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Le Muse: domenica “Mons. Antonino De Nisi: 70 anni di sacerdozio di un intellettuale della Chiesa reggina”.
L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, si appresta alle sue attività invernali con cadenza domenicale dopo vari momenti nella vicina città di Messina ed in Veneto.
Un importante evento è previsto questa domenica 28 gennaio alle ore 18, prevede presso la Sala D’Arte Le Muse di via San Giuseppe 19, ovvero “Mons. Antonino De Nisi: 70 anni di sacerdozio di un intellettuale della Chiesa reggina”.
Un incontro molto significativo e simbolico dichiara il presidente Muse Giuseppe Livoti, poiché sentiremo a viva voce il racconto di un lungo viaggio sacerdotale, iniziato il 21 settembre del 1953 nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria in cui monsignor Denisi, veniva ordinato presbitero per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria dell’arcivescovo del tempo, il non dimenticato ancora oggi monsignor Giovanni Ferro. Un anniversario che già è stato festeggiato dal presbitero insieme alla comunità diocesana reggina con una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Fortunato Morrone e che vede ora alle Muse, un momento di confronto con la città di Reggio Calabria per sentire a viva voce quel tempo della memoria anche collettiva che il noto presule e decano della Chiesa reggina racconta.
Un racconto che si può anche evincere dalla sua ultima collana letteraria in cui Denisi, racconta, non solo il suo cammino vocazione e sacerdotale, ma anche la storia della diocesi di fondazione paolina, attraverso un excursus storico-documentale che si intreccia con la storia della città di Reggio Calabria. I tre volumi – “L’arcidiocesi di Reggio Calabria: Vescovi clero e parrocchie”, “Emigrazione e immigrazione in Calabria: Storia, cultura, dimensioni del fenomeno” e “Santità religiosità e pietà popolare nella Chiesa reggina” (Reggio Calabria, Laruffa Editore, 2021) raccolgono gli scritti che il sacerdote nell’arco di tanti anni ha prodotto come storico della Chiesa reggina e studioso delle migrazioni dal sud Italia e con particolare attenzione da e per la Calabria. La Sala D’Arte Le Muse sarà anche luogo che esporrà per la prima volta la medaglia in bronzo per celebrare tale evento ed il messo busto di Don Denisi realizzato dal noto scultore Fortunato Violi.
In occasione del settantesimo anniversario del sacerdozio di mons. Antonino Denisi, anche una medaglia di bronzo è stata coniata per celebrare la sua figura e l’opera. La medaglia, realizzata in 100 modelli, è stata commissionata dallo stesso mons. e porta la firma di due noti scultori internazionali, Francesco Violi e Fortunato Violi, recentemente reduci dall’esposizione mondiale del conio e della medaglia avvenuta alla Biblioteca Nazionale di Firenze nel mese di Novembre. Il dritto della medaglia raffigura la facciata del Duomo di Reggio Calabria, simbolo della città e della sua storia. Il rovescio, invece, rappresenta la legenda della sibilla sulla nascita della città, con l’uva intrecciata al fico. La presenza dell’ artista Fortunato Violi arricchirà tale evento con la descrizione dell’approccio disegnativo e tecnico artistico per i manufatti esposti. La manifestazione vedrà una solenne apertura con la presenza del Coro Laudamus diretto dai maestro Enza e Marina Cuzzola mentre una parte della conversazione sarà affidata a Marina Rotella biografa e segretaria per tanti anni del noto presule.
Fiumara: Ass. “Mino Reitano” commemora il cantante reggino a 15 anni dalla scomparsa
Si svolgerà domani, 27 gennaio, alle 18 nella Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, a Reggio Calabria, la Santa Messa per commemorare il 15ennio dalla scomparsa del cantante di Fiumara di Muro, Mino Reitano, nella quale verranno ricordati anche i fratelli.
Celebrazione organizzata dall’omonima associazione. Per l’occasione è stata indetta anche una raccolta fondi per acquistare attrezzature specifiche all’ Associazione ABILMENTE, la nostra 44° donazione dell’associazione effettuate in tutta Italia in sostegno di fanciulli e ragazzi con problemi di salute
Reggio, Spettacoli: countdown per lo show di Brignano al Palacalafiore
E’ tutto pronto per il megashow di Enrico Brignano del prossimo sabato 3 febbraio alle ore 21:00 al Palacalafiore di Reggio Calabria. Già venduti oltre tremila biglietti, mentre la prevendita prosegue sul circuito Ticketone. L’evento è organizzato dalla Show Net di Ruggero Pegna e punta al record di spettatori in unica serata per uno spettacolo comico in Calabria. Dopo il successo dei due speciali televisivi trasmessi dalla Rai, Brignano arriva a Reggio con il suo irresistibile “Ma… diamoci del tu”, atteso dal pubblico che normalmente affolla i live delle principali star della musica.
Lo spettacolo scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi, prodotto da Vivo Concerti, aprirà la 38° stagione di eventi in Calabria del promoter lametino, che si annuncia ricca di eventi eccezionali, come lo storico concerto del 24 luglio a Roccella Jonica del “Pink Floyd” Nick Mason con i Saurceful of Secrets, la sua super band di all stars composta da Guy Pratt, Gary Kemp, Lee Harris e Dom Beken, realizzato con il Patrocinio della Regione Calabria.
Per lo show di Enrico Brignano il Palacalafiore sarà trasformato in un grande teatro, come già accaduto per altri spettacoli comici organizzati da Pegna, da Checco Zalone al trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Imponente il palcoscenico che sarà allestito già dal 2 febbraio. Quello che arriverà anche a Reggio è un monologo mozzafiato, intervallato da sorprese, improvvisazioni e trovate sceniche, capace di trascinare tutti in un’atmosfera di buonumore e spensieratezza. Con racconti e aneddoti intrisi d’ironia e da una vena sarcastica irresistibile, battute incalzanti, gag originali, Brignano porta tutti a ridere per oltre due ore, spesso fino alle lacrime.
Il popolarissimo attore romano racconta così “Ma… diamoci del tu!”: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io… Siccome sono in vena di confidenze, nel mio spettacolo mi concedo di parlare di aspetti inediti della mia professione e di una storia personale che poi assurge a paradigma un po’ per tutti… sì, perché per la prima volta ho deciso di raccontare le delusioni, le false partenze, tutti i “no” che ho collezionato nella mia vita professionale e non. Coadiuvato dal maestro Andrea Perrozzi, io parlo; con la collaborazione di due presenze “moleste” ma preziosissime, Pasquale Bertucci e Michele Marra, continuo a parlare. Quando poi mi lasciano da solo sul palco, parlo ancora. Ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi. “Ma lei, Brignano, non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?”, “Certo che lo so, ma intanto lei, coso… mi dia del tu!».
Nell’atrio del Palasport sarà pure disponibile il nuovo libro di Brignano, con tanto di autografo, dal titolo “Non facciamone una tragedia” (edito da Einaudi).
Dopo lo show di Enrico Brignano a Reggio e Nick Mason a Roccella, secondo il format collaudatissimo di “Fatti di Musica”, il suo festival-premio del live d’autore, Pegna ha già confermato altri appuntamenti: il nuovo spettacolo di Stefano De Martino il 4 marzo al Teatro Rendano di Cosenza e la spettacolare Divina Commedia Opera Musical dal 7 al 9 marzo al Teatro Politeama di Catanzaro, già vicina al sold out. Per informazioni sono disponibili lo 0968441888 e il sito web ruggeropegna.it.
Reggio: Interventi in città sul verde urbano, dopo segnalazione al Comitato di quartiere Viale Calabria-Via Palmi
E’ stato segnalato al Comitato di quartiere Viale Calabria-Via Palmi, che proprio sul Viale Calabria, incaricati del Comune, stanno contrassegnando alcuni alberi con della vernice spray, perché potenzialmente pericolosi alle persone e alle cose, per cui verranno abbattuti quanto prima.
Di fatto, da verifica personale, soprattutto alcuni pini in corrispondenza dell’incrocio con via Loreto risultano segnati da una X rossa.
Effettivamente gli alberi in questione risultano essere pericolosi per via del sollevamento dell’apparato radicale anche di 30 cm al di sopra del manto stradale creando dei veri e propri dossi molto insidiosi che mettono a rischio l’incolumità di automobilisti, motociclisti ma anche di pedoni e ciclisti.
Fin qui niente da ridire se non ché: sono anni che al taglio di alberi potenzialmente pericolosi, questi, non vengono sostituiti come per altro avviene in amministrazioni comunali un po’ più attente al benessere dei suoi cittadini.
Ricordiamo, e in particolare ci appelliamo, ai nostri amministratori, che gli alberi e il verde in città, non è semplicemente oggetto di arredo urbano, ma svolge un ruolo fondamentale nella mitigazione della temperatura, del particolato dovuto agli inquinanti da automobili e da riscaldamento, oltre ad altre funzioni importantissime dal punto di vista estetico, storico e paesaggistico.
Solo sul viale Calabria sono almeno una dozzina, e alcune centinaia in altre vie cittadine, gli alberi abbattuti per presunta pericolosità e mai rimpiazzati.
Quindi raccomandiamo che nel caso in cui si procedesse al taglio di questi esemplari ritenuti giustamente pericolosi, essi vengano sostituiti nel più breve tempo possibile con nuove specie arboree dall’apparato radicale meno invasivo e che possano coesistere in ambiente quali sono i viali e parchi urbani.
A tal proposito si allega un link dove è possibile scaricare Il PIANO DI FORESTAZIONE URBANA ED EXTRAURBANA, oggetto del PNRR e compreso la lista delle specie arboree e di verde urbano raccomandate.
https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/PNRR/PNRR_piano_forestazione.pdf
Prefettura di Reggio: presentati 2 progetti per integrazione migranti.
Presentati ieri mattina, in occasione di una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, presieduto dal Prefetto, dott.ssa Clara Vaccaro, due progetti a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) di cui questa Prefettura è stata beneficiaria, funzionali al raggiungimento dell’obiettivo strategico di una maggiore integrazione e inclusione sociale e lavorativa dei cittadini stranieri presenti sul territorio metropolitano, nonché di una gestione sempre più efficace dei flussi migratori.
Presenti al tavolo, tra gli altri componenti, anche l’Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, Mons. Fortunato Morrone, e il Rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Prof. Giuseppe Zimbalatti.
Il Prefetto ha introdotto l’incontro, esprimendo apprezzamento per i risultati conseguiti dal primo dei progetti, denominato “Abilit-azioni Politiche socialmente integrate per l’abitare” giunto di recente a conclusione, che ha permesso non solo di assicurare alloggi dignitosi offerti in locazione a circa 60 cittadini provenienti dalla tendopoli di San Ferdinando, ma di sperimentare altresì un modello di integrazione sociale, attraverso le numerose occasioni di scambio e di interazione con la comunità locale, che potrebbe essere replicato in occasione di eventuali, ulteriori risorse finanziarie.
Sono stati quindi illustrati anche i contenuti del secondo progetto, prossimo alla realizzazione, denominato “Xenia. Reggio Calabria in rete per l’accoglienza”, che si pone come obiettivo l’accrescimento della capacità di risposta del territorio in forma integrata ai mutevoli bisogni dei cittadini stranieri che sbarcano sulle coste della Calabria, sulla scorta del fabbisogno scaturito da una fase di studio e di analisi del contesto territoriale che ha condotto all’individuazione di alcune aree tematiche di intervento, e precisamente:
- gestione degli sbarchi e governance del fenomeno migratorio;
- monitoraggio e miglioramento della qualità del sistema di accoglienza;
- tutela della salute e della vulnerabilità psico-sociale dei cittadini stranieri.
Numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti che, nell’esprimere soddisfazione per il rinnovato impulso all’attività del Consiglio, e nel rendersi disponibili a forme di dialogo costruttive nell’interesse dei cittadini stranieri, hanno posto sul tavolo significativi spunti di riflessione, tra cui l’esigenza di migliorare le modalità di interlocuzione tra cittadini stranieri e Pubblica Amministrazione, i possibili percorsi per favorire l’inserimento socio lavorativo dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, con particolare riferimento alle opportunità lavorative nel settore dell’edilizia, notoriamente caratterizzato da una crescente domanda di manodopera.
In conclusione, il Prefetto ha sottolineato come l’efficacia delle risposte date dal territorio nell’ambito della gestione del fenomeno migratorio dipende anche e soprattutto della capacità di costruire tra tutti gli attori pubblici e privati, a vario titolo coinvolti, consolidate modalità di lavoro in rete che consentano di rispondere puntualmente e in forma integrata ai mutevoli bisogni dei migranti, confidando pertanto nel supporto di tutti i componenti del Consiglio Territoriale, e riservandosi anche a tal fine l’istituzione di tavoli tematici.
Atam: presentati a Gambarie 3 nuovi bus per linea extraurbana tra Reggio e l’Aspromonte
Gli autobus, acquistati da Atam con il 40% con fondi propri, ed il restante 60% grazie a un finanziamento regionale con fondi Cipe 2016, sono dotati di tutti i confort e di avanzati sistemi di sicurezza. Nel loro percorso di linea faranno tappa, oltre che nella zona nord del Comune di Reggio Calabria, anche nei Comuni di Calanna, Laganadi, Sant’Alessio e Santo Stefano.
Nel corso della presentazione sono stati illustrati altri investimenti che Atam, di concerto con Città Metropolitana e Comune di Reggio Calabria, ha programmato per il rilancio della mobilità urbana nel comprensorio reggino ed in particolare nell’area pedemontana e montana. I nuovi mezzi che integrano il parco bus sono destinati al trasporto pubblico extraurbano della parte pedemontana della rete di esercizio servita dall’azienda di trasporto reggina. I bus, prodotti da TEMSA, sono equipaggiati di motori a gasolio di ultima generazione, in accordo alla normativa euro 6, con bassissime emissioni di inquinanti.
«È un traguardo importante per la nostra azienda – ha specificato il sindaco Falcomatà – anche per l’intera città metropolitana, in particolare per l’area dello Stretto. Vengono potenziati i collegamenti dalla città verso Santo Stefano d’Aspromonte, verso Gambarie e tutti i paesi della Vallata del Gallico in maniera continuativa. È una scelta politica che va nella direzione di ampliare il trasporto pubblico locale e anche i comuni limitrofi per favorire un interscambio maggiore su tutti i profili, specie quello turistico visto che gli autobus avranno delle dotazioni per portare gli sci in inverno e le biciclette d’estate. Sono dei collegamenti che vanno in direzione di evitare lo spopolamento delle aree interne. Ci sono poi altri investimenti che vengono confermati e ampliati, basti pensare al bus della neve – ha aggiunto il sindaco – che, lo scorso anno, ci ha dato grandissime risposte in termini di utilizzo. Noi cerchiamo di interpretare le esigenze del territorio che ci chiede di vivere l’ambiente e la Città metropolitana in maniera più accessibile e più prossima. Questi sono servizi di prossimità che consentono anche a chi ha difficoltà di mobilità di potersi muovere al meglio. I bus di nuova generazione consentono alle persone che hanno difficoltà motorie o psicofisiche di utilizzarli in piena autonomia».
«Grazie all’aiuto e al supporto che hanno dato i sindaci in questi anni ecco un altro tassello che si aggiunge al progetto che abbiamo realizzato insieme, nell’ottica dell’obiettivo riassunto nel claim “Aspromonte in città” – ha spiegato Versace – è un segnale di risposta allo spopolamento continuo che vivono i comuni delle aree interne. Se vogliamo far rivivere i nostri borghi dobbiamo essere bravi a fornire i servizi per supportare queste aree che dovrebbero vivere di turismo, non solo montano, ma per la tanta cultura e l’offerta che riescono a dare nella vallata. Possiamo fare sicuramente di più: lo abbiamo fatto acquistando delle quote in Atam, e ringrazio per questo i sindacati, il cda, e tutti gli operatori che negli anni hanno fatto tanti sacrifici, ma hanno continuato a supportare la nostra partecipata. Siamo contenti di essere riusciti a sanare questo buco di bilancio che storicamente esisteva e a rilanciare l’azienda verso nuovi obiettivi di crescita».
Tra le altre caratteristiche i nuovi mezzi, di media lunghezza, sono dotati di sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring) che consente di monitorare la posizione, il percorso, la velocità, e la diagnostica dei componenti meccanici, di display informativi per i passeggeri, di conta passeggeri, di sistema di videosorveglianza e hanno un’accessibilità facilitata per le persone a ridotta capacità sensoriale e motoria, con spazi interni dedicati.
«Una scelta di Atam, e dei soci che hanno dato questo indirizzo, ossia il Comune e la Città metropolitana, per migliorare l’offerta all’utenza di questa zona – ha poi chiarito l’Ad di Atam Basile – Si tratta di tre bus acquistati per il 60% con un finanziamento esterno della Regione Calabria e col 40% di risorse Atam. Non è poco perché non tutte le aziende di trasporto pubblico locale riescono a investire risorse proprie per implementare il parco mezzi. Questo significa che Atam riesce a stare in equilibrio destinando parte di ciò che riesce a creare, non solo per gli investimenti sul personale e l’organizzazione interna, ma anche al parco mezzi. Gli autobus – ha affermato l’amministratore delegato di Atam – hanno una strumentazione particolare grazie alla quale, dalla sala operativa, riusciamo a fare la diagnostica sulle parti meccaniche del mezzo e a controllare se il mezzo ha un’andatura normale o, in caso contrario, si possono verificare eventuali problemi. Tutto questo è finalizzato all’utenza che utilizza questi mezzi. Gli autobus implementano l’offerta, per non vincolare l’utenza a determinati orari. L’obiettivo è aumentare le corse e rendere più semplice spostarsi da Reggio a Gambarie e viceversa».
Melicucco: si finge Carabiniere e truffa un’anziana, denunciato 28enne
I Carabinieri della Stazione di Melicucco hanno deferito alla Procura della Repubblica di Palmi un 28enne nato e residente nella provincia di Napoli, autore di truffa ai danni di un’anziana.
La vicenda risale a fine 2023, quando una donna, residente a Melicucco, riceveva la telefonata da parte di un finto Maresciallo dei Carabinieri che la informava di un grave incidente in motorino causato dal nipote. Per risolvere la situazione ed evitare gravi conseguenze, la donna avrebbe dovuto pagare un’importante somma di denaro a una persona che si sarebbe presentata di lì a poco alla porta di casa.
Poco dopo, presso l’abitazione dell’ottantenne, si è effettivamente presentato un giovane, al quale la donna, chiaramente preoccupata per l’incolumità del nipote, ha corrisposto la somma richiesta dal malvivente che si è dileguato poi a bordo di un autoveicolo.
Dopo aver realizzato che il nipote stesse bene e di essere stata invece oggetto di una truffa, la donna ha denunciato il fatto alla locale Stazione dei Carabinieri. I militari dell’Arma hanno così avviato le indagini che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, sono riusciti a risalire all’uomo accusato di truffa e sostituzione di persona.
Data l’incidenza del fenomeno, risulta utile ricordare agli anziani di fare massima attenzione quando si è contattati da sconosciuti che chiedono denaro o altre utilità. In tal caso, soprattutto quando i truffatori si fingono appartenenti alle forze dell’ordine, anche al minimo dubbio, è consigliabile chiamare il 112 e non aprire assolutamente la porta.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, non escludendo sviluppi anche a favore dell’indagato.
Coldiretti: la politica agricola deve rispondere alle esigenze reddito imprese
Occorre dire basta alla concorrenza sleale dei Paesi terzi ed introdurre con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno anche alla luce degli accordi di libero scambio in discussione come il Mercosur che penalizzano agricoltori e cittadini europei. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare le dichiarazione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Dialogo strategico con gli agricoltori. In Italia nel 2023 ad esempio sono più che raddoppiate, per un totale di ben oltre il miliardo di chili, le importazioni di grano dal Canada trattato in preraccolta con glifosate secondo modalità da noi vietate – denuncia Prandini – nel sottolineare la necessità che in Europa venga fatto valere il principio di reciprocità affinchè tutte le importazioni rispettino tutti i criteri in termini ambientali sanitari e nel rispetto delle norme sul lavoro vigenti nella Ue.
Una delle prime decisioni da prendere– sottolinea Prandini – deve vertere sulla necessità di adattare la futura Politica Agricola Comune (PAC) alle esigenze di redditività e competitività delle imprese agricole con un forte impegno alla semplificazione contro la burocrazia. La pandemia e le guerre dimostrano – precisa il Presidente Nazionale – che l’Unione Europea deve aumentare la propria capacità produttiva nell’agroalimentare con l’innovazione nelle campagne anche attraverso la nuova genetica green (Tea) e l’agricoltura 5.0 per affrontare i cambiamenti climatici. Le sfide attuali e quelle future, anche in vista di futuri allargamenti dell’UE impongono scelte ambiziose in termini di bilancio UE – che dovrà riconoscere il ruolo centrale del settore agroalimentare se vogliamo mirare ad una sempre maggiore sovranità alimentare a livello europeo per garantire cibo sicuro per i nostri cittadini. Occorre – continua Prandini – sostenere la ricerca per agrofarmaci più sostenibili, senza forzature bloccando la proposta della Commissione che mette a rischio la capacità produttiva dell’Unione ed interi settori. Fermare le follie ideologiche significa anche – ribadisce – l’immediata revisione delle procedure per autorizzazione dei cibi sintetici, come richiesto dalla maggioranza qualificata di Paesi al recente Consiglio Agricolo Ue per evitare di trasformare i cittadini europei in cavie.
Nella giornata del 17/01/2023, a Santiago de Los Caballeros (Repubblica Dominicana), il personale della Polizia Dominicana e dell’Ufficio Centrale Nazionale Interpol di Santo Domingo ha tratto in arresto il latitante FERRO Leonardo, sulla base di una “Red Notice” (segnalazione relativa alla ricerca di latitanti in ambito internazionale inserita nel circuito Interpol), pubblicata in relazione a tre differenti ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse rispettivamente:
- il 06.06.2019 dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica Di Reggio Calabria;
- il 24.03.2021 dal Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze;
- il 15.04.2021 dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica Catanzaro,
per il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definito accertamento della responsabilità penale.
Le ricerche del predetto in Sudamerica (Colombia, Brasile, Panama, Venezuela e Repubblica Dominicana) erano state avviate lo scorso settembre dall’Unità ICAN con il supporto degli Esperti dei Paesi interessati, in particolare con l’Esperto per la Sicurezza in Repubblica Domenicana, a conclusione di diverse riunioni operative tenute tra la Direzione Centrale Polizia Criminale – SCIP, il Segretariato Generale dell’Interpol di LIONE-Progetto I-CAN, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna ed Europol e con il supporto di Rete @on Network, finanziato dalla Commissione Europea. L’attuale arresto è scaturito su attivazione del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bologna che ha analizzato e veicolato preziosissime informazioni, fornite dall’Analysis Project ITOC di Europol, per la localizzazione di FERRO Leonardo, successivamente sviluppate dall’Unità I-CAN.
FERRO Leonardo è ritenuto un esponente della cosca GALLACE di Guardavalle (Catanzaro), già noto in passato per il suo coinvolgimento nel traffico internazionale di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica verso il nostro Paese, in stretta collaborazione con altri noti narcotrafficanti di ‘ndrangheta. In particolare, OCN-Interpol di Santo Domingo (Repubblica Dominicana), in costante collaborazione con l’Esperto per la Sicurezza di stanza in quel Paese e le autorità investigative italiane, ha predisposto un servizio ad hoc, schierando, già dalla giornata del 17.01.2024, un dispositivo nella città di Santiago de Los Caballeros, dove il citato latitante risultava dimorante.
Dalle intercettazioni delle conversazioni telefoniche sul telefono in uso alla moglie del latitante in questione, si è appreso che quest’ultimo, avrebbe accompagnato la figlia primogenita alla scuola dell’infanzia denominata “Peldaños”, già precedentemente individuata nel corso delle indagini. Pertanto, si è provveduto ad un appostamento ad opera del personale della OCN-Interpol, unitamente all’Esperto per la Sicurezza, che ha permesso di individuare il latitante e poter procedere al suo arresto. Le indagini da cui scaturiscono le 3 misure cautelari, avevano documentato la presenza di un’organizzazione criminale in grado di rifornirsi di ingentissimi quantitativi di cocaina tramite alcuni trafficanti calabresi legati alla ‘ndrangheta.
