“Nessun intento o volontà sessista nell’operato della minoranza men che meno nel mio, da donna impegnata in politica, da sempre nel mondo del volontariato e sempre integrata ed al massimo senza mai immaginare un mondo ancora legato a problemi di sessismo. Ed in tal caso tocca alla sottoscritta, quale esponente femminile della minoranza, rimandare al mittente le inutili strumentalizzazioni che la maggioranza ha inteso fare. Il mio e nostro comunicato è chiaro a tutti che ha lo scopo prioritario di evidenziare uno stato di abbandono dell’ente e bene ha fatto la Sindaca, da madre di Famiglia, a ritenersi fortemente preoccupata di quanto accaduto, ma da amministratore ha evidentemente sbagliato sottovalutando determinati situazioni di pericolo in Città dalle quali potevano derivare conseguenze assolutamente più gravi che nemmeno intendiamo immaginare. La stessa inefficienza che probabilmente va addebitata alla referente politica della protezione civile di cui non abbiamo notizie della sua attività da tempo. Questo l’intento del nostro comunicato istituzionale e nessuna volontà sessista che non è mai stata di casa dalle nostre longitudini politiche, men che meno in un momento politico e amministrativo che vede la prima donna e di centro destra alla guida del Paese e tantissime donne che guidano i vertici dei partiti politici e delle istituzioni, di cui come donna sono orgogliosamente fiera. Chi vuol fare strumentalizzazione ne è libero ma non cerchi di spostare l’argomento su temi che non hanno nulla a che fare con il nostro comunicato che intende denunciare l’inefficienza gestionale di chi ci governa, indipendentemente dal sesso”. A riferirlo è stata la Consigliere comunale di Villa San Giovanni Stefania Calderone.
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25 luglio 2023 una data che gli abitanti di Mosorrofa non dimenticheranno facilmente. Già dalla mattinata il fuoco aveva devastato Sala di Mosorrofa e zone limitrofe. Tirava un forte vento e le fiamme si sono propagate velocemente fino a raggiungere il centro abitato di Mosorrofa avvolgendolo in una morsa di fuoco. La pericolosità dell’incendio che ha messo a rischio tutta la popolazione ha avuto il suo apice verso le 14.00 quando hanno preso fuoco due palazzi in pieno centro. I cittadini di Mosorrofa si chiedono come è possibile che un centro abitato è stato lasciato bruciare. Due giorno dopo si è svolto un incontro tra gli abitanti per una riflessione sul pericolo incendio ma soprattutto si è cercato di analizzare le cause della mancata protezione che sono evidenziate in questo comunicato.
Innanzitutto vogliamo far sentire la nostra vicinanza alle famiglie che hanno perso la casa, frutto di sacrifici e anni di lavoro, e far arrivare la nostra solidarietà ai vicini di Cardeto che hanno pagato, in modo assurdo i danni dell’incendio, anche con una vita umana e due ustionati gravi. Vogliamo esprimere il nostro sentito ringraziamento ai Vigili del Fuoco, arrivati anche da fuori provincia e regione; ai Carabinieri della caserma di Cataforio, che non si sono tirati indietro nel duro lavoro per arginare il fuoco; ed anche agli uomini di Calabria verde. Soprattutto un plauso va ai tanti volontari, ai giovani, del paese che si sono spesi per salvare non solo le loro proprietà ma anche quella degli altri. In questo frangente è venuta fuori ancora una volta la generosità e il senso di comunità e solidarietà che si vive a Mosorrofa. Ringraziamo il nostro Arcivescovo Mons. Fortunato Morrone che, con una telefonata al parroco don Mimmo Labella, ha manifestato la sua vicinanza a tutto il popolo di Mosorrofa.
Le testimonianze raccolte, indicano alcune mancanze ed inadempienze gravissime che, se fossero state ottemperate dagli amministratori a tutti i livelli, avrebbero potuto indirizzare il triste e pericoloso evento in una direzione diversa e, sicuramente, meno grave. Innanzitutto è stata gravissima la mancanza d’acqua. Già da quasi un mese Mosorrofa ha l’acqua razionata, un paio d’ore al giorno. Paradossalmente, però, c’è, in contrada Placa, da parecchi mesi o forse da sempre, una enorme perdita dovuta al “troppo pieno” nella vasca di passaggio nella risalita dell’acqua dai pozzi all’acquedotto che nessuno, chi di dovere, si è preoccupato a riparare, nonostante le varie denunce fatte anche da una famiglia che abita vicino è sta vedendo erodere il terreno sotto i propri muri di sostegno. La cosa però che ci lascia esterrefatti è stato che, durante l’incendio, i pompieri hanno attaccato le pompe alle colonnine di emergenza non trovando acqua. Sono andati all’acquedotto, sito a Sella San Giovanni, e non c’era acqua! Questa incredibile situazione, come si può ben capire, ha causato evidenti e pericolosi ritardi nell’opera di spegnimento dei Vigili del Fuoco poiché dovevano fare la spola da e verso la città di Reggio Calabria per rifornirsi d’acqua.
Sono state richieste autobotti ma, a quanto racconta un cittadino, ne è arrivata una alle 14.30 circa, l’altra è arrivata dopo più di 4-5 ore! Un altro cittadino racconta che è stato chiesto l’intervento della Croce Rossa per far mettere un posto di soccorso; la responsabile della Croce Rossa si è detta disponibile ma necessitava l’attivazione da parte della prefettura che non è arrivata o ha tardato ad arrivare. Nei palazzi che si sono bruciati, il fuoco è arrivato dalla località Bufano, già nota a tutti perché lì doveva nascere un campo sportivo prima e un centro ludico e polifunzionale dopo, ma, oltre il danno la beffa: non solo non abbiamo mai avuto un’area da fruire e da volano per far crescere il paese ma, dove prima c’era un rigoglioso uliveto secolare, adesso, dopo l’esproprio del Comune, vi era una selva di arbusti, erbacce, canneti che ha alimentato, ravvivato e ingigantito il fuoco e lo ha portato a lambire la strada principale del paese fin dentro le case. Stesso discorso si può fare per l’ex campo sportivo: da quando è tornato nella disponibilità dell’amministrazione comunale è diventato una foresta con enormi alberi e arbusti, anche questo fonte di pericolosità che ha veicolato il fuoco che per fortuna, grazie ai volontari è stato fermato alle porte delle abitazioni.
I cittadini del rione Strapunti che si affaccia sulla enorme discarica a cielo aperto in località Puzzu si sono recati dai Carabinieri chiedendo consiglio sul da farsi perché il rogo che ha interessato questa discarica ha prodotto e continua a produrre rilascio di fumi (diossina?) che sta intossicando tutti. Per questa discarica è da anni che chiediamo la bonifica. Il sindaco Falcomatà, il f.f. Brunetti, che ha fatto pure un sopralluogo, e il Prefetto sono a conoscenza dell’enorme rischio ecologico che portava con sé ma non si è fatto niente! Anni fa il gruppo Attivamente con Libera aveva presentato una denuncia alla Procura della Repubblica ma se ne sono perse le tracce. Ora ci ha pensato il fuoco a bonificarla della parte combustibile, ma rimane tutto il resto, mettendo a serio pericolo sanitario tutta la popolazione. Noi chiediamo che venga immediatamente ripulita e che vengano messe in campo le forze necessarie per impedire ai delinquenti che sversavano là i loro rifiuti di reiterare il reato.
Il comandante della caserma dei Carabinieri di Cataforio si è solertemente attivato inviando subito un sopralluogo dei Carabinieri Forestali che hanno valutato la situazione e il da farsi. Sono stati accompagnati sul posto da quasi tutti i giovani che vivono in quel rione. Chiediamo a chi di dovere (ARPACAL o ASL) di attivarsi per la valutazione del rischio di inquinamento post incendio, stimare il livello di potenziale intossicazione e qualità dell’aria. Chiediamo altresì, un monitoraggio per eventuali, prossimi smottamenti e frane che sicuramente ci saranno alle prime piogge. Ma la riflessione sull’incendio è andata oltre: è mancato l’ordine pubblico! Il Comune ha mandato la Polizia Municipale con notevole ritardo. Siamo ben consci, ovviamente, che le colpe non stanno solo in loco, la Regione Calabria in primis è responsabile della protezione antincendi, della gestione degli ex forestali, dell’assetto sanitario e dalla salubrità dell’area. Si farà qualcosa di concreto? La pulizia dei bordi delle strade campestre e mulattiere, oltre che di quelle principali; La sistemazione e la gestione dei terreni demaniali boschivi… si può fare oppure no? Gli incendi e la salvaguardia delle popolazioni è anche un problema nazionale, del quale i vari governi che si sono succeduti non hanno mai considerato in modo razionale in quanto è evidente il numero ridotto dei vigili, la non trasparente gestione dei Canadair e altro.
Il sindaco f.f. Brunetti ha dato solidarietà a tutta la popolazione e ha chiesto, con voto unanime di maggioranza e minoranza, lo stato di calamità naturale. Mosorrofa non si accontenta della solidarietà, sono anni che subisce soprusi e torti da tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute, vuole rinascere, ridiventare la terra rigogliosa e bella di un tempo quando dai paesi vicini e a volte anche dalla città venivano a vedere il cinema, a gustare un ottimo gelato e a fare le gite fuori porta. Pertanto, la popolazione ha deciso di indire una manifestazione in PIAZZA SAN DEMETRIO a MOSORROFA
mercoledì 2 agosto alle ore 18.30. Tutti sono invitati a partecipare, ci saranno testimonianze di chi ha vissuto il dramma, riflessioni per lo sviluppo futuro ma soprattutto sarà un modo per testimoniare il grande desiderio che ha il mosorrofano di rimboccarsi le maniche e lavorare per la rinascita. Chiediamo a tutte le autorità, a tutti i livelli, di mettersi una mano sulla coscienza e di contribuire fattivamente con atti amministrativi seri e puntuali a questa rinascita.
A testimoniare la voglia di rinascita e lo spirito indomito dei mosorrofani ci ha pensato stamattina la Banda Musicale del Paese che ha fatto il giro dei luoghi interessati dal rogo facendo dei mini concerti. Ringraziamo i giornalisti per il loro lavoro e li Invitiamo a partecipare, vogliamo condividere con loro il nostro dolore e la nostra speranza, siamo disposti a rispondere in piazza ad ogni domanda e/o sollecitazione.
Nella tarda mattinata di oggi, un centauro di 40 anni ha perso la vita lungo l’autostrada in direzione del centro abitato di Patti Marina. L’uomo, Michele Arduca, originario di Marsala ma residente a Reggio Calabria, stava percorrendo con la sua moto l’asse viario e arrivato al grande tornante, situato poco prima dell’incrocio di via Doria, avrebbe perso il controllo per motivi ancora sconosciuti. La collisione con il guardrail, che lo avrebbe gettato oltre la rotonda, gli è stata fatale. Inutili sono stati i primi soccorsi e la corsa verso il Pronto Soccorso dell’ospedale Barone Romeo, dove il centauro sarebbe arrivato privo di vita. Sul luogo del incidente la Polstrada di Sant’Agata ha iniziato le indagini per capire cosa è accaduto.
Questa mattina sulla spiaggia di Melito Porto Salvo, sotto la stazione, è appena stava ritrovata spiaggiata una bomba. Si tratterebbe di bomba da cannone risalente probabilmente alla Prima o alla Seconda Guerra Mondiale. Sul posto sono accorsi immeditatamente gli artificieri per rimuovere l’ordigno bellico e metterlo in sicurezza. Seguiranno aggiornamenti.
Mancuso analizza il rinnovamento dei Consorzi di Bonifica: “Una riforma che la Calabria attende da molti anni”
“Non c’è alcuna sorta di pressione né atteggiamenti di arroganza da parte del presidente Occhiuto, tantomeno si è in presenza di stravolgimenti normativi. È un errore interpretare in questi termini la ‘questione di fiducia’ posta sulla riforma dei Consorzi di bonifica che sarà in Aula il 3 agosto. Ed è del tutto ingiustificato, inoltre, aprire polemiche incomprensibili, quando c’è cosi tanto da fare per mettere la Calabria in condizioni di risolvere problemi vecchi e nuovi, come dall’inizio della legislatura stiamo facendo Giunta e Consiglio regionali”.
Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che sottolinea: “Soltanto, vi è la determinazione del presidente Occhiuto e di tutti noi di rispettare il timing del programma di governo su cui abbiamo avuto il consenso della stragrande maggioranza dell’elettorato e, al contempo, di proseguire, superando ostacoli burocratici e ingerenze corporative, nella sua realizzazione con celerità, rigore e trasparenza”. Aggiunge Mancuso: “Pur essendo legittime e degne d’attenzione le diverse opinioni su una riforma che la Calabria attende da molti anni, occorre però non dimenticare che chi ha la responsabilità politica di costruire percorsi di discontinuità col passato, per consentire a una regione che nei decenni ha accumulato un’enorme mole di problemi che le impediscono di volare alto e spesso la collocano in coda ad ogni statistica economica e sociale, ha il diritto-dovere di concretizzare le progettualità più performanti per il raggiungimento degli obiettivi. Saranno gli elettori, quando si tornerà a votare, a dare giudizi di valore su quanto saremo riusciti a fare”.
Conclude il presidente Mancuso: “Essendo consapevoli che i problemi gravi della Calabria fin qui lasciati colpevolmente irrisolti, non possono più essere soltanto enunciati ma affrontati con risolutezza e risolti. Ed essendo altresì chiaro che attraversiamo una fase storica che impone di avere una Regione non più immobilizzata da condizionamenti dilatori o pilateschi, ogniqualvolta c’è da assumere decisioni organiche all’insegna del rinnovamento e della modernizzazione, la preoccupazione di tutti dovrebbe essere indirizzata a portare a compimento quelle riforme di sistema senza cui in Calabria continuerebbero a prevalere approssimazioni amministrative, sovrapposizioni di competenze e vistose diseconomie. E’ così che si onora il mandato elettorale ed è anche così, dimostrando di anteporre agli interessi di parte quelli generali, che riusciamo ad essere credibili nello scenario nazionale ed internazionale”.
Una donna di 31 anni di nazionalità nigeriana, al nono mese di gravidanza, è stata trovata morta nella sua abitazione a Rosarno, nel Reggino. A trovare il corpo senza vita è stato il marito della donna, anch’egli di nazionalità nigeriana, al suo rientro a casa. L’uomo ha portato la moglie nell’ospedale di Polistena. I medici, però, hanno potuto soltanto constatare il decesso della donna e del feto. Sulla morte della 31enne la Procura della Repubblica di Palmi ha avviato un’inchiesta, disponendo anche l’autopsia. Le indagini sono state delegate ai carabinieri. Secondo quanto si è appreso, l’esame esterno del cadavere non avrebbe rivelato comunque segni di violenza. ANSA
Dieci automezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sono stati distrutti a Siderno da un incendio di cui non si esclude l’origine dolosa. I mezzi erano di proprietà della “Locride Ambiente”, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nella zona jonica della provincia di Reggio Calabria. Per spegnere le fiamme sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco supportate da quattro automezzi. Sul posto non sono state trovate, al momento, tracce di liquido infiammabile, ma l’ipotesi che l’incendio sia di natura dolosa viene presa in considerazione dai carabinieri, che stanno svolgendo le indagini sotto le direttive della Procura della Repubblica di Locri. Sull’episodio è intervenuta la sindaca di Siderno, Mariateresa Fragomeni. “Seguiamo con attenzione – ha detto – la vicenda dell’incendio occorso ai mezzi di Locride Ambiente. Precisiamo, comunque, che Siderno non subirà alcuna ripercussione per quanto é accaduto poiché i mezzi distrutti dall’incendio non svolgevano servizio nella nostra città. Naturalmente attendiamo che le forze dell’ordine si esprimano sulla natura dell’incendio, Schierati come siamo a difesa della sicurezza e della legalità, continueremo a seguire l’evoluzione della vicenda”. ANSA
I tesori del Mediterraneo edizione XVIII: il programma delle ultime due serate
Le ultime due notti sotto le stelle all’Arena Ciccio Franco di Reggio Calabria per I Tesori del Mediterraneo. Più momenti d’alto profilo culturale si sono svolti in contemporanea nel corso della prima serata: gli incontri letterari con gli autori, presso Opera Tresoldi e il talkshow dei salotti televisivi all’Arena Ciccio Franco, nel corso del quale si sono accesi i riflettori sull’editoria grazie al Premio Apollo. Al termine della serata si è svolta la cerimonia di premiazione delle case editrici vincitrici del “Premio Apollo” al quale quest’anno hanno partecipato anche case editrici siciliane. Un bel momento culturale allietato dalla partecipazione del duo comico Enzo e Sal, da Made in Sud e Colorado, e di Rebecca Parziale giovanissima influencer che ha presentato il suo volume, splendida occasione per avvicinare i giovani alla lettura. Infine la cerimonia di premiazione del contest.
Vincitori del Premio Apollo 2023:
SEZIONE EDITI
“La perfezione delle inclinazioni” di Angela Mancuso edito da GAeditori
SEZIONE INEDITI
3° posto
“Distanze collaterali” di Katia Germanò e Riccardo Vittorio Timelli Musolino Casa editrice FALCO
2° posto “Preferisco le stelle di Tommy Dibari” Casa editrice SANTELLI
1° posto “Gli dei e gli eroi di Rhegion” di Gabriele Fava Casa editrice CITTA’ DEL SOLE
Così l’associazione Nuovi Orizzonti, della Presidente Nalalia Spanò, organizzatrice dell’evento con Paolo Catalano, sostiene l’editoria con un premio in denaro da destinarsi alla pubblicazione del titolo vincitore. La seconda serata, invece, ha visto sul palco le forze dell’ordine, da anni partner della manifestazione, per parlare di giovani e legalità e, subito dopo, momenti dedicati proprio ai giovani con “Una voce sotto le stelle”, dove la voce è stata quella di Riki, cantante di Amici di Maria De Filippi e concorrente di Sanremo nel 2020. Ma prima del concerto Veronica Maya, presentatrice dell’evento, ha ufficializzato la partecipazione degli equipaggi, provenienti da tutta l’Italia e da Malta, alla Regata del Mediterraneo.
Questa sera nuovo grande spettacolo.
Programma:
19.00 Regata Del Mediterraneo
21.00 Salotti Televisivi “Le potenzialità turistiche della città e le sinergie da attivare sul territorio”
22.00 Spettacolo – Ospite: Roberto Lipari presenta il suo film
Approderà a Villa San Giovanni il veliero Jancris, ambasciatore di “BLUETOUR” manifestazione nazionale, che segna un percorso di collegamento, una vera e propria rete internazionale tra Città rivolte verso il mare, che dal mare traggono giovamento e proiettano speranze e prospettive di crescita, oltre a ritrovare le origini della propria identità. Bluetour è organizzata da Italian Blue Tour, rete di organizzazioni nata per promuovere il patrimonio blu e sensibilizzare al risparmio della risorsa dell’acqua, e da Lega navale Delegazione Universitaria Tor Vergata e Associazione Velica Jancris. La tappa di Villa San Giovanni avrà luogo per la prima volta quest’anno con l’ingresso del Comune all’interno della rete Italian Blue Route, che si ispira ai principi della Blue Economy e al turismo sostenibile, fortemente condivisi da questa Amministrazione come principi cardine da utilizzare come bussola nel panorama dello sviluppo territoriale attraverso la valorizzazione del patrimonio materiale ma soprattutto immateriale di Villa San Giovanni, come lo Stretto, luogo di miti e leggende, fonte di prosperità economica e di ispirazione artistica.
L’evento avrà luogo domenica 30 luglio alle 18:30, presso la Marina del Sud del molo di sottoflutto in località Croce Rossa di Villa San Giovanni, con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale, l’Associazione MedFort, il GAL BaTiR, la Lega Navale Italiana, l’Associazione Velica Jancris, l’Associazione Italiana Camperisti. Interverranno il Sindaco Avv. Giusy Caminiti, l’Assessore al Turismo, eventi e rapporti Internazionali Dott.ssa Maria Grazia Melito, l’Assessore alla cultura e turismo del Comune di Messina Prof. Vincenzo Caruso tra i fondatori dell’Italian Blue Route, il dott. Emanuele Oliveri Presidente del GAL BaTiR, , il Professor Renato Carafa della Lega Navale Italiana delegazione Universitaria Tor Vergata, Alfredo Giacon dell’Associazione Velica Jancris, il Professor Augusto Cosentino – Presidente dell’Associazione Italiana di Cultura Classica delegazione Columna Rhegina di Villa San Giovanni.
Due importanti realtà del settore turistico gastronomico e ricettivo di Villa San Giovanni saranno presenti: Boccaccio il Pescatore 1973 e Altafiumara Resort & SPA, con stand per la promozione del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse villesi, vere protagoniste del rilancio della città a livello turistico nazionale e internazionale. Villa San Giovanni ha un potenziale inestimabile, collocandosi come Città dello Stretto che fa da tramite al passaggio euro-mediterraneo, tra la realtà isolana e quella continentale che la rendono Città di passaggio intenso come dualismo tra una dimensione terrena, ma che guarda al mare, e una dimensione acquatica che la collega alle rotte mediterranee di crescita, sviluppo e turismo sostenibile.
La Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria esprimono sentimenti di profondo cordoglio per la scomparsa di Sandro Casile, storico fondatore e Presidente del Gruppo Escursionisti d’Aspromonte, pioniere dell’escursionismo naturalistico sul territorio reggino, guida appassionata e profondo conoscitore dell’ambiente e del territorio aspromontano.
“Casile – si legge in una nota congiunta dei due Enti – per decenni è stato il punto di riferimento per tante generazioni di escursionisti nell’area metropolitana di Reggio Calabria. Profondamente innamorato della sua terra, Casile è stato tra i maggiori promotori e sostenitori dell’inserimento del Sentiero del Brigante tra i Cammini d’Italia, obiettivo raggiunto qualche anno fa. Recentemente insignito del premio San Giorgio dell’Anassilaos, la sua professionalità ed il suo amore per la natura sono stati per lungo tempo un esempio per tanti giovani che nel tempo si sono appassionati al mondo delle escursioni, scoprendo sul nostro territorio tante bellezze naturalistiche, spesso poco conosciute e valorizzate. Alla sua famiglia – conclude la nota a firma dei Sindaci facenti funzioni Carmelo Versace e Paolo Brunetti – e a tutta la comunità degli escursionisti d’Aspromonte e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di collaborare con lui durante la sua lunga attività, giunga l’abbraccio da parte delle istituzioni territoriali”.