondo delle imprese per anticipare e risolvere le situazioni di difficoltà economico-finanziarie ancora reversibili, con l’intento di dare la possibilità agli imprenditori di superare le difficoltà delle proprie Società, comprese quelle di calcio professionistico”, si legge testualmente tra le premesse del documento presentato dall’Onorevole Cannizzaro e che porta la firma anche di un altro deputato del territorio reggino: Giovanni Arruzzolo.
“Reggina che – precisano ancora i parlamentari di Forza Italia – in previsione della scadenza federale per la dimostrazione del pagamento degli emolumenti e relativi oneri, sia a febbraio che a marzo ha depositato istanza presso il competente Tribunale per chiedere di essere autorizzata al pagamento dei contributi previdenziali, ricevendo tuttavia diniego. In entrambe le occasioni, la Società, pur sapendo di incorrere in eventuali sanzioni federali, ha ritenuto di adeguarsi ai provvedimenti del Tribunale Ordinario di Reggio Calabria (per evitare il rischio di estromissione dalla procedura), in ossequio a quanto ben precisato nel provvedimento di diniego, dove si legge che le norme dell’ordinamento sportivo non possono derogare nemmeno implicitamente all’applicazione della disciplina dell’ordinamento statale, ovvero comportarne la sua disapplicazione. Intanto però la Giustizia sportiva ha già sanzionato la Reggina per non aver rispettato le scadenze – precisano i deputati firmatari – questo perché le norme della FIGC non contemplano la procedura messa in atto. E nel frattempo da parte della Procura Federale è arrivato anche il deferimento relativo alle scadenze saltate, sia per la Reggina che per il suo Amministratore Delegato. E purtroppo altre sanzioni potrebbero presentarsi all’orizzonte. In questo contesto, inoltre, non sembra prospettarsi un’auspicabile armonizzazione tra diritto sportivo e competenza del diritto statuale nell’esercizio della giurisdizione ordinaria, in particolare rispetto alle norme in materia di crisi d’impresa.”
“Alla luce di tutto quanto premesso – scrivono in conclusione Francesco Cannizzaro e Giovanni Arruzzolo nella loro interpellanza urgente – chiediamo quali iniziative intendano intraprendere i Ministri dei dicasteri interessati al fine di evitare che una Società calcistica in stato di crisi possa eventualmente essere destinataria di una disciplina giuridica diversa da quella riservata ad una normale società commerciale, e quindi risultare penalizzata, solo per il fatto che soggiace anche ad un ordinamento di settore che, seppur autonomo, è però subordinato e derivante da quello statuale.”
L’interpellanza si chiude, pertanto, con una richiesta anche sull’armonizzazione del diritto sportivo con quello della crisi d’impresa, per escludere l’eventuale rischio per gli amministratori di una società calcistica di esporsi a sanzioni nell’ambito della Giustizia ordinaria, in funzione di comportamenti diversamente valutati in ambito sportivo.
Della vicenda si sta occupando pure il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che ha già avviato un’interlocuzione diretta col Presidente della FIGC, Gabriele Gravina.
La politica per definizione deve primariamente occuparsi di garantire tutti quei servizi tangibili che rendano migliore e più semplice la vita delle comunità che amministra. Non c’è soddisfazione più grande, quindi, quando si può annunciare di aver raggiunto risultati che permettano ai bambini di un territorio, di riappropriarsi di strutture che aiutino la loro crescita, implementando lo sport tra le altre attività che svolgono attraverso la scuola. L’Amministrazione Comunale di Cinquefrondi, infatti, comunica ufficialmente che, dopo decenni, è stata rimessa in sicurezza e ristrutturata la palestra scolastica della scuola primaria Francesco Della Scala. Da oggi in poi quindi, il corpo docente potrà finalmente smettere di arrangiarsi facendo praticare piccole attività in aula, oppure peggio ancora saltando le ore di educazione fisica e avrà a disposizione come opportuno che sia, un luogo adibito a svolgere questa funzione. L’assessora alla pubblica istruzione Roberta Manfrida al riguardo si è espressa così: l’inclusione in tutte le sue forme, passa anche attraverso lo sport, le attività sane, e tutte quelle forme di confronto e aggregazione che il corretto insegnamento delle discipline sportive siano esse atletiche o sport di squadra aiutano a formare. La scuola deve essere per antonomasia il mezzo attraverso cui veicolare tali comportamenti, e siamo felici che la nostra Amministrazione possa contribuire in questo percorso“. Il sindaco Conia: “la palestra è rimasta chiusa per decenni e si diceva che non vi sarebbero state soluzioni, con tenacia e caparbietà ed importanti investimenti oggi invece riconsegniamo alla scuola una palestra funzionale. I nostri anni di amministrazione si stanno caratterizzando proprio per le tante sfide vinte e per essere riusciti a rompere la rassegnazione”.
Ha avuto luogo ieri nella Città del Formaggio 2022, a Pandino in provincia di Cremona, l’evento di premiazione della decima edizione del CaseoArt-Trofeo San Lucio, concorso organizzato da Asso Casearia Pandino per premiare l’eccellenza dell’arte lattiero-casearia in Italia. Il CaseoArt-Trofeo San Lucio è tra i più prestigiosi concorsi caseari d’Europa e si svolge ogni 2 anni (la prossima edizione è fissata per il 2025).
Oltre 150 tecnici casari, 310 formaggi prodotti suddivisi in 24 categorie sulla base del tipo di latte (vacca, capra, pecora, bufala e asina), del processo tecnologico, della stagionatura e alla tipologia di affinamento e valutati da una super giuria tecnica costituita da 50 assaggiatori e 80 maestri esperti assaggiatori dell’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio), chiamati a valutare l’aspetto visivo, olfattivo, gustativo e tattile dei formaggi codificati e anonimi in gara ma anche la difficoltà di produzione e gli aspetti organolettici. Oltre alla super giuria tecnica anche la giuria popolare: oltre 300 le persone coinvolte e più di 2.800 gli assaggi effettuati al fine di valutare e determinare l’aspetto di gradimento generale da parte del consumatore.
Nell’ambito di questa edizione, nell’incantevole cornice del Castello Visconteo di Pandino, per la prima volta in 20 anni, è stato premiato un Maestro Casaro calabrese. Si tratta di Paolo Pignataro che ha ottenuto il terzo posto nella categoria Formaggio di Latte di Vacca Stagionato da 31 a 90 giorni con il formaggio “Magnogreco”.
Si tratta di un formaggio con una stagionatura di 46 giorni che ha una forma cilindrica regolare con un leggero incavo centrale sulla faccia superiore ed una crosta canestrato di colore giallo chiaro con leggera muffettatura bianca. Il colore della pasta è avorio uniforme e l’occhiatura è irregolare piccola. L’odore è mediamente intenso mentre il sapore è dolce, poco acido e salato con una intensità complessiva medio-bassa. Buono l’aspetto della forma, la struttura, la consistenza al tatto, l’aroma ed il gusto. Per quanto riguarda l’indice di gradimento all’acquisto il “Magnogreco” ha ottenuto valori alti.
Il vincitore dei vincitori, ovvero tra i casari premiati, colui il quale ha conquistato la Supercoppa è stato Alberto Rossi del Caseificio Granarolo SpA con il formaggio Gorgonzola DOP Piccante di una volta. Ma tra i premiati nell’edizione di quest’anno, oltre al calabrese Paolo Pignataro anche i Maestri Casari della Cisalpino, della Valgrana e della Zanetti ecce. cc.
La Storia di questo giovane Casaro nato nell’87 parte dal nonno Paolo che, negli anni ’30, fa nascere a Terravecchia una delle prime Aziende Agricole Zootecniche del territorio. Negli anni ‘70 l’Azienda viene tramandata al figlio Francesco Pignataro, anche lui allevatore e casaro, il quale iniziò un lavoro di selezione della mandria per ottenere latte di alta qualità e migliorare la produttività degli animali grazie all’apporto scientifico di tecnici del settore. Nei primi anni 2000 Paolo Pignataro, nipote di Paolo e figlio di Francesco, prese le redini dell’Azienda e nel 2018 introdusse due grandi novità realizzando il Caseificio Artigianale ed il Punto Vendita Aziendale a Cariati (CS).
«Devo dire che ho avuto molto piacere quando ho visto l’iscrizione del Maestro Casaro Paolo Pignataro. Avere nel nostro concorso una tipologia di formaggio di qualità qual è il suo formaggio “Magnogreco” è stata per noi una bellissima sorpresa che ci è piaciuta molto. Non è un formaggio così conosciuto nel nord e nel centro Italia ma è un formaggio, come si è visto, molto apprezzato» ha commentato Daniele Bassi, presidente Asso Casearia Pandino e maestro assaggiatore ONAF che poi ha concluso dichiarando che «nella prossima edizione del 2025 speriamo di riavere tra i concorrenti ancora il Maestro Paolo Pignataro».
«Sono onorato di essere qua oggi. È stato premiato non solo il formaggio ma anche il lavoro che c’è dietro, un lavoro che richiede impegno e tanti sacrifici ma che riesce a dare anche grandi soddisfazioni. Ricevere per me questo premio è un onore ma anche uno stimolo a migliorare il percorso di qualità che ho intrapreso» ha dichiarato il Maestro Casaro Paolo Pignataro.
All’evento di premiazione ha voluto essere presente anche l’Avv. Franco Lucente, di origini catanzaresi, è stato eletto nello scorso febbraio per la seconda volta Consigliere Regionale e, dallo scorso mese di marzo è Assessore ai Trasporti ed alla Mobilità Sostenibile in Regione Lombardia. Proprio l’Ass. Regionale Franco Lucente ha voluto premiare il Maestro Casaro Paolo Pignataro. Queste le sue dichiarazioni: «Intendo esprimere i miei complimenti all’Asso Casearia Pandino per aver ideato un concorso che, ogni due anni, ormai da vent’anni, premia l’eccellenza lattiero casearia del nostro Paese come quella calabrese del “Magnogreco”. Un bravo va a Paolo Pignataro per aver deciso di far conoscere i buoni prodotti calabresi anche fuori dai confini della madre terra e poi per il premio ottenuto. È il primo calabrese ad ottenere questo importante riconoscimento e questo rappresenta un motivo di gioia anche per me che da sempre rivendico le mie origini calabresi con orgoglio».
Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione Calabria Excellent non ha nascosto la sua soddisfazione: «La Calabria rappresenta una eccellenza sempre in crescita nel settore dei formaggi e, quest’anno, voglio ricordarlo, ci siamo tolti una bella soddisfazione perché nella classifica dei formaggi più buoni al mondo pubblicata lo scorso febbraio da TasteAtlas, 8 formaggi nei primi 10 sono italiani, 17 nei primi 50, sono italiani e la Calabria è presente in classifica con il Caciocavallo Silano. Abbiamo realtà in crescita come il Pecorino Crotonese DOP e difendere e valorizzate questo patrimonio è, per tutti noi calabresi, mai come oggi un dovere. Oggi viene premiato per la prima volta un Maestro Casaro calabrese al Caseo-Art Trofeo San Lucio. Grazie, quindi, a Paolo Pignataro che è iscritto alla nostra Associazione. Il formaggio “Magnogreco” rappresenta una eccellenza per la nostra Calabria così come lo è l’amico Ass. Franco Lucente che ringrazio perché oggi ha voluto fortemente onorarci della sua presenza per premiare personalmente Paolo».
La proposta musicale originale e innovativa del Sextet Impossible chiuderà sabato 6 maggio, la rassegna sinergia 47, promossa dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce aps, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi culturali 2021 della Regione Calabria. Appuntamento alle ore 21.15, al teatro Manfroce di Palmi per l’ultimo spettacolo di una stagione di grande successo.
Musica classica, da film, tzigana e sud americana. Quindi non solo musica da camera. Così Annalisa Biancofiore (Soprano), Dahl Ah Lee (Violino), Marcos Palombo (Sassofono), Paolo De Angelis (Chitarra), Cristiano Lui (Fisarmonica) e Piero Ranucci (Contrabbasso) intratterranno il pubblico, proponendo un nuovo modo di ascoltare celebri colonne sonore di capolavori del cinema.
Le note di Mozart, Chopin, Brahms, Bizet, i virtuosismi di Astor Piazzolla, le melodie di Nino Rota e brani tratti da “Il favoloso mondo di Amelie” e da “Il Postino”, ecco alcune delle esecuzioni che certamente sorprenderanno il pubblico. Un viaggio appassionante e inedito, denso di emozioni e suggestioni che nella vita sarebbe impossibile sperimentare e che invece attraverso la musica e l’arte può essere vissuto.
«Sabato chiuderà in bellezza questa 47^ edizione della rassegna Synergia. Con ben 19 spettacoli – ha spiegato Antonio Gargano, presidente dell’associazione Amici della Musica Antonio Nicola Manfroce aps di Palmi – quest’anno abbiamo raggiunto un altissimo livello qualitativo. Un impegno che è stato ripagato dall’entusiasmo del nostro pubblico, cresciuto con noi. Siamo già al lavoro per chiudere il ricco cartellone della prossima stagione. Synergia 48^ spazierà ancora una volta tra tanti generi, musica, opera, danza e prosa con compagnie e nomi di assoluto rilievo. Al via dal prossimo 7 agosto a Gioia Tauro e poi dal 22 ottobre al teatro Manfroce di Palmi per un cartellone ricco scandito da ben 23 spettacoli», ha concluso Antonio Gargano, presidente dell’associazione Amici della Musica Antonio Nicola Manfroce aps di Palmi.
Una produzione importante, con la drammaturgia di Katia Colica e la regia di Matteo Tarasco, che vede in scena Americo Melchionda nelle vesti del grande intellettuale, Maria Milasi che interpreta l’amata madre Susanna, e Andrea Puglisi che veste i panni del giovane fratello Guido.
Dopo un primo studio presentato lo scorso dicembre, nell’ambito del Globo Teatro Festival, la compagnia reggina propone il nuovo spettacolo nella sua versione definitiva – con le scenografie di Lazzaro-Melis, i costumi di Malaterra, musiche di Antonio Aprile – nel prestigioso teatro cittadino, prima tappa di una lunga tournée che la vedrà nei prossimi mesi in varie location nazionali.
In “PPP Amore e lotta” è rappresentato un Pasolini intimo, nell’intreccio familiare con la madre e il fratello, morto giovanissimo durante la guerra partigiana. Un particolare della sua vita personale che qui viene raccontato in un’atmosfera surreale e atemporale, mentre lo spettatore si chiede se il protagonista in scena sia già morto o stia solo sognando.
Pasolini si racconta tra la confusione del tempo perduto, annebbiato, e la certezza di una grinta che mescola amore e lotta. I sogni di Pier Paolo, ma anche i suoi incubi e i suoi desideri, trasformano la scena in un drammatico caleidoscopio di presenze attraverso la tenerezza disperata di un uomo, di un poeta, di un fratello e di un figlio, strappato tragicamente alla sua vita.
Il regista Matteo Tarasco, figura di spicco del teatro italiano, molto noto anche a livello internazionale, sottolinea che lo spettacolo “non vuole essere semplicemente un omaggio alla memoria di Pier Paolo Pasolini, ma si configura come un viaggio nella memoria di tutti noi. “PPP Amore e lotta – Dico il vero”, ci invita a lottare per il nostro amore e ad amare la lotta, sempre”.
Americo Melchionda interpreta in maniera impeccabile un Pasolini inedito, a tratti smarrito, confuso, ma allo stesso tempo forte e tagliente come “la verità” invocata e affermata dai protagonisti; Maria Milasi è la madre dolente e appassionata, che ha perduto ora due figli, e Andrea Puglisi veste i panni del giovane idealista Guido, vittima della guerra fratricida tra partigiani.
Uno spettacolo straordinario, con un testo denso, emotivamente coinvolgente, ricco di riferimenti storici ma anche psicologici, e che si accosta a una figura cardine del Novecento italiano con profondità e rispetto, donandone una interpretazione assolutamente originale e particolare.
La compagnia Officine Jonike Arti è attualmente riconosciuta dalla Regione Calabria come Impresa di Produzione Teatrale e questo spettacolo è co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 – Avviso pubblico per il finanziamento di programmi di Produzione Teatrale della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.
Implementare uno spazio all’interno della Casa Rifugio “Mondo Rosa”, dedicato esclusivamente ai minori e aumentare l’attenzione della comunità rispetto alla tematica della violenza assistita: questi due obiettivi hanno guidato l’elaborazione delle azioni previste nel progetto “Orme” del Centro Calabrese di Solidarietà concluso lo scorso 31 marzo.
Dei casi ospitati dal 2012 a Mondo Rosa, il 90% dei bambini è vittima di violenza assistita che, di per sé è una forma di violenza.
Per questo motivo, la Casa rifugio del Centro Calabrese di Solidarietà ha costruito un progetto finalizzato ad implementare una serie di servizi capace di mettere i minori al centro di un programma di empowerment e sostegno esattamente quanto le loro madri.
L’obiettivo, in questi anni, è stato dotare il territorio di un “porto sicuro” non solo per le donne, ma anche per i bambini stessi, evitando ripercussioni a livello psicologico (mancanza di autostima, disturbi d’ansia e aggressività, rallentamento nello sviluppo e problemi cognitivi) e delle relazioni sociali (i bambini che sono presenti durante le violenze del partner alia loro madre hanno più probabilità in futuro di essere vittime di violenza o di diventare essi stessi degli aggressori).
Il progetto ha permesso ad una realtà già consolidata, ma che necessita di essere potenziata di consolidarsi, anche attraverso uno spazio strutturato di ascolto psicologico, attraverso cui rilevare le condizioni di rischio individuali e familiari che possono accrescere ulteriormente la vulnerabilità del minore, mediante un approccio centrato su un sapere qualificato associato alla capacita di ascolto empatico, per cogliere i significati delle frammentarie manifestazioni del disagio infantile e dei racconti delle possibili vittime, senza andare oltre alla propria funzione. Sono stati coinvolti in maniera sinergica diversi attori (operatori sociali, sanitari, educatori, istituzioni scolastiche e strutture ricreative del territorio) in grado di rispondere efficacemente ai bisogni del minore. Pertanto, l’intervento di presa in carico, finalizzato alla definizione di un programma di intervento personalizzato, ha consentito di rintracciare all’interno del contesto circostante stesso le risorse necessarie allo sviluppo della resilienza individuale e familiare del minore, disinnescando il potenziale dell’evento traumatico della violenza assistita. Tra le azioni previste anche la creazione di un laboratorio di sostegno scolastico: il progetto mira a sostenere i minori ospiti della Casa Rifugio anche a livello educativo e didattico, in modo da far emergere e sviluppare autonomie, abilità scolastiche e sociali. Gli educatori hanno sostenuto i minori contribuendo a superare le difficoltà di apprendimento, rimotivando, sviluppando l’autostima e potenziando le capacità personali.
Oltre a garantire concreto sostegno ed accoglienza alle donne vittime di violenza, anche minorenni, ed ai loro figli, “Mondo Rosa” ricopre un importante funzione di “catalizzatore” sociale, contribuendo quotidianamente alto sviluppo di politiche integrate, di un team multidisciplinare e multi professionale, di un dibattito in merito alla fenomenologia della violenza in tutte le sue forme e conseguenze.
Attraverso il progetto “Orme” è stato importante “sfruttare” questo ruolo per sensibilizzare la comunità sul tema della violenza assistita, mediante metodologie innovative di diffusione dei risultati.
Spiegare che la violenza assistita dai minori é una forma di violenza perpetrata ai loro danni è quindi uno degli obiettivi della battaglia (anche) culturale che il Progetto ha voluto promuovere.
In occasione del “Maggio dei Libri 2023” La Rosa del Pozzo Edizioni sarà presente al Castello Aragonese di Reggio Calabria per l’incontro con gli autori di “Étiennette Liberi Pensieri”. I giovani artisti Salvatore Cucinotta (poeta e scrittore) e Gianni Vittorio (fotografo) sono candidati con il loro libro al Premio Strega Poesia 2023. L’incontro si terrà venerdì 5 Maggio 2023 alle 17.30.
Un grande risultato nato dal connubio tra poesia e fotografia.
“Il libro di Salvatore Cucinotta e Gianni Vittorio, il primo poeta o libero pensatore e l’altro fotografo, è un connubio piacevole fra parole ed immagini. Le poesie si amalgamano splendidamente alle foto in bianco e nero che esaltano l’essenza stessa delle parole…” (Sebastiano Impalà).
Parole ed immagini si uniscono quindi per creare una straordinaria opera che ripercorre emozioni e pensieri nei fotogrammi dei primi 40 anni degli autori e nella dedicata speciale di una donna che dà appunto il titolo al libro.
Durante l’incontro saranno presenti il dott. Antonino Santisi, editore, e il dott. Elio Stellitano, medico e scrittore (Circolo Rhegium Julii).